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30/8/2017 Le concrezioni

Le concrezioni
Marted 10 Gennaio 2012 14:42
Le concrezioni rappresentano senza dubbio
uno degli aspetti pi spettacolari e suggestivi delle grotte. La loro formazione, che successiva a quella della cavit, dovuta alla
precipitazione del carbonato di calcio (CaCO3) sottoforma di calcite. Le acque acide di percolazione che nel loro percorso hanno
operato la dissoluzione del calcare mantenuto disciolto sotto forma di bicarbonato di calcio, in particolari condizioni che permettano
la liberazione della CO2inducono lo spostamento della reazione chimica che regola i fenomeni carsici, verso la formazione del
carbonato di calcio in forma cristallina. Le concrezioni si formano principalmente in corrispondenza delle volte di cavit aerate e
molto ricche di fessurazioni, attraverso le quali l'acqua penetra dando luogo al fenomeno dello stillicidio.

Possono avere forma e dimensioni assai variabili in virt di numerosi fattori. Anche la composizione chimica (che di norma
carbonato di calcio) pu variare a seconda della presenza o meno di altri minerali. Il colore e la purezza delle concrezioni dipende
oltre che dalla natura chimica dei minerali eventualmente presenti, anche da fattori biologici (presenza di particolari microrganismi).


Si distinguono principalmente in stalattiti che si sviluppano dall'alto verso il basso, e stalagmiti il cui accrescimento avviene dal basso
verso l'alto.
Mentre per le prime la precipitazione del CaCO3 avviene durante la caduta i dell'acqua per gravita, nel secondo caso quando la
goccia ha raggiunto il pavimento o un piano sottostante. Dalla unione di una stalattite ed una stalagmite che accrescono in
corrispondenza, si formano le colonne.
Vi sono inoltre stalattiti tubolari dove lo scorrimento dell'acqua ed il loro accrescimento avviene, invece che sulla superficie esterna,
al loro interno attraverso un canale; esse si presentano sottili e molto allungate.
Vi sono poi stalattiti definite eccentriche, il cui accrescimento procede anche in senso laterale, apparentemente senza seguire la
forza di gravita; il loro meccanismo di crescita non ancora del tutto chiaro.

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30/8/2017 Le concrezioni


Vi sono altre numerosissime forme di concrezioni come le cortine (sviluppo prevalente in larghezza), le colate calcitiche, le vaschette,
le concrezioni coralli formi, e molti altri generi.

Il carbonato di calcio in grotta pu trovarsi anche sotto un'altra forma minerale: l'aragonite, costituita ugualmente da CaCO3ma con
diversa organizzazione del reticolo cristallino. Essa pu trovarsi sotto forma di infiorescenze isolate (aghi) o in veri e propri depositi.
La formazione della aragonite sembra sia favorita dalla presenza di minerali ferrosi.

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30/8/2017 Le concrezioni

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30/8/2017 www.valtline.it/Ivo/grotte/eccentriche.htm

Le eccentriche

Sono le concrezioni pi curiose ed affascinanti. Possono svilupparsi in qualsiasi direzione come se non
tenessero conto della forza di gravit. Sono diverse dalle stalattiti e dalle stalagmiti perch possono
svilupparsi sul soffitto, ma anche sulle pareti o sul pavimento ed anche su altre concrezioni. Sono sottili e
molto fragili (fate attenzione se visitate una grotta che le ospita).

Per la loro formazione devono sussistere condizioni particolari, che permettano alle leggi della
cristallizzazione di predominare sulla pi grande forza di gravit. La soluzione acquosa deve arrivare molto
lentamente cos che i microcristalli che formano la concrezione possano orientarsi in modo casuale e
geminarsi tra loro secondo le diverse facce dei cristalli scalenoedrici di calcite. Anche le condizioni
microclimatiche dell'ambiente devono concorrere alla loro nascita. E niente deve giungere a perturbare la
loro vita cristallina.

Perci non sono comuni e tanto pi rare sono in grotte fredde come quelle alpine.

Un'altra immagine di una stalattite eccentrica da visualizzare a tutto schermo.

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Eccentriche, ma belle

L'et delle concrezioni


Quanto tempo impiega una concrezione a crescere ? Non c' una risposta unica per questa domanda. Troppe
sono le variabili che intervengono nel processo di formazioni delle concrezioni. La quantit e la velocit del
flusso d'acqua, la composizione chimica, le caratteristiche microclimatiche dell'atmosfera della grotta sono
tutte grandezze che variano continuamente e irregolarmente. La velocit di crescita di alcune stalattiti si
misura in centimetri\anno altre in millimetri\anno o a velocit ancora minori. Le concrezioni eccentriche
hanno velocit di crescita lentissima. Perci alcune concrezioni hanno impiegato un considerevole numero di
anni per crescere come noi le vediamo.

E' possibile determinare l'et di una concrezione per mezzo degli isotopi degli elementi che contengono. Si
pu cos determinare l'epoca di deposizione e quindi l'et minima dell'ambiente che ospita la concrezione. In
questo modo alcune grotte sono risultate vecchie di centinaia di migliaia o anche di milioni d'anni.

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7.7 Concrezioni
R.Bernasconi, "L'evolution physico-chimique du mondmilch", Symp. Int. di Speleologia, Varenna 1960.
P.Forti A.Bini, "Analisi statistica delle pisoliti del Buco del Castello", Atti Conv. Spel. Lombardo 1981, p. 3-12.
A.Bini (traduz.), "Le stalagmiti di ghiaccio termoindicatrici", Speleologia, 7 (1982), p. 26-27.
P.Forti, "L'evoluzione delle pisoliti, Le Grotte d'Italie, 11 (1983) p. 487-495
A.Bini, "Le eccentriche", Speleologia 10 (1984) p. 29-34
P.Forti, "La genesi delle concrezioni semplici", Speleologia, 11 (1984) p. 23-31.
P.Forti, "Il colore delle concrezioni", Speleologia, ?? (1986) p. 47
G.Perna, "Genesi delle concrezioni coralloidi e dei cristalli", Speleologia, 20 (1989) p. 40-44
Y.Quinif, "La datazione delle concrezioni", Speleologia 27 (1992) p. 42-45
S.Sarigu, "Segnalazione di cardibimiti nella Grotta degli Scogli Neri", Speleologia 40 (1999) p. 17-24.
C.Balbiano d"Aramengo, "Le concrezioni nelle grotte", La Rivista CAI, (Sett-Ott. 1996), p. 62-65.
P.Forti, "I depositi chimici delle grotte", Quaderni didattici SSI nr. 7, Erga Ed., Genova, Sett. 2000.
S.Piancastelli, P.Forti, "Le bande di accrescimento all'interno di concrezioni carbonatiche e il loro rapporto con il clima ed il
microclima: nuovo contributo dall'inghiottitoio dell'Acquafredda (Bologna)", Sottoterra, 104 (1997) 26-32

Le concrezioni sono formazioni calcaree che forma il carbonato di calcio


CaCO3 in soluzione depositandosi, generalmente nella forma cristallina
di calcite. Ci sono molteplici tipologie di queste formazioni: stalattiti,
stalagmiti, colonne, drappeggi, cristalli, vasche, gurs, pisoliti, eccentriche, etc.

Dal punto di vista chimico si formano tutte allo stesso modo. L'acqua che
circola nelle microfessure e porosita` della roccia contiene disciolti numerosi
sali, e principalmente bicarbonato di calcio, Ca(HCO2)2. Si tratta di una
circolazione relativamente lenta e in condizioni di pressione e assenza d'aria.
Quando l'acqua arriva a contatto con i vuoti della cavita` e con l'aria si viene a
trovare in condizioni fisiche di minor pressione e il bicarbonato di calcio si
trasforma in carbonato:

Ca(HCO2)2 -> CaCO3 + CO2 + H2O

il quale e` insolubile e precipita cioe` si deposita assumendo svariate forme a


seconda delle condizioni in cui avviene la deposizione, e generando cosi` le concrezioni.

Il carbonato di calcio puro e` bianco, ed infatti esistono concrezioni bianchissime. Spesso pero` le
concrezioni contengono altri sali che danno caratteristiche colorazioni come da tabella sottostante. La
presenza di impurita` minerali seppure la caus aprincipale della colorazione delle concrezioni, non e` la sola.
Altre cause secondarie sono la struttura del reticolo cristallino (grossi cristalli tendono ad essere piu` colorati
dei microcristalli) e la presenza di materiali e/o contaminanti organici.
Ferro giallo/rosso bruno, marrone
Manganese blue/grigio, nero
Piombo grigio
Rame verde/blue
giallo scuro (calcite)
Nichel
verde chiaro (aragonite)
Zinco rosso, marrone, nero
Argilla marrone

Le concrezioni crescono molto lentamente. La velocita di crescita e` molto variabile e dipende da molteplici
fattori: quantita` d'acqua, grado di saturazione, meccanismo genetico (le tubolari si accrescono piu`
velocemente dei crostoni) clima e morfologia del sistema carsico, ... In genere la crescita varia da pochi
micron/anno (0.02 mm/anno) a frazioni di millimetro (0.2) in condizioni normali. Nelle grotte termali si
registrano crescite molto maggiori, fino a 100 mm/anno.

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Le concrezioni di solfati e cloruri crescono piu` velocemente (vari cm/anno) e con velocita piu` variabile. La
crescita delle concrezioni di ghiaccio dipende dalla velocita` di gocciolamento dell'acqua e dalla temperatura
dell'aria.

Le concrezioni si formano sia in ambiente vadoso che in ambiente allagato. La crescita di vari tipi di
concrezione dipende dalle condizioni di formazione, e dal meccanismo di deposizione.

Vadoso Freatico

c = cortine
b = baffi
st = stalattiti
e = eccentriche c = crostoni
concrezioni sg = stalagmiti c = cristalli
s = sferuliche g = gluteiformi
t = tubolari
c = cristalli
p = pisoliti
meccanismo
di crescita nucleazione accrescimento accrescimento nucleazione
principale
causa della diffusione CO variazione diminuzione solubilita`
2 evaporazione e diffusione CO2
deposizione temperatura
velocita` di
rapida lenta molto lenta lenta
crescita
tipo concrezionamento crsitallizzazione crsitallizzazione concrezionamento

7.7.1 Stalattiti
L'acqua che esce a soffitto forma una goccia che resta appesa (per forze di
coesione e adesione) fino a che non raggiunge una dimensione sufficiente
affinche` la gravita` ne provochi il distacco. Durante questo tempo si puo`
avere uno squilibrio della CO2 fra la goccia e l'aria, cosicche` l'anidride
carbonica diffonde nell'aria. Si deposita allor adel calcare lungo il cerchio di
contatto fra la goccia e la roccia (a causa della tensione superficiale),
formando un anello di calcare.

La stalattite cresce accumulando calcare su questo anello di calcare, e


formando cosi` un tubicino (dal diametro di 5-10 mm). Il tubo si sviluppa
verso il basso alimentato internamente. L'evoluzione della concrezione
dipende dalla intensita` del flusso d'acqua.

Si possono formare stalattiti finissime lunghe alcuni metri (dette capelli


d'angelo o tubolari). Se il tubo viene invece otturato, per esempio da sostanze
solide trasportate dall'acqua, l'alimentazione prosegue verso l'esterno, nella
forma di un velo che ricopre la concrezione e il calcare si deposita sulla
superficie esterna, formando una concrezione di forma conica.
La struttura interna di una tubolare e` in genere monocristallina, con asse C parallelo all'asse
della concrezione, poiche` la velocita` di accrescimento della calcite e` maggiore lungo la
direzione di tale asse e la deposizione, orientata dalla forza di gravita` in senso verticale, tende
ad orientare l'asse dei cristalli verticalmente. Il diametro delle tubolari varia da 4 a 6 millimetri
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circa, secondo la relazione di Curl che lega la densita` r della soluzione, il diametro D della concrezione e la tensione superficiale s del
liquido,

B = (r g D2) / s

G e` l'accelerazione di gravita`, e B ha un valore costante peri a circa 3.5. Il diametro tende dunque ad assumere un valore di
equilibrio. Se e` troppo piccolo si forma una goccia rotonda che tende ad allargarlo. Se e` troppo grosso la goccia e` svasata nella parte
superiore e tende a restringere il diametro.

Quando il piano di roccia e` inclinato, l'acqua che esce dalla roccia scorre lungo il soffitto fino ad arrestarsi
formando una goccia solo quando incontra una asperita`. In questo caso non si forma il tubicino, ma la
crescita avviene subito dall'esterno e la stalattite risulta massiccia.
Le stalattiti sono "tubolari" modificate per vari motivi: porosita` della concrezione (che comporta un afflusso laterale e una crescita
radiale), occlusione del canalicolo di alimentazione, alimentazioni laterali, ... Nelle stalattiti l'asse C dei cristalli di calcite e` orientato
nella parte centrale (canalicolo) nella direzione di crescita, come nelle tubolari, e nella parte laterale in direzione radiale, poiche` tale
e` la direzione di crescita dei cristalli depositati dall'apporto superficiale. I cristalli sono disposti in bande concentriche, e la loro
dimensione dipende dalle condizioni di crescita, con cristalli tanto piu` piccoli quanto piu` veloce e` la crescita. Per velocita` di
crescita molto basse si hanno stalattiti monocristalline con asse parallelo all'asse di crescita e con sezione poligonale a tre o sei spigoli.

Stalattiti piegate a "zanna d'elefante" si possono formare causate da correnti d'aria. La direzione della
curvatura e` controvento se la crescita e` governata dall'evaporazione dell'acqua (che viene favorita sulla
parte ove arriva la corrente d'aria). E` invece nella direzione della corrente d'aria se la crescita e` governata
dalla diffusione della anidride carbonica (in tal caso la corrente sposta fisicamente la goccia).

Quando l'acqua scivola lungo le pareti inclinate prima di staccarsi si formano idrappeggi (detti anche cortine,
o vele), molto spesso con bande e colori diversi.

7.7.2 Stalagmiti
Le stalagmiti sono formate dalle goccie che cadono al suolo e, ancora sovrassature, depositano il calcare
presso il punto di caduta (con intensita` decrescete in modo radiale). Si forma cosi` una deposizione
arrotondata a cupola su cui poi cresce la stalagmite per deposizione di successivi strati emisferici. Vista in
sezione una stalagmite presenta anelli concentrici di spessore decrescente con raggio. In queste condizioni
tutto il soluto si deposita sulla superficie a cupola della stalagmite con spessore uniforme, formandosi cosi`
una successione di cupole una sopra l'altra.

Le stalagmiti hanno una forma arrotondata, piu` tozza rispetto alle stalattiti. Non essendo limitate dalla
gravita` arrivano a dimensione enormi, fino a 60-70 metri di altezza.

La relazione di Franke lega la velocita` di crescita v all'area A,

vA=cq

dove c e` la quantita` di materiale depositato (in cm3/cm2) nella soluzione, e q e` la quantita` d'acqua che cade.
Quindi il diametro risulta

D = 2 sqrt( c q / Pi v )

Per alti valori di q il soluto non si deposita completamente (c e` costante) e la velocita` di crescita diviene
costante, dipendente proporzionalmente dal grado di sovrassaturazione dell'acqua. Il diametro della stalagmite
dipende allora solo dalla quantita` di acqua che l'alimenta.

Per bassi valori di q la velocita` risulta invece proporzionale al prodotto c q e la stalagmite raggiunge un diametro minimo (relazione
di Curl)

Dmin = 2 sqrt( V / Pi d )

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dove V e` il volume della goccia e d e` lo spessore del film d'acqua che ricopre la stalagmite.

I cristalli sono orientati a "palizzata" con gli assi C perpendicolari alle bande emisferiche di accrescimento.

Si forma una colonna quando una stalagmite e una stalattite in corrispondenza si congiungono. In tal caso si
ha una concrezione che va dal soffitto fino a terra, solitamente piu` stretta a verso la meta` e allargata alle
estremita` (in effetti la parte di "stalattite" e` spesso piu` lunga di quella di "stalagmite" e il punto di
giunzione risulta piu` in basso della meta`).

Le colate sono strati di calcare depositato lungo le pareti da veli d'acqua. Anch'esse non sono limitate dalla
gravita` e possono raggiungere dimensioni impressionanti.

7.7.3 Eccentriche
Le eccentriche sono concrezioni che si sviluppano in tutte le direzioni.
Solitamente hanno un diametro molto piccolo (1-5 mm, fino ad un centimetro)
e sono lunghe da pochi centimetri fino a qualche decimetro.

Possono essere costituite da calcite o


(piu` raramente) da aragonite (aragonite
coralloide). Sono concrezioni
monocristalline il cui sviluppo e`
apparentemente non influenzato dalla
gravita`. I cristalli di calcite hanno un asse
di simmetria ternario (detto asse "c" o "A3"). La calcite assume tre
forme principali: scalenoedro, romboedro e prisma. In ogni caso si accresce piu` velocemente nella direzione
dell'asse "c". In genere le concrezioni sono costituite da molti cristalli variamente orientati. Le eccentriche
son invece solitamente monocristalline. Sono possibili anche eccentriche policristalline, di ridotte
dimensioni, formate da gruppi di cristalli con orientamento lentamente variabile. Le eccentriche
monocristalline sono in genere vermiformi o filiformi. Sono formate da un solo cristallo, con asse "c" lungo
la direzione di crescita.

Le eccentriche hanno un canalicolo interno, dal diametro variabile fra 0.06 mm e 0.4 mm. Piu` e` sottile piu`
esso ha un percorso sinuoso, con spigoli compresi fra 90 e 115o. E` invece dritto quando ha la direzione
dell'asse "c". La velocita` di propagazione dell'acqua nel canalino e` circa 1.5 cm/giorno.

Le eccentriche sono ricoperte da un sottile velo d'acqua. Per formarsi necessitano di un supporto poroso (dai
cui capillari si dipartono i canalini delle eccentriche), di ambienti isolati, senza correnti d'aria, con ridotte
variazioni di temperatura (inferiori au un grado), ed con equilibrio fra condensazione ed evaporazione sulla
superficie della concrezione.

Il principale fattore di formazione delle eccentriche e delle stalattiti in generale e` la portata d'acqua. Se e`
elevata si ha gocciolamento e si forma una normale stalattite. Il rapporto lunghezza/diametro cresce al
diminuire della portata; ad elevate portate si ha alimentazione per ruscellamento esterno e la forma da
cilindrica diventa conica. Con portate ridotte (2 - 5 cm3/h) si forma una tubolare con un canale di 2 - 6 mm.
A portate ancor piu` ridotte il canale ho diametro di 1 - 2 mm, diventa sinuoso, ma la crescita e` ancora
geotropa. La concrezione diviene eccentrica quando la portata scende a frazioni di cm3/giorno. L'acqua si
diffonde per capillarita` dall'orifizio del canale sulla superficie dell'eccentrica dove evapora. La portata e` di
(0.03 cm3/h).

Il film d'acqua che copre l'eccentrica e` soggetto a forze di tensione capillare ed adesione. Nulla obbliga la
crescita della eccentrica ad essere geotropa.

Nelle eccentriche monocristalline la sinuosita` del canale e` dovuta a disuniformita` della calcite depositata
presso l'orifizio del canale. Questa e` causata da impurita` adsorbite a caso sulla apertura. Cio` e` possibile
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solo se la portata e` bassa e non c'e` gocciolamento (altrimenti le impurezze vengono asportate). Il film
d'acqua esterno e` sensibile alla impurezze e viene rotto in corrsipondenza di esse. Se il film si stende
facilmente (poche impurezze) l'eccentrica ha diametro grosso ed il canale e` diritto. Se ci sono impurezze il
canale e` sinuoso e l'eccentrica e` filiforme.

Nelle eccentriche policristalline i cristalli si accrescono l'uno sull'altro con


orientazioni lentamente variabili. Questo e` dovuto a due cause: l'acqua che esce
dal canale diffonde in egual misura ai lati della punta, ma si ha deposizione
maggiore, dovuta alla crescita piu` favorevole, in direzione dell'asse "c". In tal
caso l'asse "c" mantiene una direzione ed un angolo costante con la direzione di
crescita. La crescita dei cristalli pou` avvienire invece con asse "c" variabile a
causa di variazioni stagionali di portata. Nella stagione secca oltre alla calcite
precipitano altri materiali che si deposiatno parallelamente alla superficie, e non
all'asse "c". La successiva deposizione di calciteavviene parallela alla superficie
e questo induce una rotazione dell'asse.

L'arresto della alimentazione puo` protare alla otturazione del canale con successiva ripresa in direzione
differente.

7.7.4 Concrezioni Tubolari


Le tubolari sono stalattiti verticali di diametro esterno costante (5 - 10 mm) e con un canale interno (2 - 6
mm). Sono generalmente in calcite, raramente in aragonite. Il diametro esterno e` limitato dalla dimensione
di una goccia d'acqua, e il suo valore e` determinato dalla dimensione del collarino di partenza. Il diametro
interno dipende dalla portata. Le portate variano da 0.4 a 5 l/giorno.

Non si formano mai su roccia nuda, ma si ha sempre un sottile strato di calcite porosa che ricopre la roccia. Il
collarino di partenza si forma attorno al poro di alimentazione della concrezione. L'acqua che esce dalla
roccia forma una aureola entro cui si depositano i cristalli di calcite. Questa aureola presenta una svasatura
conica verso il poro che favorisce il gocciolamento. L'acqua si diffonde dal poro nella goccia creando zone a
diversa sovrasaturazione (di calcite). Ne risulta che la calcite si deposita in una regione anulare (collarino)
che cresce a dare inizio al tubicolo della concrezione.

[FIXME ...
Lo strato di calcite e` formato da molti cristalli. Il collarino e` policristallino, il tubo e` monocristallino.
...]

7.7.5 Concrezioni coralloidi

Le concrezioni coralloidi sono glubuli, pallini piu` o meno sferici, di diametro


variabile da qualche mm ad un paio di cm. Sono saldate al supporto (parete o
altra concrezione) da un sottile gambo. Generalmente sono unite a formare
grappoli.

Si formano quando particelle (microcristalli) di calcite sono portate in


sospensione e si deposiatno sul supporto (con l'asse A3 orientato
perpendicolarmente alla superficie). Se la superficie del supporto non e`
uniforme, dato il moto casuale delle paricelle, queste hanno maggior
probabilita` di depositarsi sulle piccole irregolarita` piu` esterne, che si
accrescono quindi piu` facilmente rispetto al resto della superficie. Si generano cosi` delle protuberanze che
hanno sempre piu` maggior probabilita` di catturare le particelle, accrescendosi anche nelle direzioni laterali.
In tal modo si creano i glubuli delle concrezioni, tramite successivo deposito di calcite. Gli andamenti
stagionali sono rispecchiati nella struttura laminare dei globuli. Quando i glubuli diventano abbastanza
grossi, possono a loro volta divenire centri di crescita di nuovi globuli, originati da irregolarita` sulla
superficie dei primi. Si formano cosi` i grappoli.

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7.7.6 Cristalli di calcite


Cristalli di calcite si formano in vaschette o in crevasses ("grosse" spaccature nella roccia) per aggregazione
di molecole. Perche` cio` avvenga la soluzione deve essere in equilibrio meccanico.

Il carbonato di calcio si deposita sotto forma di cristalli nei laghetti di grotta. Questi cristalli possono
raggiungere anche notevoli dimensioni (fino a una decina di cm). In particolare la deposizione avviene sul
bordo dei laghetti, formando i crostoni (o marciapiedi) che segnano il livello idrico attuale o antico.

Da notare che nelle crevasses i cristalli sono orientati con l'asse A3 perpendicolare alla superficie. I cristalli
crescono uniformemente, ma quelli con asse A3 perpendicolare sono favoriti in quanto quelli con altre
orientazioni interrompono la crescita contro i cristalli vicini.

7.7.7 Pisoliti

Le pisolitii, o perle di grotta, sono concrezioni, di forma normalmente sferiche, che si originano in vaschette
con acqua in movimento. Si formano per accrescimento attorno ad un nucleo solido, per esempio un granello
di sabbia o un frammento di roccia.

Si formano solamente in acque notevolmente sovrassature. Maggiore e` la saturazione, piu` favorita e` la


nucleazione (formazione di centri di accrescimento) rispetto all'accrescimento, per cui si hanno pisoliti piu`
piccole e numerose. C'e` una relazione fra il numero N delle pisoliti presenti in una vaschetta e la loro
dimensione media (diametro D o superficie S):

N SK = cost.

dove l'esponente K dipende dalla condizioni dell'ambiente di formazione (vaschetta, acque, clima della
grotta). Esso e` dell'ordine dell'unita`, e risulta leggermente maggiore per pisoliti vere e proprie, rispetto alle
ooliti (quelle con diametro <2 mm).

In una vaschetta con acqua in movimento c'e` sempre turbolenza che impedisce ai nuclei piccoli di
depositarsi, percio` il limite inferiore delle dimensioni delle pisoliti di una vaschetta e` determinato
dall'energia cinetica (massima nell'arco dell'anno) dell'acqua. La velocita` dell'acqua determina anche la
dimensione massima. Infatti le pisoliti possono sussistere fintanto che l'acqua le tiene in moto (leggere
vibrazioni) impedendo loro di saldarsi al fondo.

Il grado di sovrassaturazione dell'acqua influenza la struttura interna. All'aumentare della sovrassaturazione


si hanno rispettivamente pisoliti macrocristalline, laminate, travertinose.

7.7.8 Latte di monte (mondmilch)


Il mondmilch, o latte di monte, e` un agglomerato di sostanze microcristalline che, impregnato d'acqua, si
presenta soffice e plastico. Seccando assume un aspetto polveroso.

Si forma, prevalentemente, in ambiente subaereo per precipitazione da acque sovrassature, in condizioni tali
che i germi di cristallizzazione restano disordinati senza sviluppare cristalli.
Per ulteriori informazioni, App. 7.F

7.7.9 Altre concrezioni


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Ove l'acqua e` in movimento si formano sbarramenti di calcite detti vasche, con altezza da pochi centimetri
fino a qualche metro, e con spessore raramente superiore al decimetro. L'altezza della barriera e`
proporzionale al flusso d'acqua.

La parte interna e` leggermente piegata controcorrente e con grossi cristalli (con asse C parallelo allo
sbarramento). La parte esterna ha cristalli piu` piccoli e con asse C perpendicolare alla diga. L'inclinazione
della barriera dipende dall'indice di sovrassaturazione dell'acqua e cresce con essa.
Si generano poiche` l'acqua passa da una condizione di equilibrio all'interno della vasca ad una di sovrassaturazione (quando tracima)
indotta da

passaggio da moto laminare a tutrbolento


passaggio da condizioni subcritiche a supercritiche (formanzioni di bolle d'aria nel fluido)
calo di pressione interna del liquido nel passare sopra la barriera dovuto alla variazione di velocita`

I dischi sono concrezioni che crescono parallelamente a fessure o giunti di strato. In sezione mostrano una
fessurina centrale e livelli di accrescimento radiali. I cristalli sono orientati con asse C perpendicolare ai
livelli.

La loro origine e` dovuta alla capillarita`; l'acqua spinta all'interno di una fessura, quando arriva in superficie
deposita della CaCO3 lungo i due bordi allineati con la fessura. La pressione idrostatica interna continua a
spingere l'acqua nella fessura centrale del disco che si accresce.

Non e` chiaro come faccia la fessura centrale a non occludersi.

7.7.10 Aragonite
Il carbonato di calcio precipita anche in una seconda forma cristallina,
l'aragonite (sistema ortorombico, mentre la calcite e` trigonale). Questa
forma cristalli molto sottili e allungati, come spine, di colore spesso bianco.
Possono formarsi sulla roccia nuda o su concrezioni di calcite.

La formazione di aragonite, solitamente meno stabile della calcite, e`


favorita in grotta per tre fattori:

presenza di ioni Mg
grado di sovrassaturazione dell'acqua e velocita` di precipitazione
pressione parziale della CO2 nell'aria

Lo ione Mg e` determinante: quando il rapporto Mg/Ca arriva a 0.4 l'aragonite comincia a formarsi. Essa
diviene preponderante quando il rapporto e` 2.9, e praticamente unica oltre 4.4. Il magnesio e` presente nella
dolomia, e/o come componente nei calcari dolomitici. Esso non favorisce l'aragonite, piuttosto inibisce la
crescita di cristalli di calcite. Per lo stesso meccanismo anche la presenza di altri ioni in soluzione favorisce
l'aragonite.

La sovrassaturazione dell'acqua determina la velocita` di precipitazione. Per velocita` basse (< 8 mg/l-ora)
oppure alte (> 40 mg/l-ora) l'aragonite ha maggior probabilita` rispetto alla calcite. Percio` l'aragonite si
forma o in ambienti isolati con debole circolazione d'aria, dove i processi di diffusione della CO2 ed
evaporazione sono lenti, oppure in ambienti caldi e ventilati, dove questi processi sono veloci.

La pressione parziale dell'anidride crabonica influenza il grado di sovrassaturazione dell'acqua, per cui
l'aragonite si sviluppa preferenzialmente nelle parti basse delle gallerie, piu` ricche di CO2, che e` piu`
pesante dell'aria, e quindi meno sovrassature.

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30/8/2017 Geologia e Speleogenesi - A

7.7.11 Concrezioni di gesso

Il solfato di calcio esiste in natura in forma anidra o in forma idrata CaSO4 2 H2O
(gesso), molto piu` voluminosa.

Il solfato di calcio ha una solubilita` massima a 37oC. Nelle grotte la temperatura e`


solitamente inferiore, per cui (in genere) la solubilita` cresce con la temperatura. La
solubilita` del gesso e` indipendente dal pH dell'acqua, ma varia con la salinita` della
soluzione.

Temperatura (oC) 0 10 30
Solubilita` (gr/l) 1.756 1.926 2.095

I cristalli di gesso si accrescono in forma di prisma monoclino. Si formano


principalmente per raffreddamento ed evaporazione di soluzioni sature. L'acqua di
infiltrazione passando attraverso terreni ricchi di gesso si arricchisce di solfato di calcio. Quando arriva nelle
gallerie aerate e asciutte evapora e deposita cristalli di gesso.
Un secondo meccanismo di formazione dei cristalli di gesso e` dovuto alla ossidazione di solfuri metallici attraverso l'ossigeno
disciolto nell'acqua. Si formano solfati metallici e acido solforico:

2 FeS2 + 7 O2 + 2 H2O -> 2 FeSO4 + 2 H2SO4

La calcite attacca quindi questi sostituendo i metalli e il H2 con calcio. In ambiemte termali l'acido solfidrico, H2S si ossida
producendo acido solforico che viene quindi attaccato dalla calcite, per formare gesso. Quest'ultimo meccanismo potrebbe spiegare le
formazioni di gesso saccaroide, pareti ricoperte di gesso cristallizzato come zucchero.

Altre forme di cristalli di gesso sono le concrezioni filiformi, lunghe fibre isolate o raggruppate che crescono
su pareti o altre concrezioni.

Molto notevoli per bellezza sono i fiori di gesso che crescono su pareti a partire dalla base per evaporazione
di acqua che affluisce attraverso piccoli fori della roccia.

7.7.12 Carbidimiti

Le cardibimiti cono concrezioni che crescono su un substrato di idrossido di calcio (le "scarburate" lasciate
in grotta). Sono dei piccoli tubi che crescono dal basoo verso l'alto con altezza dell'ordine di pochi centimetri
e diametro di alcuni millimetri. Lo spessore delle pareti vari ada 0.05 a 0.25 mm. Sono spesso sormontati da
una goccia d'acqua. Hanno colore da bianco latteo a opalino traslucido.

Sono forme a crescita rapida (9 mm/anno) e possono subire veloci trasformazioni. Richiedono un substrato
di idrossido di calcio secco (se e` troppo umido questo fa presa prima che si possano formare le cardibimiti)
e una atmosfera abbastanza ricca di anidride carbonica. Quando diventano abbastanza alte presentano
restringimenti, allargamenti, e gibbosita` (dovute a variazioni delle condizioni chimico-fisiche in cui avviene
la crescita).

La crescita e la morfologia delle carbidimiti e` regolata

dall'equilibrio fra formazione di acqua, condensazione ed evaporazione


dalla presenza di anidride carbonica nell'aria
dall'assenza di forti correnti
Il loro sviluppo e` basato su due reazioni chimiche. L'idrossido di calcio assorbe anidride carbonica dall'aria formando carbonato di
calcio e acqua:

Ca(OH)2 + CO2 = CaCO3 + H2O


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Il carbonato di calcio forma nuclei di condensazione su cui si fissa l'acqua e condensa il vapore presente nell'aria. Si formano cosi`
delle goccie d'acqua in grado di metter in soluzione il carbonato di calcio

CaCO3 + H2O + CO2 = Ca(HCO3)2

Se la formazione della goccia e` piu` veloce della deposizione si ha un collarino svasato, fino a tracimazione della goccia e formazione
di carbidmiti a struttura complessa. In caso contrario si ha un restringimento della concrezione, fino ad arrivare all'assenza della
goccia, prosciugamento del tubo (possibile concrezionamento interno).

Per la saturazione del bicarbonato nella goccia, dovuto alla evaporazione dell'acqua, questo precipita in carbonato di calcio, liberando
anidride carbonica. Si formano germi di cristalli sulla superficie della goccia che migrano in basso (per gravita`) verso il collarino,
dove il carbonato si deposita in cristalli romboedrici idiomorfi. In caso di sovrassaturazione si formano strutture ramificate
(dendritiche), che appaiono poi all'interno del tubo. Se la sovrassaturazione e` molto veloce i cristalli precipitano piu` irregolarmente
(tipo nebbia) coprendo la struttura dendritica portante. Nel caso di sottosaturazione la reazione procede da sinistra verso destra, anche
a scapito della carbidimite.

[Una vecchia ipotesi di formazione considera lo sviluppo di gas acetilene nelle polveri di scarburo. Il gas salendo porterebbe delle
perticelle di carbonato di calce che si depositano quando arriva in superficie. Questa spiegazione non rende conto di molte delle
morfologie osservate, in particolare delle strutture di accrescimento (dendridiche, etc.) presenti all'interno del tubo e sul colletto.]

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