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Matteo Berti
Dipartimento di Scienze della Terra e Geologico-Ambientali
Università di Bologna
berti@geomin.unibo.it
Abramson L.W., Lee T.S., Sharma S. & Boyce G. M. (1996) – Slope stability and stabilization
methods. John Wiley & Sons, 629 pp.
Bromhead E.N. (1991) – Stabilità dei pendii. Dario Flaccovio Editore, 376 pp.
Fredlund F.K. & Krahn J. (1977) – Comparison of slope stability methods of analysis. Canadian
Geotechnical Journal, 14, 429-439.
Geo-Slope International Ltd – SlopeW Users’s Guide. Free download at http://www.geoslope.com
Lancellotta R. (1987) – Geotecnica. Zanichelli, 531 pp.
Nash D. (1987) – A comparative review of limit equilibrium methods of stability analysis. In:
“Slope Stability”, Anderson M.G. & Richards K.S. eds., John Wiley & Sons, 11-75.
Variabili in gioco e condizioni di equilibrio
resistenze disponibili τ
F= = [1]
sforzo di taglio agente τ m
Per un’analisi in tensioni efficaci, le resistenze disponibili τ possono essere espresse dal criterio di
rottura di Mohr-Coulomb in condizioni drenate:
Per un’analisi in tensioni totali, le resistenze disponibili sono date invece dal criterio di rottura di
Mohr-Coulomb in condizioni non drenate:
τ = cu [3]
come si può notare, le pressioni dell’acqua non sono richieste in questo tipo di analisi.
L’entità delle forze di taglio agenti si ricava combinando la [1] e la [2] (in tensioni efficaci):
τβ c' β + ( N − uβ ) tan φ '
Sm = = [4]
F F
Le equazioni della statica che possono essere usate per determinare le forze in gioco ( N, S m ) sono
tre:
Proviamo a derivarle per un singolo concio facendo riferimento ai simboli riportati in figura.
Notare che tutte le forze sono totali ed includono implicitamente il contributo dell’acqua.
db db
E L hL − E R hR + X L + XR =0 [5]
2 2
E L = E R + dE
X L = X R + dX
+ ( X R + dX ) = 0
db db
E R hL + dEhL − E R hR + X R [6]
2 2
Se definiamo α h l’angolo tra l’orizzontale e la linea di applicazione delle forze interconcio, si ha:
hR = hL + db tan α h
db db db
E R hR − E R db tan α h + dEhR − dEdb tan α L − E R hR + X R + XR + dX =0
2 2 2
e l’equazione [4]
Bromhead (1991) e Abramson et al. (1996) forniscono lo stesso risultato. Lancellotta e Nash non
considerano la [4] tra le equazioni disponibili, quindi indicano solo le 3n equazioni di equilibrio.
Sostituiscono però S m con la [4] nelle equazioni [E1] e [E3], per cui non hanno S m nelle incognite
ed il numero totale di incognite è 5n − 2 .
La guida di SlopeW (Geo-Slope International Ltd) conta 4n equazioni e 6n − 1 incognite, visto che
aggiunge il parametro λ alle incognite (vedi sotto).
Il problema è in ogni caso indeterminato e sono necessarie delle assunzioni. Quelle comunemente
adottate riguardano:
1) il punto di applicazione della forza N , assunta al centro della base del concio; elimino così
n incognite.
2) l’inclinazione delle forze interconcio
Si ottiene lo stesso risultato non considerando la [8] come nuova relazione (rimangono quindi 4n
equazioni) e sostituendo X con Eλf (x ) nelle equazioni [E1] e [E3]. Elimino così n − 1 incognite,
e con la prima assunzione arrivo a 4n − 1 incognite. Il problema è di nuovo sovradeterminato di 1.
Soluzione del metodo dell’Equilibrio Limite Globale
Nella formulazione generale del metodo dell’equilibrio limite vengono utilizzate 4 equazioni, tre
che esprimono l’equilibrio del concio ed una che permette di esprimere lo sforzo di taglio S m come
rapporto tra forza resistente e fattore di sicurezza:
∑ Wx − ∑ S m R − ∑ Nf = 0 [E4]
[Notare che nell’equilibrio dei momenti non compaiono le forze interconcio E ed X . Questo
perché su ogni lato di un concio agiscono le stesse forze E ed X con verso opposto (la forza E R
agente sul concio n è uguale alla forza E L agente sul concio n + 1 , ma con segno opposto), per cui
la sommatoria dei momenti di tutti i conci è pari a zero.]
∑ ( E − E ) − ∑ (N sin α ) + ∑ (S
L R m cos α ) = 0
− ∑ ( N sin α ) + ∑ (S cos α ) = 0
m [E5]
[Notare che anche in questo caso ∑ ( E L − E R ) = 0 su tutta la massa, per lo stesso motivo sopra
spiegato per l’equilibrio globale dei momenti]
Il valore di S m viene espresso con la [4]
ovvero come rapporto tra forza resistente e fattore di sicurezza F. E’ particolarmente importante
notare che il fattore di sicurezza F dovrebbe essere quello del concio di analisi, mentre verrà
uguagliato al fattore di sicurezza globale della massa: si assume cioè che tutti i conci hanno lo
stesso fattore di sicurezza.
ER = E L +
(c' β − uβ tan φ ')cosα + N tan φ ' cosα − sin α
[11]
F F
Fm =
∑ (c' βR + (N − uβ )R tan φ ') [12]
∑Wx − ∑ Nf
4) Equilibrio globale delle forze orizzontali
Ff =
∑ (c' β cosα + (N − uβ ) tan φ ' cosα ) [13]
∑ N sin α
Il calcolo può essere svolto nelle seguenti fasi (vedi file Matlab GLE.m):
a1N + a 2 E R = a3
b1N + b 2 E R = b3
a1 a 2 N a3
b1 b 2 ⋅ E = b3
R
Ax = b
usando l’algebra delle matrici è quella di moltiplicare entrambe le parti per l’inverso di A
A −1 Ax = bA −1
da cui
x = A −1 b
−1
N a1 a 2 a3
E = b1 b 2 ⋅ b3
R
Il vettore di sinistra contiene lo sforzo normale N e la forza interconcio normale E R del primo
concio di sinistra.
Per il secondo concio, il calcolo avviene nel medesimo modo. Anche in questo caso si hanno solo 2
incognite, visto che E L del secondo concio è uguale al valore di E R appena calcolato per il primo
concio. Si continua così fino all’ultimo concio di destra, per il quale si ha ovviamente E R = 0 .
4a. Calcolo del fattore di sicurezza rispetto ai momenti Fm
Si usa l’equazione [12] e si calcola Fm . Se il valore ottenuto è diverso da quello iniziale di tentativo
(punto 2) si ritorna al punto 2 scegliendo un’altro valore. Questo processo iterativo continua fino a
che i due valori del fattore di sicurezza rientrano all’interno del margine di approssimazione scelto.
Si usa l’equazione [13] e si calcola F f . Quindi si procede per iterazione come per il fattore di
sicurezza dei momenti.
5. Relazione λ − Fm , F f
I valori ottenuti di Fm e F f sono relativi ad un singolo valore di λ , scelto arbitrariamente nel punto
1. Con ogni probabilità, tali valori sono diversi ed indicano un diverso fattore di sicurezza del
versante per le forze e per i momenti.
L’intero ciclo 1-4 è quindi ripetuto per diversi valori di λ , così da costruire le due curve λ − Fm e
λ − F f (vedi figura). Il punto in cui le due curve si incrociano ( Fm = F f ) identifica il fattore di
sicurezza del versante.
Nella figura (dalla guida di SlopeW) viene indicato un valore iniziale di tentativo di λ pari a 2/3
della pendenza nicchia-piede della superficie di scorrimento.
Soluzioni semplificate
• la risultante delle forze interconcio è parallela alla base del concio, X / E = tan α
• la superficie di scorrimento è cilindrica, per cui f = 0 nella [12]
• equilibrio delle forze normali alla base del concio per il calcolo di N
• equilibrio globale dei momenti per il calcolo di Fm equazione [12]
Come si può notare, la forza normale N non dipende dal valore delle forze interconcio, ed è pari a:
N = W cos α [14]
oltre che dal poligono delle forze, si arriva alla [14] dall’equilibrio delle forze normali:
N − W cos α = 0
sin 2 α
− W + ( E L tan α − E R tan α ) + N cos α + E R tan α − E L tan α + N =0
cos α
N = W cos α
La forza normale così calcolata è utilizzata nell’equilibrio globale dei momenti [12]. Essendo la
superficie di scorrimento cilindrica, f = 0 e la [12] si riduce a:
Fm =
∑ (c' βR + (N − uβ )R tan φ ') [16]
∑ Wx
La [16] è un’equazione lineare e si risolve direttamente senza iterazioni.
Bishop semplificato
W − S m sin α
N=
cos α
visto che la forza di taglio S m dipende da E come indicato dall’equilibrio delle forze orizzontali
[E2]:
E R − E L + N sin α
Sm =
cos α
Pertanto, nella formula di N prostata da Bishop, che si deriva anche dalla formula generale [10]
ponendo X R = X L = 0
non compaiono le forze interconcio E ma esse sono tenute implicitamente in conto nei termini
derivati da S m . In questo sta la differenza fondamentale col metodo di Fellenius, in cui la forza
normale N non dipende in alcun modo dalle forze interconcio. Confronta la [17] con Nash p.40
equazione [2].
Fm =
∑ (c' βR + (N − uβ )R tan φ ') [18]
∑ Wx
Confronta con Nash p.40 equazione [4]
Le due equazioni [17] e [18] vanno risolte per iterazione, ma la convergenza è generalmente rapida.
Janbu semplificato
Il poligono delle forze e l’equazione per il calcolo di N sono uguali a quelle utilizzate nel metodo
di Bishop semplificato:
Ff =
∑ (c' β cosα + (N − uβ ) tan φ ' cosα ) [13]
∑ N sin α
confronta con Nash p.42 equazione [6]
Nota: Nash calcola anche l’equilibrio delle forze orizzontali di ogni singolo concio, ma i valori
ottenuti di E R e E L non vengono utilizzati nel calcolo. Altri autori (es. Abramson) usano solo le due
equazioni di equilibrio sopra indicate.
La soluzione segue quella generale sopra descritta ponendo λ = 0 , analogamente a quanto fatto per
Bishop semplificato. La differenza è che in questo caso viene utilizzato il fattore di sicurezza F f
rispetto alle forze orizzontali al posto di quello dei momenti.
• equilibrio delle forze verticali e orizzontali per il calcolo di N e E , equazioni [10] e [11]
• equilibrio globale dei momenti per il calcolo di Fm equazione [12]
• equilibrio globale delle forze orizzontali per il calcolo di F f equazione [13]
Il poligono delle forze e la procedura risolutiva è quella sopra illustrata per il metodo dell’equilibrio
limite generale.
La figura sottostante (dalla guida di SlopeW) mostra in modo chiaro le assunzioni relative ai tre
metodi sopra illustrati.
Esempio con Matlab
γ = 20 kN/m3
c' = 10 kPa
φ ' = 20°
Confrontiamo le forze calcolate da SlopeW con i vari metodi semplificati con quelle ottenute dalla
soluzione generale dell’equilibrio limite implementata in Matlab (file GLE.m). La soluzione
generale è quella illustrata precedentemente, basata sull’equilibrio delle forze orizzontali e verticali
di ogni singolo concio e sull’equilibrio globale delle forze orizzontali e dei momenti.
I vari metodi semplificati sono simulati utilizzando valori appropriati del parametro λ :
per semplicità, è stata utilizzata una funzione costante f ( x) = 1 . Si noti che nel file GLE.m di
Matlab deve essere specificato il fattore di sicurezza (come detto sopra il calcolo di F è iterativo e
bisogna partire con valori arbitrari); i valori riportati sono quelli ottenuti da SlopeW, in modo tale
da porsi nelle stesse condizioni e poter confrontare le forze sui conci.
I risultati del confronto sono riportati nelle pagine seguenti (tutti i valori sono in kN)
Fellenius
35.0
N Matlab
30.0
N SlopeW
25.0
20.0
15.0
10.0
5.0
0.0
0 2 4 6 8 10 12 14 16 18
-5.0
-10.0
N
Bishop semplificato
35.0
N Matlab
30.0
N SlopeW
25.0
20.0
15.0
10.0
5.0
0.0
0 2 4 6 8 10 12 14 16 18
-5.0
-10.0
N
30.0
25.0
ER Matlab
ER SlopeW
20.0
15.0
10.0
5.0
0.0
0 2 4 6 8 10 12 14 16 18
-5.0
-10.0
-15.0
ER
Janbu semplificato
35.0
N Matlab
30.0 N SlopeW
25.0
20.0
15.0
10.0
5.0
0.0
0 2 4 6 8 10 12 14 16 18
-5.0
-10.0
N
30.0
ER Matlab
25.0 ER SlopeW
20.0
15.0
10.0
5.0
0.0
0 2 4 6 8 10 12 14 16 18
-5.0
-10.0
-15.0
ER
Morgenstern & Price
35.0
N Matlab
30.0
N SlopeW
25.0
20.0
15.0
10.0
5.0
0.0
0 2 4 6 8 10 12 14 16 18
-5.0
-10.0
N
25.0
7.0
ER Matlab
20.0 ER SlopeW
6.0 XR Matlab
XR SlopeW
15.0 5.0
4.0
10.0
3.0
5.0
2.0
0.0 1.0
0 2 4 6 8 10 12 14 16 18
0.0
-5.0 0 2 4 6 8 10 12 14 16 18
-1.0
-10.0
-2.0
-15.0 -3.0
ER XR
Come si può notare, l’accordo è buono e ciò dimostra che adottando opportune espressioni delle
forze interconcio si riescono a simulare i vari metodi semplificati partendo dalla soluzione generale.
Una differenza significativa nei valori delle forze interconcio si nota però col metodo di Fellenius.
Come detto, l’assunzione dell’autore è che la risultante della forza interconcio è parallela alla base
dei conci, per cui X = E tan α . Questo è ciò che risulta dal calcolo con Matlab.
SlopeW, invece, considera pari a zero sia E che X e nella guida in linea, sezione “Simulation of
the various methods”, riporta che il metodo di Fellenius trascura le forza interconcio e che λ = 0 .
Queste affermazioni non sembrano corrette visto che il metodo assume in realtà λ = tan α e sia E
che X sono diverse da zero.
Dal punto di vista del calcolo di N , comunque, ciò non comporta alcuna differenza: si dimostra
infatti (vedi sopra) che l’assunzione di parallelismo tra forza interconcio e base del concio rende N
indipendente dal valore della forza interconcio.
Soluzione generale
Nel metodo generale, il fattore di sicurezza del versante è determinato calcolando Fm e F f per
diversi valori di λ , ed individuando il punto in cui Fm = F f . Nei grafici riportati di seguito
vengono confrontati i diagrammi λ − Fm , F f del versante di esempio calcolati con SlopeW (metodo
GLE) e col file Matlab GLE_IterativeF.m. Anche in questo caso l’accordo è buono.
Matlab
SlopeW