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Nel 1439 documentato per la prima volta a Firenze, dove forse era avvenuta la sua vera formazione,

forse gi intorno dal 1435. Il 7 settembre infatti citato tra gli aiutanti di Domenico Veneziano negli
affreschi, oggi perduti, delle Storie della Vergine nel coro della chiesa di Sant'Egidio. La pittura
luminosa, dalla tavolozza chiarissima e sontuosa, di Domenico Veneziano e quella, moderna e
vigorosa, diMasaccio furono determinanti negli sviluppi del suo percorso artistico, ispirandogli alcune
caratteristiche fondamentali che utilizz per tutta la vita[2]. Con Domenico aveva probabilmente gi
collaborato a Perugia nel 1437-1438[6] e, secondo Vasari, i due lavorarono anche aLoreto, nella chiesa
di Santa Maria, dove iniziarono ad affrescare un'opera nella volta della sagrestia; ma perch, temendo
di peste, la lasciarono imperfetta; la pittura fu successivamente terminata da Luca Signorelli.
La prima sua opera che ci conservata la Madonna col Bambino, gi nella fiorentina Collezione
Contini Bonacossi, attribuita per la prima volta a Piero nel 1942 da Roberto Longhi, che la fa risalire agli
anni 1435-1440, durante i quali Piero era ancora collaboratore di Domenico Veneziano. Nel verso della
tavola dipinto un vaso, come esercitazione prospettica.

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