Il brano comincia con una vamp di do minore, eolio, che è la tonalità del brano, come
possiamo evincere anche dai 3 bemolle in chiave che richiamano il Mib (relativa
maggiore di Do-):
4 battute da 4/4 che alternano la stessa idea andando dal do minore a, un tono sopra, re
minore.
Il basso suona per l'appunto un pedale di do, alternando alla tonica il sol (dominante).
Da notare l'utilizzo del terzo e del quarto rivolto degli accordi, nonché la dissonanza di
semitono fra la 9 e la b3, che però viene stemperata all'interno di un contesto consonante.
Nelle prime 4 battute il basso mantiene il do minore (all'ottava inferiore questa volta)
alternato alla sua dominante.
Gli intervalli che si vengono a creare, rispetto alla linea melodica superiore, sono quindi
di 2 tipologie:
Nelle successive 2 battute di fa- e poi di nuovo di do-, Oliver Nelson applica gli stessi
principi, seguendo la struttura del blues.
A battuta 13 parte un obbligato che "espande" la classica griglia blues fino a battuta 18:
il basso sale cromaticamente per semitoni, da re fino al fa#, poi riscende allo stesso modo
tornando a re, poi ancora re#, mi, fa.
La melodia superiore si ripete uguale (do, mib, do, do legato al successivo ciclo da 4, tutti
ottavi) su block-chords cromatici ascendenti, creando un senso di tensione e di instabilità
tonale.
dal basso verso l'alto, le quattro voci si elaborano come tonica, 4 giusta, b7, b3 (o b10
sarebbe più corretto).
Da metà battuta 18 fino a fine 19 si torna in do minore, ripristinando gli schemi del blues
e gli stessi principi arrangiativi iniziali.
A battuta 20, infine, abbiamo Sol, la dominante, armonizzato come un "blocco A", il
quale rilancia al chorus successivo che si ripete identico.