Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
1. L’apologia
37 Cf. Atti 6, 8 - 8, 3.
38 Cf. Atti 12, 1-19; Eusebio, Hist. Eccl. 2, 9, 1.
39 Cf. Eusebio, op. cit., 3, 5, 1-6; Giustino, I Apologia 31, 5 s.; Ter
tulliano, Scorpiace 10; Ad nationes 1, 14.
49 Cf. Giustino, Dialogus 8-11.
41 In particolare Aristone di Pella, Giustino (nel Dialogo con il
giudeo Trifone) e Milziade.
42 La più am pia e la più antica apologia contro le accuse giudai
che è rappresentata dal Dialogus di Giustino; si leggano, in particola
re, i capp. 11; 14; 18; 43; 56; 58; 61; 62; 78; 84-100; 126-129.
18 Introduzione generale
47 Cap. 3, 1 s.
48 Fin dall'inizio del I secolo ne abbiamo ampia testimonianza: si
legga Plinio, Epistola 10, 96, 8; Tacito, Annales 15, 44, 5; Svetonio, Vi
ta Neronis 16, 2; Crescente (in Giustino, II Apologia 3). Dal 170 in poi
l’invettiva contro i cristiani diviene ancora più sferzante; si ricorde-
20 Introduzione generale
2. La dottrina
58 Giustino, I Apologia 3, 1.
59 Ibid., 68, 1.
60 Giustino, II Apologia 14, 2.
61 Atenagora, Legatio 1, 4.
62 Ibid., 37.
63 Ibid., 2, 4; cf. Giustino, I Apologià 4, 1-8.
64 Atenagora, Legatio 1, 3.
65 Ibid.
24 Introduzione generale
67 Cf. Dialogus 3, 4; 8, 1.
68 Giustino, I Apologia 6, 1.
69 Ibid., 28, 3.
70 Ibid., 5; 10; 12; 23; 32; 46; cf. anche II Apologia 8; 10.
71 Giustino, II Apologia 15, 2.
72 Aristide, Apologia 15, 1. Si legga, in particolare, Taziano, Ora-
Zio ad Graecos, passim.
73 Taziano, op. cit., 29.
74 Ibid., 3, 1; cf. inoltre, Teofilo, III ad Autolicum 16-30.
26 Introduzione generale
90 Ibid.
91 Giustino, I Apologia 8, 2; Taziano, Oratio ad Graecos 6.
92 Giustino, I Apologia 19, 4 (e 1 Cor. 15, 53).
93 Taziano, Oratio ad Graecos 12 (e Col. 2, 20).
94 Ibid., 15.
95 Ibid., 29.
30 Introduzione generale
APOLOGIA
ARISTIDE
La vita
1 Historìa Ecclesiastica 4, 3, 3.
2 De viris illustribus 20.
38 Gli apologeti greci
L’apologia
3 Epistola 70, 4.
4 Cf. PL 123, 167.
5 Nulla dicono le fonti sulle altre due opere che i critici vorreb
bero attrib u ire ad Aristide, e cioè uriOmelia in Lucam 23, 42-43 e
una lettera indirizzata a tu tti i filosofi e di cui ci resta solo un fram
mento. L'Omelia fu pubblicata per la prim a volta nel 1878 (a cura
dei padri m echitaristi) in lingua arm ena e traduzione latina. Si tratta
di un commento in form a omiletica a Le. 23, 42-43 per dim ostrare la
divinità di Cristo e per afferm are che egli è veramente Figlio di Dio.
Nel fram m ento della lettera, invece, nella versione latina, leggiamo:
«Omnes dolores vere passus est in corpore suo, quod beneplacito Pa-
tris et Spiritus Sancti, de virgine hebraea, de sancta Maria, assump-
sit, atque sibi ineffabili et indivisibili unione commixerat»: l’espres
sione «de virgine hebraea» è presente anche (e soltanto) nelle versio
ne siriaca ed arm ena de\l'Apologia.
6 Secondo una certa tradizione (peraltro non del tutto accettata)
Aristide mori m artire; le uniche testimonianze a proposito provengo
no da alcuni m artirologi i quali portano due diverse datazioni: prid.
Kal. Sept. (Vetus Romanum, Beda, Adone, Usuardo, Baronio) e V
Non. Od. (Vetus Romanum, Adone, Usuardo): cf. C. Vona, L'apologia
di Aristide. Introduzione,' versione dal siriaco e commento, Roma
1950, p. 5.
Aristide, introduzione 39
7 A cominciare dal cit. C. Vona (cf. spec. pp. 8-15) fino alla rec
tissim a tesi di laurea discussa a Firenze da C. Alpigiano (anno acca
demico 1984-1985) dal titolo L'Apologià di Aristide: contributo per
un'edizione critica, in cui sono esam inati i complessi problemi ri
guardanti la critica del testo de\VApologia, in particolare le caratte
ristiche e il valore dei testimoni.
40 Gli apologeti greci
(12, 1-5), m a anche anim ali di ogni razza (12, 6-7) ed erbe
e verdure di ogni genere (12, 7).
I Giudei, infine, discendenti di Abramo, adorano
Dio creatore dell’universo e lui solo; si sono dunque av
vicinati alla verità, ma non l'hanno conseguita piena
mente: «spesso si asservirono ai culti delle genti e ucci
sero i profeti e i giusti che erano stati inviati per loro»
e rifiutarono il Figlio di Dio e «dopo averlo oltraggiato
lo consegnarono a Pilato... e lo condannarono alla cro
ce» (14, 1).
Finalmente — ed efficacemente a conclusione — il
ritratto di coloro che «traggono la loro origine dal Si
gnore Gesù Cristo» (15, 1) e che «hanno scolpite nel cuo
re le leggi dello stesso Signore e le custodiscono speran
do nella risurrezione dei morti e nella vita del tempo
futuro» (15, 3). Essi seguono la «via della verità la quale
condurrà coloro che la percorrono al regno eterno pro
messo da Cristo nella vita futura» (15, 9).
L ’esortazione finale è un invito alla conversione per
«essere riconosciuti eredi della vita immortale» (cap. 17).
Un'apologia «primitiva» — si è affermato talora e
giustam ente — ma non tanto nel senso di uno scritto
rudimentale e rozzo, quanto originario ed in perfetta
coerenza non solo con lo stile di tutta la letteratura cri
stiana delle origini, m a con la stessa sobrietà ed essen
zialità della vita cristiana dei prim i secoli nella profes
sione di fede e nella pratica del nuovo credo, con lo
stesso entusiasm o che animava i prim i credenti.
Nessun ricorso alla Scrittura, eccettuate pochissime
citazioni, né alcuna speculazione filosofica, sem m ai qual
che definizione d ’impronta aristotelica e stoica; nessuna
ostentazione retorica, piuttosto il succedersi di contenu
ti ed argomenti fondam entali tanto per dimostrare gli
errori del politeismo, quanto per difendere la fede dei
cristiani.
Aristide, Introduzione 43
Temi dottrinali
I Caldei
I Greci
I m iti assurdi
Gli Egiziani
12. 1. Gli Egiziani 15, essendo più sciocchi e
stolti di questi, furono tra tti in inganno peggio degli al
tri popoli. Non furono appagati infatti dai culti dei
Caldei e dei Greci, m a per di più insegnarono che era
no dèi anche gli esseri senza ragione, te rre stri ed ac
quatici, piante e semi e furono contam inati da ogni ti
po di pazzia e di scostum atezza peggio di tu tti i popoli
della terra. 2. All’inizio veneravano Iside che aveva
come fratello e m arito Osiride sgozzato dal proprio
fratello Tifone; e per questo motivo Iside fuggi insieme
a Oro suo figlio verso Biblio di Siria cercando Osiride
e lam entandosi am aram ente, finché Oro non crebbe e
uccise Tifone. 3-5. Dunque né Iside fu in grado di por
tare aiuto al proprio fratello e marito; né Osiride sgoz
zato da Tifone fu capace di soccorrere se stesso; né Ti
fone fratricida, m orto per mano di Oro e di Iside, potè
difendere se stesso dalla morte. 6. Questi, divenuti fa
mosi per le loro sventure, furono considerati dèi dagli
ottusi Egiziani. Essi, non ancora appagati da tali cose
o dagli altri culti dei popoli, insegnarono che erano dèi
anche gli esseri irrazionali. 7. Alcuni di loro veneraro
no il gregge; altri il caprone; altri il vitello e il porco;
altri poi il corvo, il falco, l'avvoltoio e l’aquila; altri an
cora il coccodrillo; altri il gatto, il cane, il lupo, la scim
mia, il serpente e l’aspide; altri poi la cipolla e l’aglio,
l’acacia 16 e ogni altra cosa del creato 17. 8. Non capi
15 Nei capp. 12-13 Aristide vuole dim ostrare a quale m assim a de
pravazione siano giunti gli Egiziani, ancora più biasimevoli dei Cal
dei e dei Greci, poiché adorano animali e piante come fossero dèi.
16 Con lo stesso sost. (àkantha) Erodoto indica l’acacia egiziana:
cf. Historìae 2, 96.
17 II sost. skism a non com pare in nessun dizionario; c’è da sup
porre che sia una voce corrotta (sta forse per ktism ata) e comunque
non presente in tu tte le edd.; H arris legge tà thèràmata.
56 Gli apologeti greci
I Giudei
I cristiani
Esortazione finale
LE APOLOGIE
GIUSTINO
La vita
' I Apoi. 1.
2 Cf. Dialogo 2
64 Gli apologeti greci
«Filosofo e martire»
6 Adversus Valentinianos 5.
9 Dialogo 3, 4.
10 Dialogo 8, 1.
11 Cosi Eusebio, Hist. Eccl. 4, 11, 8; cf. anche Girolamo, De viris
illustribus 23 («habitu... philosophorum incedens»).
12 Cf. Dialogo 82, 2.
13 Cf. Dialogo, 2.
14 Cosi H. von Campenhausen, I Padri greci, trad. M. Bellincioni r
M. Fontana, Brescia 1967, p. 22.
15 Dialogo 3-5.
66 Gli apologeti greci
Le due apologie
23 Cf. cap. 7.
70 Gli apologeti greci
Temi dottrinali
37 Cf. II Apoi. 5, 3.
38II Apoi. 5, 3 s.
39 Cf. II Apoi. 8, 1 s.; 13, 3; / Apoi. 46, 2-4.
40 Cf. I Apoi. 5, 4.
41 Cf. I Apoi. 30.
42 I Apoi. 63, 10.
43 I Apoi. 66, 2.
44 Cf. Gv. 1, 14.
45 / Apoi. 14, 1.
46 I Apoi. 15 e 16.
Giustino Martire, Introduzione 75
54 I Apoi. 52, 3.
55 Cf. I Apoi. 60, 7.
56 Sulla denominazione «Spirito profetico» cf. I Apoi. 31, 1; 32, 2
(«divino e santo Spirito profetico»); 33, 5; 35, 3; 38, 1; 39, 1; 40, 5; 41, 1;
42, 1; 44, 1 («santo Spirito profetico»); 51, 1; 53, 6; 59, 1; 60, 8; 63, 2.
57 Cf. / Apoi. 38, 5.
58 Cf. I Apoi. 61, 3.13.
59 Cf. / Apoi. 65, 3.
60 Cf. I Apoi. 67, 2.
61 Cf. I Apoi. 6, 2.
Giustino Martire, Introduzione 77
62 Ibid.
63 Cf. II Apoi. 5, 2.
64 II Apoi. 5, 2; I Apoi. 5, 2.
65 Cf. II Apoi. 5, 3; I Apoi. 26, 1; 54, 1.6; 62, 1-2.
66 Cf. I Apoi. 5, 1; 57, 1.
67 Cf. I Apoi. 28, 1.
68 Cf. I Apoi. 52, 3 e 28, 1.
78 Gli apologeti greci
69 I Apoi. 52, 3.
70 Cf. I Apoi. 52, 4-12.
71 1 Apoi. 8, 2.
72 Ibid.
731 Apoi. 8, 4.
74 Cf. I Apoi. 28, 1 e II Apoi. 7, 5.
75 Cf. I Apoi. 45, 1 e II Apoi. 7, 3.
76 Cf. I Apoi. 61, 1.
77 Cf. I Apoi. 61, 2.
Giustino Martire, Introduzione 79
78 I Apoi. 61, 3.
791 Apoi. 61, 12-13.
80 / Apoi. 65, 1.
81 / Apoi. 65, 3-5.
80 Gli apologeti greci
A i d estin a ta ri
Si esaminino le accuse
Istigazione demoniaca
5. 1. Che significa tutto questo? Contro di
che abbiam o prom esso di non com m ettere ingiustizia e
di non form ulare opinioni su ciò che riguarda l’atei
smo, voi non state istruendo processi, ma, spinti da
una folle passione e dalla sferza dei demoni malvagi 7,
7 Giustino è convinto che per istigazione dei demoni malvagi
sono scatenate le persecuzioni contro i cristiani. Quelli, infatti, nati
Giustino Martire, Prima Apologia 87
O periam o p e r la p ace
28 Cf. Mt. 6, 1.
29 Cf. Le. 6, 29; Mt. 5, 39-40.
30 Cf. Mt. 5, 22.41.16.
31 Cf. Mt. 5, 34.37.
32 Cf. Me. 12, 30; Mt. 22, 37 s.; Le. 10, 27 (Deut. 6, 5).
33 Cf. Me. 10, 17-18; Le. 18, 18 s.
98 Gli apologeti greci
39 Cf. Me. 12, 14.16 s.; Le. 20, 22.24 ss.; Mt. 22, 18.20 s.
40 Cf. Le. 12, 48.
41 Cf. Tertulliano, Apologeticum, 23, 1.
100 Gii apologeti greci
44 Cf. Mt. 19, 26; Me. 10, 27; Le. 18, 27.
45 Cf. Mt. 10, 28; Le. 12, 4 s.
46 II principe persiano Istaspe, padre di Dario, introdusse in Per
sia i m isteri dei Bram ani e sostenne anch'egli che ogni elemento cor
ruttibile sarebbe stato d istrutto nel fuoco.
102 Gli apologeti greci
50 Cf. sopra, 4, 1.
51 Riguardo al culto dei m orti presso i cristiani, cf. Tertulliano,
De corona 3, 3. È la più antica testim onianza della oblatio prò de-
functis.
Giustino Martire, Prima Apologia 105
59 Subito dopo (cf. 28, 1) Giustino afferm a che «il principe dei de
moni malvagi» presso i cristiani è chiamato «serpente, satana e dia
volo» e nel Dialogo con Trifone, al cap. 3, il term ine satanàs (traslit
terato dall’ebraico) viene spiegato etimologicamente come composto
da sata (= apostata) e nas (= serpente). Si legga anche Clemente
Alessandrino, Protrepticus 2.
60 Cf. Rom. 1, 20.
Giustino Martire, Prima Apologia 109
M atrimonio o continenza
65 Cf. Mt. 21, 2-11; Me. 11, 2-11; Le. 19, 30-40.
66 Gv. 1, 14.
Giustino Martire, Prima Apologia 113
La profezia d ’Isaia
La profezia di Michea
34. 1. Ascoltate ora come Michea, un altro pro
ta, predisse in quale parte della te rra stava per nasce
re: «E tu Betlemme, te rra di Giuda, non sei affatto la
più piccola tra i principi di Giuda; da te infatti sorgerà
un condottiero che pascerà il mio popolo» 72. 2. (Be
tlemme) è un villaggio nella regione dei Giudei, distan
73 Cf. Is. 9, 5.
74 Cf. Is. 65, 2.
75 Cf. Is. 58, 2.
76 Cf. Sai. 21, 17.19; Mt. 27, 35; Me. 15, 24; Le. 23, 34; Gv. 19, 24.
116 Gli apologeti greci
79 Cf. Is. 1 ,3 s.
80 Cf. Is. 66, 1.
81 Cf. Is. 1, 13 ss.
82 Cf. Is. 1,15.
83 Cf. Is. 1, 11 s.; 58, 6 s.
84 Cf. Is. 65, 2.
118 Gli apologeti greci
101 Si allude probabilm ente alle pena di m orte che era stabi
per coloro che di nascosto cercavano d’interrogare gli oracoli e le
profezie per conoscere le sorti dell'im pero e la vita futura dell’impe
ratore: Giustino non fa esplicito riferim ento alla legge con cui si de
cretava la pena di morte, tuttavia sappiamo che fin dal periodo re-
pubblicano e anche durante il principato di Augusto venivano caccia
ti da Roma ed esiliati tu tti coloro che per guadagno esercitavano la
divinazione. Dopo Tiberio, ogni form a di vaticinio praticato come
professione fu ritenuta un crimen e punita con la confisca dei beni o
con l’esilio. Nel III sec. il diritto romano prescrisse l’esilio, la carce
razione e la deportazione per coloro che esercitavano la divinazione
(cf. Tertulliano, De idolatria 19). Per uno studio più completo sull’ar
gomento, si consulti l’ancora validissimo lavoro di Th. Mommsen - J.
M arquardt - P. Kruger, Manuel des Antiquités Romaines, 3 (trad. G.
Humbert), Paris 1907, pp. 190-194.
Giustino Martire, Prima Apologia 125
fatto che afferm iam o che il Cristo è nato 150 anni fa 104
sotto Quirinio e poco tem po dopo, sotto Ponzio Pilato, ha
insegnato ciò che noi afferm iam o d’insegnare — e affin
ché non contestino il fatto che tu tti gli uomini vissuti
prim a sarebbero stati irresponsabili, noi, anticipando
li, scioglieremo la difficoltà. 2. Ci è stato insegnato
che il Cristo è il prim ogenito di Dio e abbiamo dimo
strato che è il Verbo, di cui partecipò tu tto il genere
umano 105. 3. Coloro che hanno vissuto secondo il
Verbo, sono cristiani, 106, anche se furono ritenuti atei,
come tra i Greci Socrate e Eraclito e quanti furono si
mili a loro; tra i B arbari Abramo, Anania, Azaria, Mi-
saele, Elia e molti altri dei quali in questo momento
tralasciam o le opere e i nomi sapendo che è cosa lunga
farne l’elenco. 4. Cosicché anche quelli che erano na
ti prim a vivendo senza il Verbo, furono cattivi e nem i
ci di Cristo e uccisori di coloro che vivevano secondo il
Verbo; coloro che avevano vissuto e vivono invece se
condo il Verbo, sono cristiani, non hanno p au ra e non
si turbano. 5. Per quale causa, grazie alla potenza del
Verbo, secondo la volontà di Dio Signore e Padre di
ogni cosa, sia stato concepito un uomo da una vergine,
sia stato chiam ato Gesù e, m orto in croce, risuscitò e
sali al cielo, dalle cose che sono state dette p o trà com
prenderlo colui che ha intelligenza. 6. Noi, però, non
essendo ora necessario questo discorso alla dim ostra
zione, accederem o alle prove che sono urgenti al mo
mento presente.
La profezia d ell’ascensione
I Gentili e i Giudei
Il battesimo
Core ed Atena
Partecipazione a ll’Eucaristia
Celebrazione eucaristica
Appello finale
168 Nel rescritto (sulla cui autenticità non si dubita) l’im peratore
Adriano si preoccupa ed esige che i processi contro i cristiani si
svolgano in ottem peranza alle leggi e siano sem pre motivati da accu
se concrete e non da dicerie. In questo caso, Adriano avrebbe mitiga
to l'atteggiam ento persecutorio dim ostrandosi contrario alla prassi
tem uta e fortem ente disapprovata da parte cristiana, in base alla
quale si emettevano condanne contro i seguaci di Cristo solo a causa
del «nomen». Sulla versione greca in cui ci è stato trasm esso il testo
del rescritto, cf. sopra, nota 26 dell’Introd.
169 D estinatario della lettera, fu proconsole d'Asia durante l'im
pero di Adriano ed esattam ente dal 124 al 125, anni che circoscrivo
no appunto la datazione del rescritto.
170 Si tra tta di Quinto Licinio Salviano Graniano Quadronio Pro
culo, predecessore di Fundano nel proconsolato d'Asia.
150 Gli apologeti greci
L'accaduto
11 m ito di Eracle
DISCORSO Al GRECI
TAZIANO
La vita
7 Ibid.: «...molto più antichi delle dottrine dei Greci, molto più
divini rispetto agli errori di quelli».
8 Non si dubita che la sua conversione avvenne a Roma, poiché
egli stesso ce ne dà conferma ai capp. 18, 29 e 35 àeWOratio.
9 Si leggano le testimonianze di Ireneo, Adv. Haereses 1, 28, 1;
Eusebio di Cesarea, Hist. Eccl. 4, 29, 1; Girolamo, De viris ili. 29.
10 Oratio 18.
11 Cf. Eusebio di Cesarea, Hist. Eccl. 5, 13, 1.
12 Cf. Oratio 19: «si dava da fare per condannare a m orte Giusti
no e me».
13 Cf. Epifanio, Haereses 46, 1.
14 Ireneo, Adv. Haereses 3, 23, 8.
15 Epifanio, Haereses 46-47; cf. anche Girolamo, De viris ili. 29.
Mentre Clemente Alessandrino identifica gli «aquarii» con gli encra-
titi (cf. Paedagogus 2, 2, 32; Strem ata 1, 19), Filastro vescovo di Bre
scia (fine IV sec.) attribuisce questo titolo a quanti celebrano l’Euca-
ristia senza fare uso del vino (cf. Diversarum haereseon liber 77) e
Taziano, Introduzione 173
Il «Discorso ai Greci»
Temi dottrinali
10 Cf. Eraclito, framm. 80; in realtà, però, nel fram m ento è scrit
to «andai in cerca (edizèsàmén) di me stesso» e non «ho istruito».
11 Cf. Diogene Laertio 9, 1, 5 s.
12 Id., 2, 5, 22: vi si n a rra che Euripide fece conoscere a Socrate
il poema di Eraclito.
13 Cf. Giustino, I Apologia 20, 2; Atenagora, Legatiti 19, 11 ss.; 20,
30; si legga anche Minucio Felice, Octavius 34, 1.
14 Si tra tta degli accusatori di Socrate.
15 Figlio di Egitto, ucciso dalle Danaidi.
16 Non solo da Taziano Socrate è considerato degno di stima, ma
anche da Atenagora che lo loda nominandolo insieme a Pitagora,
Eraclito e Demostene, ram m entando le loro virtù: cf. Legatio 31.
Taziano, Discorso ai Greci 187
Il Verbo
5. Dio «era in principio», e noi abbiamo appr
che il principio è la potenza del Verbo 24. Il Signore di
25 Non è facile trad u rre alla lettera questo brano nel quale Tazia
no vuole afferm are che il Logos è stato originato per volontà di Dio,
la cui n atu ra è «semplice», cioè «non composta», senza divisioni né
parti.
26 Cf. Col. 1, 15; Giustino, / Apologia 21, 1; Atenagora, Lega
tio 10.
27 II paragone è utilizzato anche da Giustino, Dialogus 61, 2; 128,
4; Tertulliano, Apologeticum 21, 12; Lattanzio, De divinis institutioni-
bus 4, 29.
28 Cf. Giustino, Dialogus 61, 2.
190 Gli apologeti greci
Morire al mondo
54 Cf. Gen. 1, 26 s.
55 L’opera è citata da Taziano m a a noi non è pervenuta.
56 Cf. 1 Cor. 3, 16; 6, 19; 2 Cor. 6, 16; Ef. 2, 22.
57 Cf. Sai. 8, 6; la citazione biblica è da intendersi, però, in riferi
mento agli uomini che «hanno vinto la morte».
Taziano, Discorso ai Greci 203
quale essa sia sarà evidente per gli uomini che bram a
no essere im m ortali.
bari con Elena e con Paride, direte che sono della stes
sa n atu ra e che sono stati inventati p er un certo ordi
nam ento, m entre non è esistito nessuno degli uomini
di cui ho parlato. Ma ciò lo abbiamo dato come
ipotesi 78. Non è consentito paragonare la nostra con
cezione di Dio con coloro che si rotolano nella m ateria
e nel fango.
Le turpi rappresentazioni
86 Eroe troiano che per prim o feri Patroclo e lo volle poi spoglia
re delle armi, m a fu raggiunto e ucciso a sua volta da Menelao: l'epi
sodio è n arrato in Ilias 17, 46-60.
87 È la dottrina della metempsicosi.
88 Cf. cap. 6.
89 Tema ricorrente negli apologisti: cf. Atenagora, Legatio 35;
Teofilo, III Ad Autolicum 15, ecc.
90 Cf. Atenagora, Legatio 20.
Taziano, Discorso ai Greci 215
Un tesoro nascosto
117 Cratete di Mallo (in Cilicia), vissuto nel II sec. a.C., fu seguace
della filosofia stoica e gramm atico. Fu a capo della scuola di Perga
mo e ne diresse la biblioteca. Tra le opere più im portanti, i commen
ti a Omero e a Esiodo.
118 E ratostene di Cirene, vissuto tra il 275 e il 195, fu biblioteca-
rio di Alessandria, succedendo ad Apollonio Rodio; fu matematico,
geografo, astronom o e gram m atico e si dette il nome di «filòlogos».
Compose le «Cronografie» (in 9 libri) e la «Geografia» (in 3 libri). Si
dedicò inoltre ad un attento studio dei poemi omerici.
119 Aristarco di Sam otracia, vissuto tra il 217 e il 145, fu gram
matico e filologo; allievo e successore di Aristofane, diresse la biblio
teca di Alessandria e curò l’edizione dei poemi omerici (e di altre
opere dei poeti greci) studiandone attentam ente il lessico.
120 Apollodoro di Atene, allievo di Aristarco, fu un grammatico
alessandrino e un n arrato re di miti; visse nel II sec. a.C. Nei 24 libri
«Sugli dèi» tra tta la storia mitologica e religiosa iniziando dall’esa
me degli attrib uti usati da Omero per le divinità.
222 Gli apologeti greci
Le donne greche
127 Cf. Aeneid.es 3, 390 ss.: dalla scrofa viene indicato ad Ene
luogo dove fondare la nuova città.
226 Gli apologeti greci
La scelta di Taziano
35. Non ho esposto queste cose perché le ho im
rate da un altro, m a perché avendo visitato molte te r
re, ho insegnato le vostre dottrine, mi sono trovato di
fronte a m olte arti e modi di pensare, e mi sono infine
tratten u to nella città dei Romani e mi sono reso conto
che essi vi avevano trasp o rtato le vostre statue di di
verso tipo. Ma io, come è usanza presso molte persone,
non cerco di consolidare le mie (idee) con le opinioni
degli altri, m a di tu tto ciò di cui faccio conoscenza,
questo voglio com porre per iscritto. Pertanto avendo
detto addio all'orgoglio dei Romani e alle fredde chiac
chiere degli Ateniesi... e alle dottrine incoerenti, mi av
viai allo studio della dottrina barbara.
Cominciando a scrivere in che modo essa è più an
tica delle vostre scienze e, rinviando ciò per l’urgenza
della spiegazione, adesso che è il momento di parlare
delle sue dottrine [...] lo tenterò. Non detestate il no
stro insegnam ento e non elaborate una n u trita conte-
stazione contro di me pronunciando fandonie e insul
saggini: che Taziano, sopra i Greci e sopra l'innum ere
vole schiera di coloro che fanno filosofia, inventa la
d ottrina dei barbari. Che cosa c ’è di grave se uomini
rivelatisi ignoranti sono ora confutati da un uomo di
sentim enti uguali? che cosa c’è di assurdo, secondo
quello che disse, quel sapiente a voi fam iliare 129, nel-
l’«invecchiare im parando ogni cosa»?
I re degli Argivi
Commiato
La vita
Le opere
8 «... anche noi... abbiamo degli schiavi cui non è possibile rim a
nere nascosti; m a nessuno di loro ha mai calunniato contro di noi ri
guardo a questo genere di cose»: 35, 3. In base a questo passo si è
voluto supporre un riferim ento alla persecuzione di Lione e di Vien
ne durante la quale gli schiavi dei cristiani furono costretti a calun
niare i loro padroni (cf. Eusebio di Cesarea, Hist. Eccl. 5, 1, 14). Am
m ettendo il riferim ento si vuole concludere che la Supplica sia stata
com posta dopo questa persecuzione e che fu da questa occasionata.
9 Si tra tta del già menzionato Cod. Paris., n. 451 (conosciuto an
che come codice di Areta). Nel titolo si legge: toù autoù, cioè: «dello
stesso» autore che ha composto la Supplica.
10 T ra coloro che rifiutano la paternità di Atenagora, uno dei più
convinti è R.M. Grant il quale espone la sua tesi nell’art. Athenagò-
ras or Pseudo-Athenagoras, in «H arvard Theol. Rev.» 47 (1954) 121-
129; gli argomenti addotti dal G rant sono condivisi e ancor più svi
luppati da W. Schoedel nell'introd. alla sua edizione Athenagoras. Le
gatio and De resurrectione, Oxford 1972, pp. XXV-XXXII.
242 Gli apologeti greci
Temi dottrinali
22 Timaeus 28c.
23 Timaeus 4 la.
24 Cf. Metaphysica 11, 7.8.
25 Atenagora, con interpretazione arbitraria, fa derivare Zeus dal
verbo zéò (ribollire, essere in fermento).
26 Era è inteso come anagram m a di aer: cf. anche più avanti,
cap. 22, 2.
258 Gli apologeti greci
Dio è uno
8. 1. Considerate in base a ciò (che io esporrò) il
fatto che fin dal principio uno solo è il Dio creatore, in
Atenagora, Supplica per i cristiani 259
e ugualmente:
«Prima di me non vi fu nessun dio
e non vi sarà dopo di me; io sono Dio
e non vi è all'infuori di me» 31
e riguardo alla grandezza:
«Il cielo è il mio trono,
la terra sgabello ai miei piedi.
Quale casa mi edificherete,
o quale il luogo del mio riposo?» 32.
Lascio a voi giudicare più attentam ente le loro
profezie se vi dedicherete a questi libri, affinché, con
un ragionam ento assennato, facciate cessare le calun
nie contro di noi.
172 Alcuni leggono e traducono «da voi», alludendo alle leggi civi
li allora in vigore per il matrimonio.
173 Cf. sopra, cap. 11, 3 s.
174 Cf. Mt. 19, 9; Me. 10, 11.
175 Testo corrotto.
302 Gli apologeti greci
S'implora giustizia
38 La m assim a (cf. Is. 22, 13; Sap. 2, 1-9; 1 Cor. 15, 32) è citata an
che in Legatio 12, 3: vedi nota 40, p. 264.
39 Cosi sarebbe da intendere secondo il Wilamowitz che in que
sto punto del testo suppone una lacuna.
338 Gli apologeti greci
AD AUTOLICO
TEOFILO
La vita
1 Anche se non viene espressam ente nominata, si tra tta con mol
ta probabilità della regione della Siria: cf. I l Ad Autol. 24.
2 N essuna fonte menziona l'anno di nascita di Teofilo, ma si pre
sume in base alle altre più sicure datazioni. Sappiamo infatti che
eletto vescovo nel 169 (cf. Eusebio, Chronicon ad a. Abr. 2185 = a.
169), fu a capo della Chiesa antiochena almeno sino al 17 marzo del
180 (infatti nei capp. 27 e 28 del 111 Ad Autol. ricorda la m orte di
Marco Aurelio!) e probabilm ente fino al 183-185 (cf. sotto, nota 7).
3 Lo si deduce dalla spiegazione di alcune parole ebraiche: cf. I l
Ad Autol. 12, 24; III, 19.
350 Gli apologeti greci
Le opere
Temi dottrinali
e presentato come colui del quale il Padre si serve per com piere la
creazione e, a differenza del Padre che non può essere circoscritto né
convenuto in alcun luogo, il verbo è colui che «assumendo la figura
del Padre e Signore dell’universo, cam m ina nel giardino nella figura
di Dio e parla con Adamo»: II Ad Autol. 22.
28 Cf. I Apologia capp. 31-32; 37-52.
29 G. Bardy, op. cit., p. 44.
362 Gli apologeti greci
Premessa
7 Agostino, nel De symbolo 3 form ula una frase analoga; cf. an
che Taziano, Oratio ad Graecos 4.
8 Teofilo p arla come se si rivolgesse direttam ente ad Autolico, in
realtà egli rim provera tutti coloro che vivendo nel peccato sono lon
tani da Dio. Leggendo più avanti, però, al cap. 1 del II libro, sem bra
che Autolico abbia intepretato come personale il rim provero del
l'amico.
Teofilo, Ad Autolico Libro I 365
Dio è trascendente
La sovranità di Dio
Le opere di Dio
21 Non si tra tta dello Spirito Santo, m a dello spirito divino che
penetra e avvolge l'universo. Tale concezione è derivata dalla filoso
fia stoica e la si trova espressa in modo simile anche in Taziano,
Oratio ad Graecos 12, 4; cf. anche Origine, Contra Celsum 6, 7.
22 Cf. Ireneo, Adversus Haereses 2, 6, 2.
Teofilo, Ad Autolico Libro I 369
30 Cf. Giob. 9, 8.
31 Cf. Sai. 88, 10.
32 Cf. Gen. 1,1; Sai. 23, 2.
33 II soffio che dà vita è lo spirito di Dio: cf. Giob. 34, 14.
34 Cf. Me. 6, 52.
35 Se volessimo trad u rre alla lettera dovremmo dire: «ti libererà
gli occhi dell'anim a e del cuore dalle cateratte». Infatti il verbo para-
kentéó è impiegato anche nel linguaggio medico con il significato di
«togliere le cateratte» e l’impiego di questo verbo si addice perfetta
mente alla concezione cristiana secondo la quale Dio (e anche il Cri
sto) sono i «medici» che ci conducono alla salvezza: cf. Clemente, Pri
ma Corinti 49; Ignazio, Ad Eph. 7; Martyrium Policarpi 2; Clemente
Alessandrino, Paidagogos 1, 1, 1; Origine, Hom. in Lev. 8, 1.
36 Cf. Sai. 32, 6.
37 Cf. Prov. 3, 19 s.
38 Cf. Prov. 3, 20: il greco aisthèsis dei LXX traduce l’ebr. da' at
che dalla radice yada' esprim e «conoscenza» e «scienza». Le tradu-
Teofilo, Ad Autolico Libro I 371
La risurrezione
I falsi dèi
Onore a ll’imperatore
tore e non è perm esso che questo sia attrib u ito a qual
che altra persona. Cosi (non è permesso) adorare altri
aH’infuori di Dio.
Sicché, o uomo, ti sbagli com pletamente; onora
l’im peratore con animo ben disposto nei suoi confron
ti, sottom esso a lui e pregando per lui. Facendo questo
tu compi la volontà di Dio. La legge di Dio, infatti, di
ce: «O figlio, onora Dio e il re e non disobbedire a nes
suno di loro; im m ediatam ente puniranno i loro nem i
ci» 63.
La fede di Teofilo
cosi come sono generati gli uomini 4. Anzi gli dèi do
vrebbero essere più num erosi degli uomini, come dice
la Sibilla:
«Se gli dèi generassero e fossero immortali,
più num erosi degli uomini sarebbero gli dèi,
né per i m ortali vi sarebbe luogo dove dim orare» 5.
Se degli uomini m ortali e che hanno vita breve si
può vedere che ancora esistono i figli generati da loro,
né si cessa di generare uomini (e per questo si riem pio
no le città, i villaggi e anche le campagne sono abitate),
come non sarebbe stato più necessario che gli dèi —
im m ortali secondo i poeti — generassero e fossero ge
nerati, dal mom ento che voi dite esserci stata una ge
nerazione di dèi? Perché il monte chiam ato Olimpo era
un tempo abitato dagli dèi ed ora è deserto? Oppure
per quale motivo una volta Zeus abitava sull’Ida (gra
zie ad Omero e agli altri p o e ti6 si sa che li aveva la
sua abitazione) e ora non se ne sa più nulla? Perché
non era in ogni luogo, m a si trovava in una sola parte
della te rra ? O non gli stavano a cuore gli altri (luoghi),
oppure non gli era possibile trovarsi dovunque e prov
vedere ad ogni cosa. Se, per esempio, era nella regione
orientale, non era nella regione occidentale; se poi era
nei luoghi d’Occidente, non era in quelli d'Oriente.
È proprio di un Dio altissim o e onnipotente, di un
Dio che è vero Dio, non solo essere dappertutto, ma
anche vedere tutto e ascoltare ogni cosa 7, p u r non es
sendo contenuto in nessun luogo; altrim enti si scopri
rebbe che il luogo che lo ospita sarebbe più grande di
lui: la cosa che contiene è infatti più grande di ciò che
Omero ed Esiodo
La mitologia greca
In principio la luce
41 Ibid.
42 Cf. Gen. 1, 2.
Teofilo, Ad Autolico Libro II 393
43 Cf. Gen. 1, 3 - 2, 3.
Teofilo, Ad Autolico Libro II 395
delle cose, peccò e con lui peccò quello che era a lui
sottomesso; quando l’uomo to rn erà di nuovo alla sua
n atu ra senza peccare più, anche quelle (belve) faranno
ritorno alla mitezza delle o rig in i56.
Il paradiso terrestre
Il serpente
65 Cf. Gv. 1, 1.
66 Cf. Gv. 1, 1 ss.
408 Gli apologeti greci
Il giardino
67 Cf. Gen. 2, 9.
68 Cf. Gen. 2, 8 s.
69 Cf. Gen. 2, 10.
70 Parlare di «nostre regioni» lascia supporre che Teofilo fosse
originario di un paese orientale.
Teofilo, Ad Autolico Libro II 409
Èva
84 Cf. Gen. 3, 5.
85 Abbiamo seguito l’ediz. del Grant, anche se le pur calzanti in
tegrazioni proposte dal Nautin (e indicate tra parentesi uncinata)
possono lasciare qualche perplessità.
86 Cf. Gen. 2, 23 s.
87 II nome «Èva», secondo Teofilo, altro non è che il grido eleva
to dalle Baccanti m entre celebravano i m isteri; cf. anche Clemente
Alessandrino, Protrepticus 2, 12, 2.
88 L’etimologia non è quella degli autori classici; per questi drà-
kòn deriva dal verbo dérkesthai (= tenere lo sguardo fisso), m entre
per Teofilo deriva dal verbo (apo) dedrakénai per indicare la «fuga»
da Dio.
414 Gli apologeti greci
Caino e Abele
Omero disse:
«L'anima vola via dileguandosi come sogno» 146.
E in altro passo:
«L’anim a volando via dalle m em bra raggiunse l’Ade» 147.
E ancora:
«Seppelliscimi il prim a possibile e varcherò le soglie del
l’Ade» ,48.
Io credo che tu conosca bene in che modo e
hanno parlato sulle altre cose che tu certam ente cono
sci. Tutto ciò lo com prenderà ognuno che cerca la sa
pienza di Dio e che è a lui caro per la fede, la giustizia
e le buone opere. Un profeta, tra quelli di cui abbiamo
detto sopra, di nome Osea, disse: «Quale saggio com
prenderà queste cose e quale intelligente le capirà?
Poiché le vie del Signore sono diritte: i giusti cam mine
ranno in esse, ma gli empi in esse verranno meno» 149.
Bisogna dunque che colui che è am ante del sapere
sia anche am ante dell’im parare.
Cerca allora di in tratten erti più spesso con me, af
finché avendo ascoltato la viva voce tu possa im parare
con esattezza la verità.
28 Ibid., p. 13 s.
29 Filemone, framm. 143 (ediz. Koch, II, p. 522).
30 Cf. Taziano, Oratio ad Graecos 29; Tertulliano, Apologeticum 9,
5; Minucio Felice, Octavius 30; Lattanzio, Divinae institutiones 1, 21, 3.
440 Gli apologeti greci
S ’invoca la giustizia
Sulla purezza
44 Cf. Zac. 7, 9.
45 Cf. Prov. 4, 25.
46 Cf. Mt. 5, 28.
47 Cf. Mt. 5, 32.
48 Cf. Prov. 6, 27 ss.
Teofilo, Ad Autolico Libro Ili 445
Il racconto di Mosè
75 Ibid., I, 102.231.
76 Ibid., I, 229 s.
452 Gli apologeti greci
degli altri sono più recenti degli scritti che ci sono perve
nuti da Mosè e anche (più recenti) dei profeti vissuti do
po di lui. Infatti l'ultim o dei profeti, di nome Zaccaria,
fiori al tem po del regno di Dario.
Ma anche tu tti i legislatori hanno sancito le leggi
in tempo posteriore. Se infatti qualcuno parlasse di So
lone l'Ateniese 84, questo visse al tempo dei re Ciro e
Dario, al tempo del già nom inato profeta Zaccaria, vis
suto molti anni dopo.
Anche riguardo ai legislatori Licurgo, Dracone o Mi
nosse, i libri sacri li superano per antichità e si dim ostra
che i libri della legge divina data a noi per mezzo di Mosè
sono precedenti non solo al tempo in cui Zeus era re dei
Cretesi, ma anche alla guerra di Troia.
Per com piere una dim ostrazione più esatta dei pe
riodi e del tempo, con l’aiuto di Dio, cercherem o di
n arrare non solo i fatti accaduti dopo il diluvio, m a an
che quelli accaduti prim a, affinché ci sia possibile enu
m erarli tu tti risalendo fino all'origine della creazione
del mondo che Mosè, servo di Dio, n arrò per opera del
lo Spirito Santo.
Avendo parlato riguardo alla fondazione e creazio
ne del mondo, del prim o uomo e delle cose avvenute
dopo, egli indicò gli anni che intercorsero prim a del di
luvio.
Io chiedo grazia all’unico Dio affinché possa n a
re con esattezza tu tto ciò che è vero secondo la sua vo
lontà, affinché tu, o chiunque altro si trovi a leggere
queste cose, sia guidato dalla verità e dalla sua grazia.
Inizierò anzitutto dalle genealogie sopra menziona
te, voglio dire, cioè, dopo il prim o uomo che in princi
pio fu creato.
Dai giudici ai re
25. Dopo i giudici essi ebbero i re: il prim o di
me Saul, regnò per 20 anni; poi David, nostro caposti
pite, per 40 anni. Intercorrono fino al regno di David
498 anni.
Dopo di loro regnò Salomone per 40 anni; egli, per
volere di Dio, fu il prim o a costruire il tem pio in Geru
salemme. Dopo di lui Roboam per 17 anni e dopo di lui
Abias per 7 anni; dopo di lui Asa per 41 anni; dopo di
lui Josafath per 25 anni; dopo di lui Joram per 8 anni;
dopo di lui Ochozzas per un anno; dopo di lui Gotholia
p er 6 anni; dopo di lui Joas per 16 anni; dopo di lui
Amesia per 39 anni; dopo di lui Ozias per 52 anni; do
po di lui Joatham per 16 anni; dopo di lui Achzar per
17 anni; dopo di lui Ezechia per 29 anni; dopo di lui
Manasse per 55 anni; dopo di lui Amos per 2 anni; do
po di lui Josias per 31 anni; dopo di lui Ochas per 3
mesi; dopo di lui Joachim per 11 anni; dopo di lui un
altro Joachim per 3 mesi e 10 giorni; dopo questo Se-
decias per 11 anni.
Dopo questi re, poiché il popolo continuava a pec
care e non si convertiva, un re di Babilonia — secondo
la profezia di Geremia 87 — di nome N abucodonosor
scese nella Giudea.
87 Cf. Ger. 6, 22; 16, 15.
Teofilo, Ad Autolico Libro III 457
140, 158, ì 86, 214, 275, 429 non è opera del destino: 196;
Conone: 195 opera di Dio: 188, 355; opera
Conoscenza: di Dio: 180, 207, indescrivibile: 394-395; quan
353, 359; vera c.: 25, 63 do Dio era solo non era avve
Contihenza: 21, 82, 109, 224, nuta: 189; simbolo della ri
240, 247, 446 surrezione: 355, 397-398; so
Conversione: 17, 21, 24, 29, 30- no passati 5965 anni dalla c.
32, 42, 66, 68, 73, 82, 95-96, del mondo: 459
108, 119, 132, 141, 165, 202, C reta: 229, 271, 374, 382, 436
248, 441-442, 449 C retesi: 216, 289, 297, 374, 436,
Corinto: 271 454
C orp o (d ell'uom o): attraverso C ristia n i: 16, 18, 19, 20, 21, 23,
il c. si m anifesta l'anima: 44-45, 48, 58-59, 69, 77, 78,
201; c. e anima: v. anima; cor 80, 81, 85, 86, 88, 98, 107,
ruttibile: 320-321; di Cristo: 163, 176, 236; am m aestra
147; dissoluzione del c.: 332, dai profeti: 447-448; buoni e
338; è come un tempio: 29, pazienti: 302; conoscono la
181; dopo la m orte è disper verità: 420; consacrati a Dio:
so: 336; im m ortale con l’ani 82; c. prim a di Cristo: 125-
ma: 214; non da solo riceverà 126; falsamente accusati: 434;
il giudizio: 336; non si con giusti: 305; innocenti: 238;
fonde con altri c.: 318; parte non sono atei: 239, 254-255;
cipa del giudizio insiem e odiati senza motivo: 216-217;
all’anima: 339; risurrezione pii, moderati, puri d'animo:
del c.: 304, 309-319, 320-321; 305; praticano la carità: 356;
si muove e si trasform a: 326; seguaci di Cristo: 82; seguono
stru ttu ra del c.: 197-198; uni la parola di Dio: 214; «unti»
to all'anima: 339 con l’olio di Dio: 354, 375; uo
Cosm o: v. Universo mini «giusti e pii»: 241; vivo
C o sta n tin o p o li (concilio di): no in Cristo: 151; vivono nel
360 la purezza: 356; vivono secon
C o stu m i: 82, 94, 133, 137, 141, do giustizia: 356
187, 247, 248, 249 C risto : v. Gesù
O ra to n e (di Sicione): 271 C roce: 28, 42, 43, 57, 58, 115,
C reazione: 27, 74, 192, 356, 359, 121, 136, 139-140; m orte in c.:
385, 390, 391-394; circondata 135-136, 379; v. Gesù crocifis
dallo spirito di Dio: 368; dal so; Mosè foggiò il bronzo a
nulla: 391-392, 396-397, 402- form a di c.: 139
403; della donna: 404; della C tesia: 296
luce e del firmamento: 392- «C ulto razio n ale» : 266
394; della te rra e delle pian
te: 393; dell’uomo: 176, 361, D an ao (o A rm ais): 451, 452
402-403, 420, 423; disprezzata D ard an o : 227, 229
dai Greci: 195; il fine della c. D ario: 267, 454, 462
è la risurrezione: 323-326; D edalo: 271, 447
470 Indice dei nomi e delle cose notevoli
D èi (e div in ità): 7, 19, 20, 21, 210, 250, 272, 276, 277, 282,
41, 48, 51-57, 70, 81, 86, 87, 294, 373, 433, 457
89, 102, 103, 104, 105-106, — Atlante: 369
108, 121, 137, 162, 163, 164, — Atropo: 274
165, 166, 184, 188, 192, 194, — Attis: 192, 373, 439
195, 208, 210, 240, 255, 259,
266, 267-268, 270, 355, 356, — Bel: 41, 460 (Belo), 461 (Belo
363, 372-373, 380-382, 392, o Bai)
412, 421, 425-426, 432; come — Bellerofonte: 102, 135
uomini: 277-283, 436-439; es — Busiride: 186, 294
sere mortali: 274-277, 296-
297; loro origine: 272-274. — Caos: 385, 395
— Acteo: 229 — Castore: 52, 295
— Ade: 280 — Centauro: 318
— Admeto: 209 — Centimani: 275; Briareo: 105,
— Adone: 41, 54, 105, 373 274; Cotto: 274; Gige: 274
— Adoneo: 193 — Cecrope: 229, 250
— Adrastea (o Nemesi): 249 — Cecrope (il secondo): 229
— Afrodite: 41, 52, 53, 54, 105, — Celeo: 266
192, 211, 225, 272 (di Cnido), — Ciclopi: 183, 385; Arge: 274;
278, 279, 282, 372, 434 Bronte: 274; Sterope: 274
— Agraulo: 249, 250 — Cielo: 274, 285, 296, 385
— Amazzoni: 222 — Cirene: 266
— Anfiarao: 295 — Cloto: 274
— Anfione: 52 — Core: 41, 145, 193, 229, 276,
— Antinoo: 297, 439 299
— Antiope: 52, 105 — Crisaoro: 192
— Apollo: 41, 52, 54, 105, 192, — Cronos: 41, 52, 164, 193, 194,
193, 208, 211, 266-267, 272 214, 273, 276, 279, 281, 282,
(Pitio e di Deio), 280, 293, 285, 286, 295, 296, 372, 374,
372, 387, 416, 433 384, 433, 460, 461
— Ares: 41, 53, 54, 193, 225, 278, — Dafne: 193, 208, 372
372 — Danae: 52, 102, 279
— Aria: 283 — Danaidi: 215
— Arianna: 102 — Deifobo: 209
— Aristeo: 266 — Demetra: 193, 194, 266, 275,
— Armonia: 225 279
— Artemide: 41, 52, 54, 186, 192, — Deucalione: 158
218, 271, 272, 290 (Taurica), — Dioniso: 41, 52, 53, 102, 105,
293, 373 (Scizia) 135, 185, 193, 229, 276, 283,
— Asclepio: 41, 272 (di Epidau- 293, 372, 427, 433
ro), 295, 296, 373, 376, 432 — Dioscuri: 102, 196
— Atalanta: 193
— Atela: 272, 276 — Eaco: 436
— Atena: 145, 146, 192, 193, 209, — Echidna: 276
Indice dei nomi e delle cose notevoli 471
— Efesto: 41, 53, 192, 193, 278, — Iside: 55, 282, 283, 293, 294
433 — Issione (la sposa di): 279
— Elena: 52
— Endemione: 373 — Lachesi: 274
— Enodia: 249 — Latona: 105, 193, 195
— Epimeteo: 229 — Leda: 52, 102, 283 (e il Cigno)
— Era: 210, 257, 272 (di Samo e — Leto: 279, 293, 295
di Argo), 277, 280, 281, 282,
— Marsia: 183
285, 295, 439.
— Melanippe: 386
— Eracle: 41, 52, 54, 102, 135,
— Meleagro: 193
186, 196, 204, 210, 217, 230,
— Melicerte: 295 (o Polemone),
254, 273, 274 , 276, 294, 296,
296
372, 376, 387, 433; m ito di E.:
— Melqart: 267
162-163
— Metanire: 266
— Èrebo: 385, 395
— Metide: 433
— Erittonio: 250
— Metis: 214
— Ermes: 41, 102, 103; verga di
— Minosse: 52, 89, 190, 214,
E.: 276
229, 231, 264, 271, 436, 454 (o
— Ermete: 53, 293 (Trimegisto)
Dracone)
— Eros: 53, 385, 395
— Minotauro: 271
— Erse: 250
— Muse: 52, 384, 390
— Esculapio: 53, 102, 103, 105,
— Museo: 229
135, 192, 210
— Europa: 52, 224, 227, 229, 283 — Nesti: 280
(e il Toro), 436 — Nike: 224
— Ninfe: 385
— Fanete: 274, 276 — Notte: 385
— Febo: 209, 280
— Fetonte: 195, 229 — Oceano: 273, 285, 383, 385
— Forco: 285 — Ogigo: 460
— Fulmine: 283 — Olimpo: 183
— Orfeo: v. Poeti
— Ganimede: 52, 102, 105, 195, — Oro: 55, 282, 292 (detto Apol
225 lo)
— Gea: 192, 266 — Osiride: 55, 282, 283, 292
— Giacinto: 193, 280, 372 (Dioniso), 294, 372
— Giapeto: 296
— Giganti: 385 — Pandroso: 249, 250
— Gorgone: 192 — Pasife: 52, 224
— Pegaso: 102, 135, 196
— Icaro: 271 — Pelope: 214
— Ifito: 295 — Persefone: 54, 105, 195, 276
— Ilia: 458 — Perseo: 52, 102, 103, 135, 229,
— Ino: 295, 296 (o Leucotea) 296
— Io: 229, 293 — Pleiadi: 369
472 Indice dei nomi e delle cose notevoli
269; motore: 43, 47; non con 240, 259, 260, 262, 270, 359,
taminato: 25, 73, 87; non ha 361, 366, 367, 370, 404, 405,
appetiti: 277; non ha concupi 406, 422, 440, 442, 443, 445;
scenza: 277; non ha forma: sommo: 425; sovrano di tutte
89; non ha bisogno di olocau le cose: 218; spirito: 188, 269;
sti: 240, 265, 266; non ha ira: sufficiente a se stesso: 265;
277; nostro aiuto: 156; onni superiore alle passioni: 41,
potente: 359, 367, 381, 424; 47; trascendente: 43, 179; tu t
ordinatore: 43, 47; Padre: 27, to per se stesso: 269; uno (e
28, 44, 66, 73, 74, 75, 78, 79, unico): 7, 13, 20, 25, 26, 43,
81, 88, 96, 97, 98, 103, 112, 44, 65, 94, 176, 208, 240, 244,
116, 117, 119, 123, 125, 126, 255-261, 273, 281, 297, 353,
141, 143, 144, 145, 146, 153, 412, 424, 454, 462; vede nei
156, 157, 161, 162, 188, 222, nostri cuori: 298; vede tutto:
245, 261, 263, 264, 265, 292, 57; venuto in form a umana:
359, 360, 361, 382, 406, 407, 209; verissimo: 25, 73, 87; ve
421; padre dei giusti: 366; pa ro: 7, 13, 20, 25, 26, 31, 65,
dre dei secoli: 121; padre del 69, 73, 133, 240, 244, 269,
la giustizia: 25, 73, 87; padre 353, 381, 392, 422, 424, 426;
della saggezza: 25, 73, 87; pa vita: 426; vivo: 73
dre delle altre virtù: 25, 73, D iom ede: 204, 278
87; padre delle cose visibili e D iscepolo: di Gesù: 43, 44, 75,
invisibili: 179; padre dell’uni 81, 95, 148; i dodici d.: 58,
verso: 410; Padre e Figlio: 118
244; padrone: 157; perfetta Dodo'ni: 99
fragranza: 265; perfetto: 43, D onna: creazione della d.: 404;
188, 189, 202, 205, 214, 399; le d. cristiane vivono nella
potenza: 269; presciente: 124; continenza: 224; le fanciulle
principio di tutte le cose: lavorano e pregano: 224; vir
177, 188; principio sostanzia tù delle d. cristiane disprez
le: 189; propizio: 366; punito zate: 225
re degli empi: 366; puro spiri D onne g rec h e (biasim ate): 223-
to: 179; ragione: 269; re dei 224
cieli: 153; ricco Signore: 190; — Anita: 223
ricolmo di ogni bene: 399; sa — Argia: 223
piente: 324; sconfinato: 244, — Bizantide: 224.
261; senza confronto nella sa — Clito: 223
pienza: 358, 365; senza corpo: — Corinna: 223
202; senza nome: 73; senza — Efestione: 225
principio: 41, 43, 47, 73, 177, — Erinna: 223
188, 359, 366; Signore: 59, 60, — Evante: 225
75, 79, 82, 94, 97, 112, 116, — Frine: 224
117, 118, 119, 120, 121, 123, — Glaucippe: 224
125, 126, 130, 132, 133, 141, — Glicera: 224
157, 178, 188, 194, 198, 206, — Laide: 225
Indice dei nomi e delle cose notevoli 475
162; rivelazione del Padre: 450, 451, 454, 457, 461; ter
25; salvatore: 74, 81, 114, 141, dei G.: 127, 133
147, 148, 157; sanò i malati: G iudizio: di Dio dopo la morte:
75; servo di Dio sofferente: 60, 71, 72, 73, 119, 120, 133,
200; Signore: 22, 42, 44, 59, 149, 176, 190, 242, 264, 265,
75, 92, 98, 136; totalità del 323, 327, 329, 334-336, 337,
Verbo: 160; «unto»: 157; uo 338-341, 378, 398, 411, 424,
mo: 74, 104, 111, 121, 144, 427, 429; di verità: 443
145, 157; uomo giusto: 75; uo G iu n io R u stico : 64
mo senza onore: 75; uomo G iu ra m e n to : 97, 421, 428
sofferente: 75; Verbo: 17, 25, G iu se p p e Flavio: 453
26, 72, 73, 95, 112, 126, 144, G iustino: 8, 10, 18, 25, 37, 40,
162; Verbo del Padre: 74-76, 63-82, 83, 172, 174, 175, 178,
87, 140, 157, 244, 261, 286; 206, 207, 250, 358, 361
Verbo di Dio: 103, 104, 140, G iu stizia: 15, 17, 21, 22, 27, 29,
143, 245; Verbo incarnato: 59, 85, 88, 92, 150, 159, 200,
20; Verbo nella totalità: 161; 241, 247, 325, 331, 335, 337,
Verbo primogenito di Dio: 339, 342, 344, 356, 359, 371,
102, 145 374, 398, 401, 421, 427, 428,
G hihon: 404, 408 429, 430, 440, 441, 442-443,
G h itto n : 105 446; degli im peratori: 252; di
G iasone: 10 Dio: 330, 334, 335, 339; è
Giganti: generati dagli angeli «rendere uguale ad uguali»:
cattivi: 245, 287, 288, 385; le 302; m etro di g. dei cristiani
anime dei g. sono i demoni: è l’amore: 300; sentimenti di
245, 288 g.: 250
Gige (di Lidia): 221 G iusto: 98, 128; giudicato da
Gioba: 227 Dio: 378; il g. non trasgredi
G iorno: del giudizio: 119, 198; sce la volontà di Dio: 191; il
della fine: 204; del Signore: g. vive nella santità e giusti
429; del sole: 71, 80, 81, 147- zia: 401; non basta essere g.:
148; nome della luce: 397; 302
non tram onta nei mondi su Gloria: 29, 92, 151, 207, 222; di
p e r io r i: 209; « s e ttim o Cristo: 58, 75, 77, 125, 129,
giorno»: 394, 395, 402; volge 131, 132; di Dio: 368, 462; in
re dei g. e delle notti: 368; nalzare g. al Padre: 146; pur
376 nella g. i ricchi sono poveri:
G io v an n i (evang.): 407 196
G iu d ea: 112, 115, 419, 451, 452; Gomfo: 223
te rra di Canaan: 441 Gomorra: 133, 418
G iudei: 7, 15, 16, 42, 43, 48, 57- Grazia: 21, 446, 454
58, 64, 75, 110, 111, 112, 113, Greci: 41, 43, 48, 51-55, 56, 87,
114, 115, 116, 118, 119, 128, 88, 105, 134, 175, 176, 183,
132-134, 139, 142, 143, 144, 187, 198, 199, 200, 204, 209,
176, 227, 390, 395, 423, 441, 210, 214, 217, 218, 219, 223,
Indice dei nomi e delle cose notevoli 479
226, 229, 231, 271, 292, 293, — Commodo: 6, 10, 14, 18, 236,
294, 313, 373, 386, 390, 395, 237, 249
424, 447, 452, 457, 461, 462; — Domiziano: 13, 459
non trovarono la verità: 462; — Galba: 459
perdettero la sapienza di Dio: — Lucio Vero: 10, 18, 68, 83
462 — Marco Aurelio: 6, 10, 11, 12,
G recia: 237, 266, 419 13, 16, 18, 20, 64, 68, 83, 236,
237, 249, 349, 350, 353, 356,
Id a (m onte): 279, 372, 381, 382 357, 459, 460
Id o la tria : 7, 13, 14, 21, 25, 29, — Nerone: 13, 16, 160, 459
31, 43, 48, 245, 378, 421; ado — Nerva: 459
rare la m ateria è i.: 188; arte — Tiberio: 93, 228, 459
del demonio: 181 — Tito: 459
Ido li: 21, 25, 56, 89-90, 121, 164, — Traiano: 6, 16, 237, 459
240, 260, 271, 272, 273, 283, — Vespasiano: 459
284, 363, 373-374, 380, 421, — Vitellio: 459
425-426, 440 Impudicizia: 29, 378, 421, 433
Id o lo m a n ia : 292 Incesto: v. Accusa
Ifito: 461 Indiani: 435
Ilio: 227 Ingiustizia: 21, 29, 86, 101, 104,
Im m o rta lità : 28, 69, 75, 90, 117, 122, 128, 149, 184, 32
102, 121, 131, 176, 354, 371, 378, 401, 446; i cristiani non
378; del corpo per trasform a compiono i.: 250-251; tenersi
zione: 332; dell’anima: 123, lontano dall'i.: 250
331; dell’anim a e dello spirito Ingiusto: 76, 91, 98, 99, 131, 132,
celeste: 209; m ediante la ri 151
surrezione: 362, 412 In n o ce n za (dei c ristia n i): 24,
I m p e ra to re : 18, 19, 47, 48, 49, 72, 88, 149
51, 52, 54, 57, 59, 60, 68, 71, In seg n a m en to : cristiano: 218;
99, 124, 152, 155, 187, 207, della Parola: 118; dell’errore:
238, 249, 251, 253, 263, 265, 398; della verità: 398; della
269, 273, 374, 375; considera virtù divina: 153; del risorto:
ti dèi dopo la morte: 136; 148; di Cristo: 65, 80, 82, 94,
prìncipi e padroni: 269; so 95-99, 147, 152, 154, 247; di
vrani (e prìncipi): 99, 239, Dio: 117, 442; di pace: 130;
241, 249, 300 evangelico: 22, 31, 88, 130,
I m p e r a to ri ro m a n i: 222, 251, 434
— Adriano: 6, 9, 13, 16, 18, 37, Ione: 229
38, 40, 47, 71, 83, 109, 127, Ioni: 184
149, 235, 297, 459 Ip s ic ra te : 227
— Antonino Pio: 10, 11, 13, 16, Ira: dell’uomo: 421; di Dio: 29,
18, 38, 40, 63, 67, 68, 83, 151, 378, 398, 429
153, 236, 459 Ireneo di Lione: 172
— Augusto: 228, 459 Isauri: 176, 183
— Claudio: 105, 137, 459 Israele: antico: 117, 134, 144;
480 Indice dei nomi e delle cose notevoli
O lim po: 295, 381, 384, 385 Peccato: 17, 21, 130, 141, 208,
O m icidio: 82, 109, 247, 302-303, 411, 428, 447; abbonda nel
421 mondo: 398; dei demoni: 176,
O nesilao : 267 201; dei progenitori: 176, 355,
O n o m a c rito (di Atene): 230 361, 409; dell’uomo ha reso
O pere: buone: 97, 98, 146, 263, cattive le creature: 401; impe
301, 354, 378, 430, 440; di disce la visione di Dio: 364-
Dio: 368-369 365; insegnato dai demoni:
O re ste : 196 181, 200; pentirsi del p.: 442;
O rfa n o e vedova: amore per perdono del p.: 78, 141
l’o. e la v.: 59, 123, 141, 148, Pederastia: 378
443, 444 Pelope: 229
O ro: 268 Peloponneso: 229
O sta n e (il m ago): 204 Pena: v. Condanna
O tto n e: 459 Pergamo (scuola di): 221
Persecuzione: 15, 16, 19, 23, 69,
P ace: 21, 91, 130, 446; dopo la 71, 72, 77, 86, 111, 164, 25
morte: 378; nell’impero rom a 251, 255, 462; di Lione e
no: 250 Vienne: 16, 237, 241
P ag an i: 15, 16, 21, 48, 58, 64, 75, Persiani: 183, 457
77, 82, 111, 121, 128, 132-134, Personaggi biblici:
248, 357, 379 — Giosuè: 455, 460
P a le stin a : 11, 17 — Abele: 414-415
P am filia: 419 — Abramo: 42, 57, 126, 441, 455,
Pane: dell’Eucaristia: 71, 79, 80, 460
146, 148; spezzare il p. con — Adamo: 361, 362, 404-414; fi
chi ha fame: 443 gli di A.: 355; unione di A.
P an te n o : 236 con Èva: 355
P ap isco : 10 — Anania: 126
P a ra d is o : cacciata dell'uomo — Azaria: 126
dal p.: 355, 410-411; terrestre: — Caino: 414-415
403-404, 407-408 — Cam: 449
P a rid e : 196, 211, 266, 291 — Enoch (discendenza di): 415-
P ario : 290 416
P a ro la : di Dio: 7, 15, 16, 21, 22, — Èva: 355, 412-414
26, 31, 65, 66, 71, 74, 118, — Giacobbe: 57, 113, 441, 455;
133, 139, 214, 215, 219, 247, casa di G.: 133
444; di potenza: 125; di rin — Giuda: 113, 114
graziamento: 147; santa paro — Isacco: 57, 441, 455, 460
la: 446 — Japhet: 449
P a ru sia : v. Venuta (del Cristo) — Lot: 134
P a tro c lo : 214, 277 — Melchisedek (primo sacerdo
P a u sa n ia : 457 te): 418
P azien za: 27, 28, 97, 247, 302, — Misaele: 128
378 — Mosè: 57, 143, 144, 145, 177,
Indice dei nomi e delle cose notevoli 483
206; di Dio: 100, 112, 113, 135, 138-139, 140, 142, 143,
114, 118, 139, 140, 206, 311, 144, 145, 219, 230, 260, 356,
313, 319, 325, 366, 368, 383; 391, 416, 449, 453-454, 460
di Mosè: 143; inviata sugli — Osea: 422, 430, 443
Apostoli: 130 — Salomone: 391, 422, 429, 444,
P overo: v. Fratello (bisognoso) 451, 452, 460
Pozzuoli: 83, — Sofonia: 116
P ra ssite le : 224, 226, 272 — Zaccaria: 132, 443, 454
P re g h ie ra : 78, 81, 93, 140; al Si P ro fezia: 17, 66, 70, 74, 75, 109,
gnore, 443; con il battezzan 110, 111-134, 261
do: 141; dei fedeli: 76; di lode P ro ssim o : 27, 45; am ore per il
e gloria: 76; durante la cele p.: 247, 263, 443-444; il p. me
brazione eucaristica: 80, 146, tro di giustizia: 300
148; per coloro che persegui P ro teo : 290, 291
tano: 263; per il battezzato: P ro v v id e n za (di Dio): 7, 28, 47,
79, 146; per i nemici: 82, 94, 288, 289, 329, 334, 336-338,
96, 263; per l’im peratore: 99, 359, 366, 367-368, 382, 389,
305, 375, 445 429, 433, 437, 438, 440, 44
P re s id e n te di litu rg ia : 79, 80, 458; attiva e promotrice: 275;
146, 148 particolare: 289
P ro feti: 25, 26, 42, 57, 66, 67, P u rezza: 8, 21, 27, 69, 95, 240,
68, 70, 76, 78, 79, 80, 103, 247, 301, 356, 359, 371, 444,
104, 110, 111-134, 138, 148, 446
160, 162, 200, 209, 227, 239,
244, 258, 260, 287, 349, 355, Q u a d ra to : 9, 18, 37
356, 361, 377, 390, 391, 398, Q uirin o : 68, 115, 126
416, 419, 420, 421, 423, 429,
441, 447, 448 R e (di Rom a): 458-459
— Abacuc: 423 R edenzione: 66, 68
— Amos: 423 R egno: atteso dai cristiani: 29,
— Daniele: 461 81; con Dio: 90, 91; dei cieli:
— David: 115, 119, 120, 125, 423, 95, 96, 98, 112, 141, 273; ete
429, 456, 460 no: 22, 28, 42, 44, 59; promes
— Elia: 126 so: 29; terreno: 91; «tesoro
— Ezechiele: 132, 442 nascosto»: 219
— Geremia: 131, 260, 422, 423, R e to ri: biasim ati da Taziano:
442, 443, 456, 457, 461 214-215
— Gioele: 443 R isu rre z io n e : conduce l'uomo
— Isaia: 113, 114, 115, 116, 123, alla contemplazione di Dio:
128, 129, 133, 134, 141, 143, 345-346; com porta una tra
260, 396, 422, 429, 442, 443, sformazione: 333-334; dei cor
444 pi: 246, 309-312, 322, 345; del
— Malachia: 429 corpo e dell’anima: 354, 359,
— Michea: 114 371; della carne: 241; di Ge
— Mosè: 111, 114, 123, 133, 134, sù: v. Gesù (risorto); è la tra
Indice dei nomi e delle cose notevoli 485
A r is t id e - APOLOGIA
Introduzione » 37
La vita . . » 37
L'apologia » 38
Temi dottrinali » 43
APOLOGIA
Dio è il creatore del mondo, 47 - I Caldei, 48 ■I Gre
ci, 51 - I miti assurdi, 52 - Gli Egiziani, 55 - L'errore
comune, 56 - I Giudei, 57 - I cristiani, 58 - Esortazio
ne finale, 60.
G iu s t in o M a r t ir e - LE APOLOGIE
Introduzione . . » 63
La vita . . . » 63
«Filosofo e m artire» » 65
Le due apologie » 67
Temi dottrinali » 72
494 Indice generale
PRIMA APOLOGIA
Ai destinatari, 83 - Si esaminino le accuse, 84 - Il
«nome» non è motivo di condanna, 85 - Istigazione
demoniaca, 86 - Siamo giudicati atei, 87 - Rifiutiamo
la menzogna e aspiriam o alla vita eterna, 88 - Rinne
ghiamo gli idoli, 89 - Dio non ha bisogno di offerte
m ateriali, 90 - Il nostro non è un regno terreno, 91
- Operiamo per la pace, 91 - Non siamo atei, ma ono
riamo il Creatore del mondo, 93 - Seguaci di Dio per
mezzo del Figlio, 94 - Insegnamenti di Cristo, 95 -
Veneriamo Dio e riconosciamo voi principi degli uo
mini, 98 - Speriam o nella risurrezione, 99 - Teorie
pagane analoghe, 101 - Una triplice dimostrazione,
103 - Solo noi siamo odiati per il nom e di Cristo, 104
- Abbiamo rinnegato gli antichi dèi, 105 - Altre false
divinità, 105 - Siamo lontani dalle vostre empietà,
107 - Dio vuole la conversione degli uomini, 108 -
M atrimonio o continenza, 109 - Le prove delle profe
zie adempiute, 109 - Mosè prim o profeta, 111 - La
profezia d'Isaia, 113 - La profezia di Michea, 114 -
Altre profezie su Gesù Cristo, 115 - L’azione del Ver
bo sui profeti, 1 1 6 -1 vari tipi di profezie, 116 -
Profezia e libero arbitrio, 121 - La profezia della glo
ria di Cristo, 125 - Cristiani prim a di Cristo, 125 -
Profezie sulla te rra dei Giudei, 127 - I miracoli di
Cristo e la morte, 127 - La fede dei Gentili, 128 - Le
profezie della passione di Cristo, 129 - La profezia
dell'ascensione, 130 - La seconda venuta del Signore,
131-1 Gentili e i Giudei, 132 - I miti falsi e inganna
tori, 134 - Simon Mago e Menandro di Samaria, 136
- La m orte non ci spaventa, 137 - Marcione del Pon
to, 138 - Platone si è ispirato a Mosè, 138-11 battesi
mo, 140 - I demoni imitano il battesim o cristiano,
142 - Dio ha parlato a Mosè, 143 - Core ed Atena, 145
- Partecipazione all’Eucaristia, 146 - Celebrazione
eucaristica, 147 - Appello finale, 148.
SECONDA APOLOGIA
Motivazione dello scritto, 151 - L’accaduto, 152 - Le
insidie dei falsi filosofi, 154 - I cristiani non si suici
dano, 155-11 genere umano schiavo dei demoni, 156
- Dio non ha nome, 156 - Dio non distrugge ancora il
mondo, 157-11 seme del Verbo è in ogni uomo, 160 -
Indice generale 495
DISCORSO A I GRECI
Contro l'orgoglio dei Greci, 183 - Polemica alla filo
sofia greca, 184-11 Dio dei cristiani, 187-11 Verbo,
188 - Crediamo nella risurrezione, 190 - Dio creò gli
uomini e gli angeli, 191 - Demoni e dèi pagani, 192 -
Contro il fato e contro l’astrologia, 193 - Morire al
mondo, 196 - Due specie di spiriti, 197 - L’anima è
salvata dallo spirito, 199 - I demoni hanno corrotto
l’anima, 200 - L’uomo immagine e somiglianza di
Dio, 201 - I demoni rendono schiavi gli uomini, 203 -
La magia è un agguato del demonio, 204 - La medici
na è arte demoniaca, 206 - L’inganno dell’arte divi
natoria, 207 - Ogni uomo potrà essere immortale,
208 - Le turpi rappresentazioni, 211 - Ancora contro
i filosofi, 213 - Contro i retori e i gramm atici, 214 -
Perché i cristiani sono odiati senza motivo?, 216 -
Accusa alle leggi pagane, 217 - Taziano scopre la ve
rità, 218 - Un tesoro nascosto, 218 - La filosofia cri
stiana è la più antica, 219 - Ciò che viene da Dio è
superiore ad ogni ricompensa, 222 - Le donne gre
che, 223 - La scelta di Taziano, 226 - Mosè visse pri
ma di Omero, 227 - I re degli Argivi, 228 - Mosè è
più antico degli eroi greci, 229 - Mosè è più antico
degli scrittori preomerici, 230 - Commiato, 231. ■
T e o filo - AD AUTOLICO