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Francisco Tárrega

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Francisco de Asís Tárrega y Eixea (Vila-real, 21 novembre 1852 – Barcellona,
15 dicembre 1909) è stato un compositore e chitarrista spagnolo, considerato uno
dei principali artefici della diffusione e dello sviluppo dell'uso della chitarra
classica moderna.

Indice
Chitarrista autodidatta Francisco de Asís Tárrega y Eixea
Allievi
Opere principali
Composizioni più note
Curiosità
Note
Bibliografia
Altri progetti
Collegamenti esterni

Chitarrista autodidatta
Cominciò a studiare pianoforte e composizione al conservatorio di Madrid nel 1864 e molto probabilmente imparò a suonare la
chitarra da autodidatta, ma nel 1872 studiò per un breve periodo presso il chitarrista Julián Arcas[1]. Questo fondere lo studio
della composizione e del pianoforte alternato all'attività concertistica gli permise di acquisire una notevole padronanza tecnica
sullo strumento. Secondo Emilio Pujol con il suo modo di suonare "si era collocato fuori dalla comune condizione dei chitarristi".

Si suppone che la postura con la chitarra poggiata sulla gamba sinistra rialzata dallo sgabello (conseguenza anche di un aumento
considerevole delle dimensioni dello strumento) sia diventato uno standard per i chitarristi classici a partire da lui[2].

Come Fernando Sor, inoltre, suonava la chitarra senza utilizzare le unghie, attaccando la corda direttamente con il polpastrello. Si
è supposto che la sua predilezione per il tocco appoggiato (in gergo "carota", segnato in pentagramma con il marcato) derivasse
da una modifica strutturale dello strumento, il rialzo della tastiera rispetto al piano armonico (Radole); in ogni caso si tratta di una
delle innovazioni tecniche di Tárrega, insieme alla liberazione del mignolo dall'appoggio sulla cassa[2].

Ampliò in maniera considerevole il repertorio non originale di musiche per chitarra effettuando diverse trascrizioni, alcune delle
quali d'innegabile effetto secondo gli stessi compositori, come risulta per i brani di Isaac Albéniz. Nel 1890 compose un gruppo
di esercizi destinati alla sua allieva del tempo, Elvira Mingot Bas[3].

Sicuramente il suo approccio verso la chitarra gli permise di sperimentare tecniche diverse dal tradizionale modo di suonare dei
suoi contemporanei, diffondendo l'uso del tremolo e del rasgueado (raschiato)[3]. Le sue composizioni, oltre ad avere una
melodia orecchiabile, presentano una struttura formale pianistica, che richiama quelle di Fryderyk Chopin e Robert Schumann.
Svolse attività concertistica, da chitarrista, soprattutto in Spagna e quando si
stabilì a Barcellona cominciò anche l'attività didattica; tra i suoi allievi vi furono
Emilio Pujol (suo futuro biografo) e Miguel Llobet. Interruppe le esecuzioni in
pubblico nel 1906, a causa di una paralisi al braccio destro.

(ES) (IT)
«Mi pobre guitarra llora la «La mia povera chitarra
ausencia del que ayer la piange l'assenza di chi la
tañía» suonava»

(Francisco Tárrega, Diario


y cartas[4])

Una biografia del chitarrista scevra di miti e falsificazioni fu redatta dal suo
allievo Domingo Prat.

Allievi Spartito della "Danza Mora"

Nel 1907 ebbe come allieva la riminese Maria Rita Brondi, che ebbe a definire
discipula predilecta nella dedica del Minuetto, che scrisse per lei[5].

Fra gli altri allievi, anche l'editore Alfred Cottin[3], Miguel Llobet, a sua volta
maestro di Andrés Segovia[6], ed Emilio Pujol[2].

Opere principali
A parte le sue opere originali per chitarra, tra cui "Recuerdos de la Alhambra",
"Capricho arabe" e la "Danza mora", arrangiò pezzi di altri autori per questo
strumento, come alcuni brani di Ludwig van Beethoven, Frédéric Chopin, Felix
Mendelssohn e la famosa "Serenata spagnola" del catalano Joaquim Malats; più
di 100 furono le trascrizioni per chitarra che elaborò, consentendo alla chitarra di
rinascere come strumento classico[2].

Come altri suoi contemporanei spagnoli, per esempio, il suo amico Isaac
Albéniz, Tárrega aveva interesse a combinare la tendenza romantica prevalente
Monumento a Francisco Tárrega in
nella musica classica con elementi popolari spagnoli. Il chitarrista
Villarreal
contemporaneo Angelo Gilardino ha scritto che i 9 preludi di Tárrega sono "... il
più profondo pensiero musicale di Tárrega in forma concentrata".

Pujol rilanciò il racconto di Apeles Mestres, che raccontava di quando Albéniz udì la sua musica trascritta ed eseguita da Tárrega,
in particolare la Serenata, e si emozionò e si commosse a tal punto che non poté trattenersi dal gridare che era così che aveva
concepito la sua musica[7].

È considerato il creatore dei fondamenti tecnici della chitarra classica del XX secolo e ha permesso di sviluppare interesse per la
chitarra come strumento da concerto.

Composizioni più note


Quattro mazurke

¡Marieta!
Mazurka en sol
Adelita
Sueño
Capricho árabe
Recuerdos de la Alhambra
Danza mora
Lágrima
Alborada
María (Gavota)
Gran valse
El columpio
Tango

Curiosità

Ritratto di Tárrega, opera di Vicente


Castell

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Quattro battute del suo Gran Vals (del quale è qui (http://www.classicalguitarmidi.com/subivic/Tarrega_Gran_Val
s.mid) ascoltabile una versione MIDI), sono diventate una delle più famose suonerie per cellulare, il Nokia tune.
Molti artisti contemporanei hanno arrangiato le sue opere: Mike Oldfield, in particolare ha incluso una versione orchestrale dei
‘'’Recuerdos de la Alhambra'’' nella colonna sonora del film Urla del silenzio, diretto da Roland Joffé nel 1984.

Per il film L'amore ai tempi del colera, diretto da Mike Newell nel 2007, tratto dal romanzo dello scrittore colombiano Gabriel
García Márquez, è stata utilizzata come colonna sonora ‘'’Hay amores'’', composta da Shakira. La parte strumentale di questa
canzone è basata interamente sul ‘'’Capricho arabo'’'di Tárrega, mentre il testo è stato scritto dall'artista colombiana, che si è
ispirata ai paesaggi del suo Paese.

Note
1. ^ Walter Aaron Clark, William Craig Krause, Federico Moreno Torroba: A Musical Life in Three Acts, Oxford
University Press, 2013 - ISBN 0199981140
2. Jim Tosone, Classical Guitarists: Conversations, McFarland, 2000 - ISBN 0786482427
3. Simona Boni (a cura di), Romolo Ferrari e la chitarra in Italia nella prima metà del Novecento, Mucchi Editore,
2009 - ISBN 8870005143
4. ^ In: Francisco Tárrega Eixea, Torge Braemer (a cura di), Diario y cartas, Ed. BoD – Books on Demand, 2014 -
ISBN 3738684964
5. ^ «A mi predilecta discipula y noble señorita Maria Rita Brondi», citato in Maurizio Mazzoli, Maria Rita Brondi, in
Simona Boni (a cura di), Romolo Ferrari e la chitarra in Italia nella prima metà del Novecento, Mucchi Editore,
2009 - ISBN 8870005143
6. ^ Ben Bolt, Tarrega in Tablature, Mel Bay Publications, 2011 - ISBN 1610655508
7. ^ Emilio Pujol, Tárrega, ensayo biográfico, Lisbona, 1960

Bibliografia
Wolf Moser, Francisco Tárrega y la guitarra en España entre 1830 y 1960, Piles editorial, Valencia, 2009
Adrián Rius, Francisco Tárrega (1852-1909): Biography, Piles editorial, Valencia, 2006
Emilio Pujol, Tárrega, ensayo biográfico, Lisbona, 1960
Altri progetti
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Collegamenti esterni

Opere di Francisco Tárrega, su openMLOL, Horizons Unlimited srl.


(EN) Spartiti o libretti di Francisco Tárrega, su International Music Score Library Project, Project Petrucci LLC.
(EN) Francisco Tárrega, su Discogs, Zink Media.
(EN) Francisco Tárrega, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
(EN) Francisco Tárrega, su Internet Movie Database, IMDb.com.
Interpretazione dei Recuerdos de la Alhambra - high tuned guitar, su youtube.com.
Interpretazione di Recuerdos de la Alhambra, su youtube.com.
VIAF (EN) 61733213 (https://viaf.org/viaf/61733213) · ISNI (EN) 0000 0001 2135 8923
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autorità (DE) 120065894 (https://d-nb.info/gnd/120065894) · BNF (FR) cb139002956 (https://c
atalogue.bnf.fr/ark:/12148/cb139002956) (data) (https://data.bnf.fr/ark:/12148/cb1390
02956) · NDL (EN, JA) 00552054 (https://id.ndl.go.jp/auth/ndlna/00552054) · WorldCat
Identities (EN) n81-118760 (https://www.worldcat.org/identities/lccn-n81-118760)

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