1.1. IDENTIFICAZIONE
= +
= +
con -1 ≤ (, ) ≤ +1
{ } = {f , f , f , f , f , f , f , f }
= f ,f ,f ,f ,f ,f ,f ,f
( , )=α +α +α +α
( , )=α +α +α +α
s
s =N ( , ) +N ( , ) +N ( , )
+N ( , ) = N ( , ){ }
3
Procedendo come al solito, si possono determinare le espressioni
delle 4 funzioni N ( , ) imponendo l’uguaglianza degli
spostamenti in corrispondenza dei nodi espressi in funzione dei
parametri α , ai GDL nodali.
Una via diretta per la determinazione delle funzioni, nasce dal fatto
che dovendo, per esempio la N ( , ), annullarsi in tutti i nodi
tranne nel nodo 1, essa deve essere rappresentata da una funzione
che si annulla lungo i lati 2-3 e 3-4. Un modo per ottenere questa
condizione è quello di esprimerla come prodotto di polinomi che
siano nulli nei lati che non contengono il nodo 1 (questo garantisce
la CONFORMITÀ dell’elemento), esattamente come avevamo già
visto con gli elementi CST in coordinate baricentriche:
N ( , )= (1 ± )(1 ± )
4
Imponendo poi che la funzione assuma invece valore unitario nel
nodo 1, si potranno ottenere i parametri α .
Operando in questo modo si può giungere celermente alle
espressioni cercate che saranno del tipo (paraboloide iperbolico):
1
N ( , ) = (1 + )(1 + )
4
K=1 …4
ovvero:
N ( , ) = (1 − )(1 − ) N ( , ) = (1 + )(1 − )
N ( , ) = (1 + )(1 + ) N ( , ) = (1 − )(1 + )
{ ( , )} = [ ]{ ( , )} = [ ]{ }
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Si osserva che le funzioni di forma sono però espresse in funzione
dei parametri ( , ), per cui le operazioni di derivazione dovranno
tener conto della regola di derivazione delle funzioni composte,
oppure sostituisco le espressioni dei parametri in funzione di x e y,
come segue:
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1.4. CAMPO DEGLI SFORZI
⎡ 1 1−
0 ⎤
(1 − ) ⎢ ⎥
[ ]= ⎢ 1 0 ⎥
(1 + )(1 − 2 ) ⎢1 − ⎥
⎢ 0 1−2 ⎥
0
⎣ 2(1 − )⎦
[ ] = ∫ [ ] [ ][ ] [ ] = ℎ ∫Ω[ ] [ ][ ] Ω
[ ] = ℎ ∫ ∫ [ ] [ ][ ] ( )
Il prodotto (ab) è pari al determinante dello Jacobiano della
trasformazione lineare utilizzata, come si vedrà più in generale in
seguito.
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1.6. VETTORE DELLE FORZE NODALI
{ }= [ ] { } =ℎ [ ] { } Ω
Ω
{ }= [ ] { } = [ ] { ′}
0
⎡0 ⎤
⎢ ⎥
0
⎢ ⎥
0
{ }=ℎ [ ] { } Ω=ℎ ⎢ ⎥{ } Ω = { }
Ω Ω⎢
0⎥
⎢0 ⎥
⎢ 0⎥
⎣0 ⎦
Si noti quindi che, poiché il prodotto (ab) altro non è se non un
quarto dell’area del rettangolo nel riferimento cartesiano, di fatto si
stanno ripartendo le componenti della forza di volume in 4 parti
uguali nei nodi dell’elemento, coerentemente con un approccio di
tipo Lumped.
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1.7. OSSERVAZIONI
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2. DEFORMAZIONI INIZIALI: DEF. TERMICHE
Si porrà in generale:
{ } ={ }
= Δ {1 1 1 0 0 0}
che vale per materiali isotropi caratterizzati da un unico coefficiente
di dilatazione termico . Si fa notare che la dilatazione termica è di
tipo isotropo, ovvero non produce scorrimenti angolari (deviatore
nullo).
{ } = ∫ [ ] [ ]{ } −∫ [ ] { }
{ }=ℎ [ ] [ ]{ } Ω
Ω
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