Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
DISCORSO A ORIGENE
Una pagina di pedagogia cristiana
1. La v ita
1 C ittà dell'A sia Minore, sulla riva d estra del Lieo; corri
sponde all’odierna N iksar.
2 Per quanto concerne la cronologia della vita e degli scrit
ti del T aum aturgo, ci atteniam o a P. Koetschau.
6 Introduzione
17 Cf. Eusebio, H ist. eccl. VI, 30; G irolam o, De vir. ili. 65.
18 Cf. A. H arnack, Die M ission und A usbreitung des Chri-
stentum s, II, Leipzig 1924, pp. 757 s.
'» Cf. PG 46, 924B.
» Ibid., 953A - C.
Introduzione 11
2. Le fo n ti
3. Le o pere
5. Il m aes tro
90 1 Cor. 2, 6-7.
91 De vir. ili. 65, in PG 10, 978B.
92 1 Re, 18, 1.
Introduzione 25
6. Il piano di studi
a) La logica
La prim a disciplina che Origene im partiva era la
logica, la scienza cui assegnava una funzione non sol
tanto di introduzione alle varie parti della filosofia,
ma di protezione della filosofia m edesim a e del sapere
scientifico in genere. Gli scolari erano inclini a dare
a caso l’assenso o a negarlo, ad esprim ere avventata-
mente giudizi su uom ini e cose. Due am pie sim ilitudi
ni nel Panegirico 96 additano in Origene l’esperto agri
coltore, l'abile orticoltore, alle cui cure sono, rispet
tivamente, affidati terreni o piante di difficile lavora
zione. Il m aestro vangava, rivangava, annaffiava, met
teva in atto ogni riso rsa per strapp are via triboli, sp i
ne, erbacce, per potare i germ ogli superflui. Poneva
quesiti agli alunni, confutava le risposte se erronee,
b ) La fisica
Reso valido il giudizio critico degli allievi, Origene
li introduceva nella fisica. Trattava della m ateria e
della sua struttura, della natura del mondo e di ogni
sua singola parte, dell’eterno m utarsi di tutte le cose m.
Suo obiettivo era quello di trasform are in razionale
lo stupore, non disgiunto a volte da assu rdo timore,
che i discenti dim ostravano innanzi alla m eravigliosa,
grandiosa, sapientissim a opera del creato l08. Con l'in
segnam ento della geom etria, che egli considerava il
sicuro fondam ento del sapere scientifico, e dell'astro
nomia, la scala quasi di Giacobbe 109 che perm ette al
l’uomo di ascendere al cielo, rendeva ai giovani acces
c) L ’etica
In m ateria di filosofia morale, esigeva che la pa
rola fosse in asso lu ta arm onia con l'azione. Del tutto
inutile che l’educatore trattasse, sia pure con valentia,
della prudenza, della giustizia, della temperanza, del
la fortezza, quando egli per prim o non realizzasse nel
la pratica i precetti etici e non sap esse inculcare ai
discepoli il desiderio di im itarlo. E ra, perciò, in aper
to contrasto con i filosofi contem poranei che, pur de
gni di am m irazione quanto a scibile ed abilità oratoria,
lim itavano l'insegnam ento della virtù a mera logo
m achia M0. Egli, invece, piti con l'esem pio della sua
condotta di vita che con i discorsi, m irava a rendere
gli allievi realmente insensibili ai dolori, im passibili
ai m ali di ogni specie, veram ente sim ili agli dèi e
b e a t i" 1. Li am m aestrava a sap ersi muovere agevol
mente negli intricati m eandri dello spirito " 2, ad esa
m inare i moti psichici ed a riflettere su di essi, a di
ventare a poco a poco non soltanto esperti ma padroni
degli affetti. Quando, infatti, l’anim a, egli insegnava,
ha im parato a concentrarsi in se m edesim a e, con
tem plandosi come in uno specchio, tronca sul nascere
gli istinti che scaturiscono dalla sua parte irrazionale
ed alleva quasi dolce nutrice gli affetti che derivano
dalla su a parte razionale, si trasferisce dalla confusio
ne in cui versa ad uno stato di ordine, di arm onia. Allo
d) La m etafìsica
Il corso di stud i si concludeva con la m etafìsica,
che Origene denom inava enoptica, la scienza che ha
per oggetto la realtà ultim a, l’essenza im m utabile di
tutte le cose. Con grande larghezza di vedute, il m ae
stro perm etteva ai discepoli di leggere ogni docum en
to dell’antica sapienza, greco o barbaro, in pro sa o in
poesia, e le opere di tutti i filosofi, qualunque fosse la
scuola di appartenenza " 6: unica eccezione gli scritti
degli atei, dei negatori della Provvidenza che d a se
m edesim i con il loro stolto credo si pongono al ban
DISCORSO A ORIGENE
1. Il timore di prendere la parola
1 Come si è detto, gli otto anni sono com prensivi dei tre
durante i quali G regorio e Atenodoro, prim a ancora di esse
re allievi di Origene, studiarono in p atria la lingua latina e
1 prim i elementi del diritto rom ano.
48 Gregorio il Taumaturgo
3. Onore ai benefattori
4. L ’angelo educatore
182. Non c'era pertanto, cosa che fosse per noi in
com prensibile, nascosta, inaccessibile. Ci era lascia
ta facoltà di apprendere dottrine di ogni specie: b ar
bare e greche, m istiche e politiche, divine ed umane.
Studiavam o, investigavam o tutti gli argom enti con
estrem o impegno. Ci saziavam o, godevam o dei beni
spirituali di ogni genere. S ia che si trattasse di un'an
tica dottrina di verità sia d'altra, comunque la si
voglia denominare, ci sofferm avam o a m editarla e
trovavam o in e ssa m ateriale abbondante, prezioso, ric
co di idee a ssa i belle. 183. A dirla in breve, era
questo il nostro paradiso, im itazione di quello gran
de di Dio, nel quale non bisognava lavorare la terra
di quaggiù, né nutrire i corpi, ingrassandosi, m a ac
crescere i beni spirituali, quasi piante in pieno rigo
glio che noi m edesim i piantam m o o che furono pianta
te in noi dal Creatore di tutte le cose perché godessi
m o e vivessim o piacevolm ente69.
98 Cf. 1 Gv. 3, 9.
99 Le espressioni e il concetto di questo p arag rafo sono
quelli del Salm o 125, il canto dei reduci d alla cattività babilo
nese. I Giudei si sono allontanati dal loro p aese recando con
sé i sem i da gettare (Sai. 125, 6), G regorio p arte d a C esarea
di Palestina portando con sé i sèm i, i buoni precetti di Orige
ne; i Giudei fanno ritorno alla loro terra natia, felici, solle
vando i covoni, Gregorio si au gura di ritornare dal m aestro
portando con sé frutti e covoni, anche se di sc a rsa consistenza,
anche se non buoni.
i°o per l'interpretazione del p arag ra fo 203, cf. E. M arot
ta, in « V etera Christianorum », 13 (1976), pp. 84-86.
Discorso a Origene, 203-207 95
A caia: 7 A ra b ia : 7
A c c e sso a lla C h ie sa : 16 A risten o A le ssio : 15
A d a m o : 21, 89, 93 A risto te le : 18, 31
A d e r l ’Id u m e o : 35, 101 A rm itag e J .: 44
A d u lazio n e: 95 A rm o n ia d e ll’U n iv erso : 71
A ffetti ra z io n a li: 70 A rte di B a la a m : 31
A F ila g rio . S u lla co n su sta n - A rti lib e ra li: 34
z ia lit à : 18 A sc e si: 38
A gnello: 92 A sia M in ore: 8, 9, 10
A le ssa n d r ia di E g itto : 6, 7, A sse n so : 70, 71, 82, 83
62 A sso n a n ze: 33
A le ssa n d ro , v e sc o v o d i G e A stro n o m ia : 28, 31, 34, 72,
ru sa le m m e : 6, 7 99
A lle g o ria: 88 A T azian o. S u ll’a n im a : 18
A llitte razio n e : 33 A tei: 81
A m a se a : 10 A ten o d o ro : 5, 6, 7, 8, 9, 10,
A m b ig u ità b ib lic h e : 88 11, 24, 38, 39, 40, 47, 59
A m ore d e lla filo so fia: 38 A T e o p o m p o , su lla p a s s ib ili
A n alogie d o ttrin a rie , c o n c e t tà ed im p a s s ib ilità d i D io:
tu ali, lin g u istic h e : 40 14
A tro c ità a s s u r d e : 16
A n a sta sio (sa n ): 19
A tte sta to di d ev o zio n e: 60
A n a te m a tism i: 17
A v v en tatezza: 69
A ngelo c u sto d e : 8, 57, 60, 63
A v v ersio n e: 75, 76
A nim ali ir ra z io n a li: 72
A nna, m a d r e di T o b ia : 63 B a b ilo n ia : 21, 92
A n n esi: 92 B a ld a d il S u h ita : 91
A n n u n ciazio n e: 18 B a ld a n z a g io v an ile: 51
A n tio ch ia d i S ir ia : 11 B a lsa m o n e T .: 15
A n titesi: 67, 91 B a r b a r is m i: 71
A po llo: 78 B a s ilio (san ): 17, 43, 99
A p o lo g ia d i O rig e n e : 20 B a tte s im o di C risto : 18-19
A p o sta sia : 10 B a tte sim o di G re g o rio : 8,
A p p are n ze : 71 41
106 Indice dei nomi e delle cose notevoli
B e d ja n P.: 12 C occi: 49
B e lle z z a d el lin g u a gg io : 48 C o d ex B a s ilie n s is : 42
B en e d izio n e : 95 C od ex O x o n ien sis N ovi Col-
B en e ficio : 52 leg ii gr. 146: 42
B en e v o le n z a: 65 C o d ex P a latin o -V atic an u s gr.
B e n g e l J .A .: 41 309: 42
B e n i m o n d an i: 9, 26 C o d ex P a r isin u s su p p l. gr.
B en i s p ir itu a li: 88 616: 42
B e r ito : 5, 6, 61, 62, 63 C o d ex V a tic a n u s gr. 386: 42
B e te l: 102 C o d ex V en etu s M a rc ia n u s
B ib b ia : 31 gr. 44: 42
B ib lio te c a di C e sa re a p a le C o d ex V e n e tu s M a rc ia n u s
stin e se : 39 gr. 45: 42
B ib lio th e c a C a sin ie n sis: 12 C o d ex W esten iu s: 43
B itin ia : 15 C o eren za: 24
B o n tà del su o n o : 71 C o e te rn ità d elle tre p e r s o
B o r a d i: 15 ne: 16
B o sc o : 84, 85 C o g n a to di G re g o rio : 5, 6,
B o u r ie r H .: 43 62
B rin k m a n n A.: 42 C ollezio n i c an o n ic h e o rie n
B u e n o D. R .: 43 ta li: 15
C a la m ità : 74 C o m a n d a m e n ti d iv in i: 89, 92
C am m in o v e rso la d iv in izza C o m p a rte c ip a z io n e d ello
zion e: 30 S p ir it o S a n to : 87
C an tic o dei c a n tic i: 32 C o m u n ità di fe d e li: 16
C a p a c ità di d isc e rn im e n to : C o n d a n n a di O rigen e: 7
59 C o n d a n n a di P a o lo di Sa-
C a rb o n i: 49 m o sa ta : 11
C a r ità : 15 C o n jb e a re F. C.: 19
C a r r ie r a p o litic a : 61 C o n o sc e n z a del v ero : 58
C a sa u b o n Is.: 41 C o n o sc e n za di D io: 81, 84
C a ta c r e si: 33 C o n o sc i te s te s s o : 30, 78
C ate g o rie di p e n ite n ti: 16 C o n sa c ra z io n e e p isc o p a le di
C a u sa p r im a : 56 G re g o rio : 13
C av alli se lv a g g i: 70 C o n tra fa tu m , sc ritto del
C en to n e: 19 N isse n o : 33
C e sa re a d i C a p p a d o c ia : 48 C o n su sta n z ia lità : 18
C e sa re a 'di P a le stin a : 5, 6, C on ven to di E n tsc h m ia d z in :
7, 9, 12, 23, 37, 38, 48, 60, 19
61, 62, 66, 94 C o p ia d e lla v e rità : 71
C h ie sa di R o m a : 7 C o rru z io n e: 91
C la u so le q u a n tita tiv e e ac- C o sc ie n z a d e lla lib e rtà : 30
c e n tu a tiv e : 33 C o stru z io n e di u n a c h ie sa :
C lem en te A le ssa n d rin o : 34, 10
73 C ov on i d e te rio ra ti: 94
Indice dei nomi e delle cose notevoli 107
Gioele 17, 32 : 90 G a la ti
21, 1-4 : 53
2, 3 : 88 5, 1 : 91
Giovanni
Amos 1 T im o te o
4, 14 : 55
8, 10 : 91 5, 26 : 56 1, 17 : 55
6, 31 : 100
10, 3 : 36, 102
N uovo
10, 38 : 56 2 T im o te o
12, 40 : 55, 86
T e s ta m e n to 13, 2-11 : 52 3, 4 : 80
14, 6 : 55 3, 13 : 82
Matteo 14, 11 : 56
15, 7.9.10 : 89
5, 35 : 55 E b rei
7, 7 : 36, 103
13, 13-14 : 86 Atti degli Apostoli 3, 14 : 103
13, 15-16 : 87 28, 26 : 86 4, 12 : 56
15, 11 : 16 6, 8 : 90
15, 13 : 88 Romani
15. 14 : 57 G iac o m o
24, 18 : 90 2, 19 : 57
8, 21 : 91 1, 21 ??
11, 17.24 : 69
Marco
12, 41-44 : 53 1 Corinti 1 G io v an n i
13, 16 : 90 1, 24 : 56 4, 9.15 : 56
2, 6-7 : 24 4, 13 : 89
Luca 4, 19-20 : 48
6, 13 : 16
6, 39 : 57 A p o c a lisse
10, 23-24 : 87
10, 30-37 : 93 2 Corinti 2, 17 : 100
11, 9 : 36, 103 4, 7 : 49 3, 7 : 36, 87
15, 11-32 : 90 13, 13 : 87 21, 23-25 : 91, 92
INDICE GENERALE
Introduzione pag. 5
1. La v i t a .................................................................. » 5
2. Le f o n t i.................................................................. » 11
3. Le o p e r e ............................................................» 14
4. Il « Discorso » ad O rigen e.................................» 20
5. Il m a e s t r o ............................................................» 23
6. Il piano di s t u d i .............................................. » 26
a) La logica, 26 - b) La fisica, 28 - c) L’eti
ca, 29 - d) La metafisica, 30
7. Pregi stilistici del « Discorso di ringrazia
mento » .................................................................. » 32
8. La « Lettera » di Origene a Gregorio di
N e o c e sa r e a ............................................................» 34
9. Bisogna vedere tre personaggi in Gregorio
il T au m atu rgo ?..................................................... » 37
10. Edizioni, manoscritti e versioni . . . » 41