649004
LOSSERVATORE ROMANO
POLITICO RELIGIOSO
GIORNALE QUOTIDIANO
Non praevalebunt
Unicuique suum
Anno CLIV n. 136 (46.678)
E a un convegno di Iustitia et Pax denuncia lo scandalo della speculazione sui prezzi alimentari
Lorrore di fronte alla piaga del traffico umano; lurgenza di un rinnovato impegno per contrastare il gravissimo fenomeno della schiavit nelle
sue diverse forme; limpossibilit di
continuare a tollerare che la finanza
governi le sorti dei popoli; lo scandalo della speculazione sui prezzi
alimentari che provoca gravi conse-
Il Mediterraneo
inghiotte altre vite
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ROMA, 16. La nave Etna della Marina militare italiana ha sbarcato ieri a Palermo le salme dei dieci naufraghi annegati nella nuova tragedia delle migrazioni avvenuta sabato davanti alle coste libiche. Le
conseguenze del naufragio appaiono per certamente pi gravi. A
bordo del gommone affondato, secondo i superstiti, cerano infatti
una novantina di persone e solo
quaranta sono state tratte in salvo.
lometri a nord di Baghdad, dove almeno dieci soldati sono morti nei
combattimenti. Secondo la televisione panaraba Al Jazeera, forze speciali dellesercito stanno marciando verso Mossul, mentre a Tal Afar, una
cittadina a maggioranza sciita sessanta chilometri a ovest, sono tuttora
in corso aspri combattimenti tra gli
insorti e unit dellesercito, sostenute
da volontari sciiti. Violenti scontri
sono stati segnalati anche nella provincia di Diyala. A nord del capoluogo provinciale Baquba, un centro
per il reclutamento dei volontari
stato bombardato a colpi di mortaio,
con un bilancio di sei morti.
Per discutere della grave situazione, la Lega araba ha convocato per
mercoled e gioved prossimi una
riunione straordinaria a Gedda, in
Arabia Saudita.
Le credenziali dellambasciatore
del Cile
A cinquantanni
dalla morte dellartista
Giorgio Morandi
e Roberto Longhi
SANDRA ISETTA
ANTONIO PAOLUCCI
A PAGINA 4
NOSTRE
INFORMAZIONI
Il Santo Padre ha ricevuto
questa mattina in udienza
Sua Eccellenza Reverendissima Monsignor Luigi Bianco,
Arcivescovo titolare di Falerone, Nunzio Apostolico in
Honduras.
LOSSERVATORE ROMANO
pagina 2
Vittoria nel ballottaggio contro il candidato del Centro democratico scar Ivn Zuluaga
Intervento dellosservatore permanente della Santa Sede presso lufficio delle Nazioni Unite a Ginevra
Santos rieletto
presidente della Colombia
Imprese transnazionali
e promozione dei diritti umani
Il nuovo
ambasciatore
del Cile
Vertice del
G77
in Bolivia
Sua Eccellenza la Signora Mnica Jimnez de la Jara, nuovo ambasciatore del Cile presso la Santa Sede, nata a Santiago del
Cile il 25 dicembre 1940. vedova e ha cinque figli. Ha ricoperto, nel corso degli anni, i seguenti incarichi: assistente sociale della Pontificia universit del Cile;
professoressa titolare della Escuela de trabajo social della facolt
di scienze sociali della Pontificia
universit cattolica del Cile; magister in educazione per il lavoro
sociale presso la Catholic university of America (Washington
D.C.); coach ontologico, certificata
dal The Newfield Group; direttrice della Escuela de trabajo social delluniversit cattolica del
Cile; rettore delluniversit cattolica di Temuco; membro della
commissione presidenziale Verdad y Reconciliacin; ministro
dellEducazione. Inoltre, stata
presidente della Commissione
giustizia e pace del Cile e membro del Pontificio consiglio della
giustizia e della pace, nonch
membro del consiglio consultivo
della Revista Mensaje della
Compagnia di Ges e del consiglio direttivo della Universidad
Alberto Hurtado.
A Sua Eccellenza la Signora
Mnica Jimnez de la Jara, nuovo ambasciatore del Cile presso
la Santa Sede, giungano, nel momento in cui si accinge a ricoprire il suo alto incarico, le felicitazioni del nostro giornale.
LOSSERVATORE ROMANO
GIORNALE QUOTIDIANO
Unicuique suum
POLITICO RELIGIOSO
Non praevalebunt
Signor Presidente,
La Delegazione della Santa Sede
accoglie con favore il documento redatto dal gruppo di lavoro durante
lelaborazione dei Principi guida sulle imprese e i diritti umani proteggere,
rispettare e rimediare. Mentre lapprovazione unanime dei Principi
guida da parte del Consiglio per i
Diritti dellUomo ha indicato un
forte impegno politico globale, sono
stati necessari sforzi mirati per diffonderli in maniera efficace tra tutte
le parti interessate nel mondo.
Dal 2011 il gruppo di lavoro sostiene gli sforzi per la loro diffusione e applicazione avvicinando nuovi
pubblichi, moltiplicatori e catalizzatori. Ha anche contribuito a fornire
uno spazio per un dialogo costruttivo sul progresso e le sfide dellattuazione dei Principi guida, a livello sia
internazionale sia regionale; alla costruzione di un regime imprenditoriale e di diritti umani pi forte, anche attraverso lo sviluppo di piani
dazione nazionali per le imprese e i
diritti umani; e al miglioramento
della comprensione della nozione di
rimedio efficace agli impatti negativi
sui diritti umani legati alle attivit
imprenditoriali.
Malgrado i grandi sforzi compiuti
per attuare i Principi guida, continuano a esservi alcune sfide fondamentali, tra cui una maggiore diffusione degli stessi, il raggiungimento
della loro applicazione su vasta scala, la costruzione di fiducia tra le
parti interessate e il superamento
delle barriere ai rimedi efficaci. Le
difficolt sono tante, a livello sia
dellapplicazione organizzativa e
delle implicazioni legali, sia della
comprensione del significato e dei
benefici dei principi stessi. Ma laffermazione centrale ora sembra aver
ottenuto un vasto consenso: le imprese devono riconoscere i diritti
umani come quadro vincolante delle
loro attivit. Pertanto, la Delegazione della Santa Sede lieta dellopportunit di compiere un ulteriore
passo, che va ad aggiungersi agli
sforzi del gruppo di lavoro per promuovere i Principi guida.
Labilit delle societ internazionali di sfuggire parzialmente alla
territorialit e di ricavarsi unesistenza in mezzo alla legislazione nazionale giustamente una delle
preoccupazioni della comunit internazionale. La loro mobilit in termini di paese di incorporazione, gestione, produzione e flussi finanziari
consente loro di manovrare le legislazioni
nazionali,
approfittare
dellarbitrato normativo e scegliere
le giurisdizioni che offrono il guadagno migliore in termini di profitto. Papa Francesco, nella sua Esortazione apostolica Evangelii gaudium, e altri leader religiosi della comunit internazionale hanno ripetutamente sottolineato che il profitto
non pu essere lunica logica dellattivit imprenditoriale. Le societ
transnazionali fanno parte della famiglia umana e, pertanto, la loro attivit deve rispettare lo standard dei
Carlo Di Cicco
vicedirettore
Piero Di Domenicantonio
caporedattore
Gaetano Vallini
segretario di redazione
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uno sviluppo integrale e una solidariet radicata in una visione del futuro che garantisca unequa distribuzione delle risorse e risponda
allinterdipendenza dei popoli (cfr.
Pontificio Consiglio della Giustizia
e della Pace, Compendio della Dottrina Sociale della Chiesa, n. 373, Roma, 2004).
Il Commento al Principio Fondazionale 11 afferma luniversalit dei
diritti umani e quindi la responsabilit delle societ che operano a livello transnazionale: La responsabilit di rispettare i diritti umani uno
standard globale di condotta attesa
da tutte le imprese economiche,
ovunque esse operino. Esiste indipendentemente dalla capacit e/o
volont degli Stati di adempiere ai
propri obblighi relativi ai diritti
umani e non riduce tali obblighi.
Ed esiste al di sopra e al di l della
conformit alle leggi e le norme nazionali che tutelano i diritti umani
(cfr. UN Office Of The High Commissioner for Human Rights, Guiding Principles on Business and Human Rights Implementing the Human Nations Protect, Respect and
Remedy Framework, United Nations
Publishing Service, Ginevra, 2012,
p.13. HR/PUB/11/4). Sottolineando
che la responsabilit deriva direttamente dai diritti umani, i Principi
guida evidenziano che la natura obbligatoria di tale responsabilit in
fondo di tipo morale, e inoltre
esprimono una delle principali difficolt nellapplicazione delle linee
guida: come possiamo convincere le
societ internazionali a rispondere
volontariamente a tale responsabilit
se nessun vincolo legale nazionale
impone loro di farlo?
Uno strumento vincolante innalzerebbe gli standard morali e cambierebbe il modo in cui le societ
internazionali intendono il loro ruolo e le loro attivit. A tale riguardo
stato proposto che la sinergia tra
le societ del settore pubblico e
quello privato potrebbe costituire
unaltra forma emergente di impresa
economica che si preoccupa del bene comune senza rinunciare ai profitti (Considerando le tematiche relative al rapporto tra impresa ed etica, nonch levoluzione che il sistema produttivo sta compiendo, sembra che la distinzione finora invalsa
tra imprese finalizzate al profitto
(profit) e organizzazioni non finalizzate al profitto (non profit) non sia
pi in grado di dar conto completo
della realt, n di orientare efficacemente il futuro. In questi ultimi decenni andata emergendo unampia
area intermedia tra le due tipologie
di imprese [...]. Non si tratta solo di
un terzo settore, ma di una nuova
ampia realt composita, che coinvolge il privato e il pubblico e che non
esclude il profitto, ma lo considera
strumento per realizzare finalit
umane e sociali. Il fatto che queste
imprese distribuiscano o meno gli
utili oppure che assumano luna o
laltra delle configurazioni previste
dalle norme giuridiche diventa secondario rispetto alla loro disponibilit a concepire il profitto come
uno strumento per raggiungere finalit di umanizzazione del mercato e
della societ [...]. Esse, senza nulla
togliere allimportanza e allutilit
economica e sociale delle forme tradizionali di impresa, fanno evolvere
il sistema verso una pi chiara e
compiuta assunzione dei doveri da
parte dei soggetti economici (Caritas in veritate, n. 46)).
Signor Presidente,
I Principi guida sono uno strumento importante per creare un
quadro per lattivit delle societ
transnazionali. La responsabilit di
rispettare i diritti umani deriva dal
riconoscimento del fatto che le imprese hanno una funzione sociale
che non pu essere ridotta alla mera
produzione e distribuzione di beni e
servizi. Come attori importanti in
un mondo globalizzato, esse hanno
la responsabilit di osservare e di
promuovere i diritti umani negli
ambiti della loro attivit. Mentre i
Principi guida possono migliorare
lintegrazione della priorit della
persona umana e dellambiente nelle
attivit economiche internazionali,
solo uno strumento vincolante sar
pi efficace per portare avanti tale
obiettivo.
Concessionaria di pubblicit
LOSSERVATORE ROMANO
pagina 3
Nigeria
ancora sconvolta
da una strage
di Boko Haram
ABUJA, 16. Il nord-est della Nigeria resta segnato dalle violenzr
pressoch quotidiane di Boko
Haram, il gruppo islamista responsabile di migliaia di uccisioni, in massima parte di civili, in
attacchi armati e atti di terrorismo che si susseguono da cinque
anni. Teatro dellultima strage
stato ieri il villaggio di Daku nello Stato del Borno, dove i miliziani di Boko Haram hanno fatto
irruzione nel mercato locale uccidendo quindici persone. Questo
ennesimo attacco giunge a due
mesi esatti dal rapimento, il 15
aprile, di 276 ragazze nel dormitorio di un liceo di Chibok, sempre nel Borno, lo Stato che di
Boko Haran considerato la roccaforte. Delle studentesse sequestrate da Boko Haram non si
hanno ancora notizie certe, nonostante la mobilitazione delle forze nigeriane nella loro ricerca e
laiuto fornito da numerosi Paesi
stranieri.
Sempre ieri, stato sventato
un attentato in una chiesa della
Nigeria, che avrebbe potuto provocare diverse vittime fra i fedeli
durante la messa domenicale. Alcuni sacchi contenenti degli ordigni, uno dei quali munito di timer, sono stati rinvenuti dalla
polizia attorno alla mezzanotte a
Owerri, la capitale dello Stato
sud orientale di Imo. Il portavoce della polizia locale, Andrew
Enewerem, citato dal quotidiano
online Premium Paper, nel
darne notizia, ha aggiunto che
sei persone sono state arrestate.
Non vengono ritenute direttamente responsabili del fallito attentato, ma potrebbero essere in
possesso di informazioni utili.
Al momento, la polizia non
privilegia alcuna pista. Come noto, Boko Haram ha compiuto
sanguinosi attacchi contro chiese
cristiane, ma il gruppo non ha
mai agito negli Stati meridionali,
pur compiendo attentati terroristici anche in zone compresa la
capitale federale Abuja diverse
dal suo abituale territorio dazione nel nord-est.
JUBA, 16. Pi di cinquantamila bambini sono in pericolo immediato di vita per la fame o per le malattie nel
Sud Sudan, devastato dalla guerra civile scoppiata sei
mesi fa. quanto si legge in una nota pubblicata nel fine settimana dalla missione locale delle Nazioni Unite e
nella quale si sollecitano aiuti internazionali per la popolazione locale. Gli obiettivi immediati delloperazione umanitaria sono salvare le vite umane e scongiurare
la carestia, si legge nella nota, firmata dal responsabile
delle operazioni umanitarie dellOnu nel Sud Sudan,
Toby Lanzer,
Unauto in fiamme dopo essere stata colpita in uno scontro a fuoco (Epa)
gran parte delle truppe dellAmisom. In Kenya lattacco pi sanguinoso fu sferrato lo scorso settembre
al centro commerciale Westgate di
Nairobi, dove furono uccise una sessantina di persone dopo una presa
dostaggi durata quattro giorni. Poche settimane, fa Fuad Mohamed
Khalaf, uno dei massimi comandanti di al Shabaab, aveva avvertito che
la guerra sarebbe stata spostata in
Kenya, in risposta alla ripresa dei
bombardamenti aerei delle forze di
Nairobi su postazioni degli insorti a
sud-ovest di Mogadiscio, che hanno
provocato decine di morti.
Nonostante che siano entrambi
impegnati contro al Shabaab, negli
ultimi mesi andata sempre crescendo la tensione tra i Governi di
Mogadiscio e di Nairobi. I picchi di
tale tensione sono stati legati a
unoperazione condotta dallesercito
e dalla polizia kenyana che ha portato allespulsione di centinaia di
migliaia di somali. Sul piano pi
propriamente politico, inoltre, Mogadiscio ha fortemente contestato la
decisione di Nairobi di aprire una
missione diplomatica ad Hargeisa, il
capoluogo del Somaliland, la regione somala autoproclamatasi ventitr
anni fa autonoma da Mogadiscio,
che per non ne ha mai riconosciuto la scissione.
terrestri. La maggioranza delle vittime di cui si ha notizia sono militanti uzbeki. Il Movimento islamico
dellUzbekistan, insieme ai miliziani pakistani dei Tehrik-i-Taliban, ha
rivendicato lattacco allaeroporto di
Karachi. Il gruppo, fondato nel
1991 e legato ad Al Qaeda, si rifugiato nella zona tribale pakistana
del Waziristan dallintervento militare internazionale in Afghanistan
(ottobre del 2001). Ma la risposta
dei talebani non si fatta attendere.
Un portavoce ha intimato agli investitori stranieri, alle compagnie
multinazionali e a quelle aeree di
lasciare immediatamente il Pakistan,
perch ha detto siamo in stato di guerra. In una dichiarazione
ripresa dalla stampa locale, il portavoce dei Tehrik-i-Taliban ha dichiarato di considerare responsabile di
questa situazione il primo ministro,
Nawaz Sharif.
li, dallinizio del 2014, sono stati assassinati in media trentacinque ufficiali al mese.
E a conferma del caos che regna
in Libia ieri un cittadino libanese
stato rapito a Bengasi, mentre nella
citt di Marj, sempre in Cirenaica,
un imam stato trovato morto con
segni di tortura. Secondo quanto riportato dallagenzia di stampa libanese, Gorges Rashed Rashed sarebbe stato rapito quattro giorni fa da
un gruppo armato che ha fatto irruzione nella sua casa. I sequestratori
hanno contattato il datore di lavoro
delluomo e avrebbero chiesto un riscatto di un milione di dollari. Il cadavere di Tarek Al Drissi, imam e
membro del Dar Al Ifta (la pi alta
autorit religiosa del Paese) invece
stato ritrovato nella citt di Marj,
dopo essere stato rapito alcuni giorni prima.
Nonostante la Libia si trovi ormai
alla vigilia delle elezioni legislative,
previste per il prossimo 25 giugno, le
autorit faticano a ristabilire lordine
nel territorio. Lex premier, Ali Zeidan, ha nuovamente accusato ieri i
Fratelli musulmani di volere trasformare il Paese in una nuova Somalia. Intervistato dal quotidiano
saudita Okaz, dalla sua residenza
in Germania, Zeidan ha affermato
che i Fratelli musulmani vogliono
che il Paese diventi una base per i
gruppi estremisti islamici per poi tenere in ostaggio la Libia e il suo popolo.
Ballottaggio insanguinato
KABUL, 16. Le accuse e i sospetti di
brogli, oltre alle minacce e alle ripetute violenze dei talebani, rischiano
di gettare unombra inquietante
sullesito del secondo turno delle
presidenziali di ieri in Afghanistan,
dove gli ex ministri, Abdullah
Abdullah e Ashraf Ghani, si contendono la poltrona di Hamid Karzai.
Al voto hanno partecipato sette milioni di elettori, circa il 60 per cento
degli aventi diritto. Il risultato finale del ballottaggio tra lex ministro
degli Esteri Abdullah, che al primo
turno aveva ottenuto il 45 per cento
dei consensi, e lex ministro delle
Finanze Ghani, forte del 31 per cento dei consensi, previsto per la fine di luglio.
Riguardo ai presunti brogli, il capo della polizia di Kabul, generale
Zahir Zahir, ha accusato il segretario
generale della Commissione eletto-
rale indipendente (Iec) di avere tentato di portare a termine unoperazione fraudolenta, utilizzando automobili di sua propriet per trasportare urne zeppe di schede gi votate
a favore di uno dei due candidati. Il
segretario ha respinto le accuse,
chiedendo lintervento di Karzai,
ma ci non toglie che il tema dei
possibili atti illeciti e dei presunti
brogli tenga sulle spine le autorit
elettorali e politiche, gli analisti e la
stampa del Paese.
Il portavoce della commissione
per i reclami elettorali ha reso noto
che al momento sono state ricevute
275 denunce di possibili brogli.
D allesame e dalla risposta che si
dar a queste denunce, si sapr anche quando la Iec potr comunicare
il nome del vincitore.
A ci si aggiungono gli attacchi
dei talebani contro numerosi seggi
Israele arresta
il presidente
del Parlamento
palestinese
TEL AVIV, 16. Le truppe israeliane
impegnate nella ricerca dei tre
giovani coloni scomparsi in
Cisgiordania gioved scorso, i sedicenni Gilad Shaer e Naftali
Frenkel e il diciannovenne Eyal
Yifrach, hanno arrestato nella notte il presidente del Parlamento palestinese, Aziz Dweik. Questi un
esponente di spicco del movimento islamista Hamas, al quale il primo ministro israeliano, Benjamin
Netanyahu, ha attribuito la responsabilit del rapimento dei tre
giovani. Nella massiccia operazione lanciata dallesercito israeliano,
una delle pi imponenti degli ultimi anni, sono stati effettuati oltre
centocinquanta arresti e una persona rimasta uccisa. Nel campo
profughi di Jalazone, vicino a Ramallah, lingresso dellesercito ha
infatti innescato tafferugli durante
i quali morto il diciannovenne
Ahmed Arafat, rimesso in libert
da Israele una settimana fa.
Lesercito siriano
riconquista
un sito strategico
DAMASCO, 16. Le forze governative siriane hanno confermato ieri
di avere ripreso il controllo di
Kassab, strategica localit vicino
allunico posto di confine con la
Turchia della quale si erano impadroniti tre mesi fa i miliziani islamisti del Fronte Al Nusra. Unit
dellesercito stanno riportando la
sicurezza e la stabilit a Kassab,
nel nord della provincia di
Latakia, dopo aver ucciso una
gran quantit di terroristi e aver
distrutto le loro armi, ha riferito
lagenzia di stampa governativa
Sana. Secondo il Governo, da
Kassab cera stato in questi mesi
un massiccio afflusso di miliziani
islamisti in territorio siriano.
Kassab, abitata in maggioranza
da cristiani armeni, si trova a una
sessantina di chilometri a nord
della citt di Latakia, capoluogo
dellomonima provincia costiera,
dal cui porto deve partire larsenale chimico siriano posto sotto il
controllo internazionale e destinato alla distruzione in mare. Proprio linsicurezza nellarea ha rallentato questa operazione che nei
piani originari avrebbe dovuto
concludersi entro il 30 giugno.
LOSSERVATORE ROMANO
pagina 4
Giorgio Morandi
Natura morta (1937)
sotto: lartista bolognese
Nelle lettere
si chiamavano per cognome
e non venivano meno
alluso ottocentesco del Lei
Ma il loro
fu un rapporto intenso
Degno del De amicitia
di Cicerone
Dio
e i nostri
no bizzosi
A cinquantanni dalla morte di Giorgio Morandi una mostra sulla sua amicizia con lo storico dellarte
Caro Longhi
corda, e una concordia di storiche preferenze: Giotto, Masaccio, Piero, Bellini,
Nel cinquantesimo dalla morte di Moran- Tiziano, Chardin, Corot, Renoir, Czandi, fino al 22 giugno presso la Fondazio- ne. Simbolo di questa pittura di affinit
ne Longhi sulle colline che circondano e di affetti la straordinaria serie di sei
Firenze, allestita la mostra Giorgio Fiori, di cui uno della Collezione Merlini
Morandi Roberto Longhi. Opere Lettere e i restanti donati dal pittore al critico e
Scritti, realizzata grazie alla generosa alla moglie, la scrittrice Anna Banti.
Disposti uno accanto allaltro, in una
collaborazione della Collezione Merlini e
curata da Maria Cristina Bandera. Una sequenza insolitamente godibile, testimomostra intelligente, di poche ma eccellenti opere, aliena dal clamore dei grandi
circuiti, discreta come i due protagonisti
a cui dedicata.
Le diciassette opere esposte sono indicative delle diverse forme espressive di
Morandi, oli, acquerelli, incisioni. Ma,
come il titolo stesso suggerisce, liniziativa supera gli esiti di una mostra, poich
intorno al percorso espositivo costruita
la memoria di una pagina fondamentale
della storia dellarte contemporanea, narrata dalle voci in dialogo del critico e del
pittore, Longhi e Morandi. Una storia di
di ANTONIO PAOLUCCI
persone, legate da reciproca stima e da
amicizia.
o sono stato lultimo lauLa casa di Longhi, villa Il Tasso sede
reato (nel luglio del 1964)
della Fondazione, apre le porte al pubblidi Roberto Longhi, il
co per introdurlo tra le pareti dove Lonmaestro che mi ero scelto.
ghi studiava, che Morandi frequentava.
Venivo da Rimini, figlio
Limpressione di entrare in una dimensiodi un piccolo antiquario di prone umana oltre che culturale si avverte
vincia, avevo respirato fin da picfin da subito: ad accogliere il visitatore
colo, nella bottega di mio padre,
infatti la voce di Roberto Longhi nel viil sapore e il gusto delle cose andeo Exit Morandi (giugno 1964), il comtiche, le cose che le mani degli
miato commosso dal pittore del primo
uomini hanno consumato e reso
critico consapevole della sua statura artipreziose. Dovendo iscrivermi
stica, il primo a consacrarlo: Morandi
alluniversit decisi che di quelle
non sar secondo a nessuno.
cose, da grande, avrei voluto ocCon queste parole conclusive dellExit
cuparmi. In fondo io faccio queMorandi intitola uno dei suoi saggi in casto mestiere, di soprintendente e
talogo Milano, Silvana Editoriale, 2014,
di direttore di musei, perch vengo dal mestiere. Non avrei potupagine 208, euro 30 Maria Cristina
to fare una profesBandera che offre la
sione diversa.
rilettura di un nutrito scambio epistolaLonghi me lo
re da cui sembra afaveva fatto conoscefiorare un substrare al liceo Carla
to umanistico degno
Ravaioli, una bradel De amicitia di
vissima e giovanissiCicerone
per
ma supplente di
lamicizia intelletstoria dellarte, sua
tuale intessuta di afallieva, poi diventafinit elettive e le
ta, a Roma, scrittricomuni esperienze
ce femminista e leaculturali
nello
der politica. Fu cos
scorrere di due viche mi iscrissi a Fite parallele e anrenze alla Facolt di
che contemporanee
Lettere e cominciai
(entrambi nacquero
a seguire fin da sunel 1890). Nelle letbito le lezioni e i
tere, si chiamavano
seminari di Roberto
per
cognome
Longhi.
Caro Longhi e
Longhi era un
Caro Morandi e
uomo difficile, infiLo scritto di Longhi per la morte di Morandi
non venivano meno
nitamente egoista,
(1964)
dalluso ottocenteinfinitamente intelsco del Lei, nel religente e pericolosamente seduttivo, un
ciproco rispetto delvero incantatore di serpenti. Dole loro peculiarit caratteriali: la perenvessi stringere in sintesi lessenza
toriet autorevole, da opinion leader in
questo caso, del primo e lapparente ritrodel suo magistero accademico,
sia, corroborata tuttavia da consapevolezdirei che ci insegnava, insieme, la
za, del secondo. Una ritrosia che non
immedesimazione e la mimesi.
tradiva per uninnata umanit informaCio la capacit di entrare da
le e una cavalleria allantica come
scienziati nellopera darte e poi
emerge da un ricordo personale nel condi raccontarla con le parole.
tributo in catalogo di Mina Gregori (Il
Longhi nasce da una specie di
mio primo incontro con Morandi e altri
corto circuito tra il futurismo e
ricordi), attuale presidente della FondaDAnnunzio. Egli viene fuori da
zione, gi allieva di Longhi e poi a lui
questa mirabile congiuntura italiana del Novecento. Il futurismo
subentrata nellinsegnamento alluniversiha voluto dire trasgressione, evat di Firenze. Qualifica il catalogo anche
sione dagli stereotipi. Quanto a
lindagine tecnico-scientifica sulla specifiGabriele DAnnunzio, ha scritto
cit dei supporti pittorici utilizzati da
cose incantevoli sugli artisti e sui
Morandi, che realizzava ogni sua opera
monumenti dItalia, con la sua
su una tela appositamente scelta e talora,
straordinaria capacit di modelcon valenza pittorica, lasciata a vista, colare la lingua cos da far intendeme dimostra linnovativo saggio di Mare lopera darte attraverso il suoriella Gnani, restauratrice e conservatrice
no delle parole.
della Collezione Merlini (Lintreccio tesLonghi ci ha insegnato la cosile di Morandi).
noscenza tecnica dellopera darIl carteggio inedito, che fa parte
te, il suo essere documento condellesposizione, rimanda alla vivacit del
cretamente storico, storia che si
passato, ai molti momenti della creazione
fatta figura, il suo essere squisitadelle tele di Morandi e della loro
mente relativa perch rapportaaccoglienza nellentusiasmo letterario
ta a una rete virtualmente infinidellamico, nel corso di una frequentaziota di modelli, di memorie, di ocne intellettuale di trentanni, unintimit
casioni e di suggestioni. Contemtutta mentale come lo stesso Longhi ridi SANDRA ISETTA
Lultimo
laureato
Charlie Mackesy
Il ritorno del figlio prodigo (2003)
di GIACOMO BIFFI
io sempre il primo; perci la
sua misericordia non consegue al peccato ma lo anticipa.
vero che la piet divina si
effonde sul mondo per rimediare alla colpa, ma ancora pi profondamente vero che la colpa accolta nel
progetto eterno perch il perdono possa
manifestarsi. Dio poteva scegliere tra infiniti mondi possibili. Nessuno di essi
avrebbe potuto manifestare tutte le perfezioni divine; ciascuno di essi ne avrebbe
manifestata qualcuna. Eleggendo un ordine tutto incentrato nel Figlio suo fatto uomo, crocifisso e risorto, redentore e capo
di una moltitudine di fratelli, il Padre ha
preferito a ogni altro un universo che
esprimesse soprattutto la sua gioia di
perdonare ed esaltasse nelluomo lumilt
dellamore penitente.
Ci si fa pi chiara allora nella sua
verit laffermazione di Ges che ci
sar pi gioia in
cielo per un peccatore convertito, che
per
novantanove
Anticipiamo un
giusti che non hanestratto del libro
no bisogno di condel cardinale Giacomo
versione (Lc 15, 7).
Biffi La multiforme
Il peccatore che si
sapienza di Dio. Esercizi
pente, esprime in
spirituali con Giovanni
modo diretto il senPaolo II (Siena,
so specifico e il vaCantagalli, 2014,
lore emergente di
pagine 231, euro 14) in
questo universo di
vendita dal 17 giugno.
fatto
voluto
da
Il volume raccoglie i
D io.
testi inediti degli
Cos arriviamo a
esercizi spirituali tenuti
capire che le nostre
dal porporato in
infedelt, le nostre
Vaticano tra il 12 e il
insipienze, i nostri
18 febbraio 1989 alla
no bizzosi (per i
presenza di Papa
quali siamo e dobWojtya.
biamo essere umi-
Esercizi
spirituali
liati e confusi) possono diventare loccasione per una vita spirituale pi intensa; e che la stessa nostra colpa vinta e
travolta sul nascere dalla pi grande forza
damore del Padre che salva.
una sofferenza vedersi nella propria
meschinit. Ma appunto quando mi riconosco meschino, mi vedo proprio per questo chiamato alla salvezza e avvicinato al
mio redentore: il mio peccato non fa in
tempo ad esprimersi, che gi superato e
dissolto dalla divina volont di riscatto.
Alla fine c come una letizia dolente,
che non dimentica le infedelt e non lascia
di piangerle, ma non riesce pi a vederle
se non gi oltrepassate dal pi grande impeto della misericordia del Padre.
LOSSERVATORE ROMANO
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Un islam
del giusto mezzo
II
Pace e giustizia
per la Siria e per lIraq
GINEVRA, 16. Un appello affinch si
ponga fine al pi presto ai combattimenti in Siria e nel vicino Iraq
stato lanciato dai leader religiosi del
World Council of Churches e della
Mother See of Holy Etchmiadzin
and Holy See riuniti nei giorni scorsi a Etchmiadzin, in Armenia, su invito di Sua Santit Karekin II, Patriarca supremo e Catholicos di tutti
gli Armeni.
In un messaggio i leader religiosi
hanno sottolineato limportanza di
un immediato cessate il fuoco per la
stabilit in Medio oriente. Ci siamo riuniti, si legge nel testo, per
pregare per la giustizia e la pace.
Questo incontro coincide con la celebrazione della Pentecoste, quando
lo Spirito Santo discese per dare voce comune ai credenti di ogni lingua. Lo Spirito Santo ci guida a
credere che la pace e la giustizia per
tutti i popoli non possono essere
raggiunti da singole iniziative umanitarie. Attraverso la diakonia e lassistenza umanitaria prosegue il testo le Chiese continuano a testimoniare lamore incondizionato di
Cristo per tutte le persone in Siria.
di grande importanza che le
Chiese continuino ad accompagnare
coloro che hanno trovato rifugio nei
Paesi vicini. Pertanto, incoraggiamo
ulteriormente la cooperazione tra le
diverse Chiese e gli enti caritativi,
sia all'interno della Siria che in altri
Paesi. Invitiamo le Chiese che hanno intrapreso il cammino della riconciliazione a continuare ad essere
costruttori di ponti, approfondendo
Se manca la verit
una societ senza fondamenta
MANILA, 16. Una societ che non
getta le proprie fondamenta sulla
verit non pu esistere e resistere;
quanto si costruisce sulla menzogna
e linganno non pu fornire una
base stabile per le relazioni umane e
un ordine sociale duraturo. Ad affermarlo larcivescovo di Lingayen-Dagupan, Socrates B. Villegas,
presidente della Conferenza episcopale delle Filippine, nel messaggio
inviato nei giorni scorsi a Pasay Ci-
Secondo il vescovo DCruze il dialogo tra le fedi essenziale per raggiungere la pace nel mondo
Pondo ng Pinoy (Fondo dei filippini), istituito proprio dal porporato, il quale riferisce AsiaNews
ha invitato la popolazione a continuare nel sostegno a questopera di
carit: Continuate a sostenere i poveri e i bisognosi. Il Fondo non riguarda me, riguarda la carit. Anche se mi sono ritirato scrive il
presule non vuol dire che le persone devono smettere di sostenere il
fondo. Dovremmo sempre aiutare
chi ha bisogno: Dio mi ha usato come strumento per questo scopo.
I festeggiamenti per il decimo anniversario si sono svolti gioved a
Manila. Nato nel 2004 per volont
del cardinale Rosales, il PnP incoraggia ad aiutare gli altri donando con coraggio, non importa
quanto povera o umile essa sia. A
oggi il fondo ha sostenuto pi di
trecento progetti che riguardano il
settore sanitario, abitativo, di sviluppo ed educativo. LHapag Asa, il
programma di sostegno alimentare,
arrivato a spendere pi di duecento milioni di peso.
In questi giorni nelle Filippine si
parlato anche del ruolo cruciale
che religioni e culture possono avere
per costruire la pace e la riconciliazione a Mindanao. Loccasione
stata la conferenza internazionale
svoltasi a Cotabato, presso la Notre
Dame University, ateneo fondato
dai Missionari Oblati di Maria Immacolata. La conferenza, intitolata
La pace vivere insieme, stata
organizzata in collaborazione con
larcidiocesi di Cotabato, la comunit di SantEgidio e lassociazione
musulmana indonesiana Muhammadiyah. Sono intervenuti autorevoli
esponenti cristiani e musulmani, leader della societ civile e rappresentanti politici, oltre a personalit provenienti dal mondo della scuola e
della cultura. Si trattato di un momento di riflessione dopo lo storico
accordo (il 27 marzo) per la pace
nel sud delle Filippine, sottolineando il criterio dellinclusione, definito
fondamentale a livello sociale e
politico, per maggioranze e minoranze, tutte con il diritto di essere
rappresentate, come riferisce una
nota giunta allagenzia Fides.
Lobiettivo era sostenere il processo
di pace e ampliare la partecipazione
di tutte le realt religiose, civili e
politiche di Mindanao.
LOSSERVATORE ROMANO
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Papa Francesco allAngelus ribadisce che una contraddizione pensare a cristiani che si odiano
Riconciliazione e giustizia
per il popolo iracheno
E annuncia che domenica 21 settembre si recher in visita a Tirana in Albania
Con viva preoccupazione Papa
Francesco segue i drammatici
avvenimenti che sconvolgono in questi
giorni lIraq. E cos domenica 15
giugno, durante il consueto incontro
con i fedeli in piazza san Pietro per la
recita dellAngelus, ha chiesto di
pregare per il popolo iracheno. Prima
della preghiera mariana ha proposto la
seguente riflessione sulla santissima
Trinit.
Cari fratelli e sorelle, buongiorno!
Quando pagano
i poveri
Sono sempre i poveri a pagare il
prezzo della corruzione. Di ogni
corruzione: quella dei politici e degli imprenditori, ma anche quella
degli ecclesiastici che trascurano il
loro dovere pastorale per coltivare il potere. Papa Francesco
tornato a denunciare con parole
forti il peccato della corruzione,
nel quale cadono tante persone
che hanno potere, potere materiale
o potere politico o potere spirituale. E durante la messa celebrata
luned mattina, 16 giugno, a Santa
Marta, ha invitato a pregare in particolare per quelli tanti, tanti
che pagano la corruzione, che pagano la vita dei corrotti, questi martiri della corruzione politica, della
corruzione economica e della corruzione ecclesiastica.
Prendendo spunto dal passo del
primo libro dei Re (21, 1-16) proclamato durante la liturgia, il Pontefice ha ricordato la storia di Nabot
di Izrel, il quale si rifiuta di cedere
al re Acab la sua vigna, ereditata
dal padre, e per questo, su istigazione della regina Gezable, viene
lapidato. Un brano molto triste
della Bibbia ha commentato il vescovo di Roma, notando che il racconto segue la stessa struttura di
quello del processo di Ges o del
martirio di Stefano, e richiamando
in proposito una frase del Vangelo
di Marco (10, 42): Voi sapete che
coloro i quali sono considerati i governanti delle nazioni dominano su
di esse e i loro capi le opprimono.
Questo Nabot ha sottolineato
il Papa sembra un martire, un
martire di quel re, che governa tiranneggiando e opprimendo. Per
impadronirsi della vigna, Acab al
principio fa a Nabot una proposta
onesta: Ma io te la compro, te la
cambio per unaltra. Poi per, di
fronte al rifiuto delluomo di privarsi delleredit dei suoi padri, se
ne va a casa amareggiato, sdegnato, comportandosi quasi come un
bambino capriccioso che fa le
bizze. a questo punto che sua
moglie Gezable la stessa che
aveva minacciato di morte il profeta
Elia, dopo che lui aveva ucciso i sacerdoti di Baal organizza un
processo farsa con falsi testimoni e
fa uccidere Nabot, consentendo al
marito di prendere possesso della
vigna. E Acab lo fa, ha fatto notare
il Pontefice, tranquillo, come se
niente fosse accaduto.
Si tratta di una storia, ha ammonito Francesco, che si ripete continuamente in tante persone che hanno potere, potere materiale o potere
politico o potere spirituale. Ma
questo un peccato: il peccato
della corruzione. E come si corrompe una persona? Si corrompe
ha detto il Papa sulla strada
della propria sicurezza. Primo, il
benessere, i soldi, poi il potere, la
vanit, lorgoglio, e di l tutto: anche uccidere.
Sui giornali ha osservato il
vescovo di Roma noi leggiamo
tante volte: stato portato in tribunale quel politico che si arricchito
magicamente. stato in tribunale,
stato portato in tribunale quel capo di azienda che magicamente si
Possesso
cardinalizio
Il cardinale canadese Grald Cyprien
Lacroix, I.S.P.X ., arcivescovo di
Qubec, prender possesso del titolo
di San Giuseppe allAurelio domenica mattina, 22 giugno. Ne d
comunicazione lUfficio delle celebrazioni liturgiche del Sommo Pontefice, specificando che il rito si svolger alle 10.30, nella chiesa in via
Boccea 362.
LOSSERVATORE ROMANO
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Testimonianze
di dolore e di riscatto
Andate avanti su questa strada:
preghiera, poveri e pace
per far crescere la compassione
nel cuore della societ. Perch questa
la vera rivoluzione, quella della
tenerezza. la consegna
che Papa Francesco ha lasciato
alla comunit di SantEgidio durante
la visita compiuta domenica
pomeriggio, 15 giugno. Lincontro con i
poveri assistiti dalla comunit
avvenuto allinterno della basilica
romana di Santa Maria in Trastevere,
dove dopo aver ascoltato
alcune testimonianze il Pontefice
ha pronunciato il seguente discorso.
Cari amici,
vengo a visitare la Comunit di
SantEgidio qui a Trastevere, dove
nata. Grazie della vostra calorosa accoglienza!
Siamo raccolti qui attorno a Cristo che, dallalto del mosaico, ci
guarda con occhi teneri e profondi,
insieme con la Vergine Maria, che
cinge con il suo braccio. Questa antica basilica diventata luogo di
preghiera quotidiana per tanti romani e pellegrini. Pregare nel centro
della citt non vuol dire dimenticare
le periferie umane e urbane. Significa ascoltare e accogliere qui il Vangelo dellamore per andare incontro
ai fratelli e alle sorelle nelle periferie
della citt e del mondo!
Ogni chiesa, ogni comunit
chiamata a questo nella vita convulsa e a volte confusa della citt. Tutto comincia con la preghiera. La preghiera preserva luomo anonimo della citt da tentazioni che possono
essere anche le nostre: il protagonismo per cui tutto gira attorno a s,
lindifferenza, il vittimismo. La preghiera la prima opera della vostra
Comunit, e consiste nellascoltare
la Parola di Dio questo pane, il
pane che ci d forza, che ci fa andare avanti ma anche nel volgere gli
occhi a Lui, come in questa basilica:
Guardate a lui e sarete raggianti, i
vostri volti non dovranno arrossire,
dice il Salmo (34,6).
Chi guarda il Signore, vede gli altri. Anche voi avete imparato a vedere gli altri, in particolare i pi poveri; e vi auguro di vivere quello che
ha detto il Prof. Riccardi, che tra
voi si confonde chi aiuta e chi aiutato. Una tensione che lentamente
cessa di essere tensione per diventare incontro, abbraccio: si confonde
chi aiuta e chi aiutato. Chi il
protagonista? Tutti e due, o, per meglio dire, labbraccio.
Nei poveri presente Ges, il
quale si identifica con loro. San
Giovanni Crisostomo scrive: Il Signore si accosta a te in atteggiamento da indigente... (In Matthaeum
Homil. LXVI, 3: PG 58, 629). Siete e
rimanete una Comunit con i poveri. Vedo tra voi anche molti anziani.
Sono contento che siate loro amici e
vicini. Il trattamento degli anziani,
come quello dei bambini, un indicatore per vedere la qualit di una
societ. Quando gli anziani sono
scartati, quando gli anziani sono isolati e a volte si spengono senza affetto, brutto segno! Quant buona invece quellalleanza che qui vedo tra giovani e anziani in cui tutti
ricevono e donano! Gli anziani e la
loro preghiera sono una ricchezza
per SantEgidio. Un popolo che
non custodisce i suoi anziani, che
non si prende cura dei suoi giovani,
un popolo senza futuro, un popolo senza speranza. Perch i giovani
i bambini, i giovani e gli anziani portano avanti la storia. I bambini, i giovani con la loro forza biologica, giusto. Gli anziani, dando loro la memoria. Ma quando una societ perde la memoria, finita, finita. brutto vedere una societ, un
popolo, una cultura che ha perso la
memoria. La nonna novantenne che
ha parlato brava! ci ha detto
che cera questo ricorso allo scarto,
questa cultura dello scarto. Per mantenere un equilibrio cos, dove al
centro delleconomia mondiale non
ci sono luomo e la donna, ma c
lidolo denaro, necessario scartare
cose. Si scartano i bambini: niente
bambini. Pensiamo soltanto alla
quota di crescita dei bambini in Europa: in Italia, Spagna, Francia... E
si scartano gli anziani, con atteggiamenti dietro ai quali c uneutanasia nascosta, una forma di eutanasia.
Non servono, e quello che non serve
si scarta. Quello che non produce si
scarta. E oggi la crisi tanto grande
che si scartano i giovani: quando
pensiamo a questi 75 milioni di gio-
In visita alla comunit di SantEgidio Papa Francesco parla di preghiera, poveri e pace
La vera rivoluzione
E dice che bisogna aiutare lEuropa a ringiovanire
vani dai 25 anni in gi, che sono
n-n: n lavoro, n studio. Sono
senza. Succede oggi, in questa Europa stanca, come ha detto lei. In questa Europa che si stancata; non
invecchiata, no, stanca. Non sa cosa fare. Un mio amico mi faceva
una domanda, tempo fa: perch io
non parlo dellEuropa. Io gli ho fatto una trappola, gli ho detto: Lei
ha sentito quando ho parlato
dellAsia?, e si accorto che era
una trappola! Oggi parlo dellEuropa. LEuropa stanca. Dobbiamo
aiutarla a ringiovanire, a trovare le
sue radici. vero: ha rinnegato le
sue radici. vero. Ma dobbiamo
aiutarla a ritrovarle.
Dai poveri e dagli anziani si inizia
a cambiare la societ. Ges dice di
se stesso: La pietra che i costruttori
hanno scartato diventata la pietra
dangolo (Mt 21, 42). Anche i poveri sono in qualche modo pietra
dangolo per la costruzione della
societ. Oggi purtroppo uneconomia speculativa li rende sempre pi
poveri, privandoli dellessenziale, come la casa e il lavoro. inaccettabi-
le! Chi vive la solidariet non lo accetta e agisce. E questa parola solidariet tanti vogliono toglierla dal
dizionario, perch a una certa cultura sembra una parolaccia. No!
una parola cristiana, la solidariet! E
per questo siete famiglia dei senza
casa, amici delle persone con disabilit, che esprimono se amati
tanta umanit. Vedo qui inoltre molti nuovi europei, migranti giunti
dopo viaggi dolorosi e rischiosi. La
Comunit li accoglie con premura e
mostra che lo straniero un nostro
fratello da conoscere e da aiutare. E
questo ci ringiovanisce.
Da qui, da Santa Maria in Trastevere, rivolgo il mio saluto a quanti
partecipano alla vostra comunit in
altri Paesi del mondo. Incoraggio
anche loro ad essere amici di Dio,
dei poveri e della pace: chi vive cos
trover benedizione nella vita e sar
benedizione per gli altri.
In alcuni Paesi che soffrono per la
guerra, voi cercate di tenere viva la
speranza della pace. Lavorare per la
pace non d risultati rapidi, ma
unopera da artigiani pazienti, che
Pregate tanto. Abbiamo bisogno di preghiera nel mondo: per la pace e per la gente
che non ha il necessario per vivere. Congedandosi da Trastevere, domenica pomeriggio,
Papa Francesco ha sintetizzato cos il senso
della visita compiuta ai poveri assistiti dalla
comunit di SantEgidio. Un incontro durato
pi di due ore, durante il quale il Pontefice
con le parole e con i gesti ha condiviso limpegno a favore dei popoli che sono in guerra, i popoli che soffrono per la guerra, e
quello per i nuovi poveri, come ha detto
accennando al fatto che ogni mese tante famiglie non possono pagare laffitto e devono
andarsene via. Ringraziando per laccoglienza ricevuta, il vescovo di Roma ha ribadito
che alla base di tutto deve esserci la preghiera, larma che noi abbiamo per toccare il
cuore di Dio. Se noi preghiamo, lui ci ascolter. Da qui la duplice consegna della preghiera per i poveri e per la pace, alla quale
ha voluto aggiungere
una terza intenzione:
Pregate per me ha
concluso con una
battuta perch voi
sapete che il mio lavoro un lavoro insalubre, e ho bisogno degli straordinari in preghiera.
Con le parole pronunciate dal portone della cappella di SantEgidio, storica sede della
comunit, il Pontefice ha concluso un lungo
incontro iniziato poco dopo le ore 16.30 in
piazza San Calisto, dov giunto in automobile. Ad accoglierlo il cardinale vicario di Roma, Vallini, il vescovo Zuppi, ausiliare per il
settore centro, il parroco di Santa Maria in
Trastevere, monsignor Gnavi, il reggente della
Prefettura della Casa pontificia, monsignor
Sapienza, il presidente e il fondatore della comunit di SantEgidio, Marco Impagliazzo e
Andrea Riccardi, la giovane responsabile della
comunit a Buenos Aires, Andrea Poretti.
Lungo il tragitto verso la basilica Papa Francesco ha salutato i numerosissimi fedeli assiepati dietro le transenne, inzuppati dai ripetuti
acquazzoni abbattutisi su Roma nel pomeriggio. Incuranti della pioggia, in un clima di festa, hanno intonato canti in lingua spagnola
sventolando le bandiere colorate della comu-
LOSSERVATORE ROMANO
pagina 8
Lincontro
nella biblioteca
privata
Santit mi benedica; Volentieri; poi vostra Grazia benedir
me. Si sono lasciati cos Papa
Francesco e larcivescovo di Canterbury Justin Welby, al termine
dellincontro che ha avuto luogo
questa mattina, luned 16 giugno,
in Vaticano.
Il vescovo di Roma ha accolto
il primate della Comunione anglicana nel Palazzo apostolico alle 10, e, dopo averlo fatto accomodare nella sua biblioteca privata, si intrattenuto con lui in colloquio privato per circa trenta
minuti.
Al termine, sono state fatte entrare le personalit del seguito
dellarcivescovo di Canterbury,
fra le quali era il vescovo anglicano di Lambeth, Nigel Stock.
Allincontro hanno partecipato,
tra gli altri, i cardinali Vincent
Nichols, arcivescovo di Westminster, e Kurt Koch, presidente del
Pontificio Consiglio per lunit
dei cristiani, con il quale era anche il segretario del dicastero, il
vescovo Brian Farrell.
Dopo i discorsi pronunciati
dallarcivescovo di Canterbury
prima e dal Pontefice successivamente, avvenuto lo scambio dei
doni.
Il Papa ha donato al primate
anglicano il libro di Giancarlo
Alteri Tu es Petrus, unopera pubblicata in coedizione dalla Biblioteca apostolica vaticana (2006,
pagine XXXI-430) nel cinquecentesimo anniversario delledificazione della basilica di San Pietro e
stampata in tiratura limitata. Il
volume ripercorre, attraverso le
medaglie celebrative coniate in
diverse occasioni, le fasi della costruzione della basilica.
Larcivescovo Welby ha donato
al Pontefice una piantina di Ficus
carica marseilles white coltivata nel
giardino del Lambeth palace, la
sua residenza londinese; un volume nel quale sono raffigurati preziosi manoscritti e miniature conservate nella biblioteca della medesima residenza, e la riproduzione di unantica bolla di nomina
dellultimo legato pontificio in
Inghilterra, il cardinale Reginald
Pole.
Conclusa questa fase dellincontro il Papa e larcivescovo di
Canterbury si sono recati nella vicina cappella Urbano VIII, dove
hanno sostato alcuni momenti in
silenziosa preghiera. Quindi, prima del congedo, larcivescovo
Welby ha presentato al Pontefice
le personalit che lo avevano accompagnato.
Anche a noi il Signore sembra domandare: Di che cosa stavate discutendo lungo la via? (Mc 9, 33).
Quando Ges pose questa domanda
ai suoi discepoli, essi rimasero in silenzio perch provavano vergogna,
avendo discusso tra di loro chi fosse
il pi grande. Anche noi ci sentiamo
confusi per la distanza che esiste tra
la chiamata del Signore e la nostra
povera risposta. Davanti al suo
sguardo misericordioso non possiamo fingere che la nostra divisione
non sia uno scandalo, un ostacolo
allannuncio del Vangelo della salvezza al mondo. La nostra vista non
di rado offuscata dal peso causato
dalla storia delle nostre divisioni e la
nostra volont non sempre libera
da quellambizione umana che a volte accompagna persino il nostro desiderio di annunciare il Vangelo secondo il comandamento del Signore
(cfr. Mt 28, 19).
Il traguardo della piena unit pu
sembrare un obiettivo lontano, ma
rimane sempre la meta verso cui
dobbiamo orientare ogni passo del
cammino ecumenico che stiamo percorrendo insieme. Trovo incoraggiamento nella saggia esortazione del
Decreto sullEcumenismo del Concilio Vaticano II, che ci chiama a portare avanti le nostre relazioni e la
nostra collaborazione senza ostacolare le vie della Provvidenza e senza
recare pregiudizio ai futuri impulsi
dello Spirito Santo (cfr. Unitatis redintegratio, 24). Il nostro progresso
verso la piena comunione non sar
semplicemente il risultato delle nostre azioni umane, ma libero dono
di Dio. Lo Spirito Santo ci d la
forme
di
schiavit
moderna.
Ringrazio Vostra Grazia per limpegno che Ella dimostra nellopporsi a
tale intollerabile crimine contro la
dignit umana. In questo vasto
campo dazione, che si presenta in
tutta la sua urgenza, sono state avviate significative attivit di cooperazione sia in campo ecumenico, sia
con autorit civili e organizzazioni
internazionali. Molte sono le iniziative caritative nate dalle nostre
comunit e condotte con generosit
e coraggio in varie parti del mondo.
Penso in particolare alla rete di
azione contro la tratta delle donne
creata da numerosi istituti religiosi
femminili. Ci impegniamo a perseverare nella lotta alle nuove forme
di schiavit, confidando di poter
contribuire a dare sollievo alle vittime e a contrastare questo tragico
commercio. Come discepoli inviati a
guarire il mondo ferito, ringrazio
Dio che ci ha reso capaci di fare
fronte comune contro questa gravissima piaga, con perseveranza e determinazione.
D ont forget the three p. [Welby: Three p?...] Prayer, peace and
poverty. We must walk together.
[Welby: We must walk together].
[Non dimentichi le tre p. Preghiera , pace e povert. Noi dobbiamo camminare insieme].
Vostra Grazia, La ringrazio ancora per la Sua visita. Prego il Signore
affinch benedica abbondantemente
il Suo ministero, sostenendo Lei e i
suoi cari nella gioia e nella pace.
Amen.
cati si pongano al servizio degli interessi dei popoli e del bene comune dellumanit. Non possiamo tollerare pi a lungo che i mercati finanziari governino le sorti dei popoli piuttosto che servirne i bisogni,
o che pochi prosperino ricorrendo
alla speculazione finanziaria mentre
molti ne subiscono pesantemente le
conseguenze.
Linnovazione tecnologica ha aumentato la velocit delle transazioni
finanziarie, ma tale aumento trova
senso nella misura in cui si dimostra
in grado di migliorare la capacit di
servire il bene comune. In particolare, la speculazione sui prezzi alimentari uno scandalo che ha gravi
conseguenze per laccesso al cibo
dei pi poveri. urgente che i Governi di tutto il mondo si impegnino a sviluppare un quadro internazionale in grado di promuovere il
mercato dellinvestimento ad alto
impatto sociale, in modo da contrastare leconomia dellesclusione e
dello scarto.
Nel giorno in cui la Chiesa festeggia i santi Quirico e Giulitta, figlio e
madre che, sotto Diocleziano, lasciarono i loro beni andando incontro al
martirio, vorrei chiedere con voi al
Signore di aiutarci a non dimenticare mai la fugacit dei beni terreni e
ad impegnarci per il bene comune,
con amore di preferenza per i pi
poveri e deboli. Benedico di cuore
voi e il vostro lavoro. Grazie.