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N° 160
Febbraio 2018
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DIRETTORE EDITORIALE: LUCCHESI MASSIMO
Massimo Lucchesi
CEO Allenatore.net Redazionale
Allenatore UEFA B
Credo invece che sia Juve che Napoli 10 gli allenatori italiani pronti a sfidare i
vadano elogiate entrambe per le colleghi di tutta Europa.
modalità con le quali riescono a stare al La nostra colonia è la più numerosa e
vertice da ormai tre anni. precede quella spagnola.
Sarri ha sviluppato un percorso E sempre dedicato agli allenatori è
straordinario facendo crescere i l'evento che svilupperemo a Marzo e
partenopei sia nel gioco ma anche e Aprile al Museo del Calcio di Coverciano.
sopratutto sotto il profilo della mentalità Un workshop dedicato all'allenamento
e della consapevolezza. delle fasi e dei contesti tattici del ciclo
Allegri è arrivato alla Juve dopo i tre del gioco a cui seguirà una seconda
scudetti vinti da Conte e è riuscito a parte in cui saranno gli allenatori a
vincerne altrettanti. essere protagonisti con le loro proposte
Ha saputo aspettare e giocare d'astuzia didattiche.
ed è molto apprezzabile il modo cui cui Si tratta di un format nuovo, moderno,
riesce a guidare l'orchestra da dietro le che ci consentirà di fare formazione e di
quinte. entrare in contatto con le nuove
Per Sarri il collettivo è tutto. Maurizio eccellenze del settore.
viene da un percorso dove le materie Trovi tutte le informazioni nelle pagine
prime devono necessariamente essere che seguono la presentazione del
assemblate tra di loro per dare sapore palinsesto mensile, anche questa volta
al piatto e lui riesce a esaltare i vari ricco e interessante.
ingredienti in modo inimmaginabile, Buona lettura.
proprio grazie alla maestria con la quale
amalgama gli stessi.
Allegri ha invece tra le mani ingredienti
di primissima scelta. In questo caso non
è indispensabile lavorare troppo la
materia ne ricorrere a particolari artifici.
La qualità viene fuori da sola...basta
saper conservare la freschezza del
prodotto.
Vedremo a fine anno se a essere
premiata sarà la creatività del piatto o
la qualità degli ingredienti. Comunque
sia siamo di fronte a due cuochi
straordinari che danno lustro a una
scuola, quella degli allenatori italiani, tra
le prime nel mondo.
A febbraio ripartono anche le Coppe
Europee e tanto per non smentire
La copertina del mese raffigura Eusebio Di Francesco,
quanto appena affermato, saranno ben tecnico della Roma.
Ecco, a seguire, gli altri contributi.
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PALINSESTO N. 160 – Febbraio 2018
52
Redazionale
PRESENTAZIONE parte di formazione (dedicata a tutti workshop formativo dedicato
gli allenatori) e una sessione di all'analisi tattica di fasi e sottofasi
La sempre più frequente selezione dei migliori talenti (dedicata del ciclo del gioco, mentre la
domanda – da parte di appunto a coloro che aspirano a mattinata di lunedì 9 Aprile sarà
allenatori professionisti – di entrare a far parte di staff incentrata su metodo e didattica, con
figure specifiche da poter professionistici). l'esposizione dalle relazioni più
inserire nel loro staff e la L'evento si terra al Museo del Calcio interessanti prodotte dai partecipanti.
necessità degli allenatori di di Coverciano, ed è articolato in due
qualsiasi livello di ottimizzare date: lunedì 12 Marzo, si terrà il
le loro metodologie operative
ci ha spinto a sviluppare un
nuovo format con il duplice
obiettivo di formare e SPECIFICHE
ricercare eccellenze nel Il workshop di lunedì 12 Marzo è Full Day e prevede 7 sessioni didattiche,
settore. dalle 9:30 alle 18:00.
In 15 anni di attività hanno
collaborato con noi numerosi Analizzeremo le scelte strategiche e l'organizzazione tattica di alcune tra le
tecnici che adesso operano squadre più interessanti, nel panorama nazionale e internazionale, per
tra i professionisti: Gianni approfondire ogni singola fase del ciclo del gioco.
Vio, ex Milan e Fiorentina,
La giornata si concluderà con un approfondimento sul metodo di lavoro, il
lavora oggi in Inghilterra nel
Leeds. Marco Ceccomori è mezzo fondamentale per trasformare le idee del tecnico in espressione di
attualmente l'assistente di gioco.
Devis Mangia all'Università Tutto ciò con lo scopo di identificare le varie problematiche di ordine tattico
Craiova in Romania. In serie
e organizzativo che un allenatore o un collaboratore tecnico deve prevedere
A Manuele Cacicia ricopriva
l'incarico di vice-allenatore
e può essere chiamato a dover risolvere.
nel Crotone di Nicola, Emilio Nella mattinata di lunedì 9 aprile si svolgerà invece la sessione riservata
De Leo è il tattico del all'esposizione dei mezzi di allenamento. I tecnici che avranno prodotto i
Torino, Alberto “lavori” più interessanti, saranno chiamati a esporli di fronte alla platea,
D'Arcangelo fa parte dello
inclusi gli allenatori professionisti che interverranno appositamente per
staff dell'Udinese di Massimo
Oddo mentre Michele l'occasione.
Aquino è nello staff della Al termine, tutti i presenti in sala saranno chiamati ad esprimere una
Pro Vercelli (serie B) e per preferenza e i tre tecnici, le cui esposizioni avranno ottenuto il maggior
finire Renato Montagnolo è
numero di consensi, riceveranno una speciale attestazione.
vice-allenatore
dell'Albinoleffe (serie C). Oltre a ciò, i video delle esposizioni che hanno ottenuto più preferenze
Sapere che tutte queste saranno pubblicati su allenatore.net e canali social, mentre gli elaborati
persone hanno potuto ritenuti più interessanti dalla redazione andranno a comporre il libro
raggiungere i loro obiettivi
"Allenare il ciclo del gioco", che verrà prodotto da Allenatore.net nel corso
rappresenta, per noi di
Allenatore.net, motivo di
del 2018.
gioia e soddisfazione. La location dell'evento non poteva che essere il Museo del Calcio, all'interno
A Firenze, andremo a del C.T. di Coverciano.
sviluppare un workshop di
alto profilo, incentrato sulle
Workshop: 7 sessioni didattiche, in programma lunedì 9 Marzo presso
metodologie tecnico-tattiche,
con lo scopo di mettere in Museo del Calcio a Coverciano;
risalto le ultime tendenze Exhibitions: l'esposizione dei lavori più interessanti, da parte dei
in questo ambito ma anche partecipanti all'evento, nella mattinata di lunedì 9 Aprile presso il Museo
di individuare allenatori
del Calcio;
competenti che aspirano a
lavorare come collaboratori
Sharing: la condivisione del lavoro - in diretta - con i professionisti
tecnici in staff di squadre presenti in sala e, nei giorni successivi, via internet attraverso
professionistiche. Allenatore.net e i canali social.
Per raggiungere l'obiettivo è
stato ideato un nuovo
format che include una
7
SESSIONI DIDATTICHE Sessione 7: IL METODO DI 18:00 – 18:15 Assegnazione,
LAVORO ai partecipanti, della
L'analisi del ciclo del gioco e la Mezzi di lavoro, organiz. della
standardizzazione del metodo progressione didattica da
settimana, conduzione
didattico attraverso le studio sviluppare.
dell'allenamento.
dei migliori allenatori.
Sessione 1: FASE DI INFORMAZIONI NB: I tecnici avranno 10 giorni
POSSESSO di tempo per preparare la
Costruire dal basso: la Per chi è indicato il corso?
relazione e spedirla alla nostra
circolazione del pallone come Il workshop ha un taglio
mezzo strategico. tecnico e professionale ed è redazione. I lavori ritenuti più
Sessione 2: FASE DI particolarmente indicato per interessanti saranno esposti,
POSSESSO gli allenatori, i collaboratori durante la seconda giornata,
Attaccare la porta: prerequisti tecnici e coloro che lavorano dagli autori stessi.
e organiz. tattica per nell'ambito della match
finalizzare la manovra. analysis. Lunedì 9 Aprile
Sessione 3: FASI DI Il workshop può inoltre
09:00 ritrovo dei partecipanti
TRANSIZIONE risultare estremamente
La gestione del recupero e interessante per tutti coloro presso il Museo del Calcio;
della perdita del pallone. che aspirano a lavorare come 09:00 – 13:30 Presentazione
Sessione 4: FASE DI NON collaboratori tecnici, delle relazioni, analisi e
POSSESSO specializzati nel lavoro tattico valutazione;
Le interpretazioni delle e metodologico. 13:30 – 14:00 Proclamazione
situazioni di gioco da parte delle migliori relazioni e
della linea difensiva. DATE, PROGRAMMA, ORARI
consegna attestati.
Sessione 5: FASE DI NON
POSSESSO Lunedì 12 Marzo
Perdo palla, attacco palla: 09:00 ritrovo dei partecipanti L'iscrizione al workshop
organizzare le diverse fasi di presso il Museo del Calcio; include, oltre alle
pressing posizionale (a reparti 09:30 – 13:00 Sessioni sessioni, il materiale
schierati).
Mattutine; didattico
Sessione 6: PALLE INATTIVE
Analisi di soluzioni efficaci 13:00 – 14:30 Pausa Buffet; esclusivo e l'attestato di
(offensive e difensive). 14:30 – 18:00 Sessioni partecipazione.
Pomeridiane;
FORMULE DI PARTECIPAZIONE
E’ possibile iscriversi e partecipare all'evento secondo una delle due formule evidenziate sopra.
La formula Advanced consente di seguire le sessioni didattiche di lunedì 12 Marzo, ad un prezzo molto conveniente.
La formula Professional, oltre al workshop, include la partecipazione alle attività di lunedì 9 Aprile, quando
saranno esposte le relazioni ritenute più interessanti.
I lavori più apprezzati saranno filmati e oggetto di servizi video che pubblicheremo su Allenatore.net e sui social.
I tecnici dei lavori più apprezzati riceveranno un attestato speciale.
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N° 160
Febbraio 2018
RIVISTA ELETTRONICA DELLA CASA EDITRICE WWW.ALLENATORE.NET REG. TRIBUNALE DI LUCCA N° 785 DEL 15/07/03 SEDE VIA E.FRANCALANCI 418 – 55054 BOZZANO ( LU ) TEL. 0584 976585 - FAX 0236215556
DIRETTORE RESPONSABILE: FERRARI FABRIZIO
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DIRETTORE EDITORIALE: LUCCHESI MASSIMO
Lorenzo Fattori
Allenatore UEFA B, docente Federale del Settore tecnico di Il numero 1
Coverciano. Laureato in scienze motorie
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Il numero 1
11
Il numero 1
12
Il numero 1
ESERCIZIO 2
La modalità dell’esercizio 2 è la stessa P
P
ESERCIZIO 5
M si posiziona fuori area e scambia la
palla con il compagno A, situato tra il
M disco del rigore e il limite dell’area. Dopo
pochi passaggi M effettua un passaggio
filtrante per A per l’uscita bassa di P o
2 per il verificarsi di una situazione di 1 vs
1. Il medesimo esercizio può essere fatto
ESERCIZIO 3 non solo centralmente ma anche da altre
Si pone una delimitazione lineare con angolazioni rispetto alla porta.
delimitatori a circa 6-7 metri dalla porta.
M, posizionato appena fuori area in
conduzione palla, effettua un “passaggio P
P
ESERCIZIO 6
In questa proposta, sono due i compagni
coinvolti: A e B posizionati al limite
dell’area o appena fuori, si scambiano di
M
prima la palla, coinvolgendo negli scambi
3
anche M.
Le triangolazioni portano M a filtrare la
ESERCIZIO 4 palla verso la porta; P effettua l’uscita
M si posiziona appena fuori area, in su due avversari lanciati sulla palla.
conduzione di palla. M si allunga Lo stesso esercizio è proposto da
volutamente la palla favorendo l’uscita angolazioni differenti, come ad esempio
di P. dallo spigolo dell’area di rigore.
È prevista almeno una sagoma (S) Altre posizioni favoriscono lo sviluppo di
dentro l’area per compromettere la situazioni diverse.
visuale completa a P.
13
Il numero 1
A B
P
6
X
Y
A B
ESERCIZIO 7 M
Rimanendo sulla struttura della
8
precedente proposta, si stabilisce
attaccante chi effettivamente è il
ricevente della palla filtrata da M, e ESERCIZIO 9
difensore l’altro compagno. Partita 6 vs 6 in spazio doppio area; il
Si crea pertanto lo sviluppo di una tema della partita prevede la
situazione di uscita bassa dove si ha: verticalizzazione obbligatoria dopo
avversario che effettua assist (M), massimo tre passaggi. Questa tipologia
attaccante ricevente del passaggio (A o di partita, in relazione agli spazi, al
B), difensore (A o B). numero di giocatori e al tema, incentiva
In questo esercizio si ricerca anche lo lo strutturarsi di molteplici situazioni
sviluppo di un 1 vs 1 + portiere, dove dove si esercita l’uscita bassa da parte
per quest’ultimo diventa determinante del portiere.
la suddivisione dei compiti tattici col
proprio difensore.
P
A B
M
P
7
9
ESERCIZIO 8
M conduce palla fuori area ed effettua Le immagini a corredo dell’articolo sono tratte dalla partita trasmessa
un passaggio filtrante per gli attaccanti da Sky.
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N° 160
Febbraio 2017
Come "pesare" i giochi a tema con l'utilizzo dei Gps emigliorare le performance del singolo.
Siamo ormai nel 2018 e nel mondo del calcio le esercitazioni con palla hanno quasi del tutto sostituito il
lavoro fisico a “secco”, questa rivoluzione metodologica mette al centro del proprio credo la palla e il
giocatore, un giocatore che diviene un “pensatore”, un giocatore che sviluppa le sue abilità cognitive nel
gioco, all’interno della situazione specifica dove le infinite opzioni di scelta (tecniche-tattiche) devono
essere prese in poco anzi pochissimo tempo (timing), le qualità fisiche vengono sollecitate e allenate
contemporaneamente (visione olistica) in un contesto attivo, aperto, in funzione del ruolo (funzione
specifica).
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DIRETTORE EDITORIALE: LUCCHESI MASSIMO
Marco Tarsi
Preparatore fisico settore giovanile, Laureato in scienze Preparazione atletica
motorie, analista gps, tutor sportivo c.o.n.i
Foto: Shutterstock.com -
Preparazione atletica
La tabella sopra riporta i dati del Gps dei 10 giocatori che hanno effettuato l’esercitazione.
I dati presi in considerazione sono da sinistra a destra della tabella:
Ÿ %METRI SHI = metri sopra i 16km/h (alta intensità velocità);
Ÿ %METRI PHI= metri sopra i 20w (alta intensità potenza);
Ÿ AZIONI INT/MINUTO = densità dello stimolo intenso al minuto;
Ÿ %ACC INT= accelerazioni intense;
Ÿ % DEC INT= decelerazioni intense;
Ÿ W/MP MEDIA = potenza metabolica media;
Ÿ CdD /MIN = cambi di direzione al minuto.
Questi dati sono confrontati con il modello prestativo di categoria (under 17) che nella tabella è
evidenziato in giallo, le frecce rosse notificano che il dato è sotto il livello prestativo, le frecce
gialle che il dato è uguale al modello prestativo, le frecce verdi che superano il modello prestativo.
Come si nota dalla tabella (molte frecce verdi) l’esercitazione è stata molto produttiva ed efficace
anche per le componenti fisiche, non ho inserito nessun obiettivo condizionale specifico nella
stesura iniziale dell’articolo poiché mi sembra ovvio che tutte le componenti fisiche siano
contemporaneamente sollecitate (visione olistica) con differenze poco rilevanti.
Entrando nello specifico vediamo che i dati di alta intensità (prime due caselle) sono quasi tutte
in linea e superiori con il modello prestativo (gioco in profondità), le azioni intense al minuto sono
tutte superiori al modello prestativo e questo è molto importante poiché significa che
l’esercitazione è stata densa di stimoli intensi, le componenti neuromuscolari (acc. intense e decc.
intense e cambi di direzione al minuto) sono superiori al modello prestativo e questo è dovuto al
fatto che il basso numero di tocchi centrali e difensivi porta i giocatori a eseguire contro
movimenti, accelerazioni e decelerazioni per smarcarsi e scatti improvvisi per tagliare in
profondità, il dato che racchiude sia intensità che densità dello stimolo è quello della potenza
metabolica (W/MP MEDIA) e in questa esercitazione è molto positivo.
ANALISI GPS
Anche in questa esercitazione notiamo che tutti i dati (aerobici e neuromuscolari) sono in
linea con il modello prestativo, i dati riferiti all’intensità (prime due colonne) sono nella media
gara ma non molto alte (tante frecce gialle) questo perché i giocatori non possono lanciare
in profondità ma giocare prima per il centro, le azioni intense al minuto che evidenziano la
densità dello stimolo intenso sono quasi tutte superiori al modello prestativo, le qualità
neuromuscolari (accelerazione intense, decelerazione intense e cdc /minuto) sono positive, il
dato riferito alla potenza metabolica è superiore per quasi tutti i giocatori.
Naturalmente le regole dell’esercitazione portano i giocatori ad un pressing alto e quindi a
molte accelerazioni e decelerazioni improvvise e a molti cambi di direzione questo sposta
l’attenzione dell’esercitazione più su aspetti neuromuscolari.
18
Preparazione atletica
ANALISI GPS
Notando la tabella e i suoi dati si nota che le prime due colonne non sono molto in linea con il modello
prestativo, questa mancanza di intensità aerobica è data dal fatto che il gioco si sviluppa molto in ampiezza
e quindi i giocatori sono più portati alla staticità che alla dinamicità del gioco in profondità, naturalmente
questa scelta porta ad un lavoro incentrato più su aspetti neuromuscolari (accelerazione intense,
decelerazioni intense, cambi di direzione) poiché il gioco è ricco di contro movimenti, cambi di direzione,
accelerazioni e decelerazioni improvvise. Il dato delle azioni intense al minuto e quello riferito alla potenza
metabolica media notifica una buona densità dello stimolo allenante.
19
Preparazione atletica
perché questi ragazzi hanno bisogno e il un compito (neuroni specchio) non fini
diritto di giocare e allenarsi giocando, lo a se stessi come quando si eseguono
so in questo momento ci saranno alcuni esercitazioni a secco dove il cervello va
di voi che diranno (ma tu parli e hai i in stato off e le gambe fanno il tutto il
gps, giocatori con elevate qualità resto.
tecnico-tattiche ecc ecc), questo è vero
ma proprio giocando e stando attivi Un noto autore diceva:
cognitivamente che le qualità tecniche “Se la gara è il miglior allenamento è
tattiche si migliorano, le componenti anche vero che un buon allenamento
fisiche si adattano al ruolo e i mille deve per forza avere il carattere di una
movimenti specifici vengono eseguiti per gara”.
SCOPRI
N° 160
Febbraio 2018
di Raffaele Barra
Gli accorgimenti tattici attuabili quando si affrontano due squadre schierate con il modulo 3-5-2...
prendendo spunto dalle mosse di Inzaghi in Lazio – Udinese.
Sesto approfondimento della stagione per i contributi dedicati alla rubrica “la chiave tattica”, dove ci
occuperemo delle contrapposizioni e dell’analisi di una gara realmente disputata, evidenziando le scelte di
gioco più interessanti della squadra presa in esame, in funzione delle disposizioni offensiva e difensiva
avversaria.
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DIRETTORE RESPONSABILE: FERRARI FABRIZIO
DIRETTORE EDITORIALE: LUCCHESI MASSIMO
Raffaele Barra
Allenatore UEFA B, laureato in Comunicazione e ha
frequentato un corso di specializzazione in psicologia dello
sport. Attualmente è Tecnico degli Allievi Elite della Piovese
Calcio
5 Lukaku 19 Larsen
26 Radu 17 Nuytinck
21 Milinkovic-Savic
6 Fofana
10 Andreson 18 Perica
23 De Vrij 5 Danilo
1 Strakosha 6 Leiva 1 Bizzarri
23 Hallfredsson
7 Nani
20 López
13 Wallace 3 Samir
16 Parolo
72 Barak
8 Basta
97 Pezzella
Nella prima metà del primo tempo è La prima sequenza che proponiamo
stata la Lazio a provare a fare la gara, (immagini 1, 1-1, 1-2) ci fa
anche se ha faticato a creare pericoli a esattamente capire come Radu, in
causa di una manovra non sempre possesso nella propria trequarti, abbia
efficace e velocie negli ultimi 30 metri, la libertà di condurre fino all’interno della
dovuta ad una disposizione molto metà campo avversaria senza trovare
compatta della squadra di Oddo che si è opposizione, ma una volta passata la
dimostrata tatticamente irreprensibile. linea del centrocampo non abbia
Dopo 22 minuti con qualche difficoltà in soluzioni per la compattezza dei Friulani
attacco, la Lazio è passata in vantaggio potendo giocare solo di lato su Lukaku.
grazie ad un’autorete di Samir. L’Udinese
ha provato a replicare costringendo Immagine 1
Lukaku
23
Match Analysis
Radu
Immagine 2 F. Anderson
De vrij
De vrij
wallace
Immagine 3.1
Radu
De vrij
F. Anderson
Immagine 2.1
Immagine 3.2
wallace
Radu Lukaku
Savic
F. Anderson
Nani
Immagine 2.2
Immagine 3.3
Lukaku
Leiva Savic
Radu
F. Anderson
wallace Parolo Nani
24
Match Analysis
Radu Savic
Immagine 5.1
Leiva
Immagine 5.2
Immagine 4
Immagine 4.1
Radu
Anderson
Immagine 5.3
Savic
Immagine 4.2
F. Anderson
25
Match Analysis
Veniamo ora alla fase di non possesso verificava lo stesso problema degli
palla. avversari (avendo moduli speculari)
Nei casi di rinvio dal fondo del portiere ossia bloccare la costruzione dei tre
avversario, la Lazio si predisponeva per centrali avendo a disposizione due
un pressing ultra-offensivo, aggiungendo punte. A differenza però dell’Udinese,
alle 2 punte la mezzala di parte che si abbassava, compattandosi nella
Questo nella maggior parte dei casi ha propria metà campo, la squadra di
portato al rinvio lungo da parte Inzaghi si posizionava sulla trequarti con
dell’estremo difensore friulano. Nei casi un pressing orientato di Nani e
in cui comunque l’Udinese provava a Anderson, aiutati dai centrocampisti, per
forzare la giocata, provando ad uscire da portare gli avversari a giocare sugli
dietro (sequenza 6, 6-1, 6-2) la Lazio esterni dove il laterale di parte chiudeva
direzionava il pressing per una giocata in pressione.
sull’esterno, dove il quinto di fascia La sequenza di immagini 7, ci fa ben
(Lukaku in figura) usciva forte in vedere come sul giro palla dei tre centrali
pressione. dell’udinese, le due punte della Lazio,
aiutate da Parolo, orientino la giocata
Immagine 6 sulla fascia, fino all’uscita di Basta,
aiutato in raddoppio da Parolo stesso.
Savic
Immagine 7
Nani
F. Anderson F. Anderson
Immagine 7.1
Nani
Parolo
Lukaku
Immagine 6.2
26
Match Analysis
F. Anderson
Nani
Immagine 8
Barra - Rossetti
F. Anderson
Immagine 8.2
800546717
27
28
N° 160
Febbraio 2018
La lettura e l'interpretazione del reparto arretrato circa le diverse situazioni tattiche che si trova
ad affrontare in gara.
Sesto di dieci numeri della rubrica, curata dal tecnico del Fc. Crotone Ivan Moschella, che si occupa della
difesa di reparto. La rubrica analizza i diversi comportamenti che la linea difensiva attua in funzione dei
diversi contesti tattici che si verificano in partita. Ogni numero verterà su una situazione specifica e di essa
verrà fatta un analisi dettagliata.
In questa uscita tratteremo la gestione della palla guidata lateralmente per il cross.
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DIRETTORE RESPONSABILE: FERRARI FABRIZIO
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DIRETTORE EDITORIALE: LUCCHESI MASSIMO
Ivan Moschella
Allenatore professionista UEFA, ex calciatore professionista, L'approfondimento mensile
nell’anno 2012/13 è stato allenatore dei giovanissimi nazionali
dal 2013 è collaboratore tecnico della prima squadra FC
Crotone.
Nel primo numero della rubrica, uscito essere fatto nello spazio tra la linea e il
nel Focus 155 di Settembre 2017, prima portiere, poiché il terzino chiude la
di analizzare la situazione specifica ho traiettoria verso dietro. Di conseguenza,
descritto i principi generali sui quali si la priorità per i difensori rimasti, è quello
poggia la difesa di reparto in relazione di difendere quella “profondità”.
all'avversario. Quindi prima di leggere Questa situazione si può delineare in due
l'articolo, consiglio al lettore di modi:
riguardare la prima parte del precedente, 1) la linea sta correndo verso la sua
in modo da per poter comprendere a porta;
fondo tutti gli aspetti evidenziati nelle 2) la linea è posizionata sul limita
situazioni specifiche. dell’area (ferma).
Partiamo con la prima situazione:
1) Nel caso in cui la linea stia scappando,
Palla in possesso di un avversario che è in il pericolo maggiore è la profondità che
condizioni di crossare ed è posto ai 25 mt. c’è tra essa e il portiere, quindi i tre
dalla linea di fondo. La squadra avversaria difensori rimasti scappano stringendo
dispone di due attaccanti centrali: uno si (spazio porta), cercando di essere più
stacca dietro e l'altro attacca la palla in bassi dell’avversario che è in conduzione,
diagonale. (immagine A)
senza schiacciarsi troppo sul portiere. Il
Immagine A primo difensore centrale avrà il compito
di chiudere la traiettoria sul primo palo,
(zona molto importante), mentre il
secondo difensore centrale e il terzino si
2 6 5
occuperanno del centro e del secondo
10 9
3
palo.
11 7 In questa situazione, si marca lo spazio
4
e non l’uomo, poiché si è in ritardo,
quindi a prescindere degli avversari si
chiudono le traiettorie.
Il terzino in uscita e il primo centrale
Iniziamo col dire che l’interpretazione di
cercano l'intercetto della palla, mentre
questa situazione dipende dalle diverse
gli altri due oltre a chiudere le traiettorie,
traiettorie che può assumere il cross.
marcano lo spazio e l’uomo che ci entra.
La direzione del cross è condizionata dal
Di conseguenza nel caso specifico,
tipo di pressione che il terzino porta al
l’attaccante che ha scelto l’attacco in
possessore.
diagonale sul primo palo, se attacca lo
a) Il terzino è in pressione laterale.
spazio davanti al primo centrale viene
b) Il terzino è in pressione frontale.
assorbito da esso. Se invece attacca lo
c) Il terzino è in pressione diagonale.
spazio tra i due centrali, è di competenza
del secondo che deve cercare di chiudere
a) Se la pressione da parte del terzino
la traiettoria di corsa dell' attaccante.
sull’avversario è laterale, il cross può
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L'approfondimento mensile
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L'approfondimento mensile
2 6 5
10
9 3 7
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L'approfondimento mensile
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L'approfondimento mensile
Immagine G
2 6 5
11 3 7
9
2 6 5 10
11 3
10 7 4
9
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L'approfondimento mensile
SCOPRI
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N° 160
Febbraio 2018
Sotto i riflettori Eusebio Di Francesco e la sua Roma, squadra che ha superato Chelsea e Real Madrid
nel girone di Champions.
Considerato allievo del “maestro Zeman”, Eusebio di Francesco è probabilmente uno degli allenatori italiani
più interessanti del momento. Dopo le entusiasmanti stagioni a Sassuolo, per il tecnico abruzzese si sono
aperte le porte di una big del calcio italiano.
I primi 5 mesi a Roma sono stati altalenanti, ma hanno comunque evidenziato i principi e le idee dell'allenatore.
Cultore convinto del 4-3-3, Di Francesco ha cercato di apporre gli accorgimenti giusti al sistema di gioco, fino
alla partita col Verona, dove è passato al 4-2-3-1.
La vita, la carriera da calciatore, la scalata da mister, i principi e le idee di calcio del tecnico, in questo
interessante contributo.
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DIRETTORE EDITORIALE: LUCCHESI MASSIMO
A cura della redazione
www.Allenatore.net Il modello di gioco - fase difensiva
LA CARRIERA DA GIOCATORE
Esordisce in serie A nella stagione
1987/88 con la formazione toscana, la
quale però nello stesso anno retrocede
in serie B. Nella serie cadetta Di
Francesco è titolare, ma l'Empoli non
disputa un buon campionato e finisce per
retrocedere in serie C1. Le due stagioni
successive vedono Eusebio protagonista
con i toscani, tanto che nella stagione
1991/92 approda alla Lucchese in serie
B, con la quale disputa quattro ottime
stagioni. Dopo diversi anni di serie C e
serie B, riassapora la serie A nel 1995, Foto: wikipedia - Il giovane Eusebio Di Francesco quando vestiva la
maglia dell'Empoli.
passando al Piacenza. Ormai a 26 anni
Di Francesco è un giocatore maturo, “Appesi gli scarpini al chiodo”, Di
consapevole dei propri mezzi e pronto Francesco non intraprende subito la
per una grande squadra, e infatti dopo carriera da allenatore, bensì il primo
due ottime stagioni al Piacenza, nella incarico che ricopre è quello di Team
stagione 1997/98 passa alla Roma. Nella Manager nella Roma, nella stagione
capitale vive i suoi anni migliori da 2005/2006. Nella stagione 2007, riveste
calciatore, vincendo nella stagione per sei mesi, addirittura il ruolo di
direttore sportivo della Val di Sangro.
38
Il modello di gioco - fase difensiva
39
Il modello di gioco - fase difensiva
codificati, che se ben assimilati dai gestione della linea e molta imprecisione
giocatori danno spesso vita a giocate in fase di costruzione bassa.
spettacolari e perfette per qualità e La sensazione è che ci volesse ancora
tempi. tempo per metabolizzare i principi del
Un altro marchio di fabbrica del tecnico tecnico. Per di più alcuni giocatori
abruzzese è la grande organizzazione e sembravano inadatti ad un gioco
l'atteggiamento in fase di non possesso. abbastanza rigido, ad esempio
Proprio tale fase è quella che distingue Nainggolan, riportato a fare la mezzala
maggiormente Di Francesco da Zeman. dopo un anno da trequartista, trovava
I principi di massima sono più o meno non poche difficoltà “imprigionato” nei
gli stessi, ovvero squadra corta e grande movimenti di catena prestabiliti. Dzeko
pressione e pressing sugli avversari. Ma, risultava abbastanza isolato, mentre
mentre Zeman, richiedeva una pressione Perotti faticava a muoversi in modo
continua (anche quando non era corretto sulla catena di sinistra. Ma con
possibile) e non lavorava con la linea in il passare delle partite le cose sono
modo funzionale sottoponendola a rischi decisamente migliorate e nel mese di
inutili, la fase di non possesso del tecnico dicembre la Roma ha toccato il momento
è molto più efficiente. di massima efficacia e bellezza.
La squadra viene mantenuta sempre In campionato si era portata a ridosso
corta e compatta, ma la linea lavora in delle prime posizioni e in Champions ha
relazione alla palla in modo molto superato il girone brillantemente.
efficace, accorciando e scappando
correttamente. Il pressing viene attuato
in modo specifico, ed è innescato da
“trigger”(input), ben riconosciuti dai
calciatori.
Possiamo quindi affermare che il calcio
di Di Francesco è un calcio ben
organizzato, che richiede estrema
precisione dei meccanismi e di tempi di
gioco in fase di possesso e grande
dispendio psico fisico in fase di non
possesso.
ALLA ROMA
Vediamo adesso quali sono i tratti
distintivi della stagione in corso alla
guida della Roma. L'inizio non è stato dei
migliori per i giallorossi, a prescindere
dai risultati, la squadra sembrava
estremamente vulnerabile e si
denotavano principalmente tre cose:
scarsa efficienza nel pressing, cattiva
Foto: Shutterstock.com - bestino
40
Il modello di gioco - fase difensiva
Patrik Schick
coordinato, riuscendo rimanere molto
compatta e coprendo bene lo spazio alle
proprie spalle grazie alla velocità dei suoi
difensori centrali. In fase di possesso,
mantenendo i propri principi, il tecnico
ha cercato di apportare alcuni
accorgimenti per valorizzare
maggiormente i propri interpreti. Ecco
che gli interni non sono obbligati a
connettersi in modo preordinato con gli
esterni (tipico movimento ad aprirsi delle
mezzali), ma a volte occupano
posizionalmente gli half spaces.
In questo modo la costruzione bassa
diventa un po' più ragionata, può godere
di più linee di passaggio e non dipende
esclusivamente dai movimenti delle
catene laterali.
Detto questo, comunque il calcio della
Roma rimane un calcio essenzialmente
verticale, che da il meglio di se in fase
di transizione e in fase di pressione della
avversario. La crisi del mese di Gennaio
è sicuramente evidente, ma ci sentiamo
di affermare che le responsabilità non
siano da attribuire solo al tecnico, bensì
soprattutto alle molteplici vicende
extracampo (eventuale cessione di
Dzeko, problema Shick etc).
Ma il tecnico giallorosso, per cercare di
Foto: Shutterstock.com - Bestino
invertire la tendenza, nell'ultima partita
contro il Verona, ha compiuto una In questa stagione 2017-18, Schick a giocato in totale 366 minuti,
importante svolta tattica, giocando con 7 volte è entrato a partita in corso, 3 volte è partito titolare.
A segnato una sola rete, contro il Torino in Coppa Italia.
il 4-2-3-1. In questo modo Nainggolan
Il giocatore in totale ha saltato ben 15 partite su 24 a causa di
gioca in una posizione più vicina alla parecchi infortuni.
porta ed è libero di svariare alle spalle Infor. muscolare 28/01 - 17/02/18 (20 giorni - 4 partite perse)
di Dzeko e il bosniaco probabilmente Probl. muscolare 31/10 - 23/11/17 (23 giorni - 4 partite perse)
Infor. alla coscia 18/09 - 20/10/17 (32 giorni - 6 partite perse)
risulta meno isolato in avanti. Infor. alla coscia 07/09 - 14/09/17 (7 giorni - 1 partita persa)
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42
N° 160
Febbraio 2017
Juventus vs Tottenham
a cura della redazione
Champions League: i numeri e la tattica della super sfida allo Juventus Stadium.
4-2-3-1 4-2-3-1
A disposizione: 1 1 A disposizione:
2 24
23 W. Szczęsny 22 P. Gazzaniga
8 C. Marchisio 2 K. Trippier
4 6
22 K. Asamoah 3 D. Rose
24 D. Rugani 7 H. Son
3
12 V. Wanyama
5
27 S. Sturaro
30 R. Bentancur 17 M. Sissoko
33
27 Lucas
12
37 S. Muratore
6
Sostituzuioni
19
Sostituzuioni
Bentancur entra al posto di Khedira (66') H. Son entra al posto di Alli (83')
Sturaro entra la posto di Mandžukić (76') Lucas entra la posto di Lamela (89')
5 15
Asamoah entra al posto di Costa (92’) Wanyama entra al posto di Eriksen
(92’)
Marcatori
33 23
Higuain (2'e 9') Marcatori
H. Kane (35')
C. Eriksen (71')
11 20
17 11
9 10
Arbitro: Felix Brych (GER) Assistenti: Mark Borsch (GER) - Stefan Lupp (GER)
A. Sandro S. Aurier
Mandzukic C. Eriksen
Chiellini
Pjanic Dembélé D. Sánchez
Buffon H. Lloris
D. Alli
D. Costa G. Higuaín H. Kane
M. Benatia J. Vertonghen
S. Khedira
E. Dier
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DIRETTORE EDITORIALE: LUCCHESI MASSIMO
A cura della redazione
www.Allenatore.net Il modello diLeague
Champions gioco - fase difensiva
Sfida complicatissima per la Juventus di qualità. Gli Spurs sono una squadra
Max Allegri nel primo ottavo di finale di propositiva, a cui piace imporre il proprio
Champions League. di gioco, fatto di un ottimo possesso
All'Allianz Stadium di Torino arriva il palla strategico, funzionale a ricercare i
Tottenham di Mauricio Pochettino. Gli giocatori tra le linee. In fase di possesso
inglesi sono reduci da un'ottimo i terzini sono molto propositivi e
momento di forma e hanno subito garantiscono l'ampiezza, gli esterni
l'ultima sconfitta in Premier League il 16 offensivi spesso convergono dentro il
Dicembre contro il City. campo per occupare gli half spaces, uno
Anche la Juve si presenta dei due centrocampisti centrali si
all'appuntamento in buone condizioni. In abbassa in fase di costruzione, dando
campionato non perde addirittura dal 16 equilibrio anche in caso di perdita del
novembre con la Sampdoria, e dopo pallone.
quella partita ha letteralmente blindato L'occupazione degli spazi è molto
la porta, subendo appena un gol in sedici dinamica con continui smarcamenti
gare. coordinati tra essi.
Negli ultimi due mesi Allegri ha virato Per di più in transizione negativa i
definitivamente verso il 4-3-3, visto lo giocatori cercano la riconquista
“stato di grazia” dei tre centrocampisti immediata con una contropressione sul
Pjanic, Matuidi e Khedira, ma l'infortunio possessore avversario, recuperando
capitato a Matuidi e la non perfetta spesso palla immediatamente.
condizione di Marchisio inducono Allegri La partita si mette subito benissimo per
a cambiare sistema di gioco per questa la Juve, grazie ad una partenza molto
partita. convinta.
Juve che si schiera con un 4-2-3-1. La doppietta di Higuain (1° e 9° minuto)
Se la linea difensiva è praticamente porta sul 2 a 0 i bianconeri, ma non
quella titolare con De Sciglio a destra, demoralizza assolutamente gli inglesi,
Benatia, Chiellini centrali e Sandro a anzi.
sinistra, il reparto di centrocampo è Raggiunto il doppio vantaggio la Juve si
quello con più problemi e soprattutto abbassa troppo, rinunciando quasi
vede la presenza di giocatori non al top. sempre a pressare in avanti e permette
Khedira e Mandzukic sono reduci da al Tottenham di esaltare le proprie
qualche acciacco e Pjanic con il 4-2-3-1 qualità. A lunghi tratti i bianconeri non
non è efficace come quando gioca in un riescono ad uscire dalla propria trequarti
triangolo di centrocampo. In avanti campo, anche se a metà del primo tempo
Douglas Costa occupa la zona tra le Higuain sfiora il 3 a 0 dopo una
linee, libero di svariare soprattutto verso ripartenza.
sinistra, mentre Bernardeschi occupa la Al 35° minuto Kane accorcia le distanze,
fascia destra. Per finire Higuain è il meritatamente: palla persa in uscita
terminale offensivo. dalla Juve, verticalizzazione immediata
Il Tottenham si schiera con il consueto e passaggio filtrante per l'attaccante
4-2-3-1, con in avanti tanto talento e inglese che attacca la profondità sul filo
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Il modello diLeague
Champions gioco - fase difensiva
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N° 160
Febbraio 2018
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DIRETTORE EDITORIALE: LUCCHESI MASSIMO
Luca Bellini
Allenatore UEFA B, Laureato Magistrale in Scienza e Tecnica
dello Sport Docente a Contratto di T.T.D. degli Sport di Squadra
- Modulo di Calcio - presso la Scuola di Sc. Motorie
dell'Università Statale di Milano
76
Il modello di gioco - fase offensiva
Immagine 4b
Immagine 6
Dc
Cc
Cc
Dc
Es
Nainggolan
Immagine 7
Immagine 5b
Td Dc
77
Il modello di gioco - fase offensiva
Quella appena descritta è una delle I flussi di gioco sulle corsie esterne
situazioni che prevedono lo sfruttamento vengono garantiti non solo
dell’ampiezza del campo per mezzo dei dall’interazione esterno di difesa –
terzini, ma ovviamente non è l’unica. esterno d’attacco, ma anche dai
Un’altra situazione che prevede questo movimenti di Nainggolan. Quando il
sviluppo del modello di gioco è resa belga gioca da trequartista centrale o da
possibile dagli esterni d’attacco che si vertice alto del triangolo di centrocampo
abbassano per ricevere palla. capita che il suo abbassamento liberi uno
L’abbassamento avviene “dentro il spazio che viene occupato dall’esterno
campo” (immagine 8a 8b immagine d’attacco, che di conseguenza ne libera
9a 9b) indipendentemente dal sistema uno ulteriore per la salita del terzino di
di gioco di base scelto. parte (immagine 10).
Immagine 8a Immagine 10
Ed Td
Nainggolan
Ts Es
Immagine 8b
Td
Immagine 11
Immagine 9b
Md
Es
Ed
Td
Ts
78
Il modello di gioco - fase offensiva
Immagine 12
Il coinvolgimento di Nainggolan non deve
essere inteso però solo come espediente
per liberare spazi a vantaggio di altri
Ed giocatori. Infatti il belga, che possiede
Md anche doti tecniche di tutto rispetto,
Ac
spesso abbinandole alla sua mobilità che
gli deriva dalla “capacità di corsa”, si
Es
trova a rivestire con efficacia il ruolo di
“regista” (immagine 14) per rifinire
l’azione o mettersi nelle condizioni di
I movimenti delle mezze ali sono quelli essere lui stesso l’eventuale finalizzatore
che più sono influenzati dalla presenza (immagine 15).
di Nainggolan. La sua grande mobilità,
al netto della posizione che assume in Immagine 14
ES
Ms Immagine 15
Ed
Naingoolan
79
Il modello di gioco - fase offensiva
Immagine 16
Ciò conferma come la Roma di Di
Francesco sia una squadra che cerca in
ogni situazione di gestire la palla e
l’occupazione del campo tratti
contraddistintivi della filosofia del tecnico
in tutte le sue esperienze (immagine
5 vs 3 17).
Nainggolan
Immagine 17
Possesso in posizione 6 vs 6+2 in 3 settori per attacco alla profondità sugli esterni
Questa possesso palla posizionale permette di lavorare su alcuni aspetti emersi dall'analisi della Roma di Eusebio
di Francesco e del suo modello di gioco. Nel dettaglio questa esercitazione riguarda la fase offensiva o di "spinta"
dei terzini e la mobilità della punta centrale per quanto riguarda la fase di possesso di un 4231 (e con gli opportuni
adattamenti di un 433). In fase di non possesso invece alcuni degli aspetti maggiormente sollecitati
dall'esercitazione riguardano l'azione di pressione e chiusure delle linee di passaggio da parte dei centrocampisti
centrali e l'azione di pressione da parte della punta centrale che si torva in condizione di difendere sempre in
inferiorità numerica 3vs1.
In uno spazio diviso come in figura si esegue un possesso in posizione 6 vs 6+2 dove dopo un numero prestabilito
di passaggi la punta deve ricevere in una delle zone delimitate dai cinesini blu (dove non è contrastabile) e
servire o il terzino in sovrapposizione o gli esterni.
REGOLE: gli esterni possono fare gol solo nella porta centrale, i terzini solo in quelle esterne, mentre la punta
una volta effettuato il passaggio può fare gol in qualsiasi porta. Fino a quando non si è raggiunto il numero di
passaggi concordati i giocatori devono stare nei propri settori come in figura mentre successivamente possono
muoversi e occupare gli altri settori.
N° 160
Febbraio 2018
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Alberto D’Arcangelo
Allenatore UEFA B, Il modello di gioco - fase difensiva
Ha lavorato nel Brescia Calcio (Serie B), attualmente è
Videoanalista tattico nell'Udinese (Serie A).
Immagine 3
Ÿ Attuazione di un pressing
ultraoffensivo organizzato, lavoro
uomo su uomo.
82
Il modello di gioco - fase difensiva
Immagine 4 Immagine 6
2
Nell'immagine 6, squadra in pressione
ultraoffensiva contro la Juve, con l'uscita Un aspetto interessante da sottolineare
in zona altissima del terzino sinistro è il sincronismo negli inviti/segnali e
Kolarov su Cuadrado. nelle pressioni tra gli attaccanti e i
centrocampisti.
GIOVANNI MUSSA
800 54 67 17
Il modello di gioco - fase difensiva
Immagine 10
Immagine 7a
Immagine 7b
Immagine 11b
Immagine 8
84
Il modello di gioco - fase difensiva
Il fotogramma 16 evidenzia la
Immagine 12 disposizione della squadra raccolta al
limite della propria area di rigore.
Immagine 13
Immagine 16
Immagine 14
Nel lavoro della linea difensiva,
principalmente orientata sulla palla, si
può notare la "copertura stretta" del
primo centrale su palla laterale
(fotogrammi 17-18) che, assieme ai
raddoppi in zona esterna, consente alla
squadra di essere sempre forte in zona
palla.
Immagine 15 Immagine 17
85
Il modello di gioco - fase difensiva
Immagine 21a
Immagine 19
Radja Nainggolan
TRANSIZIONI NEGATIVE
La riaggressione è un altro principio
chiave della squadra giallorossa. A palla
persa la Roma è abile nel creare densità
immediata in zona palla, lo fa in maniera
feroce, scalando in avanti, per cercare
di tornare immediatamente in possesso
della sfera (immagine 20).
Immagine 20
86
Il modello di gioco - fase difensiva
10 vs 10 + portiere
A seguire propongo, in base a quanto esposto nel contributo, una esercitazione situazionale per la fase di non
possesso, finalizzata ad allenare il pressing ultraoffensivo e la riaggressione dell'avversario, due principi chiave
della Roma di Di Francesco.
Si svolge una partita 10 vs 10 + portiere: la squadra blu attacca una linea di meta posta ai 65 m e difende la
porta; al contrario i rossi difendono la meta ed hanno l’obiettivo di fare gol. Si possono schierare le squadre in
base alla contrapposizione tattica prevista nella partita domenicale.
Il gioco inizia e riparte sempre dal portiere dei blu che rimette in gioco sul corto; i rossi devono cercare di
riconquistare palla il più velocemente possibile, impedendo agli avversari di portare la sfera oltre la linea di meta
(1 punto conquistato). Viene segnata con dei cinesini la metà del campo di gioco. Se il recupero palla avviene
oltre la metà campo, i rossi possono concludere immediatamente in porta; se si riconquista palla sotto la metà
campo, è obbligatorio consolidare il possesso con un minimo di 4 passaggi prima di poter andare a concludere
in porta. In questo caso i blu dovranno riaggredire immediatamente.
L’esercitazione può essere proposta nei giorni/momenti della settimana dedicati al lavoro tattico
88
N° 160
Febbraio 2018
In grafica, le soluzioni e le relative disposizioni, sul calcio d'inizio di Atletico Madrid, Pescara,
Toronto Fc, Sampdoria, Tianjin Quanjian.
Il Calcio d’inizio e le soluzioni schematizzate da esso originate sono generalmente poco curate o orientate
verso un consolidamento del possesso, ma esistono ancora allenatori sul panorama mondiale che
cercando di creare soluzioni ad hoc per sfruttare al massimo fin da subito le caratteristiche peculiari dei
propri giocatori.
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DIRETTORE EDITORIALE: LUCCHESI MASSIMO
Vincenzo Russo
Allenatore UEFA B, Match Analyst Pro, Esperto di Big Data Palle inattive: soluzioni ed accorgimenti tattici
Analysis
SOLUZIONE 1
Il boemo predispone ben 8 giocatori sulla
ZAMPANO
linea mediana con i soli due difensori centrali
MANCUSO
PALAZZI a sostegno. Lo sviluppo si origina da uno
PETTINARI
KANOUTE BOVO scambio corto tra i due centrocampisti
BRUGMAN
(Kanoute, Brugman) con il resto degli
PERROTTA
BENALI
elementi che si muovono immediatamente
verso la metà campo avversaria. Sulla
sinistra l’ala di parte (Benali) ed il laterale
Immagine 1
basso (Mazzotta) attaccano frontalmente lo
MAZZOTTA
spazio, lo stesso viene fatto sul versante
opposto dalla punta centrale (Pettinari),
dall’ala (Mancuso) e del laterale basso
(Zampano) mentre la mezzala (Palazzi)
BOVO
resta in zona a sostegno della catena di
parte ed a copertura dello spazio
(immagine 1). Dopo un primo scambio a
ridosso del cerchio di centrocampo, la palla
viene consegnata al difensore centrale
Immagine 2 (Bovo) mentre gli elementi predisposti
all’avanzamento offensivo si muovono verso
l’ultimo terzo di campo come da indicazioni
ZAMPANO
del tecnico (immagine 2).
MANCUSO
Il centrale difensivo (Bovo) orienta il
BOVO
PETTINARI
controllo verso l’esterno liberandosi due
sviluppi differenti: sul corto tra le linee ha
la possibilità di giocare verso l’ala di parte
(Mancuso) che ha interrotto la sua corsa
offrendosi come soluzione di passaggio
Immagine 3 oppure orientare l’azione offensiva verso il
laterale basso (Zampano) e la punta
centrale (Pettinari) che si stanno
decentrando verso la corsia esterna
ZAMPAGNO
cercando una situazione di vantaggio
PETTINARI MANCUSO
numerico rispetto agli avversari.
Quest’ultima sarà la scelta preferenziale in
quanto utile a raggiungere rapidamente
l’ultimo terzo di campo mettendo in
apprensione la retroguardia avversaria fin
Immagine 4
dai primi secondi di gioco (immagine 3-4).
90
Palle inattive: soluzioni ed accorgimenti tattici
SOLUZIONE 2
I canadesi posizionano cinque
giocatori a ridosso della linea
Immagine 5
mediana con le due punte su
palla (Giovinco, Altidore), i
laterali di centrocampo VAZQUEZ
MORROW
MAVINGA
(Morrow, Beitashour) pronti a GIOVINCO
(immagine 6).
Una volta che il laterale
(Morrow) riceve palla ha la
possibilità di giocarla di prima
intenzione tra le linee avversarie per la punta accorrente (Giovino) o sfruttare la sua
rapidità nel cambio passo per tentare un duello individuale col laterale basso
avversario, soluzione poi scelta (immagine 7).
91
Palle inattive: soluzioni ed accorgimenti tattici
SOLUZIONE 3
In occasione del calcio d’inizio i Blucerchiati
Immagine 8 si predispongono con sei elementi a ridosso
PRAET
SALA
della linea mediana con le due punte su palla
KOWNACKI
CAPRARI
(Caprari, Kownacki), il metodista (Capezzi)
CAPRARI REGINI SILVESTRE
CAPEZZI
CAPEZZI vicino al punta di battuta, il trequartista
(Alvarez) e la mezzala sinistra (Verre)
defilati sull’esterno mentre sulla corsia
opposta si prepara la mezzala di parte
ALVAREZ
ALVAREZ
(Praet). Lo sviluppo si origina con un
VERRE VERRE passaggio di scarico di Caprari verso Regini
(immagine 8).
Immagine 9
Il centrale difensivo (Regini) ferma la palla
REGINI
KOWNACKI SILVESTRE
a vantaggio dell’accorrente compagno di
CAPRARI
reparto (Silvestre) perdendo un tempo di
CAPEZZI gioco e permettendo l’avanzata verso
l’ultimo terzo di campo dei giocatori
predisposti al compito. Il difensore n°26
ALVAREZ
(Silvestre) apre il gioco sulla corsia sinistra
verso la coppia di centrocampisti (Alvarez,
VERRE
Verre) in progressione offensiva mettendo
da subito apprensione alla retroguardia
avversaria che si ritrova un 2v1 esterno
(immagine 9-10-11).
Immagine 10
Immagine 11
GIOVANNI MUSSA
ALVAREZ
VERRE
800546717
92
Palle inattive: soluzioni ed accorgimenti tattici
SOLUZIONE 4
Nell’ultima gara di campionato
contro i campioni in carica del
Guangzhou Evergrande, gli
uomini di Cannavaro hanno
mostrato una interessante ZHAO XURI
MODESTE
soluzione da calcio d’inizio. I MI HAOLUN SUN KE
WITSEL WANG YONGPO
DALUN
93
94
N° 160
Febbraio 2018
Champions League: i numeri e la tattica della super sfida allo Stadio OSK Metalist.
4-2-3-1 4-2-3-1
A disposizione: 30 1 A disposizione:
2 24
26 M. Shevchenko 28 Ł. Skorupski
9 Dentinho 5 J. Jesus
4 44
18 I. Ordets 7 L. Pellegrini
21 A. Patrick 14 P. Schick
44
34 I. Petriak 23 G. Defrel
59 O. Zubkov 20 25 B. Peres
11
74 V. Kovalenko 30 Gerson
31
6
Sostituzuioni Sostituzuioni
Ordets entra al posto di Kryvtsov (45+3')
Kovalenko entra la posto
16 Peres entra al posto di Florenzi (71')
Gerson entra la posto di Uunder (72')
8 6
di Bernard (90+3') Defrel entra al posto di Nainggolan
(83’)
Marcatori
11 17
F.Ferreyra (52’) Marcatori
Fred (71’) C. Ünder (41’)
7 4
10 8
19 9
Arbitro: William Collum (SCO) Assistenti: David McGeachie (SCO) - Francis Connor (SCO)
Ismaily Florenzi
Under
Bernard De Rossi
Rakitskiy Manolas
Fred
Džeko Nainggolan Alisson
Pyatov Taison Ferreyra
Kryvtsov Strootman Fazio
Stepanenko
Perotti
Butko Kolarov
Marlos
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Champions gioco - fase difensiva
Partita importantissima per la Roma che “bottino pieno” in Ucraina sarebbe un bel
vola a Donetsk per affrontare lo passo in avanti in ottica qualificazione.
Shakhtar. La squadra ucraina è stata una Le idee di gioco della Roma non
delle sorprese della fase a gironi, discostano molto da quelle dello
riuscendo ad eccedere agli ottavi a Shakhtar. I maggiori sviluppi sono
discapito del Napoli di Maurizio Sarri. prevalentemente esterni, con i canonici
Il campionato ucraino è ripreso da una movimenti alternati del terzino con
settimana, dopo la lunga sosta invernale, l'esterno alto. I due esterni alti Perotti e
e la condizione fisica potrebbe non Under (in grande spolvero) giocano a
essere ottimale, ma in realtà la piedi invertiti e convergono dentro al
prestazione degli uomini di Paulo campo, con o senza palla, mentre
Fonseca è molto positiva. Lo Shakhtar è Kolarov e Florenzi sono due laterali di
una squadra molto abile in fase di gamba e piede e garantiscono un ottima
possesso palla, con giocatori bravi spinta, ma purtroppo la condizione
tecnicamente e abili soprattutto in precaria di Florenzi reca non pochi
transizione positiva. Gli ucraini si problemi ai giallorossi.
schierano con il consueto 4-2-3-1, molto Alle spalle di Dzeko agisce Nainggolan,
propositivo. libero di svariare su tutto il fronte di
La qualità tecnica messa al servizio di un attacco, di raccordarsi con il bosniaco o
gioco posizionale ben eseguito, rendono di “buttarsi” negli spazi, ma
lo Shakhtar una squadra piacevole. oggettivamente la prestazione del belga
In fase di possesso i due laterali bassi si non è delle migliori.
alzano molto mentre i due esterni I due centrocampisti centrali sono De
vengono dentro al campo ad occupare Rossi e Strootman, con l'olandese più
gli half spaces, uno dei due propenso ad alzarsi e il capitano che
centrocampisti funge da raccordo con i spesso si abbassa quasi sulla linea dei
due centrali difensivi mentre l'altro si difensori in fase di possesso, per
alza leggermente. Davanti un attaccante facilitare la costruzione bassa.
come Ferreyra, molto veloce e abile Entrando nell'analisi della partita,
tecnicamente “allunga“ la squadra possiamo sicuramente definire il match
quando è necessario, o fraseggia con i a due volti. La Roma gioca un ottimo
tre trequartisti. primo tempo, creando alcune situazioni
Come vedremo proprio i movimenti pericolose e realizzando un gol molto
coordinati sulla fascia sinistra tra Ismaily bello, soprattutto, per la costruzione
e Bernard hanno messo in grande della manovra che ha portato alla
difficoltà la Roma. conclusione di Under. Anche lo Shakhtar
Di Francesco continua per la strada ha creato qualche situazione
intrapresa da ormai tre turni in serie A, interessante, ma comunque la
ovvero sceglie ancora il 4-2-3-1. In retroguardia giallorossa non è mai
campionato con il nuovo sistema di gioco andata in grande difficoltà. Come al
sono arrivate tre vittorie e ottenere solito i giallorossi sono stati molto
compatti, con la linea sempre pronta ad
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Il modello diLeague
Champions gioco - fase difensiva
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N° 160
Febbraio 2018
Durante la stagione l'allenatore cerca sempre di pianificare ogni sessione di allenamento, in modo da poter
inserire all'interno di essi gli obiettivi che ritiene necessario raggiungere.
All'interno della seduta un allenatore dovrebbe riuscire a introdurre le caratteristiche e gli aspetti della
squadra avversaria, senza ovviamente smettere di sviluppare le idee e i principi che regolano la sua idea
di calcio. Inoltre sarebbe ancora più importante e redditizio cercare di raggiungere tali obiettivi attraverso
l’utilizzo di esercizi ed esercitazioni sempre nuovi e stimolanti.
Visto che in genere l'allenatore ha molte informazioni sulla squadra avversaria da affrontare, l'obiettivo
sarà quello di creare e proporre esercitazioni che ricreino le situazioni che potrebbero verificarsi nella
partita, con quella determinata squadra.
RIVISTA ELETTRONICA DELLA CASA EDITRICE WWW.ALLENATORE.NET REG. TRIBUNALE DI LUCCA N° 785 DEL 15/07/03 SEDE VIA E.FRANCALANCI 418 – 55054 BOZZANO ( LU ) TEL. 0584 976585 - FAX 0236215556
DIRETTORE RESPONSABILE: FERRARI FABRIZIO
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DIRETTORE EDITORIALE: LUCCHESI MASSIMO
Vítor Marreco de Gouveia
Allenatore UEFA PRO, Appunti di viaggio
relatore per la federazione portoghese di calcio nei convegni
UEFA EXCHANGE PROGRAMME.
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Appunti di viaggio
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Appunti di viaggio
Conclusioni
L'obiettivo dell'allenatore durante la
sessione di allenamento deve essere
quello di scomporre la gara in situazioni.
Queste tipo di esercitazioni possono
essere molto utili per lavorare sui
propri concetti e principi di
gioco e contemporaneamente sulle
caratteristiche degli avversari.
GIOVANNI MUSSA
La capacità del mister dovrebbe
risiedere proprio nel riuscire a creare
esercitazioni che abbiano queste
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