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Alcuni esercizi sul calcolo integrale

(secondo la teoria di Riemann)

Z 2π
1. Determinare il segno di exp(x1/3 ) sen x dx.
−2π

2. Mostrare che la funzione


x3 √
t4
Z
F (x) = log(1 + 1/ t) dt
x2 1 + t5

è infinitesima per x → +∞ e determinarne l’ordine di infinitesimo (rispetto a 1/x).

log(1 + t)
3. Sia f (t) = . Dei due seguenti limiti
sen3 t
Z x Z x
limx→0− f (t) dt limx→0+ f (t) dt
x2 x2

uno esiste e l’altro non esiste. Calcolare quello che esiste e precisare il motivo di non
esistenza dell’altro.


4. Sia f (t) = sen(1/t) (cos t + 2) log t. Calcolare, qualora esistano,

Z x2 Z x+ x
limx→+∞ f (t) dt e limx→+∞ f (t) dt.
x x

Z 99 √
5. È vero che il numero (−1)[x] exp(− x) dx appartiene all’intervallo
0
(0, 1 − 1/e)?

6. Sia f : (0, 1) → R una funzione tale che |f | sia integrabile su (0,1). Che cosa
si può dire circa l’integrabilità su (0,1) delle funzioni f, f 2 , f 3 ?

Z +∞
log x
7. Mostrare che si ha dx = 0.
0 1 + x2

Z x
8. La funzione x → sen(1/t) dt è derivabile nell’origine?
0
9. Dimostrare o confutare la seguente affermazione.
“Sia f una funzione reale di variabile reale, continua sull’intervallo (0,1) e ivi
assolutamente integrabile almeno in senso improprio. Allora si ha
limx→0+ x f (x) = 0”.

10. Dimostrare o confutare la seguente affermazione.


“Se, nella definizione di integrale inferiore hrisp. superiorei di una funzione limi-
tata su un intervallo limitato dell’asse reale (quale estremo superiore hrisp. inf eriorei
dell’insieme delle somme inferiori hrisp. superiorii al variare delle possibili par-
tizioni dell’intervallo), ci si limita a considerare le partizioni costituite da punti
equidistanti dai loro adiacenti, la classe delle funzioni integrabili e il loro integrale
rimangono invariati.”

11. Dimostrare o confutare la seguente affermazione.


“Una funzione localmente integrabile su (0,1) è integrabile su (0,1) se (e solo se)
è limitata su (0,1).”

12. Provare che, per una generica funzione f , le due seguenti proprietà
- f è continua salvo al più su un insieme di L-misura nulla
- f coincide con qualche funzione continua g salvo al più su un insieme di L-
misura nulla
sono sghembe.

13. Dimostrare o confutare la seguente affermazione.


“Siano f,g funzioni reali continue su [0,1]. Se, per qualche costante K > 0 e per
ogni x ∈ [0, 1], si ha
Z x
|f (x) − g(x)| ≤ K |f (t) − g(t)| dt,
0

allora f e g coincidono su [0,1].”

14. Dimostrare o confutare la seguente affermazione.


“Sia f una funzione reale su [0, +∞), sia f (x) ≥ 1 per ogni x ≥ 0 e la funzione
1/f sia integrabile (in senso improprio secondo Riemann) su [0, +∞). Allora f non
è lipschitziana su [0, +∞).”

15. Stesso quesito di 14. con “uniformemente continua” al posto di


“lipschitziana”.
(Suggerimento: stabilire se la continuità uniforme implichi qualche forma di
“lipschitzianità sulle lunghe distanze”.)
n Z 1
X n 1
16. Mostrare che limn→∞ = dx = π/4.
k=1
n2 + k 2 0 1 + x2

R π/2
17. Calcolare 0
log(sen x) dx .

18. Per x > 0 si ponga


Z x
y = L(x) = 1/t dt.
1

Senza ricorrere a nozioni che coinvolgano direttamente il numero di Nepero


(logaritmo naturale, esponenziale), mostrare che la funzione L : (0, +∞) → R è
invertibile con inversa L−1 : R → (0, +∞) per la quale vale la relazione

L−1 (y) = limn→∞ (1 + y/n)n ∀y ∈ R.

Se ne ottiene dunque una possibile definizione alternativa della funzione esponen-


ziale come funzione inversa della funzione logaritmo naturale, a sua volta definita
mediante quadratura dell’iperbole.

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