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649004
LOSSERVATORE ROMANO
POLITICO RELIGIOSO
GIORNALE QUOTIDIANO
Non praevalebunt
Unicuique suum
Anno CLIV n. 67 (46.609)
Durante lincontro con lassociazione Libera il Pontefice si rivolge agli uomini e alle donne della mafia
Convertitevi
lo chiedo in ginocchio
Lascolto
dei nomi
Forse mai era accaduto che un Papa
ascoltasse cos a lungo la lettura di
centinaia di nomi, uno dopo laltro.
In tutto 842, di uomini, donne, persino bambini (ben 82), ognuno vittima
della mafia. A capo chino il vescovo
di Roma era assorto, in preghiera, insieme a centinaia di persone, credenti
e non credenti, in una giornata della memoria e dellimpegno. Per tenere viva appunto la memoria, nome
per nome, di chi dalla mafia stato
ucciso, presenti molti familiari degli
assassinati, e manifestare la volont
di combattere la corruzione insieme a
chi lo fa ogni giorno.
Al termine della proclamazione dei
nomi Papa Francesco ha parlato.
Sommessamente, carico di dolore ma
aperto alla speranza, perch la responsabilit ha puntualizzato
prevalga sulla corruzione, da dentro, dalle coscienze, e da l risanare,
affinch la giustizia prenda il posto
dellinequit, in un cammino che
esige tenacia e perseveranza. E ai parenti delle vittime ha detto grazie per
non essere rimasti nel chiuso della loro pena, ma perch al contrario vi
siete aperti, siete usciti per raccontare dolore e speranza.
Memoria e impegno, dunque, ma
anche e soprattutto parole rivolte ai
grandi assenti, gli uomini e le donne
della mafia. Parole improvvisate e
scandite, quasi sotto voce, dal Pontefice: Convertitevi, lo chiedo in ginocchio; per il vostro bene. E di nuovo, gravemente: Convertitevi, ancora
c tempo; per non finire allinferno.
quello che vi aspetta se continuate
su questa strada. Parole che hanno
richiamato alla memoria limplorazione di Paolo VI agli uomini delle Brigate Rosse per salvare Aldo Moro, il
grido di Giovanni Paolo II che nella
Valle dei templi ad Agrigento ricord
ai mafiosi il giudizio di Dio, il gesto
di Benedetto XVI che nel crepuscolo
palermitano fece fermare il corteo di
macchine per pregare in silenzio davanti alla stele di Capaci.
Tutto questo rimarr nella memoria. E sempre resteranno vivi i nomi
degli uccisi. Come il nome di Lazzaro
accolto nel seno di Abramo nella parabola raccontata da Ges nel vangelo di Luca. Che tace invece quello del
ricco negli inferi, rimasto senza nome.
PAGINA 8
Udienza al presidente
della Repubblica federale della Nigeria
y(7HA3J1*QSSKKM( +&!z!%!$!@!
g.m.v.
La prima parola
di Adamo
CHRISTIAN MOEVS
A PAGINA
Cinquantanni
della Fondazione Einaudi
SILVIA GUIDI
LUCETTA SCARAFFIA
A PAGINA 5
Violenze in Cisgiordania
TEL AVIV, 22. Ancora una giornata
di violenza in Cisgiordania. Tre
palestinesi sono stati uccisi allalba
durante unoperazione militare
israeliana nel campo profughi di
Jenin, nel nord del Territorio. Lo
hanno riferito fonti mediche e della sicurezza palestinese.
I soldati secondo le ricostruzioni fornite dalla stampa hanno
circondato alle prime ore del mattino una casa del campo profughi
per poter individuare e arrestare
un giovane esponente dellala militare di Hamas. Il giovane ha rifiutato di arrendersi ed stato ucciso
dai soldati. Loperazione ha susci-
NOSTRE INFORMAZIONI
Il Santo Padre ha ricevuto questa
mattina in udienza Sua Eminenza
Reverendissima il Signor Cardinale Marc Ouellet, Prefetto della
Congregazione per i Vescovi.
Nguyn Van Tot, Arcivescovo titolare di Rusticiana, finora Nunzio Apostolico in Costa Rica.
LOSSERVATORE ROMANO
pagina 2
Xi Jinping in Europa
Stallo politico
sulla crisi
venezuelana
sura dellinchiesta sulle possibili pratiche commerciali scorrette dei produttori di vino europei.
Obama ha proposto allAja anche
una riunione dei leader del G7 dedicata alla situazione in Ucraina e
alle prossime decisioni da adottare
per farvi fronte. Lo ha reso noto ieri sera il portavoce del consiglio per
la Sicurezza nazionale della Casa
Bianca, Caitlin Hayden.
Verso la ripresa
del dialogo
tra tamil e Governo
in Sri Lanka
Pyongyang effettua
test missilistici
LOSSERVATORE ROMANO
GIORNALE QUOTIDIANO
Unicuique suum
POLITICO RELIGIOSO
Non praevalebunt
Carlo Di Cicco
vicedirettore
Piero Di Domenicantonio
caporedattore
Gaetano Vallini
segretario di redazione
direttore generale
Truppe federali
a Rio de Janeiro
BRASILIA, 22. Truppe federali a Rio
de Janeiro per aiutare lamministrazione locale a combattere lescalation
di violenza da parte dei narcotrafficanti. Lannuncio della presidente
Dilma Rousseff stato dato ieri, al
termine di una riunione a Brasilia alla quale ha partecipato, tra gli altri,
anche il governatore della citt, Srgio Cabral Filho. La decisione stata
presa a seguito degli ultimi attacchi,
avvenuti pochi giorni fa, in almeno
tre favelas pacificate della metropoli
brasiliana. Negli scontri a fuoco il
comandante dellunit di polizia pacificatrice (Upp) di Manguinhos, Gabriel Toledo, rimasto ferito e alcuni
uffici della stessa polizia sono stati
dati alle fiamme.
I dettagli dellintervento delle forze federali saranno discussi luned
prossimo a Rio de Janeiro durante
Segreteria di redazione
telefono 06 698 83461, 06 698 84442
fax 06 698 83675
segreteria@ossrom.va
un incontro tra il ministro della Giustizia, Jos Eduardo Cardozo, e il capo di Stato maggiore delle forze armate, generale Jos Carlos De Nardi.
Negli ultimi mesi come riferisce
la stampa locale a Rio de Janeiro i
trafficanti sono tornati ad attaccare le
favelas pacificate (38 in tutto, finora,
su oltre duecento). E sono state undici le vittime tra le forze dellordine
da quando, nel 2008, il Governo locale ha avviato operazioni contro i
gruppi dei narcotrafficanti per reprimere le violenze, anche in vista dei
Mondiali di calcio del prossimo giugno e delle Olimpiadi del 2016.
Il ministro Cardozo ha ribadito
che il Governo centrale non preoccupato per la situazione a Rio: Abbiamo un eccellente piano di sicurezza per qualsiasi situazione possa presentarsi.
Tariffe di abbonamento
Vaticano e Italia: semestrale 99; annuale 198
Europa: 410; $ 605
Africa, Asia, America Latina: 450; $ 665
America Nord, Oceania: 500; $ 740
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Operazione
contro
le Farc
BO GOT, 22. Quattro guerriglieri delle Farc (Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia) sono stati uccisi nel corso di un
raid aereo nel nord ovest della
Colombia. Lo ha riferito ieri
lesercito colombiano, precisando che lattacco avvenuto in
una zona rurale nellarea di Dabeiba, nella provincia di Antioquia, dove era stato individuato
un accampamento dei ribelli.
Uno dei guerriglieri uccisi, identificato come Johnny Quinto,
era ricercato per la partecipazione a un attacco avvenuto nel
2002 nella citt di Boyaja, dove
morirono 108 civili.
Dal novembre del 2012 sono
in corso a Cuba colloqui di pace
tra le Farc e il Governo colombiano, ma finora non si ancora
giunti a una formale dichiarazione di cessate il fuoco bilaterale. Cinque i principali punti in
agenda: politica di sviluppo
agrario integrale; partecipazione
degli ex guerriglieri alla vita politica; fine del conflitto armato;
soluzione al problema del mercato della droga; risarcimento
per le vittime delle violenze.
Ma, nonostante il dialogo, le
operazioni militari proseguono
ininterrotte.
Nasce la prima
Eurocamera
in Argentina
BUENOS AIRES, 22. Ununica
Camera di commercio in rappresentanza di alcuni Paesi europei.
questo il senso dellaccordo
firmato a Buenos Aires che segna la nascita della prima Eurocamera in Argentina, alla quale
partecipano le Camere di commercio di sei Paesi (Italia, Germania, Francia, Gran Bretagna,
Svezia e Polonia). La nuova Eurocamera unistituzione che,
nella visione dei fondatori, dovr essere uno strumento di
coordinamento, progettualit e
moltiplicazione a disposizione
degli Stati membri e del tessuto
imprenditoriale europeo in Argentina. Tra gli obiettivi delliniziativa c anche lintenzione di
presentare alla Commissione europea progetti che possano rafforzare la collaborazione con
lArgentina e pi in generale
con il Mercosur (il mercato comune dellAmerica meridionale,
di cui fanno parte in qualit di
Stati membri Argentina, Brasile,
Paraguay, Uruguay e Venezuela)
in vista anche della firma di un
accordo di libero scambio.
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Banca Carige
Credito Valtellinese
LOSSERVATORE ROMANO
pagina 3
Continua
londata
di attentati
in Iraq
Il cinguettio
non si ferma
Annunciata dai sei Paesi membri della Commissione del bacino del lago Ciad
Due razzi
contro laeroporto
di Tripoli
Ancora scontri
armati
nel nord del Mali
La scena di un attentato attribuito a Boko Haram nella citt nigeriana di Maiduguri (Afp)
Accordo di confine
tra Luanda e Brazzaville
LUANDA, 22. I Governi dellAngola
e della Repubblica del Congo hanno trovato un accordo sulla demarcazione del confine comune nei
pressi di una localit teatro, nei mesi
scorsi, di incidenti armati che avevano coinvolto unit militari di entrambi i Paesi, minacciando di innescare una nuova crisi in unarea comunque da sempre critica. Lintesa
stata sottoscritta nella capitale angolana Luanda dal ministro degli Esteri locale, Georges Rebelo Pinto Chikoti, e dal suo omologo congolese
Basile Ikouib.
Laccordo riconosce la sovranit
di Brazzaville su Pangui, una cittadina del distretto di Niari teatro a
ottobre di unincursione di truppe
angolane che aveva portato alla cattura di oltre cinquanta militari congolesi. Di contro, lintesa stabilisce
lappartenenza allAngola della localit di Miconje, a sua volta teatro di
scontri armati.
Ucciso in Darfur
un operatore
della Croce rossa
KHARTOUM, 22. Un operatore
del Comitato internazionale
della Croce rossa (Cicr), il sudanese Najmaddin Salih Musa
Bishara, stato ucciso ieri ad
Al Fashir, nella tormentata regione occidentale del Darfur.
A quanto riferito dal Cicr stesso, la vittima, che lavorava come magazziniere, sarebbe stato
colpito da un proiettile vagante mentre tornava a casa dal
lavoro in automobile. Le circostanze esatte dellepisodio devono ancora essere chiarite.
Nel Darfur non trova ancora soluzione il conflitto civile
che si protrae da undici anni e
che soprattutto nella sua prima fase ha provocato centinaia
di migliaia di morti e una delle maggiori emergenze umanitarie di sempre, con tre milioni
di profughi.
Lo scorso 16 febbraio, un altro dipendente del Movimento
internazionale della Croce rossa e della Mezzaluna rossa era
stato ucciso in Sudan in seguito allesplosione di una mina
nel Kordofan meridionale, un
altra delle regioni sudanesi
teatro di conflitti armati. Il
Cicr presente in Sudan dal
1978. Attualmente, risponde in
primo luogo alle esigenze provocate dalle crisi belliche, fornendo acqua potabile, cibo,
sementi e attrezzi, ma opera
anche per ristabilire i contatti
nelle famiglie separate in seguito ai combattimenti.
Epidemia
di febbre emorragica
in Guinea
CONAKRY, 22. Una cinquantina di
casi di febbre emorragica di origine
non ancora accertata, 29 dei quali
mortali, sono stati registrati in Guinea. Lepidemia ha colpito in particolare la provincia sudorientale di
Nzerekor, caratterizzata dalle sue
vaste foreste. I primi episodi riscontrati risalgono al mese scorso, e ormai neppure la capitale Conakry
risparmiata dallemergenza.
Secondo un portavoce del ministero della Sanit, Sakoba Keita, i
test di laboratorio condotti in Francia per cercare didentificare il virus
non hanno finora prodotto risultati
concludenti. Lalternativa dovrebbe
comunque essere tra lebola e la febbre di Marburg, causate da agenti
patogeni molto simili, entrambi tra i
pi virulenti tra quelli in grado di
colpire gli esseri umani.
LOSSERVATORE ROMANO
pagina 4
La prima parola
di Adamo
sommo bene che poi ha cercato fuori
da se stesso tra le fronde del creato,
ignificare il trascendente condannandosi a uno stato di esilio
nella
natura
stessa esistenziale, sottolineato da come
delluomo: nel suo tratta- il pellegrino Dante si rivolge a lui
to linguistico De vulgari quando lo incontra: O pomo che
eloquentia, Dante afferma maturo/solo prodotto fosti (Para(contraddicendo la Genesi) che al diso, XXVI, 91-92).
Adamo era egli stesso la mela
momento della sua creazione Adamo parl, e che la sua prima parola che poi, attraverso uneclissi di cofu necessariamente un nome di Dio noscenza di s (orgoglio, illusione
(El), o come domanda o come di unesistenza autonoma, autosuffirisposta, e come grido di gioia, per ciente, finita), ha bramato come alglorificare Dio, e come segno della tro. Il riferimento ad Adamo come
pomo il culmine di una lunga
divinit in noi.
Per usare la bella espressione di meditazione dantesca sul pomo: gi
Giuseppe Mazzotta, per Dante il nel Convivio del poeta, il pomo emlinguaggio umano intrinsecamen- blematicamente il primo desiderio
te teologico, un movimento di pre- del bambino nella sua ricerca della
ghiera e di lode che
un porsi ai margini
dellabisso, dellabbandono di s. La poesia
il limite della lode, e
la lode lo della poesia, in un circolo infiPubblichiamo stralci di una relazione
nito, una fusione di sapresentata nel corso del convegno Dantes
cro e profano, che inIntellectual Formation che si svolto al
sieme affrontano il miNotre Dame Center di Roma per iniziativa
stero ultimo dellesidellUniversitys Devers Program in Dante
stenza, della vita e delStudies e dellOffice of Research and Italian
la morte. La preghiera
Studies.
non una rappresentazione della realt, bens unespressione di
gratitudine e di lode
che attua una realt, che rende rea- felicit (IV, XII, 16); nel Purgatorio, il
le ci che significa senza mediazio- pellegrino, conquistato dal nome di
ne: come la Commedia stessa, la tra- Beatrice come (...) fanciul (...) ch
sfigurazione della poesia della lode vinto al pome (XXVII, 45), rientra
nella teodia (Paradiso, XXV, 73), la nellEden ribaltando il modo in cui
preghiera costituisce il ponte tra Adamo lo ha perso. Il trionfo di
Cristo con cui iniziano i canti
del Cielo delle stelle fisse viene presentato come tutto il
frutto / ricolto del girar di
queste
spere
(Paradiso,
XXIII, 20-21); tali canti culminano nellarchetipo di quel
frutto, il pomo Adamo.
Il pomo la vera conoscenza
di s, lautorivelazione del divino
come nientaltro che se stessi, come
Francesco
lessere del proprio essere. Adamo
Messina
spiega che la cacciata dallEden
Adamo
non stata causata dallaver effetti(1929)
vamente mangiato la mela: Or, figliuol mio, non il gustar del legno
/ fu per s la cagion di tanto essilio, / ma solamente il trapassar del
segno (Paradiso, XXVI, 115-117). Il
trapassar del segno non significa
solo superare un confine, ma anche
violare, trasgredire un segno: le due
cose sono un tuttuno.
Attraverso leclissi della consapevolezza e dellamore dentro di s,
Adamo ha sfigurato se stesso come
segno o rappresentante del divino,
il che ha significato allo stesso tempo cercare inutilmente pi dai sensi, dal mondo, dalla spiegazione, di
quanto essi possano dare.
Le cose finite non possono saziare
listinto delluomo per linfinit, per
labbracciare lintera realt come se
stessi, per quanto si cerchi di divorare il mondo attraverso i sensi. N il
mondo pu fornire una soluzione al
mistero della vita, poich, come ha
osservato Wittgenstein, non come il mondo , il mistico, ma
che esso (...). I fatti contribuilesilio esistenziale nella selva oscu- scono tutti solo a porre il problema,
ra e la candida rosa, attraverso una non a risolverlo. Il pomo-Adamo
conoscenza sempre pi profonda di definisce il suo assaggio come il
s, in un processo che rinnova il gustar del legno, la delusione amara, non nutriente, di aver trapassamondo.
Nel Paradiso (XXVI), Adamo ci to/violato il segno, intrinseco a tutto
dice che allinizio ha chiamato Dio il ricercare e il divorare degli uomiI, ma che poi gli uomini hanno ni, nato dallorgoglio, dallillusione
chiamato il sommo bene El. Qual- dellio finito autosussistente.
siasi cosa possa significare
questo
cambiamento,
nel
Per quanto si cerchi
vernacolo
italiano
non pu che evocadi divorare il mondo attraverso i sensi
re un cambiamenle cose finite non possono saziare
to nella percezione
listinto delluomo per linfinit
teologica, laddove
Dio non pi visto
come prima persona
soggetto che la
base intima di tutti i soggetti in priLegno, trapassar del segno,
ma persona (cfr. Paradiso XXIX, 13- naturalmente sono espressioni che
15), bens come terza persona og- evocano lUlisse dantesco, che nel
getto (Vittorio Montemaggi).
suo legno (barca) ha trapassato il seQuesto cambiamento indica un gno delle Colonne dErcole, cercanvenir meno della conoscenza di s, do la conoscenza (valore e canounalienazione o alterit rispetto al scenza) attraverso un poco di
divino, in quanto lio umano non esperienza in pi, esplorando il
designa pi la pura consapevolezza mondo nei pochi giorni che rimao lessere, la fonte e il referente ultinevano ai suoi sensi (Inferno, XXVI,
mo di ogni possibile io, non
97-120).
pi una cosa sola con essa. Il nome
Il legno dellavidit insaziabile e
di Dio instabile perch gli uomini
della futile ricerca della conoscenza
sono segni instabili del divino.
Il fatto che lo stesso Adamo fos- di Ulisse trovano una risposta nel
se frutto del giardino della creazio- legno del sacrificio di s, della crone, immagine e incarnazione del ce (Paradiso, XIX, 105).
di CHRISTIAN MOEVS
Il viaggio di Pio
VII
(1815, particolare)
VII
in Francia
Alle frontiere
della pace
sdegnando musei e occasioni di Roma chiuse in qualche modo se non per le allusioni alla rivovita culturale, e incontrando la questo periodo tormentato.
luzione e alle sue vittime. In
l libro di Jean-Marc Tic- popolazione e le rappresentanze
Si pu ravvisare analogia fra realt, sia secondo fautori che dechi Le Voyage de Pie VII diplomatiche. E tuttavia il lungo un tale susseguirsi di alti e bas- trattori del viaggio (e secondo
Paris pour le sacre de Na- viaggio resta come sommerso in si e la parabola ascendente e di- una frase rivolta da Pio VII allo
polon (1804-1805). Reli- un paesaggio i cui rilievi circo- scendente (sempre secondo una stesso dotto abate), la premura
gion, politique et diplomatie
certa visione della storia) del Pontefice si concentrava sullo
(Paris, Honor Champion, 2013,
di Pio VII? In quali termi- stato spirituale della popolaziopagine 599, euro 105, premessa di
ni va misurato il succes- ne. N si tratt soltanto, e grosGli
otto
dragoni
a
cavallo
Jacques-Olivier Boudon) si inseriso pontificio? Ticchi con- solanamente, di singole ritrattasce nellampio filone che vede lo
fessa che il progetto inizia- zioni (che pure vi furono), quanassegnati come scorta in Etruria
studioso francese impegnato da
le era di approfondire lin- to di un diffuso progetto di rinon
affiancavano
la
carrozza
decenni sui bons offices dei Pontedagine sulla seconda for- conciliazione e di pace che acfici in favore della pace mondiale,
zata trasferta francese di compagn il Papa per tutto il
per non impedire
culminando nel volume dello
Papa Chiaramonti, depor- viaggio, secondo la preghiera rela
benedizione
al
popolo
stesso Ticchi Aux frontires de la
tato nellestate 1809 e de- citata ogni mattina a partire dalla
paix: bons offices, mdiations, arbitenuto prima a Savona e messa celebrata sabato 3 novemdurante il viaggio
trages du Saint-Sige 1878-1922
poi a Fontainebleau sino bre, allindomani della partenza,
(cole franaise de Rome, 2002).
al 1814.
a Viterbo nella cappella di santa
Se i viaggi a Mosca dei monsiDecisiva si rivelata la
Rosa: In viam pacis et prosperignori Serafino Vannutelli e Anto- stanti comprendono da un lato la scoperta di una cronaca assai dettatis dirigat pontificem nostrum
nio Agliardi (rispettivamente 1883 firma del concordato 1801, dallal- tagliata del primo viaggio, redatta
e 1896, pontificato di Leone XIII) tro le delusioni legate alla depor- dallabate Francesco Cancellieri. Pium omnipotens et misericors
vengono accostati anacronismo tazione dello stesso Pio VII nel Letterato di formazione gesuitica, Dominus, et angelus Raphael codichiaratamente ardito alle co- 1809, o ancora il Congresso di Cancellieri fu scelto come segre- mitetur cum eo in via, ut cum
siddette nunziature volanti di Vienna.
tario particolare dal cardinale pace, salute et gaudio revertatur
Paolo VI nellEuropa dellest,
Una trasferta di tale portata Leonardo Antonelli, collaboratore ad propria.
Gli otto dragoni a cavallo asseineccepibile il criterio che condu- era per giunta inusitata se si ec- di fiducia di Pio VII (e gi di Pio
ce Ticchi a spaziare con lindagi- cettua, su un piano totalmente VI) in tema di rapporti interna- gnati come scorta allingresso nel
regno di Etruria avevano lordine
ne archivistica, non
di precedere o seguire la carrozza
tralasciando alcuna
abbondantemente provvista di
sede documentaria
vetri ma mai di affiancarsi al
per quanto periferiPapa, per causa della benedizioca, per allargare
ne che consueto dare al popolo
spiragli sfuggiti alla
cammin facendo.
storiografia accademica o frettolosaPassando per Firenze (dove si
mente archiviati, nelregistra la guarigione miracolosa
la peggiore acceziodi una carmelitana), Modena,
ne del termine. il
Parma, Torino (dove il Papa vecaso del viaggio a
nera la Sindone) e Lione, di
Parigi intrapreso nel
frontiere Pio VII ne attravers
novembre 1804 da
parecchie: non solo quelle terriPio VII, allora poco
toriali e politiche e sociali (basta
pi che sessantenne,
unocchiata allinstabile scacchiein risposta al desidere filoborbonico o filofrancese),
rio di Napoleone
ma anche le non poche voci
Bonaparte, espresso
scettiche o decisamente critiche
alquanto
informalche ne avversarono lattuazione
mente, che il Papa
(accuse di opportunit politica
assistesse alla sua inarrivarono qua e l pure a livello
coronazione.
popolare).
Jacques-Louis David, Incoronazione di Napoleone (1805-1807, particolare)
Non credendo a
Papa Chiaramonti reag dimouna storia disegnata
strandosi non alieno alle sfide; e
per picchi e avvalladovette produrre lo stesso effetto
menti, n tanto meno per eclissi, diverso, lepoca avignonese. Un zionali, fortemente voluto da Pa- in alcuni del suo seguito, che suTicchi stato incuriosito dal rela- precedente prossimo fu, in qual- pa Chiaramonti nella cerchia pi
perarono iniziali titubanze legate
tivo silenzio storiografico intorno che misura, il viaggio di Pio VI a stretta al seguito della delicata
allet, alla salute e alle oggettive
a un evento molto pi esteso, nel Vienna nel 1782. Papa Braschi si missione estera. Perdutosi lorigicomplessit della trasferta, inclutempo e nello spazio, del couron- era recato in Austria di propria nale, la ricerca stata condotta
so Cancellieri. Il quale, docunement immortalato da Jacques- iniziativa, malgrado le reticenze sul manoscritto 2131 della Bibliomentatosi a dovere per il compiLouis David quadro che il Pa- dellimperatore Giuseppe II, per teca Angelica di Roma, che una
to che gli era stato assegnato, fu
pa e il seguito ebbero modo di appianare le difficolt legate alle copia di buon livello redatta
vedere. Viaggio meticolosamente demaniazioni, ed era rimasto nel- dallerudito perugino Serafino capace di restituire un filmato
dellepoca ricco di persone e detpreparato, che si protrasse per la capitale degli Asburgo dal 22 Siepi.
Laspetto politico non quasi tagli, che va oltre levento e lo
pi di sei mesi, dal 2 novembre marzo al 22 aprile. Anche allora,
contestualizza.
mai
menzionato
da
Cancellieri,
1804 al 16 maggio 1805, e rappre- bench limperatore non avesse
sent soprattutto per il Pontefice ceduto in quasi nulla, una folla
loccasione di visitare numerose immensa si era assiepata per ricepopolazioni e parrocchie transi- vere la benedizione papale. Lo
tando nella penisola e in Francia, scrive limperatore a suo fratello,
riconciliandosi ad esempio piena- il granduca di Toscana Pietro
mente sulla via del ritorno con il Leopoldo, il quale giudica impervescovo di Pistoia dopo il sinodo donabile e scandaloso latteggiadel 1786, e destando ovunque un mento del Pontefice. Com noto,
entusiasmo molto al di l del ce- Pio VI fu poi deportato e acclaAltro che simbolo della superbia umana che si contrappone
mato anche durante questo serimoniale.
al Creatore, Prometeo stato fino allIlluminismo un
A Parigi il Pontefice rimase condo forzato viaggio e lasci
precursore di Cristo. E come tale va riscoperto. La
molto pi a lungo di quanto la la vita a Valence. La successiva
provocazione giunge da un articolo di Andrea Vaccaro
circostanza richiedesse, non di- traslazione delle sue spoglie a
pubblicato sullAvvenire del 22 marzo. Ancora oggi, si
legge, il mito di Prometeo continua a ispirare espressioni
artistiche e variazioni intepretative, eppure nella cultura
contemporanea sembra essersi cristallizzato, anche
linguisticamente, il solo significato di auto-salvezza umana in
chiave anti-religiosa. Questa lettura aggiunge Vaccaro
non pu non suscitare, teologicamente, dispiacere e disagio,
VI
specie nel ricordare con nostalgia i bei tempi antichi che
videro la profonda amicizia tra Ges (leggasi: i cristiani) e
Prometeo, la cui figura era a tal punto simbolo cristiano
Il 4 dicembre 1968 usciva nelle edicole italiane il nuovo quotida accompagnare e proteggere il viaggio nellaldil in
diano cattolico Avvenire, risultato della fusione tra LItalia
numerosi fronti di sarcofago. Tutto cambiato nel
e LAvvenire dItalia. Oltre che segnare una tappa nella storia
Settecento, quando in un crescendo ateistico che
del giornalismo, levento costitu anche una pagina importante
dallIlluminismo giunge fino a noi, si staglia il Prometeo di
nella storia della Chiesa italiana. Importante, ma poco conosciuVoltaire simbolo di eterno divorzio tra la la Terra e il
ta: ed questo vuoto che il volume di Eliana Versace, Paolo VI e
Cielo. Cos, conclude lautore dellarticolo, Prometeo, da
Avvenire (Roma, Studium, 2013, pagine 187, euro 16,50) vuole
prefigurazione di Cristo elargitore di doni, si trasformato
colmare. Autentico fondatore del giornale, Papa Montini non gli
nellAdamo disobbediente che vuol diventare onnipotente a
fece mancare mai il sostegno, ritenendolo indispensabile strudispetto di Dio, suscitandone lira.
mento di evangelizzazione.
di ISABELLA FARINELLI
Prometeo cristiano
Paolo
e Avvenire
Notre Dame
LOSSERVATORE ROMANO
Luigi Einaudi
presidente della Repubblica Italiana
ricevuto da Papa Pio XII
(15 dicembre 1948)
Che fortuna
quella borsa
Cervelli in palestra
di LUCETTA SCARAFFIA
di SILVIA GUIDI
Tempo di anniversari per la Fondazione
Einaudi, che il 24 marzo celebra il 140
della nascita del fondatore e i primi cinquantanni della sua attivit; abbiamo fatto qualche domanda ad Amalia De Luigi,
responsabile della biblioteca, dopo una
veloce (e necessariamente silenziosa, per
non disturbare il lavoro dei tanti studiosi
presenti) visita guidata che ha svelato la
prospettiva neobarocca della suggestiva
scalinata di Palazzo DAzeglio a Torino,
dove la fondazione ha sede dal 1970. Un
luogo dove ordine, rigore e sovrabbondanza decorativa vivono fianco a fianco illuminandosi a vicenda, riflettendo, daltra
parte, la cifra caratteristica della citt, dove la trama ortogonale delle strade sovrastata dalla fuga ellittica delle cupole
barocche, e la sobriet illuminista rassicurante e borghese
della lunga teoria dei
portici convive con la
ricchezza
vertiginosa
del santuario della
Consolata.
chi di prestigio
presso la Banca
mondiale, il Fondo
monetario internazionale, la Banca
dItalia, le Commissioni dellUnione europea oppure
insegna in universit italiane o straniere o, ancora, dirige o collabora con musei,
istituti culturali, biblioteche e archivi. Tra
i pi noti ricordo Franco Bernab, amministratore delegato di Telecom Italia,
Francesco Forte (gi ministro delle Finanze e per il Coordinamento delle politiche
comunitarie), Ernesto Galli della Loggia
storico ed editorialista del Corriere della
Sera. Galli della Loggia fu borsista della
fondazione nel 1971 e lavor su una ricerca
sul tema Il commercio estero dellItalia
nel periodo dellindustrializzazione
(18261914). Anche in seguito mantenne i rapporti
con la fondazione e
specialmente con Mario
Einaudi,
primogenito
dello statista.
Nonostante questo, per,
lapporto economico delle
istituzioni pubbliche diminuito sempre di pi
nel corso degli anni.
pagina 5
Ma aumentato il
sostegno da parte della
San Giacomo Charitable Foundation, legata
alla famiglia Einaudi.
La fondazione, pur con
personale ridotto rispetto al passato, ha
ampliato lorario di
apertura a dieci ore al
nel 1953
giorno, ed stato costantemente assicurato
laggiornamento della
biblioteca che attualmente dispone di oltre 245.000 volumi e circa 3.700 riviste;
siamo uno dei pochi centri di cultura,
pubblici e privati, che provvedono allaggiornamento delle raccolte di scienze sociali con respiro internazionale. E tutto
questo senza dimenticare il vivaio delle
nuove generazioni di studiosi, con borse
di studio e convegni. In cinquantanni sono stati assegnati oltre milleduecento contributi che hanno permesso a studenti italiani e stranieri di proseguire gli studi in
universit europee e americane. E proprio
ai giovani verr dedicato il prossimo convegno che la fondazione organizzer a ottobre per celebrare il suo cinquantesimo
anno di attivit.
Un altro capitolo non molto noto della vita
di Einaudi riguarda la sua amicizia con Papa Pacelli. Mi diceva che lunico incontro da
presidente della Repubblica con un capo di
Stato, fuori dalle mura del Quirinale, stato
proprio quello con Pio XII. E un bibliofilo
come lui non poteva certo restare indifferente
davanti ai tesori custoditi dalla Biblioteca
vaticana.
Lincontro con Papa Pacelli avvenuto
nel 1948, il 15 dicembre; in quelloccasione Einaudi fu insignito
dellOrdine supremo di
Cristo. Qualche anno dopo, consultando le offerte
di antiquariati francesi e
in seguito a visite fatte di
persona a librerie ricche di
pezzi rarissimi, come raccontano i suoi biografi,
aveva deciso di procurarsi
le Ephmrides du citoyen,
ma i prezzi del mercato gli
apparivano, ed erano effettivamente, astronomici, cos
che decise di ottenerli in
un altro modo, pi complesso ma pi conveniente,
proprio grazie allamicizia
con Papa Pacelli. Un esemplare del giornale dei fisiocrati in ottimo stato di
conservazione custodito dalla Biblioteca
vaticana fu concesso in prestito grazie a
una speciale autorizzazione di Pio XII
dallallora prefetto della biblioteca, poi
cardinale, Anselm Albareda. Einaudi riusc cos a far fotografare da un suo collaboratore tutti i volumi. Dopo mesi e mesi
di lavoro, le fotocopie vennero rilegate in
pergamena e gelosamente custodite assieme alloriginale, fin quando ve ne fu bisogno, in uno speciale ambiente, di cui solo
lui aveva la chiave. Oggi questi 87 volumetti sono custoditi nella biblioteca della
fondazione.
Conservazione e innovazione
Le origini della Fondazione intitolata a Luigi Einaudi risalgono agli ultimi anni della sua vita e si fondano sulla sua
volont di creare strumenti per sostenere nuove generazioni
di studiosi. I beni lasciati da Einaudi consistono nella sua
elaborazione intellettuale, nei materiali raccolti nel corso di
un lungo operare, a cominciare dalla ricca biblioteca, e nelle
borse di studio da lui stanziate nel 1959. Sono questi gli elementi di base intorno ai quali nata listituzione.
Latto costitutivo fu siglato a Torino il 22 luglio 1964. Dopo qualche anno di sistemazioni provvisorie, lavvocato
Gianni Agnelli offr in comodato duso lattuale sede di Palazzo dAzeglio, dove la Fondazione si trova dal 1970. La dotazione di base era composta dalla grande biblioteca di circa
70.000 volumi creata durante una vita di studi. Uno degli
obiettivi che animano dalle origini la Fondazione quello di
mettere a disposizione della comunit questo grande patrimonio e, seguendo la volont di Einaudi, evitare la mera
conservazione del lascito, che stato reso attivo come risorsa
per favorire formazione, ricerca e rinnovamento nellambito
delle scienze sociali.
Il nucleo einaudiano si arricchito negli anni dei lasciti di
altri studiosi e ha continuato a crescere, attraverso acquisti e
altre donazioni, fino ad arrivare oggi a oltre 245.000 volumi,
con alcune sezioni estremamente specializzate e uniche in
Italia, come quella sullAmerica Latina che si aggira sulle
15.000 unit. Si tratta di una delle biblioteche di maggiore
importanza nel campo delle scienze sociali. La Fondazione,
oggi diretta da Enrico Filippi, mantiene vivo questo patri-
monio rendendolo fruibile, garantendo la consultazione continuata per dieci ore al giorno.
Lemeroteca custodisce oggi 3.389 periodici italiani e stranieri. Conserva e prosegue lacquisto di diverse collezioni sin
dalla loro nascita, alcune delle quali con oltre cento anni di
vita. Il numero delle testate che vengono seguite di 682,
delle quali circa il sessanta per cento viene acquistato. LArchivio storico si arricchito negli anni di successive acquisizioni che hanno seguito diverse direttrici: archivi di personalit i cui eredi scelsero la Fondazione per destinare i fondi o
archivi di impresa.
Attualmente la Fondazione, pur risentendo dei problemi
finanziari comuni alla generalit delle istituzioni culturali
italiane, con un numero esiguo di dipendenti, accessibile al
pubblico e assolve ai suoi impegni istituzionali: sostegno
della ricerca scientifica con le borse di studio erogate annualmente; aggiornamento della collezione libraria, aggiornamento della biblioteca; arricchimento dellarchivio storico;
promozione di pubblicazioni e di momenti di riflessione
scientifica. Questa storia cinquantenaria ha fatto s che la
Fondazione sia stata visitata da oltre 250.000 studiosi, il
quindici per cento dei quali residente fuori Torino e, tra essi,
molti stranieri. Le relazioni con il Colegio de Mxico e con
la Cornell University negli Stati Uniti dAmerica garantiscono una dimensione internazionale, facilitando le ricerche
sullintegrazione regionale, sui modelli comparativi di impiego e sulle politiche sociali, come pure sul pensiero economico e politico contemporaneo.
LOSSERVATORE ROMANO
pagina 6
Leducazione
richiede pace e sicurezza
Il cardinale Ryko
inviato del Pontefice
a Cracovia
tare, ma pure una serie di provvedimenti economici e sociali, che vadano incontro alle richieste delle
popolazioni dellarea, in particolare
delletnica kanuri, alla quale appartiene la maggioranza dei componenti di Boko Haram. Secondo il
Governo, la nuova strategia nazionale contro il terrorismo stata elaborata in 18 mesi da unapposita
commissione che ha sentito il parere di esperti di altri Paesi. Tuttavia,
monsignor Kaigama ritiene che
questo approccio doveva essere
adottato da tempo, quando era pi
facile trovare la via del dialogo.
Adesso non vorrei che fosse troppo
tardi. Le cose sono molto pi complicate rispetto a qualche anno fa.
Quello che chiediamo che si agisca rapidamente per riportare la pace. Continueremo a pregare perch
questo avvenga.
Nei giorni scorsi, i tre leader religiosi hanno incontrato a New York
anche il segretario generale dellOnu, Ban Ki-moon, il quale ha affermato che i rappresentanti nigeriano sono un forte simbolo della
lunga tradizione di coesistenza del
loro Paese. Assistiamo alla manipolazione delle appartenenze religiose
ed etniche per motivi politici. Spero
che il popolo centroafricano si liberer dalla paura e ritorner alla coesistenza che fa parte da molto tempo della tradizione del Paese.
I leader religiosi hanno illustrato
la drammatica situazione centroafricana al Consiglio di sicurezza delle
Nazioni Unite che dovr decidere
linvio di una missione di consolidamento della pace nel Paese.
La morte
del patriarca
siro-ortodosso
di Antiochia
Ignatius Zakka
DAMASCO, 22. Il Patriarca siro-ortodosso di Antiochia e di tutto
lOriente, Ignatius Zakka I Iwas,
morto ieri, a quasi 81 anni, dopo
una lunga malattia. Ne ha dato
notizia lagenzia statale Sana, riferendo che lanziano leader spirituale deceduto in un ospedale di
Kiel, in Germania, dove era ricoverato da circa un mese. Divenuto
patriarca nel 1980, in precedenza
era stato vescovo di Mosul, sua
citt natale, e, successivamente, arcivescovo di Baghdad e Bassora.
Osservatore al concilio Vaticano
II, stato un protagonista del dialogo ecumenico, divenendo, tra
laltro, presidente del World
Council of Churches (Wcc), dal
1998 al 2006.
Proprio questo suo importante
contributo al dialogo ecumenico
evidenziato nel messaggio di condoglianze che il segretario generale del Wcc, Olav Fykse Tveit, ha
inviato ai rappresentanti del San
Sinodo della Chiesa siro-ortodossa. Siamo in debito con lui per il
contributo che ha dato negli anni
e per la sua leadership illuminata. ha rilevato Fykse Tveit, ricordando in particolare il suo contributo al dialogo con la Chiesa cattolica dal quale emergono importanti accordi cristologici, aiutando
cos a superare le confusioni teologiche e i fraintendimenti che
hanno diviso i cristiani per secoli. Purtroppo, aggiunge il segretario generale del Wcc, particolarmente triste che durante lultimo decennio il patriarca ortodosso sia stato testimone del tormento e della sofferenza della sua
gente, in Iraq, dove stato metropolita per quasi venti anni, e poi
in Siria. Ringraziamo Dio per la
vita e la testimonianza del patriarca Ignatius Zakka Iwas, e offriamo le nostre pi sentite condoglianze alla sua Chiesa, ai suoi figli e figlie ben amati.
La violenza in Pakistan
non deve restare impunita
LAHORE, 22. Ferma condanna per
un atto di intolleranza e richiesta al
Governo di proteggere i luoghi di
culto, di qualsiasi religione: quanto chiede in un comunicato la
Commissione giustizia e pace del
Pakistan in merito agli attacchi a
un tempio e a un santuario religioso ind Dharam Shala avvenuti il
15 marzo scorso a Larkana (provincia del Sindh, nel Pakistan meridionale), mentre la comunit ind stava celebrando la festa di Holi, detta
anche la festa dei colori, che celebra larrivo della primavera e al
contempo il trionfo del bene sul
male.
Lattacco riferisce lagenzia Fides stato portato a termine da
un gruppo di estremisti islamici che
accusava la comunit ind di blasfemia. Secondo la Commissione
giustizia e pace gli attacchi sono
frutto dellodio e di una istigazione premeditata. Il mese scorso in
occasione di una Marcia per la pace, nellambito della campagna
Bandiera bianca, lanciata da unampia rete di associazioni della societ
civile pakistana, i manifestanti hanno sottolineato che il Pakistan deve svegliarsi e considerare seriamente la minaccia rappresentata dalla
militanza talebana, formulando una
strategia adeguata per garantire una
pace duratura. Il dialogo deve procedere di pari passo con una linea
operativa chiara delle forze di sicurezza per fermare la violenza. Il
dialogo con i gruppi militanti va te-
LOSSERVATORE ROMANO
pagina 7
Papa Francesco ai membri dellassociazione Corallo che riunisce le emittenti radiotelevisive cattoliche italiane
Contro
il clericalismo
Nella comune missione della
Chiesa a ciascuno deve essere riconosciuto il proprio ruolo e soprattutto si deve eliminare una
volta per tutte il clericalismo che,
tante volte, ancora esclude i laici.
Sono questi i due pensieri del
presidente dellassociazione Corallo, Luigi Bardelli, che hanno
suscitato la riflessione a braccio
di Papa Francesco.
Il nostro desiderio ha detto
Bardelli nel saluto al Pontefice
che tutti, nella missione della
Chiesa,
siamo
riconosciuti.
Ognuno con il proprio ruolo, ma
tutti uniti con lobiettivo comune
che abbiamo. E se ci riusciremo,
potremo fare tanto bene perch
c una grande attesa della parola dei cristiani. Inoltre, ha aggiunto, persiste ancora un certo
clericalismo, per cui tutto ci che
non nato dalla curia, e con i
timbri della curia, fa tanta fatica
a essere riconosciuto e inserito
nei piani pastorali. Soprattutto,
ha sottolineato, quando queste
iniziative partono dai laici, anche
se si propongono solo di servire
la Chiesa. Insomma per Bardelli ancora aperto, lo diciamo
con umilt, la questione del
ruolo del laicato.
Lassociazione Corallo ha anche annunciato a Papa Francesco
lidea di donare due piccole telecamere alla televisione canale 21
di Buenos Aires. Un dono, ha
spiegato il presidente Bardelli,
che anche una proposta di gemellaggio, attraverso lo scambio reciproco delle esperienze
concrete di vita.
Non siamo pastori ha detto
ancora Bardelli al Papa ma siamo gregge e viviamo fra il gregge. E la nostra non pu che essere una parola di gioia: ci vogliamo sentire pi Chiesa. E vorremmo ripartire verso le nostre periferie portandoci dietro qualche
scintilla della santit che ogni
giorno lei diffonde per farci santi
e dunque credibili e allora veri
comunicatori della parola.
Il presidente ha anche presentato al Pontefice la realt dellassociazione, un piccolo esercito
sparso nelle periferie di questa
nostra Italia. Periferie a volte abbandonate, ma anche belle e con
antiche solidariet.
Nomine
episcopali
Tra le nomine di oggi, due riguardano nunziature apostoliche e due la
Chiesa in Messico.
Juan Armando
Prez Talamantes
ausiliare di Monterrey
(Messico)
Nato il 12 ottobre 1970 a Nuevo
Len, ha studiato nel seminario minore di Durango e, seguendo la famiglia che si trasferita in Monterrey, ha continuato nel seminario
maggiore di quellarcidiocesi. Ordinato sacerdote il 15 agosto 1997, ha
conseguito la licenza in filosofia
presso la Pontificia Universit Gregoriana, in Roma. Ha ricoperto i seguenti ministeri: vicario parrocchiale,
direttore spirituale, coordinatore di
disciplina e prefetto degli studi nel
seminario maggiore di Monterrey.
Nel 2010 divenuto parroco della
Sagrada Familia in Apodaca e nel
2013 parroco di San Francisco de
Asis, nella medesima citt. Attualmente anche vicario episcopale per
la zona X e direttore dellIstituto Benedetto XVI per la formazione dei
laici impegnati nella pastorale ordinaria.
Alfonso Gerardo
Miranda Guardiola
ausiliare di Monterrey
(Messico)
Nato in Monterrey, il 6 luglio
1966, ha frequentato il seminario
maggiore dellarcidiocesi, ricevendo
lordinazione sacerdotale il 15 agosto
1998. Ha conseguito la licenza in
teologia morale presso la Pontificia
Universit del Messico. Ha ricoperto
i seguenti incarichi: prefetto della disciplina e degli studi nel seminario
minore, docente nel seminario maggiore, vice parroco nel santuario di
Nostra Signora di Fatima, assessore
per i gruppi di persone divorziate e
rettore del tempio di San Massimiliano Maria Kolbe. Dal 2005 segretario cancelliere della curia, direttore dellarchivio ecclesiastico e del
dipartimento di storia dellarcidiocesi di Monterrey. inoltre autore di
nove libri.
LOSSERVATORE ROMANO
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Durante lincontro con lassociazione Libera il Papa si rivolge agli uomini e alle donne della mafia
tutti i presenti: Pensavamo di incontrare un padre ma abbiamo incontrato anche un fratello, fratello
Francesco. Quindi la denuncia:
Quello delle mafie non solo problema criminale, ma sociale e culturale che chiama in causa responsabilit pubbliche spesso degenerate in
interessi privati. Per questo serve
ha spiegato il sacerdote uno
scatto, servono politiche sociali, posti di lavoro per ridare speranza, dignit e futuro. La politica sia sempre un servizio. Occorre rafforzare
la confisca e luso sociale dei beni
delle mafie. Occorre tutelare e incentivare chi lotta contro le mafie.
Servono norme pi efficaci, contro
la corruzione e il voto di scambio.
Dopo le parole del fondatore di
Libera, il suono di un violino ha annunciato lo snocciolare di quei nomi, come grani di un rosario giunto
ai misteri dolorosi. Nomi che, sebbene pronunciati per ricordare, sembravano in realt chiamare ognuno
dei presenti alle proprie responsabilit. Quasi un appello rivolto alle
coscienze di tutti. Un silenzio carico
di perch, gridati da bocche mute,
ma forse per questo assai pi eloquenti, seguito allo scandire doloroso degli ultimi due nomi in lista.
Li ha pronunciati il giudice Giancarlo Caselli: Coc Campolongo il
bambino di tre anni di sicuro
in cielo aveva detto Papa Francesco ricordandolo durante lAngelus
di domenica 26 gennaio scorso
ucciso il 19 gennaio con il nonno e
la compagna, durante un agguato di
mafia a Cassano allo Jonio; e Domenico Petruzzelli, ottantaquattresimo bambino innocente barbaramente trucidato da killer mafiosi. Il suono del violino sembrato pi simile
a un lancinante grido di dolore. E
in questa atmosfera surreale, carica
di emozioni, dopo la proclamazione
delle beatitudini secondo il vangelo
di Matteo, sono calate le parole di
Papa Francesco. A rendere ancor
Oltre la denuncia
di MICHELE PENNISI*
Papa Francesco nella veglia per le vittime della mafia ha terminato con un accorato appello
ai mafiosi che si rif al vangelo e ha concluso
con una supplica: Piangete un po e convertitevi.
Nella maturazione nella coscienza ecclesiale
di una chiara, esplicita e ferma convinzione
dellincompatibilit dellappartenenza mafiosa
con la professione di fede cristiana hanno
avuto un ruolo importante il magistero di papa Giovanni Paolo II, di Benedetto XVI e di
Papa Francesco che ha contribuito alla interpretazione e alla condanna della mafia a partire dalle tradizionali e originali categorie cristiane. Il riferimento principale della predicazione ridiventato il Vangelo.
Il testo pi significativo, che ha molto impressionato tutti i mass-media, stato il grido
accorato di Giovanni Paolo II ad Agrigento il
9 maggio 1993: Dio ha detto una volta:
Non uccidere. Nessun uomo, nessuna associazione umana, nessuna mafia pu cambiare
e calpestare questo diritto santissimo di Dio.
Questo popolo siciliano un popolo che ama
la vita, che d la vita. Non pu vivere sempre
sotto la pressione di una civilt contraria, di
una civilt della morte. Qui ci vuole la civilt
della vita. Nel nome Cristo, crocifisso e risorto, di Cristo che via, verit e vita, mi rivolgo
ai responsabili: convertitevi, un giorno arriver il giudizio di Dio. Si tratta di un appello
chiaramente evangelico, di competenza specifica della Chiesa e che giustifica, quindi, lintervento pastorale.
Questa affermazione, una chiave per
comprendere latteggiamento di Giovanni
Paolo II nei confronti della mafia o, meglio,
dei mafiosi.
Pi e oltre che una condanna del fenomeno
mafioso, il Papa lancia un richiamo forte e intenso alla conversione, andando al cuore del
problema: ciascun uomo render conto del
suo operato a Dio. Da questo testo emerge
una interpretazione della mafia come un estremo rifiuto del Dio della vita e dei mafiosi che
si ammantano di gesti religiosi come atei de-
La Chiesa, in forza della sua stessa missione, non pu non rivolgere anche ai mafiosi
lappello alla conversione e, quindi, mettere in
atto quei passi che possono condurre i singoli
mafiosi a tale conversione.
Tuttavia essa deve vigilare affinch lesercizio del ministero di annuncio della misericordia di Dio non sia strumentalizzato dai mafiosi che, spesso, si ritengono membri della
Chiesa a pieno titolo nonostante la loro appartenenza a quella struttura di peccato che
la cosca mafiosa.
La conversione cui fa appello la Chiesa non
guarda interessi privati n pu essere ridotta a
fatto intimistico ma ha sempre una proiezione
storica ed esige comunque la riparazione. Nel
caso del mafioso, la conversione non potr
certo ridare la vita agli uccisi, ma comporta
comunque un impegno fattivo affinch sia debellata la struttura organizzativa della mafia,
fonte costante di ingiustizie e violenza, anche
con la denuncia.
C un nesso tra peccato di cui ci si pente e
pena da assumere in espiazione del peccato.
Lo slogan pecca, confessati e continua a
peccare ha poco a vedere con la dottrina cattolica, per la quale, come ricorda il catechismo della Chiesa cattolica, il peccato comporta, oltre una pena eterna che viene rimessa
con lassoluzione a chi veramente pentito,
anche una pena temporale da scontare o
quaggi, o dopo la morte. La grazia del perdono stata meritata da Ges Cristo a caro
prezzo e non pu essere svenduta a prezzi di
liquidazione.
Alla comunit cristiana si richiedono dei
gesti originali che facciano superare la concezione della pena di carattere retributivo o
vendicativo, e che interpellino cattolici e laici
a interrogarsi sulle modalit di una prevenzione dei reati collegati col fenomeno mafioso
impegnandosi per la diffusione di una cultura
della legalit e alleducazione a un uso morigerato del denaro che non ne faccia lidolo a
cui sacrificare tutto.
*Arcivescovo di Monreale