Aut.ne Tribunale Livorno n 683 del 02/03/2005 - Spediz. in abb. postale: postatarget creative - CENTRO 1/02524/11.
2014 - Posteitaliane
Anno XVII - n 181
LEditoriale
di Enrico Dello Sbarba
enricodellosbarba@virgilio.it
Non ci resta
che
piangere
Di fronte al caos che carat-
terizza la politica italiana non
sappiamo pi cosa dire o
cosa fare e nella circostanza
che cosa scrivere anche in
previsione delle elezioni del-
la prossima primavera.
Dobbiamo confessare che,
allo stato dei fatti, non riu-
sciamo a capire dove la non
politica voglia trascinare il
paese perch le prospettive
sono assolutamente carenti
se non assenti a partire dalla
legge elettorale con la quale
saremo chiamati a votare.
Proprio su questo argomen-
to, decisamente prioritario,
dobbiamo segnalare che non
esiste, al momento, un siste-
ma elettorale in grado di ga-
rantire una maggioranza in
entrambe le Camere.
La tanto criticata riforma
elettorale, inserita nel refe-
rendum istituzionale boccia-
to il 4 dicembre scorso,
avrebbe risolto definitiva-
mente il problema perch at-
tribuiva al partito o alla coa-
lizione vincente, un premio di
segue a pag. 2
DOPO IL VOTO IN GERMANIA
La grande paura
del ceto medio
di Nicola Graziani
Due dati si incrociano, formando un tut-
tuno, nella Germania della grande in-
certezza scaturita dalle elezioni di set-
tembre e lItalia che a primavera andr
verosimilmente a elezioni dallesito an-
cora pi incerto: la risposta sbagliata, in
entrambi i casi, allonda populista. Ter-
mine, questo, che al tempo stesso trop-
po generico e troppo restrittivo per de-
finire quello che sta accadendo: basti
pensare che di populismo stato tac-
ciato anche il Labour di Jeremy Cor-
byn, il cui programma potr anche non
piacere, ma ha dietro una proposta po-
litica chiara e ben radicata nella cultura
anglosassone.
Lo stesso non si pu dire di Alternative
fuer Deutschland e per il M5S, che di
proposta politica sono a secco quanto
la campagna italiana di questestate.
Eppure prosperano, eppure rischiano di
essere la forza del futuro. Come mai?
In Germania la Spd, al contrario dei la-
buristi britannici, non ha saputo inviare
un messaggio di alterit rispetto alla Cdu,
con cui ha governato negli ultimi cinque
anni. Laccusa mossa a Schultz, di non
essere stato mai abbastanza allattac-
co nei confronti della Merkel, ha il suo
fondamento. Ma proprio la Merkel
quella che ha perso di pi in termini po-
litici: il suo rigore da una parte ha at-
tratto il consenso di molti, ma dallaltra
ha scavato nellinconscio della classe
media rubandone le poche ma fortissi-
me certezze nel futuro. Diceva un altro
Ottobre 2017
cancelliere illustre, Bismark, che niente
rende la gente conservatrice quanto la
propriet della casa di abitazione e la pen-
sione assicurata. Merkel se lo dimenti-
cato, per ragioni di rapporti con Schau-
ble, e ha pagato il conto. Con lei lo ha
pagato lintero sistema democratico. So-
prattutto perch la Cancelliera ha invece
tirato fuori la stoffa della statista di fron-
te al problema dei profughi siriani. Ha
fatto tutto giusto, ma avendo nel frattem-
po alimentato la paura dellignoto in tan
segue a pag. 2
Circolo Il Centro- Via Trieste 7 - Livorno
Marted 17 Ottobre, h. 18
incontro con il
Dott. Umberto Paoletti
Direttore Generale Confindustria Livorno -Massa Carrara
sul tema
La situazione economica
del territorio livornese
Moderatore:
Dott. Enrico Dello Sbarba
Circolo Il Centro- Via Trieste 7 - Livorno
Marted 24 Ottobre, h. 18
incontro con
Federico Bellandi
Segretario comunale P.D. di Livorno
Moderatore:
Ing. Cristiano Toncelli
 2 Politica
dalla prima pagina
Non ci resta
che piangere
maggioranza che avrebbe consenti-
to la formazione immediata del go-
verno.
Proprio in questi giorni allesame
della commissione parlamentare del-
la Camera una proposta di legge piut-
tosto complessa (un misto tra mag-
gioritario e proporzionale) che per
deve superare ostacoli non indiffe-
renti allorch sar presentata in Par-
lamento per lapprovazione. Per in-
ciso, anche questultima proposta,
non prevede le preferenze secondo
una logica che vuole, in ogni caso,
impedire agli elettori la facolt di sce-
gliersi i candidati.
Ma su questo editoriale vogliamo sof-
fermarci anche su un fatto di crona-
ca che ha sollevato linteresse ed an-
che qualche espressione di solidariet
nei confronti di un esponente politi-
co vittima di uno dei tanti errori com-
messi dalla nostra magistratura.
Ci riferiamo a Clemente Mastella -
democristiano - e poi, dopo la dolo-
rosa sparizione della D.C. -, segre-
tario dellUDEUR e Ministro della
Giustizia nellultimo governo Prodi,
costretto a dimettersi a seguito del-
laccusa di concussione emessa dal-
la Procura di Santa Maria Capua
Vetere nei confronti del governatore
della Campania, allepoca Antonio
Bassolino.
Le conseguenze furono drammati-
che: nei primi mesi del 2008, il Go-
verno Prodi, a seguito delle dimissioni
di Mastella da ministro e al conse-
guente passaggio allopposizione dei
parlamentari dellUDEUR, perse la
maggioranza in Parlamento. Ci fece
aprire le porte al successo del cen-
tro-destra guidato da Berlusconi con
tutte le conseguenze che ben cono-
sciamo.
Ebbene dopo 9 anni (sic!), Mastella
stato assolto in maniera definitiva:
non impose, dice la sentenza, ca-
riche per esponenti del suo partito,
e-mail: ilcentro.livorno@gmail.com
non commise nessun altro tipo di
reato. Assolti anche tutti gli altri
imputati tra i quali la moglie -San-
dra Leonardo - che conobbe addi-
rittura gli arresti domiciliari pur ri-
coprendo la carica di Presidente del
Consiglio Regionale della Campania.
In perfetta analogia con il caso Ma-
stella, si collocano, sulla stessa fal-
sariga, anche le recenti definitive as-
soluzioni dellex Presidente della
Provincia di Milano Penati (P.D.) e
dell'ex Governatore della Regione
Abruzzo Del Turco (anche lui P.D.)
accusati a vario titolo di corruzione.
Se a questi due episodi, uniamo gli
avvenimenti che stanno clamorosa-
mente caratterizzando laffaire
CONSIP), dobbiamo convenire con
le conclusioni di un articolo di Mar-
cello Sorgi pubblicato su La Stampa
di sabato 16 settembre: sono que-
stioni che andrebbero chiarite, sta-
volta magari pi rapidamente. Il mi-
nistro della Giustizia Orlando ha di-
chiarato che essendo in corso inda-
gini giudiziarie non tocca a lui inter-
venire. Ma uno sguardo dinsieme
sullo stato della Giustizia e sul con-
flitto tra magistrati (non tutta), e po-
litica (tutta) forse potrebbe darla.
Siamo, naturalmente, perfettamen-
te daccordo con le valutazioni di
Marcello Sorgi. E chiudiamo, con-
fermando il titolo di questo nostro
editoriale: non ci resta che pian-
gere.
La grande paura
del ceto medio
ta parte del suo elettorato, alla fine
stata punita.
Il filo rosso che, in questo ragionamen-
to, lega la Germania allItalia proprio
il tema del ceto medio e dei migranti.
O meglio, dei loro figli: perch la que-
stione dello ius soli ribadiamolo
questione di gente che in Italia risiede
dalla nascita o quasi, che parla italiano,
pensa in italiano, fa di conto in Italiano.
If you bark like a dog and wag like
a dog, youre a dog, constatano gli
americani. Loro sono italiani. Ma le
paure di piccolo cabotaggio elettorale
fanno s che un partito minore (soste-
nuto dai fariseismi di un partito mag-
giore) blocchino la faccenda. Perch
anche in Italia il ceto medio stato
umiliato, declassato, destrutturato ne-
gli ultimi 25 anni da dissennate politi-
che in materia di lavoro. Ed ora la cat-
tiva politica, rischiando di essere sca-
valcata da una politica ancora pi cat-
tiva, sceglie una politica cattiva. Catti-
va in tutti i sensi. Ma non servir a
molto, perch il grillismo organo vi-
vente sufficientemente proteiforme per
sfruttare ogni altra possibilit per con-
tinuare a inviare il suo messaggio di
paura, e rastrellare voti senza che espri-
ma uno straccio di programma.
Un ultimo pensiero: la Chiesa, sullo ius
soli, ha preso una posizione netta. Se
avesse avuto come interlocutore, inve-
ce di un partito in cui il clericalismo si
affetta con il coltello come Alternativa
Popolare, un partito laico di ispirazione
cristiana, magari lesito sarebbe stato
diverso. Invece adesso ridotta, gra-
zie ad una linea tenuta nei decenni, ad
essere profeta senza armi. La circo-
stanza merita una riflessione.
Periodico mensile
del Circolo Culturale
Aut.ne Tribunale Livorno n 683 del 2/3/2005
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Massimo Cappelli,
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Sergio Cini, Valeria Grillo,
Luca Lischi, Mario Lorenzini,
Mauro Paoletti, Angela Simini,
Marisa Speranza, Franco Spugnesi.
Hanno collaborato a questo numero:
Cristina Battaglini, Francesco Butini,
Massimo Cappelli, Laura Conforti,
Fabio Figara, Nicola Graziani, Luca Li-
schi, Mario Lorenzini, Ruggero Mo-
relli, Angela Simini, Franco Spugne-
si, Lorenzo Taccini.
STAMPA: Editrice Il Quadrifoglio,
Via Pisacane 7, tel. 0586/814033 - Livorno
Giornale chiuso in tipografia il 2/10/2017
 periodico online www.circoloilcentro-livorno.it
La chiesa e il cambiamento d'epoca
La prolusione del nuovo Presidente della
Conferenza Episcopale Italiana, il cardi-
nal Gualtiero Bassetti, al Consiglio per-
manente della CEI il 25 settembre scorso,
stata loccasione per noi laici cattolici di
riflettere sugli orientamenti che la Chiesa
intende intraprendere verso lItalia.
Gli ambiti da non disertare, le priorit
irrinunciabili per il Paese sono state indi-
cate in quattro punti.
Prima di tutto il lavoro, direi in perfetta
continuit con limpegno della precedente
presidenza della CEI affidata al cardinal
Angelo Bagnasco. Soprattutto assumo-
no una centralit rilevante ed una preoc-
cupazione crescente i tassi di disoccu-
pazione giovanile e i milioni di italiani che
vivono nel rischio (e per non pochi di
essi, purtroppo, nella certezza) della po-
vert.
Il secondo ambito riguarda proprio i gio-
vani, il futuro della nazione e, non dimen-
tichiamolo, il futuro della stessa Chiesa. Il
terzo ambito costituito dalla famiglia,
sottoposta a sfide di natura esistenziale
(ovvero le difficolt a costruire relazioni
per sempre), sociale (ovvero le difficol-
t della famiglia nella vita della societ
contemporanea), ed anche antropologica
(ovvero le difficolt a difendere il ruolo e
lo sviluppo della famiglia fondata sul-
lunione tra uomo e donna).
E infine la grande problematica delle mi-
grazioni internazionali, affrontata dal car-
dinal Bassetti con chiarezza di principi
evangelici e con la prudenza ed il reali-
smo nellapproccio concreto allacco-
glienza: tale processo va affrontato con
grande carit e con altrettanto grande re-
di Francesco Butini
sponsabilit salvaguarda
ndo i diritti di chi arriva e i diritti di chi
accoglie e porge la mano.
Mi preme sottolineare due aspetti per
quanto attiene il tema cruciale, sempre pi
pressante, delle migrazioni. Da un lato il
Presidente della CEI richiama allo svilup-
po del Sud del mondo, come ad un pro-
getto che tuteli il diritto delle persone a
restare nel proprio Paese senza essere
costrette a scappare a causa della guerra
o della fame.
E un richiamo da approfondire sul piano
politico e diplomatico, che comporta il ri-
torno dellItalia e dellEuropa ad un impe-
gno di sviluppo soprattutto in Africa,
come ha recentemente ricordato la stessa
cancelliera tedesca Angela Merkel.
Il secondo aspetto riguarda il tema deli-
cato della cittadinanza dei migranti. Il car-
dinal Bassetti parla di una nuova cittadi-
nanza, che favorisca la promozione della
persona umana e la partecipazione alla vita
pubblica di quegli uomini e donne che
sono nati in Italia, che parlano la nostra
lingua e assumono la nostra memoria sto-
rica, con i valori che porta con s.
Su questo orientamento si pu e si deve
lavorare. Affinch il tema della cittadinan-
za non sia solo un esercizio retorico e
moralistico, ma affronti con seriet e pru-
denza lessenza del nostro essere cittadi-
ni, ovvero lassunzione della nostra me-
moria storica, con i valori che porta con
s.
E la politica? Il tema affrontato alla fine
della prolusione. Ai cattolici il cardinal
Bassetti ricorda le parole di Giorgio La Pira
sulla politica come impegno di umanit e
Politica 3
santit, quelle di Papa Paolo VI sulla poli-
tica come una delle forme pi alte di cari-
t, e di Papa Francesco sulla necessit
della presenza dei cattolici nella vita poli-
tica.
Il Presidente della CEI disegna pure una
sorta di missione che i cattolici dovrebbe-
ro avere verso lItalia, una missione unifi-
cante per il futuro del Paese: I cattolici
hanno una responsabilit altissima verso
il Paese.
Dobbiamo, perci, essere capaci di unire
lItalia e non certo di dividerla. Occorre
difendere e valorizzare il sistema-Paese
con carit e responsabilit. Perch il futu-
ro del Paese significa anche rammendare
il tessuto sociale dellItalia con prudenza,
pazienza e generosit.
Come farlo, ce lo ricorda lui stesso, non
spetta al Presidente della CEI dirlo.
Queste importanti parole mi suscitano una
domanda ed una memoria.
Come fanno i cattolici divisi a unire il Pae-
se? In nessun modo: la frammentazione
sociale dellItalia non stata minimamen-
te arginata dalla lunga stagione della dia-
spora politica dei cattolici.
E mi permetto infine di ricordare Alcide
De Gasperi. Alla conclusione della sua
vita, in quella sorta di testamento politico
che fu il suo intervento al Congresso di
Napoli della DC nel 1954, ramment ai de-
mocratici cristiani che in politica la fede
non sufficiente. E necessario uno stru-
mento organizzativo adatto ai tempi, e
quello strumento il partito. Forse conti-
nuiamo a porci le stesse domande perch
la memoria dei laici cattolici un po lacu-
nosa.
 4 Politica
A CAUSA DELLA CRISI ECONOMICA E DELLO STRAORDINARIO FLUSSO DI EMIGRANTI
Europa: svolta a destra
di Massimo Cappelli
La peggiore crisi economica mondiale
degli ultimi settanta anni e il flusso stra-
ordinario di emigranti verso lEuropa,
in fuga dalla povert dellAfrica e dal-
le guerre del medio oriente, hanno de-
terminato una imponente svolta a de-
stra dellelettorato in molti paesi del-
lunione europea.
Gli appelli alla solidariet, fratellanza, ca-
rit lanciati da Papa Francesco sono so-
pravanzati da sentimenti di paura e ego-
ismo che la politica di destra populista
e nazionalista riesce ad attrarre.
In Polonia, dal 2015, governa il partito
di estrema destra Diritto e Giustizia
(PIS). Tra i suoi atti pi significativi
ci sono una legge restrittiva dei mezzi
di informazione, il tentativo (non riu-
scito) del divieto quasi totale delle in-
terruzioni di gravidanza, una riforma
della Corte Costituzionale sbilanciata a
favore dei provvedimenti della maggio-
ranza, il rifiuto di accettare le quote di
emigranti e rifugiati loro assegnati dalla
Commissione europea.
In Ungheria , nel 2014 il partito di estre-
ma destra ultranazionalista Jobbik ha
raggiunto il 20% ottenendo 23 seggi in
Parlamento. Per altro lUngheria dal
2010 governata da una maggioranza
di destra guidata da Orban, capo del
partito Fidesz. Tra i suoi obiettivi quel-
lo di esautorare dalla vita politica gli
eredi del partito comunista, tanto che
alcuni commentatori paragonano il suo
FRATELLI NERI
S.P.A.
LIVORNO - ITALY
e-mail: ilcentro.livorno@gmail.com
governo a quello di Horty (che port
lUngheria verso il nazionalsocialismo).
In Francia abbiamo tutti seguito con
trepidazione le ultime elezioni che han-
no poi portato alla vittoria di Macron.
Tuttavia nella repubblicana ed europeis-
sima Francia oggi esiste il Front Natio-
nal, forte partito di estrema destra na-
zionalista che ha come obiettivo lallon-
tanamento della Francia dallEuropa.
In Germania, che meno degli altri pae-
si ha risentito della crisi economica, le
recentissime elezioni, pur conferman-
do la CDU come primo partito e la si-
gnora Merkel al quarto mandato di Can-
celliere, hanno visto la significativa af-
fermazione del partito di estrema de-
stra AFD che entrer in Parlamento con
una novantina di deputati. A questo si
aggiunga la forte perdita di voti del par-
tito di sinistra SPD che, per sua scelta,
non entrer nella prossima compagine
governativa. LAFD propone meccani-
smi tecnici per luscita della Germania
dallEurozona, sanzioni automatiche per
gli stati che superano i limiti di deficit
pubblico e soprattutto porta in parla-
mento molti rappresentanti nostalgici
del passato tedesco e alcuni negazioni-
sti dellolocausto. Per tale motivo
,Franke Petry, leader dellala moderata
dello stesso AFD, ha dichiarato che non
far parte del gruppo parlamentare al
Bundestag, e questo dice tutto sul-
lAFD.
Questo lo scenario, si potrebbe con-
tinuare ricordando che luscita della
Gran Bretagna dallEuropa stata in
gran parte frutto della campagna politi-
ca dellUKIP di Farage, partito di de-
stra e xenofobo. Farage, ottenuto quanto
voleva, ha lasciato la politica attiva ed
tornato alla vita privata.
Anche in Italia tutto un fiorire di ini-
ziative di gruppi di estrema destra, qua-
si sempre collegate alle problematiche
della immigrazione.
Nazionalismo, razzismo e forti senti-
menti identitari sono tornati di gran
moda. A livello nazionale le formazioni
politiche che hanno maggiormente ca-
pitalizzato questi voti sono la Lega e Fra-
telli dItalia, che assieme contano circa
un 20%, e il Movimento 5 Stelle (molti
dei suoi giovani leader o presunti tali pro-
vengono da famiglie di destra. Pu non
voler dire niente ma quelli erano gli in-
segnamenti in casa).
Nel 2018 ci saranno le elezioni e a con-
trastare uno scenario che vede anche
lItalia scivolare a destra e verso forme
di populismo c solo una forza politica
significativa, il Partito Democratico.
Ecco perch giudico imperdonabili co-
loro che, da sinistra hanno fatto e stan-
no facendo tutto il possibile per inde-
bolire questa formazione politica, ulti-
mo baluardo della democrazia. Sono da
condannare senza riserve.
E a destra, per paradosso, in caso di
loro vittoria, occorre sperare ancora nel-
lottantunenne Berlusconi che con il suo
carisma ormai di annata riesca comun-
que ad imbrigliare gli alleati estremisti
dando loro una verniciata di presenta-
bilit in Europa.
 periodico online www.circoloilcentro-livorno.it Politica 5
Contro i giornalisti il pentastellato si era gi scagliato durante un suo spettacolo a Livorno

"Vi mangerei per il gusto di vomitarvi",

la performances (sic!) di Beppe Grillo

Beppe Grillo, all'uscita dal suo albergo romano, nel momento in cui inveisce contro i giornalisti che si erano accalcati alla sua auto per intervistarlo.

in prima fila dicendo "Guardateli in to Cinque Stelle, se non da un pro-

di Cristiano Toncelli
ingrato chi nega il beneficio rice-
vuto; ingrato chi lo dissimula; pi in-
grato chi non lo restituisce; il pi in-
grato di tutti chi lo dimentica, dice-
va Seneca. Ci sarebbe stato da ri-
cordarlo a Beppe Grillo quando si
rivolto ai giornalisti dicendo "Vi man-
gerei per il gusto di vomitarvi". Ma
questo solo l'ultimo degli episodi
che ha visto il vate stellato lanciarsi
contro la libert di stampa e di
espressione, visto che gi a Livor-
no, in occasione del suo ultimo spet-
tacolo (eufemistica definizione al po-
sto di "comizio a pagamento") ave-
va additato al pubblico i giornalisti
DISTRIBUTORI STRADALI Benzina, Gasolio, Gpl e Metano
AREZZO
San GiovanniValdarno
Montevarchi
Terranuova Bracciolini
Loro Ciuffena
Viale Santa Margherita (AR)
.............................................
SIENA
Abbadia san Salvatore
Sovicille
.............................................
FIRENZE
Viale Guidoni (FI) *
San Polo (FI)
Fucecchio
* in ristrutturazione
.............................................
faccia e ricordatevi di loro". getto di comunicazione costruito dal
Senza contare che Reporters sans guru Casaleggio e dall'animale da
Frontieres, nella sua ultima classi- palcoscenico Grillo? Progetto che ha
fica annuale sulla (mancata) libert goduto di ampia copertura da parte
di stampa, aveva citato l'Italia dicen- dei media, insieme alla giusta ed im-
do che "il livello di violenze contro i pietosa descrizione dei troppi e or-
reporter molto preoccupante, e rendi scandali che la politica "clas-
alcuni politici - come il leader del sica" ha prodotto. Se cos non fos-
M5s - non esitano a pubblicare se stato ben difficilmente la propo-
lidentit di coloro che gli danno fa- sta politica del M5S avrebbe avuto
stidio". sufficiente risonanza per raggiunge-
Insomma, a Grillo la libert di re il suo attuale elevato consenso
espressione va gi male. C' da democratico. Ma sempre cos, i
capirlo, per uno che abituato ad dittatori o aspiranti tali hanno un con-
esprimere giudizi ex-cathedra che siderazione della stampa e della co-
si traducono in genere nell'espul- municazione che inversamente
sione senza appello di uno o pi proporzionale al potere che hanno.
soggetti. Guarda caso Mussolini fu prima di-
Eppure da dove nato il Movimen- rettore de "L'Avanti", salvo finire a
reprimere il dissenso a suol di olio
di ricino. Confidiamo quindi nel fatto
che l'ultima guerra ci abbia regalato
degli anticorpi robusti contro certi vi-
LUCCA
rus totalitari. Se ne convinca anche
Gallicano
Antraccoli Grillo. La Democrazia funziona pro-
Altopascio prio grazie alla libert di espressio-
Ponte alla Ciliegia
.............................................
ne. E' molto meglio un mondo dove
se ne sentono di tutti i colori ed il
PISTOIA
Panicagliora cittadino a dover scegliere a chi dar
.............................................
LIVORNO
retta con la propria testa, piuttosto
Via Cattaneo (LI) che quello dove esiste solo un Or-
............................................. gano Ufficiale che diffonde messag-
PISA
MontecatiniVal di Cecina gi rassicuranti e magnifica le doti del
(Loc. La Bacchettona) Caro Leader di turno. Anche se si
tratta di un blog.
 6 Attualit
L'Assemblea Generale della Confindustria Livorno-Massa Carrara
Novit per le due province gemellate
di Claudio Tonci
Il 3 ottobre u.s si tenuta a Carrara Fiere
lassemblea datoriale che ha proposto , fra
laltro, uninteressante tavola rotonda sul
tema Industria (che qualcuno ha rettifi-
cato in impresa) 4.0 unoccasione per la
reindustrializzazione della costa toscana.
Dopo la relazione del presidente di Con-
findustria Livorno-Massa Carrara A.Ricci
di cui diremo in seguito, hanno preso la
parola A.Mazzeo presidente della commis-
sione regionale per il rilancio della costa
toscana , F.Bonsignoro professore del-
listituto di robotica di S.Anna di Pisa , M.
Messeri presidente della Nuova Pignone,
E. Lucchetti presidente delegazione Con-
findustria Massa Carrara, ed infine
S.Corsini neo presidente Autorit di siste-
ma portuale del mar tirreno settentrionale
e Carla Roncallo, presidente autorit di si-
stema portuale mar ligure orientale .
Il 2017 - sottolinea il presidente Ricci - si
conferma ancora un anno pesante per
leconomia delle 2 province, con tassi di
disoccupazione di oltre il 10% nella citta
labronica ed addirittura di quasi il 17% a
Massa Carrara ben al di sopra della media
regionale: il ristagno delle iniziative pub-
bliche con i ritardi dei piani di riqualifica-
zione e reindustrializzazione acuiscono le
carenze infrastrutturali cui si aggiunge una
burocrazia esasperata e costi delle utilities
fuori mercato .
Accordi di programma e protocolli di inte-
sa hanno tempi di realizzazione oggi in-
compatibili per una ripresa effettiva del si-
stema industriale: basti pensare ai tempi
biblici per le bonifiche dei siti industriali.
Laccordo di programma 2016 finalmen-
te giunto a compimento per la bonifica
delle aree SIN e SIR di Massa Carrara con
uno stanziamento di oltre 3 milioni di Euro.
Il dialogo istituzionale risulta carente - con-
tinua il Presidente Ricci - in particolare sulle
procedure in atto per lindividuazione dei
soggetti responsabili dellinquinamento,
nei casi in cui questi non siano gi noti.
Istruttorie con tempi certi sono le richieste
pressanti che Confindustria richiede da
tempo alla politica ed in particolare alla
burocrazia .
Si dato vita ad un coordinamento multi-
nazionali e grandi imprese raggruppando
oltre 50 aziende con oltre novemila dipen-
e-mail: ilcentro.livorno@gmail.com
denti: un grande serbatoio di tecnologie che il bando per la Darsena Europa sareb-
anche dedicato alle PMI che vogliono af- be stato firmato in queste ore ed inviato
facciarsi sul mercato esterno ed interna- in Regione, e che si stava lavorando per la
zionale. gara dei bacini di carenaggio, e per la di-
Fondamentale la collaborazione con portistica alla Bellana .
lUniversit in quanto divulgare la cultu- Roncallo vedeva la fusione di Livorno
ra dimpresa ed i valori delle competenze Massa Carrara come un opportunit di
del merito rappresentano un obiettivo pri- sviluppo territoriale, auspicando per Car-
mario per il sistema
industriale.
Leconomia portuale
e rimane un cardi-
ne fondamentale per
lo sviluppo econo-
mico della costa : la
darsena Europa di
Livorno ne divente-
r un pilastro fonda-
mentale
La riforma portuale impone certamente un rara lavori di dragaggio e costruzione nuo-
radicale cambiamento di mentalit perch ve banchine di ormeggio.
il futuro richiede coesione e collaborazio- In conclusione latteso intervento di Vin-
ne quali presupposti basilari per contra- cenzo Boccia presidente nazionale di Con-
stare la crisi in atto : la holding del territo- findustria che sottolineava la potenzialit
rio che comprenda le amministrazioni dei dellimprenditoria italiana ed il ruolo del-
territori dellarea vasta della costa potreb- lorganismo datoriale quale ponte fra gli
be attenuare la conflittualit cui spesso interessi nazionali e quello delle imprese.
abbiamo assistito mettendo in capo le best Competitivit delle aziende sinonimo di
practices dei vari territori . sviluppo, di crescita culturale, di sviluppo
Infine un ringraziamento agli angeli del occupazionale, di lotta alla diseguaglianza
fango, ed a tutti coloro che hanno allevia- ed alla povert: la prossima legge di bilan-
to i disagi e le sofferenze dei cittadini di cio dia priorit ad una strategia geoecono-
Livorno dopo la recente alluvione . mica piuttosto che a quella geopolitica .
Dalla tavola rotonda che ne seguita con- La politica deve individuare le reali priori-
dotta da Cesare Peruzzi direttore di To- t ed agire di conseguenza: una politica
scana 24 Il Sole 24 si data in anteprima verso i giovani riducendo il cuneo fiscale
la notizia che in regione toscana il 19 pros- e promuovendo incentivi alla ricerca in-
simo si sottoscriver il protocollo dinte- novativa e sperimentale.
sa per lo sviluppo e la reindustrializzazio- Infine un apprezzamento al presidente di
ne delle arere produttive delle province. Confindustria Livorno Massa Carrara per
Bonsignori rilevava che possibili sistemi limpegno e la qualit della relazione espo-
automatici flessibili sono perseguibili an- sta in assemblea.
che dalle piccole imprese migliorando la
gestione la filiera logistica.
Messeri presidente Nuova Pignone con-
fermava linteresse dellazienda a deloca-
lizzare attivit produttive oltre che a Li-
vorno e Massa anche a Piombino nel bu-
siness delle fibre ottiche e robotica.
Lucchetti rilevava che anche le piccole
imprese sono orientate verso limpresa 4.0
facendo riferimento ad unazienda locale
che con tecniche avanzate aveva ricop-
struito larco di Palmira poi esposto nel-
la sede dellOnu ed a Londra.
Corsini nel suo intervento annunciava
 periodico online www.circoloilcentro-livorno.it Attualit 7

Il noto e saggio architetto e senatore a vita si era gi espresso prima dei terribile
terromoti dell'Umbria e della recente alluvione di Livorno

Piano: C' bisogno di una gigantesca

opera di rammendo e ci vogliono delle idee
di Ruggero Morelli

''Siamo un Paese straordinario e

bellissimo, ma allo stesso tempo
molto fragile. fragile il paesaggio
e sono fragili le citt, in particolare
le periferie dove nessuno ha speso
tempo e denaro per far manuten-
zione. Ma sono proprio le periferie
la citt del futuro, quella dove si
concentra l'energia umana e quel-
la che lasceremo in eredit ai no-
stri figli. C' bisogno di una gigan-
tesca opera di rammendo e ci vo-
gliono delle idee'': inizia cos quan-
to scrisse Renzo Piano nel 2014 -
www.ilsole24ore.com/art/cultura/
2014-06-18/il-rammendo-periferie-
094517.
Mentre ha di recente festeggiato il
Renzo Piano (14 settembre 1937, Pegli), un architetto e senatore a vita italiano. tra i pi noti,
compleanno degli 80 anni, con i prolifici e attivi architetti a livello internazionale, vincitore del Premio Pritzker consegnatogli dal
suoi 150 giovani collaboratori, il se- Presidente degli Stati Uniti Bill Clinton alla Casa Bianca nel 1998. (Wikipedia)
natore avr forse un'eco della ca-
tastrofe che ha colpito la nostra Li- la natura la causa dei danni gra- ancora all'attenzione e l'interesse
vorno. vissimi che subiamo, ma anche l'uo- del mondo.
Molte zone d'Italia sono state colpi- mo che viola con pervicacia il ter- I piani di ricostruzione e salvaguar-
te dai terremoti e la Toscana ha reno sia costruendo dove non deve dia possono essere un volano di in-
subito frequenti inondazioni; il Pre- che trascurando la manutenzione vestimenti e lavoro di inestimabile
sidente Rossi ieri ha detto al micro- di rii e boschi. potenzialit, una iniezione positiva
fono di Granducato che non siamo Insieme agli auguri affidiamo a alla crisi dell'edilizia ed un'occasio-
capaci di prevenire e neppure at- esperti come Renzo Piano l'incari- ne per avviare nuove forme di ri-
trezzati per operare bene e tempe- co di elaborare progetti per tutela- sparmio di energia.
stivi dopo eventi atmosferici come re il futuro dei nostri figli e nipoti. Mi pare che qui tornino a proposito
quello che provocato morti e distru- Centri storici degradati, aree sismi- le tesi che la economista Mariana
zioni domenica mattina. che e territori fragili sono un patri- Mazzucato ha esposto sia con ''Lo
Dopo Amatrice, con il prof.Azzone monio da rammendare perch con- Stato imprenditore'' del 2013, che
di Torino, Renzo Piano ha elabora- tengono le migliori risorse derivate con ''Ripensare il capitalismo'' del
to un progetto per mettere in mag- dal rinascimento e che ci pongono marzo scorso.
gio sicurezza le aree lungo gli ap-
pennini, perch purtroppo con i ter-
remoti dobbiamo convivere.
Ed allora altrettanto si spera di po-
Compagnia
ter e dover fare per le zone fragili
soggette a esondazioni, e inonda-
zioni; cose che fino ad oggi non
Portuale di
stato fatto. Anzi, come ha denun-
ciato immediatamente il Vescovo Livorno
Giusti - anche lui al microfono della Societ Cooperativa
emittente tv livornese - non solo
 8 Attualit
DATI E PREVISIONI ALLA VIGILIA DELLITALIAN CRUISE DAY
Livorno e le Crociere
Alla vigilia dellItalian Cruise Day, lap-
puntamento annuale promosso da Rispo-
ste e Turismo che riunisce tutti gli opera-
tori del settore e che fornisce un quadro
dettagliato sullindustria crocieristica in
Italia ( in agenda a Palermo il prossimo 6
ottobre) con la presentazione dei dati a
consuntivo 2016 e le previsioni per 2017
e 2018, il Presidente di Porto di Livorno
2000, Massimo Provinciali, fa il punto
sulla situazione del traffico crocieristico
di Livorno e sulle prospettive future.
Nel 2016 a Livorno abbiamo ospitato 403
scali di navi da crociera con 807.935 pas-
seggeri in totale (includendo 9274 di im-
barco e sbarco turn around parziale).
La percentuale di aumento rispetto al 2015
stata del 9,71% (scali) + e del 15,8%
(passeggeri) in forte contro tendenza ri-
spetto ai porti del Mediterraneo e anche
dei Porti italiani in generale. Basti pensa-
re che a fronte della crescita di Livorno,
nel 2016 rispetto al 2015 si sono registrati
questi dati per i passeggeri totali (fonte
MedCruise): Civitavecchia (+3%), La
Spezia (-24%), Napoli (+ 2,9%), Venezia
(+ 1,5%).
Quindi la crescita di Livorno si attestava
considerevolmente sopra la media degli
altri porti italiani.
Il 2017 previsto chiudersi con un totale
di 342 scali per oltre 700.000 passeggeri
ma si tratta di una flessione non imputa-
bile ai servizi resi dal porto, bens ad un
ridotto impiego nel Mediterraneo da par-
te dei maggiori gruppi crocieristici, prin-
cipalmente causato dalla instabilit poli-
tica dellarea e dalla maggior attrattiva
rappresentata dai mercati del Far East.
E comunque il raffronto su base biennale
2015-2017 mostra una complessiva tenu-
ta di Livorno rispetto alle perdite a due
cifre di altri Porti, nonostante le mutate
condizioni generali di traffico.
Le prospettive per il 2018 sono migliori:
abbiamo gi prenotato 354 scali e 750.000
passeggeri. Ci sono diversi segnali posi-
tivi come s riscontrato nei vari incontri
avuti con gli armatori in occasione della
missione di Amburgo delle settimane
scorse, per il rientro di alcune navi e di
linee che in passato hanno lasciato Li-
vorno.
Scendendo in dettaglio abbiamo tuttora
scali settimanali della nuova AidaPerla
(partiti a Giugno 2017 per un totale di 29
scali per il 2017, 9 per il 2018 che prevede
anche 27 scali della gemella AidaPrima),
e-mail: ilcentro.livorno@gmail.com
17 scali di MSC Armonia (che effettua lo citt darte della Toscana, con una parti-
sbarco e imbarco parziale dei passeggeri colare attenzione ai territori della Costa To-
a Livorno), numerosi sono gli scali di Ro- scana. Il progetto Costa Toscana Cruise
yal Caribbean ed in particolare di Celebri- definisce ed offre alle Compagnie quattro
ty Cruises e del Gruppo Prestige (NCL, itinerari complementari (Livorno; Bolgheri
Oceania, Regent) che hanno continuato a e la Strada del Vino, la Costa degli Etru-
supportare il nostro porto nel passato schi, lIsola dElba).
come faranno in futuro. A tal proposito abbiamo presentato al Se-
Anche nel settore Lusso il nostro por- atrade Global di Miami (Gran Gal Toscana
to, che offre per queste navi la possibilit Show del 2015) il cortometraggio Le Av-
di ormeggiare nellantico Porto Mediceo venture di Alice in Toscana, e nel 2017 al
privilegiato con scali regolari di Silver- Seatrade di Fort Lauderdale i primi due Ca-
sea Cruises, Seabourn, Azamara, Viking pitoli sulla Citt di Livorno e Bolgheri della
Cruises e tante altre linee indipendenti nostra campagna di marketing Why Li-
che ci onorano con la loro presenza re- vorno accolta dal Maestro Andrea Bo-
golare. celli che ne ha dedicato una intervista spe-
I risultati in prevista crescita per il 2018, ciale).
con la conferma degli scali da parte dei Le scorse settimane ad Amburgo, in occa-
maggiori gruppi armatoriali sono anche il sione del Seatrade Cruise Europe, abbia-
frutto di una intensa attivit di marketing mo presentato il teaser degli ultimi capitoli
in partenariato con la Regione Toscana e del progetto che riguardano la Costa degli
la loro agenzia per il turismo Toscana Pro- Etruschi e Isola dElba che lanceremo al
mozione, che ha promosso il turismo nelle Seatrade Cruise Global 2018.
La moglie dell'illustre docente ha donato una scultura di gemito alla Fondazione Livorno
In ricordo del prof. Carlo Venturini
(di Cristina Battaglini) - La Fondazione Livorno ha recentemente ricevuto in donazione da
Maria Pilar Va Aguaviva, in ricordo del marito professor Carlo Venturini, un busto in bronzo di
cm 70x50x60, una scultura dellartista Vincenzo Gemito rappresentante lartista Mariano For-
tuny. Carlo Venturini sin dal 1994 ha fatto parte del Consiglio della Fondazione Cassa di
Risparmi di Livorno e per ben 15 anni ne stato Vicepresidente.
Scomparso nellottobre 2014, protagonista fra gli studiosi di diritto romano a livello internazio-
nale, Venturini era nato a Livorno nel 1943 laureandosi con lode giovanissimo in Giurispruden-
za e quasi contemporaneamente in lettere classiche allUniversit di Pisa. E stato docente di
storia romana allUniversit di Firenze (1971-79) e nellanno accademico 1976-77 ha svolto il
corso di Roman Law and Civilization nella sede locale della California University. Dal
novembre 1979 ha assunto linsegnamento di Storia del diritto romano alla Facolt di Giuri-
sprudenza dellAteneo pisano, dove stato titolare della corrispondente prima cattedra romani-
stica e direttore dellIstituto di diritto romano e storia del diritto.
Venturini ha collaborato inoltre con altri atenei, pubblicato oltre 130 opere e tenuto moltissime
conferenze e seminari internazionali su invito di accademie in numerosi Paesi europei. Alla sua
scuola si sono formate intere generazioni di avvocati, magistrati e giuristi; lUniversit di Pisa
gli ha tributato il massimo onore dellOrdine del Cherubino, mentre la Spagna gli ha reso
omaggio facendolo membro onorario della Real Academia de Jurisprudencia y Legislacion.
I suoi studi giuridici sono stati tradotti anche in cinese, a riprova dellinteresse che Pechino ha
per la cultura giuridica di radice romanistica di cui Venturini stato profondo conoscitore e
divulgatore.
Carlo Venturini era molto affezionato a questa scultura di Fortuny, pittore catalano di umili
origini, che ebbe un grande successo a Madrid per il suo stile brillante e fortemente realistico,
influenzato dagli studi di Velzquez, Ribera e Goya e che nel 1873 si trasfer in Italia attratto
dalla pittura di Domenico Morelli, stabilendosi a Napoli e poi a Roma, a Villa Giulia, dove visse
nel fasto fino alla morte nel 1874.
Alla presentazione della scultura, oltre alla moglie Sig.ra Maria Pilar Va Aguaviva, sono inter-
venuti il Presidente della Fondazione Livorno Riccardo Vitti, il Presidente della Fondazione
Livorno-Arte e cultura Luciano Barsotti e il Direttore dellAccademia di Belle Arti, Alma Artis
Academy, Pisa, Dario Matteoni.
 periodico online www.circoloilcentro-livorno.it
@Nave Scuola Vespucci: leleganza che
varca i mari per formare i nostri giovani
marinai ha ospitato la presentazione del-
la Settimana Velica Internazionale, che
si terr a Livorno dal 20 aprile al 1 mag-
gio 2018. Una importante occasione di
sport, cultura, turismo che coinvolger
anche, con il concorso il Mare e Le
Vele, le scuole della Toscana.
@Scuola al centro grazie alla Fiera Di-
dacta (dedicata a Don Milani) che si
tenuta a Firenze. Un successo al di l di
ogni pi ottimistica previsione. Oltre
ventimila presenza in un contesto di
qualit che ha coinvolto imprese del set-
tore scuola, seminari formativi per inse-
gnanti, istituzioni e operatori del mon-
do scolastico. Molti i giovani studenti
coinvolti nello stand della regione To-
scana (Istituti agrari, alberghieri e musi-
cali), studenti in alternanza scuola-lavo-
ro addetti allaccoglienza e giornalisti
provetti, chef stellati, cooking show.
Dulcis in fundo la presenza della Scuola
Tessieri di Ponsacco che ha realizzato
insieme allalberghiero Matteotti di Pisa
una meravigliosa torta per festeggiare il
successo di un evento e di una squadra
di collaboratori che ha fatto dellallean-
za il perno su cui focalizzare le migliori
energie. Brave alle assessore Paola Con-
cia e Cristina Grieco, politiche entusia-
ste e capaci che hanno portato Didacta
(esperienza tedesca) in Italia, a Firenze!
@ Don Lorenzo Milani: Appassionar-
si alla scuola, amare i ragazzi e essere
riamati. E soprattutto aver la gioia di una
scuola che riesce. A Didacta abbiamo
percepito un clima che possiamo rias-
sumere con queste parole e condivide-
re.
@ Viviamo pi a lungo. La speranza di
vita in Italia di un anno superiore alla
media Europea. La medicina ha fatto
passi da gigante per aiutare a vivere.
Occorre comunque fare una riflessione
sulla qualit della vita e non fermarsi alla
quantit degli anni vissuti. Dopo i set-
tantacinque anni infatti iniziano ad in-
crementare le problematiche legate alla
salute ed ecco aumentare in modo espo-
nenziale il bisogno di assistenza per le
persone anziane. Dovremmo riflettere
come mai questi lavori vengono delega-
ti a persone non italiane, come mai ri-
fiutiamo di lavorare per i nostri anzia-
ni?
@Un altro fenomeno delle nostre so-
ciet opulente quello del sovrappeso
e dellobesit che colpisce tutta la po-
Cinguettare
di Luca Lischi
polazione, dagli anziani fino ai bambini.
Lindagine Okkio alla salute del 2016
ci dice che in Toscana il 21,6% dei bam-
bini in sovrappeso e il 5,6% obeso
(In Italia il 9,3%!). Ecco la necessit di
una revisione dei nostri stili di vita (sba-
gliati). Mangiare bene e meno per una
vita pi sana.
@A proposito di mangiare complimenti
ad un bel locale a La Spezia, un labora-
torio del gusto che valorizza la semplici-
t e leccellenza. Acqua, Farina e Sale:
tre parole che dicono tutto sul cibo. Con
questi tre componenti si possono fare
capolavori. Partire dallessenziale per
raggiungere il sublime. Basta pensare ai
testaroli, ai panigacci e alle focaccette
della lunigiana. Se passate da quelle parti
ricordate i tre ingredienti e vi immerge-
rete in un locale (di qualit ricco di pro-
dotti di eccellenza), in persone (guidate
dallo chef Davide Raschi) e in una cuci-
na che vi riempir di soddisfazione. Ac-
qua, Farina e Sale, in via Giulio Della
Torre, 42 al Canaletto, La Spezia!
@Ancora un plauso a Michelangelo
Rongo, lo
chef giro-
vago del-
lAragosta.
Perch giro-
vago? Sem-
pre alla ri-
cerca di
conferme
per la sua
cucina sem-
Michelangelo con il sottose- plice e genu-
gretario all'istruzione Gabriele
Toccafondi brindano a Didacta
ina, senza
con il vino rosato dell' istituto fronzoli e
agrario Bettino Ricasoli senza vanti,
Cinguettare 79
ha trovato ospitalit per lintero mese
di ottobre (tutti i giorni nessuno esclu-
so a pranzo e a cena!) a Eataly a Firen-
ze. Chiamato a gestire la cucina della
catena del patron Farinetti con i suoi
piatti labronici-napoletani per allieta-
re palati mondiali. Nel locale transita-
no pi forestieri che fiorentini. Una
bella conferma dopo la mitica espe-
rienza a Expo, che ha consacrato Mi-
chelangelo e il suo staff per aver dif-
fuso piatti elaborati e complessi come
il Cacciucco! E il Cacciucco (quello
con le cinque C) sar il piatto principe
proposto nel men ricchissimo, natu-
ralmente, di sapori livornesi.
@Tante persone messe alla gogna,
distrutte da una giustizia faraonica,
dai tempi indefiniti, paginate sui
quotidiani e trasmissioni pregnanti e
invasive che etichettano in modo in-
delebile le persone: carriere lavorati-
ve rovinate e vite umane incrinate e
amaramente ferite. Poi dopo anni ed
anni di attesa la tenue gioia, la leggera
liberazione: il fatto non sussiste. Ed
ecco piccoli trafiletti di notizia, che
non rendono giustizia, inefficaci a
compensare vite ormai sciupate e
perdute.
@Ci sono persone che con la loro
semplicit ci hanno trasmesso enor-
mi valori e sono state esempio virtuo-
so per la nostra crescita personale.
Ricorder sempre con profondo sen-
so di stima e di rispetto mamma Carla
(Bernini), una donna mite e dalle mani
doro, capace di fare capolavori in cu-
cina e di allietare palati (senza limiti).
Del resto la sua famiglia numerosa le
ha permesso di sperimentare anche la
cucina per grandi numeri. Ed ecco che
quando entrava nelle cucine dei cam-
peggi parrocchiali (trascorrendo in
servizio ai giovani le sue uniche va-
canze) e doveva gestire decine e deci-
ne di piatti, la passione e la sua spic-
cata dote culinaria affrontavano qual-
siasi problema, facendo meraviglie.
Quanto oggi riesco a volte a mettere
in tavola aggeggiando tra i fornelli lo
devo a mamma Carla che non aveva
segreti ma sempre dispensava passio-
ne e invitava a provare. Ho avuto il
desiderio di apprendere qualcosa da
Lei, certo io incapace di fare meravi-
glie, ma ricordando il gusto delle sue
meraviglie, non faccio alcuna fatica a
dire a mamma Carla che Lei stata
una sublime meraviglia, ancora pre-
sente, nel per-sempre!
10 Spigolature
e
tur
lo a
ig
Sp
Lingorgo
delle delegazioni
Nel PD decide tutto Renzi, nel M5S
Grillo e Casaleggio, in Forza Italia
Berlusconi e nella Lega Salvini?
La sinistra che ha sempre criticato
gli uomini soli al comando e i par-
titi personali - ha plasticamente
mostrato cosa intende: un tavolo,
che inevitabilmente risultato un
po stretto, con attorno una venti-
na di persone, le due delegazioni
di Mdp e Campo progressista.
Una folla un po sproporzionata, in
attesa di capire se, fuori dalla stan-
za, ci sono anche i voti.
(La Stampa di luned 18 settembre).
Indagato
il Sindaco grillino
di Bagheria
Ma questi grillini, questa nuova
classe dirigente che vorrebbe rivol-
tare lItalia come un calzino non pas-
sa quasi giorno in cui qualche Sin-
daco non venga inquisito dalla
magistratura.
E la volta del giovane Sindaco di
Bagheria - una splendida localit
siciliana : indagato, assieme ad
una ventina di dipendenti comuna-
li dalla Procura di Termini Imerese.
Al Sindaco grillino sono contestati i
reati di abuso dufficio, turbativa
dasta e omissioni di atti di ufficio.
Dai carabinieri gli stato notificato
anche lobbligo di firma.
Complimenti ed auguri, natural-
mente questi neofiti della purezza
assoluta, affermano trattarsi di giu-
stizia ad orologeria.
Un suggerimento spassionato vo-
gliamo dare a quei magistrati che,
secondo quanto si legge sugli or-
e-mail: ilcentro.livorno@gmail.com
gani di informazione, starebbero
per entrare nellorganigramma del
futuribile governo 5stelle: pruden-
za ed attenzione.
Messaggio che vale anche per lesi-
mio prof. Flich gi ministro della giu-
stizia nel primo governo Prodi, mem-
bro della Corte Costituzionale: ade-
lante, Pedro, ma con judicio!
da: Jena - La Stampa
Solo Salvini poteva farci rimpiange-
re Bossi!
Un sindaco
di sostegno!
A pranzo un bambino dice alla mam-
ma : stamani venuta in classe
un'insegnante di sostegno per Lui-
Biancaneve
di F. Biancani
Una sera Biancaneve,
salutato ogni nanetto,
dice: Sono molto stanca,
me ne vado tosto a letto!
Rassettate la cucina,
denti con filo dentale,
poi a nanna! nel frattempo
se ne va su per le scale.
Dice Brontolo: Che palle!
Non ho voglia di spazzare!
Eolo a Gongolo con Dotto:
Non mi va di sparecchiare!
Pisolo mentre sbadiglia:
Me ne vado su a dormire!
Vieni Cucciolo fa Dotto
e cominciano a salire.
Ma raggiunto il ballatoio,
con i nani tutti in fila,
sbircia dalla serratura
il nanetto capofila.
Osservando Biancaneve
dice Mammolo: seduta!
gino.
E la madre: peccato che non ci sia
un sindaco di sostegno per Filip-
po!!!
In Campidoglio
l'assessore Lemetti
in giacca
Una visione stravolgente. Il dott.
Lemetti, gi assessore al bilancio del
Comune di Livorno, stato promos-
so, come noto, con analogo inca-
rico, a quello di Roma. apparso,
in tv con una giacca sgargiante!!!!
Evidentemente deve essergli stata
imposta perch qui da noi, in ogni
occasione, anche in quelle ufficia-
li, apparso, sempre, con medio-
cri magliette, forse di origine cine-
se: evidentemente a Livorno ed ai
livornesi doveva e poteva bastare
quell'atipico abbigliamento!
Il secondo a quello dopo
Passa voce. Si seduta!
I nanetti fanno ressa.
Or si toglie la maglietta!
e cos passa parola:
Or si toglie la maglietta!
Dice il nano sulla toppa:
Si sfilata anche la gonna!
La notizia corre in fondo:
Si sfilata anche la gonna!
Ha levato anche le calze!
il nanetto poi borbotta
Or armeggia con la cuffia
e si toglie la canotta!
Ci si accalca sulla toppa.
Si levato il reggiseno!
e la fila come un mantra:
Si levato il reggiseno!
Quello con locchio sul buco:
Si sfilato lo slippino!
lun con laltro si sussurra:
Si sfilato lo slippino!
Primo nano: Si sta alzando!
Il secondo: Pure a me!
Dice il terzo, il quarto e via:
Anche a me! a me! a me!
 periodico online www.circoloilcentro-livorno.it
Il Consigliere regionale, tra i pi attivi e vivaci, gradito ospite del Circolo Il Centro
Francesco Gazzetti
a tutto campo sulla citt
di Gianni Giovangiacomo
Con un minuto di silenzio e di rac-
coglimento in memoria delle vitti-
me dellalluvione iniziato il nuo-
vo ciclo di conferenze indette dal
periodico Il Centro. Ospite della
serata stato il Consigliere Regio-
nale Francesco Gazzetti, tra i pi
attivi e vivaci come lo ha definito il
direttore del Centro, Enrico Del-
lo Sbarba, nella presentazione del-
lincontro, e anche come un livor-
nese preoccupato dalla gestione
della citt.
Gazzetti, dopo aver ringraziato Il
Centro per il suo carisma di luo-
go di riflessione e di approfondi-
mento culturale, ha esordito par-
lando della mobilitazione sponta-
nea dei ragazzi e delle ragazze li-
vornesi che hanno dato il loro aiu-
to agli alluvionati, molti riteneva-
no che questi nostri ragazzi fos-
sero distaccati dalla citt invece ci
hanno insegnato come si utilizza
un piccone o una vanga.
E stato un fatto straordinario, una
esperienza da valorizzare, evitan-
do comunque che questo volon-
tariato spontaneo sia posto in
contrasto con la Protezione Civile
perch le procedure servono.
Ho evitato di fare polemiche - ha
continuato Gazzetti - perch gli
stessi cittadini ce lhanno chiesto
e ci hanno anche chiesto di es-
sere concreti e veloci. Questa
responsabilit io lho sentita e, in-
sieme allintero Consiglio regiona-
le, stata data una grande rispo-
sta perch nel giro di venti giorni
sono stati stanziati 42 milioni e
mezzo di euro grazie alla decreta-
zione dello stato di emergenza e
alla direzione del commissario
Francesco Gazzetti, consigliere regionale
straordinario Enrico Rossi, daltra
parte si manifestata una grande
attenzione del Governo con lo
stanziamento di 180 milioni di
euro. Non ci sono ancora i nu-
meri esatti di quello che acca-
duto, i cittadini danneggiati po-
tranno fare domanda entro il 16
ottobre ma per i rimborsi dovran-
no attendere almeno un anno.
Intanto dalla Regione sono stati
stanziati 8 milioni di euro, usufrui-
bili subito entro dicembre come
contributo di solidariet, che va-
rieranno, secondo gli scaglioni
ISE, da 5 mila a 8 mila euro per
ogni richiedente.
Livorno 11
Livorno dunque - ha ribadito Gaz-
zetti - non stata lasciata sola.
La vicenda di Livorno ha innalzato
lattenzione a livello politico per di-
scutere sul rischio idraulico e il
tema ambientale stato messo al
primo posto nellagenda politica re-
gionale insieme a quello delle nuo-
ve procedure da adottare per la
Protezione Civile.
Il relatore ha aggiunto che lalluvio-
ne ha aumentato la condizione cri-
tica della citt gi dichiarata area
di crisi complessa, quindi la solu-
zione quella di realizzare al pi
presto la Piattaforma Europa che
il Movimento 5 stelle contrasta
apertamente.
La sopravvivenza del Porto di Li-
vorno indispensabile e in questo
senso in atto anche un confronto
con il Ministro Del Rio. Per il corri-
doio tirrenico la Regione Toscana
conferma gli impegni assunti con
laccordo di programma, si tratta
anche di colmare il gap tra la costa
e linterno, infatti il rilancio delleco-
nomia della costa non pu non in-
teressare i territori limitrofi a Livor-
no come Collesalvetti e Rosigna-
no.
Sarebbe poi necessario mettere a
frutto le nostre tradizioni, ad
esempio la Coppa Barontini ha gi
avuto linteresse regionale e ci
sono molte altre opportunit da
mettere in campo. Sul lavoro - ha
concluso Gazzetti - bisogna affron-
tare il problema degli ammortizza-
tori sociali e riguardo alla re-in-
dustrializzazione necessario
compiere delle scelte meditate
con competenza, studio e ascolto.
E gli amministratori? Il loro compi-
to quello di incarnare il senti-
mento e lo spirito della citt, non
mi sembra che questo oggi acca-
da!.
12 Livorno
L'ALLUVIONE DI LIVORNO CHE IN UNA TREMENDA NOTTATA HA PORTATO LUTTI,
Occorrerebbe un di pi
di responsabilit,
competenza e capacit
negli organi amministrativi...
di Franco Spugnesi
Affrontando largomento del nubifragio
che ha investito la nostra citt, il primo
pensiero per le vittime di quella notte e
per i lo cari cui vanno le condoglianze e la
solidariet di tutta la redazione.
Eventi come quelli accaduti nella notte tra
il 9 e il 10 settembre interrogano inevita-
bilmente le nostre coscienze. Il problema
del dolore innocente, della sofferenza,
della morte, la ricerca di una spiegazione
sul perch, assillano ognuno e pongono
domande destinate a rimanere senza rispo-
sta. E allora il momento della preghiera,
del ricordo di chi morto, della certezza,
per chi ha fede, di una vita migliore rag-
giunta nella pace del Signore.
Nei miei ricordi di bambino, ritengo comu-
ni con i lettori che hanno superato la set-
tantina, il disastro di Livorno richiama ine-
vitabilmente lalluvione del Polesine anno
1951. Una vera sciagura per quelle popo-
lazioni e per il nostro paese che, faticosa-
mente, cercava di ricostruirsi, economica-
mente e socialmente, dopo le drammati-
che vicende della guerra, quella mondiale
appena terminata e quella, meno evidente
ma presente, delle vendette e dei rancori.
Ricordo le raccolte di vestiti e coperte per
chi aveva perso tutto, cose povere di noi
poveri ma solidali con altri poverissimi. I
soccorsi arrivavano con difficolt con
lItalia che arrancava, senza mezzi e con le
tecnologie elementari di allora. Eppure quel
disastro provocato dal grande fiume che
sommerse tutto il delta, fece, in proporzio-
ne, meno vittime dei nostri rigagnoli il 10
settembre.
Qualcosa quindi non torna, siamo pi ric-
chi, dotati di tecnologie importanti e non
siamo stati in grado non dico di evitare gli
eventi ma neppure i morti.
Livorno ha mantenuto dimensioni tali che
e-mail: ilcentro.livorno@gmail.com
la possono far paragonare a un grosso vil-
laggio. Questi lutti sono stati in qualche
maniera condivisi. Ognuno aveva un cono-
scente tra di loro o almeno conosceva qual-
cuno che ne era parente, amico, che aveva
frequentato una delle povere vittime.
Questo pu spiegare anche qualche tono
polemico un po esasperato, nelle reazio-
ni pi immediate ma spiega anche il gran-
de movimento di solidariet dei giovani e
meno giovani che si sono messi a dispo-
sizione, per spalare il fango o per essere
utili in altro modo, insieme a soccorritori e
le associazioni giunte da ogni parte della
Toscana e da fuori regione dove, semmai,
alcuni riferiscono di aver avuto la cogni-
zione di una discreta mancanza di coordi-
namento.
Una volta superato il momento del lutto e
dellemergenza occorre per esaminare
laccaduto per individuare i motivi e le
cause che hanno messo, sia pure a fronte
ad un evento meteorologico di dimensio-
ni eccezionali, la nostra citt in condizio-
ne di non potersi preparare e difendere
adeguatamene.
La ricerca delle responsabilit e delle inef-
ficienze non pu essere solo loccasione
di polemiche interessate ma essere indi-
rizzata al miglioramento del sistema nel suo
insieme e alla correzione delle inefficienze
emerse, ovunque esse si trovino.
Sono presenti, come in ogni disgrazia, ele-
menti dineluttabile pericolosit che non
possibile governare: come la lunga sic-
cit che ha reso il terreno talmente duro
da far ruscellare immediatamente la piog-
gia senza assorbirla e limmane quantit
di precipitazioni in un arco temporale bre-
vissimo. Altri elementi invece dipendono
nostro stile di vita come la minor cura del-
le campagne, lavidit che altera lequili- sibili i nostri fiumiciattoli che ormai sono
brio naturale.
Altri sono provocati da comportamenti pi
specifici come leccessiva cementificazio-
ne, loccupazione e lo sfruttamento degli
alvei dei corsi dacqua, il loro interramen-
to o la scarsa cura degli argini, e infine la
trascuratezza, limperizia, linefficienza
degli organismi preposti a occuparsi di
prevenzione e di allarme dei disastri natu-
rali che sono per definizione inevitabili ma
che possono avere conseguenza ben di-
verse secondo come sono affrontati.
Il nostro comune partecipa come in tutta
Italia al sistema di allarme della Protezione
Civile, che unanimemente riconosciuto
come tra i migliori possibili, eppure gli al-
larmi che segnalavano labnorme quanti-
t di pioggia in arrivo non sono stati rice-
vuti. Centra qualcosa la recentissima ri-
collocazione di alcuni dirigenti comunali
tra cui anche il responsabile della Prote-
zione Civile? Si mai badato a informare I
cittadini che hanno la loro abitazione nel-
le zone a rischio esondazione, assicuran-
dosi che abbiano coscienza del possibile
pericolo? E allora a cosa servono le map-
pe di rischio se non vengono rese pubbli-
che e utilizzate per allarmi specifici in casi
come questo?
Una volta terminata la fase di emergenza,
mettendo a frutto i finanziamenti che si
spera giungano abbondanti , dovremo ol-
tre a mettere n sicurezza, per quanto pos-
integrati nel tessuto urbano, mettere in
sicurezza anche il sistema di protezione,
pu darsi che non si ripetano pi eventi
di questa portata ma preferibile qualche
 periodico online www.circoloilcentro-livorno.it Livorno 13
DISPERAZIONE E DISTRUZIONI DI NUMEROSE ATTIVIT COMMERCIALI E ABITAZIONI

Quali proposte sono state

avanzate per rammendare
il territorio reso pericoloso
dalle scelte precedenti?
di Ruggero Morelli

A qualche giorno dalla tragica alluvione del 10 settembre le cronache ci riportano

una discussione sullurbanistica e sulledilizia in citt.
Poich mi pare di capire che Sindaco e consiglieri M5S guardino con prevalenza
alla situazione del territorio ereditata come causa principale, aggiungo questa
notazione.
Nel programma elettorale M5S 2014 alle pagine 26 e 27 per lassetto del territorio
si propone di non consumare altro terreno.
Non leggo alcun riferimento alla fragilit/pericolosit del territorio.
Nei tre anni passati si parlato talvolta del nuovo piano regolatore, lasciato in-
compiuto dalla precedente amministrazione.
cautela in pi, qualche scomodit sop-
Ci sia indicato allora quali proposte sono state avanzate per rammendare il terri-
portata, qualche no pronunciato a ini-
torio reso pericoloso dalle scelte precedenti, quali atti sono stati deliberati per
ziative a rischio che vedere di nuovo vit-
mettere argine alle possibili emergenze.
time innocenti travolte dal fango.
Purtroppo mi pare, che lattuale Giunta (che ha preso le redini della citt con
Aldil della necessaria e doverosa indi-
limpegno di azzerare/cambiare tutto quanto era stato fatto e male in passato),
viduazione delle responsabilit e delle
non si accorta delle criticit del territorio che oggi denuncia, n ha deliberato
possibile colpe, (anche penali, come di-
piani o interventi per limitare i potenziali effetti negativi. Neppure ho trovato nella
mostrano proprio in questo periodo le
recente intervista allarchitetto Cagnardi apparsa su Il Telegrafo: Il piano struttu-
condanne ai sindaci per le alluvioni degli
rale gi pronto segni in tal senso.
anni scorsi) questa tragedia deve spro-
Se le cose stanno cos Livorno ha di nuovo bisogno di un cambio di amministra-
narci a dare il meglio di noi, tutti. Come
zione affidandola a persone pi attente e competenti, oltre che oneste.
generosamente la gente ha dato aiuto e
sostegno nei primi giorni cosi dovremo ruggeromorelli@libero.it
dare il meglio di noi, la Regione, il Comu-
ne ma anche i comuni cittadini, tenendo
comportamenti rispettosi della natura e
della legalit, non disperdendo il clima di
solidariet di questi giorni.
Occorrerebbe poi un di pi di respon-
sabilit, competenza e capacit negli or-
gani amministrativi.. ma per quello biso-
gner attendere il 2019.

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14 Livorno
A Livorno c' poi da capire se esiste ancora uno spazio ragionevole per una candidatura a
s i n d
Ragionando del PD
di Antonio Melani
E grande la crisi del PD. Sono i
suoi stessi fondamentali che sono
stati messi in discussione. La
scommessa del Lingotto aveva per
traguardo il superamento delle ca-
otiche coalizioni dellUlivo e vole-
va garantirsi la formazione di una
forza politica che avesse come bus-
sola il pragmatismo riformista, so-
stenuto ed alimentato da una lea-
dership di tipo americano. Aven-
do a riferimento pi i cittadini, che
lorganizzazione del partito. Per il
PD di Veltroni si sarebbe dovuto
creare un partito leggero, allora si
disse liquido, pi simile ai demo-
cratici transatlantici che ai partiti
socialisti continentali. Questa im-
postazione decoll a met, da una
parte per il permanere delle eredit
partitiche presenti nel PD della Mar-
gherita e dei DS. E dopo le dimissioni
di Veltroni, (che comunque avvenivano
con il conseguimento di un dignitosis-
simo 33%), prevalse, dopo linterim
di Franceschini, di nuovo una visione
ottocentesca di partito pesante, radi-
cato a sinistra che perdeva la sugge-
stione della Vocazione Maggioritaria.
Anche questa tuttavia non ha avuto for-
tuna e si guadagn la 'Non Vittoria' di
Bersani.
Con larrivo di Renzi si torna alla
vocazione maggioritaria, lidea pri-
maria di Veltroni. Il Fiorentino rea-
e-mail: ilcentro.livorno@gmail.com
a c
lizza che pu avere una chance se
scombina, se riesce a superare le
vecchie oligarchie di provenienza
partitica, su questo lancia la rotta-
mazione fidando che nel frattempo
cresca una generazione di Nativi De-
mocratici.
Il tentativo allinizio funziona. Alle
Europee (2014), il PD si attesta sul
pi lusinghiero risultato della sua sto-
ria. Dopo per per un combinato di-
sposto di ostilit a sinistra soprat-
tutto per la riforma del lavoro e del-
la scuola; a destra per il tradimen-
to che Berlusconi ritiene di aver
subito per la scelta non condivisa del
Presidente della Repubblica, in pi un
logoramento per gli effetti della ri-
presa che non si sentono, per la pau-
ra generata dalla non efficace gestio-
ne delle migrazioni, il PD, isolato, vie-
ne duramente sconfitto sul refern-
dum costituzionale, che ormai si era
trasformato in un voto su Renzi.
E vero che Renzi si dimesso, ha
celebrato il congresso, ha vinto con
il 70% ed ha prevalso alle Primarie.
Ma tutto questo non riesce ancora a
dare limpressione che la crisi del
PD sia risolta. Pare che il sentimen-
to nazionale anti Renzi registrato il 4
dicembre, nonostante che adesso gli
indicatori siano positivi e che la cop-
pia Gentiloni Minniti abbiano tro-
vato efficacia e capacit di comuni-
cazione, sia ancora presente. Anche
a Livorno, nel 2014, si registrarono
sentimenti contrastanti nei confronti
del PD. Infatti il dato delle europee
o
registr un generosissimo 52%, ma
lo stesso fu perso incredibilmente
nelle lezioni comunali.
E non si ha la sensazione che questo
sentimento sia superato. Anzi, tut-
taltro, limmagine che il PD d di
s, quella di una comunit rissosa,
piena di risentimenti interni, tutta
protesa a cercare colpevoli, incapa-
ce di costruire un progetto condivi-
so che traguardi il futuro, un insie-
me di tifosi da curva pi che un per-
sonale politico che propone.
Temo che a Livorno, oggi, questi due
sentimenti, quello nazionale e quello
locale, si possano fondere in una sor-
ta di tempesta perfetta, che non vie-
ne scalfita neppure dalla non brillan-
te prestazione di governo dei cinque
stelle e del loro divertente Sindaco,
anche se la recente vicenda dellal-
luvione ha scheggiato una certa tra-
cotante narrazione dei cinque stelle.
La consultazione amministrativa si
terr nel 2019, sar preceduta lan-
no prossimo da quella politica; que-
sto consentir al PD locale di avere
una sorta di prova generale potendo
contare la propria forza in citt e
quanto le recenti defezioni possono
aver ulteriormente contribuito a in-
debolirlo. Questo passaggio sar de-
cisivo per capire dove andr collo-
cato il baricentro politico con cui
sfidare chi governa la citt. Sar an-
che decisivo per capire se a Livorno
esiste ancora uno spazio ragionevo-
le per una candidatura a sindaco della
citt targata PD.
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La Scuola 2017-2018
Bartolena,
soliti guai
Primo giorno di scuola eccezionale per
le Bartolena dopo il diluvio.
Ma ledificio innalzato a due passi dal
torrente che sfocia ai Tre Ponti non
nuovo alle invasioni di acqua tracimata.
Accadde gi parecchi anni fa e allora ci
si chiese perch fu costruita proprio in
quel posto. Lo ricordo benissimo.
Adesso si riprova a farlo funzionare
ospitando di nuovo la scuola.
Auguri.
***
Classico:
una sola classe
Primo giorno di scuola anche al Liceo
Classico dove questanno una sola classe
funzionante (lanno scorso le classi
erano due).
A gettare lallarme per un eventuale sop-
pressione dellindirizzo Classico il Pre-
sidente dellAssociazione Pro Liceo-
Classico di Livorno
Dobbiamo essere consapevoli che non
certo nostra la responsabilit del calo
tendenziale delle iscrizioni e della futu-
ribile sparizione del Liceo Classico nel-
la nostra citt ma dobbiamo anche pro-
vare a fare qualcosa per cercare di
invertire,se possibile,questa tendenza e
allestremo la chiusura di questo Liceo
se questa ipotesi dovesse avverarsi.
Conosciamo da tanto tempo la situazione
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Livorno 15
di Mario Lorenzini
dellIstituto che gi nel passato ha vis- Meno temi,
suto momenti di difficolt e oggi condi-
vidiamo la preoccupazione del Presiden- pi riassunti?
te. Dalle Medie alla maturit: meno tempi
Ci permettiamo di sollecitare un dibatti- e pi riassunti.
to dun certo livello al fine di presentare Lo dice Luca Seranni che guida la tax-
alle prossime scadenze relative alle iscri- force del Ministero della Pubblica Istru-
zioni per il prossimo anno scolastico. zione per le carenze degli studenti (dal-
la stampa)
*** Ci permettiamo di non essere daccordo.
La Camera di commercio ha aderito al Premio istituito da Unioncamere
tra gli studenti delle scuole superiori.
STORIE DI ALTERNANZA
Un video per raccontare lesperienza pi bella di alternanza tra scuola e lavoro.
La Camera di commercio ha aderito al Premio istituito da Unioncamere tra gli studenti delle scuole
superiori. Si chiama Storie di alternanza e punta a far crescere la consapevolezza di quanto le
esperienze di lavoro vissute durante il percorso scolastico possano essere importanti e significative
per gli studenti.
Anche a Livorno sono state decine e decine gli studenti che hanno varcato la soglia di enti e
istituzioni pubbliche, come la stessa Camera di commercio, o di studi professionali o aziende
private. Hanno potuto iniziare a capire cosa sia il mondo del lavoro, ricevendo informazioni e
provando direttamente a svolgere unattivit. Ne nato un piccolo patrimonio di conoscenze ed
esperienze che ora attendono di essere elaborate, riconsiderate, e magari di diventare un racconto.
Sul sito della Cciaa stato pubblicato il bando per partecipare: saranno le scuole stesse a iscrivere
i propri alunni, singolarmente o a gruppi. Una commissione scelta dalla Camera di commercio
valuter i videoracconti sulla base di alcuni criteri esplicitati nel bando.
Dopo la prima fase, che sar diretta a selezionare alcuni dei prodotti ritenuti pi belli, sar Union-
camere a raccogliere tutti i prodotti multimediali selezionati a livello nazionale per giungere alla fase
finale, che si concluder con la segnalazione di tre video.
Spazio alla fantasia e alla creativit, dunque, per i ragazzi dei due territori di Livorno e di Grosseto.
C tempo solo fino al 27 ottobre per questo primo round del Premio, che avr una seconda edizione
nel prossimo mese di febbraio. In palio buoni-libro o altro materiale, una targa e lattestato. Cinque-
mila euro complessivi sono a disposizione per i videoracconti che saranno segnalati a livello nazio-
nale. Localmente, invece, avr luogo una cerimonia di premiazione con la proiezione del o dei video
prescelti e la consegna di attestati. Sul sito Cciaa il Regolamento di partecipazione, la domanda di
iscrizione e la scheda di sintesi.
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sopra la nostra citt, colpendo vari quartieri cia verit.

qui e distruggendo la vita di intere famiglie.

Purtroppo gli eventi climatici disastrosi
sono ormai quasi oggetto di cronaca, trop-
Subito pronta la macchina dei soccorsi
e la grande solidariet della popolazione
livornese, che ha messo in campo tutte le

Diocesi di Fabio Figara

ALLUVIONE DI LIVORNO
Il Vescovo:
Quelle morti
si potevano
evitare?
Zone con dissesto idrogeologico,
fiumi tombati e torrenti non cura-
ti: la gestione del territorio aspet-
ta risposte certe dalla politica.
Una violenta alluvione ha sconvolto la
popolazione livornese nella notte tra il 9 e
il 10 settembre, abbattendosi, in poche ore,
po frequenti per non porsi domande, pro-
porre progetti, trovare soluzioni. Luma-
nit chiamata a prendere coscienza della
necessit di cambiamenti di stili di vita, di
produzione e di consumo ha scritto Papa
Francesco nella sua Lettera Enciclica Lau-
dato S, esponendo i vari motivi che cre-
ano e le conseguenze di tali fenomeni.
chiaro che decenni di non curanza non
possono certo essere risolti in poco tem-
po. Ma anche vero che, ormai, la politica
non pu fare a meno di ignorare quanto
stia accadendo: un fenomeno in continua
evoluzione, dovuto in parte ai mutamenti
del pianeta e, senzaltro, accentuato dal-
lintervento delluomo.
Il Vescovo di Livorno, Mons. Simone Giu-
sti, ha tuonato contro le decisioni man-
cate, i segnali di allerta non comunicati,
la burocrazia che ha rallentato processi di
miglioramento, lincuria generalizzata.
Anche il Santuario di Montenero ha subi-
to ingenti danni. Quelle morti si poteva-
no evitare? Quel marito che piange la
scomparsa della moglie ha diritto a ri-
cevere una risposta e lo stesso vale per
tutte le famiglie delle vittime e per colo-
ro che hanno sofferto e soffrono. Si fac-
proprie energie per permettere a tutti, alla
citt intera, di rialzare la testa.
La Caritas ha avviato immediatamente un
censimento delle prime necessit, offren-
do aiuto e soccorso insieme a numerose al-
tre realt del volontariato. In prima linea an-
che la Cei, che ha stanziato subito un milio-
ne di euro per aiutare chi stato duramente
colpito. Un contraltare positivo per un even-
to tragico, del quale molti partiti, di varia
estrazione e colore, hanno approfittato per
scatenare uno squallido scontro politico,
mentre Livorno piange, ma con la dignit
che la contraddistingue da sempre.
E, adesso, c da ripristinare una citt: pro-
prio per questo il Vescovo ha proposto
lorganizzazione di un convegno sul dis-
sesto idrogeologico per il mese di Otto-
bre, sugli interventi da poter mettere in atto
per prevenire altri eventi tragici, nonch
sulle misure da stanziare per il riassetto e
messa in sicurezza di zone a rischio come
Montenero. Liniziativa, affidata al Proget-
to culturale della Diocesi, verr sviluppata
in collaborazione con il comandante dei
Carabinieri del settore Forestale, con la
Protezione civile e con lausilio di esperti
e tecnici del settore.
 periodico online www.circoloilcentro-livorno.it
Dal grande boom del trentennio 1972-2002 fino allincredibile cazzotto in un occhio dei giorni nostri
Il mitico e gettonatissimo Ciucheba
e quel ragazzaccio di Mauro Donati
di Dino Dini
Quando si passa davanti a quel rudere
dove un tempo era il Ciucheba, si prova
una grande sensazione di abbandono e di
degrado. Quello che fu uno dei pi famosi
night della Penisola si trova, com noto,
a Castiglioncello allinizio della passeggia-
ta a mare che dai Bagni Tre Scogli porta al
piccolo golfo di Caletta.
Lattuale propriet che la Santa Giulia
Immobiliare ha provveduto parzialmente a
coprire quella struttura ormai cadente con
pannelli che riportano foto di Castiglion-
cello. Ma il senso di abbandono resta per-
ch le condizioni in cui si trova attualmen-
te quelledificio sono davvero un vulnus
per limmagine turistica della nostra zona.
Per cancellare queste sensazioni di disa-
gio necessario tornare con il ricordo a
quello che fu il Ciucheba nel trentennio
1972-2002.
Dopo tanto tempo ho voluto rincontrarmi
con Mauro Donati mitico patron di quello
straordinario locale che lo fece diventare
un protagonista dei destini turistici casti-
glioncellesi. Mauro, nato nel 1945 a Rosi-
gnano Solvay, ha frequentato la Scuola
dArte a Firenze. Poi, quando aveva appe-
na diciotto anni, part alla volta di Parigi.
Qui trov subito lavoro: realizzava coper-
tine di dischi, copertine di libri e manifesti
pubblicitari. Mi racconta che a Parigi si
trovava benissimo, ma dopo due anni,
avendo una grande nostalgia del mare,
decise di tornare sulla nostra costa con
lintenzione di prendere in gestione uno
stabilimento balneare ma non ci riusc e
allora negli anni 65-66 trov lavoro a Fi-
renze al Garage Europa come venditore di
auto Opel. Mi dice che lavorava soprat-
tutto di notte e riusciva a far acquistare
auto a parecchie prostitute che, come si
sa, svolgono gran parte del loro mestiere
nelle ore notturne. Il suo capo un giorno
gli chiese come riusciva a vendere tutte
quelle auto arrivando ogni mattina negli
uffici del Garage verso mezzogiorno e lui
fu costretto a confessargli qual era latti-
vit delle sue clienti. Comunque sia fu pre-
miato come miglior venditore dellanno.
Nel 70 cambi completamente genere di
lavoro. Al piano terra dellHotel Tornese
di Cecina Marina cre un locale notturno
da lui chiamato La taverna dellacqua nera
Mauro Donati con Renzo Montagnani
che ebbe molta fortuna e allora Mauro com-
prese che quello sarebbe stato il suo me-
stiere.
Infatti nel 1972 lasci la Taverna e rilev il
Ciucheba. Il nome era un po strano: lo ave-
vano inventato i tre precedenti titolari rica-
vandolo dalle prime lettere dei loro cogno-
mi. Si chiamavano Ciuti, Cherici e Bartalesi
per cui venne fuori Ciu.che.ba.
A Mauro quel nome piacque e lo manten-
ne. Cos inizi la sua grande avventura che
senza esagerazioni si pu dire lo fece co-
noscere in tutta Italia. Sempre gremito di
folla, il Ciucheba fu il trampolino di lancio
di molti cabarettisti e cantanti. Qui debut-
tarono Giorgio Ariani, Beppe Grillo, Rober-
to Benigni, I Giancattivi (Athina Cenci, Ales-
sandro Benvenuti, Francesco Nuti), Teo
Teocoli, Massimo Boldi, Massimo Troisi,
Giorgio Panariello e Leonardo Pieraccioni.
Sul palco del Ciucheba si esibivano fre-
quentemente anche i Gatti del Vicolo Mira-
coli con Umberto Smaila, Nin Salerno, Jer-
ry Cal e Franco Oppini. Questi ultimi due to di ricostruzione che prevede il cambia-
facevano sempre coppia con due giovani e
belle ragazze. Una era la fidanzata di Jerry e
si chiamava Mara Venier, laltra la fidanzata
di Oppini e si chiamava Alba Parietti. An-
che molti cantanti ebbero il loro battesimo
nel locale di Donati, fra questi Franco Cali-
fano, Renato Zero, Piero Ciampi, Bruno
Lauzi e Lucio Dalla. Fra gli assidui clienti
del night cerano attori come Corrado Te-
deschi, Renzo Montagnani, Diego Abatan-
tuono con il regista Gabriele Salvatores. Nel
1992 Salvatores con il film Mediterraneo
, protagonista Abatantuono, vinse lOscar
per il miglior film straniero. Per festeggiarli
Mauro organizz una memorabile serata in
loro onore e la festa si protrasse fino alle
Rosignano 17
cinque del mattino. Nello stesso anno Do-
nati organizz anche un gemellaggio a Pa-
rigi con il famoso locale Bain Douce.
Tutto lo staff del Ciucheba, cuochi, came-
rieri, barmen, lo straordinario pianista Neno
Vinciguerra e un gruppo di affezionati
clienti si trasferirono in aereo nella capita-
le francese. La capacit imprenditoriale e
labilit organizzativa del patron non si li-
mit soltanto alla conduzione del Ciuche-
ba. Lui organizz anche concerti al Castel-
lo Pasquini con Ornella Vanoni, Gino Pao-
li, Franco Battiato e Gianna Nannini, tornei
di tennis con attori come Franco Nero e
Fabio Testi, gare di off-shore dallIsola dEl-
ba alla Sardegna. A Porto Cervo dal 96 al
99 apr un locale che chiam Il Piccolo Ciu-
cheba che ebbe un grande successo.
La grande avventura di Mauro Donati ebbe
fine nel 2002 quando lui si ritir. Oggi
lex ragazzaccio fa una vita assai pi tran-
quilla di quella di un tempo. Abita a Livor-
no, da trentaquattro anni felicemente
sposato con Romy, ha tre figli e due nipoti
ed da tempo tornato a quella che sem-
pre stata la sua grande passione, cio la
pittura. Vende i suoi quadri e spesso espo-
ne in varie gallerie darte. Attualmente sta
programmando una mostra a Parigi per il
prossimo anno.
Ma se da un lato pu essere forse piace-
vole ricordare la storia del personaggio
Mauro Donati che con il suo Ciucheba
dette una risonanza nazionale a Castiglion-
cello, dallaltro lato certamente auspica-
bile che venga cancellata la bruttura dove
sorgeva un tempo quel locale notturno.
Quindi la domanda : ma a che punto la
situazione tecnico-burocratica del proget-
mento di destinazione duso? La Santa Giu-
lia Immobiliare che gi dal 2009 ha inco-
minciato il suo iter progettuale con il co-
mune di Rosignano, ha deciso di demolire
lo stabile e ricostruire una RTA (Residenza
Turistico-Alberghiera) con cinquanta po-
sti letto. Come vuole la legge il progetto
sar dotato di un parcheggio con trenta-
cinque posti auto che verr realizzato in
zona Spianate, per cui la RTA dovr dotar-
si di un bus-navetta che trasporter la clien-
tela dalla residenza al parcheggio e vice-
versa. C solo da augurarsi che questo
enorme ritardo dovuto soprattutto a una
troppo complicata burocrazia abbia presto
una conclusione.
18 Cultura e-mail: ilcentro.livorno@gmail.com

Tra Casino di terra e Villetta (Monterufoli)

C'era
una volta
la ferrovia
lignifera...
di Nario Lorenzini
La vecchia stazione di Casino di Terra.

Il percorso ricalca fedelmente il tracciato
del tratto meno conosciuto
E pi spettacolare della ferrovia lignea
privata che fra il 1872 e il 1928 correndo
dapprima per 12 km lungo La Sterza e per
altri 5 km lungo il Ritasso un Casino di
Terra con la stazione di Villetta (Monte-
rufoli) capolinea di carico di una ricca mi-
niera di lignite coltivata nei pressi.
Lungo il corso del Ritasso la linea, per la
quale fu impiegato lo scartamento ridotto
stre circondato da ogni lato da rilievi riferi-
bili geologicamente alla estesa coltre al-
loctona (ampi ammassi ofiolitici associati a
vaste coperture sedimentarie in facies di
flysch) predominante in tutta questa zona.
Presso gli edifici di Poder nuovo e di Vil-
letta fu scoperta intorno alla met dellot-
tocento una delle pi importanti miniere
di lignite della Toscana meridionale di cui
si pu osservare ancora il rudere del poz-
zo maestro al lato della strada nei pressi
della stazione oggi sede della fattoria di
Villetta.
La miniera definitivamente abbandonata
stata coltivata con fasi alterne fra il 1850 e
il 1926 (le grandi speranze che vi si ripone-
vano sono bel testimoniate con la realizza-
zione della ferrovia per Casino di Terra)
raggiungendo il massimo sviluppo nel pe-
riodo 1915/20.

L.R.C.
ordinario, presenta ancora tratti in rileva-

Consorzio
to e alcune trincee aperte nelle rocce ofio-
litiche che affiorano ampiamente nella
zona,sul tragitto esistevano poi tre bei
ponti in muratura (ne sono visibili ancora Consorzio globale impianti e costruzioni civili-industriali e stradali
i cospicui resti) che scavalcavano il tor-
rente anche a grande altezza.
Imprese consorziate delle provincie di Livorno e Pisa
Il convoglio era trainato da una locomoti- Via Aurelia, 453 - Rosignano Solvay
va a vapore da 130 cv che utilizzava la Tel. 392/2128889 Fax: 0586/763570 e-mail: consorziolrc@hotmail.it
lignite della vicina miniera e che copriva i
17 km he separavano Casino di Terra dal-
la stazione di Villetta in 1 ora e 15 minuti,per
il tragitto di ritorno il convoglio invece
sfruttava il dislivello altimetrico fra le due
stazioni-Villetta 202 metri sm e Casino di
Terra 42 sm o ridiscendeva il corso dei
due torrenti sospinto quasi soltanto dalla
forza di gravit. FAMIGLIA CHIANINA MINNOZZI
A partire dalla trincea scavata nelle ser-
pentiniti che bordano la destra idrografi-
ca del Ritasso e dalla confluenza del Fos-
so di Malentrata con questo torrente,la
PORCAVACCA
- AGRITURISMO & MACELLERIA -
linea ferroviaria procedendo verso la
Fattoria di Villetta presenta i suoi aspetti Vendita al dettaglio di carni e salumi
pi spettacolari con i ruderi di tre ponti
situati in ambienti ad elevatissima natura- interamente prodotti e lavorati in azienda
lit. Il percorso ferroviario giunge quindi Loc. Poggio Marchino - Rosignano Marittimo
al suo tratto finale entrando quindi nella Tel. 0586.799032 - Cell. 338.661.38.16 - 333.824.10.52
Conca di Villetta,un antico bacino lacu-
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Ancora un ricordo sulla Professoressa che ha lasciato un grande vuoto nel mondo della cultura
La mia vita vicino a Nicla Capua
di Laura Conforti Benvenuti
La famosa Fiera delle Civette ricor-
re il 29 settembre a Crespina ed mol-
to apprezzata in tutta la Toscana... e
oltre. Nel 1988 cerano molte civette
brave, ammaestrate che si esibivano al
volo detto il ritornello ed alla figura
classica del fermo allallodola, inol-
tre moltissimi banchi di vendita, dai
dolciumi, ai giocattoli alle stoffe, agli
articoli per la casa , ai cappelli ed anche
una bella mostra di quadri proposta da
Carlo Pepi.
Ero in fiera con mio marito, quando tra
le gabbie degli uccelli in Via Roma, in-
contrai Nicla eletta di recente presi-
dente della FIDAPA con Rosa Pace past
presidente ed i loro mariti. Ci salutam-
mo e subito Nicla e Rosa mi dissero
che la FIDAPA aveva bisogno di me.
La segretaria del Club, eletta in giugno
e non ancora in carica, per sopravve-
nuti impegni aveva dato le dimissioni.
Lattivit del Club iniziava il 1 di Otto-
bre. A suo tempo avevo avvertito le
socie del club che non potevo assu-
mere incarichi per obblighi familiari e
di lavoro. Ritenevo largomento chiu-
so. Le due donne e pure i loro mariti mi
pregarono tanto che, imbarazzata, pro-
misi di ripensarci. Fu linizio del mio
lavoro a fianco di Nicla.
Compresi subito che Nicla era un ser-
batoio di idee tutte attuali e tutte inte-
ressanti. Aveva in mente dibattiti, semi-
nari e convegni. In quel tempo il com-
puter era una cosa rara, non cera nep-
pure alla Direzione delle Poste dove io
lavoravo. Le lettere si battevano a mac-
china una alla volta, le circolari e gli in-
viti si inviavano per posta. Nicla conti-
nuava ad organizzare... ed il lavoro era
impegnativo. Le socie della Sezione (in
quel tempo si chiamava Club) lamava-
no e la cittadinanza la seguiva la e so-
steneva. In quel tempo le varie sezioni
della FIDAPA potevano candidarsi per
organizzare il Congresso Nazionale,
cosa che Nicla fece subito.
Il 14 Settembre 1989 si tenne a Livor-
Cultura 19
7
Distretto Centro e ogni due anni la sua
carriera diveniva pi importante, fin-
ch fu eletta Presidente Nazionale.
Mi ricordo che in quella occasione ven-
ne a Roma anche il sindaco di Colle-
salvetti, Nicola Nista, perch Nicla era
pure Assessore alla Cultura di quel
Comune. Al termine della carica di As-
sessore pass alla presidenza della
Scuola Musicale Clara Shumann.
Nicla mi volle al suo fianco nella cari-
ca di segretaria esecutiva nazionale, e,
per fortuna, si potevano usare i com-
puter!!! Tra le tante cose aveva pure
la direzione del NOTIZIARIO nazio-
nale della FIDAPA, alla cui redazione
partecipavo pure io. Lavorare con Ni-
cla era coinvolgente e di grande soddi-
sfazione. Tutte le socie lhanno apprez-
zata, amata e benvoluta. Nicla ha scritto
e seguito alcuni libri: molti per il Co-
mune di Collesalvetti, inoltre Cento
anni del Circolo Loti-Pandoiano fra le
Nicla Capua cui attivit erano comprese gli spetta-
coli delle attrici della FIDAPA,Il do-
no il XVII Congresso Nazionale che si vere di ricordare per trasmettere agli
svolse a bordo della motonave Corsica atri, ai suoi figli e ai nipoti il periodo
Regina ancorata nel porto mediceo. Il vissuto durante la guerra. Alla morte
Congresso richiam a Livorno circa del marito ha riunito le carte di Lillo
seicento socie provenienti da tutta Ita- Capua nel libro Ricordi di un cittadi-
lia. Le autorit e la citt apprezzarono e no dello Stretto.
incoraggiarono la manifestazione. Per la condivisione dei ruoli, ha avuto
Lorganizzazione del Congresso si pro- il pensiero di diplomare mio marito An-
lung per alcuni mesi. La mole di lavoro tonio marito eccellente. Potrei scri-
venne effettuata principalmente da Nicla vere ancora tante cose ma... basta cos.
e da me .Questo fatto contribu ad au- Cara Nicla mi manchi tanto, sono or-
mentare ancor pi la nostra amicizia e la gogliosa di aver lavorato con te e di
stima profonda che si era creata tra noi. aver avuto il privilegio, e la fortuna
Al termine del mandato di presidente di della tua amicizia. Nicla vivi ancora nei
Sezione Nicla fu eletta presidente del nostri cuori
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Alcuni pareri sui modi di dire della nuova generazione dei livornesi

Ma come parlano i giovani?

di Lorenzo Taccini

Cambiano i tempi, cambiano i co-

stumi, le mode e cambia anche il
linguaggio. Livorno non pi quella
delle cenciaiole e del vernacolo, ma
il linguaggio si evoluto, forse per-
dendo qualche cosa di antico sa-
pore, ma anche arricchendosi di
molti interessanti neologismi. Chi
meglio dei giovani pu raccontare
che cosa sia in voga ad oggi,
come si parli e come sia cambiata
la moda? Per una testimonianza di-
retta abbiamo incontrato alcuni gio-
vani ragazzi livornesi di et compre-
sa tra i 14 ed i 18 anni, una delle
fasi della vita pi indicative di che
cosa sia in in citt attualmente.
La prima sensazione che si riceve
che, aldil di alcuni must tradi-
zionali della nostra parlata quotidia-
na (ad esempio le inflazionatissime
espressioni ir budello di tum,
maremma ane, buo di ulo, Un tipico esempio la parola bug-
ANACI Sezione di Livorno
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Federica, Chiara e Irene
boia ane e simili - senza natu-
ralmente tralasciare il caratteristi-
co intercalare con il deh-), pare
proprio che il linguaggio parlato la-
bronico abbia perso buona parte dei
suoi vocaboli vernacolari, a favore
di parole mutuate perlopi dalle re-
alt dellelettronica, videogames e
da quella sportiva.
che utilizzate abitualmente? Gem-
gato (da leggersi baggato) che,
spiega Tommaso Quaglierini (16
anni), un termine mutuato dai
videogames e si utilizza quando
una cosa non funziona bene, ma
anche in senso ironico: se ad
esempio una doccia a pagamento
di uno spogliatoio dura pi del do-
vuto buggata, cos come se
vado a ristorante e la portata del
piatto ordinato si rivela clamorosa-
mente inferiore, o superiore, alle
aspettative.
Unaltra espressione frequentemen-
te utilizzata ce la presenta Filippo
Sbrana (15): Oggi molto in voga
rispondere buono come presa in
giro. Faccio un esempio: se non vo-
glio assolutamente essere interro-
gato e la professoressa chiama pro-
prio me, il mio amico con aria sor-
niona mi guarder e commenter:
buono (o soltanto buono n.d.r.).
- Esistono altre espressioni tipiche
ma Lombardi (15 anni) ci ricorda
lespressione di lusso come rispo-
sta positiva ad un evento fortunato
- con il corrispettivo contrario loja-
, Lorenzo Torre (17), invece, propo-
ne sei il numero uno, utilizzata
per in senso ironico, o a presa di
giro bonaria, Francesco Falleni (16)
pesca dallambito sportivo il modo
di dire tattio, quando una qual-
che scelta risulta tuttaltro che tat-
tica (come ad esempio mangiare
un paio di kebab dopo avere gi ce-
nato), Chiara Arria (18) ci ricorda la
segue a pag. 22

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22 Cultura
da pag. 21
nota mai na gioia che si usa quan-
do va tutto male, per scherzo o
meno e luso di tipo al posto di ad
esempio.
- Su facebook e social networks si-
mili, leggiamo spesso il commento
moio, che significato ha?
Prende parola Martina Dini (16):
Moio unespressione molto uti-
lizzata che si usa in sostituzione
dellinteriezione ahahah, o per evi-
denziare lo stupore per un fatto, o
una notizia; Federica Arigoni e Ire-
ne Ceccherelli (entrambe classe
96) spiegano anche come questa
espressione possa essere combi-
nata con altre per aumentarne la
forza espressiva, come ad esempio
in no, moio, ti giuro, o boia, ora
moio.
- Oltre al linguaggio, che cosa ca-
ratterizza la generazione dei giova-
ni qui a Livorno?
Martina Dini non usa mezzi termi-
ni: A Livorno siamo un branco di
peore e manca loriginalit. La no-
vit diventa subito una moda da se-
guire, nel modo di parlare, di vesti-
re, o persino il luogo da frequenta-
re, daccordo anche Federica Ari-
goni: Mancano la personalit ed il
coraggio di esprimersi, cos come
Irene Ceccherelli che ricorda anche
come se fai qualcosa di sbaglia-
to si viene subito a sapere e rima-
ni bollato come quello/a che ha
fatto i pezzi, ovvero che si reso/
a protagonista di una pubblica figu-
raccia.
- Qualche anno fa andavano di moda
i cugi ed i surfisti, oggi esistono
delle correnti di moda? Come ven-
gono chiamate?
Chiara Arria: A Livorno si usa mol-
to dare nomi ai gruppi, identifican-
doli con una loro caratteristica co-
mune, ma come correnti di moda at-
tualmente la situazione poco de-
finita Si possono individuare gli
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e modi di fare dei giovani possibi-
le ricostruire un piccolo brandello di
come stia cambiando la nostra so-
ciet e la nostra citt in particola-
re. Come per ogni cambiamento ci
vuole del tempo alladattamento,
con laugurio che non venga disper-
so il patrimonio culturale del pas-
sato, ma venga piuttosto arricchito
da queste nuove interessanti e di-
vertenti espressioni e modi di dire,
nonch modi di vestire e di atteg-
giarsi: tutti questi elementi sommati
sono la cartina tornasole della cul-
tura di una piccola societ come la
nostra realt labronica.
Martina
scoppiati (quelli che fumano, be-
vono, etc), i nerd (fissati con la
tecnologia, i videogiochi, ma anche
con leccessivo studio) per la sfe-
ra maschile e le pottine (quelle
che - come diciamo noi- se la ti-
rano) per la sfera femminile.
Federica Arigoni spiega anche
come si cerchi sempre di pi di
saltare le tappe anticipando i tem-
pi e cercando di emulare i ragazzi
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Grave lutto nel mondo della scuola
La Prof.Anna Boccardi
ci ha lasciati
di Angela Simini
Insegnante di tirocinio nelle scuole superiori
e volontaria nel gruppo Nati per comunica-
re, la professoressa Anna Maria Boccardi,
ha guardato il mondo con generosit, certa-
mente, ma con intelligenza e spirito critico.
Si prodigava sempre per gli ultimi cos il
sacerdote si espresso durante la funzione
funebre, centrando in pieno lo spirito di Anna,
che in questi
giorni ci ha lascia-
ti, nel silenzio e
nel riserbo, pro-
prio come era vis-
suta. Eppure
vissuta per gli al-
tri e in mezzo agli
altri, perch, nel-
loccuparsi degli
ultimi della terra,
ha apportato lo
spirito costrutti-
vo di chi finaliz-
zava il suo inte-
ressamento allin-
serimento di allie-
vi e stranieri nella societ. Anna aveva visto
lontano quando, giovanissima, aveva inizia-
to il tirocinio presso lIstituto Pendola di
Antignano, dove comprese che la sua voca-
zione era quella di educare gli scolari e di
formare nuove generazioni di allievi a sapersi
relazionare con i bambini. Non si acconten-
tata del diploma ( sufficiente tuttavia a svol-
gere il lavoro di tirocinante ) ma ha conseguito
la laurea in pedagogia, quindi ha continuato
la sua attivit presso lIstituto Magistrale An-
gelica Palli , trasformato successivamente in
Liceo Pedagogico, dove ha lavorato con
passione, instancabile nella ricerca di nuovi
metodi e di fonti didattiche per interessare gli
alunni, soprattutto quelli che avevano mag-
giormente bisogno di essere indirizzati e aiu-
tati ad acquisire mezzi espressivi e conoscen-
za sicura della lingua italiana.
I tempi stavano cambiando, limmigrazione
negli anni novanta era un fenomeno abbastan-
za rilevante e nella scuola cominciarono ad
arrivare i primi stranieri. La Boccardi cap
che nella scuola si profilava un nuovo grande
problema, laccoglienza e linserimento di ra-
gazzi che non conoscevano litaliano e che
studiavano con difficolt. Era questo il caso
in cui lapprendimento scolastico andava di
pari passo con laspetto formativo e socia-
le, in mancanza del quale i problemi si sareb-
bero moltiplicati per la societ intera.
Anna Boccardi si mise allopera e galvaniz-
z i colleghi perch collaborassero . A questo
punto si sentiva lesigenza di dare una orga-
nizzazione e un volto a queste attivit : ad
opera dellinsegnante Anna Tura, che trov
validissimo aiuto in Anna Boccardi, nel 1994
nacque il gruppo Nati per comunicare,
che si metteva in gioco non tanto per dare
ripetizioni , ma per promuovere tutte le
attivit tese a sostenere appunto gli ultimi
della terra. Ci fu una risposta immediata, ad
esempio da parte della comunit cinese, che
frequent le lezioni con gratitudine e in buon
numero, alcuni dei ragazzi di allora sono oggi
adulti che lavorano e che si ricordano con
affetto dei volontari di allora. Lattivit
intanto cresceva, il passaparola funzionava,
aumentarono i volontari come pure gli im-
migrati che si rivolgevano a Nati per comu-
nicare. Dieci anni pi tardi il Gruppo ha
deciso di darsi unorganizzazione pi stabi-
le e si associato all Svs per laffinit delle
loro iniziative. Lallora assessore Carla Ron-
caglia cos si espresse : L adesione alla Svs
un passo importante, perch Nati per
comunicare acquista ora una dimensione ed
un riconoscimento ufficiale e pu anche chie-
dere finanziamenti. Da parte nostra presen-
teremo nel Piano integrato di Area un pro-
getto di alfabetizzazione e di inserimento
degli stranieri in tutte le scuole. Il volonta-
riato aveva dato i suoi frutti, aveva finito
con linteressare le autorit e ad ottenere una
alla progettazione.
Anna Boccardi raccontano le colleghe-
continuava nella sua opera capillare di soste-
gno, ma si preoccupava anche di allietare i
piccoli o i giovani stranieri, perch si sentis-
sero accolti e benvoluti, organizzava le loro
feste di compleanno, cercando dolci e giocat-
toli, o qualunque altra cosa di cui ci fosse
necessit. Seguiva da vicino i ragazzi, ne
curava con passione linserimento nella co-
munit classe e nella societ, senza mai
mollare, finch non avesse ottenuto un ri-
sultato positivo.
La signora Tura commenta Anna Boccardi
credeva in quello che faceva.
Aveva infatti capito in tempo, prima cio
che fossimo in piena emergenza, che far
crescere limmigrato nella nostra comunit
ed inserirlo nella societ, significava, in ulti-
ma analisi, lavorare per la societ tutta.
Danza 23
19
La stagione teatrale al Goldoni
Apertura
con
Hotel
Paradiso
(a.s.) - Lo spettacolo di apertura del-
la stagione al Teatro Goldoni di Li-
vorno Hotel Paradiso, sabato 28
ottobre, ore 21.00, fuori abbonamen-
to, con lirresistibile comicit in ver-
sione noir della compagnia interna-
zionale dei Familie Flz. Presentata da
Little Bit Festival ( Festival sui lin-
guaggi contemporanei) in collabora-
zione con la Fondazione Goldoni
un giallo pieno di umorismo, senti-
menti travolgenti e un tocco di me-
lanconia, che si dipana nel tranquillo
Hotel Paradiso, piccolo albergo sulle
Alpi, gestito con pugno di ferro dal-
lanziana capo-famiglia, dove avven-
gono strane cose....
Chi sono i Famili Floz? Dal 2001 La
Compagnia, che risiede a Berlino dal
2001, attraverso una costante risco-
perta di discipline teatrali secolari
come il teatro di figura, il teatro di
maschera, la danza, la cloanerie,
lacrobazia, la magia e limprovvisa-
zione, crea esperienze teatrali di una
poesia incomparabile.
Anticipiamo i primi spettacoli di no-
vembre.
Si parte con la Danza che venerd 3,
ore 21.00 presenta la Compagnia di
Virgilio Sieni in Solo Goldberg Im-
provisation, musiche di J. S. Bach,
Variazioni Goldberg.
Il 9, alle ore 21, hanno inizio i Concer-
ti Al chiaro di luna (con lapertura
della cupola del Goldoni): Enrico Din-
do, direttore e violoncellista, e lOr-
chestra Regionale Toscana eseguo-
no musiche di R.Strauss, A. K. Glazu-
nov, A. Dvorak, R. Shumann.
La Familie Flz.
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