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& PROGETTAZIONE
Dalla manutenibilit
alla manutenzione
Lorganizzazione della Manutenzione deve nascere
sin dalle fasi preliminari del progetto e deve essere
costantemente aggiornata in tutto il ciclo di vita
del sistema
Sommario
La Manutenzione negli anni recenti ha ottenuto spazi sempre pi importanti nellIngegneria dei Sistemi, assumendo
un ruolo di primo piano gi nelle fasi preliminare della
progettazione di impianti e infrastrutture.
Questa maturazione nasce dallesigenza di abbandonare la vecchia concezione della manutenzione intesa come
costo necessario da minimizzare durante lesercizio di
un sistema, per pervenire ad una nuova presa di coscienza da parte degli addetti ai lavori e soprattutto dei Manager che oggi riconoscono alla disciplina un ruolo quale
strumento di profitto e che, come tale, deve essere pianificato e progettato, sin dalla concezione del progetto, e
quindi approfondito, corretto e migliorato durante tutto il
ciclo di vita del sistema (progettazione, commissioning,
gestione, smantellamento).
Nasce cos lesigenza forte di impostare la Manutenzione gi nelle fasi preliminare della progettazione dei sistemi e con essa la necessit di disporre di strumenti che permettono di perseguire questi obiettivi, prima fra tutte lanalisi RAMS (Reliability, Availability, Maintainability & Safety) con un ruolo centrale assunto dallAnalisi di Manutenibilit, quindi la Reliability Centered Maintenance
(RCM) che incarna proprio questa integrazione forte tra il
progettista del sistema e coloro che dovranno gestire il sistema durante tutto il suo ciclo di vita.
Questa crescita ha raggiunto livelli di maturazione diversa nei diversi settori industriali: in alcuni settori la disciplina ormai consolidata (Aeronautico, Spaziale, Nucleare), in molti settori ha avuto una rapida crescita negli
ultimi anni (trasporti, petrolchimica), in altri ancora agli
esordi ma anche in questi ambiti ci si aspetta nei prossimi anni un consolidamento (manifatturiero, energetico).
Il lavoro si propone di illustrare come le analisi di Affidabilit, Disponibilit, Manutenibilit e Sicurezza
(RAMS), che vengono sviluppate durante la progettazione, possano essere di ausilio per limplementazione della
RCM, nelle diverse fasi del ciclo di vita della progettazione, realizzazione e gestione del sistema. Per ciascuna fase della progettazione dei sistemi si individua il ruolo dellIngegneria di Manutenzione ed i collegamenti che si de-
vono instaurare con il Progetto ed in particolare con le discipline RAMS. Si approfondisce inoltre quello che deve
essere il ruolo dellIngegneria di Manutenzione durante
lEsercizio, come questa debba colloquiare costantemente con la Manutenzione per lottimizzazione delle attivit
e delle risorse, nonch con la Progettazione per la definizione di interventi migliorativi sul sistema.
Vengono quindi citati i principali strumenti che possono essere utilizzati per implementare la RCM tra cui la raccolta dati, lanalisi funzionale dei sistemi, lanalisi dei modi di guasto, lanalisi di manutenibilit, lidentificazione
delle criticit, la scelta delle politiche manutentive ottimali, la verifica a posteriori del programma di manutenzione
realizzato.
Il lavoro si conclude con una panoramica sulle principali difficolt che si riscontrano oggi nellapplicazione sul
campo dellapproccio RCM con particolare riferimento alle fasi progettuali del sistema. Gli Autori faranno particolare riferimento alle proprie esperienze operative nel settore petrolifero, dei trasporti e manifatturiero.
Progettare la manutenzione
nel Ciclo di Vita del sistema
Il ciclo di vita di un sistema pu essere contraddistinto dalle fasi di progettazione concettuale, progettazione preliminare (Basic Design / Front End Engineering Design FEED), progettazione di dettaglio, realizzazione e commissioning, la vita operativa e quindi lo smantellamento.
Lesperienza maturata in passato ha insegnato che i migliori risultati si ottengono con un approccio sistemico alle diverse problematiche (Sicurezza, Qualit, Ambiente,
Manutenzione), affrontandole con modalit diverse lungo
tutto il ciclo di vita del sistema.
Lapproccio RCM (Reliability Centered Maintenance) si
pone proprio il duplice obiettivo indicato:
- progettare la manutenzione in unottica di sistema,
- affrontare la progettazione della manutenzione lungo
tutto il ciclo di vita del sistema stesso.
Progettare la manutenzione con un approccio RCM significa riprendere le analisi di affidabilit, disponibilit,
manutenibilit e sicurezza RAMS (Reliability, Availability,
MANUTENZIONE, Tecnica e Management - APRILE 2005
Dati di Manutenzione
Indicatori di Manutenzione
LOOP 2
RCM
LOOP 1
Manutenzione
Ordini di lavoro
Fig. 1
CMMS
(dati e programma
di manutenzione)
Ingegneria di
Manutenzione
Figura
1. Ruolo
RCMvita
nellaoperative
vita operativedel
del sistema
Ruolo
della
RCMdella
nella
sistema
Progetto preliminare
La progettazione preliminare (Basic/FEED) getta le basi
per larchitettura del sistema, la definizione delle unit,
delle linee di processo, la componentisitca, i principali sistemi di regolazione e protezione, il layout.
In questa fase inizia lattivit RAMS volta a stimare le
prestazioni del sistema in termini di affidabilit, disponibilit, manutenibilit e sicurezza (Figura 2). Sulla base delle analisi dei guasti sar opportuno identificare le criticit
del sistema al fine di definire le modifiche di progetto che
permettono di soddisfare i requisiti imposti. Lanalisi di
criticit potr inoltre essere di ausilio alle prime fasi di
progettazione della manutenzione assegnando ai componenti pi critici le politiche manutentive pi opportune.
Lapproccio comunemente adottato vede assegnare politiche di tipo preventivo programmato ai componenti critici per la sicurezza o per limpatto ambientale, mentre sui
componenti critici per la produttivit spesso ci si orienta
verso politiche di manutenzione predittiva o on condition. Lapproccio correttivo sempre pi spesso abbinato ai componenti di scarsa criticit. Questa filosofia di
massima dovr poi essere adattata, durante le fasi di progettazione successive, in funzione di altri aspetti che esulano la criticit ma non sono meno importanti: imposizioni di legge, condizioni di garanzia o assicurative, costi degli interventi, fattibilit tecnica, ecc.
Lanalisi di manutenibilit dei sistemi permetter inoltre di evidenziare le problematiche logistiche oltre che
progettuali (necessit di ricambi, necessit di particolari
professionalit o attrezzature, accessibilit ai sistemi).
Questo ultimo punto pu essere particolarmente critico
Preventive maintenance
Progetto concettuale
Durante le fasi di progettazione concettuale del sistema
(Conceptual Design) vengono definiti i requisiti principali del sistema in termini generali: prestazioni, localizzazione del sistema, contesto operativo, vita operativa prevista.
In questa fase, le informazioni sullarchitettura del sistema sono ancora del tutto indicative e pertanto non
possibile procedere ad attivit orientate alla definizione
della Manutenzione. Sar invece opportuno procedere
2
Corrective maintenance
Risk
Acceptance
Criteria
Project basis
PFDs/ PI&D
Maintainability
analysis
Model
preparation
RAMS data
Failure
Analysis
(FMEA)
Criticality
analysis
Decision
Logics
O&M
Policies
Validated
O&M
Policies
Input to
Detailed
Design
Phase
MA
Upgrading
Yes
Preliminary
Availability
Analysis
Yes
Availability
analysis
Target
No
Target
No
Upgrading
OR
Design
review
Dati di Manutenzione
Indicatori di Manutenzione
LOOP 2
RCM
LOOP 1
CMMS
(dati e programma
di manutenzione)
Manutenzione
RCM
Ordini di lavoro
Requisiti
per fornitori di sotto-sistemi
Ruolo
della RCM
il progetto
preliminare
Fig. 3Figure
3 Ruolo
della durante
RCM durante
il progetto
preliminare
non solo per gli aspetti di layout ma anche per fattori ambientali o in relazione alle sostanze trattate (si pensi a piattaforme petrolifere in ambienti con climi estremi oppure
ad impianti che trattano sostanze chimiche particolarmente tossiche o radioattive).
Obiettivo finale delle attivit di Ingegneria di Manutenzione durante il progetto preliminare sar la definizione
di indicazioni e vincoli da imporre al progetto di dettaglio
e in particolare ai fornitori di sistemi che intervengono
nelle fasi successive della progettazione (Figura 3).
Progetto di dettaglio
Con la progettazione di dettaglio, oltre a consolidare larchitettura del sistema, la componentistica, i sistemi di protezione e controllo, vengono definiti tutti gli aspetti di
layout e logistici. Linsieme di queste informazioni permette di completare la progettazione del sistema di manutenzione.
Tutte queste attivit sono coordinate dal sistemista che
si preoccuper dellintegrazioni delle diverse parti fornite
dai contrattisti e fornitori. Saranno questi ultimi, sulla base dei requisiti imposti dal sistemista durante il progetto
preliminare, a definire i dettagli del programma di manutenzione (definizione delle tipologie degli interventi, periodicit, scorte minime, ecc.).
E fondamentale in questa fase della progettazione imporre in modo corretto i requisiti RAMS nei contratti di
fornitura, senza il contributo di fornitori e contrattisti sar
impossibile instaurare una politica RCM adeguata.
Il sistemista dovr integrare il contributo dei diversi
contrattisti con le strategie generali, la logistica e i vincoli di gestione/produttivit stabiliti per il nuovo sistema.
In questa fase gli ingegneri di manutenzione dovranno
in particolare:
Definire i programmi di manutenzione, identificando
tutte le task preventive (periodiche, predittive e on condition)
Identificare le risorse necessarie per il sistema di manutenzione, in particolare i magazzini ricambi, le risorse
umane con le diverse specializzazioni, le attrezzature speciali,
Strutturare la raccolta dati dal campo, dati di processo
(qualora si applichino politiche predittive, on condition
Ingegneria di
Manutenzione
Maintenance Planning
OPERATIONS
Indicazioni sulle
funzionalit e
criticit di impianto
della
durante
il progetto
preliminare
Fig. 3FigureRuolo
4 Attivit
O&MRCM
(Operation
and Maintenace)
durante
la vita operativa
Commissioning e operazioni
Al termine del progetto di dettaglio si procede alla costruzione e allavviamento del sistema (Commissioning)
quindi alla vita operativa.
Durante le fasi di costruzione e Commissioning le attivit del team di Ingegneria di Manutenzione si intergano con il Team che dovr gestire loperativit dellimpianto (Operations) al fine di concordare insieme il calendario di lavoro. Molte delle attivit svolte nellambito della RCM volte a definire il ruolo e le criticit di linee e componenti potranno essere di valido ausilio per
la scrittura dei manuali operativi e per una migliore
comprensione da parte degli operatori, delle funzionalit di impianto. In questa fase si avvieranno le attivi di
manutenzione implementando i due loop indicati in figura 1 che vengono ripresi in figura 4 per evidenziare
linterazione forte che deve susistere tra la Manutenzione e le Operation.
Gli strumenti
Nella parte che segue ci si sofferma sui principali strumenti oggi utilizzati per la progettazione della manutenzione evidenziandone sinteticamente le caratteristiche e le
potenzialit.
MANUTENZIONE, Tecnica e Management - APRILE 2005
Analisi di Manutenibilit
Lanalisi di manutenibilit si realizza mediante un approccio tabellare volto ad analizzare, componente per componente i singoli modi di guasto.
Lobiettivo da una lato consiste nello stimare correttamente i tempi di intervento per il ripristino delle funzionalit del sistema, sia nellipotesi di manutenzione Correttiva che di Preventiva. Sar bene effettuare stime di dettaglio onde distinguere i tempi attivi di riparazione (il tempo necessario per ripristinare la funzionalit del sistema
quando i ricambi, le attrezzature e il personale sono gi
disponibili), i tempi tecnici necessari per preparare il sistema allintervento (es. bonifica di sistemi contenenti sostanze pericolose, raffreddamento di forni, ecc.), i tempi
logistici per il recupero delle attrezzature, dei ricambi e
del personale.
Queste valutazioni permetteranno:
di suggerire modifiche progettuali atte a favorire le attivit di manutenzione sul componente,
di valutare i tempi di fermo macchina a seguito del guasto, utili per poi stimare le conseguenze del guasto in termini di produttivit,
di stimare i costi di manutenzione a seguito di ciascun
tipo di guasto,
COMPONENT
..........
..........
LOCAL
EFFECT
..........
PLANT
EFFECT
..........
FREQUENCY
..........
DAMAGE
..........
DETECTION
METHOD
..........
ACTIONS
..........
NOTES
..........
DESCRIZIONE
DESCRIZIONE
Safe
Marginal
Critical
Catastrophic
Tabella 4 - Classificazione qualitativa del Danno con riferimento alle perdite di produzione
e ai costi di ripristino del sistema
FREQUENZA
DESCRIZIONE
Il sistema risulta essere degradato parzialmente ma non si ha interruzione della produzione oppure una riduzione del livello di produzione ma senza interruzioni
Si ha la perdita del sistema con una conseguente perdita di produzione per periodi prolungati, superiori alla
settimana
stessa analisi al fine di identificare le criticit che compromettono la Produttivit o i Costi di ripristino del sistema, in questo caso i livelli di criticit dovranno essere associati a conseguenze in termini di avaria del sistema, indisponibilit del sistema, riduzione dei livelli di produttivit, costi di manutenzione, ecc. Se si lavora per identificare le criticit che limitano la Disponibilit dellimpianto
si potr adottare la classificazione riportata in tabella 4.
fatta evidenziando i possibili eventi incidentali e caratterizzandoli con un valore di rischio (rischi chimici, biologici, nucleari, ecc.);
valutazione degli investimenti progettuali e tempi di realizzazione di nuovi progetti: si individuano i momenti critici della realizzazione (ad esempio il cantiere per la costruzione di un impianto) e si associa al verificarsi di ogni
evento critico una relativa probabilit, insieme al ritardo e
al costo aggiuntivo connesso, al fine di determinare con
accuratezza la distribuzione probabilistica dei costi e dei
tempi di realizzazione;
identificazione dei componenti critici per un impianto
ai fini della sicurezza di esercizio e della produttivit: si
vedr in seguito come questo strumento possa essere di
fondamentale ausilio per lottimizzazione del progetto,
della produzione e della manutenzione di un sistema
complesso; lidea consiste nel determinare i possibili guasti di ogni macchina o sottosistema, valutare la frequenza
di guasto e identificare per ogni guasto il danno abbinato
in termini di perdita di produzione o impatto sulla sicurezza.
LAnalisi di Rischio pu essere fondamentalmente di
due tipi: qualitativa o quantitativa.
Lanalisi qualitativa, pi rapida e tipicamente utilizzata nellIngegneria di Manutenzione, associa ad ogni evento da studiare un indice qualitativo (ad esempio da 1 a 4
come visualizzato nelle Tabelle 2-4) sia alla frequenza sia
al relativo danno. Cos facendo si ottiene una classificazione di tutti gli eventi indesiderati ed possibile procedere allidentificazione dei pi critici per frequenza, per
danno o, meglio, per Rischio. Il Rischio diventa cos una
misura della Criticit dellevento.
Una Matrice di Rischio (Figura 5) permette quindi di
dichiarare i criteri di accettabilit del rischio e quindi individuare gli eventi Critici, Non Critici o quelli su cui necessario effettuare valutazioni pi approfondite.
12
16
12
Criticality 1?
YES
NO
2
1
YES
4
Danno
4R8
2R3
R=1
Fig. 5
Eventi di elevata criticit sui cui intervenire con azioni di prevenzione e/o
mitigazione
Eventi critici che richiedono uno studio di approfondimento
Eventi di ridotta criticit su cui intervenire in caso esistano azioni preventive
o mitigative di basso costo
Eventi non critici
YES
NO
NO
YES
NO
YES
YES
NO
R>8
Preventive
Maintenance
Criticality 2?
NO
NO
Is the Cost/Benefit
competitive if compared
with the Preventive
Maintenance costs?
YES
YES
ON Condition
Maintenance
NO
Corrective
Maintenance
tificher per ciascuno di essi la politica ottimale. Un esempio di logica decisionale riportata in Figura 6.
I principali criteri che dovranno essere considerati nella stesura delle logiche decisionali sono:
Criticit del componente o della linea distinguendo se
critico ai fini della sicurezza, protezione ambientale o produttivit (sulla Sicurezza e il rispetto dellAmbiente non si
pu derogare, sugli aspetti di Produttivit si pu ragionare in termini di costi-benefici),
Vincoli di legge, assicurativi o di garanzia,
Applicabilit, dal punto di vista tecnico, di politiche On
Condition,
Costi degli interventi preventivi
Problematiche organizzative connesse alle politiche
Correttive (gestione ricambi e squadre di intervento).
Analisi di disponibilit
Lanalisi di disponibilit conclude la panoramica sugli
strumenti pi comunemente utilizzati per affrontare la
RCM. La stima previsionale della Disponibilit pu essere
considerata la misura dellefficienza del sistema di manutenzione.
Questo tipo di analisi integra tutti i risultati ottenuti nelle fasi precedenti della RCM, in particolare le frequenze di
guasto dei componenti e i tempi di riparazione, tenendo
conto delle politiche di manutenzione, della gestione delle scorte, dei tempi logistici, al fine di valutare lefficienza
produttiva del sistema. La disponibilit del sistema infatti
non altro che il rapporto tra la produzione che il sistema potr garantire tenendo conto dei fermo macchina dovuti ai guasti e agli interventi di manutenzione preventiva, rispetto alla produttivit teorica che il sistema potrebbe garantire in assenza di guasti e quindi anche di interventi manutentivi.
Per questo tipo di analisi si realizzano modelli logici del
sistema industriale e del sistema di manutenzione su di esso implementato per realizzare simulazioni revisionali al
computer mediante tecniche Monte Carlo.
MANUTENZIONE, Tecnica e Management - APRILE 2005
Le difficolt
Bibliografia
Lapplicazione della RCM nellambito della progettazione e gestione dei sistemi industriale non esente da
difficolt. Si tenter qui oltre di indicare le problematiche
pi frequenti emerse durante le esperienze operative degli autori in diversi settori industriali.
Si detto che per realizzare un sistema di gestione della manutenzione efficace, la raccolta dati dal campo il
punto focale. Le problematiche che nascono su questo
fronte possono essere diverse:
la scarsa attenzione dellAzienda verso la raccolta di dati tecnici, spesso i vecchi sistemi informativi di manutenzione, nati quando la manutenzione era vista solo come
un costo, privilegiano informazioni amministrativo/gestionali a scopi contabili; volendo implementare la RCM
saranno fondamentali i dati di carattere tecnico citati nel
lavoro;
lo scarso coinvolgimento dei manutentori nellattivit
RCM che porta il manutentore stesso a vedere la raccolta
dati come tempo perso; fondamentale far capire al personale operativo limportanza di questi dati e quindi il suo
contributo, per un miglioramento continuo del sistema.
Legato al problema dei dati esiste anche un aspetto di
carattere culturale che non sempre facilita la collaborazione tra Manutenzione e Ingegneria di Manutenzione: chi
si occupa di Manutenzione abituato a ragionare in termini di linee, componenti, parti di ricambio; viceversa chi
opera in Ingegneria di Manutenzione ragiona in termini di
funzioni delle linee e dei componenti. Questa differenza sostanziale, fa si che spesso il manutentore difficilmente comprenda lapproccio dei colleghi che gli chiedono i dati per modo di guasto (visione funzionale). E
quindi richiesto allIngegneria di manutenzione uno sforzo importante per creare un modello funzionale del sistema e predisporre delle schede acquisizione dati dove siano gi previsti i modi di guasto a cui il manutentore dovr abbinare le proprie attivit. Senza questo sforzo sar
impossibile realizzare una banca dati affidabilistica valida.
Implementare un discorso di RCM, sia a livello di progetto che di gestione, significa ragionare in termini sistemici ed abbandonare visioni pi settoriali. Sar fondamentale creare e mantenere un dialogo tra le parti interessati sia durante la progettazione dei sistemi che durante la gestione degli impianti affinch chi segue il sistema
di manutenzione abbia un confronto diretto con chi progetta nuove modifiche, con chi esercisce o esercir limpianto, con chi gestisce lacquisizione di nuove macchine
o di parti di ricambio.
Lobiettivo sar raggiunto quando nei diversi settori industriali (in alcuni lo si sta gi facendo) nei contratti di
fornitura di sistemi complessi o anche solo di componenti
compariranno esplicitamente i requisiti RAMS di sistema
come accordo tra Cliente e Fornitore a garanzia della realizzazione di sistemi sempre pi efficienti non solo in termini di prestazioni a nuovo ma in termini di Life Cycle
Cost.
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Moubray, J. Reliability-Centered Maintenance, Industrial Press Inc., 2nd Ed., New York, 1997.
gli Autori