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Musica e semiotica:

una introduzione

Gabriele Marino, Università di Torino


Corso di semiotica, prof. Massimo Leone
3 maggio 2014
gaber.en@libero.it
Musica e semiotica

La musica come problema (i)


• Impasse della semiotica nei confronti
dell‟oggetto-musica
– “Per l‟indagine semiotica la musica è
ancora un mistero” (Levi-Strauss cit. da
Tarasti)
– La musica rappresenta per la semiotica
una “sfida alla possibilità di estendere in
modo omogeneo le sue concezioni a tutte
le forme d‟espressione” (Volli)

Gabriele Marino | Università di Torino


Musica e semiotica

La musica come problema (ii)


• Rapporto con semiotica “generale”
– Ambito trascurato
• “Pochi dei grandi semiotici si sono espressi sulla musica
come segno” (Tarasti)
– No musica: Eco (Trattato), Greimas (Dizionario), Lotman
• “Una linea di ricerca poco battuta” (Spaziante)
– Semiotica musicale percorso parallelo, a sé
• Terreno per specialisti, non integrata con teoria generale
(no semiotica generale  semiotica musicale, no M  G)
• Storie, compendi e reader la ignorano

• Dipendenza da musicologia (Fubini, Volli)

Gabriele Marino | Università di Torino


Musica e semiotica

La musica come problema (iii)


• Giudizi contraddittori su semiotica musicale
– Funziona meglio con tonale e pop (Fubini)
– Funziona meglio con classica (Sibilla)
• Giudizi negativi
– Analisi complicate e non stringenti (Fubini)
– “Meno consolidata e più dispersiva di altre
semiotiche „applicate‟” (Sibilla)
– La musica non è assolutamente un segno (Piana)
• No metodo condiviso, risultati parziali
(Monelle)

Gabriele Marino | Università di Torino


Musica e semiotica

Semiotica musicale: un‟incompiuta (i)


“L‟impresa principale della semiotica della musica
rimane ancora incompiuta. La denuncia degli
etnomusicologi – ovvero, che l‟analisi musicale
sia basata su un metalinguaggio vago e
impressionistico – avrebbe dovuto essere accolta
costruendo una metodologia scientifica e
universale, che renda possibile descrivere e
confrontare musiche diverse, provenienti da
luoghi differenti, così come i linguisti fanno con il
linguaggio”.

Raymond Monelle, Linguistics and Semiotics in


Music, 1992, p. 327 (paragrafo conclusivo)
Gabriele Marino | Università di Torino
Musica e semiotica

Semiotica musicale: un‟incompiuta (ii)


“Ma nonostante l‟esplicitazione di principi teorici e
criteri analitici, non si è trovato alcun metodo
condiviso e testato per la descrizione della
musica, e gli autori hanno ancora la tendenza a
limitarsi alla discussione di un unico stile
musicale. Solo Jay Rahn (1983 [A Theory for All
Music]) ha cercato seriamente di stabilire una
teoria valida per tutta la musica, ed i suoi risultati
sono stati inconcludenti. Si tratta di un tremendo
fallimento per i nostri studi, e dimostra che, forse,
c‟è ancora molto da fare”.

Raymond Monelle, Linguistics and Semiotics in


Music, 1992, p. 327 (paragrafo conclusivo)
Gabriele Marino | Università di Torino
Musica e semiotica

La musica come risorsa


• Ribaltamento di prospettiva
– Musica paradigma della semiotica (Ponzio)
• Semiotica (che sia) della musica, che le appartenga
• Non glottocentrica (non basata sulla lingua)
• Che abbia nella musica (refrattaria alle sue categorie) le
sue condizioni di verifica
– Significato musicale paradigma del significato in
generale (Kramer)
– Una musicologia dei mass media (Tagg e Clarida)
– La lingua è una musica? (Lidov)
• Semiotica come “comparazione delle capacità di
rappresentazione di diversi media e di diversi modi di
regolare i segni”

Gabriele Marino | Università di Torino


Musica e semiotica

La lingua è una musica?


Già Roberto Goitre
aveva proposto
l‟idea secondo cui
“il linguaggio è una
musica” (Goitre e
Seritti, Canti per
giocare, 1980, p. 8)
La lingua non può essere l'unico
metro di misura dell‟universo dei
significati. La musica è pervasa
da significati (e da indicazioni
referenziali), ma spesso la loro
cancellazione è pertinente alla
artisticità del risultato finale tanto
quanto la loro costruzione.
David Lidov, Is Language a
Music? Writings on Musical Form
and Signification, 2004 (quarta di
copertina)

Gabriele Marino | Università di Torino


Musica e semiotica

Musica e linguaggio
“Quali relazioni ci sono tra musica e linguaggio
umano? Ci sono studi su questo e molte idee
interessanti ma la domanda generale non ha
risposta. È come domandarsi se gli aeroplani
volino (certo, ma non come le aquile) o se i
sottomarini nuotino (non proprio come delfini).
Sono faccende che hanno a che fare con le
metafore che scegliamo di accettare, non sono
questioni fattuali”.
Noam Chomsky, “Repubblica.it”, gennaio 2014
(bit.ly/1ipnjhR)

Gabriele Marino | Università di Torino


Musica e semiotica

Musica base della semiotica (i)


“Nei confronti della semiotica e delle altre scienze del
linguaggio la musica ha rappresentato fin ora un territorio a
sé stante, resistente fino all‟irriducibilità all‟inglobamento nella
visione generale di ciò che è segno e linguaggio. Il
“linguaggio della musica” si è prestato ben poco ad essere
trattato alla stregua di ciò che le scienze dei segni hanno
definito come linguaggio. La semiotica della musica non può
più prescindere dalla questione “quale semiotica per la
musica?”, disponendosi alla messa in discussione di se
stessa di fronte a questo “linguaggio” refrattario alle proprie
categorie. Una decostruzione e ricostruzione dei modelli
semiotici si impone”.

Michele Lomuto e Augusto Ponzio, Semiotica della musica.


Introduzione al linguaggio musicale, 1997 (paragrafo iniziale)

Gabriele Marino | Università di Torino


Musica e semiotica

Musica base della semiotica (ii)


“Al punto che una semiotica della musica non può essere la
semiotica applicata alla musica, ma una semiotica che sia
della musica, nel senso che le appartenga, che verifichi la
sua possibilità di ricostruzione a partire dalla sua prospettiva.
Si tratta dunque di riconsiderare secondo questa prospettiva i
concetti stessi di “linguaggio”, di “significato”, di “segno”, di
“interpretazione”, di “comprensione”, di “comunicazione”.
Questo libro è dunque due cose insieme: una riflessione sulla
scienza dei segni che si misuri con l‟alterità della musica, e
una riflessione sulla musica che renda possibile il parlarne
senza sottometterla al potere del segno verbale e alla
semiotica costruita in funzione di esso. Esso dunque si
presenta come doppio trattato: di musica e di semiotica
generale”.
Michele Lomuto e Augusto Ponzio, Semiotica della musica.
Introduzione al linguaggio musicale, 1997 (paragrafo iniziale)

Gabriele Marino | Università di Torino


Musica e semiotica

Musica base della semiotica (iii)


“Una teoria generale del segno deve evitare il glottocentrismo, ovvero
l‟assunzione del segno verbale come modello di segno in generale, e quindi
l‟assunzione della linguistica delle lingue verbali come scienza modello della
semiotica. Il modello di segno generale su cui deve basarsi la semiotica non
può essere costruito prendendo a modello il segno verbale, sulla base della
fallacia dovuta al fatto che di qualsiasi segno possiamo trattare soltanto
parlandone, cioè impiegando il segno verbale, trasponendo, traducendo
verbalmente i segni. Bisogna prendere a modello, nella costruzione del
paradigma generale del segno, il segno più refrattario alla traduzione verbale,
il segno più resistente, più irriducibile, in questo senso più altro. Un segno che
risponde a queste caratteristiche, con il suo relativo linguaggio, è il segno
musicale, il linguaggio della musica, che si sottrae all‟imperialismo della
parola e che risulta quindi intrattabile da una semiotica glottocentrica”.

Cosimo Caputo, Augusto Ponzio e Susan Petrilli, Trentuno tesi sulla semiotica
generale, 2011, bit.ly/1io16kB (paragrafi iniziali)

Gabriele Marino | Università di Torino


Musica e semiotica

Musica base della semiotica (iv)


“La semiotica, pertanto, come teoria generale del segno deve essere una
semiotica della musica, una semiotica che assume il segno del linguaggio
della musica come termine di verifica del proprio effettivo carattere generale,
della propria capacità di essere effettivamente una semiotica generale. Non
si tratta di una semiotica applicata alla musica, ma di una semiotica costruita
tenendo conto della semiosi che proviene dalla musica: in questo senso della
musica è un genitivo soggettivo e non un genitivo oggettivo (v. Ponzio-Lomuto
1997). Una semiotica alla musica, diciamo ancora, che prende, cioè, il sapore
della musica, delle pratiche interpretative ed espressive della musica. La
teoria generale del segno assume allora come sua condizione metodologica
ciò che nella musica è essenziale: l‟ascolto. La metodica della semiotica è
una metodica dell‟ascolto (v. § 25)”.

Cosimo Caputo, Augusto Ponzio e Susan Petrilli, Trentuno tesi sulla semiotica
generale, 2011, bit.ly/1io16kB (paragrafi iniziali)

Gabriele Marino | Università di Torino


Musica e semiotica

Statuto della musica e dicotomie


Filosofi, musicologi, linguisti, semiologi  definire la musica
• Linguaggio / Non-linguaggio

?
• Segno / Non-segno
• Sistema semiotico / Non-semiotico
• Paragonabile a lingua naturale o no
• Traducibile in metalinguaggio o ineffabile
• Indice, icona, simbolo
• Semiotica monoplanare o biplanare
• Endo / Esosemantica  Intro (Immanente) / Estroversiva
• Semiotica unica o specifiche (G  M; Ms)
• Universali (biosemiotica, zoomusicologia; Sebeok, Martinelli)
Marconi: cambiamo prospettiva terminologica (G*  M*)

Gabriele Marino | Università di Torino


Musica e semiotica

Momenti di storia della semiotica musicale

Nicolas Ruwet, Langage, musique,


poésie, Seuil, Paris 1972

Gabriele Marino | Università di Torino


Musica e semiotica

Musica e linguistica
• Nicolas Ruwet
– Linguista belga, n. 1932, m. 2001

– Grammatica generativa (Chomsky)


– Sintassi della musica  Segmentazione testo (spartito)
– Levi-Strauss  Il crudo e il cotto (1964), miti  Analisi
strutturale  Principi di ripetizione e trasformazione
– Analisi oggettiva, “neutra” (poi “paradigmatica”)
– Metodo che espliciti i criteri delle analisi musicologiche
• ≠ analisi tradizionale (no gramm. precost., es. “armonia”, “contrappunto”)
• ≠ analisi matematico-informatiche (no riduzione a simboli astratti)

– Articoli „59-‟67, poi in Linguaggio, musica, poesia (1972)

Gabriele Marino | Università di Torino


Musica e semiotica

Semiotica “applicata”
• Anni ‟60: semiotica e linguaggi non-verbali
– Roland Barthes su immagine
– Christian Metz su cinema

• Estensione principi linguistica strutturale


(Dalmonte parla di “annessionisti”) o no
• Musica portatrice di contenuti ( musicologia
formalista „900  Hanslick) “La musica esprime solo
se stessa” (Stravinskij)
• Roland Barthes
– Anni ‟70: musica e corpo. Approccio estetologico, non musicologico
– No estensione principi linguistici (enunciati in Elementi di semiologia, ‟64)
– 1972: grana della voce (genocanto e fenocanto)
– 1975: significati corporei in Schumann (somatemi)

Gabriele Marino | Università di Torino


Musica e semiotica

Tendenze della semiotica musicale


• Riferimento (+/-) meccanismi lingua naturale
• Metalinguaggio (verbaliz.? dizionariz.? [“semiosi
cosciente”, Stefani] notaz.?)  Interpretanti
• “Diversi progetti semiotici” (Nattiez)
– Teoria, metodo, pratica (Peirce vs. Saussure, campi d‟interesse)
– Studi ritagliati su oggetto (canone = classica, Tagg)
– Strutturalisti-riduzionisti ( musica = spartito, Ruwet, Nattiez)
– Iconici-antiriduzionisti ( musica = musica, Barthes, Tagg)

• Percorso semiotica musicale


– Segno (def. musica)  testo (strutt.)  contesto (ricez., pragm.)

Gabriele Marino | Università di Torino


Musica e semiotica

Origini della semiotica musicale

«Musique en Jeu» n. 5, nov. 1971,


«Sémiologie de la musique», a cura di
Jean-Jacques Nattiez
«Situation de la sémiologie musicale»

Gabriele Marino | Università di Torino


Musica e semiotica

Gabriele Marino | Università di Torino


Musica e semiotica

Jean-Jacques Nattiez, Fondements


d'une sémiologie de la musique, Union
général d‟éditions, Coll. «10-18», Paris
1975

Gabriele Marino | Università di Torino


Musica e semiotica

Jean-Jacques Nattiez
• Padre fondatore e animatore dibattito
• La semiotica entra nella musicologia
N. 1945, Amiens (FR)
– Musicologia generale e semiologia (‟87, 89 it.)
– Dalla semiologia alla musica (‟88, 90 it.)
“Remix” dei
• 3 livelli di analisi (da Molino) Fondements

– Poietico (compositore) Fatto


musicale
– Estesico (ascoltatore) totale (oltre
– Neutro (materialità = spartito) strutturalismo)

• Analisi paradigmatica (da Ruwet) e


descrizione semio-stilistica del livello
neutro
Gabriele Marino | Università di Torino
Musica e semiotica

Gino Stefani, Introduzione alla semiotica


della musica, Sellerio, Palermo 1976

Gabriele Marino | Università di Torino


Musica e semiotica

Gino Stefani
• Il pioniere italiano (Bologna)
Agostini
• Prospettiva comunicazionale, Marconi
N. 1929, Samarate (Varese) Martinelli
pragmatica, educazionale Spampinato

• 5 livelli di competenza musicale


– Codici generali
Modello erudito e
– Pratiche sociali popolare
– Tecniche musicali
(forte influenza dei
– Stili “codici” di Eco)
– Opere
• (Ri)educazione, pedagogia 
Corpo, (sin)estesia, universali
prenatali  “Globalità dei linguaggi”
(GdL, Stefania Guerra Lisi)

Gabriele Marino | Università di Torino


Musica e semiotica

Eero Tarasti
• Programma internazionale
N. 1948, Helsinki (FI)
Musical Signification (dal 1984)
• I segni della musica (2002): un
compendio (2010 ed. it.)

• Narratologia greimasiana
– Temi musicali come attanti
– Opposizionalità
– (Limiti di) applicabilità

• Semiotica esistenziale (Heidegger)

Gabriele Marino | Università di Torino


Musica e semiotica

Raymond Monelle
• Linguistics and Semiotics in Music
N. 1937, Bristol (Eng)
M. 2010, Edimburgo (Sco) (1992): un compendio

• Analisi introversiva ed
estroversiva (da Jakobson)
• Musical topic
– 3 tipi (da Ratner): metro (danza), stile,
“pittoricità” (word painting)
– Topic iconici (natural sounds, es. “the
noble horse”) e indicali (musical
events, es. “the military trumpet”)

Gabriele Marino | Università di Torino


Musica e semiotica

Philip Tagg
• Il pioniere dei popular music studies (PMS e
associazione IASPM, 1981)
– Dave Laing (The Sound of Our Time, „70)
N. 1944, Northamptonshire (Eng) – Richard Middleton (Studiare la popular music, ‟90, „94 it.)
– Franco Fabbri (generi e norme, ‟82; canzone; tecnologia)
– John Shepherd (strutturalismo, cultural studies)
– Allan F. Moore (musicologia rock, soundbox)

• Ampliamento parametri (es. timbro, ritmo)


• Musemi (da Seeger) Sonemi (De Bernardis)

• Confronto interoggettivo (tra musiche)


• Visual-verbal associations (VVA)
• Significato socioculturale (semiotica 
ermeneutica e critica)
• Kojak (sigla TV, „79) e Fernando (ABBA, „92)

Gabriele Marino | Università di Torino


Musica e semiotica

Altre figure di spicco


• David Lidov
– Elements of Semiotics (1999)
– Is Language a Music? (2004)
• Kofi Agawu
– Playing with Signs (1991)
– Music as Discourse (2008)
• Robert S. Hatten
– Musical Meaning in Beethoven (1994)
– Interpreting Musical Gestures, Topics, and Tropes (2004)
• Robert Samuels
– Mahler’s Sixth Symphony (1995)
• José Luiz Martinez (†)
– Semiosis in Hindustani Music (1997)
• Naomi Cumming (†)
– The Sonic Self (2001)
• Márta Grabócz
– Musique, narrativité, signification (2009)
• Stefano Jacoviello
– La rivincita di Orfeo (2012)

Gabriele Marino | Università di Torino


Musica e semiotica

Lucio Spaziante, Sociosemiotica del pop.


Identità, testi e pratiche musicali, Carocci,
Roma 2007

Uno dei primi tentativi di applicazione


sistematica dei principi della sociosemiotica*
al discorso musicale. Il libro tratta di: strategie
dell‟enunciazione canora e sonora, gestione
delle forme di visibilità e della spazialità,
estesia e somaticità (corpo), analisi di testi
audiovisivi come i videoclip, costruzione
dell‟identità e mitismo del divo rock, nuove
forme di produzione e di fruizione della
musica (es. dance elettronica, remix,
testualità digitale ecc.)

* È la semiotica che riscopre la propria


vocazione sociale – già Saussure definiva la
semiologia come scienza che avrebbe dovuto
studiare “la vita dei segni in seno alla vita
sociale”. Si tratta di una prospettiva che non
distingue tra testi e pratiche (entrambi sono
soggetti e oggetti di significazione), e che
considera i primi come dinamici e agentivi e
le seconde come significanti e strutturate

Gabriele Marino | Università di Torino


Musica e semiotica

Grazie dell‟ascolto
Gabriele Marino,
Università di Torino
gaber.en@libero.it

Gabriele Marino | Università di Torino


Musica e semiotica

Due testi introduttivi

Gianni Sibilla, I linguaggi della Eero Tarasti, I segni della


musica pop, Bompiani, Milano musica. Che cosa ci dicono i
2003 suoni, Ricordi-Lim, Milano 2010
(ed. or. 2002)

Gabriele Marino | Università di Torino


Musica e semiotica

Rassegna di semiotica musicale


(sintesi, storia, teorie, commenti)

AAVV, Il senso in musica. Raymond Monelle, Linguistics and


Antologia di semiotica musicale, Semiotics in Music, Harwoord
a cura di Luca Marconi e Gino Academic Publishers, Newark NJ,
Stefani, CLUEB, Bologna, 1987 1992

Gabriele Marino | Università di Torino


Rassegna di semiotica musicale: bibliografia

AAVV, Il senso in musica. Antologia di semiotica musicale, a cura di Luca Marconi e Gino Stefani, CLUEB, Bologna, 1987
“Introduzione”, di Luca Marconi, pp. 9-58
AAVV, Introduzione alla filosofia della musica, a cura di Carlo Migliaccio, Utet, Torino2009
“Il problema del linguaggio musicale”, di Emanuele Ferrari, pp. 250-268
AAVV, La coscienza di Gino: esperienza musicale e arte di vivere. Saggi in onore di Gino Stefani, a cura di Dario Martinelli e Francesco
Spampinato, Umweb, Helsinki 2009
“Introduzione”, di Gino Stefani, pp. 9-24
AAVV, Sound Tracks. Tracce, convergenze e scenari degli studi musicali, Meltemi, Roma 2001
“Coordinate e prospettive: le riflessioni sui rapporti tra testo e contesto” di Francesco d‟Amato, pp. 27-64
Agawu, Kofi, Playing with Signs. A Semiotic Interpretation of Classical Music, Princeton University Press, Princeton NJ 1991
“Introduction”, pp.3-25
Agawu, Kofi, “The Challenge of Semiotics”, in AAVV, Rethinking Music, a cura di Nicholas Cook e Mark Everist, Oxford University Press,
Oxford 1999, pp. 138-160
Baroni, Mario, Giurati, Giovanni, Serravezza, Antonio e Trinchieri Camiz, Franca, Musicologia, in AAVV, Treccani. Enciclopedia italiana,
VI Appendice, 2000, bit.ly/1fGys8y
“Semiologia musicale”, di Mario Baroni
Bent, Ian D., e Pople, Anthony, “Analysis”, in AAVV, The New Grove Dictionary of Music and Musicians, Second edition, a cura di Stanley
Sadie, John Tyrell e Laura Macy, MacMillan Publishers-Grove Music Online, London 2001
Castellana, Marcello, “Musicale (sémiotique)”, in AAVV, Sémiotique. Dictionnaire raisonné de la théorie du langage, II. Compléments,
débats, propositions, a cura di Algirdas Julien Greimas e Jospeh Courtés, Hachette, Paris 1986, pp. 147-148
Cook, Nicholas, A Guide to Musical Analysis, George Braziller, New York 1987
“Semiotic Analysis”, pp. 151-182
Cumming, Naomi, “Semiotics [semiology]”, in AAVV, The New Grove Dictionary of Music and Musicians, Second edition, a cura di
Stanley Sadie, John Tyrell e Laura Macy, MacMillan Publishers-Grove Music Online, London 2001
Dunsby, Jonathan, A Hitch Hiker’s Guide to Semiotic Music Analysis, “Music Analysis”, Vol. 1, No. 3, Oct., 1982, pp. 235-242
Elicker, Martina, Semiotics of Popular Music. The Theme of Loniless in Mainstream Pop, Gunter Narr Verlag, Tübingen 1997
“Semiotic Approach to Musicology”, pp. 15-20
Erchard, William, Musical Semiotics in the 1990s: The state of the art, “The Semiotic Review of Books” Vol. 10, n. 3, 1999, bit.ly/1nxgw81
Fabbri, Franco, Das Zeichen des Pop. Klangzeichen in der Populären Musik, „Zeitschrift für Semiotik“, 34, 1/2, 2012, „Situation und
Klang“, bit.ly/1iEIdsF (in italiano)
Fubini, Enrico, L’estetica musicale dal Settecento a oggi, Nuova edizione ampliata, Einaudi, Torino 1987
“Ultime tendenze del pensiero musicale contemporaneo”, pp. 370-385
Grabócz, Márta, Musique, narrativité, signification, L‟Harmattan, Paris 2009
“Introduction” e i primi quattro capitoli, pp. 11-110
Hatten, Robert S., Four Semiotic Approaches to Musical Meaning: Markedness, Topics, Tropes, and Gesture, “Muzikološki
Zbornik/Musicological Annual”, XXXXI/1, 2005, pp. 5-30
Jacoviello, Stefano, La rivincita di Orfeo. Esperienza estetica e semiotica del discorso musicale, Mimesis, Milano 2012
La Matina, Marcello, Osservazioni sul significato della musica, 2010, bit.ly/1ljEW2x
Lidov, David, Elements of Semiotics, St. Martin‟s Press, New York 1999
“Foreword”, bit.ly/1m97ZEh

Gabriele Marino | Università di Torino


Rassegna di semiotica musicale: bibliografia

López Cano, Rubén, Semiótica, semiótica de la música y semiótica cognitivo-enactiva de la música. Notas para un manual de usuario,
“lopezcano.org”, 2007, bit.ly/1pDU2UW, bit.ly/1iqEYQD
Marconi, Luca, It don’t mean a thing. Sulla relazione tra la musica e la semiotica, “E/C”, 2012, bit.ly/1hDNXOc
Martinez, José Luiz, Semiosis in Hindustani Music, International Semiotics Institute, Imatra (Finland) 1997
“Some Theories of Musical Semiotis”, pp. 20-39
McClary, Susan e Walser, Robert, “Start Making Sense! Musicology Wrestles with Rock”, in AAVV, On Record. Rock, pop, and the
written word, a cura di Simon Frith e Andew Goodwin, Routledge, London & New York 1990, pp. 237-249
McCrelles, Patrick, “Semiotics and Music: An End-of-Century Overview”, in AAVV, Musikkonzepte/Konzepte der Musik. Kongreßbericht
GfM [Gesellschaft für Musikforschung], Kongreß Halle 1998, a cura di Kathrin Eberl e Wolfgang Ruf, Barenreiter, Kassel e New York
2000, Bd. 1, pp. 36-37
Middleton, Richard, Studiare la popular music, Feltrinelli, Milano 1994 (ed. or. 1990)
Monelle, Raymond, Linguistics and Semiotics in Music, Harwoord Academic Publishers, Newark NJ, 1992
Nattiez, Jean-Jacques, Dalla semiologia alla musica, Sellerio, Palermo 1990 (ed. or. 1988)
“ Riflessioni sullo sviluppo della semiologia musicale”, pp. 186-231
Norris, Christopher, “Structuralism, Post-structuralism”, in AAVV, The New Grove Dictionary of Music and Musicians, Second edition, a
cura di Stanley Sadie, John Tyrell e Laura Macy, MacMillan Publishers-Grove Music Online, London 2001
Nöth, Winfried, Handbook of Semiotics, Indiana University Press, Bloomington IN 1995
“Music”, pp. 429-434
Piana, Giovanni, Filosofia della musica, Angelo Guerini e Associati, Milano, bit.ly/1iqlTUC
“Prospettiva semiologica e filosofia empiristica dell‟esperienza”, pp. 14-21
Piana, Giovanni, Barlumi di una filosofia della musica, 2007, bit.ly/PHyxSc
“Musica e linguaggio”, pp. 188-201
Sibilla, Gianni, I linguaggi della musica pop, Bompiani, Milano 2003
“L‟analisi semiotica della musica”, pp. 85-96
Stefani, Gino, La competenza musicale, CLUEB, Bologna 1982
“Semiotica della musica”, pp. 193-207
Tagg, Philip, Introductory notes to the Semiotics of Music, 1999, bit.ly/PHG1Vl
Tagg, Philip, Musicology and the semiotics of popular music, “Semiotica”, 66, 1/3, 1987, bit.ly/1mPxXRd
Tagg, Philip, Music’s Meaning. A modern musicology for non-musos, The Mass Media Music Scholars‟ Press, New York & Huddersfield
2012
“Semio” e “Meaning and Communication”, pp. 145-193
Tagg, Philip, Simple Semiotic Analysis of Music, 2006, bit.ly/1flAj7R
Tagg, Philip, and Clarida, Bob Ten Little Tunes. Towards a Musicology of the Mass Media, The Mass Media Music Scholars‟ Press, New
York & Montreal 2003
“Semio”, pp. 47-57
Tarasti, Eero, I segni della musica. Che cosa ci dicono i suoni, Ricordi-LIM, Milano 2010 (ed. or. 2002)
“Una storia degli studi musicali alla luce della semiotica” e “Le linee portanti dello sviluppo della semiotica musicale”, pp. 62-78
Volli, Ugo, Manuale di semiotica, Laterza, Roma-Bari 2000
“Musica”, pp. 264-267
Volli, Ugo, Il nuovo libro della comunicazione, Il Saggiatore, Milano 2010
“La comunicazione musicale”, pp. 152-155

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