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venerdì 12 gennaio 2018 L’OSSERVATORE ROMANO pagina 3
Statua di Atlante
(I secolo prima dell’era cristiana o età antonina)
foto di Luigi Spina
Le sculture Farnese del Museo archeologico nazionale di Napoli fotografate da Luigi Spina
Materia
e antimateria
riori, di una interiorità a tratti mistica e giunsero a Napoli via mare, sotto la su- ne, da Andrea Calì, Angelo Maria Bru-
iniziatica, scaturite dall’esperienza con- pervisione del pittore di corte di Ferdi- nelli e altri scultori attivi nella capitale
turbante del Bello assoluto. Brevi testi nando, Jakob Philipp Hackert. borbonica.
corredano le immagini del volume: non La collezione fu oggetto nel passato di Una storia affascinante, quella della
certo didascalie, ma piuttosto appunti di grandi interventi restaurativi: si trattò, se- collezione Farnese, tante volte già narra-
un vissuto al tempo stesso reale e oniri- condo il concetto di restauro del tempo, ta, continuamente riletta e decifrata, ma
co, recuperati da un diario intimo e tal- di rilavorazioni e di integrazioni
volta lirico, scanditi in otto giornate, sim- di parti mancanti. Nel XVI seco-
boliche del lungo succedersi dei giorni. lo furono impegnati gli scultori
Ancora una volta, dunque, le sculture Guglielmo della Porta e poi il Lo sguardo del fotografo accoglie
Farnese stimolano le generazioni che le suo allievo Giovanni Battista quasi religiosamente le opere su fondi
hanno via via nel tempo ammirate e con dei Bianchi: solo il restauro del
cui si sono misurate a elaborarle e a co- Toro richiese circa trent’anni per grigi lasciando libera la luce
glierne l’essenza profonda e più autenti- venire a capo dell’articolata ico- di esplorare le loro forme senza crudezze
ca, per restituirla ai contemporanei: in nografia e realizzare le infinite
passato lo scultore-restauratore Gugliel- integrazioni necessarie. Singola-
E senza indulgere a un estetismo sterile
mo della Porta, oggi l’artista della foto- re fu poi la vicenda delle gambe
grafia Luigi Spina. dell’Ercole: in un primo mo-
Negli anni 1545-1546, in cui vennero mento rifatte da della Porta, ri-
aperti gli scavi “all’Antoniana”, come al trovate le originali, furono sostituite solo che — col suo smisurato potenziale esteti-
tempo erano chiamate le Terme di Cara- nel XVIII secolo, quando lo scultore Carlo co — continua ancora a dare agli studiosi
calla, emerse il nucleo più celebre della Albacini preparò le opere per la partenza di archeologia e di collezionismo, agli
collezione: i due Ercoli — quello detto per Napoli. storici dell’arte e degli avvenimenti, ma
appunto Farnese al Mann, e la sua repli- Il viaggio causò altri danni ai reperti, anche ad artisti come Luigi Spina, infini-
ca, oggi alla Reggia di Caserta —, il che furono restaurati, giunti a destinazio- ta materia di indagine e di ispirazione.
gruppo del Toro, una delle più grandi
sculture dell’antichità giunte fino a noi,
donde la definizione di «montagna di
marmo», varie sculture colossali, insieme
a tante altre opere e preziosi arredi mar-
morei. Gli eccezionali reperti andarono
ben presto a connotare l’architettura del
Palazzo Farnese, facendone la sede di
rappresentanza — identitaria e dinastica
— di una famiglia che tanto ha contribui-
to alla storia del papato. Molto attivi nel-
la formazione della collezione furono i
cardinali nipoti di Paolo III, i fratelli
Alessandro e Ottavio. Soprattutto il pri-
mo, detto il “gran cardinale”, si impegnò,
forte della sua accurata formazione uma-
nistica, nell’allargamento della collezione,
con l’acquisto di quella della famiglia
Del Bufalo.
Così, grazie a successivi lasciti e acqui-
sti, la collezione assunse dimensioni
grandiose, concentrandosi per lo più a
Roma, a Palazzo Farnese, e, in misura
minore, nelle altre residenze romane della
di RAFFAELLA GIULIANI no, 2017, pagine 160, euro 59) prodotto casata, nonché a Parma, capitale del du-
dalla collaborazione tra il Mann e l’edi- cato farnesiano.
einterpretare l’immagine an- trice 5Continents, specializzata da tempo
R
Non si limitava alla scultura antica, ma
tica e trasmettere l’essenza in raffinati volumi d’arte; lo splendido comprendeva anche quadri, glittica, nu-
del bello alla sensibilità con- volume è stato presentato presso il mu- mismatica, libri e incisioni. Quando l’ul-
temporanea: questa la sfida seo napoletano il 17 novembre scorso. tima erede dei Farnese, Elisabetta, sposò
del fotografo Luigi Spina, Con l’occasione, è stata esposta una sele- Filippo V di Spagna, la collezione passò
che si è misurato con una delle vette più zione significativa delle immagini del li- ai Borbone: il loro figlio, Carlo III, venu-
eccelse dell’arte classica, le sculture della bro ed è stato proiettato un breve docu- to a Napoli, avviò il trasferimento delle
collezione Farnese, conservate al Museo video sul backstage della campagna foto- collezioni parmensi, ma fu solo il figlio
archeologico nazionale di Napoli grafica, realizzato dal regista Romano di Carlo, Ferdinando IV, nel 1786, ad av-
(Mann). Le sculture Farnese rappresenta- Montesarchio, utilizzando riprese fatte viare il trasloco delle collezioni romane a
no una pietra miliare nella formazione dallo stesso Spina nel corso dell’intera Napoli, nonostante i vincoli imposti dal
dell’immagine dell’antico nelle generazio- battuta. Pontefice fondatore, le resistenze della
ni moderne, a partire dal XVI secolo, In Diario mitico Spina, libero da esi- curia papale e le proteste dei contempo-
quando la collezione si formò — princi- genze esterne e contingenti, rivela da ve- ranei, fra cui lo stesso Goethe. Probabil-
palmente per ritrovamenti da scavi ar- ro artista visivo la sua relazione intima e mente la ferita arrecata a Roma dal tra-
cheologici romani — per volere di Ales- personale con le sculture Farnese. Acco- sferimento della collezione contribuì, an-
sandro Farnese, eletto Papa nel 1534 col gliendo quasi religiosamente le opere su ni dopo, a favorire, con l’editto del cardi-
nome di Paolo III. fondi grigi, lasciando libera la luce di nale camerlengo, Bartolomeo Pacca
Luigi Spina ha vissuto l’esperienza esplorare le loro forme senza crudezze, (1820), un ulteriore inasprimento della le-
unica di trovarsi a fotografare per un de- ma senza neppure indulgere all’estetismo gislazione pontificia in materia di tutela
cennio le sculture della collezione (esat- sterile, l’artista esprime attraverso imma- delle antichità e delle opere d’arte.
tamente, come precisa Spina, per 3285 gini mitiche senza tempo, fatte — come L’arrivo delle sculture Farnese nella ca-
giorni e 300 sculture). L’occasione si è dice Spina — di «materia e antimateria», pitale borbonica fu impresa memorabile Afrodite accovacciata ed Eros, copia da Doidalsas di Bitinia (240-230 prima dell’era cristiana)
offerta con il riallestimento museale della le profonde e archetipiche risonanze inte- dal punto di vista logistico: le opere foto di Luigi Spina
collezione, avviato nel 2002 sotto la gui-
da sapiente di Carlo Gasparri, studioso
della raccolta, e poi di Valeria Sampaolo,
conservatore capo delle collezioni del
Mann. Supporto fondamentale per Spina
è stata quella che lui definisce la «mac-
china-museo», ossia quelle maestranze,
per lo più napoletane, esperte e silenzio-
La complessità della Chiesa nel Medioevo
se che gli hanno consentito di allestire le
Uno dei maggiori pregi del libro studiosi uno strumento utile a orientarsi nelle lungo la strada delle piste di ricerca
La Chiesa nel Medioevo dal VII al XIII secolo vicende che riguardano l’espansione del suggerite. Nel libro di don Manfredi
Una storia affascinante tante volte già narrata di Angelo Manfredi (Todi, Tau editrice, 2017, cristianesimo nel continente europeo fino alle l’attenzione alle istituzioni e
pagine 408, euro 25) è già annunciato e soglie dell’età moderna. Accuratamente all’interpretazione degli avvenimenti va di
continuamente riletta e decifrata descritto dal sottotitolo: Lineamenti e problemi. aggiornato grazie al sistematico lavoro pari passo con una visione il più possibile
ma che continua ancora a dare agli studiosi Si tratta infatti di un’opera “di servizio” in dell’autore, il libro affronta tutti i temi globale (che, ad esempio, tiene conto delle
di archeologia e agli storici dell’arte senso positivo e letterale, un manuale che ha classici della storia altomedievale: dall’età chiese orientali) e non dimentica di
lo scopo di “servire” chi lo leggerà, tardo-antica all’impero carolingio, portando il analizzare anche le forme della vita cristiana
infinita materia di indagine e ispirazione un volume che vuole fare il punto sulla lettore ad approfondire gli aspetti più popolare e i percorsi della pastorale.
situazione attuale della ricerca storica caratteristici dei secoli meno conosciuti del L’autore ha scelto di stabilire come inizio
indicando questioni ancora aperte, schemi medioevo, attraversati da problemi e del cosiddetto medioevo il settimo secolo,
sue riprese, movimentando senza rischi interpretativi non più adeguati alla luce dinamiche sociali in qualche caso perché per molti motivi può essere
oltre 180 statue. Un’esperienza troppo in- delle nuove scoperte e nuove possibili, sorprendentemente simili a quelli della nostra considerato un punto di svolta; basti pensare
tensa, troppo unica, per non lasciare die- fruttuose piste di indagine. epoca (come la convivenza tra etnie e al sorgere dell’islam, o ai coevi sviluppi
tro di sé dei mutamenti indelebili. Il tutto, senza facili sensazionalismi e titoli a religioni diverse, o la progressiva dell’impero bizantino.
Da questa esperienza irripetibile, che effetto, ma con la semplicità e la pacatezza strutturazione di poteri “federali” e Il volume si conclude con l’analisi dei
aveva già generato l’imponente apparato che solo una solida padronanza della materia sovranazionali), coniugando rigore scientifico decenni che vanno dal secondo concilio di
iconografico dei tre volumi dell’editio può dare. Il volume ripercorre con agilità e semplicità espositiva. Un volume davvero Lione fino alla fine del pontificato di
princeps della collezione, curata da Ga- (ma senza minimizzare la complessità delle utile per chiunque voglia avvicinarsi allo Bonifacio VIII, quando già si delineano
sparri, nasce l’opera Diario mitico – Cro- questioni affrontate) sette secoli di storia per studio di questo periodo storico e, magari, profonde mutazioni nel ruolo istituzionale
nache visive sulla Collezione Farnese (Mila- offrire sia agli studenti universitari sia agli continuare nella direzione indicata dall’autore della Chiesa.
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L
stato di sovrasfruttamento. nali sono diventate una chiave interpre- un grosso rischio, dal quale non senza un essere umano nuovo. Non c’è eco- Lo stesso cristianesimo, mantenendosi fedele
Si registrano inoltre perdite di terreno tativa della nostra comprensione attuale può ritenersi esente nemmeno la logia senza un’adeguata antropologia» (n. alla sua identità e al tesoro della verità che
dovute all’erosione e all’incremento dei dei concetti di equità, giustizia e respon- stessa compagine ecclesiale. È un 116). Il servizio alla casa comune, per i cri- ha ricevuto da Gesù Cristo, sempre si ripen-
processi di desertificazione. Per quanto sabilità sociale. rischio che incombe pure sull’ac- stiani, è addirittura una questione di fede, sa e si riesprime nel dialogo con le nuove si-
concerne il cambiamento climatico, si ri- Come mai prima nella storia umana, come affermava già anni or sono Giovanni tuazioni storiche, lasciando sbocciare così la
cademia qualora, schierata con i poteri forti
leva un aumento di emissioni di gas a ef- oggi s’impone l’urgente necessità di agire sua perenne novità».
dell’economia e della finanza, opti per una Paolo II: «I cristiani, in particolare, avverto-
fetto serra. Nel 2016 il Cile è entrato a sulla base del principio di responsabilità, È lo stesso Papa Francesco a denunciare
scientificità legittimata esclusivamente no che i loro compiti all’interno del creato, i
far parte della lista dei dieci paesi più al fine di arrestare il processo di degrado un vuoto di pensiero, di creatività, ritenuta
dall’efficienza tecnologica. Si tratterebbe loro doveri nei confronti della natura e del
colpiti dal cambiamento climatico nel della Terra, provocato dall’azione uma- esito della ricerca: «Il problema è che non
quindi di un rischio che grava soprattutto Creatore sono parte della loro fede» (Mes-
mondo. Certo, sono stati compiuti anche na, che minaccia la vita attuale e futura
sul mondo dell’industria, per la quale spesso saggio per la giornata della pace, 1990). disponiamo ancora di una cultura necessaria
progressi importanti, come la firma da dell’umanità. È evidente che la crisi eco-
la sensibilità verso il tema della disoccupa- Papa Francesco postula, infatti, la creazio- per affrontare questa crisi» (n. 66). Anzi,
parte del Cile dell’Accordo di Parigi per logica è complessa e abbraccia le diverse
zione è già sufficiente a soddisfare i canoni ne di un nuovo umanesimo, senza il quale egli chiama in causa la stessa riflessione ec-
il cambiamento climatico, che prevede la espressioni e dimensioni della realtà so-
della giustizia sociale. Il rischio è quello non ci può essere né estetica, né etica, né clesiale, cui urge la revisione radicale di una
ciale e culturale: tutto è
della banalizzazione. morale: «Non basta conciliare in una via di antropologia cristiana distorta, basata su
connesso, dice il Papa
Nella migliore delle ipotesi, infatti, la mezzo, la cura per la natura e le rendita fi- un’esegesi eccessivamente incentrata sul mo-
(cfr. n. 16). Se non consi-
questione ambientale rischia di essere rele- nanziaria, o la conservazione dell’ambiente dello del dominio, e come tale messa sotto
deriamo che effettiva-
gata all’ambito dell’etica e confinata nel set- con il progresso. Su questo tema le vie di accusa dai teorici del pensiero ecologico, il
mente tutto è connesso,
tore del volontariato. Spesso, anzi, essa vie- mezzo sono solo un piccolo ritardo del disa- primo dei quali è lo stesso Lyn Wite: «Una
difficilmente potremo ca-
pire appieno quanto ac- ne ritenuta solamente un’istanza di ordine stro. Semplicemente si tratta di ridefinire il presentazione inadeguata dell’antropologia
cade e misurare il degra- progresso» (n. 172). Sen- cristiana ha finito per promuovere una con-
do ambientale, sociale e za una nuova antropolo- cezione errata della relazione dell’essere
spirituale che subiamo e gia, perciò, la cura della umano con il mondo. Molte volte è stato
in cui viviamo. La propo- casa comune continuerà trasmesso un sogno prometeico di dominio
sta di un’ecologia inte- Per una rete internazionale a essere relegata al ran- sul mondo che ha provocato l’impressione
che la cura della natura sia cosa da deboli»
grale fatta dalla Laudato go di volontariato, ap-
si’ (cfr. n. 137), significa Si intitola «L’ecologia intesa in senso integrale: un approccio pannaggio di sognatori (n. 115).
giustamente considerare e poeti, infatuati da una Si attende allora dall’accademia non sol-
interdisciplinare per passare dalla competizione alla
la complessità sistematica remota utopia. Sono gli tanto la promozione di questa o quella eco-
condivisione» il seminario internazionale che si apre il 12 logia: l’ecologia giuridica piuttosto che quel-
di quanto avviene e al gennaio alla Pontificia università Antonianum di Roma. Nel stessi propugnatori del
tempo stesso integrare paradigma economico- la sociale, quella urbana piuttosto che quella
corso dei due giorni di lavoro verrà anche presentato il rurale, bensì di produrre una cultura ecolo-
tutti gli approcci al pro- tecnocratico a mettere in
blema che comporta una progetto «Verso una rete internazionale per l’ecologia gica, un nuovo paradigma dell’uomo e della
atto una campagna di
crisi per definizione so- integrale». Il docente di Storia della Chiesa moderna e società, della politica, una nuova antropolo-
squalifica al riguardo,
cio-ambientale, socio- contemporanea nell’ateneo pontificio, che introdurrà i lavori, gia: «L’umanità postmoderna non ha trova-
salvo poi a relegare gli
economica e politica, ha scritto per L’Osservatore Romano una presentazione dei to una nuova comprensione di sé stessa che
irriducibili nella prigio-
quotidiana, culturale, e temi che verranno affrontati e discussi durante il convegno. possa orientarla, e questa mancanza di iden-
ne dorata delle varie
anche spirituale e di vi- tità si vive con angoscia. Abbiamo troppi
green economy: «L’allean-
sione del mondo. mezzi per scarsi e rachitici fini» (n. 180).
za tra economia e tecno- Per perseguire un tale alto, non meno che
Proprio per questo, logia» mentre si limita
per affrontare la sfida irrinunciabile, obiettivo non è sufficiente
estetico, incoraggiata da illazioni di strava- ad «alcuni proclami superficiali, azioni fi- perciò l’istituzione di un’ulteriore agenzia
ecologica è indispensabi-
ganti sognatori. Il cantico stesso di France- lantropiche isolate», taccia «qualunque ten- interna ai recinti confessionali, educativa o
le il dialogo tra le diverse
sco, suo vessillo ed emblema, non è altro tativo delle organizzazioni sociali di modifi- formativa che sia, ma è necessario offrire
istanze della società de-
che linguaggio poetico, evasione retorica, care le cose (…) come un disturbo provoca- una zona franca, adeguata al dialogo dei
mocratica: tra la politica
lontana dai problemi concreti, quelli imposti to da sognatori romantici» (n. 67). Senza
e l’economia, tra il mon- differenti, lo spazio per una condivisione in-
dall’economia, dalla demografia, dalla disoc- una nuova antropologia, che renda ragione
do privato e quello pub- terdisciplinare, per una fraternità scientifica,
cupazione. Sono ancora la maggioranza, in- dell’evanescenza e della fatuità dell’attuale
Veduta delle montagne cilene blico, tra imprenditori e che sola può garantire la revisione del siste-
fatti, gli specialisti persuasi che l’investimen- sistema economico, finanziario, politico e
lavoratori, il dialogo in- ma economico esclusivista e autoreferenzia-
to nell’innovazione tecnologica, posta a ser- sociale, dunque, non si potrà ottenere alcun
tra-ecclesiale e tra le tra- le, che sola può garantire la necessaria inte-
vizio della massimizzazione dei profitti, sia cambiamento effettivo e duraturo: «Il prin-
dizioni religiose e filoso- gralità del pensiero ecologico. «È indispen-
molto più efficace, ad esempio, di una poli- cipio della massimizzazione del profitto, che
riduzione di almeno un trenta per cento fiche esistenti nella nostra cultura, tra sabile un dialogo tra le stesse scienze, dato
tica sulla raccolta diversificata dei rifiuti, co- tende ad isolarsi da qualsiasi altra considera-
delle emissioni di co2 entro l’anno 2030. credenti e non credenti, il dialogo con e che ognuna è solita chiudersi nei limiti del
me pure di un’agenda sugli investimenti in zione, è una distorsione concettuale
Molto positiva è stata anche la notizia tra i diversi movimenti ecologisti, il dia- proprio linguaggio, e la specializzazione
energie rinnovabili. dell’economia» (n. 173).
della creazione, nell’agosto del 2016, del logo con le scienze naturali e sociali. tende a diventare isolamento e assolutizza-
Questo rischio affonda le radici in quella Non basta allora una estetica, non basta
parco marino Nazca-Desventuradas, il Tutto ciò invita quindi a immaginare e zione del proprio sapere. Questo impedisce
più grande del Pacifico meridionale. Il schizofrenia, evidenziata da Papa Francesco una morale, non basta una pedagogia ecolo-
delineare un nuovo modello di sviluppo di affrontare in modo adeguato i problemi
che significa che ora il Cile dispone di nel discorso rivolto alla Pontificia Accade- gica, fino a quando non verranno chiariti i
che, oltre a ridurre il ritmo di produzio- dell’ambiente» (n. 178).
un dodici per cento di superficie marina mia delle scienze sociali, che contrappone il limiti dell’antropologia, soggiacente all’at-
ne e di consumo, abbia un minore im- mondo dell’efficienza, della produttività, del tuale sistema economico, morale, etico e for-
protetta. Con la nuova legge per il rici- patto ambientale, e stimolare una creati-
clo si spera che almeno un trenta per profitto e della finanza a quello della solida- mativo: «È necessaria un’ecologia economi-
vità e un’innovazione intelligenti, capaci rietà, dell’assistenza e del volontariato socia- ca, capace di indurre a considerare la realtà
cento dei rifiuti solidi venga riciclato. di dar luogo a un’alleanza tra progresso
In ogni caso, occorre compiere ulterio- le. Ai sostenitori del profitto, del resto, lo in maniera più ampia (...). Diventa attuale
e rispetto dell’ambiente (cfr. nn. 191-192). “scarto”, la povertà, appaiono strutture con- la necessità impellente dell’umanesi-
ri passi avanti per incrementare l’uso di Si tratta, in definitiva, di cambiare il mo-
energie rinnovabili, con normative più naturali al vivere sociale, semplici controin- mo, che fa appello ai diversi saperi,
dello di sviluppo globale e di ridefinire il dicazioni, cui si rimedia con l’apporto assi- anche quello economico, per una
severe per controllare l’industria ittica; concetto stesso di progresso: «uno svi-
gestire meglio la biodiversità, creando stenziale dei volontari, mentre il progresso visione più integrale» (n. 134). Il
luppo tecnologico ed economico che non può continuare a tener dritta la barra sul compito vero dell’accademia universi-
organismi specializzati e istituendo una lascia un mondo migliore e una qualità
normativa al riguardo; facilitare l’accesso versante della produttività. Nell’attuale crisi taria, dunque, non
di vita integralmente superiore, non può culturale, sociale, economica, non basta più esclusa quella pontifi-
alla giustizia ambientale; migliorare la considerarsi progresso» (n. 194).
regolamentazione e la fiscalizzazione di infatti il volontariato e ancora meno l’elemo- cia, non può che esse-
Infine, l’ecologia integrale non si può sina: forse, non è più sufficiente nemmeno re innanzitutto il ser-
progetti minerari e riformare il Codice separare dalla nozione di bene comune
delle acque. la sola salvaguardia del bene comune. Oc- vizio alla verità, l’im-
(cfr. n. 158), e questo è a sua volta inse- corre una rivoluzione antropologica, che pegno nella ricerca,
La visita di Papa Francesco è un’op-
parabile dall’opzione per i più poveri parli il linguaggio della fraternità. E a que- l’approfondimento
portunità unica per riascoltare il suo
(ibidem) e i diseredati di questo nostro sto proposito, il Papa della Laudato sì fa an- della riflessione, senza
messaggio sulla cura del creato, della no-
mondo. Non dimentichiamo che «non ci cora riferimento a Francesco d’Assisi, l’in- la quale ogni azione
stra Terra, la casa comune, lanciato nella
sono due crisi separate, una ambientale e ventore del vivere fraterno, quello del Canti- formativa risulta su-
sua enciclica Laudato si’, pubblicata nel
2015. Lì insegna che «la capacità dell’es- un’altra sociale, bensì una sola e com- co di frate sole, che fa da incipit all’enciclica perficiale, inefficace e
sere umano di trasformare la realtà deve plessa crisi socio-ambientale» (n. 139). A sulla casa comune. quindi inutile. Essa
svilupparsi sulla base della prima origi- subire maggiormente la crisi ecologica È vero: per la stessa Laudato si’ la que- può risultare addirittu-
naria donazione delle cose da parte di sono i più poveri ed emarginati nelle di- stione ambientale non può interessare sola- ra nociva perché ri-
Dio» (n. 5). È pertanto necessaria una verse latitudini del pianeta. Di conse- mente il piano estetico, patrimonio di poeti schia di produrre un
relazione con la natura sulla base di vi- guenza, spiega il Papa, «un vero approc- e utopisti, e non può bastare neppure quello abbassamento della
sioni e di atteggiamenti nuovi fondati cio ecologico diventa sempre un approc- etico, promosso dai militanti del terzo setto- posta in gioco,
sull’umiltà: gratitudine dinanzi alla vita e cio sociale, che deve integrare la giustizia re. Essa, infatti, non funge solo da esorta- un’edulcorazione della
alla natura ricevuta (cfr. n. 220), rispetto nelle discussioni sull’ambiente, per ascol- zione per la costituzione di un sistema mo- missione scientifica,
per tutti gli esseri viventi e riconoscimen- tare tanto il grido della terra quanto il rale a garanzia di nuovi comportamenti, una banalizzazione dei
to del valore proprio che hanno di fronte grido dei poveri» (n. 49). nuovi stili di vita. L’obiettivo principale del- compiti propri dell’ac-
a Dio (cfr. n. 69), responsabilità ecologi- la Laudato si’ non si esaurisce nell’istanza cademia del sapere,
ca nell’amorevole consapevolezza di esse- * Pontificia Universidad Católica de Chile del compito formativo; la questione posta cui papa Francesco as- Michela Bufalini, «La casa sotto la quercia» (2016)
pagina 6 L’OSSERVATORE ROMANO venerdì 12 gennaio 2018
Chiese e moschee
nel mirino dei terroristi
KINSHASA, 11. I patti non sono
stati rispettati «perché non solo ABUJA, 11. Profonda preoccupa- ché arrivano e li uccidono. E il
non si sono svolte le elezioni pre- zione è stata espressa nei giorni governo sostiene di non sapere
sidenziali entro il 2017 ma i pri- scorsi dall’arcivescovo di Abuja, cosa fare».
gionieri politici sono ancora in cardinale John Olorunfemi Intanto, soddisfazione è stata
carcere e ai media dell’opposizio- Onaiyekan, in merito al clima espressa da suor Mary Agatha
ne viene impedito di svolgere il di tensione nel quale è sprofon- Osarenkhoe, superiora generale
loro lavoro»: lo ha detto l’arcive- data la Nigeria nelle ultime set- delle suore del Cuore eucaristi-
scovo di Kinshasa, cardinale Lau- timane. Sotto attacco dei ribelli co di Gesù, annunciando la li-
rent Monsengwo Pasinya, duran- L’arcivescovo di Kinshasa auspica il ripristino della legalità vi sono sia la comunità cristia- berazione delle tre consorelle e
te una messa celebrata nei giorni na sia quella musulmana. Nel delle tre aspiranti suore rapite
scorsi nella cattedrale di Notre-
Dame du Congo per commemo-
rare i martiri dell’indipendenza
Non c’è futuro mirino del gruppo jihadista di
Boko Haram ci sono moschee e
chiese. «Siamo tutti sotto attac-
il 13 novembre scorso nello sta-
to di Edo, nel sud della Nige-
ria. Al riguardo il cardinale
della Repubblica Democratica
del Congo. Nell’occasione, l’arci-
diocesi ha anche celebrato l’anni-
senza il rispetto degli accordi co — ha ricordato il porporato
— cristiani, musulmani, gente
di altre religioni e di altre tri-
Onaiyekan aveva lanciato un
appello nel quale si chiedeva ai
sequestratori il rilascio imme-
versario dei sacerdoti ordinati il 4 bù. Tutti soffriamo a causa del- diato. All’appello per la loro li-
gennaio 1993. Si è trattata quindi cratica del Congo è stata l’occa- Kinshasa, sono state centotrenta- dannato «la violazione della li- la scarsa sicurezza». berazione si era unito anche
di una doppia celebrazione, nella L’ultimo kamikaze si è fatto Papa Francesco, all’Angelus di
sione per la Chiesa di Kinshasa quattro le parrocchie accerchiate bertà di culto garantita in ogni
quale, alle felicitazioni per l’anni- esplodere la settimana scorsa in
per ricordare, in particolare, i fe- e isolate dalla polizia; due le stato democratico, la profanazio- domenica 17 dicembre: «Mi
versario di sacerdozio, si sono una moschea di Gamboru, nel-
deli cattolici che hanno perso la chiese dove è stato impedito l’ac- ne di alcune chiese e l’aggressio- unisco di cuore all’appello dei
unite le condoglianze per le vitti- lo stato di Borno, causando al-
vita il 31 dicembre scorso. Duran- cesso ai fedeli e la celebrazione ne fisica dei fedeli tra cui diversi vescovi della Nigeria — aveva
me della brutale repressione della meno quattordici morti. A Ca-
te l’omelia, il cardinale ha ricor- della messa domenicale; cinque chierichetti e sacerdoti». Oltre al- detto il Santo Padre — per la li-
marcia del 31 dicembre scorso, podanno altre sedici persone
promossa dai laici cattolici per dato «il coraggio dei nostri com- quelle dove la messa è stata inter- le violenze contro i fedeli, le ucci- berazione delle sei suore del
erano state uccise durante una
chiedere la piena applicazione de- patrioti che hanno sacrificato le rotta dalle forze di sicurezza; di- sioni e il lancio di lacrimogeni Cuore eucaristico di Cristo, ra-
celebrazione liturgica. «Provo
gli «Accordi di San Silvestro», loro vite per il loro paese, al ciotto quelle che hanno visto il all’interno di alcune chiese, il car- pite circa un mese fa dal loro
una grande pena. Abbiamo
firmati il 31 dicembre 2016 con la prezzo del loro sangue. Pensiamo loro recinto interno invaso da mi- dinale Laurent Monsengwo Pasi- convento a Iguoriakhi. Prego
sperato — ha sottolineato l’arci-
mediazione della Conferenza epi- anche alle morti del 31 dicem- litari e poliziotti; altre dieci par- nya ha denunciato il furto di de- con insistenza per loro e per
vescovo di Abuja all’agenzia
scopale. bre». Alla vigilia di Capodanno, rocchie sono state colpite dal lan- naro e di cellulari da parte di mi- tutte le altre persone che si tro-
Sir — che il governo fosse in
Riferendosi a quegli accordi, il infatti, si sono verificati incidenti cio di gas lacrimogeni nel loro litari e poliziotti nei confronti dei grado di darci la possibilità di vano in questa dolorosa condi-
porporato ha lanciato un appello a seguito della brutale repressione cortile interno. Le persone uccise fedeli e «il tiro di pallottole mor- un paese in pace, ma sono pas- zione: possano, in occasione
affinché venga ripristinata la lega- della marcia promossa dall’orga- dai proiettili finora accertate in tali contro cristiani con in mano sati tre anni e siamo dove sia- del Natale, ritornare finalmente
lità nel paese e si avvii un proces- nizzazione del laicato cattolico modo ufficiale sono otto di cui bibbie, rosari, crocifissi e statuette mo. La grande maggioranza alle loro case».
so di pace che consenta alle gio- (Comité laïc de coordination) per una nella chiesa di Saint Domini- della Vergine Maria». dei nigeriani sono già delusi. Le suore del Cuore eucaristi-
vani generazioni di aspirare a un chiedere al presidente della Re- que, due nella parrocchia della Nel frattempo la data delle ele- Tutti questi attacchi terroristici co di Gesù rapite (non hanno
futuro migliore. «Le vittime del pubblica, Joseph Kabila, una di- Sainte Famille e altre due in zioni presidenziali è stata fissata contro chiese e moschee, le ra- riportato apparenti segni di
31 dicembre sono morte perché ci chiarazione con la quale si impe- quella di Saint Alphonse. Tra le al 23 dicembre prossimo. Molti, pine a mano armata, i rapimen- violenza) fanno parte di una re-
hanno ricordato che pacta sunt gnava a non ricandidarsi in con- centoventi persone arrestate vi so- però, temono che l’attuale capo ti, le violenze dimostrano che te globale di religiose che tra
servanda», ha affermato tra l’altro formità alla Costituzione e nel ri- no sei sacerdoti e un seminarista. dello stato intenda approfittare abbiamo un governo non stabi- l’altro si batte contro il traffico
Monsengwo Pasinya. spetto degli «Accordi di San Sil- Al riguardo, l’episcopato congole- della situazione caotica per modi- le e non in grado di garantire di esseri umani, soprattutto
Come accennato, la commemo- vestro» del 2016. se ha espresso profonda amarezza ficare la Costituzione e ottenere la sicurezza». donne, e la loro riduzione in
razione dei martiri dell’indipen- Secondo il bilancio reso noto per gli «atti ignobili» commessi così un terzo mandato o per cer- Secondo Onaiyekan, «la si- schiavitù.
denza della Repubblica Demo- dalla nunziatura apostolica a dagli agenti dello stato e ha con- care di posporre le elezioni. tuazione è seria. Nel frattempo
si cerca di sopravvivere, di stare
attenti». Il cardinale tiene a ri-
badire che «anche quando le
chiese vengono attaccate non si
può interpretare come un attac-
Barcellona vista
dal Turó de la Rovira
Il cardinale Joseph William Tobin sulla necessità di una maggiore presenza femminile nella Chiesa
Sfida al clericalismo
NEWARK, 11. La Chiesa che fa a sulla leadership delle donne nella condo Tobin, è come se Papa strada da percorrere, afferma,
meno delle donne è una Chiesa Chiesa cattolica, svoltasi a Ferdi- Francesco stesse dicendo a cia- perché «non riesco a immaginare
povera, un organismo menomato, nand, nello stato dell’Indiana. scuno dei suoi confratelli: «Devi una diocesi nella pienezza della
come una persona che si trascina Rispondendo alle sollecitazioni assicurarti che i doni delle donne sua missione ecclesiale senza che
con le mani legate alla schiena. È di Kimberly F. Baker, il cardinale si riflettano nella Chiesa locale abbia la voce delle donne rappre-
l’efficace immagine che il cardi- Tobin richiama infatti l’importan- che ti è stata affidata». Un com- sentata nelle sue decisioni». In
nale Joseph William Tobin usa za ma anche l’incompletezza del pito decisivo che evidentemente questo senso, il cardinale Tobin
per sottolineare l’urgenza di un cammino compiuto dalla donna necessita ancora di una maggiore ricorre a un’immagine presa a
maggiore coinvolgimento della nella Chiesa negli ultimi decenni. consapevolezza. «Ogni presule — prestito da Benedetto XVI che la
presenza e del contributo femmi- Riconosce soprattutto lo straordi- ricorda l’arcivescovo di Newark — riferiva in particolare alla vita re-
nile nella vita così come nei pro- nario impulso fornito da Papa prima di essere ordinato compie ligiosa. Il Pontefice tedesco, ri-
cessi decisionali della comunità Francesco a tutto l’organismo ec- la professione di fede e si dichia- corda il porporato, «diceva che
ecclesiale. Da poco più di un an- clesiale. Quando infatti il Ponte- ra in unione con l’insegnamento una diocesi o una Chiesa partico-
no alla guida dell’arcidiocesi di fice parla della necessità di una della Chiesa, ma riconosce anche lare che non ha religiosi è impo-
Newark il porporato redentorista presenza femminile più incisiva la propria responsabilità nel di- verita. Ciò non significa che non
ha affrontato la questione in nella vita della Chiesa, avverte il scernere i doni che sono dati alla può funzionare, ma funziona con
un’intervista rilasciata ad «Ameri- porporato, «penso che non stia Chiesa locale. Penso che sia an- una o entrambe le braccia legate
ca», la rivista dei gesuiti statuni- semplicemente pensando alla lea- che a quel livello che il Santo Pa- alla schiena. Ora, naturalmente,
tensi, nella quale approfondisce i dership a livello della Chiesa uni- dre spera in una nuova visione e si potrebbe dire anche che con Lettera domenicale dell’arcivescovo di Barcellona
concetti espressi la scorsa estate versale, ma sta anche parlando in un nuovo orizzonte». quell’esempio stava parlando del-
Francesco, tuttavia, non è certo le donne, perché le donne rap-
in occasione di una conferenza con i suoi fratelli vescovi». Se-
il primo Pontefice che ha parlato
dell’importanza dei doni delle
presentano l’80 per cento della
vita religiosa». E «analogamente»
Concordia
donne. Tobin lo riconosce e sug-
gerisce un’analogia: «Come i pa-
pi prima di lui, porta il titolo di
il concetto si può tranquillamente
applicare alla vita di ogni Chiesa
locale, per quanto riguarda le
obiettivo prioritario
Servus servorum Dei. Lo sta viven- donne.
do in modo molto visibile, attra- Certamente, non nasconde To-
di JUAN JOSÉ OMELLA se parti della Spagna. Quelli
verso la semplicità della vita, at- bin, cambiare una certa mentalità
che, utilizzando il titolo di un
traverso il disprezzo di ogni non è cosa facile. E una diffusa
Nella precedente lettera ho libro dello scrittore Paco Can-
pompa e circostanza, la preferen- «mancanza di rispetto» verso le del, venivano chiamati los
menzionato tre obiettivi per
za per le persone che normal- donne è qualcosa che purtroppo l’anno appena iniziato: il nuo- otros catalanes, gli altri catala-
mente non avrebbero accesso al si sperimenta da tempo. In tal vo piano pastorale diocesano, ni. Carrera, che prima di di-
Papa. La mia speranza è che non senso, avverte, «sono sempre più la celebrazione dell’ottavo ventare vescovo era stato par-
si accontenti di una sorta di ideo- consapevole di come le donne centenario della creazione roco in chiese di quartieri pe-
logia, perché, come dice nel- abbiano avuto molte ragioni per dell’Ordine della Mercede a riferici, diceva sempre che i
l’Evangelii gaudium, la realtà è abbandonare la Chiesa». Del re- Barcellona e il lavoro per la giovani sacerdoti inviati alle
molto più importante delle idee». sto, aggiunge, «guardando ai pace e la concordia. In questa nuove parrocchie erette dal
Di qui scaturisce la necessità di Vangeli, Gesù non accusa le per- vorrei offrirvi alcune riflessio- vescovo Gregorio Modrego,
alcune scelte concrete come per sone di opprimere apertamente i ni sull’ultimo obiettivo: la in aree a forte immigrazione,
esempio l’istituzione della Com- poveri. Ciò che a essi rimprovera concordia e la coesione socia- avevano reso alla nostra socie-
missione di studio sul diaconato è di non accorgersi di loro. E le nella nostra terra. È un tà un grande servizio, che
delle donne che, avverte il cardi- penso che ciò sia vero anche per obiettivo che riguarda la aveva favorito l’integrazione
nale, ha rappresentato e rappre- le donne, che spesso, in particola- Chiesa, ma che va anche ol- in Catalogna degli “altri cata-
senta «un segnale di speranza» re al di fuori del Nord America, tre, poiché è una sfida per lani”. E lo avevano fatto con
soprattutto per l’autorevolezza e costituiscono i veri poveri. Il pri- tutta la società catalana. È, ogni tipo di iniziativa, a quei
la credibilità dei suoi membri. mo peccato è non vederle». come si dice oggi, una sfida e tempi senza alcun appoggio
Oppure la pubblicazione della Si tratta allora, sull’esempio di un obiettivo trasversale. ufficiale.
Ratio fundamentalis institutionis Papa Francesco, di «sfidare il cle- Come punto di riferimento In uno dei suoi articoli set-
sacerdotalis che valorizza il ruolo ricalismo», che «non è semplice- storico nel nostro paese, pren- timanali su «Catalunya cri-
delle donne nella formazione sa- mente una mentalità potenzial- do il pensiero che in molti stiana», nella sezione Ahora
cerdotale. mente misogina, ma è una menta- suoi articoli ha espresso Joan mismo, il vescovo Joan Carrera
Nel concreto della vita diocesa- lità chiusa. È una mentalità chiu- Carrera Planas, che è stato ve- nel 1997 scriveva: «Ma giunse
na Tobin cita poi uno studio con- sa che crede in certi privilegi e scovo ausiliare di Barcellona. un altro tempo in cui l’arrivo
dotto dal Center for Applied Re- diritti». L’auspicio è dunque che Un sacerdote e un presule in Catalogna di un’infinità di
search in the Apostolate che indi- le donne nella Chiesa possano molto radicato in Catalogna uomini e di donne da tutta la
vidua tre possibili ruoli chiave al esprimersi in libertà. Continuino e, al tempo stesso, molto vici- Spagna rese presente l’uso
femminile all’interno delle curie: cioè «a dire la verità e a dire la no agli immigranti che, negli della lingua castigliana nella
cancelliere, sovrintendente delle verità al potere quando ce ne sarà anni Sessanta e Settanta, sono pastorale e nella liturgia di
Kelly Simpson, «Women of courage 10» (2013) scuole, direttore finanziario. Una bisogno». venuti qui a lavorare da diver- molte chiese. Nacquero par-
rocchie nuove nei quartieri
operai che sorgevano attorno
a Barcellona e a molte città e
grandi paesi […] Un buon
numero di sacerdoti vi si de-
Non solo per obbedire dicò anima e corpo. Attorno a
quelle parrocchie, per molti
anni unica presenza attiva
Donne paradigma del laicato della società catalana nelle
aree a maggiore immigrazio-
ne, sorsero scuole, cooperative
di LUCETTA SCARAFFIA Davanti al mio stupore, loro mi fronto, e quindi di pensiero, a cettare un rapporto così disegua- per finire: le giovani non hanno edilizie, gruppi culturali e
hanno ricordato che anch’esse favore di decisioni già prese. le, senza la possibilità di cercare alcuna intenzione di svolgere persino sindacali, e fu istituita
Quando si parla di collaborazio- sono laiche. In un simile contesto, non c’è vie diverse. In molti ambienti collaborazioni così poco apprez- la prima rete di assistenza so-
ne con i laici, nella vita della Le donne, quindi, in ogni ruo- da stupirsi che siano quasi solo cattolici si ha la sensazione che zate, di lavorare per una comu- ciale di quartiere, grazie al-
Chiesa, si parla soprattutto di lo di collaborazione con l’istitu- le donne — ma ancora per poco, siano già contente di essere state nità che non sembra interessata l’organizzazione di Caritas»
donne. Sono le donne infatti, in zione ecclesiastica sono laiche, e perché non si vede un ricambio promosse da domestiche a inse- ad ascoltarle, ma solo a utilizzar- (cfr. Ara mateix, Barcellona,
grandissima maggioranza, a svol- proprio per questo rappresenta- delle volontarie attuali — ad ac- gnanti, ma questa condizione sta le come esecutrici obbedienti. 2010, pp. 872-873).
gere mansioni di aiuto e assisten- no il cuore del problema. Dicia- Non è un caso che stiano dimi- Adesso le circostanze socia-
za al clero, dai lavori domestici mo cioè che è il rapporto con lo- nuendo così drammaticamente le li sono diverse. Vari osservato-
al catechismo. E per di più è so- ro a definire — tranne poche ec- vocazioni religiose femminili, in ri attenti della nostra realtà
cezioni — il rapporto fra clero e particolare quelle di vita attiva. attuale sono preoccupati per
laici. Che sia proprio da questo Come faranno i sacerdoti sen- le possibili conseguenze nega-
che dipende la debolezza della za queste preziose aiutanti? È tive che i fatti politici recenti
loro presenza nella comunità cat- una domanda che ci si deve por- possono rappresentare per la
Vita Pastorale tolica? È questo un problema
che non è sbagliato porsi: solo
re, prima che la situazione preci-
piti. Anche perché, in una comu-
coesione sociale della nostra
società. Siamo quindi tutti
affrontando la questione della nità parrocchiale, la voce delle chiamati a compiere uno sfor-
La voce delle donne può dare un collaborazione con le donne, in- donne può portare un contributo zo per tessere la concordia e
contributo essenziale su famiglia, fatti, si può uscire dal modello essenziale per riscaldare le rela- la fiducia reciproca in una so-
sessualità e giovani, scrive sull’ultimo paternalistico, e quasi sempre zioni umane, per far capire al cietà in cui c’è una grande
numero di «Vita Pastorale» la storica soffocante, ancora prevalente clero cosa succede all’esterno di pluralità culturale, politica e
Lucetta Scaraffia, consulente editoriale nella Chiesa. un mondo che, tendenzialmente, anche religiosa.
dell’Osservatore Romano del quale dirige I laici sono ben visti, infatti, è autoreferenziale, per immagi- Lavorare per la coesione
il mensile «donne chiesa mondo». Dalla se si occupano di volontariato, nare nuove iniziative e per riflet- sociale è responsabilità di tut-
rivista, di recente rinnovata e diretta da magari anche di amministrazio- tere su tematiche come quelle ti. La Chiesa vorrebbe acco-
don Antonio Sciortino, pubblichiamo per ne, ma molto meno se intendono della famiglia, della sessualità, gliere questa sfida nel lavoro
intero l’articolo. intervenire in ambiti considerati dei giovani. concreto e quotidiano delle
“alti”: come la trasmissione della Ascoltando le omelie, si ha la parrocchie, delle scuole e del-
fede o la preparazione di omelie, certezza che i sacerdoti ignorino le istituzioni cristiane. È bene
l’organizzazione di incontri non i libri, molti e molto interessanti, che condividiamo tutte le sfi-
lo come laiche che le donne si soltanto culturali, ma anche ap- scritti da donne negli ultimi an- de proprie del vivere in comu-
rapportano all’istituzione eccle- profondimenti di tipo spirituale, ni: in gran parte libri di esegesi nione, a partire dalla diversità
siastica. Non ci avevo mai pensa- discussioni su temi teologici che con spunti nuovi, che contribui- dei punti di vista, come una
to, ma quando, alla fine del Si- non siano controllati dal clero. E scono a rendere vivo il commen- grande famiglia in cui tutti si
nodo sulla famiglia, mi sono av- questo anche su argomenti che to dei Vangeli. Le laiche — che amano e si rispettano, nono-
vicinata per prendere posto nella richiedono l’aiuto di esperti laici, rappresentano il nucleo centrale stante le opinioni e le prove-
foto ricordo con il Papa — i laici come quelli di bioetica. In gene- dei laici — esistono non solo per nienze diverse. Che Dio ci
al Sinodo — ho visto accanto a re, si tende a spegnere ogni pos- obbedire. Ed è bene rendersene aiuti in questo compito tanto
me le poche religiose invitate. sibilità di discussione e di con- Georges Braque, «Tête de femme» (1909) conto. bello e appassionante.
pagina 8 L’OSSERVATORE ROMANO venerdì 12 gennaio 2018
Valerie Catoire
«Papa Francesco»
D ifficile
terno delle società» e la piaga
«della corruzione che impedisce lo
sviluppo». A pochi giorni dalla
partenza di Papa Francesco alla
ma appassionante
volta del Cile e del Perú, il cardi-
nale Pietro Parolin sintetizza così
la visita del Pontefice a due Chiese
locali «particolarmente vivaci» e
chiamate «ad affrontare numerose
sfide di fronte alla realtà del mon- agosto a Dublino, sarà utile pro- anche quello che emerge nella ri- niare il Vangelo, per evangelizzare
do di oggi». In un’intervista pub- prio in questa prospettiva. Si tratta sposta a una domanda sul futuro
blicata on line su Vatican News la il mondo di oggi».
in fondo, aggiunge il porporato, di del processo di riforma della Cu- Il Pontefice sarà in Cile dal 15 al
mattina dell’11 gennaio, al microfo- comprendere che «l’Amoris laetitia, ria. A tale riguardo, più che soffer- 18 gennaio e poi in Perú da giove-
no di Alessandro Gisotti, il segre- oltre a essere un abbraccio che la marsi sui cambiamenti strutturali o dì 18 a domenica 21: «Il Papa —
tario di Stato parla non solo Chiesa fa alla famiglia e alle sue
sull’imminente viaggio apostolico, sulla promulgazione di nuove leg- dice in proposito il porporato — va
problematiche nel mondo di oggi, gi, normative o nomine, il segreta- da pastore della Chiesa universale
ma anche delle prospettive di un per aiutare davvero a incarnare il
2018 che vedrà continuare il pro- rio di Stato tiene a sottolineare «lo per incontrare delle Chiese locali».
Vangelo», è nello stesso tempo spirito profondo che deve animare
cesso di riforma della Curia e che, Due interi paesi attendono France-
«anche una richiesta di aiuto alle
con gli appuntamenti sinodali e ogni riforma della Curia», che è sco che, sottolinea il segretario di
famiglie perché collaborino e con-
l’incontro mondiale di Dublino, ai giovani non solo cosa essa può ma»: si tratta di comprendere ap- poi «la dimensione fondamentale Stato, ha «nel cuore» le sfide alle
tribuiscano alla crescita della Chie-
sarà un anno all’insegna di giovani fare per loro, ma anche «cosa loro pieno «lo spirito nuovo», l’«ap- sa». della vita cristiana, cioè quella del- quali essi sono chiamati. Non a ca-
e famiglia. possono fare per la Chiesa, quale proccio nuovo» scaturito dalla ce- Giungere all’incarnazione del la conversione». Occorre, ha ag- so, conclude, egli ha anche convo-
Sarà, afferma il cardinale, «un contributo possono dare al Vange- lebrazione degli ultimi due sinodi Vangelo nella vita quotidiana e giunto, «far sì che la Curia — sem- cato, per il 2019, un sinodo
anno caratterizzato proprio da una lo, alla diffusione del Vangelo og- e dalla pubblicazione dell’Amoris all’evangelizzazione per testimo- pre più e sempre meglio, togliendo sull’Amazzonia, e torna continua-
speciale concentrazione dell’atten- gi». La Chiesa, cioè, vuole inaugu- laetitia. Certo — spiega il segretario nianza è, di fatto, il filo condutto- anche quelle ombre che possono mente «con parole anche molto
zione della Chiesa a tutti i suoi li- re che accompagna le riflessioni ostacolare questo impegno e que- marcate» su temi caldi come quel-
rare un nuovo dialogo: capire i di Stato, sollecitato riguardo al di-
velli sui giovani, quindi sulle loro del cardinale Parolin. È l’obbietti- sta missione — possa diventare lo della corruzione, ostacolo fon-
giovani, aiutarli, ma soprattutto battito suscitato nel mondo cattoli-
attese, sulle loro aspirazioni, sulle vo predominante nel ragionamento davvero un aiuto al Papa per an- damentale per «il superamento
sfide che devono affrontare e an- renderli protagonisti. E, conclude, co proprio dall’esortazione aposto-
«credo che a questo invito sapran- lica — «ogni cambiamento com- fatto sui giovani, sulle famiglie, ma nunciare il Vangelo, per testimo- della povertà e della miseria».
che sulle speranze che portano con
sé, come sulle debolezze e sulle no rispondere con la loro generosi- porta sempre delle difficoltà»; ma
paure». Una Chiesa alla ricerca di tà e anche con il loro entusiasmo». queste «vanno messe in conto e
«una nuova relazione», che eviti Il tema dei giovani porta con sé, vanno affrontate con impegno, per
«ogni paternalismo» e che piutto- quasi conseguentemente, quello trovare delle risposte che diventino
sto solleciti «responsabilità». E della famiglia. Ambito nel quale, momenti di ulteriore crescita, di
che, dice il cardinale Parolin para- sottolinea il porporato, Papa Fran- ulteriore approfondimento». E la
frasando una nota espressione di cesco sta ugualmente tentando di celebrazione della giornata mon-
John Fitzgerald Kennedy, chieda portare avanti «un nuovo paradig- diale della famiglia, il prossimo
In un’intervista al cardinale Farrell bilanci e prospettive del Dicastero per i laici, la famiglia e la vita
Cantiere in fermento
di NICOLA GORI una nuova mentalità di lavoro, di collabo- della famiglia di Nazareth, le catechesi in-
razione e di servizio. Questa nuova men- tendono mostrare l’attualità profetica del
Un “cantiere” appena aperto ma già in talità comporta anzitutto il ragionare in Vangelo della famiglia. Da uno sguardo
fermento, pronto ad accogliere le sfide termini di un solo dicastero, di un unico concreto alle famiglie di oggi (la prima),
sempre nuove che la società impone e a nuovo “corpo”, composto sì di vari orga- all’attualità della parola di Dio nel quoti-
testimoniare i valori del Vangelo e il magi- ni, ma che vive, si muove e agisce come diano familiare (la seconda) per giungere
stero della Chiesa su tematiche di grande un tutto. Nel molto lavoro ordinario e al sogno che Dio ha per ogni famiglia Giovani in pellegrinaggio con la croce della gmg verso la cattedrale di Arecibo a Porto Rico
attualità per la vita ecclesiale e sociale. È quotidiano — visite ad limina degli episco- (terza), anche dove vi sono fragilità e de-
questo il Dicastero per i laici, la famiglia e pati, rapporto con movimenti e associazio- bolezze (quarta); la famiglia è il vero ge-
la vita, istituito dal Papa il 15 agosto 2016 ni laicali e di pastorale familiare — risalta neratore di una cultura nuova, quella della nuti, la varietà dei soggetti coinvolti e gli suo termine naturale», in base ai bisogni e
e guidato dal cardinale prefetto Kevin particolarmente il compito di coordinare e vita (quinta), della speranza (sesta) e della obiettivi da raggiungere. Si tratta, per dir- alle peculiarità della persona nelle diverse
Joseph Farrell, che in questa intervista organizzare due grandi eventi: la giornata gioia (settima). la con una parola riassuntiva, di contribui- fasi evolutive. Questo richiama anche il
all’Osservatore Romano fa il punto delle mondiale della gioventù e l’incontro mon- re fattivamente alla nuova evangelizzazio- rapporto con le organizzazioni e associa-
attività dell’organismo e indica le prospet- diale delle famiglie. Come procede invece l’organizzazione della ne. Con parole cariche di significato, lo zioni che aiutano la donna e la famiglia
tive di lavoro del nuovo anno. gmg 2019 a Panamá? dice la lettera apostolica Sedula Mater con ad «accogliere e custodire il dono della vi-
Partiamo da quest’ultimo. Quali sono le atte- la quale Papa Francesco ha istituito il di- ta e a prevenire il ricorso all’aborto», co-
Può tracciare un primo bilancio dell’attività se per il prossimo raduno in programma ad Fin dall’inizio, il cammino verso Pana- castero: «Noi stessi ci adoperiamo pronta- me pure il sostegno a iniziative per l’aiuto
del dicastero? agosto in Irlanda? má si è caratterizzato come un pellegri- mente a disporre ogni cosa perché le ric- alle donne che hanno abortito. Guida irri-
naggio mariano, secondo le indicazioni chezze di Cristo Gesù si riversino appro- nunciabile e sicura sono la dottrina morale
Un anno è un tempo breve per una Le attese sono tante, non solo per l’in- dello stesso Papa Francesco: «Mi sta a priatamente e con profusione tra i fedeli». cattolica e il magistero della Chiesa, af-
realtà complessa e articolata come quella contro in sé ma anche per la sfida di pro- cuore che voi giovani possiate camminare Per “riversare” il Vangelo, la comunicazio- fiancati e sostenuti dagli studi sui grandi
del nuovo dicastero, che raccoglie le com- porre «il Vangelo della famiglia: gioia per non solo facendo memoria del passato, ma ne è strutturalmente necessaria e strategica temi di biomedicina e diritto relativi alla
petenze e le funzioni finora appartenute ai il mondo», tema scelto da Papa Francesco avendo anche coraggio nel presente e spe- perché è sempre a servizio dei contenuti, vita umana; un’attenzione particolare è
Pontifici Consigli per i laici e per la fami- sullo sfondo dell’esortazione apostolica ranza per il futuro». Sono gli atteggia- facendo parte dello stesso processo di co- dovuta anche alle ideologie che vanno svi-
glia, praticamente quasi l’intero popolo di postsinodale Amoris laetitia. Nella lettera menti della giovane donna di Nazareth. struzione del messaggio e non come una luppandosi legate alla vita e al genere
Dio! La sfida è formidabile perché i com- che mi ha indirizzato, il Pontefice si chie- Nelle tappe verso il grande incontro dei sua semplice appendice. umano. Questo spettro amplissimo di temi
piti sono «la promozione della vita e deva: «La famiglia continua ad essere giovani, fondamentale sarà anche quella
dell’apostolato dei fedeli laici, la cura pa- buona notizia per il mondo di oggi?». E e competenze è in comune con altri orga-
del Sinodo dei vescovi, il prossimo otto- Anche voi siete in qualche modo coinvolti nel- nismi della Santa Sede — congregazioni e
storale della famiglia e della sua missione, subito aggiungeva: «Io sono certo di sì! E bre, sul tema «I giovani, la fede e il di- la riforma della comunicazione voluta da
secondo il disegno di Dio e per la tutela e questo “sì” è saldamente fondato sul dise- accademie — anche se la nostra prospetti-
scernimento vocazionale»: un sinodo spe- Papa Francesco? va specifica è prettamente pastorale e si-
ciale nel tema ma anche nella metodologia tuata nell’ambito della famiglia. Compe-
di consultazione diretta dei giovani. È È sotto gli occhi di ognuno come la ri-
forma voluta e inaugurata dal Papa abbia tenza, su questi temi, ha Gabriella Gambi-
chiaro, nelle intenzioni e nei gesti, che il no, sottosegretario della sezione vita. Ri-
riguardato, in modo visibile, concreto e
Pontefice ha tracciato un percorso di guardo alle forme di collaborazione con la
lungimirante, il nuovo sistema comunicati-
grande sintonia tra il sinodo e la gmg di Pontificia Accademia per la vita, secondo
vo della Santa Sede; una riforma alla ri-
Panamá. Più concretamente ci sono stati e il dettato dello statuto che la indica come
cerca di «criteri e modalità nuovi per co-
seguiranno incontri fra il dicastero e il co- «connessa con questo dicastero, il quale si
municare il Vangelo della misericordia a
mitato organizzatore locale. avvale della sua competenza», oltre alla
tutte le genti, nel cuore delle diverse cul-
ture, attraverso i media che il nuovo con- rappresentanza del nostro delegato monsi-
Che giornata sarà quella di Panamá? gnor Carlos Simón Vasquez in seno al
testo culturale digitale mette a disposizio-
Quella che si vivrà sarà certamente una ne», come ha detto Francesco ai parteci- consiglio direttivo dell’Accademia, andran-
gmg molto mariana e molto centroameri- panti alla plenaria della Segreteria per la no concordate alcune linee specifiche di
cana, secondo l’immagine adoperata dal comunicazione. Nel nostro ambito voglia- ricerca e di raccordo.
nostro segretario, padre Alexandre. Più mo muoverci nella stessa linea, pur nella
nel concreto si lavora alla pianificazione semplicità dei mezzi e delle risorse. Sono La nomina delle due donne sottosegretario si
dei principali eventi della giornata, a rea- consapevole che la comunicazione non si inserisce nell’impegno per la valorizzazione
lizzare un fondo di solidarietà, all’alloggio improvvisa e che necessita di preparazio- del ruolo della donna nella Chiesa. Che spa-
dei partecipanti, alle catechesi preparato- ne, accompagnamento e verifica; ma sono zio hanno le donne nell’attività del dicastero?
rie, alla composizione della “sacca del pel- anche fiducioso perché vogliamo inserirci È già lo statuto del dicastero a dire che
Incontro in dicastero in occasione della visita «ad limina» dei vescovi ungheresi legrino” e al vasto tema della comunica- nel grande flusso comunicativo già in atto i tre sottosegretari sono laici; attualmente
zione. Da mesi, prosegue il pellegrinaggio in ogni ambito della realtà ecclesiale, sia manca ancora quello per la sezione fami-
dei simboli della gmg; dopo il Messico, la quella centrale che periferica. Proprio l’in- glia. Lo statuto dice ancora che tra i mem-
il sostegno della vita umana», come recita gno di Dio. L’amore di Dio è il suo “sì” a croce dei giovani è stata a Cuba, a Santo teresse diffuso per le realtà particolari co- bri del dicastero ci sono «fedeli laici, uo-
lo statuto. Più che di bilancio, dunque, si tutta la creazione e al cuore di essa, che è Domingo, ad Haiti; è appena arrivata a stituisce un’occasione privilegiata per co- mini e donne, celibi e coniugati, impegna-
può parlare di cantiere appena aperto, an- l’uomo». All’evento di Dublino è legata Porto Rico e presto raggiungerà tutto il struire e consolidare relazioni con le diver-
che nel senso materiale, giacché devono ti nei diversi campi di attività e provenien-
l’attesa di ammirare la bellezza dell’amore Centro America. E dopo quello di Roma se conferenze episcopali e le altre realtà
essere ancora eseguiti i lavori di adegua- ti dalle diverse parti del mondo, così che
familiare concreto, fatto di gesti quotidia- nell’aprile dello scorso anno — circa 270 associative coinvolte.
mento e ristrutturazione degli ambienti rispecchino il carattere universale della
ni, dell’abitudine a dire «permesso, grazie, partecipanti, provenienti da 103 paesi e 44
per poter avere tutto il personale e gli uf- Chiesa». Per questo il dicastero è un luo-
scusa» e dell’attenzione alla fragilità di movimenti e comunità — sono in via di Il terzo ambito del lavoro del dicastero è la
fici nello stesso piano. Il 1° settembre scor- go privilegiato ed emblematico della Chie-
ognuno. Nutriamo la speranza viva della perfezionamento gli aspetti pastorali e lo- vita. Su quali iniziative state lavorando e
so ha preso servizio effettivo il segretario, sa cattolica dove donne e uomini collabo-
presenza del Papa alle giornate conclusive. gistici del secondo incontro internazionale quali sono le forme di collaborazione con la
padre Alexandre Awi Mello; il 7 novembre rano insieme per il bene di tutta la comu-
di preparazione alla gmg, che si terrà dal Pontificia Accademia per la vita? nità ecclesiale e nel quale la differenza fra
il Papa ha nominato Linda Ghisoni sotto- Come ci si sta preparando all’incontro? 7 al 9 giugno prossimi a Panamá.
segretario per la sezione laici e Gabriella Basterebbero alcuni richiami all’attualità i generi non è solo occasione di collabora-
Gambino sottosegretario per la sezione vi- La preparazione di questo appuntamen- per comprendere come il tema della tutela zione, ma anche di effettiva corresponsabi-
to è importante in tutte le diocesi e nelle Avete lanciato di recente il video Goodnews e
ta. Su tutto, però, la notizia più significa- e del sostegno alla vita umana siano essen- lità. Attualmente il personale, tra superio-
una newsletter in diverse lingue. Qual è l’im-
tiva è stata la visita di Papa Francesco, il parrocchie, tanto quanto la celebrazione ziali per le competenze esplicite del nostro ri, officiali e personale tecnico, è equa-
portanza della comunicazione nella strategia
30 ottobre scorso. Salutando e ringrazian- finale in Irlanda. A breve saranno rese no- dicastero, chiamato a sostenere e coordi- mente diviso tra uomini e donne; tra que-
del dicastero?
do il Pontefice, in questa occasione, ho te le sette catechesi internazionali di pre- nare le iniziative in favore della procrea- ste, oltre alle due sottosegretarie, anche
fatto presente come la grande sfida che parazione, una per ogni mese. Intreccian- La natura, la storia e le prospettive del zione responsabile e per «la tutela della Marta Rodriguez responsabile della sezio-
stiamo affrontando è quella di entrare in do il testo di Amoris laetitia e la vicenda dicastero mostrano la ricchezza dei conte- vita umana dal suo concepimento fino al ne donna del nostro dicastero.