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L’architettura gotica
6. 2. La scultura gotica
6. 3. La pittura del Duecento in Italia
6. 4. Giotto
6. 5. Duccio e la scuola senese
6. 6. La pittura del Trecento
e il Gotico internazionale
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6
Il gotico
6 1 L’architettura gotica
nl i n
6.1. 1 6.1. 2
o
294 6_ Il gotico
di Parigi, 42 m quella di Amiens, 47,5 m quella isosceli, possono avere uguale altezza e basi dif- ogiva
di Beauvais (che, per intendersi, può contenere ferenti. Secondo la terminologia
specialistica, le “ogive” so-
all’interno un edificio di quindici piani); mentre ¢ In un processo di maggiore articolazio- no i costoloni della volta a
crociera. Nel linguaggio co-
all’esterno le guglie raggiungono, per esempio, i ne dello spazio architettonico, l’uso regolare del mune, tuttavia, con “ogiva”
105 m a Chartres, e i 142 m a Strasburgo (equiva- costolone, quella sorta di còrdolo che divide gli si usa indicare anche l’ar-
co a sesto acuto, detto pu-
lenti ai 47 piani di un grattacielo). Le dimensioni spicchi (o vele) delle volte, facilitò enormemente re “arco ogivale”.
di questi edifici appaiono quasi incomprensibili, la pratica costruttiva e consentì la realizzazione di
se si pensa alla grandezza delle città di allora. crociere sempre più complesse, per esempio esa-
La Cattedrale di Amiens poteva ospitare diecimila partite, cioè a sei vele, o addirittura poligonali.
persone: tutta la popolazione della città avrebbe Lo studio sulle potenzialità dei costoloni si spin-
potuto assistere alla medesima funzione. se fino a moltiplicare e ramificare le nervature,
¢ Un grande impulso allo sviluppo del giungendo a creare delle “reti” da cui gli architetti
l’architettura venne da una delle principali no- gotici seppero ricavare motivi formali di grande
vità strutturali di epoca gotica, ossia l’adozione suggestione.
sistematica dell’arco a sesto acuto [fig. 6.2], che ¢ Data la straordinaria altezza delle na-
sostituì in breve tempo quello a tutto sesto, dif- vate centrali, gli architetti insistettero sull’uso dei
fusissimo in età romanica. Nel linguaggio archi- cosiddetti archi rampanti [fig. 6.3], semiarchi po-
tettonico comune, l’arco a sesto acuto è chiamato sti esternamente alla muratura perimetrale che
anche ogiva o arco ogivale. La forma dell’arco esercitano una efficace funzione di controspinta,
a sesto acuto nasce da due semicirconferenze equilibrando le forze spingenti della struttura in-
con uguale raggio ma diverso centro, accostate a terna. La costante presenza degli archi rampanti,
formare una cuspide, e in questo si differenzia da già diffusi in età romanica, consentì di ridurre lo
quella dell’arco a tutto sesto che invece è detto “a spessore di muri e pilastri, di svuotare lo spazio 6.4 Gerlachus, Mosè presso
il roveto ardente, 1150-60
pieno centro”, proprio perché ricalca una singola interno della chiesa e soprattutto di aprire delle ca. Vetrata dall’Abbazia
grandi vetrate [fig. 6.4], capaci di creare, con i di Arnstein-ander-Lahn.
semicirconferenza. Münster, Westfälisches
¢ Dobbiamo ricordare che questa strut- loro colori, atmosfere intensamente suggestive. Landesmuseum.
e
tà. Le posizioni dei cluniacensi e dei cistercensi
Architettura cluniacense marcarono le due anime dell’architettura go-
I e cistercense tica, che difatti avrebbe presentato due indirizzi
l
L’estetica della luce stilistici: uno caratterizzato da una straordinaria
a crisi in cui il papato versava già da
nelle cattedrali gotiche
tempo favorì, tra l’XI e il XIII secolo, la articolazione strutturale e dalla ricerca di una ric-
I nascita di nuovi ordini religiosi o la crescita di ca e vivace decorazione; l’altro, invece, segnato
ordini già attivi, tesi a recuperare quella spiri- dalla sobrietà delle forme e dall’essenzialità della
tualità primitiva che la Chiesa di Roma sembrava struttura.
aver perso. ¢ È generalmente riconosciuto che l’ar-
¢ Già nel X secolo, l’ordine dei bene chitettura gotica nacque ad opera dell’abate
dettini, che seguiva la cosiddetta Regola di san cluniacense Suger (1081-1151), animatore della
Benedetto da Norcia (480-547) riassunta nella ristrutturazione dell’Abbazia di Saint-Denis,
nota formula ora et labora (‘prega e lavora’), subì avviata nel 1140. Figura ecclesiastica e politica di
una riforma che diede vita alla congregazione dei grande spicco nella Francia del XII secolo, Suger
cluniacensi, fondata nel 909 e così chiamata dal credeva che ogni chiesa, in quanto casa di Dio,
nome dell’Abbazia di Cluny in Francia. Nell’XI se- dovesse competere con il mitico Tempio di Salo-
colo, il successivo rilassamento del rigore morale mone e diventare quindi un ricettacolo di bellez-
e religioso dei cluniacensi, legato alla progressiva za, uno scrigno di meraviglie. L’abate raccolse per
crescita del potere economico e politico di Cluny, la sua Abbazia di Saint-Denis un tesoro di oggetti
determinò la nascita dei cistercensi, ordine fon- d’arte e di oreficeria, di cui descrisse ogni singolo
dato nel 1098 a Citeaux (presso Digione), da cui il pezzo dichiarando che la contemplazione di ope-
nome. Sotto la guida di san Bernardo di Chiara- re meravigliose si traduceva in gioia mistica ed
valle (1090-1153), i cistercensi propugnarono un esaltazione del divino.
IL P U N TO S U L L E TECNICHE
La vetrata
296 6_ Il gotico
¢ Nell’Abbazia di Saint-Denis, prima
che altrove, furono proposte soluzioni architetto-
niche del tutto innovative che, nel corso del XII
secolo, condussero al consolidamento formale
dello stile gotico. L’abate cluniacense nutriva per
la sua abbazia un desiderio di magnificenza che
fornì l’input essenziale alla nascita di una nuo-
va visione dell’architettura sacra. I principali ele-
menti di novità si individuano soprattutto nella
ristrutturazione del coro sopravvissuto al tempo
nella sua forma originaria. Il doppio deambula-
torio [fig. 6.6], con le sette cappelle radiali, coperte
con volte a cinque costoloni, con la doppia corona
di colonne sottili, da cui si innalzano gli svettanti
archi a sesto acuto, costituisce un organismo ar-
chitettonico davvero senza precedenti in Europa.
¢ A partire dalla seconda metà del XII
secolo, il modello architettonico cluniacense si
affermò con grandissima fortuna nei territori fran-
cesi. Le regioni dell’Ile-de-France e della Nor-
mandia, in particolare, furono subito interessate
da un’intensa attività edilizia: tantissime chiese
furono ristrutturate, altrettante costruite ex novo.
Molti di questi edifici sono andati perduti ma è
sufficiente citare un esempio significativo, la Cat-
tedrale di Notre-Dame (‘Nostra Signora’) di Pari-
gi [fig. 6.7], per comprendere i caratteri dell’archi-
tettura francese di questo periodo.
6.6 Chiesa abbaziale
di Saint-Denis, XII sec.,
deambulatorio. Seine-Saint-
Denis, Parigi.
6.7 Cattedrale di Notre-
Dame, 1163-1320, esterno.
Parigi.
298 6_ Il gotico
¢ I fondatori dell’ordine cistercense im- tre navate, priva di pareti curve, con cappelle sul nl i n
e
posero regole rigidissime per la costruzione del- transetto e coro rettangolare. La navata centrale,
le loro chiese e abbazie: rifiutando con orgoglio il tuttavia, è coperta da una volta a botte acuta, divi-
fasto secolare, le costruzioni cistercensi doveva- sa in otto campate da arconi trasversali: un segno I
no realizzarsi con materie semplici e poco costose, evidente che non si volle rinunciare, in nome del- Architetture gotiche
in Europa
non avere vetrate colorate né decorazioni sculto- la povertà, né al prestigio conferito dalla presenza
ree né pavimenti eleganti e neanche un campa- di una copertura in pietra, rispetto alle “semplici” I
nile in pietra. I materiali preziosi presenti, inoltre, capriate lignee, né ai vantaggi strutturali della for-
dovevano limitarsi agli oggetti di uso liturgico. Il ma architettonica dell’arco a sesto acuto.
contrasto con le teorie estetiche dell’abate Suger ¢ La diffusione delle abbazie cistercen-
risulta dunque evidente: secondo i cistercensi, le si in Europa fu rapida e di vastissime proporzioni –
opere d’arte dovevano essere bandite dalle chie- alla fine del Quattrocento se ne contavano ben 700,
se in quanto non aiutavano il fedele ad ascendere delle quali 88 solo in Italia – e contribuì in modo secolare
a una dimensione spirituale e lo distraevano dalla determinante alla circolazione del nuovo stile fuori Che appartiene al secolo,
cioè alla vita laica e civile; il
preghiera. dai confini francesi e in particolare nel territorio termine è usato in contrap-
posizione a ecclesiastico.
¢ Modello architettonico fondamentale italiano. Se infatti il modello di Saint-Denis risultò
per l’architettura cistercense fu l’Abbazia di Fon- fondamentale per lo sviluppo del Gotico in Fran-
tenay [fig. 6.11], patrimonio dell’umanità dal 1981. cia, i particolari caratteri del Gotico italiano (molto
Eretta tra il 1139 e il 1147, presenta un’architettu- più sobrio, molto più contenuto di quello europeo)
ra sobria, disadorna, con volumetrie elementari: sono strettamente legati all’influenza che in questo
6.11 Abbazia di Fontenay
la chiesa abbaziale ha una pianta cruciforme, a territorio esercitò proprio l’estetica cistercense. (Francia), 1139-47, interno.
La Cattedrale di Chartres
Presentazione (conservava infatti la sacra reliquia destra, scampato all’incendio del 1194,
6.12 Cattedrale di Chartres,
(Francia), 1194-1260, pianta.
"
6.13 Cattedrale di Chartres,
facciata.
""
6.14 Cattedrale di Chartres,
interno.
300 6_ Il gotico
6_1_L’architettura gotica 301
6.1. 4 to delle reliquie, si innalza su agili pilastri di 22
Gotico “classico”, metri. Questo edificio può considerarsi un punto
“radiante” di arrivo nell’evoluzione della struttura gotica:
e “fiammeggiante” l’organismo architettonico, infatti, è ridotto a un
semplice scheletro di pilastri, una straordinaria
302 6_ Il gotico
6.1. 5 di, ampi spazi unitari e spesso persino tetti lignei
a capriate.
Il Gotico “temperato” ¢ Si consideri, per esempio, la Chiesa ab-
in Italia baziale di Fossanova [fig. 6.17], costruita fra il 1187
e
d’altezza fra navata maggiore e navate laterali, è
aperta in basso dall’unico portale e in alto da un
Architettura francescana
I grande rosone.
e domenicana
n
La Basilica ¢ Un elemento di forte distinzione fra le el corso del Duecento, nacquero in
di Sant’Antonio
ricerche architettoniche d’Oltralpe e quelle italia- Italia i cosiddetti ordini mendicanti,
a Padova
ne è riscontrabile proprio nella diversa concezio- le cui regole prevedevano la rinuncia a qualsiasi
I ne della facciata. I prospetti delle cattedrali euro- forma di proprietà. Tra questi, i maggiori furono
pee, grandiosi e splendidamente ornati di scul- l’ordine dei domenicani, fondato da san Dome-
ture, erano potentissimi organismi plastico-archi- nico di Guzmán (1170-1221) e approvato nel 1216,
tettonici, grandi capolavori cui architetti e scultori e quello dei francescani, fondato da san France-
dedicavano particolari attenzioni. Erano simboli sco di Assisi (1181-1226) e approvato nel 1223.
stessi della città. In Italia non accadde la stessa ¢ Domenicani e francescani trovarono
cosa: pochissimi edifici religiosi gotici presentano condizioni favorevoli per il loro insediamento in
prospetti di questo tipo. Con le spettacolari ecce- Italia centrale, e in particolar modo tra l’Umbria e la
zioni del Duomo di Orvieto e del Duomo di Siena, Toscana. È proprio in questi territori che si trovano
le facciate delle chiese italiane sono poco più che le chiese mendicanti più importanti e suggestive. A
6.20 Abbazia di semplici tamponamenti delle navate. Molte basi- differenza dei cistercensi, domenicani e francesca-
Fossanova, facciata. liche riproposero i modelli delle facciate romani- ni non furono obbligati ad attenersi a vere e pro-
che, mentre le grandi chiese costruite fra il Due prie regole architettoniche; tuttavia, il loro carattere
6.21 Chiesa di San e il Trecento rimasero spesso incompiute, con un
Francesco, XIII sec., essenzialmente puritano si riconosce anche nelle
interno. Cortona (Arezzo). semplice prospetto in pietra o mattoni. loro architetture. Anzi, possiamo affermare che il
pensiero estetico di due grandi teologi mendican-
ti, il domenicano san Tommaso d’Aquino (1225
o 1226-1274) e il francescano san Bonaventura
da Bagnoregio (1217 ca.-1274), influenzò in modo
determinante non solo chi progettò le chiese dei
loro ordini ma gran parte degli architetti gotici in
Italia. I due teologi sostennero che una chiesa deve
presentare spazi unitari, facilmente percepibili,
dev’essere dotata di membrature plasticamente
poco articolate e dipinta con colori chiari.
¢ Fu così che le chiese francescane e
domenicane (comunemente dette chiese-fienile)
ricercarono la più assoluta povertà, ebbero tetti di
legno [fig. 6.21] e furono prive di torri.
304 6_ Il gotico
IL PUNTO SULLE OPERE
6.23 Basilica di San Francesco, 1228-53, interno 6.24 Basilica di San 6.25 Basilica di San
della Basilica inferiore. Assisi. Francesco, sezione Francesco, pianta della
trasversale sul transetto. Basilica inferiore.
Descrizione e analisi critica tali dimensioni; le campate quadrate La Basilica superiore [figg. 6.26-27] si
La Basilica di San Francesco ad Assisi, sono coperte da volte a crociera con presenta, invece, come un’aula magna
essendo stata concepita come una sor- archi a sesto acuto, sostenute a loro ampia e spaziosa, slanciata, luminosa.
ta di martỳrion, presenta una struttu- volta da fasci di colonnine che sporgo- L’unica navata è attraversata da grandi
ra architettonica piuttosto singolare e no dalle pareti. Ne risulta, a entrambi archi a sesto acuto, che si appoggiano
oggi risulta composta dalla sovrappo- i livelli, un grande spazio unico, divi- su semipilastri a fascio dai quali parto-
sizione di tre edifici differenti [fig. 6.24]: so in cinque parti uguali chiaramente no sia i costoloni delle volte a crociera
la cripta ottocentesca, dove si trova la leggibili. ogivali sia gli arconi laterali che in-
tomba di Francesco, la Basilica inferio- La Basilica inferiore [figg. 6.23 e 6.25], corniciano le finestre. L’anonimo pro-
re, luogo delle celebrazioni liturgiche, con i suoi possenti pilastri e le volte gettista rispondeva in tal modo alle ri-
e la Basilica superiore, spazio per la basse e con i suoi archi impostati ad chieste dei predicatori francescani, cui
predicazione, la preghiera comunita- altezza d’uomo, denuncia chiaramente premeva instaurare un rapporto diretto
ria e le riunioni ufficiali dell’ordine. la sua funzione di sostegno per l’edi- con il popolo dei fedeli: tutti dovevano
Sia la Basilica inferiore sia la Basilica ficio superiore. È un ambiente austero, vedere con facilità il sacerdote, sen-
superiore presentano piante cruciformi oscuro, dominato dalla massa mura- za che pilastri o colonne ostruissero il
commisse a una navata, di monumen- ria, di gusto marcatamente romanico. loro campo visivo.
306 6_ il gotico
6.26 Basilica di San 6.27 Basilica di San
Francesco, pianta della Francesco, 1228-53,
Basilica superiore. interno della Basilica
superiore. Assisi.
Le splendide vetrate della zona absida- cicli di affreschi. I francescani ignoraro- All’esterno, la Basilica superiore pre-
le (antecedenti al 1253) sono attribuite no la polemica cistercense sulla deco- senta una semplice facciata a capan-
a maestri vetrai tedeschi, mentre quel- razione delle chiese; nella loro visione na [fig. 6.22, p. 305], piuttosto slanciata,
le del transetto e della navata (databili artistica, le pareti istoriate avevano un con un grande portale archiacuto bi-
alla seconda metà del Duecento) sono ruolo prima ancora didattico che esteti- partito, un bellissimo rosone affiancato
in parte opera di artisti francesi e in co. Le scene figurate dovevano illustra- dai simboli degli Evangelisti in rilievo
parte frutto del lavoro di una bottega re, al popolo, gli episodi della Bibbia, e, quasi al centro del coronamento
umbra, quella stessa che realizzò i primi nel modo più efficace possibile, e rac- triangolare, un semplice oculo circola-
affreschi nella Basilica inferiore. Queste contare la vita di Francesco. Per questo re. Il campanile è largo ed essenziale,
vetrate lasciano spazio ad ampie e furono coinvolti i maggiori pittori del ingentilito da lesene verticali che in
compatte superfici murarie, destinate, momento, Cimabue, Cavallini e Giotto alto incorniciano tre alte aperture ad
sin dalla fase progettuale, ad accogliere [ ¢ 6.3 e 6.4]. arco per lato.
6.29 Fra’ Sisto e Fra’ Ristoro,
Basilica di Santa Maria Novella,
pianta.
308 6_ Il gotico
¢ Ancora più spoglia ed essenziale, ma chiesa è bandita ogni tensione, ogni accenno di
6.31 Arnolfo di Cambio,
non meno monumentale e grandiosa, è la Ba- verticalismo, persino lo slancio naturale degli Basilica di Santa Croce,
silica di Santa Croce. I francescani, secondo archi è subito frenato da un ballatoio orizzontale 1295-1385, interno.
Firenze.
l’architetto-trattatista Giorgio Vasari, affidarono il che spezza le paraste. L’architettura gotica del
delicato compito di coniugare ampiezza e sobrietà Nord Europa non potrebbe apparire più lontana.
6.30 Arnolfo di Cambio,
all’architetto e scultore toscano Arnolfo di Cambio Basilica di Santa Croce,
[ ¢ 6.2.4]. La chiesa presenta lo schema tipico pianta.
310 6_ il gotico
6_1_L’architettura gotica 311
IL P U N T O S U L L E O P E R E Santa Maria del Fiore, cattedrale di Firenze
"
6.36 Arnolfo di Cambio, 6.37 Giotto, Campanile
Cattedrale di Santa Maria della Cattedrale di Santa
del Fiore, interno. Maria del Fiore, 1334-57.
L’interno [fig. 6.36] appare ampio e questa magnifica torre fu incaricato un di Giotto era giunta alla prima cornice,
grandioso, grazie alle crociere ogivali pittore, Giotto. L’artista, considerato ex- fu continuata da Andrea Pisano e ter-
sostenute da possenti pilastri compositi. pertus et famosus, fu anche nominato minata nel 1357 da Francesco Talenti e
La massiva sobrietà delle strutture disa- architetto e responsabile della fabbrica Neri di Fioravante.
dorne richiama certamente la tradizio- del Duomo: era la prima volta nella sto- All’esterno, sia la cattedrale sia il campa
ne romanica; tuttavia, è senza dubbio ria che venivano affidate a un pittore re- nile presentano un rivestimento in mar-
gotico il gioco dei pilastri collegati dagli sponsabilità di cantiere così importanti. mi policromi (bianco, verde e rosso),
archi a sesto acuto; allo stesso modo, La torre, separata dal corpo della chie- con un disegno più raffinato nella torre
sono gotiche le cappelle a raggiera e le sa, è a pianta quadrata e presenta una (secondo gli intenti di Giotto) e più es-
alte finestre a bifora. struttura compatta, rinforzata agli angoli senziale nelle pareti del Duomo, a imita-
Nel 1334 iniziarono i lavori per il cam- da robusti contrafforti a sezione ottago- zione del motivo a bande che decora il
panile [fig. 6.37]. Della progettazione di nale. La sua costruzione, che alla morte Battistero [ p. 266].
312 6_ Il gotico
6.1. 8 ¢ Il Duomo di Siena [fig. 6.39], dedica- cuspide
Coronamento a forma trian-
to a Santa Maria Assunta, presenta forme anco-
I grandi cantieri gotici ra romaniche. I lavori per la trasformazione di
golare di un edificio, di una
314 6_ Il gotico
6.1. 9 bifore o trifore) che illuminano le sale di riunione bugnato
e di rappresentanza. Paramento architettonico
I palazzi pubblici ¢ A Firenze, il Palazzo dei Priori [fig.
ornamentale formato da
pietre sbozzate e sporgenti
in epoca gotica 6.43], sede ufficiale del governo comunale, fu co-
dal muro, dette bugne.
316 6_ Il gotico
uida allo studio
Punti chiave
A partire dalla seconda metà del I grandi capolavori gotici europei chiesa più grande d’Europa.
XII secolo, l’adozione dell’arco a si rifanno al tipo cluniacense. La
Altri importanti cantieri gotici in
sesto acuto inaugurò la stagione del Cattedrale di Notre-Dame a Parigi
Italia furono quelli del Duomo di
Gotico. e la Cattedrale di Chartres sono
Orvieto, del Duomo di Siena e del
modelli di “gotico classico”. Nel corso
L’arco a sesto acuto offre vantaggi Duomo di Milano. I primi due edifici
del XIII e XV secolo si svilupparono
strutturali rispetto all’arco a tutto sono tra i pochi esempi di chiesa
il Gotico “radiante” (Sainte-Chapelle
sesto: agisce con una contenuta gotica con facciata medievale
di Parigi) e successivamente il
azione di spinta sui pilastri; consente originaria; il Duomo di Milano si
Gotico “fiammeggiante”.
la costruzione di volte a crociera distingue nel panorama italiano per
rettangolari e trapezoidali; permette Il Gotico italiano fu influenzato i suoi caratteri stilistici prettamente
di aprire grandi finestre nei muri. dalle teorie estetiche degli europei.
ordini mendicanti (domenicani e
Si usa far iniziare il Gotico con I palazzi pubblici mantennero
francescani). La Basilica di San
la ristrutturazione dell’Abbazia un forte legame con la tradizione
Francesco ad Assisi è tuttavia un
di Saint-Denis, avviata nel 1140. romanica: Palazzo Vecchio a
edificio imponente, composto da
Secondo le teorie estetiche dei Firenze e Palazzo Pubblico a Siena
due chiese sovrapposte.
cluniacensi, le chiese dovevano ostentano mura possenti. Palazzo
rendere omaggio alla grandezza A Firenze, gli ordini mendicanti Ducale a Venezia, molto più
di Dio. Al contrario, i cistercensi costruirono la Basilica di Santa influenzato dal Gotico europeo, si
reputavano che le chiese dovessero Maria Novella, domenicana, e la presenta invece come una leggera
rispettare la scelta di povertà Basilica di Santa Croce, francescana. scatola muraria.
compiuta da Cristo. Si possono Quest’ultima presenta un tetto di
quindi individuare due anime legno. La cattedrale fiorentina di
dell’architettura gotica. Santa Maria del Fiore è la quinta
Domande
1. Perché le cattedrali gotiche possono si presenta come un modello 10. Quali elementi del progetto di
considerarsi edifici eccezionali? emblematico di architettura Arnolfo per la Cattedrale di Santa
gotica? Maria del Fiore a Firenze evidenziano
2. Che cos’è l’arco a sesto acuto? Quali
una sua riflessione sul modello
vantaggi strutturali offre? In che 7. Quali sono le caratteristiche generali
architettonico classico? Quali sono,
cosa le crociere gotiche differiscono del Gotico italiano? Perché il Gotico
invece, le parti più propriamente
da quelle romaniche? Che cosa sono italiano è differente da quello “gotiche” di questa chiesa?
gli archi rampanti e qual è la loro europeo?
funzione? 11. Quale modello originale di facciata
8. Come si presentano le chiese gotica presenta il Duomo di
3. Perché, a differenza delle cattedrali degli ordini mendicanti? Quali Orvieto? Qual è la storia del Duomo
romaniche, le cattedrali gotiche sono le caratteristiche strutturali di Siena? Perché il Duomo di Milano
hanno finestre così ampie? e distributive della Basilica di San è considerato l’unico esempio
Francesco ad Assisi? italiano di chiesa gotica rispettosa
4. Qual è la differenza fra architettura
del modello europeo?
cluniacense e architettura 9. Perché le chiese mendicanti a
cistercense? Firenze diventano due veri e propri 12. A quale uso erano destinati i più
poli urbani? Quali analogie e quali comuni edifici pubblici civili di epoca
5. In che cosa la Cattedrale di Notre-
differenze presentano la Basilica gotica? In che cosa l’architettura
Dame di Parigi ricalca il modello
domenicana di Santa Maria Novella civile gotica mantiene stretti
architettonico cluniacense?
e la Basilica francescana di Santa legami con la tradizione costruttiva
6. Perché la Cattedrale di Chartres Croce? romanica?
6.46-47 Cattedrale di Notre-Dame, XIII-XIV sec. Veduta
della facciata principale e della navata centrale. Amiens.
318 6_ il gotico
¢ La Cattedrale di Notre Dame di Reims è,
con la Cattedrale di Chartres e di Amiens,
uno dei più fulgidi esempi di architettura
gotica europea. In questa chiesa furono
incoronati tutti i re di Francia, a partire
dal 987 fino al 1825. L’attuale costruzione
fu edificata a partire dal 1211, e in buona
parte completata già nel 1275, sul sito
in cui erano state erette due precedenti
cattedrali di cui l’ultima distrutta da
un incendio nel 1210. La Cattedrale di
Reims presenta una pianta a croce latina,
suddivisa in tre navate sia nel corpo
principale sia nel transetto. L’abside
è circondata da un deambulatorio e
coronata da cinque cappelle radiali. Reims
ha dunque la medesima impostazione di
Chartres, di cui peraltro è quasi coeva.
A differenza della Cattedrale di Amiens,
quella di Reims fu gravemente danneggiata
durante la Rivoluzione francese, quando,
per trasformarla in un “Tempio della
Dea Ragione”, parte degli arredi e delle
decorazioni andarono dispersi o distrutti.
Anche durante la prima guerra mondiale,
a seguito del bombardamento tedesco,
crollarono gran parte delle volte. Anche
numerosi elementi decorativi (tra cui i
cicli scultorei del portale maggiore) e le
vetrate andarono in pezzi. Ciò nonostante,
la cattedrale mantiene quasi intatta
la sua antica bellezza, e per questo è
stata inserita nell’elenco dei patrimoni
dell’umanità dall’Unesco nel 1991.
6.48-49 Cattedrale di Notre-Dame, dal 1211. Veduta
della navata centrale e della facciata principale. Reims.
¢ Il nome di Castel del Monte è sveva la presenza di 225 edifici imperiali, successori di Federico, che preferirono
indiscutibilmente legato a quello di fra castelli, residenze regie, padiglioni usare il castello come prigione. Ancora
Federico II di Svevia (1194-1250), divenuto di caccia e grandi fattorie statali. Delle oggi rimane un mistero lo scopo per cui
imperatore del Sacro romano Impero architetture federiciane, solo alcune si fu edificato Castel del Monte, ma indubbio
germanico e re di Puglia e di Sicilia sono conservate in buone condizioni; fra è il legame della costruzione con precise
nel 1214. Grande statista e legislatore queste, Castel del Monte presso Andria, formule matematico-geometriche e con
infaticabile, uomo di cultura curioso in Puglia, merita senz’altro una menzione l’astronomia. Legame che ne costituisce
e raffinato, amante delle lettere, della speciale: grazie alla raffinatezza delle forse l’aspetto più affascinante e che
filosofia e delle scienze naturali, Federico sue peculiarità è presente dal 1996 calcoli recenti ritrovano anche nei due
II è considerato dagli storici una delle nell’elenco dei patrimoni dell’umanità. leoni accovacciati all’imposta dell’arco
personalità più affascinanti dell’Europa Secondo la tradizione, questo castello a sesto acuto dell’ingresso, posizionati
medievale; i suoi stessi contemporanei lo fu la residenza di caccia favorita in modo tale da guardare verso i punti
definirono stupor mundi (‘meraviglia del dall’imperatore. In realtà i numerosi studi dell’orizzonte in cui sorge il sole nei due
mondo’). Per rendere stabile il dominio sui che si sono succeduti hanno dimostrato solstizi d’estate e d’inverno.
territori del Meridione d’Italia, l’imperatore l’infondatezza di questa idea per l’assenza
promosse la costruzione di una rete di di stalle e altri ambienti similari, come
castelli. Un censimento compiuto fra il anche dell’ipotesi che potesse servire a
1240 e il 1245, che purtroppo escluse la scopi difensivi. Proprio l’assenza di alcuni 6.50 Castel del Monte, 1240 ca. Prospetto frontale.
Calabria e la Sicilia, testimonia in epoca elementi basilari risultò assai scomoda ai Andria (Bari).
320 6_ il gotico
¢ Un tempo sontuosamente decorato
da mosaici e marmi preziosi, oggi
l’edificio appare tristemente spoglio.
Forse progettato dallo stesso Federico
nel 1240, Castel del Monte fu realizzato
da maestranze tedesche, pugliesi e
soprattutto arabe: la sua particolare
struttura, infatti, simile a quella di alcuni
castelli del deserto della Giordania risalenti
all’VIII secolo, rivela una forte influenza
della cultura islamica. Ma soprattutto Castel
del Monte, con le sue forme e i dettagli
delle sue decorazioni, rivela la volontà del
suo committente di fondere in un’unica
opera la sua personale rivisitazione del
classicismo con gli influssi provenienti
dalle diverse componenti culturali e
artistiche presenti nei suoi territori. Il
portale d’ingresso del castello, ad esempio,
è chiuso da pilastri e concluso da una
sorta di timpano classicheggiante; mentre
un innesto di elementi strutturali gotici
è ben visibile all’interno, dove le stanze
trapezoidali dei due piani sono coperte
da volte a crociera costolonate, con archi
ogivali, e la luce proviene da finestre
monofore e bifore, inquadrate da archi a
sesto acuto.
6.51 Castel del Monte. Veduta aerea zenitale. Andria. 6.52 Castel del Monte. Particolare della facciata
[Per gentile concessione di L. Scaraggi] principale. Andria.