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Gaetano Donizetti

POLIUTO
Tragedia lirica in tre atti

Libretto di Salvatore Cammarano

PERSONAGGI

Severo, proconsole baritono


Felice, governatore di Mitilene basso
Poliuto, magistrato e sposo di tenore
Paolina glia del governatore soprano
Callistene gran Sacerdote di Giove basso
Nearco, capo dei Cristiani dArmenia basso
Un cristiano tenore

Cristiani Magistrati Sacerdoti di Giove Popolo armeno


Guerrieri romani.

LAvvenimento ha luogo in Mitilene, citt capitale dellArme-


nia, nellanno 257 di nostra salute.

Prima rappresentazione:
Napoli, Teatro San Carlo, 30 novembre 1848
Donizetti: Poliuto - Atto primo
ATTO PRIMO
Il battesimo
Tenebrose caverne; Sullalto un forame donde ha principio una scala intagliata nellarupe,per cui sidi-
scende; nel davanti ingresso ad uno speco, del quale scorgesi poca luce rossastra.

Scena I POLIUTO
(Molti gruppi di Cristinai,altri in capo alla scala, ver Sul capo mio
altri ascendono, altri nelpiano) londa che terge dallantica macchia
a sparse in breve Un sacro
CORO terror minveste!
GRUPPO I
NEARCO
Scendiam
Di terror che parli?
GRUPPO II Quei che tapre le braccia, ostia di pace
sofferse, e pace ei piove
Silenzio nellalma in cui discende.
GRUPPO III POLIUTO
Silenzio Io nho ben duopo!
Da procellosi affetti
GRUPPO IV sconvolta la mia.
Immerso,
tutto nel sonno luniverso NEARCO
Poliuto!
GRUPPO V
Da questo ignoto, profondo speco POLIUTO
a palesarci non sorga uneco. Velen di gelosia
mi rode il cor!
TUTTI
(dopo essere discesi) NEARCO
Ancor ci asconda un velo arcano Fia vero
allempio ferro che ne minaccia.
Il giorno forse non lontano POLIUTO
che fra i martiri al mondo in faccia, Dir la parola, intendere il pensiero
per, noi la prece, con labbro esangue, mal pu di quanto amor la mia consorte
al Re de cieli sinnalzer: amava ed amo Di tristezza ingombra
E pi del labbro, il nostro sangue talor la vidi, e tacito le guance
del Dio vivente faveller. solcarle amaro pianto: a lei ne chiesi;
con labbro incerto mendic ragioni,
(Entrano silenziosi nello speco) che fur pretesti. Ahi! quando
giace nel sonno, ed io co miei sospetti
Scena II veglio, gener la sento, e tronchi detti
Poliuo, Nearco. Poliuto discende il primo, fa alcuni parlar damore! A Callistene apersi
rapidi passi verso lo speco, quindi si arresta, gettan- il mio pensier geloso, e dun rivale
dosi nelle braccia di Nearco anchei sospetta.

NEARCO NEARCO
Tu sei commosso! Ah! Chi nomasti! Taci.
Dubbio tremendo fomentar!Ministro
1
Donizetti: Poliuto - Atto primo
dun culto iniquo, ben costui le parti In voi mafdo.
tutte ne adempie!- Di virt severa
specchio la tua consorte. CRISTIANI
Calmati cessa. Non temer.
Il momento sappressa
il momento solenne! PAOLINA
A Dio ti volgi, e quel soccorso implora,
(avanzandosi)
che invan giammai non fu richiesto.
Nearco?
POLIUTO
Io piego NEARCO
la fronte nella polve e gemo e prego. Qual voce! Che! traveggo!
Dunalma troppo fervida Donna, tu qui?
tempra, buon Dio, gli affetti
Tu che lo puoi, tu dissipa PAOLINA
gli orrendi miei sospetti Sullorme
Nel combattuto cuore di Poliuto trassi. Un dubbio,
tinebrii il tuo favore, un fero dubbio sorto
n pi lo scuota un palpito nel mio pensier La santa
che indegno sia di te religion degli avi
osato avria disdir?
NEARCO
Vieni, ti guida un angelo NEARCO
del suo delubro a pi. Tapponi al vero.
(Partono)
PAOLINA
Scena III Numi!
Entra Paolina sola.
NEARCO
PAOLINA Fatal mistero
Ove minoltro? Qual tremendo speco! tu penetrasti! Una recente legge
Ah! Vano il mio sospetto non pi desilio, ma di pronta morte
non fu! Qui certo han loco i neoti coglie!
i sanguinosi altari, La tua virt a pegno
e le vietate orribili adunanze del tuo silenzio, ed il periglio estremo
di lor, che Dio si fer un uom. Lo sposo di Poliuto! Andar m duopo.
Anchegli dunque? O morte,
rapito mhai lamante, ora il consorte (Rientra)
bieca sogguardi! PAOLINA
Gente sappressa!
Io tremo!
(Si cela dietro un masso)
ALCUNE VOCI
Scena IV (dalla speco)
Entra Nearco, seguito da un drappello di Cristiani, Inamma questalma, o spirto di Dio,
e detta) che piena di speme a te ricovr:
E il premio le serba che avanza il desio,
NEARCO
che il glio celeste col sangue marc.
Udiste?
Fin, che si compia il rito
cauti vegliate della rupe il varco.
2
Donizetti: Poliuto - Atto primo
Preghiera generale ALCUNI CRISTIANI
Echeggia
Signor, le tue leggi prostrati adoriamo
lunge ancora un suon giulivo!
le sante tue leggi di pace, damor.
Per noi, per le spose, pei gli preghiamo,
pe nostri nemici preghiamo, Signor.
GLI ALTRI
Sorse lalba Si festeggia
PAOLINA del Proconsole larrivo.
Un turbamento arcano
lo provo!.. Al cor mi scende
NEARCO
quella preghiera! forza. A noi tutti sulla chioma
forza chio matterri! Oh! che mai sento! pende il ferro gi snudato:
Fin pei nemici lor! Divino accento! delle folgori di Roma
Di quai soavi lagrime qui Severo giunge armato.
aspersa la mia gota!
Qual mi ricerca lanima PAOLINA
dolce potenza ignota! Ah! Severo! E combattendo
Somiglia alla speranza ei sul campo non mor?
Lumana gioia avanza
Par che dal ciglio infranto NEARCO
mi cada un fosco vel! Egli vive.
Par che il devoto canto
ritrovi uneco in ciel! PAOLINA
(Ciel! che intendo!
Scena V Ma la fama?
(Poliuto e Nearco quindi gli altri Cristiani)
NEARCO
NEARCO
Il ver ment!
Mira
PAOLINA
POLIUTO
(i suoi occhi sfavillano dellapi viva gioia, ma vol-
Donna! gendosi a Poliuto cerca di reprimersi)

PAOLINA (Perch di stolto giubilo


Ah, sposo mio mi balzi, o cor, nel petto?
Di rispondi Abbandonasti Vive lamato oggetto,
il tuo rito? ma spento egli per me!
Condanna questi palpiti
POLIUTO il mio dover la sorte
Il palpito di morte
Un vero Dio meglio saddice a te.)
me raccolse.
CRISTIANI
PAOLINA
Sdar saprem la morte,
Ed obliasti eterno Iddio, per te.
qual rigor?
(Partono)
POLIUTO
Nol temo.
(Odesi lieta musica guerriera: i cristiani ricompari-
scono.)

3
Donizetti: Poliuto - Atto primo
Scena VI SEVERO
Grato appien!
Magnica piazza di Mitilene: da un latoil vestibolo
del tempio di Giove, dallaltro lasoglia del palagio- (vede Felice)
municipale.
Sei tu? Mabbraccia.
La scena si riempie dipopolo, quindi comparisce E la glia?
Severo preceduto dalle sue legioni.
FELICE
CORO
(Ciel! che mai,
Plausi allinclito Severo,
che dir posso? il cor .sagghiaccia!)
lauri eterni alla sua chioma;
egli vita dellimpero,
SEVERO
brando e scudo agli di Roma,
Saggio in pace; forte in guerra, Non rispondi?
fra i mortali un Dio sembr:
ed ogni eco della terra FELICE
del suonome rimbomb! (con turbamento)
La vedrai
SEVERO
Decio, signor del mondo, SEVERO
popolo armeno, a te minvia: felice
Ella forse?
egli ti brama, ed a tal uopo ingiunto
mha destirpar liniqua
sacrilega genia ribelle ai numi,
FELICE
che sannida fra voi, come tra i ori Al tuo cospetto
malvagia serpe. (In breve mira intanto il suo consorte.
ti rivedr, mia speme! Il sen mi scuote
un palpitar frequente! SEVERO
La tua dolce presenza il cor gi sente! (come tocco dal fulmine)
Di tua beltade immagine
questo sol chio miro; Il consorte!
piena di te questaura,
piena del tuo respiro POLIUTO
Ah! tutto in queste arene (Qual sospetto!)
parla contento e amor!
Celeste Iddio propizio FELICE
chiuse la mia ferita, (Oh momento!)
pur da te lunge, ah! misero!
Io non sentia la vita SEVERO
Dappresso a te, mio bene,
(Oh colpo!)
sapr che vivo ancor!)
CALLISTENE
Scena VII
(Oh sorte!)
Callistene, Felice, Poliuto, Sacerdoti, Magistrati e
detti. SEVERO
CALLISTENE (Non deliro? altrui porgesti,
donna rea, la mano, il cor?)
Come fausta a noi laurora
che in Armenia ti conduce;
FELICE
a tuoi voti Giove ognora
Fausto arrida, invitto Duce (Freme!)

4
Donizetti: Poliuto - Atto primo
SEVERO CALLISTENE
(O cruda, e lo potesti?) (La vendetta che giurai,
ostinata, compir!)
POLIUTO
(Si converse di pallor) FELICE
(Ah! per me del giorno i rai
SEVERO densa nube circond
No, lacciar non fu spietato
che versava il sangue mio, POLIUTO
ma spietato fu quel Dio (Fredda mano il cor mi serra.
che la vita a me serb! Luce orrenda balen!)
Godi pure, o core ingrato,
gel di morte in sen mi piomba CORO.
Questavanzo della tomba Ei fu grande in pace, forte in guerra,
alla tomba io render.) fra i mortali un Dio sembr!

(Severo entra nel palagio municipale; tutti lo


seguono.)

5
Donizetti: Poliuto - Atto secondo
ATTO SECONDO
Il neto
Atrio in casa di Felice: in fondo deliziosi giardini.

Scena I Scena II
Paolina e detto
Severo e Callistene
SEVERO
CALLISTENE Donna
Inoltra il pi. Ne lari
siam di. Felice. Ovegli assente or fosse PAOLINA
a te dir la glia: Che! Possenti numi!
Latrio varcar tu la vedrai, ch lora Tu, tu stesso! Ah! Non seguirmi
questa in cui si tragge
ai suoi penati. SEVERO
SEVERO Odi arresta invan presumi,
dispietata, invan fuggirmi
Oh! dimmi Varca il centro della terra,
Scendi il regno della morte,
CALLISTENE lo ti seguo.
Parla.
PAOLINA
SEVERO (Eterna guerra
Quai giorni dello sposo accanto mi farai, tremenda sorte!)
mena costei?
SEVERO
CALLISTENE Tremi!
Solinga vive. Ah! forse
dImene al tempio suo malgrado spinta PAOLINA
fu dal paterno cenno. (un gel mi sta sul cuore!)
SEVERO SEVERO
(Qual benda egli mi strappa! Oh ciel!) Io ti veggo impallidir!
Un oggetto di terrore
CALLISTENE son per te?
Ma denno
fra poco arder gli incensi al re dei numi. PAOLINA
Uopo ritrarmi allara: Ivi taspetto. (Vorrei morir!)
(Compiasi lopra)

(parte)
SEVERO
Il pi lieto dei viventi,
SEVERO Fui giungendo in questarene!
Sventurata dunque! E un olimpo di contenti,
Sventurata, non rea! Qualcun sappressa! io sperai dal nostro imene!
Gelo, ed avvampo! Non minganno, dessa! La mia gioia volta in pianto
gronda sangue il core infranto
fu delirio la mia speme,
degra mente un sogno fu!

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Donizetti: Poliuto - Atto secondo
PAOLINA SEVERO
(Ei non vegga il pianto mio. Il vero intendo!
Ah! le mie smanie non intenda Tu mami ancora? Oh! dimmelo!
Se pietoso in ciel v un Dio,
da me stessa mi difenda. PAOLINA
Tutto, ah! tutto il primo ardore (Strazio di morte orrendo!)
si ridesta nel mio core
Ah! per me, per me non abbia, SEVERO
Un conne la virt!)
Mira lo chieggo in lagrime
Ahi, chi ti guida, incauto?

SEVERO PAOLINA
Ah! cessa
Mel chiedi? Lamor mio.

PAOLINA SEVERO
Ed al tuo pi.
Entrambi siam colpevoli,
tu se prosegui, ed io (Poliuto e Callistene attraversando la scena in
se pi tascolto. Involati, fondo)
esci
PAOLINA
SEVERO Questalma troppo debole
E potrei lasciarti? In cos rio cimento!
Fuggi nol sai che perdere
PAOLINA mi puote un sol momento?
Lo devi. Ah! dun rimorso orribile
non far chio sparga il pianto
SEVERO Lasciami, o crudo, gemere,
ma di dolor soltanto
Oh! cruda!
Pura, innocente lasciami
spirar lontan de te.
PAOLINA
Un ultimo SEVERO
addio ricevi, e parti.
No, vivi, esulta, o barbara,
del tuo consorte al anco
SEVERO
Disperdi, oblia dun misero
Ultimo! il sovvenir pur anco
Non io, non io dimentico
PAOLINA sar di te giammai:
S. n che gli resta un palpito
in questo cor vivrai
SEVERO Sepolto, ignoto cenere
N spargere avvamper per te.
todo un sospir! No, mai
(Parte disperato, Paolina si ritira)
mai non mamasti!
Scena III
PAOLINA
(con trasporto inconsiderato) Entra Poliuto, solo

E leggere POLIUTO
mi puoi nellalma? e sai Veleno laura chio respiro! Indegna!
qual rio contrasto? (Ahi misera! Ella invitava il traditor Non mente,
Che parlo!) no, Callistene Io stesso, io vidi! E un brando,
7
Donizetti: Poliuto - Atto secondo
e un pugnal non avea! Cessa, fatal consiglio
Ma vivo ancor. Ma trema, trema, o coppia rea dellira! Il ciel mi schiude
Fu macchiato lonor mio! la via che tragge a s!
Necessaria la vendetta Minamma una virtude
Sparger di sangue un rivo che pria non era in me!
la mia destra punitrice Sfolgor divino raggio;
Sul codardo semivivo Da miei lumi tolto un velo
ferir vo la traditrice, Voce santa come il cielo
e strapparle il cor dal petto, di perdono a me parl!
il perverso indo cor, Obliato gi loltraggio;
Ah! lamai dimmenso affetto! pi vendetta il cor non chiede
Ora immenso il mio furor! Dio questanima mi diede,
pura a Dio la render.
Scena IV
(parte)
Un cristiano e detto
Scena V
UN CRISTIANO
Tempio di Giove. Nel mezzo un gran simulacro del
(nella massima agitazione)
Nume, innamzi alquale unara ardente.
Signor! Callistene, Severo, Felice, Paolina, Sacerdoti e
popolo armeno)
POLIUTO
Che vuoi? SACERDOTI
(in tono di fanatico zelo)
UN CRISTIANO
Celeste unaura
Nearco pel tempio move!
Al sacrizio
POLIUTO presiede Giove,
Ebben? Che il, giusto premia,
e lempio atterra,
UN CRISTIANO che pu dai cardini
Di ceppi carco sveller la terra,
fu trascinato le stelle innumeri
Strappare al ciel!
POLIUTO
Ahi! dove? POPOLO
Mi trema il cor! Ver noi propizio
abbassa i lumi,
UN CRISTIANO rettor del fulmine,
primier de numi:
Di Giove
Tu dellArmenia
al tempio.
Veglia sui fati,
(parte rapidamente) qual padre tenero
sui gli amati:
POLIUTO proteggi un popolo
Eterno Iddio a te fedel.
che sento! In gran periglio
stanno i fratelli Ed io! CALLISTENE
(gettando nuoviincensi sullara)
(Resta un momentoassorto ne suoi pensieri,quindi si
riscuote ad un tratt) La tua possanza colga gli audaci
dun falso nume stolti seguaci.
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Donizetti: Poliuto - Atto secondo
SACERDOTI NEARCO
Sia maledetto chi reca insulto Io?
del gran tonante al sacro culto.
Muoia deserto, e fra tormenti, SEVERO
gli sia negata la tomba ancor. S, lo ingiungo
La polve iniqua sperdano i venti. in nome di colui che tempra i fati
Di lui non resti che infamia e orror. dellimpero latino.

CALLISTENE NEARCO
Magistrati, guerrieri, Ed io potrei
popolo, surto aln delle celesti tradire un mio fratello?
vendette il giorno; Io laffrettai, chiamando Bruttar di tanto eccesso
larmi di Roma; tribunal migliore, potrei questalma? Inorridisco! il sangue
a difendere il tempio, chiedimi, il sangue mio
non vha del tempio istesso. lanima no, che lanima di Dio!

POPOLO SEVERO
ver. Ti pu quel reo silenzio
costar tremende pene!
(ad un cenno di Callistene si avanza Nearco)
SACERDOTI
Scena VI
Omai favella.
Nearco fra le guardie e detti

CALLISTENE PAOLINA
Questempio (Un brivido
nemico degli Dei: securo avviso mi scorre per le vene!)
nebbi che aggiunse, nella scorsa notte,
(Un momento di pausa: Nearco persiste nel silenzio)
uno a tanti seguaci
del suo vietato culto. SEVERO
Quel reo di morte, chei discopra imponi
Entro il pi nero carcere
(a Severo) lindegno trascinate,
E fra tormenti orribili
.SEVERO discopra il ver.

Laccusa udisti? (Le guardie circondano Nearco, che muove intrepido


per uscire.)
NEARCO
E la confermo. Scena VII
Poliuto e detti
SACERDOTI
POLIUTO
Estrema
baldanza! Fermate!

PAOLINA PAOLINA
(Il cor mi trema!) (Oh numi!)

SEVERO POLIUTO
Il neoto appella. Quel neoto
da voi richiesto

9
Donizetti: Poliuto - Atto secondo
GLI ALTRI tutto ardore del ciel non !)
(tranne Paolina e Nearco)
NEARCO
Ebben?
Non compiango la tua sorte,
ma linvidio, la desio.
POLIUTO
Sulla terra oltraggi e morte,
Son io. gloria e vita in grembo Dio!
La tua lingua ed il tuo core
CALLISTENE E FELICE porgan laudi al Creatore; .
Tu stesso! Gi demartiri la palma
sapparecchia in ciel per te!
SACERDOTI
Ah! perdo! SEVERO
Alla morte lo serbate.
SEVERO
(Le guardie si avanzano per impadronirsi di Poliuto)
Egli!
PAOLINA
PAOLINA
No, crudeli
Ho la morte in sen!
SACERDOTI
SEVERO, CALLISTENE, FELICE, SACERDOTI E
E che pretendi!
POPOLO
La sacrilega parola CALLISTENE
nel delubro ancor rimbomba Sobbedisca.
ed il giorno non sinvola?
E la folgore non piomba? PAOLINA
(a Poliuto) Varrestate!
Padre, ah! padre, lo difendi.
Troncher, si, supplizio infame
di tua vita il nero stame! FELICE
Pena eterna fra gli estinti,
Egli reo.
serbata, iniquo, a te!

PAOLINA PAOLINA
(a Callistene)
(Qual preghiera omai disciolgo?
Tutti irati son gli Dei! Deh! Tu
Nazzareno, a te mi volgo;
segli ver che nume sei, (non potendo vincere la ripugnanza)
tu soccorri il mio consorte,
Non trovo
tu lo scampa dalla morte
la parola forza ignota
e gridar mudr la terra
mi respinge! Il duol chio provo
chaltro Dio non vha per me.)
la mia smania il cor ti scuota
POLIUTO (a Severo, prostrandosi)
(Delliniqua, del protervo,
no, la vista io non sostengo! SEVERO
Dio, proteggi lumil servo Che! gemente a piedi miei!
A morir per te qui vengo,
ma gli affetti della terra PAOLINA
sorgon feri a nuova guerra! Qui morr, se a me tu nieghi
Questo ardor che il sen minamma
10
Donizetti: Poliuto - Atto secondo
la sua vita POLIUTO
(respingendola)
SEVERO
Tu? Va
Ed io potrei?
Lasciami in pace morire omai
Solo rimembra quanto tamai
POLIUTO Nel ciel, che mapre un Dio clemente,
(prorompendo) mi a dogni altra gioia maggior,
Tu, per me, costui tu preghi! Lesser diviso eternamente
Empia! da te,macchiata dimpuro amor.

PAOLINA PAOLINA
Sposo! (tratta di senso)
No, glinfelici non hanno un Dio!
POLIUTO sol mia colpa il destino mio!
Il fui. Ah! se alcun di voi piet conosce,
mi vibri un ferro in mezzo al cor
PAOLINA A me la vita fra tante angosce
Qual detto! di cento morti saria peggior.

POLIUTO SEVERO
Sciolgo, esecro il rio legame (Sparger quel sangue m dato in breve
onde un giorno a te mha stretto, Ella abborrirmi, fuggir mi deve!
questo Dio bugiardo, infame E ognor funesto, non cangia tempre
il mio destino persecutor!
(rovesciandolara) Me sventurato! Son io pur sempre
morto alla speme, morto allamor.)
Le tue colpe un Dio verace,
scellerata, punir! SACERDOTI
Sia maledetto chi reca insulto
CALLISTENE, SACERDOTI del gran Tonante al sacro culto.
Alle ere il reo, laudace Muoia deserto e fra tormenti,
gli sia negata la tomba ancor.
PAOLINA La polve iniqua sperdano i venti
(nellestrema disperazione e volendo gettarsi fra le di lui non resti che infamia e orror.
braccia di Poliuto)
FELICE
Innocente io son Fra queste braccia ricovra, o glia,
a te rimane un padre ancor.

NEARCO
Tu quella mente, gran Dio, consiglia,
tu di costanza arma quel cor.

(Poliuto e Nearco partono fra le guardie: intanto


Felice tragge seco a viva forza la glia)

11
Donizetti: Poliuto - Atto terzo
ATTO TERZO
Il martirio
Bosco sacro: muro in fondo che lo divide dalla citt: da un latoparte del tempiodiGiove.

Scena I disseminarci a prudenza. E viva


Odonsi da lontano confuse voci popolari tener la brama, che gi ferve in esso,
dellimminente strage;
Vieni, vieni Al circo andiamo la plebe unarme
stringe iltempo! su corriamo vana per s, ma quando
di tai mostri sgombro il mondo, la tratta il saggio, formidabil brando!
vendicatoil ciel sar! Alimento alla amma si porga,
Oh! spettacolo giocondo! tal che incendio vorace ne sorga;
Sangue a rivi scorrer! Il poter degli altari che langue
col terror afforziamo, col sangue:
Scena II ed aglocchi del mondo insensato
Lutil nostro, util sembri del ciel.
Giungono sacerdoti da parti diverse, quali persone
chiamate al convegno, indi Callistene.
SACERDOTI
SACERDOTI Ben tavvisi! Allintento bramato
Ecco il sommo Pontece. la vendetta de numi sia vel.

CALLISTENE (partono)
Savanza Scena III
lora solenne del supplizio, ed una
la vittima non a! Prigione del Circo
Poliuto immerso nel sonno
SACERDOTI
Come? POLIUTO
Donna! Malvagio!
CALLISTENE
(si desta)
Lesempio
di Poliuto altri seguir, cui morte Vision gradita!
pel nuovo Dio non atterrisce. Bella, e di sol vestita,
qual puro, incesto degli altari, al cielo
SACERDOTI salia la sposa, e il ciel schiudesi, e voce
Oh stolti! nuscia soave: alla virtude onore!
Ed innocente ella saria? Chi giunge!
CALLISTENE
Il suo dolore, e lonta, Scena IV
nel domestico tetto, Paolina e detto
Felice asconde Ma la glia corse
del proconsole al pi! PAOLINA
La tua sposa infelice,
SACERDOTI ma non rea di spergiuro Ah! son contati
Dubiti forse glistanti! Odimi. vero,
prima desser consorte, amai Severo,
CALLISTENE lo piansi estinto Dalla tomba uscito
egli a me riede: usbergo
debil sempre
bbi virt nel periglioso incontro
alma schiava damor. Cauti nel volgo
Pugnai, ma vinsi.
12
Donizetti: Poliuto - Atto terzo
POLIUTO PAOLINA
E fra paterni lari Oh sposo mio
nol trasse un cenno tuo?
POLIUTO
PAOLINA Taci
Che parli! Ah! donde
si rio sospetto? PAOLINA
No
POLIUTO
Callistene POLIUTO
Vanne
PAOLINA
Or basti. PAOLINA
Talnome pronunciasti A piedi tuoi son io
che ricorda ogni colpa! Ah! fuggi da morte orribil cotanto.
Desecrabil amma Allalma ti giunga lacerbo mio pianto
Arde colui per la tua sposa. Lo sparge l, piena dimmenso dolore
E pianto dun core squarciato per te.
POLIUTO
Cielo! POLIUTO
Creder possio tanta perdia? Lasciando la terra il giusto non muore;
nel cielo rinasce a vita migliore.
PAOLINA Ma cessama tergi lamaro tuo pianto;
Il giuro quel duolo soltanto morte per me.
E qual nume tu vuoi del giuramento lampo fugace la gioia mortale,
vindice al par, che testimone imploro. ma sede lEmpiro deterna esultanza.

POLIUTO PAOLINA
( nella pi viva commozione: ricorre al suo pen- Pensasti agli orrori del punto fatale?
siero quando gli apparve in sogno, cade in ginoc-
chio, ed inondato di lacrime, e non potendo formar POLIUTO
parole, alza le mani al cielo come in rendimento di Iddio con la fede ci d la costanza.
grazie, queindi sorge e abbraccia Paolina)
(Paolina vivamente colpita dallo zelo di Poliuto)
Questo pianto favelli! Or pago io moro!
PAOLINA
PAOLINA
Coraggio inaudito! Un fulgido lume
No, tu non morrai. sul ciglio mi striscia e lombre dirada!
Spirarti que sensi non puote che un Nume!
POLIUTO Lo credo ladoro Al circo si vada.
Che dici!
POLIUTO
PAOLINA Che parli!oseresti?
Le provocate, ultrici
folgori, ancor sospende PAOLINA
chi pu. Riedi allantico, al vilipeso Sdar la tua sorte.
culto dei numi, e la tua vita salva.
POLIUTO
POLIUTO
Un orrido gelo mi piomba nel core!
Ma lanima perduta! A sposo che tama, puoi chieder la morte?
13
Donizetti: Poliuto - Atto terzo
PAOLINA POLIUTO
Il giusto rinasce a vita migliore. Morte.

POLIUTO SEVERO
La terra i suoi beni ancora tappresta. (alle guardie)
Nel circo sia tratto.
PAOLINA
sede lEmpiro deterna esultanza. PAOLINA
POLIUTO Io lo seguo: mertata ho la pena
Del suo nume la fede abbracciai.
Non temi lo strazio dellora funesta?
SEVERO, CALLISTENE, SACERDOTI
PAOLINA
(con immensa sorpresa)
Iddio con la fede ci d la costanza.
Tu!
POLIUTO
Fia vero! La grazia nellalma ti scende! PAOLINA
Lo giuro.
(La pone in ginocchio, e alzando gliocchi al cielo,
stende la destra sul capo di lei in atto solenne) SACERDOTI
La via di salute fu schiusa per te. Allarena, allarena

(la rialza e cadono uno fra le braccia dellaltro) CALLISTENE


Insieme si muoia Un premio ne attende, (mal frenando la sua gioia infernale)
laddove possanza di tempo no ! Ella mora.

PAOLINA, POLIUTO SEVERO


Il suon dellarpe angeliche No, crudi, giammai
intorno a me gi sento!
La luce io veggo splendere CALLISTENE
di cento soli e cento!
Di me non ho che lanima! A difender le colpe venisti,
Gi son del Nume al pi! o gli altari?
Eternamente vivere
m dato in ciel con te! SEVERO
Un istante concedi!
Scena ultima
(a Paolina)
Si aprono le porte; vedesi lanteatro rigurgitante
dimmenso popolo. Severo, Callistene, altri sacer- Deh! Ti cangia se ancora persisti,
doti, ed alcune guardie entrano nella prigione) guai!

POPOLO PAOLINA
Alle ere chi oltraggia gli Dei Non cangio.
Fia punito lorrendo misfatto
CALLISTENE
SEVERO Proconsole!
(a Poliuto)
Fra la vita e la morte ancor sei.
SEVERO
Scegli. Ah! cedi
14
Donizetti: Poliuto - Atto terzo
No, damor non favello gli accenti, PAOLINA, POLIUTO
non domando che vivi per me Il suon dellarpe angeliche
Tu sei glia del padre sovvienti dintorno a me gi sento!
No, no, non chiedo La luce io veggo splendere
che vivi per me, no, di cento soli e cento!
del padre sovvienti Di me, non ho che lanima,
ah! se muori, egli muore con te! gi son del nume al pi!
Eternamente vivere
PAOLINA m dato in ciel con te!
A pregar vado in cielo per lui.
CALLISTENE, POPOLO, SACERDOTI
CALLISTENE. Sia maledetto
Pi sindugia? chi reca insulto
del gran Tonante
SEVERO al sacro, culto.
Tu, dunque? Muoia deserto
e fra tormenti
PAOLINA gli sia negata
la tomba ancor, ecc.
(accennando Callistene)
Costui, CALLISTENE
aborrisco, ed esecro, detesto (Tu vero nume ed unico,
i suoi numi vendetta sei per me!)

CALLISTENE POPOLO
Empia donna! (con grida ferocissime)

SACERDOTI A morte, a morte, o perdi


Il vostro Dio dov?
Che orror!
CRISTIANI
POLIUTO
(che odonsi dalle prigioni contigue)
Oh! mia sposa!
Signore, a te sia gloria!
SEVERO Lieti moriam per te!
Qual giorno funesto
CALLISTENE
SACERDOTI (protendendo la mano in atto di maledizione verso
N gettata alla belve fu ancor? Poliuto e Paolina mentre son condotti al supplizio)
Su voi, perversi, cada
(Le guardie circondano Paolina e Poliuto) linfamia!
SEVERO
SEVERO
(nellestrema disperazione)
Ed io vivr?
Giove crudel, famelico
di sangue e di vendetta, PAOLINA E POLIUTO
ancor vi son colpevoli A trionfar si vada!
punirli a te saspetta
la donna rea, sacrilega, CALLISTENE
adoro pi di te
Se giusto sei, la folgore (o gioia!)
Vibra dal ciel su me..
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Donizetti: Poliuto - Atto terzo
SEVERO GUARDIE
(snuda il brando per trucidarsi) (disarmandolo. Intantosi abbassa la tela.)
Morte! Ah! no

FINE DELLOPERA

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