Sei sulla pagina 1di 6

Europa centro-orientale

CLIMA

Il clima è quasi dappertutto continentale (anche perché il Baltico è un mare


basso e freddo, che mitiga poco): alta escursione termica annuale e
giornaliera, con precipitazioni che diminuiscono a mano a mano che ci si
allontana dal mare (in Ungheria, questo clima produce un paesaggio
caratterizzato da una steppa chiamata 'puszta').

STORIA

POLONIA
Abitata sin dall'antichità da tribù slave, nel XV e XVI secolo la Polonia fu una
grande potenza europea, il cui dominio si estendeva dal Mar Baltico al Mar
Nero. Poi però si indebolì e perse territori, e alla fine del XVII secolo fu
conquistata e spartita tra Russia, Prussia e Austria. Riottenne
l'indipendenza solo alla fine della Prima guerra mondiale (1918), ma allo
scoppio della Seconda guerra mondiale (1939) fu invasa e spartita dalla
Germania nazista (a Ovest) e dall'Unione Sovietica (a Est). Dopo la
guerra, pur essendo indipendente, divenne un Paese-satellite dell'Unione
Sovietica. Dopo le elezioni del 1989 (prima della caduta del muro di Berlino!),
si formò il primo governo liberamente eletto e non comunista in un
Paese dell'Est. Negli anni successivi, la Polonia entrò nella NATO e nell'UE.

CECHIA E SLOVACCHIA
Anticamente abitate da popolazioni celtiche e poi germaniche, a partire dal V
secolo a.C. vi si insediarono le tribù slave dei Cechi e degli Slovacchi, da
cui prendono il nome. Dal XVI secolo fecero parte dell'impero asburgico. Nel
1919, caduto l'Impero austroungarico, nacque lo Stato della Cecoslovacchia.
Dopo la Seconda guerra mondiale, in entrambi i Paesi presero il potere i
comunisti, quindi essi entrarono nell'area di influenza sovietica. Nel 1990, dopo
il crollo dell'URSS, si svolsero elezioni libere e democratiche. Nel 1993, i due
Paesi decisero, di comune accordo, di dividersi. Entrambi sono entrati sia
nella NATO che nell’UE, ma mentre la Slovacchia ha adottato l'euro, la Cechia
ha deciso di mantenere la vecchia valuta (la corona ceca).

UNGHERIA
Nel I secolo d.C. il territorio (chiamato Pannonia) fu conquistato dai Romani,
e fece parte dell'Impero sino al V secolo. In seguito fu occupato da varie
popolazioni, tra cui gli Unni, poi, nel XI secolo, il Paese fu unificato dagli
Ungari (o Magiari). Nel XVI secolo cadde sotto il dominio dei Turchi, e alla
fine del XVII passò all'Impero asburgico. Nel 1867, quest'ultimo prese il
nome di Impero austroungarico, perché all'Ungheria era stata riconosciuta
una certa autonomia, ma sempre all'interno dell'Impero. Divenne
indipendente nel 1919, alla caduta dell'Impero austroungarico. Nella
Seconda guerra mondiale si alleò con la Germania nazista, quindi fu
sconfitta e occupata dall'Unione sovietica, diventando una repubblica
comunista controllata dall'URSS. Anche lei, come gli altri Paesi dell'Europa
orientale, ebbe le prime elezioni libere nel 1990. Anche lei è entrata sia nella
NATO che nell’UE, ma non ha l'euro (la sua valuta è il fiorino ungherese).

ROMANIA
Anticamente abitata dai Daci, nel II-III secolo d.C. fu conquistata dai
Romani (da cui prende il nome). Dopo la caduta dell'Impero romano fu
occupata da varie popolazioni, poi fece parte dell'Impero ottomano. Il Regno
di Romania ottenne l'indipendenza nel 1878. Come l'Ungheria, nella Seconda
guerra mondiale si alleò con la Germania nazista, quindi fu sconfitta e
occupata dall'Unione sovietica, diventando una repubblica comunista
controllata dall'URSS, ed ebbe le prime elezioni libere nel 1990. Anche lei,
come gli altri Paesi della regione, è entrata sia nella NATO che nell’UE, ma non
ha l'euro (la sua valuta è il leu romeno).

ISTITUZIONI E POLITICA

I Paesi di quest'area sono tutti repubbliche parlamentari (come l'Italia),


dove cioè è il Parlamento ad avere il maggior potere, eccetto la Romania,
che è una repubblica semipresidenziale (come la Francia), dove cioè c'è un
presidente della Repubblica eletto dai cittadini, ma anche un capo del governo,
che condivide il potere esecutivo con lui.
Negli ultimi anni, la Polonia e l'Ungheria hanno avuto rapporti piuttosto
burrascosi con l'Unione Europea: sono state punite (in sostanza, con una
sospensione dei finanziamenti) dall'UE, che le accusa di aver violato i principi
basilari dell'Unione (non rispettando l'indipendenza della magistratura e la
libertà d'informazione ed espressione). L'Ungheria è l'unico Stato dell'UE ad
essere definito non "libero" ma "parzialmente libero" da Freedom House,
un'organizzazione che si occupa di monitorare e valutare il grado di libertà civili
e diritti politici garantiti in ciascun paese.

ECONOMIA

POLONIA

Il PIL pro capite della Polonia è di circa 17.000 dollari (media UE 39.000,
Italia 36.000). Il suo ISU è 0.880 (35° al mondo; Italia 0.892, 29esima).

SETTORE PRIMARIO

AGRICOLTURA È un settore importante dell'economia, perché ci sono molte


terre fertili e il 10% circa della forza lavoro è impiegato nell'agricoltura. I
principali prodotti sono patate, segale, barbabietole da zucchero, mele.
RISORSE MINERARIE Piuttosto ricche, soprattutto carbone, renio, argento,
rame, salgemma.

SETTORE SECONDARIO
Il settore industriale è molto sviluppato: in particolare, l'industria
metallurgica, meccanica, automobilistica (produzione di auto tedesche e
italiane), ferroviaria, tessile.

Per quanto riguarda la produzione di energia, oltre l’80% della produzione di


energia elettrica proviene da centrali termiche a carbone. Essendo esse
costose e inquinanti, il governo e i sindacati dei minatori si sono impegnati a
chiuderle entro il 2049.

SETTORE TERZIARIO
Il turismo è in crescita. Le attrazioni principali sono le città storiche come
Varsavia, Cracovia e Danzica, il campo di sterminio nazista di Auschwitz-
Birkenau, il santuario di Częstochowa, i monti Tatra, i laghi della Masuria.

CECHIA E SLOVACCHIA

Il PIL pro capite della Cechia è di circa 26.000 dollari (media UE 39.000,
Italia 36.000). Il suo ISU è 0.900 (27° al mondo; Italia 0.892, 29esima).

Il PIL pro capite della Slovacchia è di circa 21.000 dollari (media UE


39.000, Italia 36.000). Il suo ISU è 0.860 (39° al mondo; Italia 0.892,
29esima).

SETTORE PRIMARIO
AGRICOLTURA
Cereali, barbabietole da zucchero, frutta, orzo e luppolo (per la birra).
Ci sono vaste foreste e quindi una grande produzione di legname.
RISORSE MINERARIE Molto carbone, che però si è deciso di smettere di
estrarre nei prossimi anni.

SETTORE SECONDARIO
Il settore industriale è molto sviluppato:
- agroalimentare (la birra boema di tipo pilsner, o pils, è molto apprezzata);
- meccanico e automobilistico (la Škoda è una storica marca cecoslovacca, ma
si producono anche molte auto di marche straniere);
- industria dei mobili e della carta (grazie all'abbondanza di legname)
- produzione di famose porcellane e cristalli (porcellane e cristalli di
Boemia)
- produzione di strumenti musicali

Produzione di energia: vi sono due centrali nucleari in Cechia e due in


Slovacchia, e i governi hanno intenzione di costruirne altre.
SETTORE TERZIARIO
Il turismo si concentra soprattutto a Praga, la splendida capitale, che è una
delle città più visitate d'Europa (oltre 9 milioni di visitatori all'anno!), e nelle
località termali e sciistiche (monti Tatra).

UNGHERIA

Il PIL pro capite dell'Ungheria è di circa 19.000 dollari (media UE 39.000,


Italia 36.000). Il suo ISU è 0.854 (40° al mondo; Italia 0.892, 29esima).

SETTORE PRIMARIO
AGRICOLTURA
È molto sviluppata (oltre la metà del territorio ungherese è coltivata). A parte i
soliti cereali, barbabietole da zucchero e patate, si coltivano piante oleifere
(colza, girasole), molta frutta, peperoni (da cui si ricava la paprika) e ci
sono molti vigneti (da cui si ricava anche un vino famoso: il Tokaji).

SETTORE SECONDARIO
Molto sviluppate l'industria elettronica e quella automobilistica, che
produce auto per molti marchi stranieri (Mercedes, Audi, Opel, Suzuki).
Una curiosità: la penna a sfera si chiama anche "penna biro" perché fu
inventata, nel 1938, dall'ungherese László Bíró.

Produzione di energia: vi è una grande centrale nucleare, che produce


circa la metà dell'energia totale, e il governo intende ampliarla in futuro.

SETTORE TERZIARIO
Il turismo si concentra soprattutto a Budapest, la capitale, famosa anche per
gli stabilimenti termali (alcuni dei quali molto antichi, risalenti ai tempi
dell'Impero ottomano). Altre destinazioni importanti sono il lago Balaton e il
Parco nazionale di Hortobágy (nella puszta, la più grande prateria rimasta in
Europa centrale, inserita dall'UNESCO tra i patrimoni dell'umanità).

ROMANIA

Il PIL pro capite della Romania è di circa 15.000 dollari (media UE 39.000,
Italia 36.000). Il suo ISU è 0.828 (49° al mondo; Italia 0.892, 29esima).

SETTORE PRIMARIO
AGRICOLTURA
C'è una grande estensione di terre coltivate, ma con metodi non molto
moderni. Si produce soprattutto mais, semi di girasole e prugne (da cui si
ricava il liquore tipico romeno).

SETTORE SECONDARIO
Molto sviluppate l'industria automobilistica (la Dacia è uno storico marchio
romeno, acquistato dalla Renault nel 1999), elettronica e informatica.
Produzione di energia: vi è una centrale nucleare, che produce circa il
20% dell'energia totale.

SETTORE TERZIARIO
Per quanto riguarda il turismo, le attrazioni principali sono le chiese lignee
del Maramureș (nel Nord del Paese, inserite dall'UNESCO tra i patrimoni
dell'umanità), i castelli della Transilvania (tra cui il castello di Bran, il
"castello di Dracula") e il delta del Danubio.

POPOLAZIONE E SOCIETÀ

POLONIA
La Polonia ha circa 38 milioni di abitanti su un territorio di circa 312.000
km2 (Italia 300.000). Ha una densità abitativa di 123 ab/km 2 (Italia 200
ab/km2).
Da un punto di vista etnico, la Polonia è molto compatta: il 98% della
popolazione è costituito da polacchi e non ci sono minoranze etniche rilevanti.
La lingua ufficiale è il polacco (che appartiene al gruppo delle lingue slave
occidentali).
Dal punto di vista della religione, i polacchi sono sempre stati un popolo molto
cattolico. Oggi, l'86% della popolazione si dichiara cattolico, e solo il 6%
dichiara di non avere alcuna religione (Italia 13%). Tra gli immigrati, i più
numerosi sono gli ucraini (già prima, ma ancora di più dopo l'invasione russa
dell'Ucraina, perché la maggior parte dei profughi ucraini sono andati in
Polonia).

CECHIA E SLOVACCHIA
La Cechia ha circa 10 milioni e mezzo di abitanti su un territorio di circa
79.000 km2 (Italia 300.000), con una densità abitativa di 133 ab/km 2 (Italia
200 ab/km2).
La lingua ufficiale è il ceco (o boemo), che come il polacco appartiene al
gruppo delle lingue slave occidentali.
Dal punto di vista della religione, i cechi sono uno dei popoli meno religiosi del
mondo: i cattolici sono poco più del 9%, mentre quasi il 48% dichiara di non
avere alcuna religione (Italia 13%) e il 30% preferisce non rispondere.

La Slovacchia ha circa 5 milioni e mezzo di abitanti su un territorio di circa


49.000 km2 (Italia 300.000), con una densità abitativa di 111 ab/km 2 (Italia
200 ab/km2).
La lingua ufficiale è lo slovacco, anch'esso appartenente al gruppo delle
lingue slave occidentali.
Dal punto di vista della religione, i cattolici sono circa il 60%, i protestanti il
9%, mentre il 24% circa dichiara di non avere alcuna religione (Italia 13%).

UNGHERIA
L'Ungheria ha circa 9.700.000 abitanti su un territorio di circa 93.000 km2
(Italia 300.000), con una densità abitativa di 105 ab/km2 (Italia 200 ab/km2).
La lingua ufficiale è l'ungherese (o magiaro), che appartiene (come il
finlandese e l'estone) al gruppo delle lingue ugro-finniche (di origine non
indoeuropea).
Dal punto di vista della religione, i cattolici sono il 62%, i protestanti il 5%,
mentre il 20% circa dichiara di non avere alcuna religione (Italia 13%).

ROMANIA
La Romania ha poco più di 19 milioni di abitanti su un territorio di circa
238.000 km2 (Italia 300.000), con una densità abitativa di 80 ab/km 2 (Italia
200 ab/km2).
La lingua ufficiale è il romeno, una lingua neolatina (come l’italiano, il
francese, lo spagnolo ecc.).
Dal punto di vista della religione, i cristiani ortodossi sono la maggioranza
assoluta (81%), i protestanti il 6%, i cattolici il 5%. Solo lo 0,2% circa
dichiara di non avere alcuna religione (Italia 13%).

Potrebbero piacerti anche