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SLA
Paraplegia spastica ereditaria degenerazione assonale di neuroni del tratto cortico-spinale con spasticit
Atrofia muscolare spinale degen 2mn del mid.sp che pu causare atrofia nei muscoli prossimali e distali
Scoperta da Charcot nel 1869, una malattia neurodegenerativa progressiva fatale. Si sviluppa con GLIOSI del
fascio LATERALE cortico-spinale e quindi del 1 e del 2mn, con conseguente atrofia dei muscoli innervati
(amiotrofica). Rappresenta l85% delle malattie del motoneurone.
Eziologia: 90% sporadica, 10% familiare (nel 2% mutazione SOD1. Altre mut VAPB, ALSIM..)
Le due forme (sporadica e fam) sono indistinguibili dal punto di vista clinico.
Eziopatogenesi: non vi ancora certezza, sono state sviluppate alcune ipotesi:
il gene SOD1 mut non riduce pi lo ione superossido, quindi c aumento de radicole che causa
degenerazione del MN;
i pazienti con SLA presente nel sangue e nel liquor presentano livelli di GLUTAMMATO pi alti della
norma, questo genererebbe eccitotossicit e degenerazione del nervo
Per evitare che il paziente abbia istinto suicida quando gli si diagnostica la SLA occorre chiamarla malattia del
MN e spender del tempo per spiegare la malattia.
La SLA una malattia rara (1-3/100.000/anno). Esistono 4 cluster geografici: Pacifico Occidentale, penisola di
Kii in Giappone (espansione ripetuta di C9ORF72), Nuova Guinea e Golfo di Carpentaria in Australia.
Rapporto M:F=1,5:1. Et esordio: 50-70 anni.
Clinica: 4 forme di SLA
1) CLASSICA
2) ESORDIO BULBARE
3) ESORDIO 1MN
4) ESORDIO 2MN
SEGNI CLINICI
1MN
Spasticit (ipertono spastico, non rigido come nel Parkinson)
ROT aumentati
Riflessi patologici (Babinski, Hoffmann)
Segni pseudobulbari (segno del muso = batti il dito sulle labbra del paziente, osservi una protrusion labbra;
s. palmo-mentoniero=contrazione del mento se si stimola il palmo della mano alla base del pollice)
2MN
Fascicolazioni (diffuse, molto freq, associate a stanchezza e atrofia, associate a EMG anormali)
Atrofia
Crampi
Ipostenia mm. Respiratori
SEGNI COMUNI 1 e 2 MN
Ipostenia
Disartria
Disfonia
Disfagia
Fatica
Il paziente con SLA non deve presentare disturbi sfinterici, sensitivi, neurovegetativi, extrapiramidali. Se mostra
disturbi cognitivi e segni di SLA, si tratta di DemenzaFrontoTemporale, che si pu associare a SLA.
Non esiste un biomarker tipico di SLA, la dx s.t. clinica e spesso una vera Odissea diagnostica.
Criteri diagnostici per la SLA (1994)
1. segni clinici e EMG di degenerazione 2MN
2. segni clinici i degenerazione 1MN
3. diffusione dei segni clinici in +distretti muscolari (corticale, bulbare, cervicale, toracico, lombosacrale)
4. assenza segni clinici o EMG che possano def la degenerazione neuronale di altra natura (SM)
5. assenza altri processi patologici che possano esser causa di segni clin ed EMG rilevati.
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a riposo
e nelle miopatie? In contrazione i potenziali sono piccoli e polifasici. Es. distrofia muscolare, c
necrosi e rigenerazione delle fibre muscolari e ci porta ad aumento molto elevato delle CPK
nel siero (fino a migliaia di unit). Non avviene nella SLA dove c raggruppamento tipologico (x
re-innervazione) e le CPK aumentano solo di poco.
Terapia
Nella SLA lunico farmaco che abbia beneficio, seppur marginale il RILUZOLO, antagonista del glutamato. La
terapia generalm sintomatico e non curativa, quando appaiono i sintomi gi troppo tardi per intervenire.
Terapie alternative:
neuroprotezione: neuroni sani per bloccare il danno citotossico/ossidativo
rigenerazione: di MN alterati con laiuto di fattori neurotrofici per via sistemica o intratecale (ad oggi non fx)
sostituzione: di neuroni distrutti con neuroni rigenerati con iPS staminali pluripotenti indotte (provato su animali)
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