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Dott. ing.

ALBERTO GOSSI

IL CARICO DI PUNTA NELLA TRAVE

a &*>ziotte ornilituJe

attieùtata a eeinwwL alle edzemità

Si espongono alcuni procedimenti per il calcolo del carico critico


della trave a sezione variabile articolata a cerniera alle estremità
e sollecitata a carico di punta, tanto nel caso che la trave sia
costituita da diversi tronchi aventi ciascuno sezione costante,
quanto nel caso che la sezione della trave vani con continuità.

NELLE applicazioni tecniche vengono frequen RH = En I„ rigidezza flessionale minima della se


temente usati organi meccanici costituiti da zione del tronco ennesimo,
travi a sezione variabile, articolate a cerniera alle l„ lunghezza del tronco ennesimo (si trascurano
estremità, per le quali risulta necessaria la veri gli eventuali raccordi),
fica di stabilità alla sollecitazione a carico di punta.
Esempi comunissimi di tali travi sono le bielle L lunghezza totale della trave,
di numerosi tipi di motori e di macchine opera
trici ed i puntoni inclinati delle gru installate sulle
navi e denominate « picchi di carico », puntoni "fé
che sono spesso costituiti da tubi Mannesmann
a sezione variabile.
Nella presente nota verranno esposti procedi
menti per il calcolo del carico critico delle travi a La linea elastica dell'asse del primo tronco viene
sezione variabile, articolate a cerniera alle estre riferita a due assi ortogonali xA, coincidente con
mità e sollecitate a carico di punta l'asse primitivo della trave non deformata, ed
yl? con origine nel punto 1. I sensi positivi degli
I. — Trave a sezione variabile con discontinuità assi x1 e y1 sono quelli segnati nella fig. 2.
La linea elastica dell'asse del secondo tronco
Procedimento di calcolo statico viene riferita a due assi, x2 e y2, rispettivamente
paralleli a xt e j, con origine nel punto 2', posi
Si considera una trave costituita da un numero zione assunta dal punto 2, origine del secondo
s di tronchi con sezione costante in ogni tronco tronco, dopo avvenuta la deformazione. Analo
ma diversa da un tronco all'altro (fig. 1). Si sup ghi assi di riferimento vengono usati per le linee
pone che la trave sia sollecitata da due coppie elastiche degli assi degli altri tronchi.
flettenti uguali e contrarie di momenti Mj (senso
positivo quello segnato nella figura) e — Mx, ap m, -irli
plicate alle estremità, e da due forze assiali di
compressione P e — P. I tronchi sono numerati
progressivamente da sinistra a destra. Nella figura
sono segnati quattro tronchi, ma il procedimento
è valido per qualsiasi numero di tronchi.
Si suppone che le sezioni dei diversi tronchi siano
orientate in modo tale, che gli assi maggiori delle
ellissi centrali d'inerzia delle sezioni stesse giac
ciano nel piano del disegno.
Si adottano le notazioni principali seguenti: Fic. 1
Er modulo di Yonng del materiale costituente il
tronco ennesimo, Siano m„ (x„) il momento flettente nella se
/. momento d'inerzia assiale della sezione del zione del tronco ennesimo relativa all'ascissa xn,
tronco ennesimo per flessione nel piano del dise e Mn il momento flettente nella sezione iniziale
gno. Si suppone che Jm sia il momento d'iner del tronco ennesimo (senso positivo per m„ (*„)
zia minimo per la sezione del tronco conside e M„ come per Mj). Siano infine y'H (x„) e yl (*„) le
rato, derivate prima e seconda di yn per x = xn, e /?„
290 TRASPORTI PUBBLICI

la tangente trigonometrica dell'angolo che la Dalla [8] si perviene alla relazione:


tangente geometrica alla linea elastica in corri
spondenza della sezione iniziale del tronco enne [91
simo fa con l'asse xx.
Si ha: ove A e B sono funzioni di P, sia esplicitamente
e sia attraverso le funzioni bn.
m.(xu) = Pya(x„) + Ma , [1] Se la trave è articolata a cerniera alle estremità,
M, ha valore teoricamente nullo ma praticamente
R.y:(xn)+Pya(xa) + Mm = 0 . [2] finito, in conseguenza dell'attrito nelle cerniere.
A tutti i valori di P che rendono nullo il valore di
Integrando la [2] con le condizioni y„ (0) = 0 B corrisponde /?! = oo , anche se Mx è piccolis
e y^ (0) = /?„, si ottiene l'equazione della linea ela simo. La determinazione del carico critico della
stica del tronco ennesimo della trave riferita agli trave, considerata come asta articolata a cerniera
assi xn e y„: alle estremità e caricata di punta, è quindi ridotta
alla determinazione del più piccolo valore positivo
y.(x,)=^^^-Mal^lM [3] non nullo di P per il quale si verifichi la relazione:

B=0 . [10]
dalla [3] si ottiene:
Indicando con P, il valore del carico critico,
/?„=y»- 1 =/?.-! cos 6„_i — si pone:
M„_, a„_i sen [4]
b.u.-<.y£- pi]
Si deduce
M.
0 senfc._, , P] k.= ^blcy^=k.bt. , [12]
= P„-i P \-M. _, cos fc._! .
ove:

*.= |Vf. [13]

La [12] permette di esprimere tutti i termini


bne in funzione di ble. Risulta fe, = 1.
Dalla [11] si deduce:

[14]

a) Trave a sezione costante. — Dalla [7] si


ottiene:
Con la relazione 6„ = a„ /„ le [4] e [5] si tra Ms = /?1Pix^^-f-Af1co8Ì1 . [15]
sformano rispettivamente come segue:

a q i Mm-i K~i senò„_, Ponendo nella [15] Ma = Af„ si ottiene:


/?. = /?. _ j cos K - i j——p , [6]

Pi P h - Af, (1 - cos b>) = 0 . [16]


M. = /?._lPi._l-J^-, + M._lco86._1 . [7]
Dalla [16] si deduce Bx = 00 per sen 6, = 0.
Il momento flettente all'estremità destra della Non potendosi assumere 61 = 0, risulta bx=:n la
trave è M,+ i. Si ha la relazione: più piccola radice positiva, e quindi si ottiene:
M,+ l = Mx .
•~ l\ '
Dalle [4] e [5] ovvero dalle [6] e [7], si possono
ricavare /?a e M3 in funzione di ^ e Afl, e quindi
/?, e M3, sempre in funzione di fix e Mlt ecc. cioè la formula di Eulero.
Dalla [3], ponendo Ml = 0, si ricava l'equa
Si perviene infine ad una relazione del tipo:
zione della linea elastica dell'asse della trave:
M.+1 = F(Mlp1) = Mi , [8]
sen (a, xj
ove F è una funzione di primo grado in M,, e /?,.
TRASPOSTI PUBBLICI 291

Perchè si abbia: Analogamente risulta k3 = 1 se si suppone:


yi(h)=o ,
deve aversi: &2 — "2" »

sen(a1/l) = 0 ; all1 = n ; (ti =


cos (fc, 6le) = 0 .
e si ottiene quindi.
Se quindi fe3 non è uguale all'unità, cioè se
yx = C sen- — , [17] si ha:

ove: 1/^1

risultano anche cos (6]e) e cos (&a entrambi


non nulli e la [19] si può scrivere sotto la forma :
La [17] verrà utilizzata in seguito.
b) Trave a due tronchi — Dalle [4] e [5] si j± tang 6lt + tang (A, 6Xo) = 0 [20]
ottiene:
Af, di più agevole calcolazione che la [19].
Perchè la [20] possa essere soddisfatta, occorre
co8 b, sen 6, che dei due valori ble e (fe, il minore sia
j + Mi |cos 6a cos b2 — [18]
„ m , ., . ti
compreso tra 0 e — ed il maggiore tra — e jr,
— sen 6, sen 63) affinchè le relative tangenti trigonometriche ab
at I
biano valori di segno algebrico contrario.
Dalla [18] si ricava l'equazione per la determi Nella tabella J sono riportati i valori di 6lf1 utili
nazione del carico critico: come dato di orientamento, corrispondenti ad
alcuni tipi di travi a due tronchi. Sono inoltre
P Pt P
segnati i valori dei rapporti ' , _— e ——
[19] -* max ■* oiln medio
tra i valori del carico critico Pe, calcolato con la
+ cos 61, sen (fcj 6lc) = 0 . [20], ed i valori dei carichi critici, determinati con
la formula di Eulero, di travi articolate a cerniera
Se il secondo tronco ha lunghezza nulla (/, = fe2 all'estremità, di lunghezza uguale alla lunghezza
= 0), la [19] diventa: della trave in esame ed aventi sezione costante
sen6ls = 0 , con rigidezza flessionale uguale allarigidezza fles-
sionale massima, minima o media aritmetica delle
e si ottiene quindi: rigidezze flessionali delle sezioni dei due tronchi
7?RX della trave in esame. Sono inoltre segnati i valori
P.= P P
lì2 ' delle medie aritmetiche dei rapporti '- e „
■■mix * min
cioè la formula di Eulero. Si nota che i valori riportati sono generalmente
Se kt = 1, dalla [19] si ottiene: molto diversi dall'unità.
Si riportano i valori dei rapporti tra i carichi
critici di alcuni tipi di travi considerate come arti
(1+ y^-)8en&..cos6la = 0 ,
colate a cerniera all'estremità (Pc) o come inca
e quindi: strate rigidamente ad un estremo e libere all'altro
sen 2 6lB = 0 , (P'.Y-
R, h P.
Ri >.
0,2500 0,50 1,63
Se invece si ammette: 0,2500 1,00 2,41
0,2500 2,00 2,60
bu=~2 5 cos6K. = 0 ; 0,1111 0,50 1,96
0,1111 1,00 1,99
dalla [19] si ottiene: 2,37
0,1111 2,00
n
^» 2" ' Si riscontra che i valori dei rapporti sopra se
e quindi: gnati sono notevolmente diversi da 4, valore rela
fca=l . tivo alla trave a sezione costante.
292 TRASPORTI PUBBLICI

Travi a due tronchi Tabella I

h P« P. os( p' 1 Pe \
ti.
Ri li Pnifn Pm«dlo 0,5 1 P„.x 1 P-J

1
0,5917 1,9536 0, 870 1,470 1,094 1,170
T
0,5917 1 1,3436 0, 732 1,236 0,919 0,984
0,5917 2 0,8373 0,639 1,080 0,804 0,860
1
0,2500 1,5708 0,563 2,250 0,900 1,407
2
0, 2500 1 0,9553 0.370 1,480 0,592 0,925
0,2500 2 0, 5608 0,287 1,147 0,459 0,717
1
0,1111 1,1468 0,300 2,698 0,540 1,499
Y
0.1111 1 0,6591 0,176 1,584 0,317 0,880
0,1111 2 0,3811 0,134 1.192 0,238 0,663
1 0,179
0,0625 0, 8860 2,864 0,337 1,522
T
0,0625 i 0,5000 0,101 1,621 0,191 0,861
0,0625 2 0,2847 0,074 1,183 0,139 0,629

c) Trave a tre tronchi. — Esprimendo, median Le [22], [23] e [24], per fe, e fe3 entrambi di
te le [4] e [5], M4 in funzione di M, e f}lt ugua versi dall'unità, si possono mettere sotto la forma:
gliando M, a M, e procedendo come nel punto
precedente, si perviene all'equazione: k3 71
tang 2 tang 2 [22']
j/-^- sen ble cos (fea ble) cos (fes 61() +
71 ff« 71 R,
[23']
+ ]/lT 008 bl° SCn ^3 bl °ì C°S ^3 bl + [21]

+ cos fcj , cos (fe, 6j t) sen (k3 6, t) — tangYfe7tang2fc: [24']

—y sen blt sen (fc, bìc) sen (k3 blt) = 0 .


Se nessuna delle uguaglianze [22], [23] e [24]
71 ovvero, per fej e fc, entrambi diversi dall'unità,
La [21] è soddisfatta per cosi, ,. = (), 6,,.= 2 • nessuna delle uguaglianze [22], [23] e [24] risulta
se si verifica la relazione: soddisfatta, dividendo entrambi i membri della
[21] per il prodotto dei tre coseni, non nullo, si
i?, fc„ 71 k.TZ ottiene l'equazione:
- COS -j- cos —
M
[22]
y ?£- tang 6, e + j/A tang (*a 6, .) +
-y. R* 2
+ tang (Mi.)- [25]
Analogamente la [21] è soddisfatta per fr2 blt-^
71 — tang bu tang (fea ilr) tang (fe, ile) = 0 ,
o per k3bu-= , se si verifica rispettivamente
una delle relazioni:
di calcolazione più semplice della 21).
71 Se l'ultimo tronco della trave ha lunghezza
COS 2/ca cos 2fe„ nulla, &3=0 e la [25] si riduce alla [20], come
R,
[23] doveva avvenire.
Ri 71 k3 n Se i tre tronchi sono costituiti dallo stesso mate
r; 8en 2 A
i riale ed hanno sezioni e lunghezze uguali, cioè se la
7r fc2 jr trave è a sezione costante (Zt = la = /, = : /?, =
cos cos
2 ftj 2 fe3
[24] = i?3 = R3 = R), dalla [25] si ottiene:
Ri 71 k27t
578en 2feTsen 2X = 0 [26]
3 tang ils — tang3 i,„ = 0 .
TRASPORTI PUBBLICI 293

Il più piccolo valore di fc,„ non nullo, che sod- Se i quattro tronchi sono costituiti dallo stesso
71 materiale ed hanno lunghezze e sezioni uguali,
disfi la [26], è — . Si ha quindi
cioè se la trave è a sezione costante (/j = /•, = /,=
= lt = ~; R1 = R, = R, = R, = R) dalla [28] si
(ri*
ottiene:
4 tang 6, e — 4 tang" 6lc = 0 . [29]

cioè la formula di Eulero, come doveva avvenire. Il più piccolo valore di blc positivo non nullo
Se k2 = k3 — 1, la [25] diventa: TX
che soddisfi la [29] è — . Si ha quindi:

[27]
+ ]/-|ì)tangfc1. = 0 ,

equazione facilmente risolvibile. Si assumerà la


radice fe1( non nulla, positiva e minore. cioè la formula di Eulero, come doveva avvenire.
Nella tabella II sono riportati, per alcuni tipi Se k, = k, = kt = 1, la [28] diventa una
di travi a tre tronchi, i valori dei rapporti analo equazione di terzo grado, riducibile ad un'equa
ghi a quelli riportati nella tabella I per la trave zione di secondo grado. Si assumerà la radice blt
a due tronchi. non nulla, positiva e minore.
La [28] è stata dedotta presupponendo che nes-
d) Trave a quattro tronchi. — Esprimendo, suno dei valori (k,blt) sia uguale a —. Si può
mediante le [4] e [5], M, in funzione di Mx e /?,
e procedendo come nel punto precedente, si per facilmente verificare se la [28] sia soddisfatta per:
viene all'equazione:
31
tang(fc.6le)= co ,
D tang ble + |/^a tang (fc, bìt) +
dividendo entrambi i membri della medesima per
+ j/ tang (fc, b> „) + tang (kt blt) - [28] tang (kKble) e passando al limite.
Ad esempio, la [28] è soddisfatta per ile=
fi
~ tang(fc,i1,)tang(fcs6,„)tang(fc46le) = 0 ,
-V se il valore di D, corrispondente a blt= -—, è
ove: nullo.
Nella tabella II sono riportati, per alcuni tipi
D - ]/^ - tang (fea bu) [}/£ £ tang (fc3 6„) + di travi a quattro tronchi, i valori dei rapporti
analoghi a quelli riportati nella tabella I per la
trave a due tronchi.
+ ]/-^tang (Mi.)] —
e) Trave simmetrica. — Le travi a sezioni
variabili con discontinuità, articolate a cerniera,
tang (k3 i,„) tang {kt bu) . usate nella tecnica sono sovente simmetriche ri
V «3
spetto al centro (fig. 3). Esempio comunissimo di
Se l'ultimo tronco ha lunghezza nulla, k4 = 0 travi simmetriche sono i puntoni in tubo Man-
•' la [28] si riduce alla [25], come doveva acca nesmann usati sovente per i picchi di carico delle
dere. navi.
Tabella II
Travi a tre e quattro tronchi

Numero R2 Ri . R* h u u P. Pc P.
tronchi Ri Hi Ri' li il ii Pw p-i. ■PiuMIo

3 4, 000 5,760 1,000 1,973 1,3963 0,541 3,117 0,869


3 4,000 5,760 — 1,500 2,000 — 1.0379 0,553 2,210 0,912
3 9,000 4,000 — 1,000 1,532 — 1,5708 0,347 3,119 0,668
3 4,000 0.490 — 0,500 0,636 — 1,5708 0, 285 2,327 0,623
3 0,250 0,111 — 0,500 0,333 —. 1,0282 0,360 3,240 0,794
4 2,250 4,000 6, 250 1,500 2,000 2, 500 0. 7869 0,492 3,074 0,911
4 4,000 9.000 4,000 1 . 000 1,000 1.132 1,3963 0,375 3,373 0,750

* — Traiporli Pubblici.
294 TRASPORTI PUBBLICI

Il calcolo del carico critico della trave simme la quale dimostra che le radici della [30] sono an
trica, considerata come asta caricata di punta, che radici della [31]. Analogamente si può dimo
si può effettuare col procedimento esposto nei strare che le 'adici della [31] sono anche radici
punti precedenti o, più semplicemente, si può della [30].
considerare la metà della trave, compresa tra il
piano di simmetria di traccia n n ed uno degli f) Osservazioni circa Vapplicazione ed i limiti
estremi, come asta incastrata rigidamente ad un di applicabilità del procedimento di calcolo propo
estremo e libera all'altro, ed assumere come carico sto. — Nelle equazioni determinatrici del carico
critico riportate nei punti precedenti compaiono
lr le tangenti trigonometriche degli angoli bu.
(kibie), ecc. Nella tabella IV sono riportate le
tangenti di numerosi angoli (espressi in radianti)
compresi tra 0 e —. Con le note relazioni trigo
nometriche si possono dedurre le tangenti di nume-
r T
Fig. 3 rosi angoli compresi tra — e ~i.
Per la risoluzione delle equazioni di cui sopra è
critico della trave proposta il carico critico rela opportuno conoscere, entro quali Limiti deve essere
tivo alla trave fittizia, calcolabile con i procedi compreso ble. Il carico critico di una trave con
menti esposti in altra nota (*). sezione variabile con discontinuità deve essere
Si ba così il vantaggio di ridurre il calcolo di evidentemente compreso tra i carichi critici di
una trave simmetrica a s tronchi, articolata a due travi di lunghezza uguale alla lunghezza della
cerniera alle estremità, a quello di una trave a trave in esame ed aventi sezione costante con
rigidezza flessionale pari alla minore (R„i,) od
- ~t ^ tronchi, incastrata ad un estremo e libera alla maggiore (/?„,,,) delle rigidezze flessionali delle
all'altro. sezioni dei tronchi.
Per la trave simmetrica a tre tronchi si dimostra Per la 14) si deve quindi avere:
facilmente che i due procedimenti conducono allo
stesso valore Pc del carico critico.
Con le notazioni di cui alla figura 4, ponendo: 1? < Ir '
6'f c R,
— > ri2 Rm,„
li Ir
e quindi:
e considerando una metà della trave, dalla [26]
del paragrafo III della nota citata si ottiene, con L Y rt>k>~l V nr
opportuno adattamento dei simboli:
Ad esempio, per una trave a tre tronchi nella
tang0l.Ì^=j/*ì . [30] Ri o or -± = 4,
2,25, ' h
i = l2
' = l,
» = L blt ri
quale —
sulta compreso tra 2,944 (120°) e 1,5708 (90°).
Dalla [25] del punto c si deduce:

2tang &„+ |/^itang63t =


r
[31]
i r
= ]/ ^- tang3 ilt tang fc.,.
i i
•Ci
Introducendo nella [31] il valore del prodotto i H l
^tang 6lc tang -^i j dato dalla [30] si perviene Fig. 4
all'identità:
Nel paragrafo che segue verrà esposto un pro
tang &„— j/A tang ^ + cedimento energetico di agevole applicazione, eoi
quale si può ottenere un valore approssimato di
61(, molto utile come valore di orientamento.
+ y ^-tang 2 =tans6" ' Il procedimento per la determinazione del ca
rico critico esposto nei punti precedenti conduce,

(*) Alberto Cossi: Sul calcolo della trave a sezione variabile sollecitata a pressione e flessione. «Giornale del Genio
Civile », ottobre 195(1.
TRASPORTI PUBBLICI 295

in casi speciali, alla formula di Eulero. Si può Indicando con Wx , il lavoro compiuto dal ca
quindi presumere che il procedimento stesso debba rico P, si ha:
sottostare a limiti di applicabilità, analogamente
a quanto si verifica per la formula di Eulero. Wl=PS(L) = *g-P [35]
In mancanza dei risultati di prove sperimen
tali, si può ammettere che il procedimento di cui
sopra sia applicabile fino a quando il carico uni Il momento flettente risulta:
tario massimo per compressione semplice sia mi
nore del carico unitario al limite di proporzionalità. nx
m = Py = PCaen [36]
In una trave a sezione costante, articolata a
cerniera all'estremità e sollecitata a carico di punta,
la sollecitazione unitaria massima per compres Il lavoro di deformazione della trave a flessione
sione semplice al limite di applicabilità della for {W,) è dato da:
mula di Eulero è data da:

ti2 E
[32]
[37]
essendo X il rapporto di snellezza minimo neces
sario per l'applicabilità della formula di Eulero, + +
in relazione al materiale di cui è costituita la
trave, ed E il modulo di Young.
Se tutti i tronchi di una trave a sezione variabile
sono costituiti dello stesso materiale, si può rite Introducendo nella [37] l'espressione di m data
nere che il procedimento di calcolo del carico cri dalla [36] ed uguagliando Wt a W, si ottiene
tico esposto nei punti precedenti sia applicabile, un valore approssimato P,, del carico critico:
se la sollecitazione unitaria massima per compres
sione semplice non supera a„. P ^R*
[38]
ove:
II. — Calcolo energetico approssimato
del carico critico della trave a sezione 1 e +0,1591"55 // *
S+ 2^
variabile con discontinuità.

Si suppone che la trave sia sollecitata soltanto


dal carico assiale P. Come equazione approssi L L R3 L Rt + LR,
mata della linea elastica dell'asse della trave, rife
rita agli assi x e y analoghi agli assi xx e y, della l)sen^A +
fig. 2, si assume l'equazione relativa alla trave u,
a sezione costante riportata al punto a):
.... + [39]
nx
y = C sen - , [17']
Li

ove C è una costante e L è la lunghezza della


trave. Si tenga presente che i valori della differenza
Supponendo ferma la cerniera sinistra, lo spo (R \
stamento orizzontale sotto carico del punto del — lì, delle differenze analoghe tra i rapporti
l'asse della trave corrispondente all'ascissa x, delle rigidezze flessionab, e quelli dei seni debbono
-postamento che si indica con 5 (*), è dato da: essere computati in rj con i propri segni alge
brici.
Per la trave a sezione costante si ha e = 1,
r\ — 0, <p = 1, e quindi:
[33]
I 2 71 X
ti C2 t2nx 2.71 x\
(__+8en-T-)
8 L
cioè la formula di Eulero.
Lo spostamento orizzontale dell'estremità de Se si suppone che tutti i tronchi della trave siano
stra della trave risulta: costituiti dello stesso materiale e che la sezione
avente il momento d'inerzia più piccolo abbia
TI2 C2 anche la superfìcie più piccola, indicando con E
S(L) = [34]
4L il modulo di Young del materiale stesso, con /, il
296 TRASPORTI PUBBLICI

Procedimento energetico approssimato Tabella III

Numero «2 J?3 R, h II u P. P,
tronchi Ki Ri 'li' il il Pc.

2 0,5917 1,000 0,919 0,984 0.744 112


2 0,2500 — — 0,500 — — 0,900 0,892 0,630 159
2 0, 2500 — — 2,000 — — 0,459 0,979 0,293 108
2 0,0625 — — 1,000 — — 0,191 0, 861 0,118 137
2 0,0625 — — 2,000 — — 0,139 0,966 0,077 111
•3 4,0000 5, 7600 — 1,000 1,973 — 0, 869 0,878 3,553 188
3 4,0000 0, 4900 — 0,500 0,636 — 0,623 0,956 1,193 156
3 0,2500 0,1111 — 0,500 0,333 — 0,794 0,966 0.373 183
4 2,2500 4,0000 6, 2500 1 , 500 2,000 2,500 0,911 0,99 3,091 176
4 4,0000 9,0000 4, 0000 1,000 1,000 1,132 0,750 0,858 3,931 198

momento d'inerzia minore della sezione del primo ad una trave a sezione costante, articolata a cer
tronco e con Imla e rmln il momento d'inerzia ed il niera alle estremità e costituita dello stesso mate
raggio d'inerzia minori della sezione avente la riale del quale è costituita la trave preposta.
superficie più piccola, la [38] si può scrivere sotto Nella tabella III sono riportati, per alcuni tipi
la forma: di travi a due, tre e quattro tronchi, i valori dei
rapporti -Pe— tra il valore P, del carico critico
140]
/min
calcolato col procedimento riportato nel para
Resta inteso, come si è ammesso nelle premesse grafo precedente ed il valore approssimato P,,
del paragrafo precedente, che i raggi d'inerzia mag calcolato con la [38]. Si deduce che l'approssi
giori delle ellissi centrali d'inerzia di tutte le se mazione data dalla [38] è praticamente sufficiente
zioni debbono giacere sullo stesso piano. per un calcolo di prima approssimazione. La [38]
La sollecitazione unitaria massima per com può servire anche per determinare il valore:
pressione semplice (a), corrispondente alla forza
assiale P,„, risulta:
ti2 E ri,, I,
a= 9 [41]
utile come dato di partenza per la risoluzione delle
equazioni determinatrici del carico critico otte
Se si vuole che a non superi il valore della nute col procedimento riportato nel paragrafo
sollecitazione unitaria ai limiti di proporzionalità precedente.
ap, deve aversi: Nella tabella stessa sono riportati i valori di
1/ EI> — minimi calcolati con la 43) per X = 100.
- 5= n V - 'p [42]
a t * min
Se invece si vuole che a non superi il valore Similitudine meccanica tra due tram
ff„ definito dalla 32), deve aversi:
Dalle equazioni riportate al paragrafo I si
L deduce che il valore di 6le dipende soltanto dai
[43] valori dei rapporti tra le rigidezze flessiooali delle
frulli n
sezioni dei tronchi e dei rapporti tra le lunghezze
essendo A il rapporto di snellezza minimo neces dei tronchi. Dai medesimi rapporti dipende il
sario per l'applicabilità della formula di Eulero valore del coefficiente <p della relazione [38].

Tavella IV

b 0 0,05 0,10 0, 15 0,20 0,25 0,30 0,35 0,40 0,45 0,50


tang b 0 0, 05004 0, 10033 0,15114 0,20271 0,25534 0,30934 0, 36503 0,42279 0.48305 0, 54634
b 0,55 0,60 0,65 0. 70 0, 75 0,80 0, 85 0,90 0,95 1,00 1,05
tang b 0,61311 0,68414 0, 76020 0,84229 0,93160 1,02964 1,13833 1,26016 1,39839 1,55742 1,74331

b 1,15 1.25 1,30 ji —


1,10 1,20 1,35 1,40 1,45 1,50
~2~
tang b 1,96476 2, 23451 2,57216 3,00957 3,60209 4,45517 5, 79793 8,23810 14,10122 oo —
TRASPORTI PUBBLICI 2>)7

Se, quindi, per due travi aventi lo stesso nu al paragrafo precedente, avvalendosi dell'equa
mero di tronchi (anche se i tronchi di una stessa zione della linea elastica già ottenuta e ponendo
trave non sono tutti dello stesso materiale o se i M, = 0.
tronchi corrispondenti delle due travi sono di Per un calcolo approssimato si può sostituire
materiale diverso), si verificano le relazioni: alla trave con sezione variabile con continuità una
trave con sezione variabile con discontinuità.

tra i carichi critici delle due travi si verificherà


la relazione:

P'< LI ' Sezione AA


subordinatamente alla condizione che ad entrambe VlG. h
le travi risultino applicabili i procedimenti di
calcolo del carico critico esposti precedentemente, costituita da un certo numero di tronchi a sezione
costante. Come mon;ento d'inerzia della sezione
III. —■ Trave a sezione variabile con continuità di un tronco si può assumere, in prima approssi
mazione, il momento d'inerzia della sezione in
Nella tecnica vengono frequentemente usate mezzeria del tronco stesso.
travi articolate a cerniera alle estremità, aventi Volendo ottenere maggiore approssimazione,
sezione variabile con continuità, le quali, durante si può adottare il momento d'inerzia medio I
il funzionamento dei meccanismi dei quali fanno *,) definito dalla relazione:
parte, sono sollecitate anche a carico di punta.
Un esempio comunissimo di tale travi è dato dalle
(I (x) d x
bielle di numerosi tipi di macchine motrici ed [451
operatrici. I(xlXt)=^
Riferendo la linea elastica dell'asse della trave
a due assi x e y analoghi agli assi ac, ey, della fìg. 2 nella quale xl e x, sono le ascisse relative alle
ed ammettendo che la flessione avvenga nel piano sezioni estreme del tronco considerato.
del disegno, si può scrivere l'equazione: Nelle applicazioni tecniche avviene frequente
mente che il momento d'inerzia I (x) si possa espri
EI(x)y + Py + M1 = 0 [44) mere sotto la forma:
ove E modulo di Young, I (x). funzione di x, mo
mento d'inerzia della sezione della trave corri / (*) = (U x+ VY-(U, x + V,)' , [46]
spondente all'ascissa x, (Pj -f Af\) momento
flettente. ove U, V, l/j e Vx sono delle costanti e n è un
numero intero.

!a In tali casi si ottiene:


(Ux+V)'+l
1 U 'i [47]
(n + 1) (*„ — *,)

Alla categoria di cui sopra appartengono la


trave rappresentata nella figura 5, nella quale
trave le dimensioni d, e da rimangono invariate
ÌA lungo tutta la trave mentre e A, crescono con
legge lineare, e la trave costituita da un tronco d:'
Fio. 5 cono cavo rappresentata in figura 6 e, per analo
già, una trave simmetrica costituita da due tron
Integrando, ove possibile, la [44], ricava IV chi di cono cavi con le basi maggiori coincidenti
che in
equazione della linea elastica, equazione die Come casi particolari, la trave di cui alla figu
alcuni casi può permettere direttamente la deter ra 5 può avere sezione rettangolare piena con lar
minazione del carico critico. Ove ciò non avve ghezza d, costante, e la trave di cui alla figura 6
nisse, per la determinazione del medesimo si po può avere sezione circolare piena. In entrambi i
trebbe usare il procedimento energetico riportato casi si ha 17,= V1 = 0.
298 TRASPORTI PUBBLICI

IV. — Influenza del peso proprio sul carico critico Essendo:


della trave a sezione costante ad asse verticale. m=-Rf ,
La trave, con sezione costante di momento risulta:
d'inerzia minimo I, modulo di Young E, rigidezza
flessionale minima R e peso proprio complessivo n'RC1 71 X
C, abbia asse verticale e sia sollecitata soltanto dx = seir dx =
~2LT )
dalla forza assiale P e dal peso proprio (figura 7).
n'RC*
4L*
Ponendo:

si ottiene il valore del carico critico P„:

n7R _ G
'~ L1 2

Per G = 0 si ha:

p_*R
1' ri '

Fio. 7 cioè la formula di Eulero.


Dalla [48] si deduce che la diminuzione del
carico critico dovuta al peso proprio della trave è
Come equazione approssimata della linea ela approssimativamente uguale alla metà del pe?o
stica si assume ancora la [17]: stesso.
71 X Ponendo P = 0, si deduce il valore critico
JY — C sen —=-
L [17'] del peso proprio Gc per il quale l'equilibrio ela
stico della trave diventa instabile per effetto del
Il lavoro W, compiuto dalla forza P e dato, solo peso proprio:
anche in questo caso, dalla [35]:
r 2n*R
7T2 f2
[35]
Quindi G„ è uguale approssimativamente al
Il lavoro compiuto dal peso proprio è dato, doppio del carico critico euleriano relativo ad una
tenendo presente la [33], da: forza assiale applicata in testa.
Perchè al peso critico G„, dato dalla [49], non
GC corrisponda una sollecitazione unitaria per com
W3 = ~ I S(x)dx = pressione semplice maggiore della sollecitazione
8L
<T,n definita dalla [32], deve risultare:

Il lavoro di deformazione per flessione della


trave (W,) è dato da:

ma d x ove r„lin è il raggio d'inerzia minimo della sezione


~2ÌT della trave e^A ha il significato indicato nel para
grafo I, punto /).

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