Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
4 Editoriale
di Enrico Malucelli
5 Progetti e Istituzioni
Mississippi Jazz, un fiume di note. Progetto
interscolastico sulla storia della musica
jazz dagli albori agli anni Quaranta
di Enrico Malucelli
di Elio Salvioli
16 Manualistica
di Corrado Guarino
JamSession
Semestrale di pedagogia e
didattica afroamericana.
N.II, 2, gennaio-giugno 2005
------Direttore responsabile:
Vincenzo Caporaletti
Direttore:
Enrico Malucelli
---Impaginazione grafica:
Gabriele H. Marcelli
---http://www.sidma.it
Contatti:
jamsession@sidma.it
________________
SIdMA
Editoriale
Progetti e Istituzioni
Mississippi Jazz, un fiume
di note.
Progetto interscolastico
sulla storia della musica
jazz dagli albori agli anni
Quaranta
di Enrico Malucelli
Presentazione
Il presente progetto stato realizzato
nellanno scolastico 2001/02 nellambito delle
attivit del NOS, Nuovo Obbligo Scolastico, che da
due anni stato eliminato nella scuola
JamSession
Rivista di pedagogia e didattica della musica afroamericana
Progetti e Istituzioni
di tecniche e di opportunit atte a promuovere la
formazione integrale della persona sia sul piano
dellinteriorizzazione dei saperi che su quello,
propriamente, umano e interpersonale. E prevista
una serie di concerti musicali e di lezioni/concerto
con letture di testi letterari e proiezioni
cinematografiche che vengono a configurarsi come
occasione di forte impatto e di significativa
condivisione delle diverse tipologie legate al
linguaggio artistico in senso globale.
Scuole aderenti
Diverse le tipologie degli istituti aderenti sia
per indirizzo degli studi (due scuole medie, un
istituto professionale e un liceo linguistico), sia
per appartenenza territoriale (province di Ferrara
e Bologna).
Liceo G. Cevolani , scuola capofila del
progetto, Cento (Fe)
Istituto professionale IPSIA F.lli Taddia,
Cento (Fe)
Scuola media statale Il Guercino , Cento
(Fe)
Scuola media statale G. Mameli, San
Giovanni in Persicelo (Bo)
Finalit
Coinvolgere gli studenti nel discorso musicale
Favorire la cooperazione interscolastica
Educare allinterculturalit
Stimolare i processi di insegnamento e di
apprendimento
Sviluppare la multimedialit applicata
Specificare lazione didattica dal knowledge
provider alla knowledge integration
Obiettivi generali
Educare alla variet e alla complessit delle
forme espressive
Favorire gli approcci interdisciplinari e
trasversali dei saperi
Educare alla conoscenza dei codici culturali
Favorire la fruizione globale della
comunicazione
Diffondere la musica come fattore educativo
Stimolare la capacit di organizzare
autonomamente le conoscenze acquisite
Obiettivi specifici
Conoscere gli aspetti socio culturali legati
alla musica jazz
Favorire le specificit estetiche del linguaggio
musicale
Diffondere la conoscenza degli strumenti
musicali
Favorire e specificare lazione informatica e
multimediale
Educare allalfabetizzazione dei linguaggi
verbali e non verbali
Utilizzare codici e canali comunicativi
settoriali e globali
Conoscere le dinamiche tra contesto storicogeografico e ambiente/genere musicale
Favorire lo sviluppo delle conoscenze
linguistiche specifiche (inglese, francese)
Riconoscere nellestetica musicale le
coordinate socio-antropologiche
Contenuti
In questo segmento i contenuti, ovvero gli
argomenti, i temi da sviluppare o a cui fare
riferimento rivestono un ruolo fondante e
fondamentale per la riuscita del progetto. il
fulcro su cui poggia tutto lapparato progettuale
che d il senso della consistenza formativa,
didattica, epistemologica e i sensi dellapplicabilit
del discorso musicale a tutto tondo, proprio con
quella cognizione cui si faceva riferimento
precedentemente. Il ventaglio delle proposte
contenutistiche evidente, cos come la
potenzialit applicativa agli ambiti disciplinari.
Tutte le discipline sono coinvolte, ragione per cui
ogni docente ri-trova punti di aggancio con il
progetto. Gli argomenti seguenti sono stati
suggeriti dal coordinatore del progetto ai singoli
docenti del consiglio di classe con copie
fotostatiche, videocassette, pubblicazioni e saggi di
riferimento. Lobiettivo era duplice: da una parte
creare
e/o
suggerire
occasioni
di
approfondimento, dallaltra evitare facili luoghi
comuni o una superficialit di metodo che avrebbe
JamSession
Rivista di pedagogia e didattica della musica afroamericana
Aree disciplinari
La valenza dellarea pi funzionale e allargata
rispetto a quello di disciplina. Nellarea linguistica
rientra, oltre al concetto composito di lingualingue, anche linsegnamento dei linguaggi non
verbali presente allinterno del curricolo del liceo
delle scienze sociali. Proprio quello liceale si
connota come uno degli ambiti di forte
contestualizzazione e diffusione della musica jazz
nelle scuole nelle sue implicazioni multimediali,
informatiche e artistiche.
Umanistica
Linguistica
Informatica
Artistico musicale
Metodologia
Questa una sezione particolarmente delicata, in
quanto il successo o meno di un progetto non
dipende soltanto da cosa, ma da come viene
comunicato. Il know how se importante
nellattivit didattica di tutti i giorni, nella musica,
e segnatamente nel jazz, acquisisce una valenza
prioritaria in quanto si parla in un codice che non
fa parte del quotidiano mondo musicale dei
giovani, sempre pi abituati ad ascoltare il rock, il
metal, con la plateale complicit dei media.
Attingere a strategie diverse e diversificate, a modi
multimediali, ai linguaggi sonori rappresenta il
modo nuovo, diverso dal solito, per arrivare,
appunto, a parlare di musica afro americana agli
studenti.
Lezioni frontali
Lavori di gruppo
Laboratorio
Project work
Materiali audiovisivi
Riviste di settore, magazine
Cineforum
Condotte di ascolto
Lucidi
Computer e internet
Role playing
Apertura di un forum ( link, newsletters,
pagina web, faq)
Siti internet
Progetti e Istituzioni
Work shop
Destinatari
Le classi terze delle scuole medie e le classi prime
degli istituti superiori. Il progetto ha coinvolto 4
scuole, 10 classi, 219 studenti.
Risorse umane
Fondamentale il ruolo assunto dagli esperti
esterni. unaffermazione apodittica, ma occorre
sottolinearne la pertinenza, in quanto lesperto
colui che conosce gli argomenti e crea
opportunit di approfondimenti tematici. Unaltra
rilevante funzione quella di rapportarsi con i
docenti che partecipano al progetto nellottica del
lavoro di equipe che consente la realizzazione di
unefficace ricaduta didattica del progetto
musicale.
Tempi di realizzazione
Le attivit si sono svolte al mattino e al pomeriggio
tenendo conto dei carichi di lavoro e della
disponibilit dei docenti coinvolti.
Monte ore
I docenti delle classi aderenti al progetto hanno
organizzato liberamente il monte ore a
disposizione nel senso che ogni consiglio di classe
ha distribuito le 54 ore di lavoro a seconda dei vari
ambiti disciplinari e della disponibilit dei docenti
coinvolti. un passaggio delicatissimo quello del
coinvolgimento dei docenti. Il rischio che si corre
di interferire nei tempi della programmazione
curricolare creando rallentamenti o eventuali
dispersioni didattiche. In realt, una condizione
facilmente controllabile e arginabile dato che i
contenuti del progetto sono perfettamente
pertinenti con quelli curricolari. Un esempio su
tutti: quale programmazione di antologia
(italiano), in un biennio superiore, non affronta il
problema del razzismo, dellinterculturalit o
dellintegrazione? Pleonastico, quindi, sottolineare
che questi temi trovano nella musica
JamSession
Rivista di pedagogia e didattica della musica afroamericana
E.M.
La definizione di
musica afroamericana.
Primo anno di corso ai
Conservatori
di Stefano Zenni
10
11
JamSession
Rivista di pedagogia e didattica della musica afroamericana
binario/ternario, contrametricit,
periodicit, incastri, variazioni,
ritmi asimmetrici regolari e
irregolari, con esempi da vari
repertori afroamericani e europei.
Sono studiate le corrispondenze
con i ritmi afroamericani. E
approfondito
il
caso
del
secondary rag.
2. Storia di un ritmo
afroamericano: il ritmo puntato.
Per esemplificare i complessi
intrecci migratori e trasformativi,
si prende il cosiddetto ritmo di
habanera e se ne traccia la lunga
e articolata vicenda dai ritmi
yoruba alla country dance
rinascimentale
attraverso
le
contredanses haitiane, la musica
classica cubana, Gottschalk, Bizet,
Cervantes e poi il ring shout,
ragtime, jazz, rhythmnblues,
muovendosi poi verso il Brasile di
Nazareth e la milonga argentina,
fino a Piazzolla e alla canzone
italiana,
seguendo
le
trasformazioni nel corso dei secoli
attraverso tre continenti e
repertori diversi.
3. Livelli metrici e modulazioni
temporali.
Sulla scorta degli studi di
Caporaletti, sono dispiegate e
esemplificate tutte le forme di
modulazione temporale e di
stratificazione metrica nel
jazz.
D. QUESTIONI DI STORIA
1. Arte e progresso.
E affrontato il falso problema del
progresso nellarte facendo riferimento
agli studi di Ernest Gombrich traslati
nellambito della
musica classica europea e del jazz.
2. Modelli di narrazione di storia
dellarte.
Sono illustrati i problemi della
narrazione storica diacronica e sincronica,
rifacendosi alla posizione di
12
S.Z.
Bill Evans
13
JamSession
Rivista di pedagogia e didattica della musica afroamericana
14
NOTA
Elio Salvioli incontra Bill Evans nel modo pi
semplice che si possa immaginare. La nave da
crociera su cui suonava Salvioli, dopo aver
compiuto il solito viaggio nel mar dei Caraibi,
ogni sabato attraccava a New York.. In una di
queste pause, Salvioli entr in un megastore di
strumenti musicali e dopo aver strimpellato sui
pianoforti e aver scartabellato qualche disco,
chiese al commesso chi potesse dargli lezioni di
pianoforte jazz. La risposta fu immediata: Bill
Evans. Salvioli pens si trattasse di uno di quei
magnifici casi di omonimia, ma la replica fu
immediata: Bill Evans, proprio quel Bill Evans.
Detto, fatto. Ogni sabato, per sei mesi, Salvioli
bussava alla porta del grande pianista.
15
Manualistica
LArrangiatore completo.
Breve rassegna della
manualistica di
arrangiamento per
orchestra jazz
di Corrado Guarino
A Chieti in Jazz, il seminario organizzato dalla SIdMA, i compositori e arrangiatori verificano i propri lavori
con unorchestra residente, che poi li suona in concerto. Nella foto di Barbara Tucci, Roberto Spadoni
dirige la SIdMA Jazz Orchestra durante le prove di un pezzo dellallievo Duccio Bertini (a destra).
16
Manualistica
per unorchestra jazz che preveda solisti
improvvisatori: sono evidentemente attivit
musicali che implicano per buona parte
competenze differenti.
I manuali attualmente in commercio
rispecchiano questa ambiguit e sono
naturalmente condizionati dalle esperienze
professionali dei rispettivi autori. Ci che in
genere si pu trovare negli scaffali dei negozi
specializzati si pu dividere a occhio e croce in
tre categorie:
a. I
manuali
orientati
prevalentemente ai problemi della
strumentazione.
b. Quelli che propongono voicings
e impasti orchestrali, grooves ritmici
ecc., cio prevalentemente formule
sperimentate che servano da esempio,
in genere nello stile musica duso.
c. Quelli di orientamento pi
jazzistico, che in genere insistono sui
voicings e tengono conto in qualche
modo
del
problema
scritturaimprovvisazione.
Avendo come obiettivo la big band jazz,
chiaro che un bravo arrangiatore deve
raggiungere un alto livello di competenza in tutti
e tre questi ambiti (oltre che ovviamente una
solida preparazione armonico-compositiva di
base). Sar quindi costretto a consultare non un
unico manuale ma testi differenti, che potranno
completarsi a vicenda.
Non sono in grado di dare un quadro
completo dei sussidi esistenti attualmente in
commercio; far quindi una breve presentazione
di quattro testi che, tra quelli che mi sono
capitati per le mani, ritengo siano i meglio
organizzati e nellinsieme forniscano risposte alla
maggior parte dei problemi cui un allievo in
genere si trova di fronte.
1.
Dick Lowell & Ken Pullig,
Arranging for Large Jazz Ensemble.
Testo di recente pubblicazione (2003), edito
a cura del celebre Berklee College of Music di
Boston. Si tratta di un vero manuale concepito
con un lodevole sforzo di completezza e
17
JamSession
Rivista di pedagogia e didattica della musica afroamericana
Nestico,
18
Manualistica
Bob Brookmayer; Steve Lajoie, Gil Evans &
Miles Davis, analisi delle opere nate dalla
collaborazione dei due grandi del jazz. Inoltre di
grande aiuto possono essere le analisi contenute
nei quattro volumi di Gunther Schuller, Il Jazz,
Il periodo classico e Lera dello Swing,
per i capitoli dedicati alle orchestre.
Come sa qualunque musicista, i libri sono
utili ma il mestiere si impara specialmente con la
pratica e con lascolto dei grandi maestri. Questo
vale anche per la composizione e
larrangiamento. Ogni studio in questo campo
sar quindi veramente produttivo solo se
comprender:
- Lascolto dei dischi delle big
band storiche e possibilmente lanalisi
delle relative partiture. Qualche anno fa
ne circolavano pochissime, oggi la
situazione notevolmente migliorata;
consiglio in particolare le partiture
originali di Duke Ellington pubblicate
recentemente a cura dellistituto Jazz At
Lincoln Center diretto da Wynton
Marsalis.
- La possibilit di ascoltare ci
che si scrive, suonato da unorchestra
vera, anche se non professionale.
Scrivere e avere il riscontro immediato
di cosa funziona e cosa deve essere
modificato una scuola infinitamente
pi efficace e veloce di qualunque
esercizio a tavolino (a proposito, attenti
ai sequencer elettronici: sono utili ma
spesso ingannevoli, specie nelle fasi
iniziali dello studio).
C.G.
Testi citati:
- D. Lowell & K. Pullig, Arranging
for Large Jazz Ensemble - Berklee Methods,
Hal Leonard 2003
- Giancarlo Gazzani, Workbook
composizione e arrangiamento per jazz
orchestra, Polyhymnia Rugginenti, Milano
1995
- Sammy Nestico, Larrangiatore
completo, Piccolo Conservatorio, Milano
1998
- Rayburn Wright, Inside the score,
Kendor Music, Delevan (NY) 1982
- Fred Sturm, Changes Over Time:
the Evolution Of Jazz Arranging, Advance
Music 1995
- Steve Lajoie, Gil Evans & Miles
Davis 1957-1962 Historic Collaborations,
Advance Music 2003
- Gunther Schuller (a cura di M.
Piras), Il jazz. Il periodo classico Le
origini (Oliver, Morton, Armstrong), Edt,
Torino
- Gunther Schuller (a cura di M.
Piras), Il jazz. Il periodo classico Gli anni
Venti (Bix, Bessie Smith, Henderson,
Ellington) Edt, Torino
- Gunther Schuller (a cura di M.
Piras), Il jazz. Lera dello Swing I grandi
maestri (Goodman, Ellington, Armstrong),
Edt, Torino
- Gunther Schuller (a cura di M.
Piras), Il jazz. Lera dello Swing Le grandi
orchestre nere (Lunceford, Basie, Hines,
Hampton), Edt, Torino
19