INSEGNAMENTI SPIRITUALI
Traduzione introduzione e note
a cura di Maurizio Paparozzi
1. Vita
s Ibid.
10 Dorothée de Gaza, Oeuvres spirituelles, cit., p. 10, n. 2.
11 VD 1.
12 Su di lui v. I. Hausherr, art. Barsanuphe, in Dictionnaire
de spiritualité, I, Parigi 1937, coll. 1255-1262; A. Amore, art.
Barsanufìo, in Bibliotheca Sanctorum, II, Roma 1962, coll.
839-840. Dall’Avviso che precedeva l’edizione studita delle
opere di Doroteo, sappiamo che l’immagine di san Barsanufìo
era ricamata, insieme a quelle di sant’Antonio, sant’Efrem ed
altri Padri, sulla tovaglia d’altare di S. Sofia a Costantinopoli
(Dorothée de Gaza, Oeuvres spirituelles, cit., 108).
13 Su di lui v. R. Janin, art. Giovanni il Profeta, in Biblio
theca Sanctorum, VI, Roma 1965, coll. 871-872.
Introduzione 11
» D 56.
15 BG 252-343; non sono però tutte le lettere, perché nella
lettera 252 Giovanni allude alle « prime risposte » da lui date
a Doroteo, che sono evidentemente perdute.
« BG 254. 255. 257. Altri particolari in D 119. 124.
17 Doroteo vuole donare tutti i suoi averi al monastero
e ai poveri (BG 252), tramite l’abate (BG 253. 324), ma è tentato
di conservarsi un piccolo peculio perché è debole di salute
(BG 254). Riuscirà poi a distaccarsi anche dai libri e dagli
abiti (BG 326).
« BG 259. 260.
» BG 265. 304.
12 Introduzione
» D 119. 121.
» VD 1.
“ BG 262-264. 269. 285. 286. 313. 315. 316. 327. 328. 330. 334.
336. Probabilmente autobiografica è anche la vicenda narrata
in D 153.
36 D 119.
37 D 98.
3β D 121.
3» BG 295-297. 301. 331-333.
« D 80.
« D 57.
42 D 99. 121. Forse anche 31 (m a Doroteo non indica il
periodo cui si riferisce l’episodio narrato).
14 Introduzione
* VD 11-12.
» VD 13.
59 D 21.
« L 1-2.
61 L 5.
62 Cf. il titolo generale delle Didaskaliai.
63 Pratum spirituale, 166, Patrologia Graeca (= PG) 87,
3033 A.
Introduzione 17
2. L’opera
72 D 179.
73 D 42.48.90.106.131.134.157.164.172 (in realtà, Evagrio).176.177
74 D 4.39.95 (senza farne il nome).106.166 ss. 174-176.
75 D 128.169.
76 D 10.90.
77 D 14.36.77.91.94.
78 D 25.28.66.
79 D 17.18 (entrambe le citazioni sono di Evagrio). 19.24.26.
29. 30. 33. 37. 46. 48. 52. 56. 60. 63. 65. 68. 69. 71. 75. 76. 78. 81. 84. 86.
102. 104. 106. 109. 114. 122. 125. 138. 141. 143. 146. 151. 152. 153. 174.
Queste citazioni, come pure le citazioni di altri apoftegmi tra
dotti nelle note al testo, sono stati nella presente ed. sempre
tradotti dal testo originale. Sarà però utile per il lettore tener
presenti i bèi volumi di traduzione della serie metodica e della
seri· alfabetica degli apoftegmi (D etti dei Padri del deserto e
Vita e d etti dei Padri del deserto [2 voli.]) a cura di L. Mortari,
editi da Città Nuova, Roma (rispettivamente nel 1972 e 1975).
80 BG 600-603 (e anche, indirettamente, 604).
81 D 15-16 (senza fam e il nome). 17-18 (dove le citazioni
20 Introduzione
« D 20.
85 D 23.
« D 33.
87 D 35.
88 D 40.
89 D 57.
90 D 76.
» D 82.
92 D 83.
» D 88.
» D 90-91.
» D 94.
96 D 95. 105.
97 D 106.
98 D 107.
99 D 123.
«*> D 130-137.
1“ D 140.
ira D 149.
«a D 149 ss.
22 Introduzione
iw D 154.
k>5D 154.
i“ D 171.
i” D 23.
io» D 24.
iw D 65.
ne D 71.
ni D 76.
“2 D 87.
“3 D 115.
in D 73.
Introduzione 23
D 118.
116 D 22.
117 D 31.
118 D 34.
119 D 36.
120 D 80.
™D 85.
™D 99.
D 121.
D 129.
D 153
24 Introduzione
D 105.
™ D 56.
™ D 25.66.
i» D 67.
130 D 98.
D 163.
D 119.121.
133 D 57.
134 D 113.
135 D 124.
130 D 77.
137 D 20.58.117.
13» D 58.
!» D 58.117.121.
140 d 99.
141 D 117.119. È designato con questo titolo, nei monasteri
bizantini, il monaco incaricato di dirigere e coordinare l’ufficio
divino (kanón designa sia la liturgia delle ore « canonica » in
Introduzione 25
3. L’insegnamento spirituale
D 11.
152 D 34.179.
Introduzione 27
153 D 171.
154 Un cenno alla sfrenatezza e all’irascibilità dei Goti com
pare in una frase attribuita a Doroteo da VD 11: altro che
i quattro ponderosi libri della Guerra gotica del contemporaneo
Procopio!
155 Come suona il titolo di un’opera ricca di notevolissimi
contributi: Théologie de la vie monastique. Études sur la tradi-
tion patristique (= Théologie, 49), Parigi 1961. Alle pp. 315-322
si trova il saggio di L. Regnault, Théologie de la vie monastique
selon Barsanuphe et Dorothée.
m D 31-33.
157 D 43 ss.: Dio, il prossimo, le cose materiali.
158 D 47 ss.
D 70.
D 89 ss.
161 D 97 ss.
28 Introduzione
ni D 116.
i« D 165.
™D 172-173.
174 D 84.
™D 151.
™ D 156.
177 D 34.
™D 48.49.156.157.
179 D 78.
180 d 92.
i« D 126.
i“ D 38.
30 Introduzione
183 D 27.65-66.75.96.127-128.146.
i*4 D 106.116.134.
1*5 D 1-5.40.
i« D 7.11.130 ss. 141.
187 D 11-13.
188 D 167-169.
Introduzione 31
«9 D 13-14.
190 D 15-18.
D 166.174.
192 D 176.
«« D 4.134.170-171.
194 D 128-129 (la memoria).
195 D 158.
«e D 126.
32 Introduzione
«57 D 39.
«» D 159-161.164.
>» D 7.9.23.24.35.37.45.141.151.
a» D 114.
D 133.
202 D 6.19.42.62.69.91.113.115.145.
Introduzione 33
2» D 74.
a* D 123.154.
2“ D 82.88.141.143.144.
a* D 111.117.120.
™ D 82.84.110.
D 85.155.162.
D 22.23.61.64.
34 Introduzione
2<» D 68.
2*i D 103.
D 58.
213 D 54.
™D 158.
2i5 D 150.151.
™D XIV.
Introduzione 35
INSEGNAMENTI SPIRITUALI
Insegnamenti vari
del nostro^ santo Padre Doroteo
ai suoi discepoli
I. LA RINUNCIA
11 Deut. 6, 5.
« Deut. 6, 13.
» Deut. 5, 7-8.
» Is. 1, 6.
15 Ger. 51, 9 (LXX: 28, 9). Lo stesso versetto di Geremia è
applicato in modo simile in Marco Eremita, De his qui putant,
75 (PG 65, 941 A) = 82 (Philokalia tòn hierón néptikón, I,
Athenai 1974, p. 114).
La rinuncia 43
di Rom. 7, 19.
M Le. 10, 19.
25 Gen. 8, 21.
26 Doroteo si ispira qui ad un passo di Zosima, Adloquia,
3 (PG 78, 1685 A). Zosima fu contemporaneo di Giovanni e
Barsanufio e diresse un monastero a Cesarea marittima;
Doroteo, che lo aveva conosciuto personalmente (cf.’ par. 36),
lo stimava m olto (of. i parr. 14, 77, 91): v. S. Vailhé, Saint
Dorothée et saint Zosime, in « Échos d’Orient», 4 (1900-1901),
pp. 359-363. ·'
La rinuncia 45
34 Prov. 5, 22.
“ Mt. 11, 29.
36 Probabilmente san Doroteo si ispira qui a Evagrio Pon-
tico: « Come la radice di tutti i mali è la superbia, cosi la
causa di tutti i beni è l’umiltà » {J. Muyldermans, Evagriana
syriaca. Textes inédits du British Museum et de la Vaticane
édités et traduits [ = Bibliothèque du Muséon, 31T, Lovanio
1952, p. 148). Evagrio Pontico (t 399) è stato uno dei maestri
più grandi della m istica cristiana orientale e, attraverso
Giovanni Cassiano ( t 430435) suo discepolo, anche/di quella
La rinuncia 47
« Ger. 2, 19.
« Mt. 11, 28.
« Mt. 11, 29.
« Gen. 3, 9.
« Gen. 3, 12.
50 Doroteo di Gaza
« Gen. 3, 13.
46 Dal significato originario e neotestamentario, che equi
vale a « conversione, pentimento », la parola passa a signi
ficare, nell’ambiente monastico, l'inchino, la prostrazione ohe
si fa per domandare scusa e in segno di rispetto. Sempre con
lo stesso termine si indicano anche gli inchini che si compiono
nei vari momenti della liturgia orientale.
47 È la pretesa di aver ragione e di essere nel giusto
(dikaiòm a), la presunzione (cf. anche i parr. 58, 60, 62, 63, 64)
che conferma nel male, che impedisce il ravvedimento. A Doro
teo, che gliene aveva chiesto la definizione, Giovanni il Pro
feta l’aveva cosi descritta: « La pretesa di giustizia è proprio
quello di cui non bisogna compiacersi, la negazione deH’errore,
come fecero Adamo, Èva, Caino e tutti i peccatori che, volendo
giustificarsi, hanno negato il loro peccato » {Lettera 477).
La rinuncia 51
52 Sai. 19 (18), 9.
53 Annottai: è il termine latino annona, in uso nell’amnii-
nistrazione protobizantina.
La rinuncia 53
23 Es. 4, 10.
24 Ger. 1, 6.
76 Doroteo idi Gaza
? Mt. 5, 25-26.
8 « Come ci ha insegnato nostro Signore, dicendo: "Co
nosci il tuo avversario, finché sei per la strada con lui”, ecc.
Dicono che l’avversario sia la coscienza, perché si oppone
all’uomo che vuol compiere la propria volontà carnale. E se
l'uomo non la ascolta, lo consegna ai suoi nemici ». Era
già questo l'insegnamento dell 'abbas Isaia, Logos IV, 8 (ed.
Augoustinos, p. 25; PG 40, 1117 C, trad. lat.) = Sulla custodia
della m ente, 3 (Philokalia, I, p. 30).
9 Cf. Basilio, H om . in Psal. 1 (PG 29, 220-221).
10 Doroteo era stato incaricato, tra l’altro, anohe dell’in-
fermeria quando era nel cenobio dell 'abbas Seridos (cf. i
84 Doroteo idi Gaza
1 1 Gv. 4, 18.
2 Sai. 34 (33), 10.
3 II tema dei due timori è presente già in Cassiano, Colla-
tiones, XI, 13. Un’eco diretta di questo insegnamento di Doro
teo, che viene esplicitamente citato, si trova in Pietro Dama
sceno, scrittore spirituale del XII secolo (cf. R. Gouillard, Un
auteur spirituel byzantin du X I I e siècle: Pierre Damascène,
in « Échos d ’Orient», 38 [1939], pp. 257-278): « I l timore del
Signore è duplice, com e la fede: uno introduttivo, l'altro per
fetto, nato da quello introduttivo » (Alfabeto, 3: Philokalia,
III, Athenai 1976, p. 117). Pietro Damasceno cita anche lui 1 Gv.
4, 18 e Prov. 15, 27 (cf. Doroteo, par. 49). Il collegamento tra
fede e timor di Dio è presente anche in Teodoro di Edessa,
88 Doroteo di Gaza
» Mt. 5, 9.
20 L’impossibilità di capire la dolcezza dell’amore e del
l’unione con Dio se non se ne fa l’esperienza è un tema
comune a tutti i mistici. Una delle espressioni più belle rimane
quella di san Bruno il Certosino: « Quid vero solitudo heremi-
que silentium amatoribus suis utilitatis iucunditatisque divi-
nae conferat, norunt hi soli qui experti sunt » (Lettera a
Radulfo il Verde, 6, in Lettres des prem iers Chartreux, Intro-
duction, texte critique, traduction et notes par un Chartreux
[= Sources Chrétiennes, 88], Parigi 1962, p. 70: « L’utilità e
la gioia divina che la solitudine e il silenzio dell'eremo donano
a chi li ama, sono note solo a chi ne ha fatto l’esperienza »).
94 Doroteo di Gaza
33 Gal. 6, 2.
H timor di Dio 101
M Ez. 14, 9.
114 Doroteo di Gaza
poi (Hom. in Ex. VII, 5-8: trad. it. in Omelie sulla Genesi e
sull’Esodo, cit., pp. 467-476).
7 Cf. Apoftegmi, serie alfabetica, Poimen, 48 (con citazione
implicita di Ap. 21, 1).
8 Cf. Apoftegmi, serie alfabetica, Sisoes il Grande, 34.
|:| biasimo di sé stessi 133
5 P s.-B asilio, Enarr. in Is., 5, 181 (PG 30, 424 A). Doroteo
cita questo passo anche al par. 176. Lo stesso concetto anche
in Evagrio Pontico, Praktikos, 11 (v. anche il commento di A.
e C. Guillaumont ad loc., pp. 517-520, dove si richiamano i nu
merosi precedenti classici, da Aristotele — cui risale la defini
zione — in poi).
6 La frase è riportata da Paolo Evergetinos, Synagògè,
II, 35, p. I l i Cost. = II, 35, 14, pp. 316-317 Atene.
142 Doroteo di Gaza
i Sai. 7, 5.
* Sai. 7, 6.
H rancore 143
« Ibid.
i° Ibid.
11 L’origine della gnósis, della conoscenza sperimentale di
Dio, vertice della vita spirituale, dall’osservanza dei coman
damenti è affermata da Clemente Alessandrino, S tro m . III,
5, 44; l’idea è ripresa da Evagrio Pontico, capita gnostica, I, 81.
II, 9. IV, 89. V, 35. VI, 1: il testo greco originale è perduto,
ma l ’opera è conservata nelle versioni siriache, edite da A.
Guillaumont, Les six centuries des Képhalaia gnostica d ’Èva*
gre le Pontique ( = Patrologia Orientalis, 28, 1), Parigi 1958
(i passi citt. alle pp. 54.64.174.190216 rispettivamente).
« Fil. 3, 19.
» Gen. 6, 3.
14 Cf. A poftegm i, serie alfabetica, Poimen, 34; serie m eto
dica, XVIII, 18.
144 Doroteo di Gaza
suno può (guarire tua figlia, se non gli anacoreti che tu cono
sci; ma se li inviti, non accetteranno di farlo, per umiltà.
Allora facciamo cosi: quando verranno al mercato, fate finta
di voler comprare i loro cesti; quando verranno a prendere
il prezzo, diciamo loro di fare una preghiera, e ho fiducia
che guarisce". Uscirono nel mercato e trovarono un discepolo
degli Anziani seduto a vendere i cesti; lo presero con tutti
i canestri perché andasse a prendere i soldi. Quando il monaco
entrò in casa, venne l’indemoniata e gli diede uno schiaffo:
quello porse anche l’altra guancia, secondo il comandamento
del Signore (cf. Mt. 5, 39). Il demonio, m esso alle strette,
gridò: "Ah! Il comandamento di Gesù mi scaccia con la
forza!’’, e subito la ragazza fu purificata. Quando vennero gli
Anziani, fu riferito loro l'accaduto; glorificarono Dio e dissero:
"È costume alla superbia del diavolo cadere per l’umiltà del
comandamento di Cristo” ».
16 È sentenza di Evagrio Pontico, Sentenza ai monaci, 14,
in H. Gressmann, N onnenspiegel und M onchsspiegel des Eua·
grios P ontikos ( = Texte und Untersuchungen, 34, 4), Lipsia
1913, p. 154; la riprende in seguito Yabbas Talassio (VII sec.),
Centurie, III, 49 (PG 91, 1453 A; Philokalia, II, p. 219).
17 Gregorio Nazianzeno, Orat. II, 16 (PG 35, 425 A).
IX. LA MENZOGNA
1 Gv. 8, 44.
2 Gv. 14, 6.
148 Doroteo di Gaza
telli fossero più sicuri nel non farsi mai prendere dai
propri sospetti. Dopo molte ammonizioni su questo
argomento, che rivolse a noi e a quel fratello, disse
che nulla era più nocivo dei sospetti, e lo dimostrò
con il caso che era appena successo.
il Sai. 65 (64), 6.
II timore del castigo futuro 185
» Gen. 1, 26.
20 Gen. 1, 26. Già Platone aveva parlato di un rendersi
simili a Dio con la virtù (hom oiòsis theò: Teeteto, 176 b; ho-
m oiousthai theò: Repubblica, X, 613 b). Ma a partire dal testo
della Genesi la tradizione cristiana orientale distingue imma
gine e somiglianza, nello stesso senso in cui ne parla qui
Doroteo, sin da Origene (De principiis, III, 1, 13. 6, 1: v. la
trad. it. in Origene, l principi, a c. di M. Simonetti, Torino
1968, pp. 384.464 e note; su tutto il tema v. H. Crouzel, Tbiolo
gie de l’im age de Dieu chez Origene, Parigi 1956). I testi della
tradizione successiva sono innumerevoli presso tutti gli autori:
v. il bel capitolo dedicato a questo argomento in V. Lossky,
La teologia m istica della chiesa d ’Oriente, trad. it. di M. Gi-
rardet, Bologna 1967, pp. 105-125.
21 Le. 6, 36.
22 Lev. 11, 44.
23 Ef. 4, 32.
24 In realtà Lam. 3, 25.
25 Basilio, Hom. in Heaxaem., II, 5 (PG 29, 40 C); Ps.-Basi-
lio, Enarr. in Is., 5, 173 (PG 30, 408 D: cf. Dictionnaire de Spiri-
tualité, III, col. 1662).
Il timore del castigo futuro 189
s Ebr. 11, 6.
206 Doroteo di Gaza
6 Le. 21, 19, dove Doroteo legge ktèsasthe, con il testo vul
gato, e non ktèsesthe ( = acquisterete), come hanno i migliori
mss. del Nuovo Testamento.
7 L’apoftegma è contenuto nella Vita di santa Sindetica,
56 (PG 28, 1521 B). Il termine Gerontikon, che indica le raccolte
delle sentenze dei Padri del deserto, è qui usato in senso lato.
» Cf. Col. 3, 14.
9 Deut. 22, 8. Veramente, i « bambini » non compaiono né
nel testo ebraico né nei LXX: Doroteo cita a memoria e modi
fica inconsciamente il testo, oppure intende prepararsi la possi
bilità deH’allegoria dell’ultima frase di questo paragrafo.
10 Dal termine greco per « parapetto » (stephanòm a, stepha-
nósis) Doroteo viene indotto a ricordare quelle sentenze dei
Padri in cui l’umiltà viene presentata come « corona » (stepha-
nos) del monaco: Apoftegm i, serie alfabetica, Or, 9< Nau 98,
L'edificio e 'l’arm onia d elle virtù 'dell'anima 207
« Prov. 13, 8.
33 Dan. 4, 24.
34 Le. 6, 36.
35 Cf. Diadoco di Fotice, Capita gnost., 1.2.89 (ed. des Places,
pp. 85-150; Philokalia, I, pp. 236.266); « Non si può acquistare
l ’amore spirituale se non si è in tutta abbondanza illuminati dal
lo Spirito Santo. Infatti, se la mente non riceve completamente
la “somiglianza" per mezzo della luce divina, tutte le altre
virtù può quasi riuscire ad averle, ma non ha ancora parte
nell’amore perfetto; quando essa è resa simile alla virtù di
Dio — per quanto è possibile, intendo dire, che l’uomo diventi
sim ile a Dio — allora porta la somiglianza dell’amore divino »
(c. 89).
L’edificio e l’armonia delle virtù dell'anima 215
3» Le. 6, 37.
40 Cf. Marco Eremita, De poenit., 4 (PG 65, 969 C - 972 B);
ma anche Gregorio Nazianzeno, Orat. XXXVII, 22 (PG 36, 308 A).
« Mt. 7, 24.
XV. I SANTI DIGIUNI
1« 1 Gv. 2, 15.
17 1 Gv. 2, 16 (e cf. sopra, par. 101 e nota 4).
‘8 Cf. Mt. 16, 24.
» Gal. 6, 14.
20 Gal. 5, 24.
2‘ Mt. 19, 27.
22 Giovanni Crisostomo, Hom. in Rom., VII, 8 (PG 60, 452).
Cf. anche Giovanni Cassiano, Collationes III, 10.
23 Cf. Apoftegm i, serie alfabetica, Ammonas, 11 (che cita
Mt. 19, 27); Cassiano (v. nota precedente); Lettera 254 di Bar
sanufio (a Doroteo).
Tropario per la S. Pasqua 231
2* Gal. 2, 20.
“ Gen. 1, 24. 20.
» Gen. 2, 7.
27 Gf. sopra, parr. 4-5.
28 Gen. 1, 26.
» Gen. 1, 27.
232 Doroteo di Gaza
* Gen. 2, 7.
« Cf. 2 Cor. 5, 21.
32 2 Cor. 7, 1.
33 Sai. 30 (29), 8.
« Ef. 5, 27.
Tropario per la S. Pasqua 233
1 Cf. l’art. citato a par. 166 (titolo), nota 1, pp. 425-427 (con
l ’indicazione dei testi di san Gregorio Nazianzeno).
1 Cf. par. 11, nota 49.
3 Cf. Apoftegmi, serie alfabetica, Elia, 6; Evagrio Pontico,
Sentenze alle vergini, 35 (ed. Gressmann, p. 149).
4 Gregorio Nazianzeno, Orat. XXXIII, 15 (PG 36, 232 D);
XXIV, 4 (PG 35, 1173 D).
238 Doroteo di Gaza
5 Cf. Lev. 3, 4.
* Lev. 4, 11.
7 Lev. 8, 17.
In onore dei martiri 239
25 Mt. 6, 20.
26 Cosiddetta L ettera II di san Clemente, 7, 3 (ed. Funk-
Bihlmeyer-Schneemelchel, Die Apostolischen Vater, Tubinga
1970, p. 74).
27 Si chiamava silention (dal lat. silentium) a Bisanzio il
consiglio imperiale, e silentiarios è il titolo che spettava ai
suoi membri (sulle cariche della corte bizantina v. ora l’ed.
it. di: Cambridge University Press, Storia del mondo medie
vale, III, L’impero bizantino, Milano 1978, pp. 310-325).
INDICE DEI NOMI E DELLE COSE NOTEVOLI
134, 146, 168, 204, 211, 213, 157; v. anche Studi clas
230, 231, 242 sici
Concilio di Costantinopoli Cuoco: 24, 25, 61, 101, 172
III: 8, 47 Cuore: 140,141, 144,155, 210,
Concupiscenza: 44, 78 240
Concupiscibile, facoltà: 239 Custodia della coscienza: 85
240
Condannare: 116-118, 120 Daniele: 15, 74
123, 148, 171, 209 David: 43, 136, 229, 232
Condottieri: 243 Decime: 219-220
Confessione: 109-110; v. an Demonio: 29-30, 32, 41, 43,
che Apertura di coscienza 44, 68-71, 92, 106-112, 119,
Conoscenza di Dio: 242 121, 142, 145-147, 149, 150,
Consigli evangelici: 52-53 154, 182, 183, 191, 200, 201,
Contemplazione: 34, 40, 47, 234
60, 70, 160, 181; v. anche De Préville J.: 9, 35
Hèsychia, Theória Derelizione: v. Abbandono
Continenza: 153, 187 Desiderio: 45, 53, 152, 196,
Contrizione: 51, 178, 199 209, 231, 239
Convalescenza: 167 Des Places E.: 73, 159, 214
Conversione: 42, 49, 50 Destra: 239
Corpo: 31, 32, 45, 78, 181 Diadoco di Fotice (s.): 73,
184, 196, 197, 217, 222, 229, 77, 159, 181, 214
241 Diavolo: v. Demonio
Correzione fraterna: 97, 122, Digiuno: 14, 52, 72, 106, 214,
148, 173 219-221, 223, 224; v. anche
Coscienza: 33, 81-86, 91, 97, Quaresima
99, 102, 130, 136, 183; v. Digiuno degli occhi: 223
anche Apertura di coscien Digiuno della lingua: 223
za, Esame di coscienza Dikaióma: v. Presunzione
Cose materiali: 85, 241 Dioratikos: 172
Costantinopoli: 8, 10, 74; v. Direzione spirituale: 12, 13,
anche Bisanzio 16
Cristo: 28, 29, 46, 51, 52, 56, Discrezione: 206
58, 59, 82, 116, 122, 131, Disposizione costante: 76,
145, 168, 171, 177, 181, 182, 78, 93, 156, 162, 176
185, 203, 220, 224, 227-234, Disprezzo: 46, 47, 77, 82, 83,
237, 241, 243 96, 97, 107, 115-117, 120,
Cristo medico: 168 121, 123, 127, 128, 161, 168,
Cristo roccia: 171 169, 171, 209, 211
Croce: 54, 58, 99, 231, 233, Dissimulazione: 152-153
234 Dissolutezza: 153, 187
Crocifissione al mondo: 52-54 Distacco: 31
Crouzel H.: 188 Doni supererogatori: 52
Cultura profana: 18, 156, Doppiezza: 154
248 Indice dei nomi e delle cose notevoli
Isaia, abbas: 20, 67, 83, 84, Mani: 55-56, 211, 239
99, 159, 161, 164, 176, 185, Manna: 131
197, 201, 203, 208, 210 Maphorion: 62
Isaia, profeta: 42, 74 Marco Aurelio: 94, 193
Isidoro di Mileto: 7 Marco eremita, abbas: 19,
Israele, Israeliti: 131, 200, 42, 51, 57, 81, 89, 115, 131,
201, 203, 219, 220, 227, 228, 140, 152, 217
238, 240 Martiri: 237-238, 241
Massimo il Confessore (s.):
Janin R.: 10 40, 88, 89, 125, 126, 203
Matrimonio: 222
Kanòn: 25 Mattoni: 199-200
Katastasis: 70, 101 Medicina: 18, 76, 83, 84, 167,
Kentènarion: 54 168
Kontakion: 8 Meditazione: 127
Memoria dopo la morte:
Ladro incorreggibile: 175 183, 184
Laimargia: 221-222 Memoria liturgica: 237
Lamy Th.: 178 Mente: 51, 59, 81, 96, 196,
Lefort L. Th.: 82 199
Legge naturale: 41, 81; v. Menzogna: 147 ss., 223
anche Natura Meran: 201, 202
Legge scritta: 41, 42, 45, 206, Mercenario: 89-90, 92, 215
207, 219, 227, 238 Messana V.: 73
Lemaire Ph.: 9, 203, 211 Metania: 50, 63, 99, 133, 134,
Leroy J.: 35 139, 140, 141, 144, 145, 148,
Levatrici ebree: 203 150, 151, 207, 208
Lingua: 98, 147, 223 Miele: 135-136
Liturgia: 25, 50, 149-150, 157, Milizia per Cristo: 56
174, 220, 221, 227, 237 Misericordia: 113, 188, 209,
Logismoi: v. Pensieri 214, 216, 217, 224, 225
Lossky V.: 188 Misteri: 221, 224; v. anche
Lucernare: 157 Liturgia
Lussuria: 69 Mistica deiressenza: 40
Macario, abbas: 22, 70, 71, Misurarsi: 208
109 Mitezza: 187, 205
Magia: 41 Mnèmè Theou: v. Ricordo
Maiuma: 16 di Dio
Malato: 209, 216 Mohrmann Ch.: 56, 79, 105,
Malattia di Doroteo: 179 212
Male: 30, 41, 42, 45, 46, 51, Monastero: 54, 55, 72, 112,
84, 92, 158, 159, 160, 162, 157, 160; v. anche Cenobio
167, 170, 171, 176, 177, 212, Mondo: 52, 53, 54, 55, 58, 59,
221 60, 83, 184, 230
Maligno: v. Demonio Mortari L.: 19
Indice dei nomi e delle cose notevoli 251
77, 78, 146, 153, 161, 187, 64, 66 ss., 72, 73 ss., 103,
191, 196, 199 145, 146, 153, 154, 159, 164,
Suso: 40 168, 178, 187, 189, 190, 193,
Szymusiak J.-M.: 35 195, 197-200, 206-208, 210,
220
Tailliez F.: 158 Umore: 177-178
Talassio, abbas: 146 Unitiva, via: 34, 60
Tasse: 52 Uomo interiore: 45
Tauler: 40 Uomo vecchio: 56
Temperanza: 67, 68, 168, 205, Uomo vertice del creato: 231
209, 223 Vanagloria: 44, 69, 70, 72,
Tempo prezioso: 155,168-169 102, 161, 163, 168, 190, 207,
Tentazione: 70, 79, 90, 96, ?09
109, 112, 130, 135, 136, 148, Védova: 216
152, 168, 178, 193 ss., 197 Veggente: 172
199, 202, 209 Veglia: 69, 72, 106, 151, 172
Teodoro di Edessa: 87, 88 174
Teofilo di Alessandria: 129 Verbo di Dio: 224
Teofori: 51, 65, 237 Vérgine: 119
Teognosto: 216 Verginità: 52-53
Terapeuti: 181 Vestiti: 54, 78, 85
Teresa d'Avila (s.): 182 Via regia: 158, 160
Teresa del Bambino Gesù, Vigilanza: 139, 147, 155, 158,
(s.): 32 160, 168, 178, 191, 220, 222,
Teriaca: 153 235, 243
Theologia: 60 Virtù: 40, 41, 51, 52, 60, 65,
Theória: 40; v. anche Con 68, 71, 77, 88, 91, 106, 129,
templazione 143, 153, 154, 156-161, 176,
Theória physikè: 60, 240 177, 183, 186-188, 196, 203
Timor di Dio: 68, 87-96, 98, 207, 209-211, 214, 217, 228,
103, 129, 133, 151, 203, 204 232, 240, 242
Tolomeo, monaco: 105 Vita di s. Sindetica: 206
Tosti L.: 125 Vittima vivente: 229-231,237,
Tradizione: 26, 28, 181, 188, 238
219 Volontà: 156, 170
Trascuratezza: 167, 168, 170, Volontà di Dio: 212-213
173, 176, 178, 220 Volontà propria: 53, 60-62,
Tristezza: 69, 111-113, 144, 64, 83, 98, 99, 101, 106-108,
163 133, 195, 230, 231
Tropario: 227 Voluttà: 196, 197, 222
Tunica: 55 Von Balthasar H.U.: 125
Turbamento: 140, 141, 164
Zosima, abbas: 14, 19, 23,
Ufficio divino: v. Liturgia 44, 54, 70, 71, 75, 76, 123,
Umiltà: 32, 47, 49-51, 58, 63, 129, 133, 141, 145, 162
INDICE SCRITTURISTICO
lamenti spirituali 37
La rinuncia. 39
L’umiltà 67
La coscienza 81
Il timor di Dio 87
La necessità di non fondarsi sul proprio
giudizio . » 105
Non si deve giudicare il prossimo . 115
Il biasimo di sé stessi 127
Il rancore 139
La menzogna 147
Bisogna percorrere la via di Dio conoscen
done il ime e vigilando . 155
Bisogna studiarsi di recidere le passioni
prima che l’anima prenda l’abitudine al
male » 167
Il timore del castigo futuro. Chi vuole
260 Indice generale