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DALL'URANIO AL MAIS, TUTTE LE RICCHEZZE DELL'UCRAINA

L'Ucraina, con i suoi 603628 km² di estensione è il secondo stato più grande d'Europa, dopo
la Russia europea e prima della Francia metropolitana. Il confine dell'Ucraina con gli altri
stati è lungo 4558 km, suddivisi fra Russia (1 576 km), Moldavia (939 km), Bielorussia
(891 km), Romania (169 km a sud, 362 a ovest), Polonia (428 km), Ungheria (103 km),
e Slovacchia (90 km), oltre ai 2 872 km di costa marittima.
Il paesaggio ucraino si estende principalmente nel bassopiano sarmatico e consiste
prevalentemente di fertili pianure o steppe attraversate da diversi fiumi, tra cui il Dnepr,
il Donec, il Dnestr e il Bug meridionale che vanno a gettarsi nel Mar Nero e nel più
piccolo Mar d'Azov. Nella parte sudoccidentale il delta del Danubio costituisce il confine con
la Romania. Le poche catene montuose presenti sono le propaggini dei Carpazi, a ovest, la
cui cima più alta è il Hoverla con 2061 m e le montagne della penisola di Crimea. L'Ucraina
ha anche diversi altopiani, come quello di Volinia-Podolia ad ovest e l'altopiano del Dnipro,
sulla sponda destra del fiume. Ad est si trovano le cime sud-occidentali del rialto centrale
russo sulle quali corre il confine con la Federazione Russa. Presso il Mar d'Azov si trova la
catena del Donec e l'altopiano di Azov. Le nevi che si sciolgono sui monti alimentano i fiumi
e cascate.

Le città più importanti sono Kiev (2 799 000 abitanti, in


ucraino Kyiv), Charkiv (1 455 000), Dnipro (1 049 000), Donec'k (1 016 000), Odessa (Ode
sa; 1 013 000), Zaporižžja (900 000), Leopoli (830 000).

In Ucraina il clima è di tipo temperato continentale nell'interno e mediterraneo nella costa


meridionale della Crimea: lungo il Mar Nero l'inverno è relativamente mite, mentre nelle
zone interne le temperature di gennaio sono molto più basse, con punte al di sotto
dei −20°C. Le precipitazioni annuali variano notevolmente da zona a zona: mentre in
Ucraina occidentale cadono 1200 mm di pioggia l'anno, in Crimea il valore si riduce ad
appena 400 mm. La temperatura media di gennaio a Kiev è di −6 °C.

L'Ucraina è l'ottavo paese per numero di abitanti in Europa: conta infatti 42.234 milioni di
abitanti (2018) con una densità media di 73 persone per km². Il 67% (2005) della
popolazione vive in aree urbane; le regioni più densamente popolate sono quelle orientali e
occidentali, mentre nella sezione centrale dell'Ucraina, fatta eccezione per l'area urbana
di Kiev, il popolamento è molto più rado. Il tasso di crescita annuo è negativo dal 1993: nel
2018 è stato di −0,60%, riflette una situazione di incertezza del paese dopo il crollo
dell'URSS e la grave crisi economica che ne è scaturita. La speranza di vita alla nascita è
di 72,4 anni (2018), mentre il tasso di mortalità infantile è del 7,7‰ (2018).

Gli ucraini costituiscono la maggioranza della popolazione (73%). Tra le minoranze vi sono
russi (22%) – presenti soprattutto verso il confine orientale e in Crimea –, bielorussi (0,9%),
ebrei (0,9%), romeno-moldavi (0,9%), bulgari (0,5%), polacchi (0,4%), ungheresi (0,3%) e
tatari di Crimea (che subirono deportazioni durante la seconda guerra mondiale). Gli ebrei,
assai numerosi prima degli anni quaranta, si sono ridotti della metà, come risultato
della Shoah e delle emigrazioni favorite dalle autorità sovietiche negli anni ottanta. Sono
numerosi, peraltro, gli ucraini che risiedono in Russia e nelle altre ex repubbliche sovietiche,
ed esistono delle forti comunità anche in Europa centrale, Canada e Stati Uniti.
Consistenza in percentuali della popolazione russofona (censimento del 2001)

Punto di incontro tra etnie e culture differenti, l'Ucraina presenta un panorama religioso
molto composito, sebbene, secondo un sondaggio del 2018, il numero dei cristiani
ortodossi raggiunga il 71,1% della popolazione, mentre il numero dei non-religiosi raggiunge
l'11% della popolazione.

La confessione più diffusa è il cristianesimo ortodosso che tuttavia fa capo a due diverse
giurisdizioni: la Chiesa ortodossa ucraina (Patriarcato di Mosca) e la Chiesa ortodossa
dell'Ucraina.

Il secondo gruppo religioso è rappresentato dai cattolici di rito orientale, afferenti alla Chiesa
greco-cattolica ucraina in piena comunione con la Santa Sede[. Anche i protestanti sono
circa un milione e il loro numero è notevolmente cresciuto dopo l'indipendenza del paese.

Per quanto riguarda i culti non cristiani, vi sono in Ucraina 500 000 musulmani: si contano
ben 487 comunità musulmane, delle quali 368 sono concentrate in Crimea. A Kiev vivono
circa 50 000 musulmani, ma la gran parte è di origine straniera.

L'ebraismo era assai diffuso prima della seconda guerra mondiale: si pensi che nel 1926 la
comunità di Odessa contava 154 000 membri (il 36,5% degli abitanti totali), mentre quella
di Kiev raggiungeva le 140 500 unità (il 27,3% degli abitanti). Dal censimento del 2001
risultavano 103 600 ebrei, ma alcuni leader religiosi sostengono che essi potrebbero in
realtà essere 300 000. La gran parte segue il giudaismo ortodosso, ma è presente anche
l'ebraismo riformato e l'ebraismo conservatore.

La costituzione dell'Ucraina stabilisce che la lingua ufficiale di Stato è l'ucraino. Il russo, che
era di fatto la lingua ufficiale dell'Unione Sovietica, è largamente diffuso, specialmente
nell'Ucraina orientale e meridionale. Secondo il censimento del 2001 il 67,5% della
popolazione ha dichiarato come madrelingua l'ucraino mentre il 29,6% ha dichiarato il russo.

Talvolta è difficile determinare la reale diffusione delle due lingue poiché molte persone
parlano il suržik (суржик), un misto di ucraino e russo, dove il vocabolario russo è spesso
combinato con la grammatica e la pronuncia ucraina, ma nei sondaggi dichiarano di parlare
l'una o l'altra lingua (molti parlano anche le due lingue correttamente). Vi sono poi alcuni
appartenenti all'etnia ucraina che dichiarano l'ucraino come la loro madrelingua, ma nella
vita quotidiana parlano più spesso il russo. Questi dettagli modificano sensibilmente le
statistiche, che quindi possono differire non poco fra di loro.

L'ucraino si parla soprattutto nella parte centrale e occidentale del paese dove è la lingua
predominante nelle città, come a Leopoli. Nell'Ucraina centrale le due lingue sono
egualmente parlate, ma il russo è più frequente a Kiev, mentre l'ucraino prevale nelle
comunità rurali. Nel sud e nell'est il russo è più diffuso nelle città, mentre nelle aree rurali si
parla il suržik.

Durante l'era sovietica il numero di persone che parlavano l'ucraino diminuì di generazione
in generazione e, attorno a metà degli anni ottanta, l'uso nella vita pubblica diminuì
considerevolmente. Dopo l'indipendenza il governo ucraino cominciò una politica
di ucrainizzazione per accrescere l'uso dell'ucraino. Questo avvenne generalmente a spese
del russo, che era il linguaggio della pubblica amministrazione nel periodo precedente. Il
governo ha promosso l'uso della lingua ucraina in vari ambiti, nella scuola, negli uffici
pubblici e nei media, soprattutto dopo gli avvenimenti tragici di Piazza Maidan del novembre
2013-febbraio 2014. Dal 2016 è in corso un'ulteriore ucrainizzazione tramite la
ridenominazione di città, paesi, villaggi, strade, viali, edifici, aeroporti, fermate di metro e
ferrovie: nomi di personaggi ucraini al posto di quelli russi e sovietici.

Stando alla costituzione della Repubblica autonoma di Crimea l'ucraino è la sola lingua di
Stato. Tuttavia è riconosciuto il russo come lingua parlata dalla maggioranza della
popolazione e garantito il suo uso "in tutti gli ambiti della vita pubblica".
Ma perché l’Ucraina è così importante? Cosa la rende così strategica per la Russia e per il
resto del mondo? Si tratta solo di una questione di confini nazionali o di riconquista
geografica o le motivazioni sono anche di natura economia?

Vediamo quali sono tutte le ragioni che rendono Kiev così ambita, senza dimenticare che il
suo territorio è grande oltre 603mila chilometri quadrati, praticamente il doppio dell’Italia.

Innanzi tutto L’Ucraina possiede ingenti risorse naturali.

Per quanto riguarda le materie prime, l’Ucraina è

1° in Europa per comprovate riserve recuperabili di minerali di uranio;

2° posto in Europa e 10° posto nel mondo in termini di riserve di minerale di titanio;

2° posto al mondo in termini di riserve esplorate di minerali di manganese (2,3 miliardi di


tonnellate, ovvero il 12% delle riserve mondiali);

2a più grande riserva di minerale di ferro al mondo (30 miliardi di tonnellate);

2° posto in Europa per riserve di minerale di mercurio;

3° posto in Europa (13° posto nel mondo) per riserve di “shale gas” (22 trilioni di metri
cubi);

4° al mondo per valore totale delle risorse naturali;

7° posto al mondo per riserve di carbone (33,9 miliardi di tonnellate).

L’Ucraina ha anche una rilevante posizione mondiale per quanto riguarda


l’agricoltura ed è in grado di soddisfare il fabbisogno alimentare di 600 milioni di persone.
1° in Europa per superficie a seminativo;

3° posto al mondo per superficie di suolo nero (25% del volume mondiale);

1° posto al mondo nelle esportazioni di girasole e olio di girasole;

3° produttore e 4° esportatore di mais al mondo;


4° produttore mondiale di patate;

5° produttore di segale al mondo;

5° posto al mondo per produzione di api (75.000 tonnellate);

8° posto nel mondo nelle esportazioni di grano;

9° posto al mondo nella produzione di uova di gallina;

16° posto nel mondo nelle esportazioni di formaggi.

al 2° posto al mondo nella produzione di orzo e 4° posto nelle esportazioni di orzo.

Il Paese possiede inoltre una significativa struttura industriale e infrastrutturale.

E' il 1° in Europa nella produzione di ammoniaca;

2° in Europa e 4° al mondo come sistema di gasdotti per gas naturale più grande al mondo
(142,5 miliardi di metri cubi di capacità di flusso di gas nell’UE);

3° in Europa e 8° al mondo per capacità installata di centrali nucleari;


3° posto in Europa e 11° nel mondo per lunghezza della rete ferroviaria (21.700 km);

3° posto al mondo (dopo Stati Uniti e Francia) nella produzione di localizzatori e


apparecchiature di localizzazione;

3° esportatore di ferro al mondo;

4° esportatore mondiale di turbine per centrali nucleari;

4° produttore mondiale di lanciarazzi;

4° posto al mondo nelle esportazioni di argilla;

4° posto al mondo nelle esportazioni di titanio;

8° posto nel mondo nelle esportazioni di minerali e concentrati;

9° posto nel mondo nelle esportazioni di prodotti dell’industria della difesa;

10° produttore di acciaio al mondo (32,4 milioni di tonnellate).

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