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Il modello di localizzazione

industriale di Weber (1909)


Anno Accademico 2014-2015
Il Modello della “localizzazione
industriale” di Weber (1909)

Il modello si fonda su alcune ipotesi semplificatrici :

q Lo spazio è isomorfo (pianura omogenea) e isotropico in ogni punto;

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Il Modello della “localizzazione
industriale” di Weber (1909)
Il modello si fonda su alcune ipotesi semplificatrici :

q Lo spazio è «isomorfo» (pianura omogenea) e isotropico;


q Unico mercato di sbocco puntiforme (C);
q Esistono solo due mercati delle materie prime, puntiformi ed
“equidistanti” (M1 e M2);
q I costi di trasporto sono funzione lineare della distanza (t×d);
q L’impresa opera in concorrenza perfetta: i prezzi sono esogeni!
q La domanda del bene finale è rigida al prezzo ed illimitata: la
quantità prodotto finale è esogena!
q Un’unica tecnica di produzione caratterizzata da costi medi
costanti e da coefficienti di trasformazione fissi.
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Il Modello della “localizzazione
industriale” di Weber (1909)
I stadio L’impresa viene localizzata dove il costo di trasporto
tra il luogo di produzione e i mercati delle materie prime e dei beni finali
risulta minimo (principio di ottima localizzazione di Weber).

M2
M1

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I Stadio: Minimizzazione dei costi
di trasporto totali
Secondo Weber la localizzazione ottimale si ha nel punto
dove i costi totali di trasporto sono minimi:

delle materie prime dai luoghi di approvvigionamento Costo di


al luogo dove è ubicata l’impresa trasporto
Costo di
trasporto totale
dei prodotti finiti dal luogo in cui è ubicata l’impresa
(CTT)
al luogo di consumo

alla distanza del luogo di produzione dalle fonti di


È proporzionale …
approvvigionamento e dal mercato di distribuzione dei
beni

al peso delle materie prime e del prodotto finito

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Il Triangolo localizzatore
di Weber (1909)

Nel caso in cui ci siano due fattori produttivi ed un unico mercato


di sbocco la localizzazione dell’impresa può avvenire:

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Ø In prossimità del Mercato di sbocco (C) C
Ø In prossimità di una fonte delle materie
prime (M1 o M2)
Ø In un punto intermedio (P) P

M1 M2
Il triangolo delimita lo spazio entro cui
individuare la localizzazione ottimale Triangolo localizzatore

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In modo puntiforme nello spazio sono localizzati i mercati dei
fattori di produzione (M1, M2) e il mercato del bene (C).
Un’impresa, in concorrenza perfetta nella produzione e vendita
del bene, deve decidere dove localizzarsi tenendo conto che
dalla vicinanza/lontananza dai diversi mercati dipendono i costi
complessi di produzione. L’impresa, quindi, sceglie la sua
localizzazione in modo da minimizzare i costi totali di
produzione.

CTT = t1q1m1 + t 2 q2 m2 + tC qC d C
Dove mi posizionerò? Secondo Weber, la
localizzazione ottima è quella che minimizza la
somma dei costi di trasporto (principio di
localizzazione ottima di Weber).
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CTT = t1q1m1 + t2 q2 m2 + tC qC d C

Dove:
— t1,t2,tc sono rispettivamente I costi unitari di
trasporto dai due mercati dei fattori di produzione
M1 e M2 e dal mercato di vendita C
— q1,q2,qc sono rispettivamente le quantità di fattori
di produzione 1 e 2, e di bene finale trasportati.
— m1,m2, dc sono rispettivamente le distanze
dell’impresa dai due mercati dei fattori di
produzione M1 e M2 e dal mercato di vendita C.

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ž Uguali costi di trasporto unitari:
CTT = tq1m1 + tq 2 m2 + tqC d C

= t ( q1m1 + q 2 m2 + qC d C )

ž Coefficienti di trasformazione fissi ed unitari, 1:1

CTT = qt1m1 + qt 2 m2 + qt C d C

= q (t1m1 + t 2 m 2 + t C d C )

ž Uguali costi di trasporto unitari e coefficienti di trasformazione


fissi ed unitari, 1:1
CTT = tqm1 + tqm2 + tqd C

= tq( m1 + m2 + d C )
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Orientamento alla
Caratteristiche Orientam. al mercato
fonte (input
del processo (output oriented)
oriented)
Peso estrazione minerali costruzioni in cemento

Volume balle cotone compresso costruzione container

produzione pane e
Deperibilità conserve in scatola
pasticceria
imballaggio per la produzione e vendita
Fragilità
spedizione cristalli

codifica informazioni
Rischio assemblaggio esplosivi
segrete
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Se il costo marginale di trasporto del
I° CASO: Localizzazione
prodotto finito supera la somma dei costi
marginali di trasporto delle materie prime in C

Se la somma dei costi marginali di


II° CASO: Localizzazione
trasporto delle materie prime supera il
costo marginale di trasporto del in M1 o M2
prodotto finito

Se il costo marginale di trasporto di ogni


III° CASO: singolo componente (materie prime e Localizzazione
prodotto finito) non eccede la somma di in P
tutti gli altri

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v Il caso di una coppia fonte-mercato (Hotelling)
F L M

§ Due opposte forze di attrazione


§ prevale l’estremo cui sono associati i maggiori costi unitari di
trasferimento M1

v Il poligono di localizzazione (Weber)


di
P

M3

Condizione di ottimo: dove le forze si bilanciano M2

P. di ottima localizzazione (poligono convesso) dove Min=Σ di ci


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II stadio: date le economie di
agglomerazione…

La scelta localizzativa dipenderà da un “costo


opportunità” derivante dal localizzarsi in
prossimità di altre imprese (vantaggi
agglomerativi) e dai nuovi costi da sostenere
nello scegliere una diversa localizzazione rispetto
a quella a costo minimo

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Definiamo:

ISOTIMA: il luogo delle localizzazioni caratterizzate dal medesimo


costo di trasposto da e verso un determinato punto nello spazio
(per esempio, mercato finale o degli inputs).

ISODAPANA: il luogo delle localizzazioni per le quali è costante…

- La somma dei costi di trasporto da e verso tutti i mercati;

- La differenza di costo totale di trasporto rispetto al punto di


ottima localizzazione di Weber (extra-costo);

- La somma delle isotime.

(N.B.:le tre definizioni di isodapana sono equivalenti!)


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15€
10€
5€

Isotima

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70
10€
5€

M1
15€
10€
5€

Isotima

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71
10€
5€ 15€
10€
M1 15€
5€
10€
M2
5€

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72
??€
10€
5€
15€

15€ 10€
M1
10€ 5€
M2
5€

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10+15+15=40€
10€
5€

M1 15€
10€
M2
5€ 5€
10€
C
15€

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M1 M2
L

Isodapana

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Area di agglomerazione

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B C

Isodapana v dell’impresa
C

… se le economie di agglomerazione portano ad un risparmio di


costo superiore a v=5 €, allora le imprese si localizzeranno 76
nell’area di intersezione (triangolo chiaro).
Isodapana v dell’impresa
D
Considerazioni
sul Modello di Weber (1909)

Pregio della teoria weberiana:

Introduce l’ipotesi di costi addizionali di


trasporto per affrontare una nuova
localizzazione che permetta di ottenere
economie di agglomerazione

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— Natura statica del modello (sia a livello
microeconomico che a livello macroeconomico);
— È eccessivamente transport oriented (1° stadio);
— Natura supply oriented senza alcun accenno ai
fattori della domanda.
— È un modello eccessivamente astratto;
— Difficoltà di calcolo della località a costo minimo;
— Mancano ipotesi di interazione tra le imprese;

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L’incidenza dei trasporti si riduce a causa:
— dei progressi nei trasporti

— della riduzione del peso delle attività (meno industrie di base, più beni
di consumo, più servizi)

— della crescita dei salari

— dei nuovi fattori di localizzazione (es. l’informazione)

ò
Crisi dei modelli basati sui costi dei trasporti (ed eventuali
deviazioni)
Distanza fra la teoria e i comportamenti reali delle imprese

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