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Approfondimento sulla difterite, le cui informazioni generiche sono su epicentro.iss.it: l'agente patogeno il batterio
Corynebacterium diphtheriae, del quale sono conosciute 4 variet (var):mitis, intermedius, gravis ed infine belfanti, cui
corrispondono almeno di 57 sierotipi ed almeno 19 tipi fagici
Tale batterio da solo privo di pericolosit! Difatti, affinch divenga infettante, necessaria l'interazione di uno
specifico virus batteriofago responsabile della trasformazione lisogenica:
solo in questo caso in grado di secernere la tossina difterica, che poi la causa delle complicanze della difterite,
solo i cosiddetti ceppi tossigeni sono patogeni per luomo, mentre gli altri possono essere ospiti abituali della gola
Attenzione: il batteriofago di un qualsiasi ceppo tossigeno pu passare ad altri ceppi batterici inizialmente non tossigenici
-normalmente presenti nell'apparato respiratorio- che divverrebbero cos tossinogenici e possibili fonti di contagio
La tossina prodotta (identica per tutti le 4 principali variet e nei 57 sierotipi di Corynebacterium diphtheriae) si diffonde
attraverso il flusso ematico ed i suoi effetti avvengono sia localmente (interessando le prime vie respiratorie, formandovi
placche e membrane che riducendo lo spazio per il passaggio dellaria rendono difficoltosa la respirazione), sia a
distanza dalla zona di infezione (soprattutto a livello cardiaco e sul sistema nervoso)
Gli organi coinvolti localmente variano a seconda del sierotipo di batterio: il pi diffuso colpisce gola, naso e talvolta le
tonsille
La tossina proteica costituita da due frammenti di cui il frammento B responsabile delladesione ai recettori cellulari,
mentre il frammento A responsabile dellazione tossica, per mezzo di una ***reazione enzimatica*** che inibisce la
sintesi proteica con conseguente morte cellulare
Quando e se la vaccinazione conferisce immunit -vedesi i non-responder al vaccino-, essa protegge ***dai soli effetti
della tossina*** lasciando in realt circolante il batterio, che nei vaccinati pu sia portare ad una forma blanda di
infezione che rimanere latente, attivo e contagioso verso i non vaccinati e gli immunocompromessi sino a sei mesi!!
Quando in un soggetto vaccinato viene rinvenuto il batterio viene somministrato l'antibiotico al fine di uccidere l'agente
patogeno ed evitare che possa cos esser trasmettesso ad altri
Fonte: Ministero della Salute spagnola
L'immunit ***diminuisce nel corso del tempo*** e si dovrebbe ripetere un richiamo del vaccino --->ogni 10 anni
Abstract
The effect of intracellular iron content on transferrin and iron uptake by cultured hepatocytes isolated from fetal rat liver
was examined with ferric ammonium citrate and the iron chelator desferrioxamine (DFO). Incubation of the cells with
ferric ammonium citrate for 24 h significantly increased the cellular nonheme iron level, whereas the number of
transferrin binding sites and the uptake of transferrin and iron were reduced. In contrast, when iron-treated cells were
incubated with DFO for 24 h, the cellular nonheme iron level was not altered, but the number of transferrin binding
sites was increased. Treatment of the cells with exogenous iron and/or DFO did not affect the uptake of transferrin and
iron by the nonsaturable processes. These results indicated that, in cultured hepatocytes, transferrin receptor expression
and the subsequent uptake of transferrin and iron are regulated by the size of an intracellular, chelatable iron pool,
whereas the uptake of iron by the nonsaturable processes is dependent on the extracellular transferrin concentration
Abstract
E' stato esaminato l'effetto del contenuto di ferro intracellulare su transferrina e l'assorbimento del ferro da parte delle
culture di epatociti estratte dal fegato del feto di ratto con citrato ammonico ferrico e la deferoxamina, un
chelante del ferro (DFO). L'incubazione delle cellule con citrato ammonico ferrico per 24 ore ha aumentato
significativamente il livello di ferro non-eme cellulare, mentre il numero di siti di legame della transferrina ed il suo
assorbimento insieme al ferro sono stati ridotti. Al contrario, quando le cellule di ferro trattate sono state incubate con
DFO per 24 h, il livello di ferro non-eme cellulare non stato modificato, ma il numero di siti di legame della
transferrina aumentato. Il trattamento delle cellule con il ferro esogeno e/o DFO quindi stato ininfluente sulla
diffusione di transferrina e ferro dipendente da processi non saturabili . Questi risultati indicano che, in culture di
epatociti, l'espressione del recettore della transferrina ed il successivo assorbimento di transferrina e ferro sono
regolati dalle dimensioni di un pool di ferro chelabile intracellulare, mentre l'assorbimento di ferro dipendente da
processi non saturabili legato alla concentrazione di trasferrina extracellulare
Biology and Molecular Epidemiology of Diphtheria Toxin and the tox Gene
Diphtheria toxin (DT) is an extracellular protein of Corynebacterium diphtheriae that inhibits protein synthesis and kills
susceptible cells. The gene that encodes DT (tox) is present in some corynephages, and DT is only produced by C.
Diphtheriae isolates that harbor tox+ phages. The diphtheria toxin repressor (DtxR) is a global regulatory protein that
uses Fe2++ as co-repressor
---------------------La tossina difterica (DT) una proteina extracellulare del batterio Corynebacterium diphtheriae che inibisce la sintesi
proteica ed uccide le cellule sensibili. Il gene codificante DT (tox) presente in alcuni corynephages, ed esso prodotto
solo da C. Diphtheriae (dopo l'interazione d'uno specifico virus batteriofago responsabile della trasformazione
lisogenica). Il repressore della tossina difterica (DtxR) una proteina globale regolatrice che utilizza Fe2++ come corepressore
Un'ulteriore conferma di questo meccanismo lo si trova nel seguente approfondimento: Corynebacterium (pag. 10)
La produzione della tossina difterica inversamente proporzionale alla concentrazione di ferro nel mezzo di coltura.
Ci dovuto al fatto che la regolazione dellespressione del gene tox mediata da un repressore attivato dal ferro,
DtxR, che codificato nel genoma di C diphtheriae. Lespressione di tox dipende dallo stato fisiologico di C. diphtheriae.
In condizioni in cui il ferro rappresenta il substrato limitante, esso si dissocia da DtxR, il gene tox viene derepresso, e la
tossina sintetizzata e rilasciata nel terreno di cultura
It is known that there is a relationship between toxin production and liberation of coproporphyrin III (Gray and Holt,
1948) by toxigenic strains of the diphtheria bacillus and that yields of both of these substances are in turn dependent
upon a diminishing bacterial iron content (Pappenheimer, 1947, 1955).
Cultural methods. Mitsuhashi et al. (1949) studied the kinetics of toxin production in shake cultures and showed that
toxin is only liberated from cells during the declining growth phase. Thus, if small inocula are used, a considerable
length of time will elapse before measurable amounts of toxin will be released. The extent of this lag period will depend
on the size of inoculum, the growth rate and the iron content of the medium. In order to obtain toxin with a minimum
of delay, therefore, the following method was devised and found to be satisfactory.
Liberation of porphyrin by C7 and C7(#3) strains in relation to iron content of medium: as is shown in figure 3, with
increasing concentrations of iron, porphyrin released into the culture supernatants decreased equally for both strains
noto che esiste una relazione fra la produzione della tossina e la liberazione di coproporfirine III (Gray e Holt, 1948) di
ceppi tossigenici del bacillo della difterite e che le rese di entrambe queste sostanze son a loro volta dipendenti da una
diminuzione del contenuto di ferro (Pappenheimer 1947, 1955)
Metodi di coltura. Mitsuhashi et al. (1949) hanno studiato la cinetica di produzione delle tossine nelle culture in
centrifuga ed hanno dimostrato che la tossina liberata dalle cellule solo durante la fase di declino della crescita. Cos,
se si utilizzano piccoli inoculi, trascorrer un considerevole periodo di tempo prima che quantit misurabili di tossina
vengano liberate. L'estensione di questo periodo di latenza dipende dalla dimensione dell'inoculo, dal tasso di crescita
e dal contenuto di ferro. Per ottenere la tossina con un minimo di ritardo, pertanto, stato ideato tale metodo che si
rivelato soddisfacente
Rilascio della porfirina dai ceppi C7 e C7 (# 3) in relazione al contenuto di ferro in media: come mostrato nella figura 3,
con concentrazioni crescenti di ferro, la porfirina rilasciata diminuita ugualmente per entrambi i ceppi
Approfondiremo i difetti genetici del trasporto ed utilizzo del ferro ed i difetti del riciclo del ferro
Iron-refrectary iron deficiency anemia (IRIDA)
Lanemia da carenza di ferro, in inglese Iron-refrectary iron deficiency anemia, una condizione caratterizzata di
recente: trattasi di anemia ereditaria recessiva simile allanemia sideropenica, ma caratterizzata da incapacit d'assorbire
il ferro per eccessiva produzione dellormone regolatore epcidina. Lanemia non risponde al ferro orale e risponde solo
parzialmente al ferro parenterale, che viene sequestrato nei macrofagi: di qui il nome refrattaria
E forse la pi frequente anemia microcitica da alterazione genetica del metabolismo del ferro. Definita come entit
nosologica solo nel 2008 (Finberg et al, 2008) PubMed sono pubblicati in letteratura i casi di 50 pazienti appartenenti
a 32 famiglie di diversa origine geografica (De Falco et al, 2013) PubMed
Leccesso di epcidina, promuovendo la degradazione di ferroportina (Nemeth et al, 2004) PubMed, blocca il rilascio di
ferro al plasma e d luogo ad anemia ipocromico-microcitica con saturazione della transferrina estremamente ridotta e
con ferritina normale/elevata
I casi riportati in letteratura sono in genere di et pediatrica, ma, nonostante la sideropenia, ***mostrano crescita e
sviluppo psico-fisico normali***
Ipotransferrinemia
Lipotransferrinemia una condizione recessiva nota da tempo, caratterizzata da estrema riduzione della proteina di
trasporto del ferro (transferrina) nella circolazione
La patologia estremamente rara e le segnalazioni in letteratura sono sporadiche. La riduzione del trasporto nella
circolazione determina carenza di ferro grave a livello del midollo, mentre il ferro non legato alla transferrina (nontransferrin-bound-iron, NTBI) viene captato e si accumula nei parenchimi, soprattutto nel fegato, pancreas e cuore, per
cui lanemia si associa a sovraccarico di ferro
Anemia da difetto di DMT1
Il deficit di divalent metal transporter 1 (DMT1) una condizione autosomica recessiva causata da mutazioni inattivanti
nel trasportatore di metalli divalenti, essenziale nel ciclo endosomico del recettore della transferrina (Andrews,
2008 PubMed; De Domenico et al, 2008 PubMed). Si tratta di una patologia estremamente rara. I casi descritti in
letteratura appartengono a 4 famiglie. Il difetto di DMT1 si manifesta prevalentemente nella serie eritroide, mentre a
livello duodenale la carenza di DMT1 verosimilmente compensata dallassorbimento di eme. I soggetti affetti
presentano ridotto peso corporeo alla nascita e anemia microcita-ipocromica di varia gravit, che in alcuni casi ha
richiesto supporto trasfusionale nelle prime settimane di vita (Iolascon and De Falco, 2009) PubMed.
A differenza dellanemia sideropenica i livelli di ferro, saturazione della transferrina e ferritina sono elevati, mentre il
recettore solubile della transferrina (sTfR) elevato (Tabella II), come nella sideropenia, segno di utilizzo insufficiente di
ferro e di eritropoiesi ferro-carente. La dimostrazione del difetto molecolare richiede la determinazione della sequenza
nucleotidica del gene DMT1. Sovraccarico di ferro epatico presente in quasi tutti i pazienti noti. I valori di epcidina
sono normali/ridotti
La Vitamina C rende inattiva la tossina difterica ed aiuta a proteggere le cavie dall'esito fatale dell'intossicazione da
difterite. E anche le cavie a cui sono state iniettate considerevoli quantit di questa sostanza diventano
temporaneamente negative o decisamente meno sensibili a piccole dosi della tossina, come determinato dai test
intercutanei. Gli esperimenti quindi indicano che la vitamina C svolge una parte importante nel meccanismo della
naturale resistenza alla tossina della difterite
Dopo il completamento di questo lavoro, si venuti a sapere che simili risultati con Vitamina C e tossina della difterite
sono stati presentati al meeting del 24 settembre 1934 alla French Academy of Sciences, da E. Harde
Inactivation of bacteriophage
The oxidation of cysteine splits hyaluronic acid (Skanse & Sundblad, 1943), while the oxidation of glutathione kills
trypanosomes (Sfrangewuys 1937), and that glutathione + metal ions has a detoxicating effect on several bacterial
toxins, among others diphtheria toxin (Petherick & Singer 1944). The inactivation of bacteriophage by cysteine and
glutathione, as well as by ascorbic acid, which was found by Lominski (1936) may also have been due to the oxidation of
these substances
------------L'ossidazione della cisteina divide l'acido ialuronico (Skanse & Sundblad, 1943), mentre l'ossidazione del glutatione
uccide i tripanosomi (Sfrangewuys 1937), ed il glutatione + ioni metallici ha un effetto disintossicante su pi tossine
batteriche, fra cui anche quella difterica (Petherick & Singer 1944). L'inattivazione del batteriofago da parte della
cisteina e del glutatione, nonch da parte dell'acido ascorbico -trovato da Lominski (1936)- pu anche essere dovuta
all'ossidazione di queste sostanze
Diphtheria with polyneuropathy in a closed community despite receiving recent booster vaccination
It is generally considered that a high rate of vaccination will protect a community against epidemic diphtheria. When
diphtheria re-emerged in the late 1980s and early 1990s in Eastern Europe and Russia, including Latvia, cases of
diphtheritic polyneuropathy (DP) occurred. Three major factors contributed to this Latvian diphtheria epidemic:
declining childhood immunisation rates, declining immunity in previously vaccinated adults, and the importation of
diphtheria from neighbouring countries.
The maximum incidence of Diphtheria in Latvia was reached in 1995 with 369 cases and 27 deaths, a rate of 14.6 per
100 000. In 1995, the vaccination schedule was modified so that the second and third diphtheria booster doses were given
at 7 and 14 rather than at 9 and 15 years of age. A mass vaccination campaign was initiated, targeted at providing at
least 90% of adults between the ages of 25 and 60 with at least one booster dose of diphtheria toxoid vaccine
RESULTS
Patient characteristics
The 20 patients with diphtheritic polyneuropathy (DP) were 1824 year old males with an average age of 19.7 years.
Bacterial culture for Corynebacterium diphtheria (b.v. gravis) was positive in 10; it should be noted that antibiotic
administration had been common prior to admission to hospital as prophylaxis, or on suspicion of diagnosis, during the
3 days over which this diphtheria outbreak developed. All 20 showed pharyngeal or tonsillar evidence of diphtheritic
infection, two neck oedema, and 17 electrocardiographic myocarditis. Most (15 or 75%) were hospitalised in the
Infectology Centre within the first 3 days of the localised infection. Five others were admitted from the 6th to 30th days.
A total of 14 patients (70%) required treatment in specialised neurological departments