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Introduzione
Un tema affascinante nel campo complesso è certamente la zeta di Riemann; chiunque che ha affrontato
per la prima volta lo studio di tale argomento si sarà posto almeno un paio di domande come: “da dove
nasce l’equazione funzionale?” oppure “perché i numeri primi sono legati agli zeri della zeta di Riemann?”.
Nel 1986 Titchmarsh col suo libro (vedi [1]), mostrò ben sette tecniche per dimostrare l’equazione
funzionale.
Nel seguito l’autore dell’articolo mostra una tecnica analitica, ritenuta valida tra le varie dimostrazioni
(anche in [1]), che mette in evidenza la “natura frazionaria” (vedi [8]) insita nella zeta di Riemann, il suo
legame con i numeri primi e rappresenta essa stessa una ulteriore strada in cui emerge la stessa zeta.
( s) n s p
n 1 p-s
La relazione è nota come zeta di Eulero se s è considerata in campo reale e mostra il legame con i numeri
primi. Se s è considerata complessa abbiamo a che fare con la zeta di Riemann e con la famosa congettura
sugli zeri sulla retta critica (vedi [3][4][5]).
La funzione (s) è regolare per tutti i valori di s eccetto s=1 dove vi è un polo semplice e residuo 1. Essa
soddisfa l’equazione:
1
( s) 2s s 1 sin s (1 s) (1 s)
2
Per poter dimostrare il Teorema dobbiamo introdurre il concetto della formula di sommazione di Eulero
(vedi [6]).
Inizialmente immaginiamo una funzione f positiva e strettamente decrescente in un intervallo [1,n), come
nella figura successiva.
1
Per calcolare solo le aree tratteggiate sopra la curva, potremmo introdurre una sequenza di numeri {dn}
tale che:
n 1 n
d n f (k ) f ( x)dx, n 2,3,... (1)
k 1 1
Se poi generalizziamo ulteriormente (vedi [6]) senza richiedere per forza che la funzione f sia positiva e
decrescente, in generale la differenza in (1) può essere riscritta come:
n 1
d n I (k ) (2)
k 1
k 1
I (k ) f (k ) f ( x) dx
k
(3)
Nella (3) la funzione integranda è del tipo u dv con u = f(k)-f(x) e v=x+c. Scegliamo c=-(k+1) e integrando per
parti, assumendo che f sia continuamente derivabile, I(k) diventa:
k 1
I (k ) x k 1 f '( x)dx
k
(4)
2
Nella (4) la x fa da segnaposto e varia tra k e k+1 e si può sostituire con [x] cioè il più grande valore non
maggiore di x (ovvero minore uguale). Tenendo conto di ciò e sostituendo quindi nella (2) si ottiene:
n 1 n 1 k 1 n n
d n I (k )
k 1 k 1 k
x [ x] 1 f '( x)dx x [ x] f '( x)dx f '( x)dx
1 1
n
Per cui in generale vale il Teorema sulla formula di sommazione di Eulero di prima forma derivativa: Per
ogni funzione f con derivata continua nell’intervallo [1,n]
n n n
f (k ) f ( x)dx
k 1 1
x [ x] f '( x)dx f (1)
1
(5)
Gli ultimi due termini sulla destra rappresentano l’errore che si commette nel valutare la sommatoria solo
col primo integrale.
1
n n n
1
n n n
Sia (x) una funzione continua e derivabile in [a,b], allora se [x] è il più grande intero non eccedente x,
b b
1 1
a n b
(n) ( x)dx x [ x] 1/ 2 '( x)dx (a [a] 2 ) (a) (b [b] 2 ) (b) (7)
a a
La (7) è importante per la nostra trattazione dell’equazione funzionale della zeta di Riemann.
3
Essa è additiva rispetto all’intervallo (a,b]. Inoltre si suppone che n<= a < b <=n+1. Quindi abbiamo che:
b b
1 1
a x n 1/ 2 '( x)dx (b n 2 ) (b) (a n 2 ) (a) a ( x)dx
Per cui la parte destra della (7) si riduce a (b-[n])(b) e per b=n+1 vale solo (n+1).
1 b1 s a1 s x [ x] 1/ 2
b b
1
n a 1 n
s
1 s
-s
x s 1
dx (b s a s )
2
(8)
a
1 [ x] x 1/ 2 1
(s) +s s 1
dx (9)
s 1 1 x 2
Poiché [x]-x+1/2 è limitato l’integrale è convergente per >1 e uniformemente convergente in qualche
regione a destra di =0. E’ quindi una funzione analitica di s, regolare per >0, per cui il lato destro della (9)
è la continuazione analitica di zeta di Riemann con polo a s=1 e residuo 1.
[ x] x
1 1 1
1 s dx 1
0 x s1 dx 0 x dx s 1 , 2 0 x s1 2
s
(10)
[ x] x
( s) s dx per 0 < < 1 (11)
0
x s 1
Poiché l’integrale è convergente per > -1 (si rimanda a [6] per l’approfondimento) possiamo arrivare a
scrivere che:
1
[ x] x
(s) s 2 dx (12)
0
x s 1
4
1 sin 2n x
[ x] x (13)
2 n 1 n
2n
s
1 sin 2n x
dy 2 sin s (1 s)(( s))
s s sin y s 1
( s)
s
dx
n 1 n 0 x s 1
n 1 n 0
y s 1
2
1
( s) 2s s 1 sin s (1 s) (1 s)
2
Riferimenti
[1] The Theory of the Riemann-Zeta function – E. C. Titchmarsh
[3] Proposta di dimostrazione alle Ipotesi di Riemann e Congettura molteplicità degli zeri – Rosario Turco,
Maria Colonnese
[4] Aggirandosi tra i plot della zeta di Riemann - Tecniche per la ricerca degli zeri non banali - Rosario Turco,
Maria Colonnese
[5] Sulle spalle dei giganti – Rosario Turco, Maria Colonnese et al.
[6] An elementary view of Euler’s summation Formula - Tom M. Apostol -The American Mathematical
Monthly, Vol. 106, No. 5. (May, 1999), pp. 409-418.
[9] Frazioni continue e zeta di Riemann, connessioni con la teoria delle stringhe – Rosario Turco, Maria
Colonnese, Michele Nardelli
[10] On the Riemann Hypothesis. Formulas explained - ψ(x) as equivalent RH. Mathematical connections
with “Aurea” section and some sectors of String Theory – Rosario Turco, Maria Colonnese, Michele Nardelli
[13] http://mathworld.wolfram.com/RiemannZetaFunction.html
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Per segnalazione di propri sorgenti grafici in PARI/GP o suggerimenti, scrivere a:
rosario_turco@virgilio.it
Note: The sources zeta.txt and lambert.txt are in the section Software of www.gruppoeratostene.com site.