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LOSSERVATORE ROMANO
POLITICO RELIGIOSO

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Anno CLIV n. 137 (46.679)

Citt del Vaticano

mercoled 18 giugno 2014

Papa Francesco indica alla diocesi di Roma la missione di essere madre tenera e accogliente

Per trovare una soluzione alla crisi ucraina

Con la porta aperta

Mosca sostiene
il ruolo dellOsce

La Chiesa in Italia forte grazie ai parroci che sono sempre stati vicini alla gente

La sfida grande della Chiesa oggi diventare


madre, una madre tenera che sa accarezzare. Lo ha ricordato Papa Francesco luned pomeriggio, 16 giugno, inaugurando nellAula Paolo
VI il convegno pastorale della diocesi di Roma sul
tema: Un popolo che genera i suoi figli. Comunit e famiglia nelle grandi tappe delliniziazione
cristiana. Lincontro stato aperto con gli interventi del cardinale vicario Agostino Vallini, di un
parroco e di due catechisti che hanno presentato
al Pontefice luci e ombre nella catechesi per la comunione e la cresima. Da parte sua, il vescovo di
Roma ha invitato la comunit cristiana a essere
accogliente verso tutti e a tenere sempre le porte
aperte. La Chiesa, infatti, una madre che deve
essere feconda e non una ong ben organizzata
con tanti piani pastorali. In particolare, Papa

gliere con tenerezza, e sappia mandare avanti i


suoi figli con la speranza e la pazienza. A conclusione un pensiero particolare di apprezzamento
e di incoraggiamento per i parroci.
PAGINA 8

Il Pontefice ribadisce i fondamenti etici


della professione del magistrato

Indipendenza e obiettivit
PAGINE 7

Giornata mondiale per la lotta alla siccit

Mentre prosegue lavanzata dei quaedisti Obama annuncia linvio di soldati a difesa dellambasciata a Baghdad

Sos
desertificazione

LOnu denuncia crimini in Iraq

NEW YORK, 17. Sono pi di 110 i


Paesi oggi potenzialmente a rischio
di desertificazione e siccit: per
combattere questi pericolosi fenomeni che minacciano il futuro del
pianeta, e per sensibilizzare lopinione pubblicare sulla gravit del
problema, le Nazoni Unite hanno
istituito la Giornata mondiale della
lotta alla desertificazione, che si celebra oggi.
Ledizione di questanno il cui
slogan La terra appartiene al futuro: rendiamola a prova di clima!
si focalizza particolarmente
sullequilibrio degli ecosistemi e sul
rafforzamento dei sistemi naturali

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Francesco ha indicato lattualit dellesortazione


apostolica Evangelii nuntiandi di Paolo VI. E, inoltre, ha rimarcato limportanza che allaccoglienza
segua una chiara proposta di fede; una proposta
di fede tante volte non esplicita, ma con latteggiamento, con la testimonianza: in questa istituzione che si chiama Chiesa, in questa istituzione
che si chiama parrocchia si respira unaria di fede,
perch si crede nel Signore Ges. Alla sua diocesi il Papa ha chiesto di studiare bene queste
cose che ho detto, puntando in particolare a far
recuperare la memoria di famiglia e a operare
affinch nelle parrocchie ci sia laffetto, ci sia la
gratuit. Fondamentale che la parrocchia non
sia una istituzione legata solo alle situazioni del
momento ma promuova un cammino di conversione pastorale e nel presente sappia acco-

to di Kiev. Assieme a Grudzenko


stato arrestato un altro separatista.
E in Europa, dopo il fallimento
dei negoziati tra Mosca e Kiev sul
pagamento del debito ucraino, cresce di ora in ora lallarme sulla
possibile penuria di gas. Per ora il
flusso del metano russo via Ucraina resta regolare, con Mosca e
Kiev che hanno assicurato il loro
impegno a fare arrivare in Europa
il gas. Ma le crescenti tensioni lungo la linea Mosca-Kiev, per, non
lasciano margini di certezza.
Il gigante energetico russo Gazprom ha assicurato i massimi sforzi
possibili per garantire le forniture
allEuropa, ma ha messo le mani
avanti, ricordando che lucraina
Naftogaz obbligata a garantire il
transito del gas verso lUe nei volumi previsti in base al contratto in
vigore. Da parte sua, il ministro
ucraino dellenergia, Yuri Prodan,
ha precisato che il flusso del metano verso i Paesi europei proseguir.
LEuropa, per, non molla la
presa e, dopo avere manifestato ancora una volta la sua disponibilit
a mediare, visti gli interessi economici in campo, ha gi messo in
agenda per venerd prossimo una
riunione del Gruppo di coordinamento sul gas, istituito dopo la crisi del 2009. La delicata questione
sar anche al centro dei colloqui
nel vertice Ue di fine giugno, chiamato ad adottare il piano per la sicurezza energetica proposto dalla
Commissione europea, con azioni a
breve termine per affrontare il
prossimo inverno. Lunica certezza
concreta, per, resta per ora quel
65 per cento di riserve europee
(Italia al 70 per cento) piene di gas
allinizio dellestate, con ancora
ampi margini di tempo per essere
del tutto riempite.

KIEV, 17. La Russia appoggia il rafforzamento del ruolo dellO rganizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce) nella soluzione della crisi ucraina e linvio
di una missione di osservatori. Lo
ha detto oggi a Belgrado, dove si
trova in visita ufficiale, il ministro
degli Esteri russo, Serghiei Lavrov.
Parlando in una conferenza
stampa congiunta con il collega
serbo, Ivica Dai, il ministro russo
si espresso in termini positivi anche sulla Road Map messa a punto
dalla presidenza svizzera dellO sce,
che ha osservato purtroppo
la dirigenza ucraina non vuole accettare. Per questo, ha aggiunto
Lavrov, i Paesi europei devono fare
pressioni sul Governo di Kiev.
Nellest ucraino, intanto, non accennano a diminuire gli scontri a
fuoco. Almeno sei persone sono
morte a Kramatorsk, bastione filorusso, in seguito alla vasta offensiva militare in corso sulla citt da
parte delle forze armate di Kiev.
Lo ha reso noto allagenzia Interfax il dipartimento della Salute
della regione di Donetsk, controllata dagli insorti secessionisti.
Unit dellesercito di Kiev si sono poi scontrate con la milizia di
autodifesa filo-russa nella parte
orientale della regione di Lugansk,
sempre nellest. Lo ha riferito il
portavoce
delle
operazioni
dellesercito, secondo il quale negli
scontri sono stati uccisi o feriti almeno trenta ribelli separatisti.
Poche ore dopo, il ministro
dellInterno ucraino, Arsen Avakov,
ha confermato alla stampa larresto
di Natalia Grudzenko, leader dei
separatisti di Mariupol, importante
citt portuale sul Mar Nero riconquistata alcuni giorni fa dalleserci-

per attenuare gli impatti del surriscaldamento globale. Una gestione


sostenibile del territorio dicono
gli esperti del Palazzo di Vetro
aumenta la resistenza degli ecosistemi e delle comunit locali, migliorando inoltre le condizioni della popolazione in particolare nelle
zone aride. La desertificazione, insieme ai cambiamenti climatici e alla perdita delle biodiversit, considerata dalle Nazioni Unite una
delle maggiori sfide in vista di uno
sviluppo sostenibile. Per questo
lOnu ha dichiarato il 2010-2020 il
decennio per la lotta alla desertificazione.

BAGHDAD, 17.Le immagini riportate


dai media internazionali delle atrocit commesse dai guerriglieri jihadisti
sunniti dello Stato islamico dellIraq
e del Levante (Isis) esecuzioni di
massa di circa duemila soldati sono lo specchio della tragica situazione che lIraq sta sperimentando in
questo momento: una situazione che
si pensava, o comunque si sperava,
non potesse avere luogo in un territorio logorato da anni di conflitto.
In queste ultime ore lalto commissario dellOnu per i diritti umani, Navi Pillay, ha confermato le notizie
delle esecuzioni sommarie, non solo
di soldati ma anche di civili, compiute dai qaedisti durante la loro
avanzata nel nord del Paese. Nonostante limpossibilit, al momento, di
verificare i dati, questa serie sistematica di esecuzioni a freddo, in gran
parte avvenuta nellarea di Tikrit,
quasi certamente equivale a crimini
di guerra ha dichiarato Pillay. Dal
canto suo il segretario generale
dellOnu, Ban Ki-moon, ha espresso
ferma condanna per le violenze perpetrate in Iraq in questi ultimi giorni e, riguardo alle esecuzioni sommarie, ha sottolineato lurgenza di
portare i colpevoli di tali crimini davanti alla giustizia.
Nello stesso tempo Ban Ki-moon
ha invitato i leader iracheni politici, religiosi e militari a portare
avanti un piano di sicurezza nazionale inclusiva e ad adottare misure
politiche e sociali adeguate per af-

Duecentocinquanta anni
dalla nascita delleroe uruguaiano
Jos Gervasio Artigas

Quella musica
che non chiede permesso
Il deserto egiziano fotografato dalla stazione spaziale internazionale (Reuters)

DANIEL RAMADA PIENDIBENE

A PAGINA

Una famiglia in fuga dalle zone dei combattimenti (Afp)

frontare la grande minaccia che sta


ora scuotendo il Paese. Questa mattina intanto i miliziani si sono impadroniti, dopo scontri che hanno causato decine di morti, della maggior
parte della regione di Tallafar, a
ovest di Mossul. E da questa citt,
negli ultimi giorni, si sta registrando
una fuga di massa da parte dei cristiani, per sottrarsi a nuove violenze.
Gli esuli stano trovando rifugio in
Giordania, Libano e Turchia. Si stima che i cristiani rimasti a Mossul
siano duemila: prima della guerra
erano pi di 35.000. Sempre oggi vi
sono stati scontri attorno a Baaquba:
pi di quaranta i morti.
Ieri il presidente statunitense, Barack Obama, in una lettera al Congresso, ha annunciato il dispiega-

mento di 275 militari a protezione


dellambasciata statunitense a Baghdad che, per il momento, rester
aperta. Nello stesso tempo il segretario di Stato, John Kerry, ha indicato
leventualit che Washington possa
fare ricorso ai droni (velivoli senza
pilota) per contrastare lavanzata dei
qaedisti.
Cera intanto attesa per lincontro,
ieri sera, tra rappresentanti statunitensi e iraniani a Vienna, a margine
della nuova tornata di negoziati sul
programma nucleare di Teheran,
Fonti diplomatiche hanno riferito
che durante lincontro non si parlato di collaborazione militare. La
Casa Bianca ha poi affermato che
resta la disponibilit a parlare con
Teheran della crisi irachena, ma ha

escluso che si possa realizzare


unazione congiunta a difesa del Governo iracheno.
Sempre ieri il ministro degli Esteri
britannico, William Hague, parlando
alla Camera dei Comuni, ha detto
che il Regno Unito non fornir assistenza militare allIraq. Il capo della
diplomazia britannica ha comunque
tenuto a precisare che Londra
pronta a sostenere il Governo iracheno laddove sia appropriato e possibile, e a fornire assistenza umanitaria. Che il clima in Iraq sia sempre
pi critico lo dimostra poi lintenzione, comunicata ieri dal portavoce
del Palazzo di Vetro, Farhan Haq, di
trasferire in altri luoghi, per motivi
di sicurezza, tutti membri dello staff
dellOnu ora in servizio a Baghdad.

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pagina 2

mercoled 18 giugno 2014

Il presidente eletto annuncia le linee fondamentali del suo secondo mandato

LIstat certifica la crisi demografica

Santos scommette sul negoziato


per il futuro della Colombia

Italia
invecchiata
di PIERLUIGI NATALIA

BO GOT, 17. la fine di pi di cinquantanni di violenza nel nostro


Paese: oggi inizia una nuova Colombia. Con queste parole Juan Manuel Santos, leader della coalizione
centrista Unit nazionale, ha celebrato la sua rielezione alla guida del
Paese dopo il ballottaggio di domenica. Santos tornato a scommettere
sulla trattativa di pace con la guerriglia delle Forze armate rivoluzionarie della Colombia (Farc), ma senza
dimenticare le molte sfide che restano da affrontare.
giunto il momento di unirci
attorno a un obiettivo comune, a
quello che per ogni Nazione il valore supremo, ossia la ricerca della
pace ha dichiarato nel suo primo
discorso il presidente eletto, al suo
secondo mandato, dopo la proclamazione dei risultati ufficiali del ballottaggio. questo il desiderio e il
mandato che ci hanno consegnato i
colombiani ha insistito il presidente.
Il dialogo tra il Governo colombiano e le Farc stato annunciato
ufficialmente nellottobre 2012, per
poi iniziare a Cuba nel novembre
dello stesso anno.
Smentendo le previsioni dei sondaggi, nel ballottaggio Santos ha distanziato il rivale conservatore scar
Ivan Zuluaga, candidato del Centro
democratico e sostenitore del no al
dialogo con le Farc, di circa un mi-

Il presidente colombiano (LaPresse/Ap)

lione di voti, raggiungendo cos il


50,94 per cento contro il 45,19
dellavversario. Nel primo turno delle elezioni, lo scorso 25 maggio, Zuluaga aveva preceduto Santos con il
29,25 per cento contro il 25,58.

Correggeremo tutto quello che


c da correggere, aggiusteremo tutto
quello che c da aggiustare e riformeremo tutto quello che c da riformare, perch a questo che deve
servire la pace, a mettere in moto le

profonde riforme di cui ha bisogno


la Colombia ha promesso Santos,
che ha espresso preoccupazione per
il tasso di astensionismo, intorno al
sessanta per cento che ha segnato le
presidenziali.

Merkel e Rousseff rilanciano le trattative per il libero scambio

Dopo la sentenza della Corte suprema statunitense sui bond

Ue e Mercosur
sempre pi vicini

Buenos Aires
esclude il rischio default

Angela Merkel e Dilma Rousseff a San Paolo (Afp)

BRASILIA, 17. Unione europea e


Mercosur sempre pi vicini. Dilma
Rousseff, presidente del Brasile, e
Angela Merkel, cancelliere tedesco,
promuovono laccelerazione delle
trattative che mirano a raggiungere
un accordo di libero scambio tra
larea del Mercosur (il mercato comune dellAmerica latina, che include Argentina, Brasile, Paraguay,
Uruguay e Venezuela) e lUnione
europea.
Abbiamo il comune interesse
che gli accordi di libero scambio
tra Mercosur e Ue possano essere
raggiunti, e far il possibile perch
ci possa essere un passo avanti ha
dichiarato ieri Merkel, giunta nel
Paese sudamericano per assistere al
debutto della nazionale tedesca ai
mondiali di calcio.
Sulla stessa linea la posizione
del Brasile. Ho ribadito la determinazione del Brasile e del Mercosur nel voler progredire nelle negoziazioni dellaccordo di associazione commerciale con lUnione europea, che ci permetter di ampliare
e diversificare gli scambi commerciali ha sottolineato Rousseff.
Le trattative in vista di un accordo di libero scambio tra Ue e Mercosur hanno subito unaccelerazione negli ultimi mesi. Lo scorso 21
marzo si svolta a Bruxelles una
riunione tecnica mirata a sbloccare
il negoziato, iniziato 15 anni fa. In
quelloccasione Rousseff aveva di-

chiarato: Credo che siamo pi vicini che mai alla conclusione di un


accordo. Gli scambi tra i due
blocchi riguardano quaranta Paesi
e poco meno di ottocento milioni
di persone: sono quantificabili in
130 miliardi di dollari allanno.

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BUENOS AIRES, 17. LArgentina


esclude il default: lo ha assicurato
ieri la presidente Cristina Fernndez,
smentendo gli allarmismi di molti
analisti. Fernndez ha criticato duramente la decisione della Corte suprema statunitense che ha respinto
lappello contro la sentenza che impone a Buenos Aires di pagare oltre
1,3 miliardi di dollari a quei fondi titolari di bond che non hanno aderito allaccordo del 2010, ovvero lintesa con la quale il Governo argentino, dopo la pesante crisi economica
del 2001, aveva offerto nuovi titoli
scontati in cambio delle vecchie obbligazioni.
In un messaggio registrato a reti
unificate, Fernndez ha ribadito che
il suo Governo porter avanti tutte
le strategie necessarie affinch chi ha
avuto fiducia nel Paese riceva i propri soldi. La presidente ha quindi
confermato il rispetto della prossima
scadenza dei rimborsi, il 30 giugno,
per un ammontare di novecento milioni di dollari, sottolineando inoltre
che la nostra volont di negoziare
ampiamente dimostrata. E riferendosi alla decisione della Corte supre-

Emergenza idrica
a San Paolo
BRASILIA, 17. Emergenza idrica nella
metropoli brasiliana di San Paolo,
dove le riserve dacqua sono scese
all8,4 per cento, record negativo di
tutti i tempi.
La societ Sabesp, che eroga i
servizi idrici in citt e in 363 comuni dello Stato, stata costretta a
pompare oltre quattrocento milioni
di metri cubi di cosiddette acque
morte, quelle, cio, che restano al
di sotto dei cancelli delle dighe, nel
grande bacino di Cantareira, che
fornisce lacqua a molti quartieri
della capitale paulista, dove vivono
oltre venti milioni di persone.
Finora, le acque morte non sono
mai state utilizzate per il consumo
umano.
La siccit e le temperature sopra
la media stagionale stanno aggra-

GIOVANNI MARIA VIAN


direttore responsabile

Carlo Di Cicco
vicedirettore

Piero Di Domenicantonio

vando di giorno in giorno lemergenza idrica nella pi vasta e popolosa citt dellemisfero australe.
Nella prima met di giugno, informa la Sabesp, sono caduti poco
pi di quindici millimetri di pioggia, contro i cinquantasei della media stagionale. Il governatore di
San Paolo, Geraldo Alckmin, ha offerto un bonus economico a chi ridurr di almeno il 20 per cento
lutilizzo abituale dacqua e ha imposto sanzioni a chi, invece, consumer pi del solito.
La Sabesp ha detto che al momento non previsto un razionamento, ma gli abitanti di alcuni
quartieri della zona settentrionale di
San Paolo sostengono di non ricevere acqua durante tutta la notte e
in alcune ore del giorno.

Servizio vaticano: vaticano@ossrom.va


Servizio internazionale: internazionale@ossrom.va
Servizio culturale: cultura@ossrom.va
Servizio religioso: religione@ossrom.va

caporedattore

Gaetano Vallini

segretario di redazione

Servizio fotografico: telefono 06 698 84797, fax 06 698 84998


photo@ossrom.va www.photo.va

ma, ha dichiarato: Vogliamo onorare i debiti, ma non vogliamo essere


complici di questo modo di fare affari.
Con sette voti a favore e uno contrario, la Corte suprema statunitense
ha stabilito che i possessori di bond
argentini possono far ricorso presso i
tribunali per ottenere il rimborso dal
Governo di Buenos Aires. Un default argentino dicono gli analisti
internazionali provocherebbe nuove catastrofi economiche con pesanti
conseguenze.

Un Paese che invecchia sempre pi


e dove a frenare il calo demografico non vale neppure lapporto degli immigrati. Anche larrivo di
questi ultimi fra laltro in diminuzione, mentre al contrario aumenta
lemigrazione, soprattutto di giovani che non vedono prospettive di
futuro.
preoccupante il quadro dellItalia che emerge dal rapporto
sulla popolazione pubblicato ieri,
luned 16 giugno, dallIstat, lIstituto nazionale di statistica. Nel 2013
si sono registrate il 3,7 per cento di
nascite in meno, a fronte di un aumento della popolazione residente
di appena lo 0,1 per cento. In cifra
assoluta, al 31 dicembre in Italia
cerano 60.782.668 persone, compresi quattro milioni e novecentomila cittadini di Paesi stranieri,
l8,1 per cento del totale.
I numeri certificano una crisi che
non solo economica e finanziaria
ma divenuta anche sociale, culturale e persino identitaria, se vero
che la rinuncia a mettere al mondo
figli pu essere letta come perdita
di fiducia nel futuro.
Tra laltro, il rapporto parte dal
censimento del 2011, che aveva registrato al rialzo il numero delle
presenze in Italia stimate fino a
quel momento. I Comuni hanno
infatti rivisto i dati degli uffici anagrafici, con una rettifica di 1.067.373
persone in pi, compresi, 370.194
stranieri. Lanno scorso, lincremento reale della popolazione, dovuto
alla dinamica naturale e a quella
migratoria, ha registrato una crescita molto modesta, pari ad appena
30.000 unit.
Sempre nel 2013 sono state registrate 514.308 nascite, circa ventimila in meno rispetto allanno precedente, con una diminuzione appunto del 3,7 per cento. Si tratta
del picco negativo di sempre nel
rapporto tra nascite e decessi in
Italia, ancora maggiore di quello
del 2012, quando la mortalit fece
registrare valori particolarmente
elevati nei mesi invernali. Il dato
tanto pi significativo, proprio perch i decessi nel 2013, in tutto
600.744, sono stati circa dodicimila
in meno. Il saldo naturale, quello
dato appunto dal rapporto tra nascite e decessi, negativo per
86.436 unit.
A questo ha contribuito la diminuzione, per la prima volta da decenni, delle nascite di figli dimmigrati 2.189 in meno del 2012

che pure rappresentano il 15 per


cento del totale. Poich gli immigrati sono l8,1 dei residenti, questo
dato sulle nascite essenziale ad
arginare in qualche modo il progressivo invecchiamento della popolazione.
Ancora in attivo il dato del
movimento migratorio con lestero,
sebbene il numero degli immigrati
nel 2013 sia stato di 43.000 unit in
meno rispetto allanno precedente.
Limmigrazione in Italia, fatta soprattutto di giovani e donne, infatti in diminuzione rispetto al passato, dato che smentisce la cosiddetta invasione paventata da
molti in relazione alle crisi in Africa e nel Vicino oriente.
In ogni caso, il numero di quanti sono arrivati in Italia ha superato
di circa 182.000 unit quello degli
emigrati, stimato in 82.000 persone
(14.000 in pi rispetto al 2012). A
lasciare lItalia sono soprattutto i
giovani con i maggiori livelli di
scolarizzazione. Si tratta di un segnale inequivocabile di quanto i
giovani italiani si sentano sempre
pi attratti da altri Paesi dove pensano di poter trovare le opportunit per realizzare il proprio futuro.
I giovani italiani che vanno
allestero, tolti casi marginali, non
lo fanno per cercare un lavoro
qualsiasi, ma perch vedono la
possibilit che venga riconosciuto
lalto valore del loro percorso di
formazione.
Ottantamila emigranti non sembrerebbero di per s un numero
drammatico in un Paese che in
passato ne ha avuti decine di milioni. Ma proprio questo non ritrovare in patria risposte al bisogno di
futuro di tanti giovani italiani
uno dei dati del rapporto dellIstat
che pi sollecita una presa di coscienza. Conferma infatti il cortocircuito tra depressione demografica, depressione economica e riduzione di speranze.

Inaugurata a Novo Brdo

Una strada per i serbi


del Kosovo
PRISTINA, 17. La strada che facciamo insieme: quella, progettata
dalla forza Nato della Kfor, a favore della comunit serba di Novo Brdo, nel centro del Kosovo. La realizzazione di questo progetto una
pietra miliare nella direzione della
integrazione e della cooperazione
tra le diverse anime del Kosovo ha
detto il generale Salvatore Farina,
comandante della Kfor, durante la
cerimonia di inaugurazione.
Il progetto scaturito dalla collaborazione tra la Kfor, le autorit
locali, l Organizzazione internazionale per le migrazioni e le ambasciate svedese e britannica nato

in seguito alla richiesta di una organizzazione non governativa della


Chiesa ortodossa serba, Majca Jugovia, che gestisce una fattoria di
propriet del monastero di Graanica e assiste i cittadini pi poveri
dellarea attorno a Novo Brdo, distribuendo ogni giorno gratuitamente circa duemila pasti caldi e
pane. La realizzazione della strada
dunque particolarmente importante
in questo contesto. Non solo perch
contribuir a migliorare la viabilit
e la crescita economica della zona
ma soprattutto per il suo valore nel
segno dellintegrazione e della convivenza pacifica nella regione.

Unanziana di etnia serba durante il recente voto nel Kosovo (Reuters)

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Altre centinaia
di migranti
sbarcati in Sicilia
ROMA, 17. Non s'interrompono
gli arrivi nei porti italiani di migranti salvati in Mediterraneo
dalla Marina italiana impegnata
nell'operazione Mare nostrum.
Oggi ne sono stati sbarcati 280
a Pozzallo e 293 a Catania. Nel
frattempo, il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, ha ribadito
che il Governo di Roma intende
chiedere all'Unione europea di
trasformare Frontex, lagenzia
per il coordinamento dei controlli di frontiera, in una struttura operativa, con finanziamenti
comunitari, che svolga i compiti
finora assolti da Mare nostrum.

La nuova edizione
del Libro dei Fatti
ROMA, 17. Pi di ventimila notizie, tra le principali del 2013 e
dei primi mesi del 2014, in tutti
i campi della cronaca: dalla politica allo sport, dalleconomia
allo spettacolo. gi disponibile in versione cartacea e presto lo sar in quella digitale la
nuova edizione del Libro dei fatti
pubblicato dallAdnkronos, che
questanno dedica ampio spazio
al semestre italiano di presidenza europea, ospitando interventi
del presidente del Consiglio,
Matteo Renzi, e del ministro degli Affari esteri, Federica Mogherini. Sentiamo tutti ha
scritto Renzi la necessit di
unEuropa diversa, pi politica,
pi semplice, pi chiara: unEuropa alleata delle nostre famiglie
e delle nostre imprese.

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mercoled 18 giugno 2014

pagina 3

Primo colloquio diretto tra i leader dal 2012

Continua la massiccia offensiva nel Nord Waziristan

Netanyahu chiede laiuto di Abbas


per ritrovare i giovani rapiti

Caccia
ai talebani

TEL AVIV, 17. Collaborazione per ritrovare i tre studenti di una scuola
rabbinica rapiti gioved scorso: questa la richiesta del premier Benjamin
Netanyahu al presidente palestinese
Mahmoud Abbas avanzata ieri durante un colloquio telefonico. Si
trattato del primo contatto diretto
tra i due leader dal 2012. Netanyahu
ha detto di aspettarsi laiuto del Governo di Ramallah per la cattura dei
responsabili del rapimento, partiti
da aree che si trovano sotto il controllo dellAutorit palestinese ha
precisato.
Sul terreno, le ricerche proseguono senza sosta, allargandosi anche
alle aree di Hebron e di Nablus. Le
forze militari israeliane hanno arrestato ieri altre quaranta persone in
Cisgiordania. Sale cos a quasi duecento il numero del palestinesi arrestati da venerd.
E questa notte laviazione israeliana ha lanciato tre raid aerei contro
strutture di addestramento militare e
terreni utilizzati per il lancio di razzi
dalla Striscia di Gaza, senza provocare vittime. Gli attacchi riferisce
la radio militare costituiscono la
rappresaglia a un razzo lanciato nella notte contro Israele.
Rivendicazioni ufficiali del rapimento, al momento, non ci sono,
anche se il Governo israeliano continua a seguire la pista di Hamas, il

Un drone utilizzato nelle ricerche dei giovani sequestrati (Ansa)

movimento islamico che controlla la


Striscia di Gaza e che di recente
entrato a far parte del nuovo Governo di unit palestinese.
I rapitori dei tre ragazzi sono
membri di Hamas ha detto Neta-

Decine di morti ad Aleppo

Non si ferma la strage


di civili siriani
DAMASCO, 17. Non si fermano le
stragi di civili in Siria, Paese ormai
ridotto in macerie dal conflitto.
Lepisodio pi cruento delle ultime
ore si registrato sul fronte di Aleppo, la citt settentrionale occupata
in parte dalle forze governative e in
parte da gruppi ribelli di diversa
matrice.
LOsservatorio nazionale per i diritti umani in Siria (Ondus), unorganizzazione non governativa, con
sede a Londra, considerata espressione degli oppositori in esilio, ha riferito che almeno trenta abitanti della
citt, compresi numerosi bambini,
sono stati uccisi e molti altri sono
stati feriti ieri da attacchi degli elicotteri governativi che hanno sganciato barili bomba sui quartieri di As
Sukkari e di Ashrafieh, occupati dai

Liberato in Sudan
leader
dellopposizione
KHARTOUM, 17. Dopo quasi un
mese di detenzione, stato liberato in Sudan il capo del partito di
opposizione Umma, Sadek al
Mahdi. A dare lannuncio ufficiale della sua scarcerazione stato
il ministro dellInformazione Yassir Youssef.
Al Mahdi, capo della confraternita islamica Al Ansar nonch ex
primo ministro rovesciato nel
1989 dallattuale capo di Stato
Omar Hassan el Bashir, era stato
arrestato lo scorso 17 maggio dal
Servizio nazionale di informazione e sicurezza dopo aver accusato
le Rapid Support Forces, le forze
speciali sudanesi, di stupri e violenze contro le popolazioni civili
della martoriata regione occidentale del Darfur.
Il noto oppositore era stato
quindi incriminato per tradimento, un capo daccusa punibile, nel
Paese africano, anche con la pena
di morte. In segno di protesta il
suo partito si era ritirato dal dialogo nazionale.
La scorsa settimana era finito
in manette anche Tariq Ibrahim,
difensore dei diritti umani originario del Darfur nonch capo del
partito del Congresso, accusato di
minaccia allordine costituzionale
per avere diffuso quelle che le autorit di Karthoum definiscono
bugie dannose.

ribelli. Sulla vicenda non ha dato


notizie la stampa governativa.
Il direttore dellOndus, Rami Abdel Rahman, ha dichiarato allagenzia di stampa France Presse che ad
As Sukkari un primo attacco ha richiamato sul posto medici e residenti del quartiere per trovare sopravvissuti e aiutare i feriti, molti dei quali
in gravi condizioni. Pochi minuti
dopo, sullo stesso obiettivo sono tornati gli elicotteri governativi che
hanno sganciato altri barili bomba,
colpendo la gente che tentava di
fuggire. Secondo lOndus, dallinizio
del 2014 ad Aleppo sono morte circa
duemila persone e pi di un quarto
erano bambini.
Proprio quello di Aleppo uno
dei fronti nel quale le organizzazioni
umanitarie hanno maggiori difficolt
di intervento e minore libert di movimento, a causa degli ostacoli posti
dalle parti belligeranti. Tra laltro,
nelle settimane scorse la popolazione
rimasta priva anche della normale
erogazione dellacqua potabile, in seguito al blocco dellacquedotto attribuito ai combattenti islamisti del
Fronte Al Nusra. La vicenda era stata denunciata anche dal segretario
generale delle Nazioni Unite, Ban
Ki-moon, che aveva parlato di violazione di un diritto umano fondamentale.

nyahu: un assunto che potrebbe preludere a operazioni di polizia ancora


pi dure.
Dal canto suo, Hamas respinge
ogni accusa: il portavoce Sami Abu
Zuhri citato dallagenzia palestine-

Diffuso
il calendario
elettorale
tunisino
TUNISI, 17. Le elezioni legislative
in Tunisia si terranno il 26 ottobre prossimo, mentre le consultazioni presidenziali si svolgeranno
in due turni, il 23 e il 28 novembre 2014. Lo ha reso noto ieri il
presidente dellIstanza superiore
indipendente per le elezioni (lorgano che si occupa dellorganizzazione del voto), Chafik Sarsar,
che ha consegnato il nuovo calendario elettorale al presidente
dellAssemblea nazionale costituente, Mostapha Ben Jaafer.
Confermata, dunque, la decisione di tenere le politiche prima
delle presidenziali. La questione
dellordine del prossimo voto per
il rinnovo del Parlamento e per
eleggere il nuovo capo dello Stato aveva accentuato le divergenze
tra i vari partiti politici del Paese.
Sono state necessarie molte riunioni del dialogo nazionale per
poter giungere alla decisione, presa, infine, con voto a maggioranza dei due terzi (dodici partiti
contro sei avevano optato per tenere prima le legislative). La commissione elettorale di Tunisi ha
nel frattempo fatto sapere che
impegnata a ridurre al minimo il
budget necessario per le elezioni,
che dovrebbe aggirarsi sui 10 milioni di dinari, pari a circa 6,3 milioni di dollari.

se Maan ha spiegato che le dichiarazioni di Netanyahu sono un bluff


diretto ad acquisire informazioni e
ha affermato che gli arresti compiuti
dallesercito di Israele sono mirati a
colpire Hamas.

Trentaquattro i ministri

Insediato in Egitto
il nuovo Governo

Il premier egiziano, a sinistra, a colloquio con il presidente El Sissi (LaPresse/Ap)

IL CAIRO, 17. Il Governo egiziano


ha prestato giuramento oggi al
Cairo davanti al capo dello Stato,
Abdel Fattah El Sissi. La cerimonia stata trasmessa in diretta televisiva. LEsecutivo, guidato da
Ibrahim Mahlab confermato
nellincarico di premier dopo un

Uccise quindici persone nel villaggio costiero di Poromoko

Altro attacco di al Shabaab in Kenya

Folla nei pressi del luogo dellattacco (Ansa)

ISLAMABAD, 17. Per il terzo giorno


consecutivo laviazione pakistana
ha bombardato postazioni dei talebani nel Nord Waziristan, territorio
tribale al confine con lAfghanistan. Il bilancio, riferiscono fonti
locali, di centoquaranta miliziani
uccisi nelle ultime 48 ore. Questi
raid rientrano nellambito delloffensiva, su vasta scala, decisa dalle
autorit di Islamabad con lobiettivo di sradicare i talebani anzitutto
in quelle aree dove sono ancora
presenti in forze ed esercitano
unazione destabilizzante, fatta di
attentati e imboscate.
Gi dallinizio dellanno le autorit pakistane avevano studiato un
piano per combattere i talebani e
cos arginare la loro offensiva. Ma
nello stesso tempo Islamabad ha
cominciato anche a valutare in modo concreto lopportunit di aprire
un canale diplomatico con la speranza di porre fine alle violenze attraverso il negoziato.
Quando nel maggio dello scorso
anno assunse lincarico di primo
ministro, Nawaz Sharif chiar subito che nella sua agenda politica il
dialogo con i talebani avrebbe avuto unimportanza prioritaria. E gli
stessi miliziani, in risposta a questa
apertura, si erano detti disponibili
a trattare. I colloqui, dopo varie
conferme e smentite, sono comin-

NAIROBI, 17. Le milizie radicali


islamiche somale di al Shabaab
hanno rivendicato un nuovo attacco in Kenya, contro il villaggio costiero di Poromoko, non
lontano da Mpeketoni, la cittadina dove in unanaloga incursione
nella notte tra sabato e domenica
erano state uccise 49 persone.
Lattacco ha provocato almeno
quindici morti, secondo fonti locali concordi. Un portavoce di al
Shabaab, Abdulaziz Abu Musab,
ha parlato di venti persone uccise, in maggioranza poliziotti e
ranger del Kenya, ma la polizia
locale non ha dato conferme. Il
Kenya diventato uno dei principali obiettivi dei miliziani di al
Shabaab, con attacchi armati e
attentati terroristici, da quando il
Governo di Nairobi ha inviato
contro di loro truppe in Somalia.

interim di cinque mesi composto da trentaquattro ministri, tra


cui quattro donne e diversi tecnici.
Rispetto al Governo provvisorio,
si contano tredici nuovi ministri.
Subito dopo la cerimonia, El Sissi
ha presieduto la prima riunione
dellEsecutivo.

Pronti a trattare
i ribelli del Mali
settentrionale
BAMAKO, 17. Un impegno a dialogare con il Governo di Bamako
per cercare una soluzione politica, pacifica e definitiva alla crisi
nel nord del Mali stato assunto
da tre gruppi ribelli, il Movimento
arabo dellAzawad, il Coordinamento per il popolo dellAzawad,
una delle organizzazioni tuareg, e
il Coordinamento dei Movimenti
e fronti patriottici di resistenza,
rappresentativo delle comunit nere. I tre gruppi, dopo due settimane di colloqui ad Algeri, hanno siglato un documento che verr
consegnato al presidente Ibrahim
Boubacar Keta. Il 23 maggio, gli
stessi gruppi avevano raggiunto
un accordo di tregua con Bamako,
sottoscritto anche dai tuareg del
Movimento nazionale di liberazione dellAzawad.

ciati (si pensa in una localit segreta nei pressi di Islamabad), destando qualche speranza di successo.
Ma sono arrivati i sanguinosi attacchi degli stessi miliziani, tra i quali
la strage di guardie di frontiera a
Karachi, a spegnere eventuali, facili
entusiasmi e quindi a bloccare le
trattative in corso.
E il premier Sharif, pur ribadendo che lopzione negoziale rimane
comunque sul tavolo, ha deciso, di
fronte ai voltafaccia talebani, di intensificare lazione militare per ripristinare un sufficiente livello di
ordine e sicurezza nel Paese. Ieri,
dopo la nuova offensiva contro i
miliziani, il primo ministro ha detto che le operazioni continueranno
fino a quando il terrorismo non
sar eliminato dal Paese. Gli ha
fatto eco il comandante delle forze
armate, generale Raheel Sharif, il
quale ha dichiarato che non sar risparmiato nessuno sforzo per piegare definitivamente la strenua resistenza dei miliziani.
Non si fatta attendere la risposta del principale movimento talebano in Pakistan, il Tehrek-e-Taliban Pakistan (Ttp): il portavoce,
Shahidullah Shahid, ha intimato
agli investitori stranieri, alle compagnie multinazionali e a quelle aeree di lasciare immediatamente il
Paese perch si trova in stato di
guerra. Lo stesso portavoce, riferisce lagenzia Ansa, ha poi minacciato attacchi contro i palazzi governativi. Infine Shahid ha detto
che le autorit di Islamabad si troveranno a chiedere, fra breve tempo, di riaprire il dialogo con i miliziani, ma a quel punto i talebani
non saranno pi disponibili.
Al di l dellattendibilit o meno
di queste affermazioni, indubbio
che al momento sembra essere naufragato il progetto, messo a punto
da Islamabad, di coinvolgere i miliziani in un processo di ricostruzione del Paese, dopo tanti anni di
sanguinose violenze. E limpegno
preso dal premier di rilanciare a livello internazionale limmagine del
Pakistan anche attraverso la gestione della presenza talebana nel territorio si presenta, alla luce degli ultimi sviluppi, particolarmente arduo. E in queste ore intanto si assiste alla fuga di migliaia di persone
dal Nord Waziristan verso lAfghanistan per sottrarsi alle violenze.
Una realt, questa, che rischia di
aggravarsi con il passare dei giorni
e che certamente non agevola limpegno del premier, diretto a fare
del Paese, come egli stesso ha spesso ribadito, un luogo sereno e di
dialogo.

Sfida serrata
per le presidenziali
afghane
KABUL, 17. In attesa dei risultati
definitivi del ballottaggio presidenziale in Afghanistan, previsti non
prima di un mese, si sta configurando uno scenario inatteso, almeno da gran parte degli osservatori.
Infatti due sondaggi condotti in
modo capillare sul territorio danno
in testa lo sfavorito della vigilia,
lex ministro delle Finanze, Ashrad
Ghani, che avrebbe fra i sei e gli
otto punti di vantaggio sullex ministro degli Esteri, Abdullah Abdullah. Ma, come ha scritto nei
giorni scorsi lInternational New
York Times, Ghani era solo in apparenza dietro ad Abdullah, perch
in realt durante la campagna elettorale ha saputo guadagnare alla
propria causa ampie fasce di elettorato. Sebbene si tratti solo di sondaggi, per quanto estesi, da rilevare che in questo momento sembra venire smentito chi pensava
che gi sulla base dei primi dati
Abdullah avrebbe potuto contare
su un ampio margine di vantaggio.
Ma in questo scenario fluido un
dato certo c, ed purtroppo negativo: ovvero le violenze compiute
dai talebani contro coloro che si
sono recati alle urne. Ieri il presidente Hamid Karzai, riferisce
lagenzia di stampa Pajhwok, ha telefonato agli undici elettori della
provincia di Herat ai quali i talebani hanno amputato le dita per aver
sfidato il loro divieto di andare a
votare.

LOSSERVATORE ROMANO

pagina 4

mercoled 18 giugno 2014

Un uomo che in circostanze drammatiche


fu chiamato a quarantasette anni
a guidare il suo popolo
E decise di farlo
proteggendo i pi poveri ed emarginati
di DANIEL RAMADA PIENDIBENE
l bandonen uno strumento
di periferia. Doppiamente di
periferia. Da un lato la sua
musica, in entrambe le rive
del Ro de la Plata, fiorisce
dagli arrabales (sobborghi), dove
fra la met del XIX secolo e i primi
decenni del XX secolo nascono, un
po per bisogno di mano dopera rustica, un po attraverso lalluvione
migratoria, quelle periferie urbane
fatte di lavoro, amore e sofferenza,
vale a dire, i quartieri bassi. Daltra
parte per non bisogna dimenticare
che il bandonen nasce come strumento ausiliare per accompagnare le
celebrazioni domenicali nelle piccole
cappelle rurali tedesche, dove non
cera spazio n denaro per montare
un organo.
Larmonium portatile che nasce
nellambito di una liturgia religiosa
di periferia rurale giunge, herido de
sombra (ferito nelloscurit) nella
liturgia artistica e realmente esistenziale della frontiera urbana con il
suo viejo fuelle desinflado (vecchio
mantice sgonfio), abbandonato como un pebete en la puerta de un convento (come un pivello davanti alla
porta di un convento). Non si sa se
nel conventillo (casa popolare),
dove sussiste la solidariet spontanea
dei poveri, o in un precario convento di arrabal, sin revoque en las paredes (senza stucco sui muri, sono citazioni dal tango Bandonen arrabalero di Pascual Contursi), dove religiose e religiosi, assieme a fedeli o
vicini anonimi, si prendono cura,
senza ostentazioni, dellanima e del
debole corpo di tanti bisognosi, orfani, fragili o miserabili.
A questa musica, che ferisce il
cuore e il cui suono invade il sentimento profondo senza chiedere il
permesso, si aggiunge un testo. La
parola di Qoelet (in greco, Ecclesia-

Misa por bandonen per i duecentocinquantanni dalla nascita delleroe uruguaiano Jos Gervasio Artigas

Quella musica
che non chiede permesso

ste); una parola saggia e allo stesso


tempo polemica e mansueta, che forse sgorga anchessa dal quel hondo
bajo fondo donde el barro se subleva
(profondo basso fondo dove il fango si ribella) in questo caso, contro
la sua propria finitezza o cecit. Vanit di vanit. Inconsistenza dellapparenza, miraggio che inganna come
un fumo maligno che confonde e seduce con la scusa di fare il bene.
Qoelet e la sua prospettiva sapienziale si muovono in un universo di
et avanzata.
Nella bibbia ebraica lEcclesiaste
si annovera fra i Ketuvim, ovvero gli
scritti di maturit midrashica, frutto
di unepoca nella quale era venuta
meno la profezia i Cieli si chiusero e per conoscere la volont
dellAltissimo si ricorre solamente alla meditazione della parola scritta,
una Parola definitivamente fissata e

stabilita nel testo canonico. Qoelet,


quale vera raccolta dellesperienza di
vita, nasce come frutto della contemplazione che aggiorna la Parola nei
nuovi contesti esistenziali, perch
per lIsraele del Secondo Tempio,
essendosi chiusi i Cieli, rimane
aperta solo la memoria del suo Signore Trascendente nella storia immanente, nella vita del tempo presente che si muove, cambia ed esige
di discernere la volont del Santo
dIsraele nel deserto della storia.
I libri sapienziali guidano la rivelazione in questa nuova forma di incontro. Lassenza, il silenzio, la perdita proprie del post-esilio e una
presenza ora mediatizzata nel testo
che esige lintervento responsabile e
complementare delluditore della Parola. I fedeli leggono questo libro, lo
ascoltano alla luce di un presente diverso dai tempi profetici in cui il Signore di Israele parlava con la voce
degli uomini, annunziatori carismatici. In certo modo il discernimento
midrashico del Qoelet rappresenta la

democratizzazione della santit. Tutti i membri del popolo di Israele,


senza eccezione, hanno ora la Parola
a portata di mano per contrastarla
con la vita quotidiana attraverso il
discernimento.
Bandonen, Qoelet, sentimento,
nostalgia, discernimento, saggezza
applicata a congiunture mutanti e,
da ultimo: Artigas. Un uomo che in
forza di circostanze tanto inaspettate
quanto drammatiche fu chiamato a
guidare il suo popolo non nel fuoco
della passione giovanile, ma a quarantasette anni, e decise di farlo proteggendo e difendendo i pi poveri
ed emarginati. Un uomo che visse
sin dalladolescenza lontano dalla
societ urbana fra territori di frontiera aspri e insicuri e terre di nessuno,
tra i quilombos (comunit formate da
schiavi africani fuggiti dalle piantagioni) e le tende degli indios che lo
consideravano uno di loro. Un uomo profetico durante il breve decennio di guida carismatica e un uomo
saggio quando, a cinquantasette anni, prefer restituire la sua sciabola e
i suoi galloni per ritirarsi in una localit recondita della selva a lavorare
la terra, convertendosi in agricoltore
ed educatore.
Non sembra opportunismo n
adulterazione linguistica affermare

Con la sapienza dellEcclesiaste

Il concerto a Palazzo della Cancelleria

Il prossimo 19 giugno ricorre il duecentocinquantesimo anniversario


della nascita delleroe della patria orientale Jos Gervasio Artigas. Si
tratta di una data significativa per i popoli del Ro de la Plata.
Lambasciata dellUruguay presso la Santa Sede ha deciso di celebrare la memoria del protettore dei popoli liberi e di rendere
omaggio, allo stesso tempo, a Papa Francesco. Il 6 giugno a Roma,
al Palazzo della Cancelleria, stata eseguita in prima mondiale la
Misa por Bandonen con testi del libro dellEcclesiaste (Qoelet), una
composizione musicale dellartista uruguaiano Roberto Passarella,
interpretata dallautore stesso e dal coro ed ensemble filarmonico
della citt di Macerata. Pubblichiamo un articolo scritto per loccasione dallambasciatore dellUruguay presso la Santa Sede.

comuni alla dirigenza dellepoca, al termine della sua vita


a pi di settantanni
rimase in esilio volontario, tenace fino
al punto di rifiutare
diverse volte lofferta di far ritorno con
onori e con una
pensione alla sua
terra natale. Rimase
nella selva paraguaiana, fra i suoi
poveri e i neri banditi, lavorando un
piccolo lotto di terra datagli in prestito, insegnando ai
bambini,
apprendendo e condividendo le arti dellagricoltura con indios e contadini
creoli. In esilio, a
Monumento a Jos Gervasio Artigas a La Plata
ottantanni inoltrati,
mor il 23 settembre
del 1850.
che Artigas fu un personaggio di
Lambasciata dellUruguay presso
periferia o, detto in altro modo, la Santa Sede ha celebrato il dueun uomo eccezionalmente attento centocinquantesimo anniversario delnei confronti delle persone emargi- la nascita di Artigas con qualcosa di
nate. I suoi sforzi furono sempre pi di una retorica eloquente e di
dalla parte dei pi poveri, al punto unofferta floreale destinata ad apdi abbandonare limpresa militare e passire nel giro di pochi giorni. Per
consacrare i suoi ultimi trentanni di questa ragione la commemorazione
vita, la sua vecchiaia, agli indios della sua nascita vuole riferirsi a
guaran come maestro e catechista.
questo aspetto spesso dimenticato o
Due anni fa, in occasione di que- posto in secondo piano, dove consta ricorrenza, ebbi a dire che lorigi- fluiscono la sensibilit, la memoria,
nalit di Artigas si radica nelle sue la saggia maturit della seconda meattitudini, nei suoi gesti e nelle sue t della vita e una forma darte soscelte, che dicono tanto o pi delle nora che evoca esistenze vissute in
parole, che, di per s, sono gi ecce- periferia. Questo solenne e semplice
zionali. A causa di quei gesti quoti- omaggio esprime gratitudine, comudiani fu venerato, lontano dalla sua nione e impegno nei confronti di
terra, da coloro che lo chiamarono quei fragili e piccoli fratelli di carne
con semplicit nativa padre dei po- e ossa tanto cari al Jefe de los Orienveri, padre degli indios o Uberav tales e che Ges di Nazaret proclaKaray, vale a dire, Signore che ri- m beati al punto di identificare
splende. E poich mai accett di nellattenzione ai loro bisogni lunit
entrare a far parte di quei circoli o di misura della fedelt al suo stesso
logge tipiche degli ambienti colti, messaggio.

Calcio e letteratura anglosassone


di ENRICO REGGIANI
Come e pi che in passato, con i mondiali brasiliani da poco iniziati, il ruolo
letterario e culturale del calcio si impone al centro della scena globale. Potrebbe essere una loro conseguenza virtuosa,
visto che sempre meno numerosi, fortunatamente, sembrano essere gli epigoni
di coloro che sdottora(va)no della sua
irrilevanza (quando non addirittura della pericolosit). Se pare ormai condivisa
lidea che i rituali del calcio propongano la descrizione di una battaglia
(Alessandro Dal Lago, 1990), ci si anche spinti fino a considerarlo non
senza qualche acrobazia concettuale e
analogica sia una buona allegoria
del lavoro letterario (Cristina Taglietti,
2009), sia uno strumento di espressione
della vacuit del lavorio del critico: La
fedelt bovina al testo, ai marchingegni
narrativi, alle strutture sociologiche hanno reso la critica tediosa come le trasmissioni calcistiche sulle quali si fa un
gran disquisire sulla differenza tra 4-3-3
e 4-3-1-2 (Alessandro Piperno, 2009).
Saranno pure tediose quisquilie tecniche queste ultime, ma laffascinante e
prestigiosa Premier League delle culture
anglofone, in cui queste ultime sembrano contendersi il trofeo della miglior
letteratura in lingua inglese, mostra la
sua straordinaria vitalit proprio a partire dalle differenti denominazioni di
schemi, ruoli, zone del campo, tattiche,
strategie e via scorrendo le voci dellenciclopedia calcistica e le loro declinazioni glocalizzate.
Ne fanno fede, ad esempio, la miracolosa concentrazione di unidentit nazionale inclusiva che si respira in termini quali bafana bafana (entusiastico soprannome della nazionale sudafricana,

Quattro giacche a fare i pali


traducibile come Avanti, ragazzi!
Avanti, ragazzi!, interpretato spesso
anche alla luce della forte inflessione
comunitaria del concetto africano di
ubuntu) o la fantasiosa intuizione personale del giornalista Tony Horstead, al
quale si deve la differente origine e vicenda del nomignolo dei Socceroos, evidentemente modellato su kangaroo con

Bob Paisley?), oppure Il calcio un


elemento fondamentale della cultura
contemporanea, che a detta di molti
sarebbe frutto della mente sapiente e
sorprendente di Thomas S. Eliot! Alcune prosaiche e pignole verifiche incrociate negli scritti di entrambi i giganti
letterari menzionati smentiscono tali
monumentali paternit: ma chi scrive
prontissimo a ricredersi e attende con impazienza circostanziate e risolutive indicaLa palla che lanciai giocando nel parco
zioni bibliografiche.
invece di paternit sicuAncora non ha raggiunto il suolo
ra lidea che un segno di un distico scritto nel 1935
stintivo di tutta la nostra
dal genio tumultuoso di Dylan Thomas
epoca moderna che le masse
sono mantenute quiete grazie alle battaglie. Lo sono,
per, perch si tratta della
immediato e costante successo, durante simulazione di una battaglia; pertanto
una serie di partite giocate dalla nazio- la maggioranza di noi sa ormai che il sinale australiana nel Vietnam del Sud stema dei partiti stato popolare solo
nel 1967.
nel senso in cui popolare un football
Tanto fascinoso lintreccio tra pallo- match. Cos Chesterton (nel sedicesimo
ne e parole che bisogna poi fare anche i capitolo della Breve Storia dellInghilterconti con linesauribile cornucopia di ci- ra, 1917). Verrebbe da chiedergli: nel
tazioni leggendarie che vengono cattu- senso di partita di association football, il
rate in rete e col replicate senza posa e calcio inglese, o di rugby football ? Accontentiamoci della lungimirante preverifica.
Due, su tutte, meritano menzione in monizione chestertoniana, ma, come si
questa sede per il rilievo dei loro pre- intuisce agevolmente, si tratta di diffesunti autori e per lefficacia di quanto renza di non poco conto, anche sul piacomunque esprimono: Il calcio larte no delle implicazioni simboliche, nel
di comprimere la storia universale in quadro della cultura nazionale inglese.
Di autore altrettanto certo anche
novanta minuti, che la maggioranza
dei citanti riferisce alla penna di George uno splendido distico che conclude un
Bernard Shaw (o del mitico allenatore testo poetico intitolato Dovessero splen-

dere lanterne, composto nel 1935: La


palla che lanciai giocando nel parco /
Ancora non ha raggiunto il suolo.
tipica delle folgoranti corde creative del
genio tumultuoso di Dylan Thomas
(1914-1953), del quale ricorre questanno
il centenario della nascita, questa capacit di combinare poeticamente esperienze antropologiche ed epistemologiche in apparenza incompatibili e spesso
sbrigativamente indicate come surrealistiche: passato e presente, terra e cielo,
individuo e comunit, regola condivisa
e libert individuale, potenza e atto, intenzione e incoscienza, silenzio e parola.
Fu una dote, questa, davvero caratteristica del poeta gallese, la cui totalizzante simultaneit non pu non richiamare
al lettore attento la bellezza pezzata
del meraviglioso Gerard Manley Hopkins, suggerendo persino la necessit di
una pi attenta valutazione dellinfluenza esercitata sulla poesia di Thomas
che si definiva un sacro fattore dal
grande codice biblico, dalla sua frequentazione giovanile delle chiese gallesi, nonch da una sua attrazione incompiuta e tutta da sondare nei confronti
della fede cattolica.
Profondamente radicato in Hopkins
, senza dubbio, anche il poeta irlandese Seamus Heaney, scomparso di recente, al quale si deve il conclusivo, ampio
frammento calcistico (in senso gaelico,
ahim, ma chi lo cita si augura che bellezza e pertinenza possano giustificare
la licenza): Con quattro giacche a fare
i quattro pali / marcammo il campo, e
basta. Aree e corner / presenti come la-

titudine / e longitudine sotto gobbe e


cardi, / da convenire o contestare solo /
al bisogno. Poi scegliemmo le squadre /
varcando la linea che lappello / dei nomi tracciava tra di noi. / Ragazzi urlanti
da squarciar la gola, / la luce muore e
loro vanno avanti, / il gioco ormai si
gioca nella testa; / la palla vera presa a
calci arriva / pesante come in sogno; il
fiato corto / nel buio, le scivolate

Il poeta irlandese Seamus Heaney

sullerba / hanno un suono di sforzo in


altro mondo... / Era veloce e costante,
un gioco / senza necessit di avere fine.
/ Un qualche limite era stato oltrepassato, / cera rapidit, progresso e non fatica, / un tempo extra, libero e imprevisto (Marcamenti. I, traduzione di Gilberto Sacerdoti). Libero come scrisse
Joseph Ratzinger, in occasione dei
Mondiali in Sudafrica nel 2010 nel segno della disciplina della libert; di
esercitare con se stessi laffiatamento, la
rivalit e lintesa nellobbedienza alla regola.

LOSSERVATORE ROMANO

mercoled 18 giugno 2014

pagina 5

Francesco e Caterina patroni dItalia

Piede asciutto, piede bagnato


(2012, dalla serie Punti cardinali)

Una terra
patria di santi

di SILVIA GUIDI
Uno stile forte e sintetico come il
monosillabo Kcho con cui
ha scelto di farsi chiamare; non
c traccia di sentimentalismo o
di oleografia rassicurante nellopera dellartista cubano Alexis
Leiva Machado, dedicata prevalentemente al viaggio per mare,
esplorato e descritto in tutte le
sue variabili, tragiche o liriche,
attraverso la pittura, la scultura e
le installazioni. Dipingere una
fase della creazione; mi sento un
creatore, nello senso umano della
parola dice Kcho allO sservatore Romano vedo la creazione
come una soluzione. Per me disegnare, scolpire, incidere, installare, costruire un modo di sentire,
il mio modo di affrontare ogni
giorno la vita e le sue sfide.
una forma superiore di dialogo e
di scambio con il mondo che mi
circonda, con il mondo in cui ci
troviamo a vivere.
Ci racconti i suoi primi passi nel
mondo dellarte. Si formato a Cuba, dove nato come pittore...
Come artista sono nato dalle
mie stesse esperienze; gliene potrei raccontare molte. Fin da
quando ero bambino mia madre
ha esercitato su di me una grande
influenza con le sue creazioni in
ceramica e in cartapesta, i suoi
dipinti, le sue lezioni, i suoi consigli, le sue tecniche, il suo sostegno, il suo amore. Anche mio padre lavorava, era falegname, come
mio nonno. Da bambino, e nei
primi anni delladolescenza, ho
aiutato mio padre nella falegnameria. Questa tappa della mia
formazione alla vita stata per
me molto importante e ha avuto
una grande influenza su di me.
Nel mio cammino c inoltre stato un episodio fondamentale.
Quando avevo dieci anni, un
giorno, mentre camminavo per
Nuova Gerona il mio paese natale, nellisola della Giovent ,
mi successo qualcosa dincredibile, ho avuto una grande sorpresa. Sono entrato nella galleria
darte comunale, e vi ho trovato
un tesoro. Le racconto che cos
successo: quando sono entrato in
quella piccola casa con un grande
giardino e alberi frondosi, mi sono trovato circondato da un tesoro per me inimmaginabile.

L
A colloquio con il pittore cubano Kcho

Con larte accompagno


il cammino di chi soffre
sto del grande scrittore Alejo
Carpentier, premio Miguel de
Cervantes nel 1977, autore dei romanzi El reino de este mundo e El
siglo de las luces. Con i soldi del
premio Carpentier ha comprato
per ogni provincia cubana una
serie di riproduzioni di capolavo-

tura in senso accademico, con


tutto il suo rigore e le sue tecniche, e anche scultura e disegno.
Ho studiato i movimenti e gli artisti a mio giudizio pi interessanti dellarte universale. Ma come le ho detto allinizio mi piacerebbe parlare dellatto creativo, e
non solo della pittura. Durante
una fase importante del mio lavoro il disegno stato essenziale e
centrale quale parte del processo
di pensiero e di costruzione e a
volte di documentazione; con il
tempo la pittura ha per acquisito per me anche un altro significato. Ho cercato di costruire idee
autonome che si esprimessero a
partire da uno spazio pittorico
materico utilizzando diverse tecniche, tra cui quella a olio, ad
acrilico e mista, come supporto
tecnico di una storia che deve essere narrata e alla quale ho dedicato la maggior parte della mia
opera: linsularit, il mare, luomo
e i suoi viaggi, la migrazione
umana, i suoi effetti, le sue ombre e i suoi colori, la sua fragilit,
la sua durezza, i pericoli, lenergia che traevo dai miei disegni,
dai miei dipinti e dalle mie installazioni.
Quindi dalla sua isola le sue
coste, le sue pietre, la sua luce piena
di contrasti che trae ispirazione
per le sue opere?

Cosa ha visto?
Allimprovviso ho visto di fronte a me Il giardino delle delizie di
Bosch e alle mie spalle Il 2 Maggio di Goya, e opere di Rembrandt, Rubens, Picasso, Mir, Dal,
e tutti, persino i tori delle pittografie delle Grotte di Altamira, in
quel piccolo spazio. Ho pensato
che fossero tutte opere originali.
Ne avevo gi viste alcune ma solo
nei libri della biblioteca che visitavo molto spesso, dato che una
delle mie sorelle maggiori lavorava l. Ho sempre provato grande
curiosit per Hieronymus Bosch
e la sua visione, la sua tecnica e
la sua composizione. Vedere
quelle riproduzioni cos splendide
di tanti capolavori dellarte universale stato per me un regalo
meraviglioso, che ho avuto lopportunit di conoscere e di apprezzare grazie al bellissimo ge-

a sollecita cura della


Chiesa universale, che Ci
stata commessa dal divino Redentore, Ci spinge sempre a procurare
quanto pi Ci possibile il bene di
tutti i Fedeli sparsi per tutta la terra; ma, poich la Divina Provvidenza ha voluto che la cattedra Romana di S. Pietro fosse stabilita in Italia, la Nostra volont non pu rivolgersi in modo particolare a promuovere i vantaggi spirituali degli
italiani; e perci appena ce ne data loccasione ci disponiamo ad eseguire con solerte cura tutte quelle
cose che ci sembrano le pi opportune al fine prodotto. Sicch, nelle
difficolt dei tempi, che da ogni
parte premono anche le genti dItalia, nessunaltra cosa pi conforme al Nostro ufficio pastorale, nonch allufficio che nutriamo verso i
Nostri connazionali, quanto lassegnare loro presso il Signore particolari Patroni celesti, i quali ne siano
come i custodi e i difensori. Chi di
noi invero potrebbe mai dubitare di
non essere aiutato giorno per gior-

Naufragio (2011)

ri dellarte universale e unenciclopedia sullarte, per illuminare


migliaia di persone; io sono stato
uno di questi, quella luce mi accompagna ancora, e lo ringrazio
per il suo gesto.
Da qui la passione per il disegno.
Ho iniziato il mio percorso di
studi prima nella Scuola elementare darte, nellIsola della Giovent, poi nella Scuola nazionale
darte allAvana. Ho studiato pit-

Sono portatore dellenergia di


un popolo illuminato dal sole e
dal mare dellisola di Nuestra Seora de la Caridad del Cobre, la
patrona dei cubani. Lemigrazione un problema globale e permanente. Luomo si muover
sempre in una Via Crucis (ndr il
suo ultimo ciclo di opere, Via
Crucis, esposto al Palazzo della Cancelleria di Roma fino al 22
giugno), la via dolorosa che per
molti inizia nel viaggio, una via
incerta ma per milioni di persone, in tutto il mondo, improrogabile. Credo che quello che larte
non tocca con la sua luce rischi
di venire dimenticato, e ci ovunque, a Gibilterra, nel Pacifico, a
Lampedusa, nel Rio Grande, nel
Mar dei Caraibi. In questi viaggi

dalla destinazione incerta ma necessaria sta il mio cammino. Sento di dover continuare il mio
viaggio lungo il cammino che ho
scelto. Sento che la mia opera accompagna i viaggiatori, quegli
uomini, donne e bambini che rischiano la propria vita per trasformare un sogno in realt.
Creare una responsabilit che
mi emoziona e senza la quale
non posso vivere.
Quali artisti ammira di pi?
Quelli che hanno dedicato le
proprie opere o le proprie energie
ad accompagnare lumanit nel
suo cammino di apprendimento
per una vita migliore. Perci per
me Michelangelo e sar sempre
lartista imprescindibile della storia. La politica culturale mondiale attuale ha bisogno di meno
mercato e pi umanit; di essere
meno fabbrica di denaro e pi
forgiatrice di valori, di amore e di
solidariet, di maggiore tolleranza
e cultura, che faranno sempre del
mondo un luogo migliore per
tutti. Vorrei continuare a creare
con forza e intelligenza e a dare
tutto il possibile, a partire dalla
mia opera e dalle mie energie, ai
progetti di carattere artistico, culturale e sociale che realizzo a Cuba e nel mondo, tenendo conto
che tutto il lavoro noi lo svolgiamo nel nostro Laboratorio per
larte nel quartiere Romerillo
dellAvana, un ente culturale senza fini di lucro i cui obiettivi sono la sperimentazione, lo sviluppo e la diffusione delle arti e
dellintesa umana. uno spazio
per il dialogo, la cultura, la conoscenza e la pace. Il nostro proposito in questo laboratorio di sviluppare progetti con un marcato
profilo sociale, educativo e culturale, volti al miglioramento umano e a difendere i valori della nostra cultura nazionale, e anche il
suo ruolo e il suo contributo al
concerto globale. Entro fine anno
ho altri progetti in Messico, Italia, Croazia e Stati Uniti; il prossimo anno parteciper alla Biennale di Vancouver e alla Biennale
dellAvana.

18 giugno 1939
Settantacinque anni fa, il 18 giugno
1939, Papa Pio XII emanava
un Breve pontificio, a firma del
cardinale segretario di Stato Luigi
Maglione, con il quale proclamava
san Francesco dAssisi e santa
Caterina da Siena patroni primari
dItalia. Pubblichiamo la
traduzione del documento cos
come apparve sullO sservatore
Romano del 19-20 giugno.

no dal patrocinio dei Santi presso


Dio, specialmente quando, trovandosi in angustie, si appoggia alla
intercessione dai Santi, invoca il Signore e sente subito che il Signore
lo esaudisce? E questo tanto pi
giustamente pu dirsi di quel patrocinio, col quale i Santi proteggono
le genti e le Nazioni, specie quelle

I riconoscimenti a due biblisti

Per la prima volta a una donna il premio Ratzinger


morto Settimio Cipriani

Apripista negli studi


su san Paolo
Il 16 giugno morto a Bibbiena
monsignor Settimio Cipriani,
biblista che stato negli ultimi
decenni uno dei primi studiosi
italiani delle lettere di san Paolo.
Il suo commento alle epistole
paoline, nei primi anni Sessanta
ci ha detto il biblista Romano
Penna era una vera novit e mi
ha avviato allo studio
approfondito dellapostolo delle
genti. Nato a Pratovecchio nel
1919, Cipriani era stato preside
della Facolt teologica di Napoli e
aveva insegnato, tra laltro, alla
Pontificia universit lateranense.
stato anche collaboratore
dellOsservatore Romano dal 1961
al 1986.

Sono Anne-Marie Pelletier, che insegna ermeneutica ed esegesi biblica, e monsignor


Waldemar Chrostowski, anchegli biblista oltre che impegnato nel dialogo cattolicogiudaico, i due studiosi che riceveranno il prossimo 22 novembre il Premio Ratzinger, giunto alla sua quarta edizione.
La notizia stata data nel corso della presentazione di due appuntamenti promossi
dalla Fondazione Joseph Ratzinger Benedetto XVI il premio 2014, appunto, e un convegno intitolato Il rispetto per la vita, cammino per la pace, che si svolger nella Pontificia universit bolivariana di Medelln, in
Colombia, dal 23 al 24 ottobre. La conferenza stampa di presentazione stata ospitata
nella mattina del 17 giugno dalla Sala Stampa della Santa Sede alla presenza del cardinale Camillo Ruini, presidente del Comitato
scientifico della fondazione, monsignor Giuseppe Scotti, presidente della fondazione, e
Germn Cardona Gutirrez, ambasciatore di
Colombia presso la Santa Sede.
Anne-Marie Pelletier la prima donna
che consegue il Premio Ratzinger ha detto

il cardinale Ruini illustrando il curriculum


della studiosa , si occupata molto anche
della questione delle donne nel cristianesimo
e nella Chiesa. Tra gli altri, il porporato ha
ricordato due libri: Le christianisme et les femmes. Vingt sicles dhistoire (Paris, Cerf, 2001,
tradotto in italiano da Jaca Book con il titolo Il Cristianesimo e le donne) e Le signe de la
femme (Paris, Cerf, 2007), oltre a molti articoli. Pelletier stata anche vicepresidente
del Servizio informazione e documentazione
giudei-cristiani di Parigi ed autrice di vari
studi e interventi sul tema. dunque, ha
detto il cardinale, una personalit di forte
rilievo nel cattolicesimo francese contemporaneo, che unisce a un meritato prestigio
scientifico e a una grande e versatile vivacit
culturale unautentica dedizione a cause assai importanti per la testimonianza cristiana
nella societ. Monsignor Chrostowski invece redattore generale della rivista di teologia polacca Collectanea Theologica e dal
2004 preside dellAssociazione dei biblisti
polacchi. La sua produzione, sia scientifica
sia divulgativa ha aggiunto Ruini ,

quanto mai abbondante. Sono moltissimi gli


articoli a sua firma nei dizionari ed enciclopedie, oppure pubblicati su riviste bibliche e
teologiche. Il suo campo di lavoro preferito
lAntico Testamento, in particolare i profeti, ma anche la letteratura giudaica intertestamentaria e il giudaismo rabbinico e i suoi
rapporti con il cristianesimo. Chrostowski
insegna dal 1987 alla Facolt di Teologia
dellAccademia di Varsavia, ora universit
Cardinale Stefan Wyszyski, e in varie altre
universit, ma anche un infaticabile divulgatore della conoscenza della Bibbia, attraverso corsi di formazione, esercizi spirituali,
pellegrinaggi.
In questi tre anni ha aggiunto monsignor Scotti, illustrando le varie attivit della
Fondazione vi stata una partecipazione
attiva e interessata di ben 275 universit di
ogni continente e un coinvolgimento in progetti di riflessione e ricerca di oltre 1600 persone fra docenti e studenti. Lappuntamento
di ottobre a Medelln in sintonia con questo cammino.

alle quali si sforzarono in tanti modi e in tante particolari circostanze


di portare aiuto, mentre ancora essi
erano in terra, spinti dallamor di
patria. Senza alcun dubbio ci si
deve affermare di San Francesco
dAssisi e di S. Caterina da Siena,
che, italiani ambedue, in tempi
straordinariamente difficili, illustrarono, mentre vivevano, con nitido
fulgore di opere e di virt e beneficarono abbondantemente questa loro e Nostra patria, in ogni tempo
madre di Santi. Difatti S. Francesco, poverello ed umile vera immagine di Ges Cristo, diede insuperabili esempi di vita evangelica ai
cittadini di quella sua tanto turbolenta et, e ad essi anzi, con la costituzione del suo triplice Ordine,
apr nuove vie e diede maggiori
agevolezze per la correzione dei
pubblici e privati costumi, e per un
pi retto senso dei principii della
vita cattolica. N altrimenti si adoper S. Caterina, la fortissima e
piissima vergine, che valse efficacemente a ridurre e a stabilire la concordia degli animi nelle citt e contrade della sua patria, e che, mossa
da continuo amore, con suggerimenti e preghiere fece tornare alla
sede di Pietro in Roma i Romani
Pontefici, che quasi in esilio vivevano lontani in Francia; tanto da essere considerata a buon diritto il
decoro e la difesa della patria e della religione.
Ora poi il Signor Cardinale Carlo Salotti, Prefetto della S. Congregazione dei Riti, Ci ha detto che gli
Arcivescovi e Vescovi dItalia, assecondando il comune desiderio dei
fedeli, fanno voti e ci rivolgono anzi supplici preci, affinch S. Francesco dAssisi e S. Caterina da Siena
vengano da Noi dichiarati e costituiti Patroni Primari dItalia, con
lintento di riaccendere lavita piet

a farla maggiormente crescere. A


questi voti si aggiunge anche lampiissima commendatizia dello stesso
Porporato, e perci, considerate attentamente tutte le ragioni e le circostanze, ben volentieri abbiamo
deciso di annuirvi.
Pertanto di Nostro Motu proprio, di certa scienza e dopo matura deliberazione, colla pienezza
della Nostra Apostolica potest, in
virt delle presenti Lettere, dichiariamo da questo momento e costituiamo in perpetuo S. Francesco
dAssisi e S. Caterina da Siena Patroni Primari dItalia. Colla stessa
autorit e in forza delle presenti da
valere in perpetuo, decretiamo inoltre che in Italia e nelle isole adiacenti, si celebrino ogni anno,
dalluno e dallaltro clero, nei giorni
stabiliti, le feste degli stessi Patroni,
con la relativa Messa ed Officio in
rito doppio di prima classe, ma senza ottava. Nonostante qualsiasi cosa
in contrario. Ci benevolmente ordiniamo e decretiamo, comandando
che le presenti Lettere rimangano
sempre ferme, valide e in tutta la
loro efficacia; che ottengano i loro
pieni ed interi effetti; che se ne possano pienamente valere oggi ed in
futuro quelli cui spetta o potr
spettare; e cos doversi esattamente
giudicare e stabilire, dichiarando fin
dora irrita ed inane qualsiasi cosa
che al riguardo, da chiunque o da
qualsiasi autorit, scientemente o
ignorantemente, possa essere attentata in contrario.
Dato a Roma, presso S. Pietro,
sotto lanello del Pescatore, il XVIII
giugno dellanno MD CCCCXXXIX,
primo del Nostro Pontificato.

LOSSERVATORE ROMANO

pagina 6

mercoled 18 giugno 2014

Il campanile
della cattedrale di Funchal

Messa del Pontefice a Santa Marta

Peccatori
con i guanti bianchi
La porta di uscita dalla corruzione
la richiesta di perdono, il pentimento. Lo ha sottolineato Papa Francesco stamattina, marted 17 giugno,
tornando ad affrontare il tema della
corruzione durante la messa celebrata nella cappella di Santa Marta.
Quando noi leggiamo sui giornali
ha detto in proposito che questo corrotto, che quellaltro un
corrotto, che ha fatto reato di corruzione e che la tangente va di qua e
di l, e anche tante cose di alcuni
prelati, nostro dovere di cristiani chiedere perdono per loro, domandare al Signore che dia loro la
grazia di pentirsi, che non muoiano
con il cuore corrotto. Dunque
condannare i corrotti, s; chiedere
la grazia di non diventare corrotti,
s; ma anche pregare per la loro
conversione!.
Il brano biblico proposto dalla liturgia che ha ispirato la riflessione
del Pontefice quello del martirio
di Nabot, tratto dal primo libro dei
Re (21, 17-29). In esso Francesco ha
individuato tre aspetti che far bene meditare: la definizione della
corruzione, il destino dei corrotti e
la possibilit che questi ultimi hanno di salvarsi.
Riguardo al primo, lo stesso
profeta Elia, protagonista del racconto, a dire chiaramente cosa fa il
corrotto rivolgendosi al re Acab,
responsabile della lapidazione di
Nabot che si rifiutava di vendergli
una vigna: Hai assassinato e ora
usurpi... Ti sei venduto!. Infatti,
ha commentato il vescovo di Roma,
il corrotto, quando entra in questa
strada della corruzione, oggi fa una
cosa, domani unaltra. Toglie la vita,
usurpa e si vende, continuamente.
In pratica, ha aggiunto ricorrendo a
unimmagine evocativa, come se
lasciasse di essere una persona e diventasse una merce. Anzi, il corrot-

Il cardinale Baldisseri a Pisa

Servitori
a tutto campo
Dinanzi a tanta gente bisognosa, che non sa come sbarcare il
lunario e che soffre per le ingiustizie, per le paure, gli abbandoni, c tanto bisogno di comprensione, di accettazione, di accoglienza, di misericordia e di perdono. Lo ha detto il cardinale
Lorenzo Baldisseri, segretario generale del Sinodo dei vescovi, celebrando marted 17 giugno, nella
cattedrale di Pisa, la messa per la
festa di san Ranieri, patrono della citt e dellarcidiocesi.
Vissuto nel XII secolo, figlio di
un ricco mercante pisano, il giovane si trasfer come pellegrino
in Terra santa soggiornandovi a
lungo nella mortificazione. E il
recente viaggio di Papa Francesco negli stessi luoghi ha ispirato
al porporato una riflessione soprattutto sullimportanza del
Santo sepolcro e del Cenacolo. Il
primo, ha ricordato con parole
del Pontefice, il luogo da cui
parte lannuncio della Risurrezione, che il cuore del messaggio cristiano. Il secondo, ha aggiunto, quello in cui nata la
Chiesa missionaria. E lappello
alla missione che ci viene oggi rivolto ha commentato attualizzando il discorso diventa urgenza di servizio alla gente.
Dunque missione per la Chiesa significa essenzialmente offrire con le proprie mani laiuto a
tutti. Ma, ha avvertito il cardinale Baldisseri, questa uscita
missionaria non una camminata
o una maratona o un viaggio turistico. Le periferie di cui parla
Papa Francesco sono in casa, sul
tram, nellospedale, nel lavoro,
dietro langolo. Da qui lurgenza del servizio ai poveri, agli
abbandonati, agli esclusi, da assistere, consolare e amare, perch
ha concluso essere battezzati significa essere portatori di
fede e speranza e servitori a tutto
campo di chi ci sta dintorno.

to proprio una merce! Compra e


vende: Questuomo, s, costa tanto:
tu puoi comprarlo e puoi venderlo!. Questa la definizione: una
merce!.
Quanto al secondo aspetto cosa
far il Signore con i corrotti il Papa ha anzitutto ricordato le tre categorie indicate nellomelia del giorno
precedente: il corrotto politico, il
corrotto affarista e il corrotto ecclesiastico, spiegando che tutti e tre
facevano del male agli innocenti, ai
poveri, perch sono i poveri che pagano la festa dei corrotti! Il conto
va a loro. Quindi, tornando alla
questione del destino dei corrotti,
ha evidenziato che il Signore stesso a dire nella lettura odierna chiaramente cosa far: Io far venire su
di te una sciagura e ti spazzer via.
Sterminer ad Acab ogni maschio,
schiavo o libero in Israele... Perch
tu mi ha irritato e hai fatto peccare
Israele!. Infatti il corrotto irrita
Dio e fa peccare il popolo. Per
questo il Signore ricorre a espressioni forti nei confronti di Acab, archetipo di tutti i corrotti, quando Elia
gli profetizza che nel luogo ove
lambirono il sangue di Nabot, i cani
lambiranno anche il tuo sangue!.
Non a caso, ha proseguito il Papa,
Maria, quando legge nel suo canto
di lode la storia di salvezza, dice
che il Signore disperde i potenti e
rovescia i superbi. E il motivo lo
ha spiegato Ges stesso: Ognuno
di voi o qualcuno di voi che d
scandalo, sarebbe stato meglio per
lui che lo buttassero in mare. Proprio cos: il corrotto scandalizza,
scandalizza la societ, scandalizza il
popolo di Dio. E allora il Signore un po arrabbiato con i corrotti,
perch scandalizzano, perch sfruttano quelli che non possono difendersi, schiavizzano. Come Acab,
dunque, il corrotto si vende per fare il male, ma lui non sa: lui crede
che si vende per avere pi soldi, pi
potere. Ma si vende per fare il male,
per uccidere.
Certo, ha precisato Papa Francesco, quando noi diciamo: Questuomo un corrotto; questa donna
una corrotta..., dovremmo fermarci un po a riflettere, chiedendo-

ci se abbiamo le prove di quanto affermiamo. Perch, ha spiegato, dire


a una persona che un corrotto o
una corrotta, dire questo; dire
che condannata; dire che il Signore lha cacciata via. Ed essendo
traditori, gente che ruba e che uccide, essi rischiano di incorrere nella
maledizione di Dio, perch hanno
sfruttato gli innocenti, coloro che
non possono difendersi; e lo hanno
fatto con i guanti bianchi, da lontano, senza sporcarsi le mani.
In ogni caso, esiste una porta
duscita per i corrotti. la stessa
lettura a proporla: Quando sent
tali parole, Acab si stracci le vesti,
indoss un sacco sul suo corpo e digiun. Si coricava con il sacco e
camminava a testa bassa. Cominci
a fare penitenza. Il Pontefice ha
paragonato lesperienza di Acab a
quella di quelluomo tanto buono,
ma che era caduto in corruzione: il
santo Davide. Ho peccato!. E
piangeva e faceva penitenza; si pentiva. Dunque chiedere perdono
la porta di uscita per i corrotti,
per i corrotti politici, per i corrotti
affaristi e per i corrotti ecclesiastici. Infatti al Signore piace questo: perdona, ma lo fa quando i
corrotti fanno quello che ha fatto
Zaccheo: Ho rubato, Signore. Dar
quattro volte quello che ho rubato!. Da qui linvito conclusivo a
pregare per tutti i corrotti, chiedendo perdono per loro affinch ottengano la grazia di pentirsi.

Il prefetto di Propaganda inviato speciale del Papa a Madeira

Per un rilancio
dello spirito missionario
Rilanciare lo spirito missionario
che distingue in modo significativo la diocesi di Funchal fin
dallinizio della sua creazione.
questa la consegna che il cardinale
Fernando Filoni ha lasciato alla comunit cattolica dellarcipelago portoghese di Madeira, dove nel pomeriggio di domenica 15 giugno ha
presieduto come inviato speciale di
Papa Francesco le celebrazioni conclusive del quinto centenario di fondazione.
Alla presenza dellordinario locale, monsignor Antnio Jos Cavaco
Carrilho, del nunzio apostolico in
Portogallo, arcivescovo Rino Passigato, di numerosi sacerdoti, religiosi
e laici, il prefetto della Congrega-

zione per levangelizzazione dei popoli ha celebrato la messa nella solennit della Santissima Trinit.
Come lamore trinitario di Dio
ha detto anche lamore ecclesiale
deve uscire fuori da s stesso e donarsi agli altri. In primo luogo, a
quanti non conoscono lamore di
Dio, o sono lontani da lui, o non si
sentono umanamente degni di essere amati, perch si sentono peccatori. Questo, ha aggiunto, il vostro programma e limpegno al quale Ges chiama oggi la Chiesa di
Funchal.
Fondata da Leone X nel 1514 e
poco dopo elevata al rango arcivescovile, la diocesi divenne presto
molto estesa, comprendendo anche

il territorio brasiliano. A ricordarlo


la lettera con cui Papa Francesco
ha nominato il prefetto del dicastero
missionario suo inviato speciale alle
celebrazioni, protrattesi dal 13 al 16
giugno. Esse hanno costituito il momento culminante dellassemblea
diocesana giubilare convocata allo
stadio dos Barreiros a conclusione
del triennio pastorale 2011-2013, tutto indirizzato alla preparazione
dellavvenimento.
Allomelia il cardinale Filoni ha
ricordato tali iniziative, miranti a rivitalizzare le radici missionarie di
Funchal, con lobiettivo di costruire
comunit cristiane vive. Questo
aspetto della missionariet della
Chiesa ha detto in proposito
molto caro a Papa Francesco, che ne
fa oggetto di riflessione e di incoraggiamento continuo, come testimonia bene lesortazione apostolica
Evangelii gaudium. Lazione e la storia della diocesi di Funchal, dunque, non solo sono in sintonia con
la visione del Pontefice sulla Chiesa
di oggi ma ne proiettano la vita
in una nuova dinamica.
Infine il porporato ha espresso
gratitudine alla Chiesa locale per
aver aiutato e sostenuto migliaia di
missionari che sono passati da queste isole, prima del grande salto,
con le navi del tempo, verso lAmerica, lAfrica e lAsia. Quindi, attualizzando il discorso, ha chiesto
alla comunit cattolica una testimonianza coerente in una societ
multiculturale in crisi di valori morali e spirituali, caratterizzata dal fenomeno delle migrazioni e del turismo. E il primo ambiente sociale
in cui occorre ravvivare tale fede
la famiglia, per contrastare lattuale
tendenza a indebolirla.

LOSSERVATORE ROMANO

mercoled 18 giugno 2014

pagina 7

Il Papa ribadisce i fondamenti etici della professione del magistrato

Indipendenza e obiettivit
E indica le figure di Bachelet e Livatino come modelli da seguire
Certezza del diritto ed equilibrio dei
poteri in una societ democratica
trovano la loro sintesi nel principio di
legalit, a difesa del quale il
magistrato opera con indipendenza e
obiettivit. Lo ha ribadito il Papa
rivolgendosi questa mattina, marted
17 giugno, ai membri del Consiglio
superiore della Magistratura. Allinizio
delludienza il Papa si scusato per il
mancato incontro di luned scorso, 9
giugno, a causa di un leggero malore.
Mi scuso dellaltra volta, davvero. A
met mattina ho avuto un malore,
febbre, e ho dovuto tagliare gli appuntamenti. Mi scuso di quello.
Do il mio benvenuto a voi, che
componete il Consiglio Superiore
della Magistratura, ai collaboratori e
ai familiari. Ringrazio il Prof. Michele Vietti per le sue cortesi parole;
e rivolgo un caro pensiero al Presidente della Repubblica, che presiede questa Istituzione.
Il compito a voi affidato a servizio della Nazione finalizzato al
buon funzionamento di un settore
vitale della convivenza sociale. Pertanto desidero esprimervi la mia stima e il mio incoraggiamento per la
vostra attivit e per quanti sono impegnati in tale settore con retta co-

Nel saluto di Vietti

Al servizio
della giustizia
Gli insegnamenti del Papa inducono credenti e non credenti a
riflettere sul senso della propria
vita e del proprio ruolo, specie
quando come per i magistrati
si tratta di un ruolo delicato e
di profondo impatto sociale.
con queste parole che il vice presidente del Consiglio superiore
della magistratura, Michele Vietti, si rivolto al Pontefice allinizio delludienza, che, ha detto,
costituisce una preziosa opportunit di incontro.
Nelle parole di Papa Francesco, ha affermato Vietti, echeggiano con accenti nuovi i capisaldi della tradizionale dottrina sociale: solidariet, sussidiariet,
bene comune. E allinterno di
quella cultura del dialogo,
spesso evocata dal Pontefice,
una interlocuzione con il governo autonomo della magistratura
ha detto Vietti unoccasione unica di confronto e di conforto per il nostro lavoro. Infatti, ha proseguito, chi chiamato
a esercitare funzioni pubbliche si
trova a dover quotidianamente
sostenere il peso di un servizio
faticoso, talora misconosciuto, in
un tempo in cui il senso delle
norme rischia di smarrirsi, nel
contesto di un Paese provato dalla crisi economica, incerto nei riferimenti etici e con scarsa fiducia nelle istituzioni.
Ricordando, in particolare, le
indicazioni pratiche sulla figura
del giudice suggerite dal Papa
nel discorso alla Rota romana, il
vice presidente del Consiglio superiore della magistratura ha detto di aver imparato dai suoi insegnanti gesuiti dellIstituto sociale
di Torino che cultura, morale e
azioni non sono sezionabili ma
connotano unitariamente luomo
in tutto il suo operato, specie
quando assume responsabilit
collettive.
Al Pontefice, dunque, si presentata una comunit di uomini
e donne che lavorano per il servizio della giustizia, presidio della
legalit nello Stato democratico,
nel quadro dei valori etici fondamentali iscritti nella nostra Costituzione, che rappresenta la base
civile e morale della nostra convivenza organizzata.
Abbiamo voluto questo incontro ha concluso Vietti
convinti che, aiutati da lei a
guardare in alto, non saremo distolti dal nostro quotidiano cammino, ma sapremo percorrerlo
con passo pi sicuro.

scienza e con profondo senso di responsabilit giuridica e civica.


Vorrei soffermarmi sullaspetto etico che lufficio del magistrato incarna. In ogni Paese le norme giuridiche sono destinate a tutelare la libert e lindipendenza del magistrato, affinch possa adempiere con le
necessarie garanzie il suo importante e delicato lavoro. Ci vi pone in
una posizione di particolare rilievo,
per rispondere con adeguatezza
allincarico che la societ vi affida,
per mantenere una imparzialit sempre inconfutabile; per discernere
con obiettivit e prudenza basandovi unicamente sulla giusta norma
giuridica, e soprattutto per rispondere alla voce di una indefettibile
coscienza che si fonda sui valori
fondamentali. Lindipendenza del
magistrato e lobiettivit del giudizio da questi espresso richiedono
unattenta e puntuale applicazione
delle leggi vigenti. La certezza del
diritto e lequilibrio dei diversi poteri di una societ democratica trovano la loro sintesi nel principio di legalit, a presidio del quale il magistrato opera.
Dal giudice dipendono decisioni
che non soltanto incidono sui diritti
e sui beni dei cittadini, ma che at-

tengono alla loro stessa esistenza.


Di conseguenza il soggetto giudicante, ad ogni livello, deve possedere qualit intellettuali, psicologiche
e morali che diano garanzia di affidabilit per una funzione tanto rilevante. Fra tutte le qualit, quella
dominante e direi specifica del giudice la prudenza. Che non una
virt per restare fermo: Io sono
prudente: sono fermo, no! una
virt di governo, una virt per portare avanti le cose, la virt che inclina a ponderare con serenit le ragioni di diritto e di fatto che debbono stare alla base del giudizio. Si
avr pi prudenza se si posseder
un elevato equilibrio interiore, capace di dominare le spinte provenienti
dal proprio carattere, dalle proprie
vedute personali, dai propri convincimenti ideologici.
La societ italiana si aspetta molto dalla magistratura, specialmente
nellattuale contesto caratterizzato,
tra laltro, da un inaridimento del
patrimonio valoriale e dallevoluzione degli assetti democratici. Sia vostro impegno non deludere le legittime attese della gente. Sforzatevi di
essere sempre pi un esempio di integra moralit per lintera societ.
Non mancano insegnamenti e modelli di grande valore a cui ispirarvi.
Desidero menzionare la luminosa figura di Vittorio Bachelet, che guid
il Consiglio Superiore della Magistratura in tempi di grandi difficolt
e cadde vittima della violenza dei
cosiddetti anni di piombo; e quella di Rosario Livatino, ucciso dalla
mafia, del quale in corso la causa
di beatificazione. Essi hanno offerto
una testimonianza esemplare dello
stile proprio del fedele laico cristiano: leale alle istituzioni, aperto al
dialogo, fermo e coraggioso nel difendere la giustizia e la dignit della
persona umana.
Il Signore, giusto Giudice e Padre di misericordia, illumini le vostre vite e le vostre azioni. La sua
benedizione accompagni e sostenga
ciascuno di voi e il vostro lavoro
collegiale, come pure i vostri colleghi magistrati e le vostre famiglie.
Grazie.

Aperto il convegno pastorale diocesano di Roma

LEvangelii nuntiandi
degli anni duemila
Un confronto aperto, a cinque voci,
su luci e ombre della catechesi a
Roma per la preparazione alla comunione e alla cresima. Sono stati
proprio il vescovo di Roma con il
suo vicario generale, un parroco e
due catechisti a dar vita a questo
dialogo, aprendo il convegno pastorale diocesano nel tardo pomeriggio
di luned 16 giugno, nellaula Paolo
VI. I contenuti del confronto sono
ripresi nella giornata di marted 17,
a partire dalle ore 19, in tredici laboratori che si tengono al Laterano. Il
terzo e conclusivo momento del
convegno il cui tema centrale
Un popolo che genera i suoi figli.
Comunit e famiglia nelle grandi
tappe delliniziazione cristiana
sar luned 15 settembre, sempre al
Laterano.
Ad aprire il dibattito stato il
cardinale vicario Agostino Vallini
presentando a Papa Francesco i dodicimila presenti, tutti impegnati
nella trasmissione della fede attraverso gli itinerari di iniziazione cristiana. Tutta la diocesi si preparata ha detto il porporato a
questo convegno pastorale studiando e cercando di fare nostro lo spirito e la passione per il Signore Ges che anima lesortazione apostolica Evangelii gaudium e gli orientamenti in essa contenuti che abbiamo
accolto com una vera luce sul nostro
cammino di Chiesa. Lobiettivo,
come si legge proprio nellesortazione del Papa, avanzare nel cammino di una conversione pastorale e
missionaria, che non pu lasciare le
cose come stanno, nella convinzione che quando la Chiesa chiama
allimpegno evangelizzatore non fa
altro che indicare ai cristiani il vero
dinamismo della realizzazione personale.
Il cardinale Vallini ha quindi riconosciuto che generare alla fede le
nuove generazioni non n scontato n facile. Infatti il contesto sociale e culturale di avanzata secolarizzazione domanda il coraggio di
rimettere in discussione modelli di
catechesi e prassi pastorali che oggi

Inizio della missione


del nunzio apostolico in Lituania
Monsignor Pedro Lpez Quintana,
arcivescovo titolare di Agropoli,
giunto a Vilnius il 14 aprile, dove
stato accolto allaeroporto dal direttore del Protocollo del ministero degli Affari Esteri, lambasciatore Rasa
Kairien, che gli ha dato il benvenuto a nome del Governo lituano.
Erano presenti quasi tutti i vescovi
del Paese, fra cui il presidente della
Conferenza episcopale, monsignor
Sigitas Tamkeviius, arcivescovo di
Kaunas, e monsignor Gintaras
Gruas, arcivescovo di Vilnius, come
anche il consigliere della nunziatura
apostolica, monsignor Giovanni Gaspari, e una rappresentanza dei religiosi e delle religiose del Paese.
Prima di arrivare alla sede della
nunziatura a Vilnius, accompagnato
da monsignor Gruas e dal vescovo
di Teliai, monsignor Jonas Boruta,
il rappresentante pontificio ha fatto
una sosta presso il santuario di Nostra Signora della Porta dellAurora
(Augros Vartai), per affidare alla
Vergine Maria, qui venerata con il
titolo di Madre della Misericordia,
la sua missione nelle tre Repubbliche baltiche.
Il 16 aprile, dopo averne consegnato copia allambasciatore Kai-

rien, monsignor Lpez Quintana


ha presentato le lettere credenziali al
presidente della Repubblica, signora
Dalia Grybauskait. La cerimonia
ha avuto luogo nella White Hall del
palazzo presidenziale.
Nel successivo colloquio, la presidente Grybauskait ha ringraziato
per i voti augurali del Pontefice e
ha ricordato con piacere ludienza
avuta con Benedetto XVI in Vaticano, nel dicembre 2010. Da parte
sua, il rappresentante pontificio ha
trasmesso i fraterni saluti e i fervidi
auguri di pace e prosperit da parte
di Papa Francesco al popolo lituano; toccando il tema della cooperazione tra la Chiesa cattolica e lo
Stato, ha sottolineato la necessit
della costruzione del bene comune
del Paese e della collaborazione per
il consolidamento del patrimonio di
fede e di civilt, basato sulla tradizione cristiana, che da secoli costituisce lidentit del popolo lituano.
Latto ufficiale nel palazzo della
Presidenza stato completato, nel
pomeriggio, dalle visite al ministro
degli Affari Esteri, Linas Linkeviius, e al direttore del dipartimento per gli Affari Europei del ministero degli Affari Esteri, Tomas Gul-

binas. Il ministro Linkeviius ha ricordato con gratitudine lincontro


avuto in Vaticano, lo scorso mese di
gennaio, con il segretario di Stato, il
cardinale Pietro Parolin, e con il segretario per i Rapporti con gli Stati,
larcivescovo Dominique Mamberti.
Nella cattedrale di Vilnius, il Gioved santo, larcivescovo di Vilnius
ha invitato monsignor Lpez Quintana alla concelebrazione della messa del Crisma, durante la quale lo
ha presentato al clero e ai fedeli
convenuti in gran numero. stata
loccasione per il rappresentante
pontificio per porgere ai presenti il
saluto di Papa Francesco e per
esprimere la gioia che lo guida nella
missione di rappresentare il Pontefice in terra lituana.
Nei giorni successivi, monsignor
Lpez Quintana ha incontrato il
primo ministro, Algirdas Butkeviius, e la presidente del Seimas
(Parlamento), la signora Loreta
Grauinien, nonch con i leader
delle comunit cristiane locali, larcivescovo ortodosso Inokenti e il vescovo luterano Mindaugas Sabutis,
e con il capo della comunit ebraica
in Lituania, la signora Faina Kukliansky.

non rispondono pi alla sensibilit


del nostro tempo. E, ha rilevato,
le famiglie, affannate da tanti problemi, non sempre sono vicine alla
comunit ecclesiale n attente al bene spirituale dei loro figli.
Ed ecco che dopo aver dedicato
due anni alla pastorale battesimale e
allaccompagnamento dei genitori
che chiedono il battesimo per i loro
figli, registrando una nuova sensibilit pastorale, il convegno di
questanno, ha affermato il vicario
generale, vuole interrogarsi sullimpegno della comunit e della famiglia nelle grandi tappe dellammissione alla mensa eucaristica e della
confermazione dei bambini e dei ragazzi. Dunque, ha detto al Papa,
vogliamo riflettere con lei sulla nostra identit di popolo che genera i
suoi figli, perch vogliamo essere
per tutti, e in modo particolare per i
bambini, i ragazzi e le loro famiglie,
una Chiesa madre che evangelizza,
comunicando e condividendo la
straordinaria bellezza della vita del
Vangelo.
Il canto Veni, creator Spiritus ha
introdotto gli interventi di don
Gianpiero Palmieri, parroco di San
Frumenzio ai Prati Fiscali, e di due
catechisti, Ada e Pierpaolo, che hanno dato voce alle esperienze maturate sul campo. I loro interventi non
hanno nascosto i limiti della catechesi e della pastorale per i ragazzi
e le loro famiglie. E hanno rimarcato anche gli aspetti nuovi e positivi,
frutto della stagione ecclesiale nata
dal vento dello spirito del concilio
Vaticano II.
In
particolare,
ripercorrendo
quanto avvenuto a Roma e in Italia,
don Palmieri ha indicato due eventi
centrali: la pubblicazione del documento base della catechesi nel 1970,
e lesortazione apostolica Evangelii
nuntiandi firmata da Paolo VI nel
1975. A Roma poi, secondo don Palmieri, hanno avuto un ruolo importante le prime scuole di formazione
per i catechisti, il Sinodo diocesano
concluso nel 1993, la missione cittadina per il Giubileo del 2000 e, da
ultimo, la risposta allemergenza
educativa indicata da Benedetto
XVI.
Per don Palmieri oggi si avverte
una certa stanchezza nella pastorale, anche perch la parrocchia
non si trasformata fino in fondo
come avremmo sperato. Per di pi
abbiamo di fronte quella che viene
definita la prima generazione incredula, cresciuta nel mondo
dellinformatica. Invece nelle parrocchie c un invecchiamento e
soprattutto una fuga dallimpegno
comunitario. tempo di prendere
atto, ha detto il parroco di San Frumenzio, che definitivamente tramontato il tradizionale processo di
comunicazione della fede. Resta
comunque il fatto che, al di l di
tutte le analisi pessimistiche, il Vangelo nudo si diffonde da s. E un
forte sostegno in proposito, ha concluso, viene proprio dalla predicazione di Papa Francesco, accolta anche da non credenti, e dallEvangelii
gaudium che lEvangelii nuntiandi
degli anni duemila!.
Quindi, a nome dei catechisti,
Ada ha parlato di entusiasmo e
realismo senza pessimismo, di sfide e opportunit. Riguardo alla
preparazione della prima comunione, ci sono limiti nonostante gli
sforzi. Infatti lincontro con i
bambini non sempre felice, forse
anche perch nelle parrocchie non
c un clima caldo e accogliente
come dovrebbe essere sempre in una
comunit cristiana aperta verso
tutti e soprattutto verso i pi piccoli. A volte, ha fatto notare Ada, la

parrocchia appare un freddo ufficio burocratico. Lo stile, invece,


dovrebbe essere quello di una vera
tenerezza e del coinvolgimento diretto delle famiglie, proponendo anche a loro il Vangelo e andando comunque oltre vecchi modelli di apprendimento scolastico.
Due soluzioni pratiche, ha suggerito la catechista, potrebbero essere
quelle di imboccare decisamente la
via della bellezza e di fare un uso
consapevole dei nuovi strumenti
tecnologici. Insomma, non bisogna
scoraggiarsi e neppure accontentarsi
del si fatto sempre cos.
Lanalisi di Ada stata ripresa
quindi da Pierpaolo, che ha affrontato in particolare la questione della
catechesi in preparazione alla cresima, rivolta ai ragazzi tra i dodici e i
quattordici anni. E ha presentato un
dato eloquente: la met dei ragazzi
dopo la comunione non continua il
percorso di catechesi verso la cresima. Non si riusciti a creare dunque itinerari permanenti di fede in
ogni parrocchia. Ma, stato notato, la continuit maggiore si registra
laddove a fare catechismo sono giovani o giovani coppie.
Limpressione, ha affermato Pierpaolo, che questa sia anche la
prima generazione di adolescenti
abbandonati a se stessi anche dalla
Chiesa. Sono giovani di cui anche la comunit cristiana sembra
aver deciso di non interessarsi perch non prendono parte al percorso
di iniziazione cristiana.
ora perci, ha aggiunto il catechista, di scrollarci dal nostro torpore cercando forme e modi nuovi di evangelizzare che tocchino

realmente le grandi questioni che


interessano i giovani. In sostanza
ai bambini sappiamo ancora parlare, invece con gli adolescenti sembra
che ci manchino le parole giuste.
Una strada affascinante, il suo
suggerimento conclusivo, potrebbe
essere la proposta di vivere esperienze di carit e servizio.
Nel suo discorso Papa Francesco
ha quindi ripreso quanto emerso dagli interventi del cardinale Vallini,
di don Palmieri e dei due catechisti.
Le sue indicazioni saranno ora studiate nei laboratori centrati su tredici temi specifici spiega monsignor
Andrea Lonardo, direttore dellUfficio catechistico diocesano. Lincontro nellaula Paolo VI proseguito
con il canto Tu sei Cristo, eseguito
dal coro della diocesi di Roma che
celebra i suoi trentanni di attivit, e
si concluso con le intercessioni di
preghiera e la recita del Padre Nostro. La benedizione del Pontefice e
il canto dellantifona mariana hanno
chiuso la prima giornata del convegno, che stato anche interamente
tradotto nella lingua dei segni per i
tanti disabili presenti.

Il Vescovo di Fiesole, Mons. Mario


Meini, il Vescovo emerito Mons. Luciano Giovannetti, insieme ai confratelli
sacerdoti accompagnano con la preghiera il ritorno alla Casa del Padre di

Mons. Dott.

SETTIMIO CIPRIANI
ricordando con riconoscenza il Suo
lungo e fedele ministero sacerdotale
speso con zelo allo studio e allinsegnamento della Bibbia, in modo particolare nella specializzazione delle lettere di San Paolo. Il Signore doni a Lui
il premio del servo buono e fedele.
Il rito funebre sar celebrato nella
Chiesa Parrocchiale di Pratovecchio
(Arezzo) mercoled 18 giugno 2014 alle
ore 15.30.

LOSSERVATORE ROMANO

pagina 8

mercoled 18 giugno 2014

Papa Francesco indica alla diocesi di Roma la missione di essere madre tenera e accogliente

Con la porta aperta


La Chiesa in Italia forte grazie ai parroci che sono sempre stati vicini alla gente

Sono contento di essere tra voi.


Ringrazio il Cardinale Vicario per
le parole di affetto e di fiducia che
mi ha rivolto a nome di tutti voi.
Grazie anche a Don Gianpiero Palmieri e ai due catechisti Ada e Pierpaolo, che hanno illustrato la situazione. Io ho detto loro: Avete detto
tutto voi! Io do la benedizione e me
ne vado. Sono bravi.
Vorrei dire una cosa, senza dubbio: mi piaciuto tanto che tu, don
Gianpiero, abbia menzionato lEvangelii nuntiandi. Anche oggi il documento pastorale pi importante, che
non stato superato, del post-Concilio. Dobbiamo andare sempre l.
un cantiere di ispirazione quellEsortazione Apostolica. E lha fatta il
grande Paolo VI, di suo pugno. Perch dopo quel Sinodo non si mettevano daccordo se fare una Esortazione, se non farla...; e alla fine il relatore era san Giovanni Paolo II
ha preso tutti i fogli e li ha consegnati al Papa, come dicendo: Arrangiati tu, fratello!. Paolo VI ha
letto tutto e, con quella pazienza che

cile. Non umano. Quando ero Arcivescovo nellaltra diocesi avevo


modo di parlare pi frequentemente
di oggi con i ragazzi e i giovani e mi
ero reso conto che soffrivano di orfandad, cio di orfanezza. I nostri
bambini, i nostri ragazzi soffrono di
orfanezza! Credo che lo stesso avvenga a Roma. I giovani sono orfani
di una strada sicura da percorrere, di
un maestro di cui fidarsi, di ideali
che riscaldino il cuore, di speranze
che sostengano la fatica del vivere
quotidiano. Sono orfani, ma conservano vivo nel loro cuore il desiderio
di tutto ci! Questa la societ degli orfani. Pensiamo a questo, importante. Orfani, senza memoria di
famiglia: perch, per esempio, i nonni sono allontanati, in casa di riposo, non hanno quella presenza, quella memoria di famiglia; orfani, senza
affetto doggi, o un affetto troppo di
fretta: pap stanco, mamma stanca, vanno a dormire... E loro rimangono orfani. Orfani di gratuit:
quello che dicevo prima, quella gratuit del pap e della mamma che
sanno perdere il tempo per giocare
con i figli. Abbiamo bisogno di senso di gratuit: nelle famiglie, nelle
parrocchie, nella societ tutta. E
quando pensiamo che il Signore si
rivelato a noi nella gratuit, cio come Grazia, la cosa molto pi importante. Quel bisogno di gratuit
umana, che come aprire il cuore
alla grazia di Dio. Tutto gratis:

che si fa e si deve fare e noi abbiamo la grazia ancora di poterlo fare.


Conversione non facile, perch
cambiare la vita, cambiare metodo,
cambiare tante cose, anche cambiare
lanima. Ma questo cammino di conversione ci dar lidentit di un popolo che sa generare i figli, non un
popolo sterile! Se noi come Chiesa
non sappiamo generare figli, qualcosa non funziona! La sfida grande
della Chiesa oggi diventare madre:
madre! Non una Ong ben organizzata, con tanti piani pastorali... Ne
abbiamo bisogno, certo... Ma quello
non lessenziale, quello un aiuto.
A che cosa? Alla maternit della
Chiesa. Se la Chiesa non madre,
brutto dire che diventa una zitella,
ma diventa una zitella! cos: non
feconda. Non solo fa figli la Chiesa,
la sua identit fare figli, cio evangelizzare, come dice Paolo VI nell
Evangelii nuntiandi. Lidentit della
Chiesa questa: evangelizzare, cio
fare figli. Penso a nostra madre Sara,
che era invecchiata senza figli; penso
ad Elisabetta, la moglie di Zaccaria,
invecchiata senza figli; penso a Noemi, unaltra donna invecchiata senza
discendenza... E queste donne sterili
hanno avuto figli, hanno avuto discendenza: il Signore capace di
farlo! Ma per questo la Chiesa deve
fare qualcosa, deve cambiare, deve
convertirsi per diventare madre. Deve essere feconda! La fecondit la
grazia che noi oggi dobbiamo chie-

stro amore di figli. Essere nella


Chiesa essere a casa, con mamma;
a casa di mamma. Questa la grandezza della rivelazione.
un invecchiamento che... credo... non so se Don Gianpiero o il
Cardinale ha parlato di fuga dalla
vita comunitaria, questo vero: lindividualismo ci porta alla fuga dalla
vita comunitaria, e questo fa invecchiare la Chiesa. Andiamo a visitare
unistituzione che non pi madre,
ci d una certa identit, come la
squadra di calcio: Sono di questa
squadra, sono tifoso della cattolica!. E questo avviene quando c la
fuga dalla vita comunitaria, la fuga
dalla famiglia. Dobbiamo recuperare
la memoria, la memoria della Chiesa
che popolo di Dio. A noi oggi
manca il senso della storia. Abbiamo
paura del tempo: niente tempo,
niente percorsi, niente, niente! Tutto
adesso! Siamo nel regno del presente, della situazione. Soltanto questo
spazio, questo spazio, questo spazio,
e niente tempo. Anche nella comunicazione: luci, il momento, telefonino, il messaggio... Il linguaggio pi
abbreviato, pi ridotto. Tutto si fa di
fretta, perch siamo schiavi della situazione. Recuperare la memoria
nella pazienza di Dio, che non ha
avuto fretta nella sua storia di salvezza, che ci ha accompagnato lungo la storia, che ha preferito la storia

aveva, cominci a scrivere. proprio, per me, il testamento pastorale


del grande Paolo VI. E non stata
superata. un cantiere di cose per
la pastorale. Grazie per averla menzionata, e che sia sempre un riferimento!
In questo anno, visitando alcune
parrocchie, ho avuto modo di incontrare tante persone, che spesso fugacemente ma con grande fiducia mi
hanno espresso le loro speranze, le
loro attese, insieme alle loro pene e
ai loro problemi. Anche nelle tante
lettere che ricevo ogni giorno leggo
di uomini e donne che si sentono disorientati, perch la vita spesso faticosa e non si riesce a trovarne il
senso e il valore. troppo accelerata! Immagino quanto sia convulsa la
giornata di un pap o di una mamma, che si alzano presto, accompagnano i figli a scuola, poi vanno a
lavorare, spesso in luoghi dove sono
presenti tensioni e conflitti, anche in
luoghi lontani. Prima di venire qui,
sono andato in cucina a prendere un
caff, cera il cuoco e gli ho detto:
Tu per andare a casa tua di quanto
tempo hai bisogno?; Di unora e
mezza.... Unora e mezza! E torna
a casa, ci sono i figli, la moglie... E
devono attraversare Roma nel traffico. Spesso capita a tutti noi di sentirci soli cos. Di sentirci addosso un
peso che ci schiaccia, e ci domandiamo: ma questa vita? Sorge nel nostro cuore la domanda: come facciamo perch i nostri figli, i nostri ragazzi, possano dare un senso alla loro vita? Perch anche loro avvertono
che questo nostro modo di vivere a
volte disumano, e non sanno quale
direzione prendere affinch la vita
sia bella, e la mattina siano contenti
di alzarsi.
Quando io confesso i giovani sposi e mi parlano dei figli, faccio sempre una domanda: E tu hai tempo
per giocare con i tuoi figli?. E tante volte sento dal pap: Ma, Padre,
io quando vado a lavorare alla mattina, loro dormono, e quanto torno,
alla sera, sono a letto, dormono.
Questa non vita! una croce diffi-

Lui viene e ci d la sua grazia. Ma


se noi non abbiamo il senso della
gratuit nella famiglia, nella scuola,
nella parrocchia ci sar molto difficile capire cosa la grazia di Dio,
quella grazia che non si vende, che
non si compra, che un regalo, un
dono di Dio: Dio stesso. E per
questo sono orfani di gratuit.
Ges ci ha fatto una grande promessa: Non vi lascer orfani (Gv
14, 18), perch Lui la via da percorrere, il maestro da ascoltare, la
speranza che non delude. Come non
sentire ardere il cuore e dire a tutti,
in particolare ai giovani: Non sei
orfano! Ges Cristo ci ha rivelato
che Dio Padre e vuole aiutarti,
perch ti ama. Ecco il senso profondo delliniziazione cristiana: generare alla fede vuol dire annunziare
che non siamo orfani. Perch anche
la societ rinnega i suoi figli! Per
esempio a quasi un 40% dei giovani
italiani non d lavoro. Cosa significa? Tu non mi importi! Tu sei materiale di scarto. Mi spiace, ma la vita cos. Anche la societ rende orfani i giovani. Pensate cosa significa
che 75 milioni di giovani in questa
civilt Europea, giovani dai 25 anni
in gi, non abbiano lavoro... Questa
civilt li lascia orfani. Noi siamo un
popolo che vuole far crescere i suoi
figli con questa certezza di avere un
padre, di avere una famiglia, di avere una madre. La nostra societ tecnologica lo diceva gi Paolo VI
moltiplica allinfinito le occasioni di
piacere, di distrazione, di curiosit,
ma non capace di portare luomo
alla vera gioia. Tante comodit, tante cose belle, ma la gioia dov? Per
amare la vita non abbiamo bisogno
di riempirla di cose, che poi diventano idoli; abbiamo bisogno che Ges
ci guardi. il suo sguardo che ci dice: bello che tu viva, la tua vita
non inutile, perch a te affidato
un grande compito. Questa la vera
sapienza: uno sguardo nuovo sulla
vita che nasce dallincontro di Ges.
Il Cardinale Vallini ha parlato di
questo cammino di conversione pastorale missionaria. un cammino

dere allo Spirito Santo, perch possiamo andare avanti nella nostra
conversione pastorale e missionaria.
Non si tratta, non questione di andare a cercare proseliti, no, no! Andare a suonare al citofono: Lei vuol
venire a questa associazione che si
chiama Chiesa cattolica?.... Bisogna
fare la scheda, un socio di pi... La
Chiesa ci ha detto Benedetto XVI
non cresce per proselitismo, cresce
per attrazione, per attrazione materna, per questo offrire maternit; cresce per tenerezza, per la maternit,
per la testimonianza che genera sempre pi figli. un po invecchiata la
nostra Madre Chiesa... Non dobbiamo parlare della nonna Chiesa, ma
un po invecchiata... Dobbiamo
ringiovanirla! Dobbiamo ringiovanirla, ma non portandola dal medico
che fa la cosmetica, no! Questo non
il vero ringiovanimento della Chiesa, questo non va. La Chiesa diventa
pi giovane quando capace di generare pi figli; diventa pi giovane
quanto pi diventa madre. Questa
la nostra madre, la Chiesa; e il no-

lunga per noi, di tanti anni, camminando con noi.


Nel presente ne parler dopo,
se ho tempo una sola parola dir:
accoglienza. Ecco, laccoglienza. E
unaltra che avete detto voi: tenerezza. Una madre tenera, sa accarezzare. Ma quando noi vediamo la povera gente che va alla parrocchia con
questo, con quellaltro e non sa come muoversi in questo ambiente,
perch non va spesso in parrocchia,
e trova una segretaria che sgrida, che
chiude la porta: No, Lei per fare
questo deve pagare questo, questo e
questo! E deve fare questo e questo... Prenda questa carta e deve fare.... Questa gente non si sente a
casa di mamma! Forse si sente
nellamministrazione, ma non a casa
della madre. E le segretarie, le nuove
ostiarie della Chiesa! Ma segretaria
parrocchiale vuol dire aprire la porta
della casa della madre, non chiuderla! E si pu chiudere la porta in tante maniere. A Buenos Aires era famosa una segretaria parrocchiale:

La sfida grande della Chiesa oggi


diventare madre, una madre
tenera che sa accarezzare. Lo ha
ricordato Papa Francesco luned
pomeriggio, 16 giugno, aprendo
nellAula Paolo VI il convegno
pastorale della diocesi di Roma.
Prima di tutto, buonasera a tutti!

Don Camillo in una vignetta di Giovannino Guareschi

Ren Magritte, La calma (1962)

tutti la chiamavano la tarantola...


non dico di pi! Saper aprire la porta nel presente: accoglienza e tenerezza.
Anche i preti, i parroci e i viceparroci hanno tanto lavoro e io capisco
che a volte sono un po stanchi; ma
un parroco che troppo impaziente
non fa bene! A volte io capisco, capisco... Una volta ho dovuto sentire
una signora, umile, molto umile, che
aveva lasciato la Chiesa da giovane;
adesso era madre di famiglia, tornata alla Chiesa, e dice: Padre, io
ho lasciato la Chiesa perch in parrocchia, da ragazzina non so se
andava alla Cresima, non sono sicuro... venuta una donna con un
bambino e ha chiesto al parroco di
fare il Battesimo... questo tanto
tempo fa e non qui a Roma, da
unaltra parte , e il parroco ha detto di s, ma che doveva pagare...
Ma non ho i soldi!. Vai a casa
tua, prendi quello che hai, portamelo e io ti battezzo il figlio. E quella
donna mi parlava in presenza di
Dio! Questo succede... Questo non
significa accogliere, questo chiudere la porta! Nel presente: tenerezza e
accoglienza.
E per il futuro, speranza e pazienza. Dare testimonianza di speranza,
andiamo avanti. E la famiglia? pazienza. Quella che san Paolo ci dice:
sopportarvi a vicenda, lun laltro.
Sopportarci. cos.
Ma torniamo al testo. La gente
che viene sa, per lunzione dello Spirito Santo, che la Chiesa custodisce
il tesoro dello sguardo di Ges. E
noi dobbiamo offrirlo a tutti. Quando arrivano in parrocchia forse mi
ripeto, perch ho fatto una strada
diversa e mi sono allontanato dal testo , quale atteggiamento dobbiamo avere? Dobbiamo accogliere
sempre tutti con cuore grande, come
in famiglia, chiedendo al Signore di
farci capace di partecipare alle difficolt e ai problemi che spesso i ragazzi e i giovani incontrano nella loro vita.
Dobbiamo avere il cuore di Ges,
il quale vedendo le folle ne sent
compassione, perch erano stanche e
sfinite come pecore che non hanno
pastore (Mt 9, 36). Vedendo le folle, ne sent compassione. A me piace
sognare una Chiesa che viva la compassione di Ges. Compassione
patire con, sentire quello che sentono gli altri, accompagnare nei sentimenti. la Chiesa madre, come

una madre che carezza i suoi figli


con la compassione. Una Chiesa che
abbia un cuore senza confini, ma
non solo il cuore: anche lo sguardo,
la dolcezza dello sguardo di Ges,
che spesso molto pi eloquente di
tante parole. Le persone si aspettano
di trovare in noi lo sguardo di Ges,
a volte senza nemmeno saperlo,
quello sguardo sereno, felice che entra nel cuore. Ma come hanno
detto i vostri rappresentanti deve
essere tutta la parrocchia ad essere
una comunit accogliente, non solo i
sacerdoti e i catechisti. Tutta la parrocchia! Accogliere...
Dobbiamo ripensare quanto le nostre parrocchie sono accoglienti, se
gli orari delle attivit favoriscono la
partecipazione dei giovani, se siamo
capaci di parlare i loro linguaggi, di
cogliere anche negli altri ambienti
(come ad esempio nello sport, nelle
nuove tecnologie) le possibilit per
annunciare il Vangelo. Diventiamo
audaci nellesplorare nuove modalit
con cui le nostre comunit siano delle case dove la porta sempre aperta. La porta aperta! Ma importante che allaccoglienza segua una
chiara proposta di fede; una proposta
di fede tante volte non esplicita, ma
con latteggiamento, con la testimonianza: in questa istituzione che si
chiama Chiesa, in questa istituzione
che si chiama parrocchia si respira
unaria di fede, perch si crede nel
Signore Ges.
Io chieder a voi di studiare bene
queste cose che ho detto: questa orfanezza, e studiare come far recuperare la memoria di famiglia; come
fare affinch nelle parrocchie ci sia
laffetto, ci sia la gratuit, che la parrocchia non sia una istituzione legata solo alle situazioni del momento.
No, che sia storica, che sia un cammino di conversione pastorale. Che
nel presente sappia accogliere con
tenerezza, e sappia mandare avanti i
suoi figli con la speranza e la pazienza.
Io voglio tanto bene ai sacerdoti,
perch fare il parroco non facile.
pi facile fare il vescovo che il parroco! Perch noi vescovi sempre abbiamo la possibilit di prendere le
distanze, o nasconderci dietro il
Sua Eccellenza, e quello ci difende! Ma fare il parroco, quando ti
bussano alla porta: Padre, questo,
padre qua e padre l.... Non facile! Quando ti viene uno a dire i problemi della famiglia, o quel morto, o
quando vengono a chiacchierare le
cosiddette ragazze della caritas
contro le cosiddette ragazze delle
catechesi... Non facile, fare il parroco!
Ma voglio dire una cosa, lho detta unaltra volta: la Chiesa italiana
tanto forte grazie ai parroci! Questi
parroci che adesso avranno un altro sistema dormivano col telefono
sopra il comodino e si alzavano a
qualsiasi ora per andare a trovare un
ammalato... Nessuno moriva senza i
Sacramenti... Vicini! Parroci vicini! E
poi? Hanno lasciato questa memoria
di evangelizzazione...
Pensiamo alla Chiesa madre e diciamo alla nostra madre Chiesa
quello che Elisabetta ha detto a Maria quando era diventata madre, in
attesa del figlio: Tu sei felice, perch hai creduto!.
Vogliamo una Chiesa di fede, che
creda che il Signore capace di farla
madre, di darle tanti figli. La nostra
Santa Madre Chiesa. Grazie!

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