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I MODELLI

ORGANIZZATIVI DELLO
STATO

Dal punto di vista territoriale,


esistono due modelli di
organizzazione dello Stato:

Stato unitario Stato federale

Questo modello prevede che la Prevede che lo Stato sia


sovranità sia attribuita a un solo formato da tanti soggetti
ente centrale, costituito dallo autonomi raggruppati in
Stato, a cui spettano tutte le una federazione: la
funzioni pubbliche e che esercita sovranità viene ripartita tra
il governo del territorio la federazione

Il decentramento porta a una


maggiore vicinanza dei poteri
decisionale ai cittadini, maggiore
attenzione alle esigenze del territorio
e maggiore efficienza, ma può
costituire una forte disparità e
disuguaglianze

In Italia la scelta del modello di


ripartizione dei poteri è stata fatta
all'interno della Costituzione
italiana, nella quale è stato previsto
un modello intermedio di Stato
regionale, con forte autonomia per
gli enti territoriali

L'articolo 5 afferma che La


Repubblica, una e indivisibile, La situazione è cominciata a mutare
riconosce e promuove le solo a partire dagli anni Novanta del
autonomie locali, che sono: secolo scorso, quando sono state
avviate diverse riforme che hanno
accresciuto il peso delle autonomie
Comuni Città metropolitane locali
Consiglio delle Partecipazione ad
autonomie locali atti comunitari
La legge del 1990 che ha
Province Regioni disciplinato in modo La riforma
completo l'organizzazione costituzionale del 2001, Rafforzamento
dei Comuni e delle che ha prodotto: del potere
Province legislativo

Principio di sussidiarietà:
l'assegnazione delle Autonomia
competenze amministrative finanziaria
spetta agli enti territoriali più
vicini ai cittadini

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