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RESTAURO ARCHITETTONICO

A.A. 2010-2011

Tecniche costruttive storiche:


ARCHI E VOLTE

Ing. Emanuele Zamperini


Corso di Restauro architettonico – A.A. 2010-2011 Ing. Emanuele Zamperini
CHE COS’È UN ARCO?

«Arco non è altro che una fortezza causata da due L’ARCO


debolezze; imperoché l’arco negli edifici è composto di due non è un elemento
quarti di circulo, i quali quarti circuli ciascuno debolissimo per decorativo…
sé desidera cadere e opponendosi alla ruina l’uno dell’altro,
…è un principio
le due debolezze si convertono in una unica fortezza»
statico
(LEONARDO DA VINCI)

L’arco è una struttura eminentemente compressa e


rappresenta la materializzazione delle isostatiche di
compressione della struttura, ovvero dei canali statici: le vie
attraverso le quali i carichi si trasmettono al terreno
sollecitando i materiali con sforzi di compressione.

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L’arco nasce dall’OSSERVAZIONE
Arco naturale
Al di sopra di un architrave inflesso si distacca un settore di muratura che
può anche crollare lasciando pressoché indisturbata la statica del resto
del muro. Al di sopra della linea di distacco (fessura tra muratura in sede e
muratura in movimento) si crea così un arco naturale.

Pseudoarco (e pseudovolte)
I primi tentativi di sfruttare il principio dell’arco naturale (osservato in
natura o in strutture dissestate) riproducendolo sovrapponendo conci
disposti con giunti orizzontali via via più aggettanti dà origine agli
pseudoarchi (Porta dei Leoni a Micene) ed alle pseudovolte (Tesoro di
Atreo a Micene).

Arco
L’arco propriamente detto è formato da una serie di conci disposti a giunti
inclinati (in genere radiali) per il posizionamento dei quali è generalmente
necessaria la realizzazione di una struttura provvisionale (centina) che
sostenga le due metà dell’arco fino al collocamento del concio sommitale
(chiave).
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ARCO NATURALE

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PSEUDO-ARCO

Pseudo archi e volte


a botte si basano sul
progressivo aggetto: i
corsi superiori
poggiano su quelli
inferiori come su
mensole

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PSEUDO-VOLTA E PSEUDO-CUPOLA

Nelle pseudo cupole


in ogni corso si crea
un comportamento ad
arco anulare che
impedisce la caduta
della volta verso
l’interno del vano

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ARCO
Arco a tre conci
Archi “in foglio” (Gaudì)
Archi romani

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ARCO

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ARCO
Terminologia di base
(concio di)
chiave
estradosso

sezione

freccia o monta
alle reni

intradosso
30°

piano di
imposta
corda o luce
spalla spalla
o o
piedritto piedritto

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ARCHI (1)

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ARCHI (2)
In conci di pietra cuneiformi regolari

La forma a cuneo dei


conci consente di
creare la curvatura
dell’arco mantenendo
costante lo spessore
del giunto
La muratura viene
realizzata sagomando
i conci circostanti a
contatto con l’arco

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ARCHI (3)
In conci di pietra cuneiformi pentagonali

La forma pentagonale
del concio consente
giunti a spessore
costante tra i conci e
semplifica la
realizzazione della
muratura

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ARCHI (4)
In mattoni
La forma del mattone
(solitamente a facce
parallele) rende
necessario un giunto
cuneiforme che per
A B archi di grosso
spessore comporta
un comportamento
negativo dell’arco.
Per archi di grosso
spessore spesso si
C utilizzavano più
ghiere sovrapposte
(tipo B)
L’arco in basso a
destra funziona
meglio di quello a
sinistra perché
ciascuna ghiera ha lo
stesso numero di
giunti
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ARCHI (5)
In mattoni con conci di pietra

Nella metà di sinistra


ci sono solo mattoni
e i giunti hanno forma
di cuneo, nella metà
di destra, inserendo
conci di pietra e
modificando
leggermente il profilo
dell’arco si può
diminuire la
differenza di
spessore del giunto
tra intradosso ed
estradosso

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ARCHI (6)
Arco zoppo o arco rampante

L’arco zoppo o arco


rampante ha le
imposte a due quote
differenti

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PIATTABANDA (1)
Medesimo morfema
tecnema differente

(vedi Franco Laner,


Accabadora. Tecnologia
delle costruzioni
nuragiche, 1999)

Anche se assomiglia di più a


un architrave, la piattabanda
si basa sullo stesso principio
costruttivo dell’arco, per
questo talvolta è anche detta
“arco-trave”

© Claudio Ghisoni
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PIATTABANDA (2)

Interstizio
lasciato libero
per non far
poggiare la
piattabanda

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PIATTABANDA (3)
Piattabanda in pietra con conci pentagonali

Come negli archi la


forma a cuneo dei
conci consente di
avere giunti a
spessore costante

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PIATTABANDA (4)
Piattabanda in mattoni “alla francese”

I giunti sono tutti a


spessore costante, in
chiave devono essere
posti dei conci tagliati

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PIATTABANDA (5)
Piattabanda in mattoni “alla romana”
con soprastante arco di scarico (sordino)

L’arco di scarico
superiore consente di
“deviare” i carichi
dalla piattabanda ai
suoi stipiti

I giunti della
piattabanda sono
cuneiformi (hanno
spessore variabile),
tutti i mattoni sono
posti in opera interi

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VOLTA A BOTTE
La volta a botte può
essere vista come un
arco di grande
profondità

In genere al di sopra
delle volte si ha un
La volta a botte rinfianco (di materiali
scarica un carico vari) che rende piano
lineare sui muri l’estradosso e
di piedritto consente di realizzare
un piano di calpestio

In rosso sono
segnate: la curva
direttrice e la linea
generatrice

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VOLTE COMPOSTE
Generazione delle volta a crociera e a padiglione
In un ambiente a
pianta quadrata:
Una volta a botte su pianta quadrata a. La volta a botte
tagliandola con due piani diagonali può scarica su 2 lati
essere scomposta in:
b. Quella a padiglione
A: Unghie o lunette scarica su 4 lati
B: Spicchi c. Quella a crociera
scarica solo su
4 punti: i vertici del
quadrato

Una volta a crociera è L’uso delle volte a


l’unione di 4 unghie crociera rende
possibile una
maggiore flessibilità
di uso degli ambienti
o l’apertura di grandi
Una volta a padiglione vani nelle pareti
è l’unione di 4 spicchi perimetrali
(finestre gotiche)

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VOLTE A CROCIERA (1)
Su pianta quadrilatera

Volte a crociera:
a: ordinaria
b: a monta rialzata
c, d, e, f: con unghie a
doppia curvatura
c: a monta rialzata
d: a monta costante
e: a monta differente
sui 4 lati
f: a monta ribassata

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VOLTE A CROCIERA (2)
Su pianta poligonale

Volta a crociera
costituita da unghie a
superficie a doppia
curvatura e monta
rialzata detta
volta a ombrello

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VOLTE ARCHI E CONTRAFFORTI

La cattedrale gotica
LEGENDA basa il suo
funzionamento
Azione principale statico su
(spinta della volta componenti di
della navata resistenza attiva
centrale) (controspinte degli
archi rampanti e
delle volte laterali) e
Resistenze attive
resistenza passiva
(controspinte)
(verticalizzazione
delle forze inclinate
grazie alle forze
Resistenze passive
peso di contrafforti
(forze verticali)
e guglie)

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Complesso di
VOLTE A SUPERFICIE SFERICA strutture a superficie
verticale e a volta

La cupola o volta
semisferica è ottenuta
dalla rotazione della curva
direttrice attorno al suo
asse di simmetria

Scarica su tutto il
perimetro in modo uguale

La volta a vela è una volta Dall’alto:


a superficie sferica
“ritagliata” su pianta a. cupola
rettangolare o poligonale b. tamburo
c. cupola con occhio
Scarica su tutto il centrale
perimetro, maggiormente d. tamburo
nei punti a quota inferiore
e. pennacchi sferici
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VOLTE COMPOSTE (1)
Testa di padiglione

Volta a schifo

Volta a padiglione
con cervello piano

Volta a botte lunettata Volta a botte con testa di


(con unghie di monta padiglione lunettata
inferiore a quella della (con unghie a monta rialzata)
volta a botte principale)

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VOLTE COMPOSTE (2)

Volta a botte lunettata con unghie di vario tipo:


A: cilindrica B e C: cilindrica a monta rialzata D: sferica

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VOLTE (ESEMPI VARI)

Volte a crociera
con unghie
cilindriche e
sferiche

La volta a
Volta a padiglione padiglione su archi
su archi e pilastri e pilastri richiede
altezze superiori
perché l’imposta
della volta deve
Volta a vela essere a quota
su archi e pilastri superiore alla
chiave degli archi

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VOLTE: ASPETTI COSTRUTTIVI (1)

Volta a schifo
lunettata con
estradosso
pedonabile

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VOLTE: ASPETTI COSTRUTTIVI (2)

Volta a botte di
copertura

a. canale di raccolta
delle acque
b. manto di
copertura
c. riempimento
superiore
d. conci della volta
e. intonaco
f. riempimento
laterale

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VOLTE: ASPETTI COSTRUTTIVI (3)
Volta a catino
parabolico di
copertura
(trullo)

a. manto di lastre
di pietra stuccato
nella parte alta
b. conci della volta
c. elemento di
coronamento
d. riempimento
laterale
e. intonaco
f. manto di lastre
di pietra
g, h. canali di
raccolta delle acque
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VOLTE: ASPETTI COSTRUTTIVI (4)
Realizzazione di una lunetta

Lunetta
realizzata in una
volta a botte

Arco posto
sulla
intersezione
tra le
superfici

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VOLTE: ASPETTI COSTRUTTIVI (5)
Aperture nelle volte

Apertura sul bordo

Creando una
apertura nella volta
si interrompe in
normale “flusso”
degli sforzi
Aperture in chiave
di volta a botte
È quindi necessario
realizzare un
elemento
costruttivo che
possa deviare il
flusso degli sforzi al
di fuori della zona
interessata dal foro

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VOLTE: ASPETTI COSTRUTTIVI (6)
Riempimenti

Volta a botte con teste di Volta a botte con porcelle Pilastrini che
padiglione con frenelli (voltine di alleggerimento) sostengono travetti
(muricci che sostengono e tavolato (raro)
un impalcato)
Scarica sulla volta
carichi concentrati
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VOLTE: ASPETTI COSTRUTTIVI (7)
Spessore

Spessore delle volte a botte


Metodi empirici
(in genere
Spessore delle volte a Spessore delle volte a aumentavano lo
crociera, padiglione e schifo vela e botte spessore di una
testa nelle volte
carrabili)

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CENTINE

Le centine potevano
Materiale sfuso poggiare su
incoerente strutture lignee
verticali o mensole
Potevano avere o
non avere degli
elementi lignei
orizzontali (traversi)
Traverso per elidere la spinta
Traverso della centina stessa
Nel caso di
piattabande con
monta minima,
spesso si usava una
tavola posta di
piatto con sopra una
piccola quantità di
terra o calcinacci

Traverso
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TIRANTI o CHIAVI (1)
Il ruolo del tirante è
quello di elidere
(almeno in parte) la
spinta dell’arco o
della volta

Posizione ottimale Posizione rialzata Posizione nascosta


(alle reni) (ancora in vista) (passa a filo Può essere
dell’intradosso) utilizzato anche
come metodo di
consolidamento

Particolare del tirante


Capochiave a paletto inclinato che ha la
funzione di riportare parte
c. chiave (tirante) p. paletto
della forza sulla retta di
f. cuneo di forzatura
azione della spinta
o. occhio della chiave
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TIRANTI o CHIAVI (2)
Sistemi di messa in tiro

I sistemi di messa in
tiro possono essere
terminali (sinistra) o
intermedi (destra)

In caso di necessità
consentono di
regolare nel tempo il
tiro del tirante

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FALSE VOLTE (1)
Sono volte non
portanti, ma solo
autoportanti

La struttura
principale è
costituita dalle
centine di tavole di
legno (spesso
grossolane)
inchiodate a giunti
sfalsati

La struttura secondaria
è costituita da listelli a
cui è fissato il materiale
che forma l’intradosso
(in genere stuoie di
canne semplici o
intrecciate)
L’intonaco è di
malta di calce e gesso

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FALSE VOLTE (2)
Le strutture di legno
delle false volte
sono in genere
piuttosto
deformabili e alla
lunga l’intonaco
tende a fessurarsi in
maniera diffusa

Se la falsa volta
separa due ambienti
in condizioni
climatiche differenti
(ad esempio camera
abitata da sottotetto)
è in genere molto
facile leggere
all’intradosso la
traccia delle
strutture lignee

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FALSE VOLTE (3)
Spigoli della
volta muraria

Spigoli della
falsa volta
Quando ampi
ambienti voltati
sono stati ridotti
Tramezzo inserendo delle
tramezze, è facile
trovare delle false
volte realizzate per
regolarizzare la
forma delle volte in
muratura

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