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DI MEOLA LINGUISTICA TEDESCA RIASSUNTO BREVE CAPITOLI 5 e 6

Capitolo 5
I verbi performativi sono degli indicatori utili per capire che tipo di atto linguistico viene
annunciato, si accompagnano al tipo di frase verbale e la sua intonazione, ai verbi modali, avverbi,
particelle modale e comportamenti paralinguistici, tono di voce, gesti, volume.
Ich verspreche dir , immer pünktlich zu sein PROMESSa
Ich erlaube dir, nach Hause zu gehen PERMESSO
Il tipo di frase è indicativo dell’atto linguistico:
FRASE DICHIARATIVA Er geht nach Hause
FRASE INTERROGATIVA: Geht er nach Hause
FRASE IMPERATIVA: Geh nach Hause
FRASE OTTATIVA: Ginge er nach Hause (desiderio)
Anche i verbi modali possono segnalare un atto linguistico: dürfen permesso müssen esortazione, e
gli avverbi che esprimono un coinvolgimento emotivo del parlante: höffentlich, leider e così via.
Infine abbiamo le particelle modali: bloß, bitte ecc… che rappresentano rispettivamente un
rafforzamento ed un indebolimento.
Gli atti linguistici vengono suddivisi in 5 categorie: direttivi, esprimono il desiderio del parlante e
l’aspettativa di vederlo realizzato( befehlen, vorschreiben, beauftragen, auffodern, verbieten, raten,
bitten, warnen); commissivi, esprimono un’intenzione ( geloben, sich verplichten, einwilligen,
anbieten, garantieren,drohen); espressivi ( danken, entschuldigen, kondolieren, gratulieren,
protestiere); declarativi, prescindono dallo stato psichico del parlante ( ernennen, taufen, bekannt
geben).
Paul Grice afferma che il principio di ogni comunicazione è il principio di cooperazione tra
interlocutori ed individua 4 massime: quantità, qualità, rilevanza o pertinenza, modo o mancanza di
ambiguità. Queste norme che non sono morali, bensì sono necessarie ed utili al fine di una corretta
comunicazione e ricezione del messaggio, portano da parte dell’ascoltatore a delle conclusioni
logiche che sono chiamate implicature conversazionali, di cui la presupposizione è l’imprescindibile
promessa: è ciò che viene dato per scontato dell’atto linguistico e contribuisce a dar senso allo
stesso: Der Bundespräsident hat di Rechtschreibreform kritisiert  Es gibt einen Bundespräsident
und eine Rechtschreibreform Possiamo dire che la presupposizione rimane inalterata anche in caso
di negazione dell’enunciato: Alle wissen, dass… Nicht alle wissen, dass… ciò che viene dopo
esiste. Altresì la presupposizione rimane inalterata nel caso in cui la dichiarativa si trasformi in
interrogativa, ottativa, imperativa. Er kommt nach Hause, Kommt er nach Hause ( ER HAT EIN
ZUHAUSE)
Abuso e manipolazione possono trovare una controrisposta efficiente sfruttando un atto
metalinguistico. Warum haben sie Ihre Frau umgebracht? Si presuppone l’azione dell’imputato 
che potrebbe rispondere: Sie unterstellen mir fälschlicherweise, meine Frau umgebracht zu haben.
Presupposizioni esistenziali, sono segnalate da nomi propri, articoli e quantificatori; quelle fattuali
sono indicate da verbi come wissen, erkennen, vergessen, sich freuen e codificano un atteggiamento
intellettivo o emotivo; non fattuali sono segnalate da verbi come träumen, vorstellen, vorgeben si da
per scontato che il fatto non si sia verificato; lessicali non sono connesse al significato letterale di
espressioni che indicano cambiamenti di stato o diverse fasi di un’azione; strutturali sono legate ad
una determinata costruzione sintattica, come le interrogative parziali che si riferiscono ad una sola
informazione della frase e presuppongono le restanti: Wo/ Warum ist die Frau umgebracht worden
Jemand hat die Frau umgebracht (presupposizione) ; controfattuali, sorgono nel periodo ipotetico
irreale e costituiscono il contrario del contenuto della subordinata condizionale :Wenn ich reich
wäre, würde ich mir einen Ferrari kaufen : Ich bin nicht reich
Nei periodi composti da più frasi invece il contenuto della secondaria è solitamente il presupposto,
periodo concessivo ad esempio: Obwohl das Wetter schlecht ist, geht er spazieren.
Deittici sono gli elementi di una lingua che servono a mettere in rapporto l’enunciato con il contesto
situazionale, avverbi come qui e li oppure oggi e domani, coordinate spazio-temporali oppure io tu
noi che individuano i partecipanti alla conversazione.
Messaggio di segreteria: Hallo ich bin’s! Können wir uns hier übermorgen treffen? Non è
pragmaticamente corretto. Il sistema deittico ha un punto di riferimento detto origo, che coincide
con la posizione del parlante al momento dell’enunciazione. I deittici spaziali sono i più numerosi
distinguibili in: posizionali distanziali hier,dort, da; posizionali prospettici, rechts,links,vor,hinter,
über, unter, vorne, hinten, oben, unten. Parliamo di interpretazione intrinseca quando l’oggetto
localizzante e asimmetrico e possiede una parte anteriore e posteriore identificabili.
L’interpretazione estrinseca dipende dal punto di vista variabile del parlante; deittici direzionali,
hin,her ma anche verbi come kommen e gehen, rispettivamente di avvicinamento e allontanamento
rispetto alla origo; deittici temporali come heute, gestern, morgen, jetzt, vor kurzem, nächste
Woche; personali, che riguardano l’identità, wir per esempio piò essere inclusivo o esclusivo a
seconda che comprenda o meno l’interlocutore. Oppure i pronomi du/Sie o ihr che sono considerati
dettici sociali,e poi quelli testuali che riguardano l’organizzazione del testo, si usano deittici spaziali
e temporali come oben, unten, gleich.
Nella conversazione orale, diventano rilevanti i tratti cosidetti prosodici, accento frasale per
enfatizzare una parte della frase, intonazione, velocità di locuzione per evidenziare maggiore o
minore importanza di una porzione di discoso, volume di voce a seconda del grado di cortesia o
scortesia, pause o esitazioni, cambio di argomento. Importanti sono anche i turni dei rispettivi
partecipanti, il punto di transizione avviene in tedesco con la rechte Satzklammer. Inoltre nelle
conversazioni orali abbiamo delle irregolarità strutturali a livello di sintassi. Ciò che si trova prima
del Vorfeld è di solito connotato da un grado di autonomia e quindi debolmente collegato al resto
della frase, come interiezioni ma qualsiasi costituente può essere spostato la in modo da attribuirgli
un rilievo.
ESEMPIO Ich habe es gekauft, das Haus des Bürgermeisters
Ich habe ein Haus gekauft, das Haus des B.
Ich habe ein Haus gekauft, ein großes.
Nella prima dislocazione a destra il costituente del Nachfeld specifica un pronome precedente, nel
secondo das Haus des B rappresenta un’apposizione e la terza è ellittica ovvero incompleta.
Bin sowieso zu müde (ICH manca) Bringt nichts (DAS manca) sono una conseguenza della
massima di quantità che impone un’economia del discorso. L’anacoluto invece è un fenomeno che
crea una frattura nella costruzione sintattica. A volte il parlante interrompe una frase e l’ascoltatore
deve indovinare la parte mancante: Entweder du hilfst mir jetzt oder-! E’ una minaccia quindi la
parte mancante è sgradevole per l’ascoltatore.
Capitolo 6
I sette requisiti del testo secondo Beaugrande e Dressler:
coesione, quando l’interpretazione di un elemento dipende da quella di un altro, i mezzi di coesione
più importanti sono di natura sintattica come pronomi e connettori (congiunzioni e avverbi
congiunzionali come deshalb, also ecc). Un pronome ad esempio deve sempre accordarsi con il suo
antecedente a cui si riferisce, anche gli aggettivi possono però guidarci nell’individuazione del
costituente di riferimento. Das però può essere anche proforma ovvero si riferisce ad un verbo, ad
una frase intera o ad un aggettivo. Il pronome svolge funzione anaforica ma a volte anche cataforica
che serve a rafforzare l’enunciato. La ripresa in un testo può essere fatta mediante la parola stessa,
un sinonimo, di un composto, con l’ellissi. La coesione sintattica può essere fatta anche connettori,
congiunzioni come aber, weil, obwohl, avverbi come dann, zusammenfassend, abschließend. I
connettori possono avere una valenza diversa, daher ci indica la causa esplicita mentre danach la
sequenza cronologica tra i due fatti. Obwohl ci indica che l’interlocutore è a conoscenza del fatto e
lo ignora, mentre aber ci indica un generico contrasto ed è il ricevente che interpreta.
Coerenza, è la parte invisibile che garantisce la continuità semantica del testo, è quella rete di
rapporti causali, temporali, finali ecc.
L’intenzionalità è l’atteggiamento di chi produce il testo , non sempre però quest’ultimo e coerente
e coeso perciò si parla di interpretazione di chi riceve il testo.
L’accettabilità riguarda l’atteggiamento di chi riceve , il testo deve essere pertanto adatto al contesto
sociale, comunicativo e culturale, quindi stilisticamente adeguato, che oltre ad essere relativo è pure
soggettivo.
L’informatività è un criterio che riguarda il grado di informazione del testo, la presenza di
informazioni nuove ad esempio. Le frasi di circostanza quindi che servono a stabilire un contatto
comunicativo hanno un basso grado di informatività, mentre un testo scientifico dev’essere
innovativo altrimenti risulta inutile.
La situazionalità è un criterio collegato all’accettabilità quindi il testo è chiaro solo se inserito in
una determinata situazione. Non solo è importante il livello stilistico ma anche quello della
lunghezza, vedi ad esempio i cartelli stradali che sono necessariamente brevi.
L’intertestualità invece è il rapporto tra testo e altri testi momentaneamente assenti , citazioni,
parodie ecc… Per esempio nei titoli della stampa vengono usati modi di dire, slogan, versi famosi,
titoli di film, canzoni o opere.
La macrostruttura di un testo è l’ossatura globale, le informazioni al suo interno non sono tutte sullo
stesso piano ma seguono una gerarchia che si riduce ad un diagramma ad albero. La macrostruttura
di livello più elevato è il tema, quelle di livello inferiore sono sub-temi è quindi è la base semantico-
tematica del testo. Il tema è menzionato con una parola chiave oppure una frase. La microstruttura è
il contenuto di singole proposizioni o proposizioni adiacenti. E’ costituita da informazioni note e
nuove, rispettivamente tema e rema.
Progressione tematica: la struttura tema-rema di una frase è collegata alla struttura informazionale
di altre frasi, collegamento chiamato progressione tematica. Distinguiamo 5:
Progressione semplice lineare, il rema della prima frase diventa il tema della seconda e così via.
Progressione a tema costante, il tema della frase principale diventa il tema della seconda, terza
ecc…
Progressione a temi derivati da un iper-tema, dal tema della prima frase deriva un tema più
specifico della seconda e così via…
Progressione a temi derivati da un iper-rema, dal rema generale della prima frase è derivato il tema
della seconda della terza ecc..
Progressione con salto tematico, la progressione presenta delle interruzioni per cui una frase può
avere un tema non derivabile dalla struttura informazionale delle frasi precedenti
Nonostante i testi siano lacunosi dal punto di vista informativo risultano comprensibili in quanto
seguono dei frames o scripts che fanno riferimento a situazioni tipo.
La referenza è il rinvio di espressioni linguistiche a entità extralinguistiche, le singole istanze
costituiscono una rete di relazioni che pervade tutta l’organizzazione testuale.
Referenza temporale: Ich ging nach Hause la forma al präteritum indica che l’evento è collocato
nel passato, i tempi verbali come anche gli avverbi possono indicare relazioni temporali. In tedesco
molte frasi contengono verbi che non sono alla forma finita perciò si prendono come parametri: il
momento dell’enunciazione, il momento dell’evento e il punto di riferimento che possono esprimere
un rapporto di anteriorità, posteriorità o contemporaneità. Il plusquamperfekt esprime bene questo
concetto: Gestern hatte sie bereits das Buch übersetzt  l’evento quindi la traduzione del libro E
avviene precedentemente, in questo caso ieri R ed è già conclusa, mentre N rappresenta
l’enunciazione della frase. Nel presente i tre parametri coincidono ad esempio.
E ed N, rappresentano la dimensione deittica, nel presente coincidono, nel passato E è anteriore
rispetto ad N, mentre nel futuro E è posteriore a N.
E ed R: nel präsens, präteritum e futur I E coincide con R, non vi è un punto di riferimento
all’esterno dell’evento che funge da ancoraggio temporale. Perfekt,plusquamperfekt e futur II
possiedono tale riferimento esterno, E è anteriore ad R, si tratta di retrospettive.
R ed N: nel präsens e perfekt il punto di riferimento è R che coincide con il punto di enunciazione
N, nel präteritum e plusquamperfekt R è anteriore ad N, nel futuro e nel futuro anteriore R è
posteriore ad N.
La referenza spaziale, non è obbligatoria in tedesco, va distinta dalla referenza locale (stato in
luogo), da quella direzionale (moto a luogo e moto da luogo). Vengono espressi con complementi
avverbiali o verbi spaziali, il complemento avverbiale può prendere la forma di un sintagma
preposizionale, di un avverbio o di una frase avverbiale: Er wohn gegenüber dem Rathaus; Er
wohnt dort; Er wohnt, wo es ihm gefällt.I verbi possono essere: stehen,
stellen,liegen,legen,setzen,sitzen,hängen,kommen, gehen, sein, wohnen.
Uno dei casi in cui la referenza spaziale assume un certo grado di grammaticalizzazione è la
reggenza: dativo/ accusativo, il rapporto quindi tra oggetto localizzato e oggetto localizzazione è
inalterato Sie sitzt an einem Schreibtisch.
L’accusativo costituisce una referenza direzionale e quindi muta il rapporto tra gli oggetti: Sie setzt
sich an einem Schreibtisch.
La quantificazione consiste nella specificazione del numero dei referenti di un’espressione e
avviene mediante quantificatori che si aggiungono al nome del sintagma nominale: ein,
einige,alle,jeder.
La determinazione consiste nella delimitazione o individuazione del referente, tramite articolo
determinativo o pronome dimostrativo o possessivo.

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