Sei sulla pagina 1di 8

Spedizione in abbonamento postale Roma, conto corrente postale n.

649004

Copia 1,00 Copia arretrata 2,00

LOSSERVATORE ROMANO
GIORNALE QUOTIDIANO

Unicuique suum
Anno CLIV n. 147 (46.689)

POLITICO RELIGIOSO
Non praevalebunt

Citt del Vaticano

luned 30 giugno-marted 1 luglio 2014

AllAngelus nella solennit dei santi Pietro e Paolo appello del Pontefice per la fine delle violenze in Iraq

Trenta morti su un barcone soccorso nel Mediterraneo

Dialogo per evitare la guerra

Nuova tragedia
delle migrazioni

E durante la messa raccomanda ai vescovi di non cercare appoggi in chi ha potere


Nuovo appello di Papa Francesco
per la fine delle violenze in Iraq.
Domenica 29 giugno, durante lAngelus, il Pontefice, ricordando la
drammaticit delle notizie giunte da
quella nazione, si unito alla voce
dei vescovi iracheni nel chiedere ai
governanti di salvaguardare, attra-

verso il dialogo, lunit e la concordia nazionale. Sono vicino alle migliaia di famiglie, specialmente cristiane, che hanno dovuto lasciare le
loro case ha poi aggiunto il Papa
e che sono in grave pericolo. La
violenza genera altra violenza; il dialogo lunica via per la pace.

Poco prima, nella basilica vaticana, il vescovo di Roma aveva presieduto la messa nella solennit dei
santi patroni della Chiesa romana,
nel corso della quale aveva imposto
il pallio a ventiquattro metropoliti.
Durante lomelia, soffermandosi sulla testimonianza di fedelt offerta

proprio dai due apostoli, era tornato


a riflettere su un tema a lui molto
caro, la forza di resistere a ogni
schiavit imposta da chi ha il potere
in questo mondo e di sfuggire a
ogni tentazione mondana.
E si era rivolto direttamente agli
arcivescovi per avere, o meglio per
formulare una risposta. Aveva posto
la questione in termini di paura e
di ricerca di rifugi pastorali. Aveva chiesto infatti: Noi, mi domando cari fratelli Vescovi, abbiamo paura? Di che cosa abbiamo
paura? E se ne abbiamo, quali rifugi
cerchiamo, nella nostra vita pastorale, per essere al sicuro? Cerchiamo
forse lappoggio di quelli che hanno
potere in questo mondo? O ci lasciamo ingannare dallorgoglio che cerca
gratificazioni e riconoscimenti, e l ci
sembra di stare sicuri? Cari fratelli
vescovi, dove poniamo la nostra sicurezza?.
Il nostro vero rifugio la risposta da lui proposta la fiducia in
Dio: essa allontana ogni paura e ci
rende liberi da ogni schiavit e da
ogni tentazione mondana. Oggi, il
Vescovo di Roma e gli altri Vescovi,
specialmente i Metropoliti che hanno ricevuto il Pallio, ci sentiamo interpellati dallesempio di san Pietro
a verificare la nostra fiducia nel Signore.

Un bambino iracheno in un campo profughi (La Presse/Ap)

PAGINA 8

La Russia invia consiglieri militari e aerei da combattimento per sostenere le forze irachene

I miliziani annunciano un califfato islamico


BAGHDAD, 30. La creazione di un califfato islamico che va dallovest
dellIraq allest della Siria stata annunciata ieri dai miliziani che, in un
audio messaggio, hanno anche designato il loro capo, Abu Bakr Al Baghdadi, califfo. Lannuncio segue di
pochi giorni la conquista di aree di
frontiera fra Iraq e Siria, che garantiscono continuit territoriale alle zone controllate dai jihadisti sunniti. E
per formalizzare la nuova realt
(lestensione del califfato va da Aleppo a Diyala, fino alla periferia di

Baghdad), Al Baghdadi ha cambiato


nome allorganizzazione nata nel
2010: lo Stato islamico dellIraq e
del Levante (Isis) diventa Stato islamico (Is). Insomma, come sottolineano gli analisti, si sta sempre pi
radicando nellarea la presenza dei
qaedisti, e ci, di conseguenza, fa temere che il conflitto con le forze regolari irachene possa essere ancora
lungo e cruento. Con il passaggio
dallIsis allIs, ricordano le agenzie
di stampa internazionali, viene in
qualche modo ratificato il supera-

mento dei due Stati creati allindomani della fine della prima guerra
mondiale dalle potenze coloniali europee sulla base dellaccordo SykesPicot del 1916: unintesa fra i Governi del Regno Unito e della Francia,
in assenza della Russia, che definiva
le rispettive sfere di influenza nel
Medio Oriente in seguito alla sconfitta dellimpero ottomano.
Il portavoce di Al Baghdadi, Abu
Mohammed Al Adnani, ha parlato
di restaurazione del califfato adoperando una terminologia che, sulla

y(7HA3J1*QSSKKM( +&!"!/!z!=!

Udienza ai Reali di Spagna


Luned 30 giugno, nel Palazzo
apostolico, Papa Francesco ha
ricevuto in udienza le Loro
Maest il Re Filippo VI e la
Regina Letizia di Spagna. I
Reali si sono successivamente
incontrati con il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato,
accompagnato da monsignor
Antoine Camilleri, sotto-segretario per i rapporti con gli
Stati.
Durante i cordiali colloqui,
si espresso compiacimento
per lodierna visita, la prima
allestero, che segue quella da
poco compiuta dal Re Juan
Carlos I e dalla Regina Sofia il
28 aprile scorso, auspicio del
rafforzamento delle buone relazioni esistenti tra la Santa
Sede e la Spagna.
Nel prosieguo della conversazione sono stati affrontati temi di comune interesse, limportanza di favorire il dialogo
e la collaborazione fra la Chiesa e lo Stato per il bene di tutta la societ spagnola. Infine,
si fatto cenno ad alcune problematiche di carattere internazionale e regionale, con particolare attenzione alle zone di
conflitto.

base della legge islamica, indica nel


califfo il successore legittimo di
Maometto. tale interpretazione, rilevano gli osservatori, che spiega
perch Al Adnani fa appello alle altre organizzazioni jihadiste da Al
Qaeda ad Al Nusra fino ai gruppi
salafiti affinch aderiscano allo
Stato islamico consentendogli di
rafforzarsi e di affrontare le sfide militari immediate, a cominciare dalla
battaglia ingaggiata con lesercito
iracheno a Tikrit. Ci significa, sottolineano sempre gli analisti, che Al
Baghdadi sta tentando di portare a
termine il progetto di essere lui a
riunire i jihadisti, sfidando in primo
luogo Ayman Al Zawahiri, divenuto
leader di Al Qaeda dopo luccisione
di Osama bin Laden.
Fonti locali, intanto, hanno confermato quanto sia difficile la situazione per migliaia di famiglie, in fuga dalle perduranti violenze. Molti
nuclei, in questi ultimi giorni, hanno
trovato rifugio nel Kurdistan iracheno, per sottrarsi agli attacchi compiuti dai miliziani contro villaggi cristiani. Numerose famiglie, gran parte delle quali con bambini, sono state accolte nella citt di Erbil, presso
chiese, scuole e centri per giovani.
Ieri il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, nel sottolineare la gravit della situazione,
ha richiamato l'esigenza di proteggere i civili da persecuzioni religiose o
etniche. Tutti hanno lobbligo legale e la responsabilit morale di fare
il possibile per evitare e prevenire la
violenza contro i civili e assicurare
una risposta alle necessit di carattere umanitario ha dichiarato Ban
Ki-moon. Intanto a Baghdad sono
giunti ieri i consiglieri militari russi,
insieme a dodici aerei da combattimento. Come hanno riferito fonti diplomatiche di Mosca, gli addestratori russi non si fermeranno a lungo in
Iraq: solo il tempo di far entrare in
servizio gli aerei. Dal canto suo
lIran, attraverso il vice comandante
delle forze armate, Massoud Jazayer,
ha ribadito il proprio impegno ad
aiutare il Governo iracheno a far
fronte allattuale emergenza.

Migranti soccorsi nel Canale di Sicilia (Ansa)

ROMA, 30. Cinquemila persone sono state tratte in salvo nelle operazioni condotte dalla Marina italiana in Mediterraneo durante il fine
settimana. Tutti giungeranno tra
oggi e domani in porti siciliani,
pugliesi e campani. In quello di
Pozzallo, in Sicilia, atteso anche
il barcone dove si consumata
lennesima tragedia delle migrazioni. Nel natante, ora al rimorchio
della fregata Grecale, cerano 566
persone trovate vive dai soccorritori, e trenta cadaveri, sulle cause
della cui morte al momento si
avanzano solo ipotesi.
Come detto, lazione della Marina italiana impegnata nelloperazione Mare Nostrum stata nelle
ultime ore particolarmente intensa.
Oltre alla Grecale a Pozzallo attesa in giornata la corvetta Chimera, con 353 migranti. La nave anfibia San Giorgio sbarcher in giornata a Taranto 1.170 persone soccorse. Il pattugliatore daltura Dattilo con a bordo 1.096 migranti sta
facendo rotta sul porto di Augusta.
Domani arriver a Salerno la nave
rifornitrice Etna, con 1044 migranti. Il pattugliatore Orione e il mercantile Mare Atlantic, con a bordo
rispettivamente 396 e 235 migranti,

attraccheranno oggi a Messina. La


motovedetta Corsi sta portando a
Porto Empedocle 341 persone soccorse. Infine sono attese in giornata nel porto di Trapani 295 persone
trasferite sui mercantili City of Beirut e Ticky.
Al plauso per gli interventi dei
marinai italiani si affianca, in Italia
e non solo, la progressiva convinzione che quella dei flussi di migranti e profughi provocati da fame e guerra non pu essere
unemergenza delegata ai singoli
Stati. Proprio questa mattina, fonti
a Bruxelles hanno anticipato che
Jean-Claude Juncker, indicato dal
Consiglio europeo come prossimo
presidente della Commissione,
intenzionato a proporre di istituire
un commissario europeo per la migrazione e la mobilit.

Intervista di Papa Francesco


a Il Messaggero

Cambio depoca
FRANCA GIANSOLDATI

A PAGINA

NOSTRE INFORMAZIONI
Sabato 28 giugno, il Santo Padre ha ricevuto in udienza Sua
Eminenza Reverendissima il Signor
Cardinale
Stanisaw
Ryko, Presidente del Pontificio
Consiglio per i Laici.
Il Santo Padre ha ricevuto
questa mattina in udienza:
Sua Eminenza Reverendissima il Signor Cardinale Gerhard
Ludwig Mller, Prefetto della
Congregazione per la Dottrina
della Fede;
le Loro Eccellenze Reverendissime i Monsignori:
Jean-Paul Gobel, Arcivescovo titolare di Galazia in
Campania, Nunzio Apostolico
nella Repubblica Araba dEgitto; Delegato della Santa Sede
presso la Lega degli Stati
Arabi;
Marek Zalewski, Arcivescovo titolare di Africa, Nunzio
Apostolico in Zimbabwe, con i
Familiari;
Hubertus Matheus Maria
van Megen, Arcivescovo titolare
di Novaliciana, Nunzio Apostolico in Sudan e in Eritrea;

Daniel Fernando Sturla


Berhouet, Arcivescovo di Montevideo (Uruguay).
Il Santo Padre ha ricevuto
questa mattina in udienza Sua
Maest Filippo VI, Re di Spagna, con la Regina Letizia, e
Seguito.
Il Santo Padre ha ricevuto
questa mattina in udienza le
Loro Eccellenze i Signori:
Charles Ghislain, Ambasciatore del Belgio, in visita di
congedo;
Fernando Felipe Snchez
Campos, Ambasciatore di Costa
Rica, in visita di congedo.
Il Santo Padre ha accettato la
rinuncia allufficio di Ausiliare
dellArcidiocesi di Boston (Stati
Uniti dAmerica), presentata da
Sua Eccellenza Reverendissima
Monsignor Walter J. Edyvean,
in conformit ai canoni 411 e
401 1 del Codice di Diritto
Canonico. Il provvedimento
stato reso noto in data 29 giugno.

LOSSERVATORE ROMANO

pagina 2

luned 30 giugno-marted 1 luglio 2014

Chiesti al Congresso due miliardi di dollari

Colloqui tra Putin, Poroshenko, Merkel e Hollande

Obama affronta
lemergenza
immigrazione

Diplomazia in campo
sulla crisi ucraina

WASHINGTON, 30. Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama,


chiede al Congresso di approvare
uno stanziamento di due miliardi di
dollari per fronteggiare la nuova
ondata di immigrati irregolari arrivati dallAmerica centrale, in particolare da Guatemala, El Salvador e
Honduras, tra i quali decine di migliaia di bambini non accompagnati. In una lettera al Congresso annunciata ieri dalla Casa Bianca,
Obama sottolinea lemergenza umanitaria in atto, ma chiede altres che
vengano aumentati i poteri sia del
segretario per la Sicurezza interna,
Jeh Johnson, sia delle autorit locali
degli Stati coinvolti per accelerare
la verifica delle situazioni degli immigrati ed eventualmente loro il
rimpatrio. Al tempo stesso, il presidente sollecita pene pi severe per
trafficanti e contrabbandieri che
portano i bambini illegalmente attraverso la frontiera. Obama, in
unintervista televisiva, ha anche fatto appello ai genitori di questi bambini a non consentire che affrontino
i pericoli ai quali sono esposti.
D allinizio dellanno sono arrivati
negli Stati Uniti pi di 53.000 minori non accompagnati, oltre ad almeno 32.000 donne con bambini
piccoli. Le autorit federali per le
emergenze hanno allestito centri di
raccolta in tre basi militari, e sono
al lavoro per realizzarne altri.
La riforma dellimmigrazione
proposta da Obama ferma da mesi in Congresso, e il presidente si
trova a fronteggiare accese critiche
da parte dei repubblicani, che ritengono troppo deboli le misure per
impedire gli arrivi illegali e chiedo-

no di provvedere comunque ai respingimenti. Misure come queste,


peraltro, potrebbero costringere
bambini vulnerabili a tornare in situazioni di pericolo reale, a possibili sofferenze o addirittura alla morte, ha ricordato ieri in unintervista
al quotidiano The Washington Post Kevin Appleby, direttore per le
politiche delle migrazioni della
Conferenza episcopale statunitense.

Attentato
contro
un oleodotto
in Colombia
BO GOT, 30. Tredici persone sono
rimaste ferite in un attentato compiuto, con esplosivi artigianali, contro alcune strutture petrolifere nel
nordest della Colombia: lattacco, si
afferma in un comunicato dellesercito, da attribuire ai guerriglieri
dellEsercito di liberazione nazionale (Eln). Lattentato avvenuto ad
Araquita, nella provincia di Arauca,
considerata
roccaforte
dellEln.
Loleodotto preso di mira stato il
Cano Limon-Covenas, uno dei
principali del Paese con i suoi 780
chilometri di lunghezza. Intanto il
ministro per le Miniere, Amylkar
Acosta, ha comunicato che sono in
corso i dovuti accertamenti per valutare i danni che lattentato ha
causato alle strutture.

Relazioni
diplomatiche
fra Repubblica
Dominicana
e Nuova Zelanda

Devastante
incendio
in Arizona
WASHINGTON, 30. Un incendio
sta distruggendo una vasta area
dellArizona, nel pressi della
Apache-Sitgreaves National Forest. In tre giorni, sono andati in
fumo oltre duemila ettari di terreno. Oltre cinquecento pompieri
sono al lavoro per contenere le
fiamme, con cinque elicotteri, 24
camion cisterna e cinque bulldozer, ma finora sono riusciti a fare
pochi progressi.

Elogiati i notevoli progressi compiuti da Belgrado

Forte sostegno di Duro Barroso


allintegrazione europea serba
BELGRAD O, 30. LUe continua ad
appoggiare con forza il cammino
europeo della Serbia, per favorire
un suo rapido ingresso nellUnione
come membro a pieno titolo. Lo ha
detto ieri a Belgrado il presidente
uscente della commissione Ue, Jos
Manuel Duro Barroso, accolto
allaeroporto dal vice premier e ministro degli Esteri, Ivica Dai, e
dal capo della delegazione dellUe,
in Serbia, Michael Davenport.
Parlando in una conferenza
stampa congiunta con il premier,
Aleksandar Vui, il presidente ha
elogiato i notevoli progressi compiuti dalla Serbia nel processo di
integrazione europea. Nellincontro abbiamo parlato delle riforme
che la Serbia sta adottando e di
quelle che necessario adottare ha
precisato Duro Barroso, secondo il
quale il negoziato di adesione, apertosi il 21 gennaio scorso, procede
molto bene.
Finora, ha precisato, lesame di
screening stato effettuato per diciotto dei trentacinque capitoli negoziali, e Belgrado d prova di volersi impegnare nella lotta a corruzione e criminalit, nel rispetto dei
diritti umani e nella riforma della
pubblica amministrazione. Riferendosi al dialogo fra Serbia e Kosovo,
il presidente della commissione Ue
ha elogiato limpegno delle due
parti, che hanno dato prova di co-

GIORNALE QUOTIDIANO
Unicuique suum

POLITICO RELIGIOSO
Non praevalebunt

00120 Citt del Vaticano


ornet@ossrom.va
http://www.osservatoreromano.va

raggio e di visione, cosa questa


dimostrata dai numerosi accordi
raggiunti. Il primo ministro, da parte sua, ha ribadito che ladesione alla Ue resta limpegno prioritario del
suo Governo. Proprio per questo,
Vui ha detto che intende varare
rapidamente il programma di riforme economiche e sociali messe gi
in cantiere.

Pi in generale, Duro Barroso


ha ribadito la volont di Bruxelles
di proseguire nel processo di allargamento a tutti i Balcani occidentali. Nonostante la crisi economica,
le nostre porte resteranno aperte
ha confermato. A riguardo, oggi
Duro Barroso sar in Albania, alla
quale il Consiglio europeo ha concesso lo status di Paese candidato.

LUe ancora in aiuto


del Balcani alluvionati
BELGRAD O, 30. LUnione europea
continuer ad aiutare le regioni
balcaniche nellaffrontare le conseguenze delle devastanti inondazioni del mese scorso, poich la solidariet lessenza dellEuropa. Lo
ha detto il presidente uscente della commissione Ue, Jos Manuel
Duro Barroso, in visita ieri a
Obrenovac, localit poco distante
da Belgrado tra le pi colpite dalle alluvioni. Parlando alla stampa,
Duro Barroso ha precisato che i
Paesi dellUe hanno fornito aiuto
e assistenza alla Serbia e alla Bosnia ed Erzegovina, devastate in
maggio dalle alluvioni pi gravi

degli ultimi cento anni. Si tratta,


ha osservato il presidente, della
pi vasta operazione in Europa di
assistenza alle popolazioni.
Gi luned scorso, la Commissione europa ha deciso di destinare alla ricostruzione 30 milioni di
euro dei fondi Ipa (Instrument for
Pre-accession Assistance, una linea
di finanziamento che offre assistenza ai Paesi impegnati nel processo di adesione allUe). Confermata, a questo riguardo, la conferenza di donatori il prossimo 16
luglio a Bruxelles, organizzata dalla commissione europea in collaborazione con Francia e Slovenia.

Un tocco di rosa in pi per la Casa reale britannica

SANTO D OMINGO, 30. I Governi


della Repubblica Dominicana e della Nuova Zelanda hanno annunciato ieri, riferisce lagenzia Efe, lapertura di relazioni diplomatiche formali bilaterali e, nelloccasione,
hanno espresso il desiderio di sviluppare e rafforzare i rapporti di
amicizia e di cooperazione tra i due
Paesi. La firma stata posta dal ministro degli Esteri della Repubblica
Dominicana, Carlos Morales Troncoso, e dal capo della diplomazia
della Nuova Zelanda, Murray McCully. Lintesa punta a valorizzare
la
cooperazione
nellambito
dellagricoltura e delle energie rinnovabili.

LOSSERVATORE ROMANO

Miliziano filo-russo a Donetsk (Afp)

KIEV, 30. Una nuova conferenza


telefonica a quattro tra Vladimir
Putin, Petro Poroshenko, Angela
Merkel e Franois Hollande prevista oggi, a poche ore dallo scadere del cessate il fuoco in Ucraina, ufficialmente fissato per le 20,
ora italiana. Anche ieri, i presidenti ucraino, russo, il cancelliere tedesco e il capo dello Stato francese hanno discusso telefonicamente, per oltre due ore, della grave
situazione nellest dellUcraina.
Merkel e Hollande, in particolare,
hanno rilanciato lappello al leader del Cremlino affinch aiuti attivamente il collega ucraino, per la
pacificazione delle regioni dilaniate dalla rivolta filo-russa.
LOccidente ha esortato Putin a
impegnarsi davvero per convincere
i separatisti a deporre le armi e
per fare cessare le infiltrazioni
di armi e miliziani dal territorio
russo. Venerd scorso, il cancelliere
e il presidente francese sono stati
molto chiari al riguardo, chiedendo risultati entro luned. La minaccia di seguire gli Stati Uniti
sulla strada delle sanzioni, meno
simboliche e pi pesanti per leconomia russa.
Putin, da parte sua, ha chiesto
lestensione della tregua. Ma il
quadro odierno complicato ulteriormente dalla morte di un operatore del primo canale della televisione pubblica russa, Anatoli
Klian, ucciso a colpi darma da
fuoco nella zona orientale di Donetsk: la prova, secondo le autorit moscovite, che Kiev non vuole
davvero la de-escalation. Mosca,
ha reso noto un portavoce del Comitato investigativo russo, ha subito aperto uninchiesta
I colloqui sullasse Mosca-KievBerlino-Parigi sono stati messi in
programma venerd scorso a Bruxelles, nel giorno in cui lUcraina
ha firmato un storico accordo di
associazione e di libero scambio
con lUnione europea, scatenando
lirritazione russa, che punta, al
contrario, a ristabilire una forte
influenza nelle ex Repubbliche sovietiche.
Proprio questi frequenti contatti
tra le cancellerie servono per mantenere pressione sul Governo della
Russia perch si adoperi a mettere
fine a un conflitto, in cui finora
hanno perso la vita almeno 420
persone. In particolare, Bruxelles
chiede a Mosca di lavorare con
Kiev per trovare uno strumento di
verifica, sotto controllo dellO rganizzazione per la sicurezza e la
cooperazione in Europa (Osce),
del cessate il fuoco e del controllo
delle frontiere. Inoltre, lEsecutivo
Ue chiede che le autorit ucraine
riprendano il controllo dei tre posti di frontiera nelle mani dei separatisti e che venga aperto un
negoziato per lattuazione del piano di pace elaborato di recente
dal presidente Poroshenko.
Sul fronte degli ostaggi, un importante segnale di distensione
arrivato dai miliziani separatisti,
che ieri hanno liberato gli ultimi
quattro osservatori dellOsce (dopo i quattro rilasciati nella notte
tra gioved e venerd), che tenevano prigionieri e di cui si erano
perse le tracce a fine maggio.

La regina Elisabetta

GIOVANNI MARIA VIAN


direttore responsabile

Carlo Di Cicco
vicedirettore

Piero Di Domenicantonio

II

(Ansa)

Servizio vaticano: vaticano@ossrom.va


Servizio internazionale: internazionale@ossrom.va
Servizio culturale: cultura@ossrom.va
Servizio religioso: religione@ossrom.va

caporedattore

Gaetano Vallini

segretario di redazione

LONDRA, 30. di origine scozzese la prima donna, Judith


Weir, a occupare il ruolo di
compositore ufficiale della regina Elisabetta II. In questo modo si imprime una svolta a una
tradizione maschile che durava
da ben quattrocento anni. Nel
2009 Carol Ann Duffy era stata
la prima donna, in 341 anni di
storia, a diventare poeta ufficiale del Regno Unito. Insomma,
la Casa reale britannica si tinge
sempre pi di rosa. La compositrice nata sessantanni fa a
Cambridge.
Come
riferisce

Servizio fotografico: telefono 06 698 84797, fax 06 698 84998


photo@ossrom.va www.photo.va

Segreteria di redazione
telefono 06 698 83461, 06 698 84442
fax 06 698 83675
segreteria@ossrom.va
Tipografia Vaticana
Editrice LOsservatore Romano

don Sergio Pellini S.D.B.


direttore generale

lagenzia Ansa, il suo stile stato negli anni profondamente influenzato dalle canzoni popolari del nord britannico durante
gli anni vissuti a Glasgow. il
ruolo di Weir a corte sar molto
importante: dovr comporre le
musiche per ogni tipo di evento, dai matrimoni ai funerali,
lungo un mandato che ha durata decennale e che un tempo
era a vita. In passato lartista ha
lavorato per le orchestre sinfoniche di Birmingham, Boston e
della Bbc.

Tariffe di abbonamento
Vaticano e Italia: semestrale 99; annuale 198
Europa: 410; $ 605
Africa, Asia, America Latina: 450; $ 665
America Nord, Oceania: 500; $ 740
Abbonamenti e diffusione (dalle 8 alle 15.30):
telefono 06 698 99480, 06 698 99483
fax 06 69885164, 06 698 82818,
info@ossrom.va diffusione@ossrom.va
Necrologie: telefono 06 698 83461, fax 06 698 83675

Accordo
tra lAif
e lOcc
statunitense
LAutorit di Informazione Finanziaria (Aif), lorganismo di
Informazione Finanziaria della
Santa Sede e dello Stato della
Citt del Vaticano, ha firmato un
accordo di scambio di informazioni con lo US Office of the
Comptroller of the Currency
(O cc).
Questo scambio di lettere sulla
condivisione dellinformazione
il
primo
accordo
bilaterale
dellAif nel suo compito di supervisione e regolazione finanziaria
allinterno della Santa Sede e dello Stato della Citt del Vaticano.
Esso rappresenta un rafforzamento significativo della cooperazione internazionale fra la Santa Sede e gli Stati Uniti dAmerica.
un passo ulteriore nello sforzo
della Santa Sede per perfezionare
un sistema di regolazione finanziaria e un elemento integrante
dellimpegno per la trasparenza e
la cooperazione internazionale
ha dichiarato Ren Brlhart, Direttore dellAif. La Santa Sede
fa parte della famiglia globale
delle giurisdizioni ben regolate, e
la firma di questo accordo lo dimostra molto chiaramente.
Laccordo con lOcc conseguente allapprovazione della
nuova legge attinente alle attivit
finanziarie nella Santa Sede la
Legge XVIII dellottobre 2013 , e
allentrata in vigore dei nuovi
Statuti dellAif, nel novembre
2013, che hanno introdotto la
nuova funzione di supervisione
come parte del mandato della
stessa Aif.
LAif prevede di firmare a tempo opportuno ulteriori accordi
con gli organismi di altri Paesi
preposti alla supervisione e alla
regolazione finanziaria, e continua nel suo impegno per rafforzare la propria infrastruttura regolatoria e promuovere la cooperazione internazionale.
LOcc unAutorit indipendente nellambito del Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti e ha il compito di registrare, regolare e supervedere tutte le banche nazionali e le branche e
agenzie federali delle banche straniere negli Stati Uniti.
LAif lAutorit della Santa
Sede e dello Stato della Citt del
Vaticano competente per la lotta
al riciclaggio di denaro e al finanziamento del terrorismo. In forza
del suo mandato, lAif ha un
compito duplice, e agisce sia come supervisore e regolatore finanziario, sia come Unit di Informazione Finanziaria. Nella sua
funzione come Unit di Informazione Finanziaria, lAif divenuta
membro dellEgmont Group nel
luglio 2013, e ha gi firmato Protocolli dintesa con le Unit di
Informazione Finanziaria di oltre
una dozzina di Paesi, fra cui il
Regno Unito, gli Stati Uniti
dAmerica, la Francia, la Spagna,
lItalia e la Germania. LAif stata istituita nel 2010 ed divenuta
operativa nel 2011.

Proteste
del settore pubblico
in Grecia
ATENE, 30. Una serie di manifestazioni di protesta contro la politica governativa nel settore della
pubblica amministrazione si svolgono oggi in tutta la Grecia. Le
dimostrazioni indette dallAdedy,
uno dei due maggiori sindacati
del Paese che rappresenta i lavoratori del settore pubblico, prevedono tra laltro loccupazione da
parte dei dipendenti di uffici e di
posti di lavoro. Nel pomeriggio
gli statali scenderanno nelle piazze delle maggiori citt del Paese
per chiedere labolizione delle
misure della messa in stato di
mobilit e dei licenziamenti, oltre
al ritiro del disegno di legge governativo che riguarda la nomina
dei direttori nel settore pubblico.

Concessionaria di pubblicit

Aziende promotrici della diffusione

Il Sole 24 Ore S.p.A.


System Comunicazione Pubblicitaria
Ivan Ranza, direttore generale
Sede legale
Via Monte Rosa 91, 20149 Milano
telefono 02 30221/3003, fax 02 30223214
segreteriadirezionesystem@ilsole24ore.com

Intesa San Paolo


Ospedale Pediatrico Bambino Ges
Banca Carige
Societ Cattolica di Assicurazione
Credito Valtellinese

LOSSERVATORE ROMANO

luned 30 giugno-marted 1 luglio 2014

pagina 3

Attaccate dal Boko Haram le chiese di quattro villaggi del Borno

Miliziani islamisti sempre pi feroci

Altra domenica di sangue


per i cristiani nigeriani

Orrore crescente
in Siria

ABUJA, 30. Decine di cristiani nigeriani sono stati uccisi ieri in attacchi
di Boko Haram alle chiese dei villaggi di Kwada, Kautikari, Karagau
e Ngurojina, nello Stato del Borno,
gremite di fedeli per le funzioni domenicali. I miliziani del gruppo islamista, responsabile di migliaia di uccisioni in incursioni e attentati terroristici, hanno dunque ripreso la loro
feroce azione diretta contro i cristiani, riproponendo uno schema che
soprattutto nel 2013 aveva in pratica
colpito e insanguinato quasi ogni
domenica. Dopo aver avuto per i
primi anni come obiettivi soprattutto
le strutture governative e gli interessi
occidentali, Boko Haram ha infatti
via via accresciuto la sua connotazione di terrorismo di matrice fondamentalista islamica.
Anche ieri, gli assassini hanno fatto irruzione a bordo di camioncini e
motociclette nei villaggi, diffondendo morte e terrore con lanci di granate e raffiche di mitra. Gli attacchi
sono stati contemporanei e coordinati. Le ultime notizie arrivate questa mattina parlano di oltre cinquanta donne, uomini e bambini trucidati
e di almeno cinque chiese devastate,
oltre che di centinaia di persone che
hanno cercato scampo nella foresta,
delle quali si ignora ancora la sorte.
Secondo notizie di fonti locali citate dalle agenzie di stampa interna-

Una ragazza nigeriana che chiede la liberazione delle studentesse rapite (La Presse/Ap)

zionali, ma che al momento impossibile verificare, sarebbero fuggiti


anche i soldati di stanza nei villaggi
assaliti. Come noto il Borno, che di
Boko Haram la principale roccaforte, uno dei tre Stati nei quali il
presidente nigeriano, Goodluck Jo-

Al Shabaab annuncia altri assalti

Attentato dinamitardo
a Mogadiscio
MO GADISCIO, 30. Lesplosione di
una bomba in un mercato della capitale somala Mogadiscio ha provocato questa mattina due morti e sette
feriti. Lordigno era stato posizionato sotto un mucchio di spazzatura
vicino a una stazione di polizia ha
dichiarato un responsabile delle forze dellordine. Sulle responsabilit
dellattentato non ci sono rivendicazioni n certezze. Proprio ieri, peraltro, le milizie radicali islamiche somale di al Shabaab avevano annunciato unintensificazione degli attacchi anche durante il Ramadan, il
mese islamico del digiuno. Attacchi
ed esplosioni continueranno, Mogadiscio rimarr una linea del fronte
pi che mai, aveva detto Ali Mohamed Hussein, capo delle operazioni
di al Shabaab nella capitale, in un
messaggio diffuso da Radio Andalus, lemittente del gruppo.
Sabato, in un discorso televisivo
alla Nazione, proprio in vista
dellinizio del Ramadan, appunto ieri, il presidente somalo Hassa
Mohamud aveva assicurato che il
Governo ha preso tutte le misure per
contrastare la minaccia di attentati
durante il mese del digiuno islamico.
Molti poliziotti in tenuta dassalto
sono stati dispiegati nelle strade
principali della capitale dove si sono
moltiplicati i controlli sulle autovetture in sosta e in transito, mentre
stata chiusa la spiaggia di Lido, uno
dei luoghi pubblici pi frequentati
dagli abitanti.
Lultimo attacco di al Shabaab, la
settimana scorsa, era stato sferrato a
Buulobarde, a nord della capitale,
dove un commando dei ribelli aveva
assalito un albergo dove fanno base
sia militari somali sia truppe dellAmisom, la missione dellUnione
africana in Somalia. Secondo un ufficiale di questultima, Elio Yao, nello scontro sono morti due soldati di
Gibuti e due degli aggressori. In un
comunicato di rivendicazione, al
Shabaab aveva invece sostenuto di
aver ucciso sei militari dellAmisom,
senza fare alcun riferimento a proprie perdite.
Nelle ultime settimane si intensificata loffensiva dellAmisom contro
le basi di al Shabaab nel sud del
Paese, sferrata in particolare dallaviazione kenyana. Le milizie ribelli, originariamente espressione delle
Corti islamiche che avevano governato a Mogadiscio prima di essere
costrette a lasciare il potere dallintervento armato dellEtiopia, vennero date per sconfitte oltre un anno e
mezzo fa, quando lAmisom le scacci anche da Chisimaio, seconda citt della Somalia, che avevano controllato per anni. In questo furono

determinanti le truppe kenyane confluite nellAmisom dopo essere gi


entrate in territorio somalo per una
precedente operazione autonoma.
Da allora, comunque al Shabaab ha
pi volte dimostrato di aver conservato intatta la propria capacit di
colpire, sia con azioni di guerriglia
sia con attentati terroristici in Somalia e allestero, soprattutto proprio in
Kenya.
Nonostante tale situazione di persistente violenza e incertezza, sempre
oggi giunta una notizia che sembra confermare la convinzione internazionale di una relativa normalizzazione della Somalia. Il portavoce del
ministero degli Esteri di Pechino,
Hong Lei, ha annunciato che a Mogadiscio riaprir lambasciata cinese
chiusa da 23 anni, dopo la caduta
del dittatore Siad Barre. Hong Lei
ha detto che la decisione di importanza fondamentale nellambito delle
relazioni con il Paese del Corno
dAfrica e riflette limpegno del Governo locale per un processo di pace. Una squadra di funzionari partir domani da Pechino per riaprire la
sede diplomatica. Tre settimane fa
anche gli Stati Uniti hanno annunciato la nomina di un ambasciatore
mentre Gran Bretagna e Turchia
hanno gi riaperto le proprie ambasciate a Mogadiscio e altrettanto sta
facendo lItalia.

nathan, ha proclamato oltre un anno


fa lo stato demergenza e ha inviato
lesercito contro il gruppo islamista.
Un capo villaggio ha dichiarato che
ai primi spari i soldati si sono dileguati nella foresta, senza tentare alcuna resistenza. Come detto, non ci

Attesa
per i risultati
delle elezioni
in Libia
TRIPOLI, 30. Occorreranno circa
due settimane per completare lo
spoglio delle schede relative alle
elezioni per il rinnovo del Congresso generale nazionale, il Parlamento libico: lo ha annunciato
Emad Sayeh, presidente dellAlta
Commissione elettorale. Ci attendiamo ha spiegato di poter annunciare i risultati definitivi
a met del ramadan, il mese sacro islamico dedicato alla preghiera e al digiuno diurno, che in Libia iniziato due giorni fa. I dati
parziali di alcune localit sono
gi stati resi noti, ma Sayeh ha
avvertito che servir comunque
pi tempo per chiudere il conteggio dei voti assicurandone laccuratezza. La partecipazione alla
consultazione stata molto bassa,
con meno della met degli iscritti
nelle liste, cio il 45 per cento,
che si sono recati ai seggi.
Intanto, ieri un diplomatico tunisino e un dipendente dellambasciata di Tunisia a Tripoli, rapiti
alcune settimane fa nella capitale
libica, sono stati liberati. Lo ha
detto una fonte della missione
diplomatica alla France Presse.
Sono liberi e dovrebbero rientrare in Tunisia al pi presto ha affermato la fonte coperta da anonimato, aggiungendo che i due
stanno bene.

sono conferme n dellesercito n di


fonti indipendenti.
Nella zona, inoltre, non ci sono
pi organizzazioni non governative
ad aiutare una popolazione stremata
dalloffensiva integralista che da oltre cinque anni colpisce indifferentemente cristiani e musulmani non disposti ad accettare il pervertimento
feroce della loro fede, comunque civili inermi impossibilitati a difendersi. In ogni caso, il persistere degli
attacchi di Boko Haram in una
sostanziale impunit conferma i
dubbi sullefficacia e sulla conduzione delloperazione militare decisa da
Jonathan.
La zona degli attacchi di ieri
quella di Chibok, la cittadina nel cui
liceo a met aprile Boko Haram rap
oltre duecento studentesse della quali si ignora ancora la sorte. Per la ricerca delle ragazze hanno offerto
aiuti diversi Paesi. Proprio ieri, comunque, gli Stati Uniti hanno comunicato di aver ridotto i propri voli di ricognizione sul territorio nigeriano. Il portavoce del Pentagono,
lammiraglio John Kirby, ha assicurato tuttavia che lo sforzo complessivo per ritrovare le ragazze nelle mani di Boko Haram rimasto invariato perch la riduzione degli aerei
statunitensi stata compensata dal
sostegno di altri Paesi, come Gran
Bretagna e Francia.

Nellanniversario della destituzione di Mursi

Timori in Egitto

volto dalla Lega araba e dallO rganizzazione della conferenza islamica ai combattenti in Siria a osservare una tregua durante il mese islamico del Ramadan, incominciato
ieri. I segretari generali delle due
organizzazioni, Nabil Al Arabi e
Iyad Al Madani, hanno diffuso un
comunicato congiunto in cui chiedono a tutte le parti militari che
combattono in Siria di astenersi da
qualsiasi azione armata durante il
mese di digiuno. Al Arabi e Al
Madani hanno anche chiesto a tutte le forze regionali e internazionali
influenti sulla scena siriana di sostenere questa iniziativa.

Tensione
tra Gaza
e Israele
TEL AVIV, 30. Tensione al confine tra la Striscia di Gaza e
Israele. Questa mattina otto ordigni hanno colpito aree aperte
del sud di Israele: non sono segnalati al momento n danni n
vittime, stando a quanto riporta
la radio militare israeliana. Poche ore prima altri razzi erano
caduti, sempre nel sud di Israele, a ridosso della Striscia di Gaza. Nelle ultime otto ore gli ordigni esplosi sono stati undici.
Nella notte laviazione israeliana
ha colpito nove obiettivi nel territorio controllato da Hamas.
Intanto, ieri il primo ministro
israeliano, Benjamin Netanyahu,
ha detto che lesercito pronto
a estendere le operazioni, a seconda delle necessit. Si poi
rivolto al presidente palestinese
Mahmoud Abbas, chiedendogli
di annullare il Governo di
unit palestinese, formato con
Hamas e presieduto da Rami
Hamdallah. Da quando stato
formato il Governo di unit palestinese con Hamas ha detto
Netanyahu Abbas si assunto
di fatto la responsabilit di impedire spari verso il nostro territorio dalla Striscia di Gaza.
Continuano, nel frattempo, le
ricerche dei tre studenti di una
scuola rabbinica rapiti nelle settimane scorse. Siamo nel mezzo di un caso terribilmente difficile ha detto il capo della polizia israeliana, Jochanan Danino.
Netanyahu ha accusato Hamas
del sequestro.

Forze speciali presidiano la capitale (Reuters)

IL CAIRO, 30. Alta tensione oggi in


Egitto nel primo anniversario delle
manifestazioni di protesta che portarono alla destituzione del presidente islamista Mohammed Mursi,
eletto nel luglio del 2012. Molte e
diverse, secondo gli analisti, le ragioni della grande protesta popolare: laggravarsi della crisi economica
interna nonostante gli aiuti economici e finanziari ricevuti dal
Qatar e da altri Paesi amici

Undici morti e cento operai ancora intrappolati fra le macerie

Tragico crollo di un palazzo in India

Le operazioni di soccorso tra le macerie delledificio crollato (Reuters)

DAMASCO, 30. Nel drammatico


protrarsi del conflitto siriano assume connotazioni sempre pi feroci
lo scontro tra gruppi ribelli rivali.
Miliziani dello Stato islamico
dellIraq e del Levante (Isis) hanno
ucciso per crocifissione nel villaggio di Deir Hafir, nellarea di Aleppo, otto appartenenti a unaltra
formazione di insorti giudicata
troppo morbida, secondo quanto
reso noto ieri dallOsservatorio siriano per i diritti umani (Ondus),
lorganizzazione con base a Londra
considerata espressione dellopposizione in esilio. Un altro uomo,
condannato al medesimo supplizio,
invece sopravvissuto a otto ore di
crocifissione in un altro villaggio
dellarea, quello di Al Bab.
Sempre lOndus ha reso noto
che dallinizio dellanno almeno
settemila persone, compresi centinaia di civili, sono stati uccisi in
scontri tra le milizie islamiste, in
particolare lIsis e il Fronte Al
Nusra, nei territori controllati
dallopposizione nel nord del Paese. LOndus si dice in possesso dei
nomi di 5.641 combattenti ribelli
che hanno perso la vita negli ultimi
sei mesi, mentre quelli di altre milleduecento vittime sono ancora da
confermare.
Nel frattempo, nessuna accoglienza ha avuto finora lappello ri-

NEW DELHI, 30. Numerosi operai (si


stima addirittura siano cento) sono
ancora intrappoltati tra le macerie
del palazzo in costruzione crollato
nella sera di sabato alla periferia di
Chennai, nel sud dellIndia. La sciagura, riferiscono fonti locali, ha provocato undici morti: pi di trenta i
feriti, subito portati in ospedale per
prestare loro le necessarie cure. Il
palazzo crollato, di undici piani, sorgeva a Moulivakka, venti chilometri
dalla citt di Chennai. La causa di
quanto accaduto sembra sia da attribuire alle forti piogge monsoniche
abbattutesi in questi giorni nellarea.
Dopo trentanove ore dal crollo, riferisce lagenzia Ansa, stata estratta
viva dalle macerie una donna di 35
anni: le squadre di soccorso hanno
udito una flebile voce che chiedeva
aiuto e, anche scavando a mani nude, sono riuscite a salvarla.

laumento costante della disoccupazione e il mancato miglioramento


delle condizioni generali di vita che
gli egiziani si aspettavano.
La delusione della maggioranza
del Paese si manifest in termini
molto concreti nel giugno del 2013
quando il movimento dei ribelli anti-Mursi, il Tamarod, riusc a raccogliere ben ventidue milioni di firme
a favore della destituzione dellallora presidente.

Visita
di Laurent Fabius
a New Delhi
NEW DELHI, 30. Il ministro degli
Esteri francese, Laurent Fabius,
giunto ieri a New Delhi per una visita di due giorni. Il capo della diplomazia di Parigi il primo rappresentante di uno Stato dellUnione europea a recarsi in India dopo
la vittoria alle legislative di Narendra Modi. Come sottolineano gli
osservatori, la visita di Fabius riveste un importante significato perch
punta a contribuire a una pi stretta relazione tra i Paesi dellUnione
europea e lIndia. Il ministro degli
Esteri francese incontrer, fra gli altri, il premier indiano, e il capo della diplomazia di New Delhi, Sushma Swaraj. Nella giornata di domani Fabius si trasferir a Mumbai
per incontrare i rappresentanti dellindustria e della finanza.

Nuova
prova di forza
nordcoreana
PYONGYANG, 30. Nuova dimostrazione di forza della Corea
del Nord. Alla vigilia della visita
ufficiale del presidente cinese,
Xi, Jinping unico alleato e
principale sostenitore del regime
comunista di Pyongyang, in arrivo nella penisola il 3 e il 4 luglio le autorit del nord hanno lanciato con successo altri
due missili balistici. I razzi sono
poi caduti nel mar del Giappone, in acque internazionali.
Il lancio ennesima sfida del
regime al divieto da parte delle
Nazioni Unite su questo tipo di
esperimenti missilistici stato
confermato da fonti del ministero della Difesa sudcoreano, precisando che si dovrebbe trattare
di due missili scud di fabbricazione russa, con un raggio di
cinquecento chilometri. Solo
gioved scorso, altri tre missili a
corto raggio erano stati sparati
da Pyongyang. Lancio cui ha assistito il leader, Kim Jong-un,
prossimo ad accogliere venerd
nella capitale il presidente cinese
per una serie di colloqui che
verteranno proprio sul programma nucleare. Il giorno prima,
invece, Xi sar a Seoul. Anche a
marzo Pyongyang aveva testato
missili di diverso tipo per protestare contro le manovre militari
annuali congiunte tra Corea del
Sud e Stati Uniti.

LOSSERVATORE ROMANO

pagina 4

luned 30 giugno-marted 1 luglio 2014

Jos de Ribera
Il profeta Elia (1638)

Concerto del Coro del Patriarcato di Mosca e della Sistina

La musica
dei due polmoni
di WALTER KASPER
a trasmissione della fede, specialmente alle
nuove generazioni, appare oggi una sfida
tuttaltro che facile, cos inizia il nuovo libro di Bruno
Forte La trasmissione della fede
(Brescia, Queriniana, 2014, pagine 256, euro 18). Ci sono gi tantissime pubblicazioni su questo
tema, fondamentale per Chiesa e
divenuto particolarmente urgente
nel contesto della nuova evangelizzazione, a cui anche il prossimo Sinodo sulla famiglia dedicato. Per il libro di Bruno Forte
offre un contributo particolare.
Da teologo egli va alle radici del
problema e presenta un approfondimento teologico e filosofico
arricchito da bellissimi testi letterari molto stimolanti. Perch per
lui c anche la via della bellezza
per la trasmissione della fede.
Gi nellintroduzione larcivescovo spiega la situazione attuale,
dove nel contesto culturale il fruibile e limmediato appaiono importanti e lindifferenza alle grandi domande diffusa. Leffimero
sembra prevalere sullintero orizzonte e leterno impallidire davanti allattimo che fugge. Come
ai tempi del profeta Elia la vera
tentazione delluomo non lateismo ma lidolatria. Cos lesperienza di questo profeta di stampo arcaico e il suo cammino di
fede diventano per cos dire il filo
conduttore di tutto il libro.
Allinizio Forte spiega la fede
come lesperienza di un incontro,
la cui trasmissione inseparabile
dalla knosi e dallo splendore dello Spirito. Poi il libro parla
delleducazione alla fede, la professione, la celebrazione e la vita
della fede, dove parla inoltre delle donne come protagoniste della

Per trasmettere la fede nellet delleffimero

Come ai tempi
di Elia
non crede, un titolo che ricorda
immediatamente il famoso titolo
di un libro del compianto cardinale Carlo Maria Martini, a cui
Bruno Forte si sempre sentito
molto vicino.
Secondo Forte la
fede non mai
scontata; il credente
Alla creatura
non ha una comprensione
totalizche nel pi profondo del suo cuore
zante, luminosa su
desidera linfinito
tutto, ma vive in
una sorta di pensieDio viene incontro
ro aurorale, carico
E ha sempre tempo per luomo
di attesa. Per alla
creatura, che nel
pi profondo del
mino e il sorprendente capitolo suo essere desiderio dinfinito,
conclusivo sul sorriso di Dio. Se- Dio viene incontro come Dio che
gue ancora unappendice su fede ha tempo per luomo. Lincontro
e annuncio, dallenciclica Lumen dellumano andare e del divino
fidei allesortazione apostolica venire, lalleanza dellesodo e
dellavvento, la fede. E la fede
Evangelii gaudium.
La ricchezza di questi capitoli lotta, agonia, non il riposo
difficile da riassumere. Pertanto tranquillo di una certezza posseriferiamo solo alcuni aspetti parti- duta. Chi pensa di aver fede
colarmente interessanti dal capi- senza lottare, non crede pi in
tolo dedicato al dialogo con chi nulla.
fede e dei giovani come testimoni
della speranza, della famiglia come ambito vitale della trasmissione della fede. Particolarmente interessanti sono i capitoli sulla fede in dialogo, sulla fede in cam-

Diversamente da ogni posizione ideologica, la fede un continuo convertirsi a Dio, un continuo consegnargli il cuore, cominciando ogni giorno, in modo
nuovo, la lotta per credere, sperare e amare. Se per il credente
un ateo che ogni giorno si sforza
di cominciare a credere, non sar
forse lateo certo non lateo
volgare stolto o indifferente il
non credente pensoso, un credente che ogni giorno vive la lotta
inversa, la lotta di cominciare a
non credere? Il credente responsabile si sentir stimolato dal non
credente, purch non sia chi a
buon mercato voglia vivere etsi
Deus non daretur, ma chi sia
pronto a rischiare veluti Deus daretur. Su questi presupposti
cos finisce il capitolo il dialogo fra i due sar un comune servizio alla Verit, che entrambi
chiama, e proprio per questo una
testimonianza condivisa della salutare Trascendenza da cui tutto
illuminato, agli occhi di chi
vuole cercare con umile amore,
pur nella notte del mondo.
In questo contesto Forte cita
san Bernardo di Chiaravalle:
Lamarezza della Chiesa amara quando la Chiesa perseguitata, pi amara quando la Chiesa
divisa, ma amarissima quando
la Chiesa se ne sta tranquilla e in
pace. Forse questaffermazione
sar un conforto per chi cammina
tribolato e inquinato da una situazione poco pacifica, dove la
trasmissione della fede specialmente alle nuove generazioni attraversa difficolt. Forse proprio
questa situazione un kairs, cio
unora di grazia in cui Dio ci viene incontro per purificare e approfondire la nostra fede spesso
troppo paurosa perch paradossalmente spesso troppo sicura di
se stessa.

La cultura e larte costituiscono


una via privilegiata per incontrarci,
come cattolici e ortodossi, e fare
esperienza di una comunione autentica, sebbene ancora imperfetta.
Lo ha detto il cardinale segretario
di Stato, Pietro Parolin, in un saluto al termine del concerto Ut

Il concerto Ut unum sint nella Cappella Sistina

unum sint che il 28 giugno nella


Cappella Sistina ha visto partecipare il Coro Sinodale del Patriarcato
di Mosca e quello della Cappella
Musicale Pontificia. In questoccasione il coro russo ha ricambiato la
visita della Sistina a Mosca il mese
scorso.
Chiunque si pone alla ricerca
del vero e del bello ha continuato il porporato si trova in relazione con il mistero di Dio. Ma chi si
dedica allarte a partire dalla fede
cristiana, consapevole di vivere

Alla met del Cinquecento nellOratorio di San Giovanni Decollato si trovarono riuniti grandi interpreti della scuola pittorica romana

Collettivo manierista
di ANTONIO PAOLUCCI
A partire dalla met del Quattrocento,
dagli anni di Niccol V Parentucelli e poi
per gran parte del XVI secolo toccando il
culmine sotto i pontificati di Leone X e di
Clemente VII Medici, i fiorentini sono stati, in Roma, la comunit pi potente e
pi influente. Erano artisti come Michelangelo e come Antonio da Sangallo, banchieri come Bindo Altoviti, operatori finanziari mercanti e mediatori politici come i Gaddi e gli Strozzi.
Come tutte le comunit cristiane presenti a Roma i fiorentini avevano in San
Giovanni, sulla riva destra del Tevere, la

Vangelo e arte
Il direttore dei Musei Vaticani ha sintetizzato
per il nostro giornale lintervento che ha tenuto
nei giorni scorsi a Roma, alloratorio di San
Giovanni Decollato, in occasione dellincontro
Vangelo e arte. Conversazioni in Oratorio.

loro chiesa nazionale e nella Compagnia


della Piet o di San Giovanni Decollato il
loro club spirituale. Non cera fiorentino di qualche nome attivo a Roma che
non si iscrivesse a quella confraternita.
Anche Michelangelo, anche Antonio da
Sangallo, anche Giorgio Vasari lo fecero.
La Compagnia di San Giovanni Decollato fondata nel 1488 e oggi, dopo pi di
cinque secoli, ancora ben viva e attivissima in molte attivit benefiche, svolgeva
allepoca un compito quanto mai triste e
doloroso; quello di accompagnare al patibolo i condannati a morte. Nella citt cristiana il colpevole che la giustizia secolare
affidava alla forca, prima di morire, doveva riconciliarsi con Dio e allo stesso tem-

minus delle commesse pubbliche nella


Roma di quegli anni, mise in figura
sullaltare e sulle pareti dellOratorio di
San Giovanni Decollato gli episodi salienti della vita del Precursore. Gli artisti
sono i fiorentini Francesco Salviati e Jacopino del Conte, entrambi con un ruolo
decisamente prevalente, ma ci sono anche
il veneto Battista Franco e il napoletano
Pirro Ligorio. La cultura figurativa che,
sotto la supervisione del Vasari, esprime
questo collettivo manierista, quella
che nasce dallincontro-scontro fra il Raffaello delle Stanze e delle Logge declinato secondo la sofisticata antichizzante eleganza di Perin del Vaga e il Michelangelo
della Sistina.
Le pitture parlano delle vittime innocenti della storia sacra; il Cristo prima di
tutti, presente nella Deposizione dalla Croce
di Jacopino del Conte, la pala che sta
sullaltare maggiore, e poi Giovanni il
Battista che fu giustiziato di spada per
avere rinfacciato al tiranno Erode adulterio e iniquit. I condannati che vedevano queste
pitture sapevano che anche Cristo e Giovanni
avevano patito la morte
cruenta che li aspettava.
Sapevano anche che, se
morivano in grazia di
Dio, il loro giudizio era
gi avvenuto e per sempre.
Nel chiostro, nel luogo
della fossa che, dopo
lesecuzione, accoglieva i
corpi dei giustiziati, c
una lapide che porta una
iscrizione commovente:
Domine cum veneris iudicare noli nos: Signore
quando verrai non ci giudicare, perch (questo
sottinteso) noi siamo stati gi giudicati.
Jacopino del Conte, Deposizione dalla croce (1551, particolare)
Vale la pena di osser-

po con la societ che aveva offeso. Era


compito dei confortatori accompagnare
il condannato al patibolo attraverso un
percorso spirituale, insieme religioso e
psicologico, normato da veri e propri manuali duso.
La chiesa e lOratorio di San Giovanni
Decollato si trovano nel cuore di Roma,
ai piedi del Campidoglio, lontani dai tradizionali percorsi turistici. Essi sono per
lo storico dellarte non meno che per lo
storico della societ e della religione, una
esperienza straordinaria.
Siamo intorno alla met del XVI secolo.
Negli anni fra il 1537 e il 1553 una mano
di artisti selezionati da Giorgio Vasari do-

una missione propriamente ecclesiale, quella di essere a servizio della


gloria che splende sul volto di Cristo. In questo senso, la passione
per la musica sacra di due tradizioni apparentemente cos lontane,
permette a tutti noi questa sera di
contemplare un raggio della bellez-

vare a una a una le pitture dellO ratorio


perch ci fanno intendere le tante declinazioni stilistiche che si confrontavano nella
pittura romana di questi anni. C il michelangiolismo un po enfatico di Battista
Franco nellArresto del Battista e c il gusto scenografico di Pirro Ligorio, il quale
tradisce la sua vocazione di architetto degli effetti speciali nello scenario anti-

il genere di dipinti
che deve avere impressionato El Greco
Di passaggio per Roma
prima di partire per la Spagna

quario che circonda la Danza di Salom.


C leleganza sapientemente bilanciata
di Francesco Salviati (un po Logge di
Raffaello, un po Giorgio Vasari) autore
della Visitazione, della Nascita del Battista
e forse, almeno in parte, della Decollazione. Sopra tutti spicca il genio estroso di
Jacopino del Conte autore della Predica
del Battista, del Battesimo nel Giordano,
dellAnnuncio a Zaccaria. Ma il suo capolavoro (appena restaurato e molto bene
dalla Soprintendenza al Polo Museale di
Roma) la pala daltare con la Deposizione dalla Croce.
un quadro tragico e grandioso, giocato in toni di scuro su scuro, acceso tuttavia da fiammate di colori aciduli, irreali,
che fanno pensare al protomanierismo
fiorentino e al Pontormo della Visitazione
di Carmignano. Come aveva bene inteso
molti anni fa Federico Zeri, lo spirito contrito, la religiosit dolente, il patetismo
espressionista della Controriforma hanno,
nellopera di Jacopino, le loro prime manifestazioni. Ho sempre pensato che questo il genere di dipinti che deve avere
impressionato El Greco di passaggio per
Roma prima di partire per la Spagna.

za che promana dallincontro con il


Salvatore.
Il segretario di Stato ha inoltre
sottolineato che anche attraverso
larte, il cristianesimo pu e deve
respirare con due polmoni, con le
tradizioni di oriente e di occidente.
Lo scambio tra due cori cos prestigiosi ci offre la possibilit di apprezzare armonie forse inattese, che
si elevano in questo luogo per molti
aspetti unico al mondo, sulle cui
mura alcuni tra i pi grandi geni
della pittura di tutti i tempi intesero raffigurare il mistero della creazione, del peccato e della redenzione del genere umano.
Da questo punto di vista, ha rilevato ancora il cardinale, anche la
musica sacra ci fa sentire avvolti
nello stesso mistero di grazia e ci fa
percepire in modo particolare una
nostalgia di unit.

Festival dei Due Mondi

A Spoleto
si predica
sui doni dello Spirito
Si aperta il 27 giugno la
cinquantasettima edizione del
Festival dei Due Mondi a Spoleto.
Nellambito della manifestazione
giunge al terzo anno lesperienza
delle prediche nella chiesa di San
Domenico, a cura di Lucetta
Scaraffia e dellarcivescovo di
Spoleto-Norcia Renato Boccardo.
Dopo le meditazioni sui vizi
capitali e sulle opere di
misericordia spirituale, questanno
la volta dei sette doni dello Spirito
Santo. Presi singolarmente e nel
loro insieme, essi comportano un
aumento della consapevolezza
spirituale di ogni persona che li
riceve e sa accoglierli con umilt e
con amore. Il ciclo iniziato il 28
giugno, quando larcivescovo Rino
Fisichella, presidente del Pontificio
Consiglio per la promozione della
nuova evangelizzazione, ha
predicato sulla Sapienza. Domenica
29 suor Catherine Aubin ha invece
predicato sulla Fortezza. Le altre
prediche saranno il 4 luglio su la
Scienza (Cettina Militello), il 5
luglio su la Piet (padre Alessandro
Barban), il 6 luglio su il Consiglio
(cardinale Gualtiero Bassetti,
arcivescovo di Perugia - Citt della
Pieve), l11 luglio su lIntelletto
(padre Raniero Cantalamessa,
predicatore della Casa Pontificia e,
lultima, il 12 luglio, su il Timor di
Dio (monsignor Renato Boccardo).

LOSSERVATORE ROMANO

luned 30 giugno-marted 1 luglio 2014

pagina 5

Anish Kapoor
Cloud Gate (2006, Chicago)

Intervista di Papa Francesco a Il Messaggero

Cambio depoca
Riportiamo per intero lintervista a Papa
Francesco pubblicata su Il Messaggero di
domenica 29 giugno.

proprie. Citt nelle citt. La Chiesa deve


saper rispondere anche a questo fenomeno.

di FRANCA GIANSOLDATI

Perch lei, sin dallinizio, ha voluto sottolineare tanto la funzione di vescovo di Roma?

Lappuntamento a Santa Marta, di pomeriggio. Una veloce verifica e uno svizzero mi fa accomodare in un piccolo salottino. Sei poltroncine verdi di velluto un
po liso, un tavolino di legno, un televisore di quelli antichi, col pancione. Tutto in
ordine perfetto, il marmo tirato a lucido,
qualche quadro. Potrebbe essere una sala
daspetto parrocchiale, una di quelle dove
si va per chiedere un consiglio, o per fare
i documenti matrimoniali.
Francesco entra sorridendo: Finalmente! Io la leggo e ora la conosco. Arrossisco. Io invece la conosco e ora la ascolto. Ride. Ride di gusto, il Papa, come far altre volte nel corso di unora e passa di
conversazione a ruota libera. Roma con i
suoi mali di megalopoli, lepoca di cambiamenti che indeboliscono la politica; la
fatica nel difendere il bene comune; la
riappropriazione da parte della Chiesa dei
temi della povert e della condivisione
(Marx non ha inventato nulla), lo sgomento di fronte al degrado delle periferie
dellanima, scivoloso abisso morale in cui
si abusa dellinfanzia, si tollera laccattonaggio, il lavoro minorile e, non ultimo,
lo sfruttamento di baby prostitute nemmeno quindicenni. E i clienti che potrebbero
essere i loro nonni; pedofili: il Papa li
definisce proprio cos. Francesco parla,
spiega, si interrompe, ritorna. Passione,

dolcezza, ironia. Un filo di voce, sembra


cullare le parole. Le mani accompagnano
il ragionamento, le intreccia, le scioglie,
sembrano disegnare geometrie invisibili
nellaria. in ottima forma a dispetto delle voci sulla sua salute.
lora della partita Italia-Uruguay. Santo
Padre, lei per chi tifa?
Ah, io per nessuno, davvero. Ho promesso al presidente del Brasile (Dilma
Roussef ndr) di restare neutrale.
Cominciamo da Roma?
Ma lo sa che io Roma non la conosco?
Pensi che la Cappella Sistina lho vista per
la prima volta quando ho preso parte al
conclave che elesse Benedetto XVI (2005
ndr). Non sono nemmeno mai stato ai
musei. Il fatto che da cardinale non venivo spesso. Conosco Santa Maria Maggiore perch ci andavo sempre. E poi San
Lorenzo fuori le mura dove sono andato
per delle cresime quando cera don Giacomo Tantardini. Ovviamente conosco Piazza Navona perch ho sempre alloggiato a
via della Scrofa, l dietro.
C qualcosa di romano nellargentino Bergoglio?
Poco e niente. Io sono pi piemontese,
sono quelle le radici della mia famiglia di
origine. Tuttavia sto cominciando a sentirmi romano. Intendo andare a visitare il
territorio, le parrocchie. Sto scoprendo
poco a poco questa citt. una metropoli
bellissima, unica, con i problemi delle
grandi metropoli. Una piccola citt possiede una struttura quasi univoca, una metropoli, invece, comprende sette o otto citt immaginarie, sovrapposte, su vari livelli. Anche livelli culturali. Penso, per esempio, alle trib urbane dei giovani. cos
in tutte le metropoli. A novembre faremo
a Barcellona un convegno dedicato proprio alla pastorale delle metropoli. In Argentina sono stati promossi degli scambi
con il Messico. Si scoprono tante culture
incrociate, ma non tanto per via delle migrazioni, ma perch si tratta di territori
culturali trasversali, fatti di appartenenze

Il primo servizio di Francesco questo:


fare il vescovo di Roma. Tutti i titoli del
Papa, Pastore universale, Vicario di Cristo
eccetera, li ha proprio perch vescovo di
Roma. la scelta primaria. La conseguenza del primato di Pietro. Se domani il Papa volesse fare il vescovo di Tivoli chiaro che mi cacceranno via.
Quarantanni fa, sotto Paolo VI, il Vicariato
promosse il convegno sui mali di Roma.
Emerse il quadro di una citt in cui chi aveva tanto aveva il meglio, e chi aveva poco il
peggio. Oggi, a suo parere, quali sono i mali
di questa citt?
Sono quelli delle metropoli, come Buenos Aires. Chi aumenta i benefici, e chi
sempre pi povero. Non ero a conoscenza
del convegno sui mali di Roma. Sono
questioni molto romane, e io allepoca
avevo 38 anni. Sono il primo Papa che
non ha preso parte al Concilio e il primo
che ha studiato la teologia nel dopo Concilio e, in quel tempo, per noi la grande
luce era Paolo VI. Per me la Evangelii nuntiandi resta un documento pastorale mai
superato.
Esiste una gerarchia di valori da rispettare
nella gestione della cosa pubblica?

Certo. Tutelare sempre il bene comune.


La vocazione per qualsiasi politico questa. Un concetto ampio che include, per
esempio, la custodia della vita umana, la
sua dignit. Paolo VI usava dire che la
missione della politica resta una delle forme pi alte di carit. Oggi il problema
della politica non parlo solo dellItalia
ma di tutti i Paesi, il problema mondiale
che si svalutata, rovinata dalla corruzione, dal fenomeno delle tangenti. Mi
viene in mente un documento che hanno
pubblicato i vescovi francesi 15 anni fa.
Era una lettera pastorale che si intitolava
Riabilitare la politica e affrontava proprio
questo argomento. Se non c servizio alla
base, non si pu nemmeno capire lidentit della politica.
Lei ha detto che la corruzione odora di putrefazione. Ha detto anche che la corruzione sociale il frutto del cuore malato e non solo di
condizioni esterne. Non ci sarebbe corruzione
senza cuori corrotti. Il corrotto non ha amici
ma utili idioti. Ce lo spiega meglio?
Ho parlato due giorni di seguito di
questo argomento perch commentavo la
lettura della Vigna di Nabot. A me piace
parlare sulle letture del giorno. Il primo
giorno ho affrontato la fenomenologia della corruzione, il secondo giorno di come
finiscono i corrotti. Il corrotto, comunque,
non ha amici, ma ha solo complici.
Secondo lei si parla cos tanto della corruzione perch i mass media insistono troppo
sullargomento, o perch effettivamente si tratta di un male endemico e grave?
No, purtroppo un fenomeno mondiale. Ci sono capi di Stato in carcere proprio per questo. Mi sono interrogato molto, e sono arrivato alla conclusione che
tanti mali crescono soprattutto durante i
cambi epocali. Stiamo vivendo non tanto
unepoca di cambiamenti, ma un cambio
di epoca. E quindi si tratta di un cambio
di cultura; proprio in questa fase emergono cose del genere. Il cambiamento depoca alimenta la decadenza morale, non solo
in politica, ma nella vita finanziaria o sociale.

Anche i cristiani sembrano non


brillare per testimonianza...
lambiente che facilita la
corruzione. Non dico che tutti
siano corrotti, ma penso sia difficile rimanere onesti in politica.
Parlo dappertutto, non dellItalia. Penso anche ad altri casi. A
volte vi sono persone che vorrebbero fare le cose chiare, ma poi si trovano
in difficolt ed come se venissero fagocitate da un fenomeno endemico, a pi livelli, trasversale. Non perch sia la natura
della politica, ma perch in un cambio
depoca le spinte verso una certa deriva
morale si fanno pi forti.
A lei spaventa pi la povert morale o materiale di una citt?
Mi spaventano entrambe. Un affamato,
per esempio, posso aiutarlo affinch non
abbia pi fame, ma se ha perso il lavoro e
non trova pi occupazione, ha a che fare
con unaltra povert. Non ha pi dignit.
Magari pu andare alla Caritas e portarsi
a casa un pacco viveri, ma sperimenta una
povert gravissima che rovina il cuore. Un
vescovo ausiliare di Roma mi ha raccontato che tante persone vanno alla mensa e
di nascosto, piene di vergogna, portano a
casa del cibo. La loro dignit progressivamente depauperata, vivono in uno stato
di prostrazione.
Per le strade consolari di Roma si vedono
ragazzine di appena 14 anni spesso costrette
a prostituirsi nella noncuranza generale, mentre nella metro si assiste allaccattonaggio dei
bambini. La Chiesa ancora lievito? Si sente
impotente come vescovo davanti a questo degrado morale?
Provo dolore. Provo enorme dolore. Lo
sfruttamento dei bambini mi fa soffrire.
Anche in Argentina la stessa cosa. Per
alcuni lavori manuali vengono usati i
bambini perch hanno le mani pi piccole. Ma i bambini vengono anche sfruttati
sessualmente, in alberghi. Una volta mi
avvertirono che su una strada di Buenos
Aires cerano ragazzine prostitute di 12 anni. Mi sono informato ed effettivamente
era cos. Mi ha fatto male. Ma ancora di
pi vedere che si fermavano auto di grossa
cilindrata guidate da anziani. Potevano essere i loro nonni. Facevano salire la bambina e la pagavano 15 pesos che poi servivano per comprare gli scarti della droga, il
pacco. Per me sono pedofili queste persone che fanno questo alle bambine. Succede anche a Roma. La Citt eterna che
dovrebbe essere un faro nel mondo
specchio del degrado morale della societ.
Penso siano problemi che si risolvono con
una buona politica sociale.
Che cosa pu fare la politica?
Rispondere in modo netto. Per esempio
con servizi sociali che seguono le famiglie
a capire, accompagnandole a uscire da situazioni pesanti. Il fenomeno indica una
deficienza di servizio sociale nella societ.
La Chiesa per sta lavorando tantissimo...
E deve continuare a farlo. Bisogna aiutare le famiglie in difficolt, un lavoro in
salita che impone lo sforzo comune.
A Roma sempre pi giovani non vanno in
chiesa, non battezzano i figli, non sanno nemmeno farsi il segno della Croce. Che strategia
serve per invertire questo trend?
La Chiesa deve uscire nelle strade, cercare la gente, andare nelle case, visitare le
famiglie, andare nelle periferie. Non essere
una Chiesa che riceve soltanto, ma che offre.
E i parroci non devono mettere i bigodini alle
pecore...
[Ride] Ovviamente. Siamo in un momento di missione da una decina danni.
Dobbiamo insistere.
La preoccupa la cultura della denatalit in
Italia?
Penso si debba lavorare di pi per il bene comune dellinfanzia. Mettere su famiglia un impegno, a volte non basta lo
stipendio, non si arriva alla fine del mese.
Si ha paura di perdere il lavoro o di non
potere pi pagare laffitto. La politica sociale non aiuta. LItalia ha un tasso bassissimo di natalit, la Spagna lo stesso. La
Francia va un po meglio ma bassa anche lei. come se lEuropa si fosse stancata di fare la mamma, preferendo fare la
nonna. Molto dipende dalla crisi economica e non solo da una deriva culturale
improntata allegoismo e alledonismo.
Laltro giorno leggevo una statistica sui
criteri di spesa della popolazione a livello

mondiale. Dopo alimentazione, vestiti e


medicine, tre voci necessarie, seguono la
cosmetica e le spese per animali domestici.

mia una battuta. Sono daccordo che si


debba approfondire di pi la questione
femminile, altrimenti non si pu capire la
Chiesa stessa.

Contano pi gli animali che i bambini?

Possiamo aspettarci da lei decisioni storiche,


tipo una donna capo dicastero, non dico del
clero...

Si tratta di un altro fenomeno di degrado culturale. Questo perch il rapporto affettivo con gli animali pi facile, maggiormente programmabile. Un animale
non libero, mentre avere un figlio una
cosa complessa.
Il Vangelo parla di pi ai poveri o ai ricchi
per convertirli?
La povert al centro del Vangelo.
Non si pu capire il Vangelo senza capire
la povert reale, tenendo conto che esiste
anche una povert bellissima dello spirito:
essere povero davanti a Dio perch Dio ti
riempie. Il Vangelo si rivolge indistintamente ai poveri e ai ricchi. E parla sia di
povert che di ricchezza. Non condanna
affatto i ricchi, semmai le ricchezze quando diventano oggetti idolatrati. Il dio denaro, il vitello doro.

[ride] Beh, tante volte i preti finiscono


sotto lautorit delle perpetue...
Ad agosto lei andr in Corea. la porta per
la Cina? Lei sta puntando sullAsia?
In Asia andr due volte in sei mesi. In
Corea ad agosto per incontrare i giovani
asiatici. A gennaio nello Sri Lanka e nelle
Filippine. La Chiesa in Asia una promessa. La Corea rappresenta tanto, ha alle
spalle una storia bellissima, per due secoli
non ha avuto preti e il cattolicesimo
avanzato grazie ai laici. Ci sono stati anche martiri. Quanto alla Cina si tratta di
una sfida culturale grande. Grandissima.
E poi c lesempio di Matteo Ricci che ha
fatto tanto bene...
Dove sta andando la Chiesa di Bergoglio?

Lei passa per essere un Papa comunista,


pauperista, populista. LEconomist, che le
ha dedicato una copertina, afferma che parla
come Lenin. Si ritrova in questi panni?
Io dico solo che i comunisti ci hanno
derubato la bandiera. La bandiera dei poveri cristiana. La povert al centro del
Vangelo. I poveri sono al centro del Vangelo. Prendiamo Matteo, 25, il protocollo

Grazie a Dio non ho nessuna Chiesa,


seguo Cristo. Non ho fondato niente. Dal
punto di vista dello stile non sono cambiato da come ero a Buenos Aires. S, forse qualcosina, perch si deve, ma cambiare
alla mia et sarebbe stato ridicolo. Sul
programma, invece, seguo quello che i
cardinali hanno chiesto durante le congregazioni generali prima del conclave. Vado

I commenti alla seconda volta


la seconda volta che accade nella storia del papato: la prima fu nel lontano
1892 quando, sul Figaro del 4 agosto, venne pubblicata lintervista di
Sverine (Caroline Rmy) a Leone XIII; la seconda quando su Il Messaggero
del 29 giugno stato pubblicato il lungo e vivace colloquio svoltosi nel
pomeriggio dello scorso 24 giugno tra Francesco e Franca Giansoldati. Ma se
nel caso di Papa Pecci il tema era stato lantisemitismo, con Papa Bergoglio la
vaticanista ha toccato temi che spaziano dalla missione della Chiesa alla
politica, dal Vangelo alla riforma della Curia, dalla denatalit ai prossimi
viaggi, dalla corruzione alla pedofilia. E oggi, 30 giugno, il quotidiano romano
pubblica diversi commenti allintervista. In prima pagina Romano Prodi si
sofferma sulla centralit che la citt di Roma ha nelle parole di Bergoglio,
Roma con il suo insostituibile ruolo nel mondo cristiano ma anche come
esempio delle difficolt e delle angosce del mondo. Lucetta Scaraffia
sottolinea: Il clima cordiale prova ancora una volta, se ce ne fosse stato
bisogno, che Bergoglio abituato a parlare con le donne, ad ascoltarle, a
tenere conto del loro punto di vista. Alessandro Campi si concentra sui tratti
che riguardano il governo della Chiesa, che Francesco vorrebbe pi collegiale:
Non vuole operare in maniera solitaria, ma intende avvalersi di un gruppo di
fidati consiglieri. E se lo storico della filosofia Giovanni Reale scrive: Si
tende a pensare che la filosofia si esprima solo con linguaggio accademico.
invece la filosofia arrivare allessenza delle cose ed esprimerlo in modo
semplice, e Francesco ha esattamente questa capacit, Riccardo Di Segni,
rabbino capo di Roma, in unintervista si dice pronto ad accogliere linvito di
Bergoglio alla citt per affrontare insieme i mali che affliggono le societ.

sul quale noi saremo giudicati: ho avuto


fame, ho avuto sete, sono stato in carcere,
ero malato, ignudo. Oppure guardiamo le
Beatitudini, altra bandiera. I comunisti dicono che tutto questo comunista. S, come no, venti secoli dopo. Allora quando
parlano si potrebbe dire loro: ma voi siete
cristiani. [ride]
Se mi permette una critica...
Certo...

in quella direzione. Il Consiglio degli otto


cardinali, un organismo esterno, nasce da
l. Era stato chiesto perch aiutasse a riformare la curia. Cosa peraltro non facile
perch si fa un passo, ma poi emerge che
bisogna fare questo o quello, e se prima
cera un dicastero poi diventano quattro.
Le mie decisioni sono il frutto delle riunioni pre conclave. Nessuna cosa lho fatta da solo.
Un approccio democratico...

Lei forse parla poco delle donne, e quando ne


parla affronta largomento solo dal punto di
vista del maternage, la donna sposa, la donna madre, eccetera. Eppure le donne ormai
guidano Stati, multinazionali, eserciti. Nella
Chiesa, secondo lei, le donne che posto occupano.

Sono state decisioni dei cardinali. Non


so se un approccio democratico, direi pi
sinodale, anche se la parola per i cardinali
non appropriata.

Le donne sono la cosa pi bella che


Dio ha fatto. La Chiesa donna. Chiesa
una parola femminile. Non si pu fare
teologia senza questa femminilit. Di questo, lei ha ragione, non si parla abbastanza. Sono daccordo che si debba lavorare
di pi sulla teologia della donna. Lho
detto e si sta lavorando in questo senso.

Che continuino a essere bravi. Sono


tanto simpatici. Lo vedo nelle udienze e
quando vado nelle parrocchie. Auguro loro di non perdere la gioia, la speranza, la
fiducia nonostante le difficolt. Anche il
romanaccio bello.

Cosa augura ai romani per i Patroni San


Pietro e Paolo?

Non intravede una certa misogina di fondo?

Wojtya aveva imparato a dire, volemose bene, damose da fa. Lei ha imparato qualche
frase in romanesco?

Il fatto che la donna stata presa da


una costola... [ride di gusto]. Scherzo, la

Per ora poco. Campa e fa campa. [Naturalmente ride].

LOSSERVATORE ROMANO

pagina 6

luned 30 giugno-marted 1 luglio 2014

Papa Francesco e la cultura dellincontro alla Settimana sociale in Argentina

lamore
ad avere lultima parola
MAR DEL PLATA, 30. La Settimana
sociale in Argentina, dedicata al tema Papa Francesco e la questione
sociale, si conclusa ieri, domenica, a Mar del Plata. Nel messaggio
finale la Commissione episcopale
per la pastorale sociale esorta la comunit a crescere in amicizia sociale e ribadisce limpegno a promuovere lo sviluppo integrale e a
sradicare la povert in questo cammino verso il Bicentenario del
2016. I principali argomenti al centro dei lavori sono stati la dimensione sociale della fede, limportanza
della partecipazione di tutti, lavvio
di azioni concrete per sviluppare la

cultura dellincontro promossa dal


Pontefice.
Un forte incoraggiamento ad essere fermento trasformatore per la
costruzione di un mondo migliore
stato rivolto da Papa Francesco ai
laici in un messaggio, a firma del
cardinale segretario di Stato Pietro
Parolin, inviato ai partecipanti alla
Settimana sociale. Nel testo si esorta ad affrontare i problemi di oggi
alla luce della dottrina sociale della
Chiesa, a partire dalla prospettiva
del Vangelo.
La Settimana stata fra laltro caratterizzata da un dibattito sul tema
La cultura dellincontro come

contributo di Francesco al dialogo e


alla pace sociale, al quale sono intervenuti fra gli altri monsignor
Jorge Eduardo Lozano, vescovo di
Gualeguaych e presidente della
Commissione episcopale per la
pastorale sociale, e il presbitero Pablo
Sudar,
dellarcidiocesi
di
Rosario. Francesco ha detto Lozano afferma che la Pasqua di
Cristo ha penetrato la trama occulta
della storia umana. Lultima parola
dellamore. Rafforziamo la nostra
appartenenza al popolo per far s
che la forza dellamore di Dio ci
liberi e noi siamo la patria di
giustizia e solidariet che tutti vogliamo.
Durante i lavori, monsignor
Alcides Jorge Pedro Cesaretto, vescovo emerito di San Isidro, ha ricordato che dal 1981 i vescovi e la
comunit nazionale parlano di riconciliazione. E non c dubbio che
sono stati compiuti progressi. Sono
state adottate nuove misure, ma c
molto da fare, perch la riconciliazione anche un processo dinamico
che non finisce mai. Questo
processo di riconciliazione, come
nella relazione tra Pietro e Ges,
deve avere lampi di luce, deve avere
luminosit speciali e penso che siamo i pi adatti a fare questo perch
abbiamo tutti unidea precisa di riconciliazione, abbiamo persino un
sacramento della riconciliazione.
Affinch ha concluso possiamo costruire una societ pi giusta,
solidale, equa.

Grazie alle donazioni nel 2013 Aiuto alla Chiesa che soffre ha realizzato progetti in 140 Paesi

Quanto serve la generosit


ROMA, 30. Nel 2013 i benefattori
della fondazione di diritto pontificio
Aiuto alla Chiesa che soffre (Acs)
hanno donato 88.396.513 euro. la
seconda raccolta pi importante nella storia dellorganizzazione. Un
vero miracolo ha commentato la
responsabile internazionale del dipartimento progetti, Regina Lynch
considerando il difficile momento
economico. Grazie alla generosit di
tanti abbiamo potuto dire s a ben
5.420 richieste di aiuto giunte da
tutto il mondo. I progetti sono stati realizzati in centoquaranta diversi
Paesi, soprattutto laddove la Chiesa subisce persecuzioni o evidenti
discriminazioni. Oltre un terzo
delle offerte stato devoluto al Vicino oriente e a nazioni quali Cina,
Pakistan, Cuba e Sudan. Vi sono
molti luoghi in cui i cristiani ha
affermato la Lynch sono costretti
a nascondersi, in cui ogni loro mossa monitorata, in cui la Chiesa
non pu ricevere supporto economico dallestero o non pu affatto essere presente.
A livello internazionale i contributi sono stati cos suddivisi: aiuti
alledilizia 37,4 per cento, intenzioni
di messe 17,6 per cento, sostegno alla formazione teologica 12,5 per cento e alla catechesi 10,3 per cento,
motorizzazione 6,9 per cento, apostolato biblico 5 per cento, aiuti
demergenza 4,5 per cento, sostentamento 3,7 per cento e apostolato
mediatico 2,1 per cento. Rispetto al
2012 gli aiuti demergenza sono pi
che raddoppiati a causa del conflitto
in Siria. La nostra priorit nellarea
mediorientale spiega padre
Andrzej Halemba, responsabile Acs
per il Vicino oriente sono gli oltre
2,5 milioni di rifugiati siriani e i pi
di 7 milioni di sfollati interni. La
maggior parte delle richieste giunte
alla fondazione pontificia riguarda
infatti progetti in favore dei rifugiati, un ambito in cui lopera della
Chiesa essenziale. In molti, e in
particolar modo i cristiani, si rifiutano di registrarsi come rifugiati presso le Nazioni Unite perch temono
che i loro dati possano essere diffusi: La Chiesa lunica di cui si fidano e il loro unico punto di riferimento. Dallinizio della crisi siriana Acs ha donato oltre 3,5 milioni
di euro per progetti in favore degli
sfollati interni in Siria e dei rifugiati
siriani in Giordania, Libano e Tur-

chia. Il 2013 stato un anno difficile


anche per lEgitto, dove nellagosto
scorso decine di chiese e di edifici
religiosi sono stati attaccati. Aiuto
alla Chiesa che soffre ha sostenuto
le vittime delle violenze anticristiane
con un contributo speciale di
30.000 euro e sta finanziando la ricostruzione di numerosi edifici e
chiese distrutte.
Lanno scorso, il continente che
ha maggiormente beneficiato del
supporto di Acs stato ancora una
volta lAfrica, dove giunto circa il
32 per cento delle donazioni, prevalentemente destinate a progetti edilizi. Tra questi la costruzione del seminario maggiore di Juba, in Sud
Sudan, finanziata in parte da Acs
con un contributo di 500.000 euro.
Particolare supporto ha ovviamente
ricevuto la Chiesa nella Repubblica
Centroafricana, alla quale sono stati
devoluti quasi 500.000 euro. Abbiamo inviato numerosi aiuti di
emergenza ha detto la responsabile della prima sezione Africa di Acs,
Christine du Coudray per sostenere i profughi e lopera coraggiosa
di tanti sacerdoti, religiosi e religiose che nonostante il grave pericolo
hanno continuato a prendersi cura
della popolazione.
Nel 2013 una delegazione internazionale di Acs ha visitato il Nord
della Nigeria e incontrato alcune
vittime degli attacchi di Boko
Haram. Lo scopo del viaggio era
comprendere come aiutare la Chiesa
di questo martoriato Paese, soprattutto attraverso il sostegno alla for-

mazione. Si tratta di unarea di intervento prioritaria per Acs che nel


2013 ha approvato ben 1.249 progetti tra borse di studio, training di catechisti e corsi formativi per laici.
Il continente da cui giungono le
maggiori richieste per le borse di
studio per sacerdoti, religiosi e religiose lAsia (40 per cento), seguita
da Africa (25 per cento), America
Latina (21 per cento) ed Europa
dellEst (14 per cento). LIndia il
Paese che ha beneficiato di maggiori
donazioni (4.261.204 euro). La situazione politica in India molto
preoccupante racconta la responsabile della seconda sezione Asia,
Vronique Vogel e i cristiani temono lascesa del partito ultranazionalista ind.
Dopo lIndia, le nazioni che hanno ricevuto pi aiuti sono lUcraina,
il Brasile, la Repubblica Democratica del Congo e la Russia.
Nei Paesi pi poveri, un enorme
contributo allopera della Chiesa
rappresentato dalle intenzioni di
messe: spesso lunica entrata economica di cui i sacerdoti dispongono.
Nel 2013 i benefattori di Acs hanno
donato ben 1.229.993 intenzioni di
sante messe a circa 43.000 sacerdoti,
che si traducono in circa 3.206
funzioni celebrate ogni giorno per
le intenzioni dei benefattori di Acs
in Africa (40,15 per cento), Asia
(15,86 per cento), America Latina
(15,86 per cento), Europa orientale
(16,65 per cento) e occidentale (2,39
per cento).

LItalia e i bambini migranti non accompagnati

Risposte da dare
ROMA, 30. I minorenni stranieri
non accompagnati, essendo in Italia
privi di adulti di riferimento, sono
particolarmente vulnerabili. Essi dovrebbero essere accolti e protetti
adeguatamente e avere la possibilit
di iniziare al pi presto il loro percorso di integrazione, mentre questo
non avviene a causa dellassenza
cronica nel nostro Paese di un sistema strutturato e organico dedicato.
Lo sottolineano, in un appello, alcune tra le organizzazioni pi attive e
impegnate da anni nella promozione dei diritti dei minori migranti:
Aibi, Amnesty International, Caritas
italiana, Centro Astalli, Cir, Cnca,
Cncm, Comunit di SantEgidio,
Emergency, Intersos, Save the
Children Italia, Terre des Hommes.
la prima volta che queste organizzazioni si mobilitano. E lo fanno alla vigilia del semestre di presidenza
italiana
al
Consiglio
dellUnione europea (Ue), per porre al Governo e al Parlamento italiani alcune richieste specifiche.
Lobiettivo far fronte alle condizioni critiche e inadeguate di accoglienza e protezione dei minori
stranieri non accompagnati arrivati
in Italia, e di quelli che arriveranno
nei prossimi mesi.
I minori stranieri soli non accompagnati rappresentano una presenza
costante, superiore al 10 per cento
dei migranti arrivati in Italia via
mare. Nel 2013, su un totale di
42.925 migranti, 8.336 erano minori
e di questi 5.232 erano minori soli
non accompagnati. Ma da gennaio
di questanno sono stati oltre 6.000,
pi di tutto lanno passato.
Nellappello le organizzazioni
chiedono innanzitutto al Governo
di assumere piena e diretta responsabilit sul sistema di prima
accoglienza dei minori stranieri
non accompagnati, con particolare
riguardo a coloro che intendono
raggiungere altri Paesi europei, oggi spesso inaccessibili stando alla
normativa. Devono essere garantite condizioni dignitose di ospitalit che superino la precariet e il
degrado che si registrano a oggi,
nonostante gli sforzi delle comunit territoriali, delle organizzazioni
della societ civile e delle istituzioni locali. A tal fine, andrebbero
approntate strutture di prima accoglienza temporanea, in prossimit dei luoghi di sbarco, che rispondano a criteri e standard di qualit
omogenei ed evitino il sovraffollamento. Va inoltre favorito il trasferimento dei minorenni, in tempi
certi, da tali strutture alle comunit
di accoglienza distribuite sullintero
territorio nazionale e regolarmente
accreditate secondo i criteri regio-

nali attualmente previsti. Infine andrebbe promossa la diffusione


dellaffidamento familiare.
In seconda battuta si invita a
rendere subito disponibili le risorse
del Fondo nazionale per i minorenni stranieri non accompagnati, per
superare lattuale stallo e lassoluta
incertezza sulle garanzie di copertura economica dei servizi. Le misure

devono poi includere la prevenzione


dei rischi di fuga e sfruttamento
dei minori soli, rendendo pi celeri
le procedure di identificazione e la
nomina dei tutori, favorendo anche i processi di avvio allautonomia attraverso adeguate misure di
sostegno ai processi di inclusione
sociale.
In relazione al semestre di presidenza del Consiglio dellUnione europea, le organizzazioni chiedono
altres al Governo italiano di impegnarsi a promuovere un coordinamento europeo specifico per la protezione e laccoglienza dei minori
stranieri non accompagnati.
Rivolgendosi al Parlamento, le organizzazioni chiedono poi lapprovazione in tempi rapidi del disegno
di legge, sostenuto da parlamentari
di maggioranza e opposizione, volto
a disciplinare in modo organico, sul
territorio nazionale, la protezione e
laccoglienza dei minorenni stranieri
non accompagnati, superando lattuale gestione emergenziale.

Annuncio missionario in carcere

Il Vangelo
dietro le sbarre
spettiva cambia radicalmente e
cambia anche il modo con cui si
Non raro che qualcuno ci chie- guarda ai detenuti e si percepiscoda: Ma perch andate in carce- no nella propria considerazione.
re?. Questa domanda, in realt, a Riecheggiano, qui, le parole provolte nasconde un giudizio estre- nunciate da Cristo e rivolte a colomamente negativo sui carcerati e il ro che chiedevano con le pietre
rifiuto dellidea che qualcuno pos- in mano, pronti a scagliarle cosa nutrire attenzioni e provare sen- me dovevano comportarsi con la
timenti di fraterna compassione donna adultera che gli avevano
verso chi ha ucciso, rubato, violen- condotto davanti: Chi di voi
senza peccato, scagli per primo la
tato, truffato, spacciato droga.
In effetti, i carcerati
sono tra le persone meno amabili, pi detestabili, se si pensa al male
che hanno commesso e
al dolore che hanno
provocato alle vittime
delle loro azioni scellerate. Noi che andiaProgetto carcere il nome dato
mo in carcere, certo,
alliniziativa di volontariato che dal 2008
non dimentichiamo che
lAzione cattolica diocesana di Napoli
l incontriamo persone
compie nel penitenziario di Poggioreale,
recluse che si sono
per accompagnare cristianamente la vita
macchiate di reati andei detenuti. Unopera che continua a
che gravissimi. Ma
vivere e a svilupparsi. Dal 2013 i corsi di
necessario
ricordarsi
catechesi sono cinque, erano quattro nel
pure che in carcere ci
2011, tre lanno precendente e due quello
sono anche tante persoancora prima. Il racconto di questa
ne innocenti, vittime di
esperienza missionaria contenuto in un
errori giudiziari, e che,
libro, con la prefazione di Franco Miano
attualmente in Italia,
(Il Vangelo dietro le sbarre. Unesperienza
oltre il 41 per cento dei
di annuncio in carcere, Roma, Editrice Ave,
detenuti in attesa di
2014, pagine 120, euro 10).
giudizio, e le statistiche
Pubblichiamo stralci della presentazione
ci informano che oltre
dellautore.
la met di questi imputati, al termine dei
processi, sar prosciolta
perch non colpevole.
Infine, necessario ricordarsi pietra contro di lei (Giovanni, 8,
anche che il carcere, come ha detto 7), rispose Ges. Ascoltata quella
Papa Francesco recentemente, risposta, nessuno scagli la sua
pieno di pesci piccoli, visto che pietra. Tutti le lasciarono cadere a
oltre il 60 per cento dei reclusi terra e poi andarono via. Non a
deve scontare una pena inferiore ai caso: ognuno era consapevole dei
tre anni, perch facile punire i propri peccati.
pi deboli, ma i pesci grossi nuotano liberamente nelle acque.
Come scrive Fiorella Farinelli
sul periodico Rocca, i titoli di
studio la dicono tutta. I laureati
sono solo lo 0,84 per cento, i
diplomati il 3,78 per cento, il 37
per cento quelli con licenza media.
Il Cardinale Prefetto, lArcivescovo
Ma l1,54 per cento analfabeta,
Segretario, i Sottosegretari e i Collal8,25 per cento non ha nessun tiboratori tutti della Congregazione
tolo, il 29,60 per cento ha solo la
per gli Istituti di vita consacrata e le
licenza elementare (e non rilevati
Societ di vita apostolica partecipano
sono il 15,35 per cento, probabilcon cristiana speranza al dolore della
Dott.ssa Sig.na Daniela Leggio, Camente stranieri che non sanno
po Ufficio della stessa Congregaziorispondere). Quanti dei meno
ne, per la morte del caro padre, Siistruiti, che sono di solito anche i
gnor
pi poveri, possono permettersi un
avvocato? E quanti degli stranieri
GIORGIO
hanno le capacit linguistiche e le
relazioni per organizzare una
avvenuta in Racale (LE), e assicurano
difesa?.
la preghiera di suffragio perch il
Poi, se si sposta lattenzione dai
servo buono e fedele sia accolto nella
carcerati a se stessi, a ci che si ,
gloria del Signore.
alle proprie schiavit, allora la prodi ANTONIO SPAGNOLI

Poggioreale e i volontari
di Azione cattolica

LOSSERVATORE ROMANO

luned 30 giugno-marted 1 luglio 2014

pagina 7

Francesco con Bartolomeo


a Gerusalemme il 26 maggio

Messa a Santa Marta

Martirio in guanti bianchi


Oggi ancora il tempo dei martiri:
i cristiani sono perseguitati in Medio oriente dove sono uccisi o costretti a fuggire, anche in modo
elegante, con i guanti bianchi. Nel
giorno in cui la Chiesa fa memoria
dei martiri dei primi secoli, Papa
Francesco ha invitato a pregare per
i nostri fratelli che oggi vivono nella

persecuzione. Perch, ha affermato, oggi non ci sono meno martiri


che ai tempi di Nerone. , dunque,
proprio al martirio, alla sua attualit
e a ci che lo caratterizza, che il
Pontefice ha dedicato la celebrazione eucaristica di luned mattina 30
giugno nella cappella della Casa
Santa Marta.

Le indicazioni a un gruppo di giovani romani

Scelte
definitive

No alla cultura del provvisorio.


Soprattutto in campo vocazionale
la scelta deve essere definitiva. Lo ha
ripetuto Papa Francesco sabato
pomeriggio, 28 giugno, incontrando,
nei pressi della grotta di Lourdes
nei Giardini vaticani, un gruppo
di giovani romani che stanno
maturando la loro scelta vocazionale.
Prima di tutto chiedo scusa per il
ritardo, ma la verit che non mi
sono accorto del tempo. Ero in
una conversazione tanto interessante che non me ne sono accorto.
Scusatemi! Questo non si fa, la
puntualit si deve mantenere.
Vi ringrazio per questa visita,
questa visita alla Madonna che
tanto importante nella nostra vita.
E Lei ci accompagna anche nella
scelta definitiva, la scelta vocazionale, perch Lei ha accompagnato
suo Figlio nel suo cammino vocazionale che stato tanto duro, tanto doloroso. Lei ci accompagna
sempre.
Quando un cristiano mi dice,
non che non ama la Madonna, ma
che non gli viene di cercare la Madonna o di pregare la Madonna,
io mi sento triste. Ricordo una
volta, quasi 40 anni fa, ero in Belgio, in un convegno, e cera una
coppia di catechisti, professori universitari ambedue, con figli, una
bella famiglia, e parlavano di Ges
Cristo tanto bene. E ad un certo
punto ho detto: E la devozione
alla Madonna? Ma noi abbiamo
superato questa tappa. Noi conosciamo tanto Ges Cristo che non
abbiamo bisogno della Madonna.
E quello che mi venuto in mente
e nel cuore stato: Mah... poveri
orfani!. cos, no? Perch un cristiano senza la Madonna orfano.
Anche un cristiano senza Chiesa
un orfano. Un cristiano ha bisogno di queste due donne, due
donne madri, due donne vergini:
la Chiesa e la Madonna. E per fare il test di una vocazione cristiana giusta, bisogna domandarsi:
Come va il mio rapporto con
queste due Madri che ho?, con la
madre Chiesa e con la madre Maria. Questo non un pensiero di
piet, no, teologia pura. Questa teologia. Come va il mio rapporto con la Chiesa, con la mia
madre Chiesa, con la santa madre

Chiesa gerarchica? E come va il


mio rapporto con la Madonna,
che la mia Mamma, mia Madre?
Questo fa bene: non lasciarla
mai e non andare da soli. Vi auguro un buon cammino di discernimento. Per ognuno di noi il Signore ha la sua vocazione, quel
posto dove Lui vuole che noi viviamo la nostra vita. Ma bisogna
cercarlo, trovarlo; e poi continuare,
andare avanti.
Unaltra cosa che vorrei aggiungere oltre a quella della Chiesa e
della Madonna il senso del definitivo. Questo per noi importante, perch stiamo vivendo una
cultura del provvisorio: questo s,
ma per un tempo, e per un altro
tempo... Ti sposi? S, s, ma finch
lamore dura, poi ognuno a casa
sua unaltra volta...
Un ragazzo mi raccontava un
vescovo un giovane, un professionista giovane, gli ha detto: Io
vorrei diventare prete, ma soltanto
per dieci anni. cos, il provvisorio. Abbiamo paura del definitivo. E per scegliere una vocazione,
una vocazione qualsiasi, anche
quelle vocazioni di stato, il matrimonio, la vita consacrata, il sacerdozio, si deve scegliere con una
prospettiva del definitivo. E a questo si oppone la cultura del provvisorio. una parte della cultura
che a noi tocca vivere in questo
tempo, ma dobbiamo viverla, e
vincerla.
Benissimo. Anche su questo
aspetto del definitivo, credo che
uno che ha pi sicura la sua strada
definitiva il Papa! Perch il Papa... dove finir il Papa? L, in
quella tomba, no?
Vi ringrazio tanto per questa visita, e vi invito a pregare la Madonna o, non so, a cantare... La
Salve Regina... La sanno cantare? Cantiamo la Salve Regina alla Madonna tutti insieme? Andiamo!
(Canto...)
Adesso a voi, alle vostre famiglie, a tutti do la Benedizione e vi
chiedo, per favore, di pregare per
me.
(Benedizione...)
Grazie a voi! Grazie tante!
Buon cammino!

Nella preghiera allinizio della


messa ha detto il Papa abbiamo
invocato il Signore cos: Signore,
che hai fecondato con il sangue dei
martiri i primi germogli della Chiesa di Roma. una invocazione
appropriata, ha spiegato, per la
commemorazione dei primi martiri
di questa Chiesa. Oltretutto, ha
aggiunto, le loro ossa sono vicine,
qui, non solo nel cimitero, a pochi
metri sotto terra ce nerano tanti e
forse alcuni qui sotto....
particolarmente significativo, ha
fatto notare il Papa, che il verbo
che usiamo noi per invocare il Signore fecondare: Tu hai fecondato i germogli. Dunque si parla
di crescita e di una pianta: questo ci
fa pensare alle tante volte che Ges
diceva che il Regno dei cieli era come un seme. Anche lapostolo
Pietro, nella sua lettera, ci dice che
siamo stati rigenerati con un seme
incorruttibile. E questo il seme
della parola di Dio. Questo quello
che viene seminato: il seme la parola di Dio, dice il Signore. Viene
seminato.
In una parabola, Ges spiega
proprio che il Regno dei cieli come un uomo che abbia gettato in
terra il seme, poi va a casa sua, riposa, lavora, veglia, di notte e di
giorno, e il seme cresce, germoglia,
senza che lui sappia come.
La questione centrale, ha affermato il Papa, chiedersi perci come
si fa perch questo seme della parola di Dio cresca e diventi il Regno
di Dio, cresca e diventi Chiesa. Il
vescovo di Roma ha indicato le
due fonti che svolgono questopera: Lo Spirito Santo la forza dello Spirito Santo e la testimonianza del cristiano.
Anzitutto, ha spiegato il Papa,
sappiamo che non c crescita senza lo Spirito: lui che fa la Chiesa,
lui che fa crescere la Chiesa, lui
che convoca la comunit della Chiesa. Ma, ha proseguito, necessaria anche la testimonianza del cristiano. E quando la testimonianza arriva alla fine, quando le circostanze storiche ci chiedono una testimonianza forte, l ci sono i martiri: i pi grandi testimoni!. Ed ecco, allora, che quella Chiesa viene
annaffiata dal sangue dei martiri.
Proprio questa la bellezza del
martirio: incomincia con la testimonianza, giorno dopo giorno, e pu
finire con il sangue, come Ges, i
primo martire, il primo testimone, il
testimone fedele.
Per, per essere vera, la testimonianza deve esser senza condizioni ha affermato il Pontefice. Il
Vangelo proposto dalla liturgia
odierna (Matteo, 8, 18-22) chiaro
in proposito. Abbiamo sentito
quello che dice il Signore al discepolo che per seguirlo chiede una
condizione: Signore, permettimi di
andare prima a seppellire mio padre. Ma il Signore lo ferma:
no!. Infatti, ha precisato il Papa,
la testimonianza senza condizioni, deve essere ferma, deve essere
decisa, deve avere quel linguaggio,
tanto forte, di Ges: s s, no no!.
esattamente questo il linguaggio
della testimonianza.
Guardando la storia di questa
Chiesa di Roma che cresce, guidata
dal sangue dei martiri, il Papa ha
quindi invitato a pensare a tanti
martiri di oggi che danno la loro vita per la fede: i cristiani perseguitati. Perch, ha affermato, se in
quella persecuzione di Nerone ce ne
sono stati tanti, oggi non ce ne sono
meno di martiri, di cristiani perseguitati. I fatti sono noti. Pensiamo al Medio oriente ha detto, ai
cristiani che devono fuggire dalla
persecuzione e ai cristiani uccisi
dai persecutori. E anche ai cristiani cacciati via in modo elegante,
con i guanti bianchi: anche quella
una persecuzione!.
Ai nostri giorni, ha ripetuto il Papa, ci sono pi testimoni, pi martiri nella Chiesa che nei primi secoli. E facendo memoria nella messa dei nostri gloriosi antenati qui a
Roma, ha invitato a pensare e a
pregare anche per i nostri fratelli
che vivono perseguitati, che soffrono e che col loro sangue fanno crescere il seme di tante Chiese piccoline che nascono. S, ha concluso,
preghiamo per loro e anche per
noi.

Il Patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo per la festa dei santi Pietro e Paolo

Tempi di riavvicinamento
Pubblichiamo, in una nostra
traduzione dallinglese, il testo
del messaggio inviato dal Patriarca
ecumenico di Costantinopoli
Bartolomeo a Papa Francesco
in occasione della solennit dei santi
Pietro e Paolo.
A sua Santit e Beatitudine
Papa Francesco dellAntica Roma:
rallegratevi nel Signore.
Ancora una volta sta iniziando il
giorno gioioso della venerabile solennit e del sacro ricordo degli
Apostoli Pietro e Paolo, che furono
martirizzati per amore di Cristo nella sede della Sua Chiesa. Per questo, siamo venuti per concelebrare e
commemorare ancora una volta con
lei, questanno, attraverso la nostra
delegazione ufficiale, in conformit
alla benedetta usanza da lungo tempo istituita.
Custodiamo nel nostro cuore, come un tesoro prezioso, il ricordo dei
nostri recenti incontri personali con
lei, Santit, sia a Gerusalemme sia a
Roma, che hanno ulteriormente rinnovato e sugellato i nostri vincoli
fraterni, affermando al contempo il
nostro desiderio di proseguire sul
cammino verso la nostra piena unione e la comunione desiderata dal Signore. Pertanto, nella citt Santa, lo
scorso maggio, siamo stati ritenuti
degni di venerare insieme il sacro

luogo in cui il capo della nostra fede, nostro Signore Ges Cristo, ha
insegnato, sofferto, stato sepolto
ed risorto dai morti, mentre abbiamo onorato il cinquantesimo anniversario dello storico incontro avvenuto l tra i nostri predecessori Papa
Paolo VI e il Patriarca Ecumenico
Atenagora, le cui coraggiose iniziative hanno inaugurato un tempo di
riavvicinamento e di riconciliazione
per le nostre Chiese.
Inoltre, il nostro incontro a Roma, grazie alla gentile iniziativa e
allinvito di Sua Santit allinizio
del mese, al fine di contribuire insieme con i Presidenti di Israele e
Palestina al prevalere della pace
nella regione del Medio Oriente lacerata dal conflitto, stata profondamente e personalmente commovente, trasmettendo allo stesso tempo un messaggio della pace e
dellamore di nostro Signore, a un
mondo contemporaneo che ne ha
tanta sete.
Per tutte queste cose, ancora una
volta esprimiamo la nostra sincera
gratitudine a lei, Santit, insieme
con la nostra sentita preghiera che il
Signore la possa rafforzare con la
sua grazia e la sua potenza, di modo che Lei possa continuare per
molti anni la sua preziosa guida e il
suo servizio nel mondo moderno,
ispirando tutti con le virt della sua

personalit e il suo amore verso Dio


e lumanit.
Possano gli Apostoli Pietro e
Paolo intercedere presso Dio per la
sua Chiesa e per il mondo intero,
guidandoci e incoraggiandoci lungo
il cammino della verit e dellamore,
finch arriviamo tutti all'unit della fede. vivendo secondo la verit
nella carit, cercando di crescere
in ogni cosa verso di lui, che il capo, Cristo (Ef 4, 13-15).
Questi sentimenti augurali e festosi verranno trasmessi a lei, Santit, dalla nostra delegazione guidata da Sua Eminenza il Metropolita Giovanni di Pergamo, accompagnato da Sua Eccellenza lArcivescovo Giobbe di Telmessos e dal
Reverendissimo Arcidiacono Giovanni Chryssavgis che rappresenter il Patriarcato Ecumenico e noi
durante le celebrazioni della festa
del Trono della sua Chiesa.
Trasmettendo questi sentimenti a
lei, Santit, in spirito di profondo
amore, labbracciamo fraternamente
nel Signore e rimaniamo con amore
e speciale stima in Lui,
dal Patriarcato Ecumenico,
il 24 giugno 2014,
lamato Fratello in Cristo
di Sua Santit
BARTOLOMEO

DI

COSTANTINOPOLI

Il Pontefice al festival della giovent olandese

La rivoluzione delle Beatitudini


Laugurio di poter sperimentare
una gioia che sia nuova, pura e intensa, cio quella gioia che si pu
trovare solo in Ges stato rivolto da Papa Francesco ai partecipanti
al festival nazionale della giovent
cattolica olandese, riunitisi nei giorni scorsi nellabbazia di Marinkroon, a Nieuwkuijk, presso Den
Bosch.
In un messaggio inviato ai giovani il 25 giugno, il Pontefice dopo
i ringraziamenti allepiscopato locale
per aver dedicato la riflessione per
lincontro alla novit, alla purezza e
e allintensit proposte dal passo del

vangelo di Matteo (5, 3-12) ha riproposto loro il percorso triennale


di preparazione spirituale gi dettato in vista della prossima gmg in
programma a Cracovia nel 2016.
Del resto, ha spiegato, quello delle
Beatitudini un testo straordinario in cui poter trovare un vero
programma di vita, che pu servire
da guida sul cammino verso la felicit autentica. Non solo: Le Beatitudini di Ges sono rivoluzionarie, poich presentano un modello di felicit contrario alla logica di
questo mondo. Coloro che Ges
proclama beati ha commentato

Presentato il programma della visita di sabato 5 luglio

Papa Francesco in Molise


Sabato prossimo, 5 luglio, Papa Francesco si recher in Molise. Sar la
quinta visita pastorale in Italia. Lincontro con il mondo del lavoro e
dellindustria alluniversit di Campobasso, sar il primo dei numerosi
appuntamenti con la popolazione della regione molisana. Alle 10.30 il
Pontefice celebrer poi la messa nellex stadio Romagnoli e al termine
raggiunger la cattedrale per salutare una rappresentanza di ammalati.
Dopo il pranzo con i poveri assistiti dalla Caritas campobassana nella
Casa degli angeli, il Pontefice si trasferir a Castelpetroso dove, sul piazzale antistante il santuario mariano, incontrer i giovani di Abruzzo e
Molise.
Subito dopo raggiunger la citt di Isernia, dove in programma
lappuntamento con i detenuti nella casa circondariale. Successivamente
il Pontefice si recher nella cattedrale di Isernia, dove si intratterr con
alcuni ammalati.
Lincontro con la cittadinanza avverr nella piazza antistante la cattedrale. Sar anche occasione per indire lanno giubilare celestiniano. La
partenza da Isernia, a conclusione della visita, prevista intorno alle
19.30.

in proposito sono considerati inutili, perdenti. Mentre ci che il


mondo glorifica il successo a ogni
costo, la ricchezza, il potere fine a
se stesso e lautoaffermazione a spese di altri.
Nel discorso della Montagna
Ges propone una definizione
molto diversa di ci che significa essere beati; indica la via verso la vita
e la felicit autentiche, la via che
egli stesso ha seguito. Di fatto,
Ges stesso la via! Per tutta la sua
vita ha mostrato in modo concreto
come vivere ciascuna delle Beatitudini.
Per questo, prosegue il messaggio
pontificio richiamando il triplice tema dellincontro, una volta contemplato Ges nella sua povert,
nella sua purezza di cuore e nella
sua misericordia, non esiteremo a
intraprendere il cammino che porta
alla felicit autentica.
Ecco allora linvito a iniziare
lappassionante itinerario del discepolato autentico rivolto ai giovani,
i quali per definizione vogliono vivere esperienze intense. E concludendo la propria riflessione il Papa
ha sfidato i giovani olandesi a
prendere Dio in parola. Dite no
ha raccomandato loro a una cultura effimera, superficiale, usa e getta; una cultura che presume che voi
non siete abbastanza forti, che non
siete capaci di affrontare grandi sfide nella vostra vita. E citando un
loro coetaneo, il beato Pier Giorgio
Frassati, li ha esortati a pensare in
grande, perch vivere senza una
fede, senza un patrimonio da difendere, senza sostenere in una lotta
continua la verit, non vivere, ma
vivacchiare.

LOSSERVATORE ROMANO

pagina 8

luned 30 giugno-marted 1 luglio 2014

Nella solennit dei santi Pietro e Paolo il Papa richiama linvito di Ges

Tu, seguimi!
E ai vescovi raccomanda di non cercare sicurezze nei riconoscimenti di chi ha il potere
Il nostro vero rifugio la fiducia in
Dio. Lo ha ripetuto Papa Francesco
domenica 29 giugno, durante la messa
celebrata nella basilica vaticana, nella
solennit dei santi Pietro e Paolo.
Questo il testo dellomelia pronunciata
dal Pontefice.
Nella solennit dei santi Apostoli
Pietro e Paolo, patroni principali di
Roma, accogliamo con gioia e riconoscenza la Delegazione inviata dal
Patriarca Ecumenico, il venerato e
amato fratello Bartolomeo, guidata
dal Metropolita Ioannis. Preghiamo
il Signore perch anche questa visita
possa rafforzare i nostri fraterni legami nel cammino verso la piena comunione tra le due Chiese sorelle,
da noi tanto desiderata.
Il Signore ha mandato il suo angelo e mi ha strappato dalla mano

di Erode (At 12, 11). Agli inizi del


servizio di Pietro nella comunit cristiana di Gerusalemme, cera ancora
grande timore a causa delle persecuzioni di Erode contro alcuni membri
della Chiesa. Cera stata luccisione
di Giacomo, e ora la prigionia dello
stesso Pietro per far piacere al popolo. Mentre egli era tenuto in carcere
e incatenato, sente la voce dellAngelo che gli dice: Alzati in fretta! ...
Mettiti la cintura e legati i sandali ...
Metti il mantello e seguimi! (At 12,
7-8). Le catene cadono e la porta
della prigione si apre da sola. Pietro
si accorge che il Signore lo ha
strappato dalla mano di Erode; si
rende conto che Dio lo ha liberato
dalla paura e dalle catene. S, il Signore ci libera da ogni paura e da
ogni catena, affinch possiamo essere

Il pallio a ventiquattro
nuovi metropoliti
Ventiquattro metropoliti hanno ricevuto il pallio dalle mani di Papa
Francesco nella solennit dei santi
Pietro e Paolo. Il rito della benedizione e dellimposizione della piccola stola di lana, come ormai
tradizione, si svolto domenica
mattina 29 giugno, nella basilica
Vaticana. Allinizio della messa, il
cardinale protodiacono Renato
Raffaele Martino ha presentato i
nuovi arcivescovi nominati nellultimo anno.
Provengono due dallItalia, due
dal Brasile, due dalle Filippine, e
uno rispettivamente da India, Costa Rica, Scozia, Francia, Stati
Uniti dAmerica, Nigeria, Pakistan,
Austria, Malawi, Madagascar, Cile,
Uganda, Uruguay, Tanzania, Inghilterra, Vietnam, Polonia, Indonesia.
Nove appartengono a congregazioni religiose: tre frati minori, un
minimo, un monfortano, un lazzarista, un salesiano, un domenicano
e un redentorista. Larcivescovo Ilson de Jesus Montanari, segretario
della Congregazione per i Vescovi,
ha ricevuto il pallio destinato a tre
metropoliti che non sono potuti essere presenti: Tarcisius Gervazio
Ziyaye, arcivescovo di Lilongwe nel
Malawi, Nicholas Mang Thang, arcivescovo di Mandalay nel Myanmar e Stephan Burger, arcivescovo
di Freiburg im Breisgau in Germania.
Successivamente i nuovi arcivescovi hanno concelebrato la messa
con il Pontefice. Alla preghiera eucaristica sono saliti allaltare della
Confessione gli arcivescovi Thakur,
Quirs Quirs, Morosini e Cushley. Durante la preghiera dei fedeli si pregato per la Chiesa, in
lingua russa; per i nuovi metropoliti e tutti i pastori della Chiesa, in
lingua portoghese; per i popoli
della terra e i loro governanti, in
lingua cinese; per i poveri, le persone sole e i sofferenti, in lingua
francese; e infine per tutti i cristiani, in lingua yoruba.
Come da consuetudine, era presente una delegazione inviata dal
Patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I, guidata dal metropolita di Pergamo Ioannis (Zizioulas), accompagnata dal cardinale Kurt Koch, presidente del
Pontificio Consiglio per la Promozione dellUnit dei Cristiani, dal
vescovo Brian Farrell e da monsignor Andrea Palmieri, rispettivamente, segretario e sotto-segretario
del dicastero.
Dopo la preghiera del Pater Noster, Papa Francesco ha scambiato
il segno della pace con il rappresentante del Patriarcato ecumenico.
Conclusa la celebrazione, il Papa
ha impartito la benedizione apostolica ed sceso alla Confessione,
insieme con il metropolita ortodosso, dove si soffermato in preghiera. Ha poi sostato alcuni istanti davanti alla statua di san Pietro collocata nella navata della basilica.
Hanno concelebrato con il Papa
trentasei cardinali, tra i quali, Pietro Parolin, segretario di Stato, e
Angelo Sodano, decano del Colle-

veramente liberi. Lodierna celebrazione liturgica esprime bene questa


realt, con le parole del ritornello al
Salmo responsoriale: Il Signore mi
ha liberato da ogni paura.
Ecco il problema, per noi, della
paura e dei rifugi pastorali. Noi
mi domando , cari fratelli Vescovi,
abbiamo paura? Di che cosa abbiamo
paura? E se ne abbiamo, quali rifugi
cerchiamo, nella nostra vita pastorale,
per essere al sicuro? Cerchiamo forse
lappoggio di quelli che hanno potere in questo mondo? O ci lasciamo
ingannare dallorgoglio che cerca
gratificazioni e riconoscimenti, e l ci
sembra di stare sicuri? Cari fratelli
vescovi, dove poniamo la nostra sicurezza?
La testimonianza dellApostolo
Pietro ci ricorda che il nostro vero rifugio la fiducia in Dio: essa allontana ogni paura e ci rende liberi da
ogni schiavit e da ogni tentazione
mondana. Oggi, il Vescovo di Roma
e gli altri Vescovi, specialmente i
Metropoliti che hanno ricevuto il
Pallio, ci sentiamo interpellati
dallesempio di san Pietro a verificare la nostra fiducia nel Signore.

Pietro ritrov la fiducia quando


Ges per tre volte gli disse: Pasci le
mie pecore (Gv 21, 15.16.17). E nello
stesso tempo lui, Simone, confess
per tre volte il suo amore per Ges,
riparando cos al triplice rinnegamento avvenuto durante la passione.
Pietro sente ancora bruciare dentro
di s la ferita di quella delusione data al suo Signore nella notte del tradimento. Ora che Lui gli chiede:
Mi vuoi bene?, Pietro non si affida a s stesso e alle proprie forze,
ma a Ges e alla sua misericordia:
Signore tu conosci tutto; tu sai che
ti voglio bene (Gv 21, 17). E qui
sparisce la paura, linsicurezza, la
pusillanimit.
Pietro ha sperimentato che la fedelt di Dio pi grande delle nostre infedelt e pi forte dei nostri
rinnegamenti. Si rende conto che la
fedelt del Signore allontana le nostre paure e supera ogni umana immaginazione. Anche a noi, oggi, Ges rivolge la domanda: Mi ami
tu?. Lo fa proprio perch conosce
le nostre paure e le nostre fatiche.
Pietro ci mostra la strada: fidarsi di
Lui, che conosce tutto di noi, con-

fidando non sulla nostra capacit di


essergli fedeli, quanto sulla sua incrollabile fedelt. Ges non ci abbandona mai, perch non pu rinnegare se stesso (cfr. 2 Tm 2, 13). fedele. La fedelt che Dio incessantemente conferma anche a noi Pastori,
al di l dei nostri meriti, la fonte
della nostra fiducia e della nostra
pace. La fedelt del Signore nei nostri confronti tiene sempre acceso in

gio cardinalizio; numerosi arcivescovi, vescovi e prelati della Curia


romana e oltre trecento sacerdoti.
Hanno assistito i cardinali Mller,
Caizares Llovera, Etchegaray, Di
Nardo, Lajolo, Coppa, Farina e
Brandmller.
Con il corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede cera
larcivescovo Angelo Becciu, sostituto della Segreteria di Stato, con
monsignor Jos Avelino Bettencourt, capo del Protocollo. I canti
sono stati eseguiti dalla Cappella
Sistina, diretta dal maestro Massimo Palombella, dal coro Mater Ecclesiae, diretto dal maestro Marco
Pavan, e dal coro sinodale del Patriarcato di Mosca. Hanno prestato
servizio liturgico come ministranti i
membri dellAssociazione Santi
Pietro e Paolo.

noi il desiderio di servirlo e di servire i fratelli nella carit.


Lamore di Ges deve bastare a
Pietro. Egli non deve cedere alla
tentazione della curiosit, dellinvidia, come quando, vedendo Giovanni l vicino, chiede a Ges: Signore, che cosa sar di lui? (Gv 21, 21).
Ma Ges, di fronte a queste tentazioni, risponde: A te che importa?
Tu seguimi (Gv 21, 22). Questa
esperienza di Pietro costituisce un
messaggio importante anche per noi,
cari fratelli Arcivescovi. Il Signore
oggi ripete a me, a voi, e a tutti i
Pastori: Seguimi! Non perdere tempo in domande o in chiacchiere inutili; non soffermarti sulle cose secondarie, ma guarda allessenziale e seguimi. Seguimi nonostante le difficolt. Seguimi nella predicazione del
Vangelo. Seguimi nella testimonianza di una vita corrispondente al dono di grazia del Battesimo e dellO rdinazione. Seguimi nel parlare di me
a coloro con i quali vivi, giorno dopo giorno, nella fatica del lavoro,
del dialogo e dellamicizia. Seguimi
nellannuncio del Vangelo a tutti,
specialmente agli ultimi, perch a
nessuno manchi la Parola di vita,
che libera da ogni paura e dona la
fiducia nella fedelt di Dio. Tu seguimi!

AllAngelus appello del Pontefice per la fine della violenza nella martoriata nazione

Dialogo per evitare la guerra in Iraq


Nuovo appello del Papa per la fine
delle violenze in Iraq. Domenica 29
giugno, durante lAngelus il Pontefice,
ricordando la drammaticit
delle notizie giunte da quella nazione,
si unito alla voce dei vescovi iracheni
nel chiedere ai governanti
di salvaguardare, attraverso il dialogo,
lunit e la concordia nazionale. Prima
della preghiera mariana il Papa
ha parlato dei santi Pietro e Paolo.
Cari fratelli e sorelle, buongiorno!
Fin dai tempi antichi la Chiesa di
Roma celebra gli Apostoli Pietro e
Paolo in ununica festa nello stesso
giorno, il 29 giugno. La fede in Ges Cristo li ha resi fratelli e il martirio li ha fatti diventare una sola cosa. San Pietro e San Paolo, cos diversi tra loro sul piano umano, sono
stati scelti personalmente dal Signore Ges e hanno risposto alla chiamata offrendo tutta la loro vita. In
entrambi la grazia di Cristo ha compiuto grandi cose, li ha trasformati.
Eccome li ha trasformati! Simone
aveva rinnegato Ges nel momento
drammatico della passione; Saulo
aveva perseguitato duramente i cristiani. Ma entrambi hanno accolto
lamore di Dio e si sono lasciati trasformare dalla sua misericordia; cos
sono diventati amici e apostoli di
Cristo. Perci essi continuano a parlare alla Chiesa e ancora oggi ci indicano la strada della salvezza. Anche noi, se per caso cadessimo nei
peccati pi gravi e nella notte pi
oscura, Dio sempre capace di trasformarci, come ha trasformato a
Pietro e a Paolo; trasformarci il cuore e perdonarci tutto, trasformando
cos il nostro buio del peccato in
unalba di luce. Dio cos: ci trasforma, ci perdona sempre, come ha
fatto con Pietro e come ha fatto con
Paolo.
Il libro degli Atti degli Apostoli
mostra molti tratti della loro testi-

monianza. Pietro, ad esempio, ci insegna a guardare i poveri con sguardo di fede e a donare loro ci che
abbiamo di pi prezioso: la potenza
del nome di Ges. Questo ha fatto
con quel paralitico: gli ha dato tutto
quello che aveva, cio Ges (cfr. At
3, 4-6).
Di Paolo, viene raccontato per tre
volte lepisodio della chiamata sulla
via di Damasco, che segna la svolta
della sua vita, marcando nettamente
un prima e un dopo. Prima, Paolo
era un acerrimo nemico della Chiesa. Dopo, mette tutta la sua esistenza a servizio del Vangelo. Anche per
noi lincontro con la Parola di Cristo in grado di trasformare completamente la nostra vita. Non
possibile ascoltare questa Parola e
restare fermi al proprio posto, restare bloccati sulle proprie abitudini.
Essa ci spinge a vincere legoismo
che abbiamo nel cuore per seguire

decisamente quel Maestro che ha


dato la vita per i suoi amici. Ma
Lui che con la sua parola ci cambia;
Lui che ci trasforma; Lui che ci
perdona tutto, se noi apriamo il
cuore e chiediamo il perdono.
Cari fratelli e sorelle, questa festa
suscita in noi una grande gioia, perch ci pone di fronte allopera della
misericordia di Dio nel cuore di due
uomini. lopera della misericordia
di Dio in questi due uomini, che
erano grandi peccatori. E Dio vuole
colmare anche noi della sua grazia,
come ha fatto con Pietro e con Paolo. La Vergine Maria ci aiuti ad accoglierla come loro con cuore aperto, a non riceverla invano! E ci sostenga nellora della prova, per dare
testimonianza a Ges Cristo e al suo
Vangelo. Lo chiediamo oggi in particolare per gli Arcivescovi Metropoliti nominati nellultimo anno, che
stamani hanno celebrato con me

lEucaristia in San Pietro. Li salutiamo tutti con affetto insieme con i


loro fedeli e i familiari, e preghiamo
per loro!
Dopo la recita dellAngelus, il vescovo
di Roma ha pronunciato lappello
per lIraq, poi nel salutare i presenti
ha ringraziato gli artisti che hanno
dato vita, in piazza Pio XII,
a una festosa infiorata.
Cari fratelli e sorelle,
le notizie che giungono dallIraq sono purtroppo molto dolorose. Mi
unisco ai Vescovi del Paese nel fare
appello ai governanti perch, attraverso il dialogo, si possa preservare
lunit nazionale ed evitare la guerra. Sono vicino alle migliaia di famiglie, specialmente cristiane, che hanno dovuto lasciare le loro case e che
sono in grave pericolo. La violenza
genera altra violenza; il dialogo

lunica via per la pace. Preghiamo la


Madonna, perch custodisca il popolo dellIraq.
[Ave Maria...]
Saluto tutti voi, in modo speciale
i fedeli di Roma, nella festa dei Santi Patroni; come pure i familiari degli Arcivescovi Metropoliti che stamattina hanno ricevuto il Pallio e le
delegazioni che li hanno accompagnati.
Saluto gli artisti di tante parti del
mondo che hanno realizzato una
grande infiorata, e ringrazio la Pro
Loco di Roma per averla promossa.
Sono stati bravi questi artisti, complimenti!
Saludo cordialmente a los fieles
de San Fernando y de Ubrique (Cdiz), de Elche de la Sierra (Albacete), y de Parla, Madrid, as como a
los numerosos alfombristas que han
participado en la gran muestra floreal.
Saluto i pellegrini provenienti dal
Madagascar, gli studenti di alcune
scuole cattoliche degli Stati Uniti
dAmerica e di Londra; i fedeli di
Messina, Napoli, Neviano, Taranto,
Rocca di Papa e Pezzoro, e quelli
venuti in bicicletta da Cardito; il
gruppo Amici del Venerabile Francesco Antonio Marcucci.
Saluto il Forum delle Associazioni
Familiari del Lazio e auguro ogni
bene per lattivit dei prossimi giorni presso lIstituto Pio XI di Roma.
Un augurio anche per il tradizionale spettacolo di fuochi dartificio
che avr luogo stasera a Castel
SantAngelo, il cui ricavato sosterr
una iniziativa per i ragazzi della
Terra Santa.
A tutti voi auguro buona domenica, buona festa dei Patroni. E per
favore non dimenticatevi di pregare
per me. Buon pranzo e arrivederci.

Potrebbero piacerti anche