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LOSSERVATORE ROMANO
POLITICO RELIGIOSO

GIORNALE QUOTIDIANO

Non praevalebunt

Unicuique suum
Anno CLIV n. 149 (46.691)

Citt del Vaticano

gioved 3 luglio 2014

Governatorato, Segreteria di Stato e Istituto per le opere di religione

Si riducono gli aiuti dai Paesi pi ricchi

Tre temi
al Consiglio di cardinali

LAfrica nella morsa


dellindifferenza

Il Consiglio di cardinali riunito da


ieri, 1 luglio, a Santa Marta, e dei
lavori ha riferito oggi, 2 luglio, padre Federico Lombardi, direttore
della Sala stampa della Santa Sede.
Papa Francesco partecipa a tutte le
riunioni, e anche oggi, sospese come
ogni estate le udienze generali, ha
partecipato allintera riunione. Il Segretario di Stato, cardinale Pietro
Parolin, presente regolarmente alle
riunioni, e il Pontefice ha stabilito

che partecipi a pieno titolo al Consiglio, che ora conta dunque nove
membri.
Tre sono stati i temi principali sinora affrontati. Il Consiglio si infatti occupato di questioni relative al
Governatorato dello Stato della Citt del Vaticano, con laiuto in particolare del cardinale presidente Giuseppe Bertello. Quindi si soffermato sul lavoro e sullorganizzazione
della Segreteria di Stato, tema su cui

intervenuto il cardinale Parolin.


Infine stata approfondita la questione del nuovo assetto dellIstituto
per le opere di religione (Ior). Su
questo tema hanno partecipato alle
riunioni, in due tempi, anche i cardinali membri della commissione cardinalizia di vigilanza presenti a Roma (Santos Abril y Castell, Thomas Collins, Jean-Louis Tauran, oltre a Pietro Parolin).

A proposito di notizie diffuse dai


media in questi ultimi giorni, il direttore della Sala stampa della Santa
Sede ha rilasciato la seguente dichiarazione: Lo Ior si trova in un tempo di transizione e di sviluppo naturale e sereno. Il contributo del presidente Ernst von Freyberg continua a
essere profondamente apprezzato e
valutato molto positivamente. Ulteriori chiarificazioni sono possibili,
anzi verosimili, la settimana prossima, dopo lincontro del Consiglio
per lEconomia, che avr luogo sabato.
Padre Lombardi ha poi spiegato
concisamente lordine del giorno del
prossimo Consiglio dellEconomia,
che tratter degli statuti e del programma di lavoro, e che sar informato sugli sviluppi relativi allo Ior
e, da parte della Prefettura per gli
affari economici, sul bilancio del
2013 e su quello di previsione per
lanno in corso. Il direttore della Sala stampa della Santa Sede ha anche
annunciato che possibile prevedere
per la prossima settimana unimportante conferenza stampa durante la
quale saranno presentati argomenti
diversi, che attengono lambito delle
competenze del Consiglio e della
Segreteria per lEconomia, tra cui
anche lo Ior.
Il Consiglio continua i lavori
prendendo in considerazione e sviluppando sistematicamente le riflessioni gi avviate sui diversi organismi della Curia romana.

GINEVRA, 2. La morsa dellindifferenza attanaglia sempre di pi il


continente africano: i finanziamenti
dei Paesi pi ricchi volti a garantire
assistenza a milioni di persone povere e denutrite o malnutrite si
stanno esaurendo e le risorse sul
campo diminuiscono ogni giorno
di pi.
In un incontro tenutosi ieri a Ginevra, i dirigenti dellAlto Commissariato delle Nazioni Unite per i ri-

Al Baghdadi punta il dito contro gli Stati Uniti mentre rischia di finire in rissa la prima seduta del nuovo Parlamento iracheno

I miliziani dellIs minacciano un altro 11 settembre

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BAGHDAD, 2. Dopo lannuncio, in


questi giorni, della creazione di un
califfato (da Aleppo a Diyala, fino
alla periferia di Baghdad) il leader
dello Stato islamico (Is), Abu Bakr
Al Baghdadi, ha evocato ieri un altro incubo per lOccidente: un nuovo 11 settembre. Anzi, ha rincarato
la dose minacciando attacchi ancor
pi letali di quelli del 2001. Lobiettivo principale dei miliziani sono gli
Stati Uniti, i quali, ha detto Al Baghdadi, pagheranno un prezzo pi

alto di quello che hanno dovuto


pagare con Osama bin Laden. Il
leader dellIs ha poi invitato tutti i
musulmani a unirsi alla jihad nel
mese del Ramadan iniziato domenica scorsa.
Le minacce di Al Baghdadi sono
state formulate mentre lIraq anche
ieri ha dato prova, sul piano politico, di una forte disunione. Infatti
durante la prima seduta del Parlamento uscito dalle elezioni legislative del 30 aprile scorso, le fratture

politiche, confessionali ed etniche si


sono manifestate con evidenza.
La maggioranza di deputati sciiti
stata contestata dalle formazioni
sunnite e curde. La seduta si quindi conclusa in un clima arroventato:
si addirittura temuta la rissa tra
deputati delle diverse formazioni
politiche, hanno riferito fonti locali.
Era presente il premier Nouri Al
Maliki, da pi parti contestato. Finora i gruppi sciiti non sono riusciti
a trovare un accordo sul nome del
prossimo primo ministro, che per
convenzione, ricorda lagenzia Ansa,
deve essere sciita (sempre ammesso
che Al Maliki non venga riconfermato): mentre il presidente del Parlamento deve essere scelto tra i sunniti, e il capo dello Stato fra i curdi.
Intanto la prossima seduta per lelezione del presidente dellAssemblea
si svolger fra una settimana.
Sempre ieri lIran ha comunicato
che non invier truppe in Iraq, ma
solo armi: anche perch i suoi consiglieri sono gi da tempo dispiegati
nel Paese per addestrare le truppe
regolari e guidare il reclutamento di
decine di migliaia di miliziani sciiti
lealisti.
Nel frattempo lArabia Saudita ha
deciso di donare mezzo miliardo di
dollari per far fronte alla crisi, in
particolare per quanto riguardo gli
aspetti di carattere umanitario. Il
denaro non passer attraverso il Governo di Al Maliki, con cui Riad ha
rapporti tesi, ma tramite le varie
agenzie dellO nu.
Si segnala intanto che il numero
uno dellagenzia delle Nazioni Unite per le donne, Phumzile Mlambo
Nguk, ha espresso ieri la propria
condanna per gli attacchi contro
donne e ragazze in Iraq, con particolare riferimento a rapimenti, stupri

e matrimoni forzati messi in atto dai


miliziani. Prendere di mira le donne rappresenta una grave violazione
dei diritti umani ed una caratteristica comune dei conflitti in tutto il
mondo, con conseguenze devastanti
e durature per le vittime, le loro famiglie e la societ intera ha dichiarato Mlambo Ngcuka citata dallAnsa. Si stima che, da quando sono

scoppiate le ultime violenze in Iraq,


pi di un milione di persone siano
fuggite dalla loro casa alla ricerca di
luoghi pi sicuri: ed in questo
drammatico scenario, nel quale i talebani sono soliti infierire sugli sfollati con attacchi e imboscate, che le
donne si trovano particolarmente
esposte ad abusi e soprusi, ha ricordato Mlambo Ngcuka.

Nel mondo quasi sessanta milioni di bambini non scolarizzati

Istruzione negata
PARIGI, 2. Nel mondo ci sono oltre
58 milioni di bambini non scolarizzati di et compresa tra i sei e gli
undici anni e almeno un milione di
loro vivono in India, nonostante
New Delhi stia facendo grandi sforzi nel settore. Questi dati sono contenuti nel nuovo rapporto del-

lAgenzia per leducazione, la scienza e la cultura delle Nazioni Unite


(Unesco), pubblicato ieri. Nello
studio si calcola che nel 2011 in India i bambini non scolarizzati erano
1,4 milioni.
New Delhi tuttavia una delle 17
Nazioni che sono riuscite a ottenere

Pensiero occidentale
e modernit di Agostino

Due ragioni
e due follie
Momenti di tensione durante la riunione dellAssemblea (La Presse/Ap)

MARCO VANNINI

A PAGINA

fugiati (Unhcr) e del Programma


alimentare mondiale (Pam) hanno
denunciato che le difficolt nel
trovare finanziamenti, unite e aggravate da problemi logistici e di
sicurezza in alcuni Paesi, hanno determinato tagli nelle razioni alimentari fornite a quasi 800.000 rifugiati in Africa, con il rischio di
peggiorare i gi inaccettabili livelli
di malnutrizione acuta, ritardi della
crescita e anemia che colpiscono
soprattutto i bambini.
Rivolgendosi ai rappresentanti
dei Governi, il direttore esecutivo
del Pam, Ertharin Cousin, e lAlto
commissario dellUnhcr, Antnio
Guterres, hanno fatto un urgente
appello congiunto per ottenere 186
milioni di dollari dai Paesi donatori al fine di consentire a entrambe
le organizzazioni di ripristinare fino al dicembre 2014 la distribuzione di tutte le razioni e di prevenire
ulteriori tagli.
Ma lemergenza fame non riguarda soltanto lAfrica. Come riferisce il Pam, nel mondo una persona su otto affamata. Nei Paesi in
via di sviluppo un bambino su sei
sottopeso. Oltre ottocento milioni di persone, oggi, soffrono di disturbi legati alla malnutrizione.

Bambini seguono una lezione per strada a New Delhi

i migliori progressi negli ultimi dieci anni.


Combinata con la recente notizia che gli aiuti allistruzione sono
diminuiti ancora una volta, la mancanza di progressi contro la drastica
riduzione della scolarizzazione conferma i nostri timori: non vi alcuna possibilit che i Paesi raggiungano
lobiettivo
del
millennio
dellistruzione primaria universale
entro il 2015 ha sottolineato, attraverso un comunicato, Irina Bokova,
direttore generale dellUnesco.
Il documento programmatico
dellUnesco afferma che linversione
di rotta possibile e mette in luce il
successo ottenuto in diversi Paesi
che hanno fatto enormi passi in
avanti. Tra questi, Burundi, Yemen,
Ghana, Nepal, Ruanda, India, Iran
e Vietnam. Paesi nei quali allinizio
degli anni 2000 si trovava circa un
quarto dei bambini non scolarizzati
nel mondo, e che in poco pi di un
decennio sono riusciti a ridurre il
loro numero dell86 per cento: da
27 milioni a meno di quattro milioni. In Nepal, ad esempio, il 24 per
cento dei bambini non frequentava
la scuola nel 2000: questo tasso
sceso allun per cento alla fine del
2013. Nello stesso periodo, anche
nel Marocco il numero dei bambini
non scolarizzati diminuito del 96
per cento.

LOSSERVATORE ROMANO

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gioved 3 luglio 2014

Concordate misure con El Salvador, Guatemala e Honduras

Intervento della Santa Sede a Ginevra

Washington cerca intese


sui bambini migranti

La famiglia non deve essere divisa


o marginalizzata

WASHINGTON, 2. Il Governo di Washington ha concordato con quelli


di El Salvador, Guatemala e Honduras di adottare misure per bloccare il flusso di bambini soli che cercano di entrare negli Stati Uniti, ma
al tempo stesso per aumentare la
protezione allinfanzia nei tre Paesi
centramericani. Lannuncio stato
fatto al termine di un incontro al
quale hanno partecipato il segretario
di Stato americano, John Kerry, il
presidente salvadoregno, Salvador
Snchez Cern, quello guatemalteco, Otto Prez Molina, e il ministro
degli Esteri dellHonduras, Mireya
Aguero.
Kerry ha espresso la preoccupazione del suo Paese di fronte a quella che il presidente Barack Obama
ha definito unemergenza umanitaria. Come noto, nei primi sei mesi
di questanno sono stati fermati al
confine tra Messico e Stati Uniti,
52.000 minori, un numero doppio
di quello dellintero 2013, provenienti in massima parte dai Paesi
dellAmerica centrale e che hanno
attraversato il Messico. A questi si
aggiungono oltre trentamila donne
arrivate in territorio statunitense con
bambini piccoli. Proprio questa settimana il presidente Obama ha chiesto al Congresso di approvare uno
stanziamento di due miliardi di dollari per questa emergenza.

Pubblichiamo una nostra traduzione


italiana dellintervento pronunciato il
24 giugno a Ginevra dallarcivescovo
Silvano M. Tomasi, Osservatore permanente della Santa Sede presso lUfficio delle Nazioni Unite e le Istituzioni
Internazionali a Ginevra, alla 26
Sessione del Consiglio per i diritti
delluomo (Argomento n. 8: dibattito
generale).

Un particolare della barriera alla frontiera tra Messico e Stati Uniti

A preoccupare il Governo di Washington, come quelli dei tre Paesi


centroamericani, sono le condizioni
di estrema vulnerabilit di questi
bambini che lasciano il loro Paese in
cerca di un futuro migliore, ma che
finiscono quasi sempre vittime di
organizzazioni criminali. Gli unici
colpevoli di questo sono i trafficanti
che sfruttano i bambini ha detto

Kerry, che ha promesso sostegno


statunitense alle politiche in favore
dellinfanzia nei tre Paesi. Kerry ha
per chiesto agli interlocutori di
cooperare per contrastare le false informazioni che spingono i genitori a
far partire questi bambini, cio che
una volta arrivati negli Stati Uniti
saranno comunque accolti e avranno
una vita migliore.

Signor Presidente,
La mia Delegazione sostiene limportanza attribuita dalle Nazioni
Unite alla celebrazione del ventesimo anniversario dellAnno Internazionale della Famiglia. Di recente a
questo significativo evento stato
dato particolare risalto, il 15 maggio
2014, in occasione della Giornata
Internazionale della Famiglia, con il
tema: La famiglia importante per
il raggiungimento degli obiettivi
dello sviluppo. Di certo la scelta
del tema stata strettamente collegata alla Risoluzione 2012/2010
adottata dallEcosoc, che sottolinea
lesigenza di intraprendere azioni
concertate al fine di rafforzare politiche
e programmi incentrati sulla famiglia
quale approccio integrato e comprensivo
allo sviluppo; e invita gli Stati, le
organizzazioni della societ civile e
le istituzioni accademiche a continuare a fornire informazioni circa le
loro attivit a sostegno degli obiettivi e
dei preparativi per il ventesimo anniversario.

Colloquio
tra Kerry e Lavrov
sulla crisi
in Ucraina

Approvato un cambiamento che permetter di intervenire a sostegno di alleati sotto attacco

Tokyo allenta le maglie


della Costituzione pacifista
TOKYO, 2. Il Governo del Giappone
ha approvato un cambiamento
nellinterpretazione della Costituzione pacifista che permetter la cosiddetta difesa collettiva, ovvero la
possibilit di intervenire non solo di
fronte a unoffensiva diretta, ma anche a sostegno di alleati sotto attacco. Quali che siano le circostanze,
protegger i giapponesi e le loro pa-

Acceso
confronto
tra Onu
e Sri Lanka
COLOMBO, 2. Si inasprisce nello
Sri Lanka il confronto tra il Governo e lOnu, che intende aprire
al pi presto uninchiesta sui presunti crimini di guerra che sarebbero stati perpetrati contro i tamil.
Lindagine
dellapposita
commissione sullo Sri Lanka, nominata dallufficio dellAlto commissario dellOnu per i Diritti
umani (Ohchr), dovrebbe partire
ad agosto, difficolt permettendo.
Le autorit srilankesi hanno infatti annunciato che non permetteranno agli esperti delle Nazioni
Unite di condurre le loro ricerche
allinterno del Paese asiatico.
LOhchr non si mostrata particolarmente turbata, precisando
che user fonti sul campo per ottenere le informazioni. Non sar
la prima volta che uninchiesta
verr fatta stando fuori dallo Sri
Lanka, hanno fatto sapere.
La commissione intende accertare quanto realmente accaduto
durante lultima fase (maggio del
2009) della sanguinosa guerra civile contro i ribelli separatisti delle Tigri per la liberazione
dellEelam tamil. Lesercito di
Colombo accusato di avere deliberatamente ucciso i leader dei
ribelli che si erano presentati per
arrendersi. Il Governo ha sempre
negato, affermando, invece, che i
capi guerriglieri sono morti durante i combattimenti.

cifiche esistenze ha affermato il


primo ministro, Shinzo Abe, nellillustrare la riforma, siglata dopo un
confronto durato oltre un mese tra il
suo Partito liberaldemocratico e il
partner di coalizione, New Komeito.
Il capo dellEsecutivo ha tuttavia
voluto
tranquilizzare
lopinione
pubblica che la modifica costituzionale non porter il Paese a essere
coinvolto in campagne militari
allestero, come in Iraq o in Afghanistan. Questo fuori questione,
ha sostenuto Abe. Sar una misura
strettamente difensiva, volta a proteggere il nostro popolo ha assicurato il premier e non ricorreremo alluso della forza per difendere
forze straniere n cambieremo il nostro principio di non inviare truppe
allestero.
Non si sono fatte attendere le reazioni delle potenze regionali, a cominciare dalla Cina. Il portavoce
del ministero degli Esteri di Pechino
ha infatti messo in guardia Tokyo
da azioni che possano danneggiare
la sovranit cinese, la pace e la stabilit regionale, esortando il Giappone a rispettare le preoccupazioni
dei suoi vicini e trattare la questione
saggiamente. Il diritto di autodifesa collettiva non qualcosa che
pu essere esercitato in via indiscriminata in un altro Paese ha invece
commentato un portavoce del ministero degli Esteri sudcoreano.

ANKARA, 2. Il premier turco,


Recep Tayyip Erdoan, ha annunciato ieri la sua candidatura alle
elezioni presidenziali del 10 agosto
prossimo, che per la prima volta si
terranno a suffragio universale.
Lo ha confermato Mehmet Ali
Sahin, vice presidente e alto esponente di Giustizia e sviluppo
(Akp), il partito islamista di Erdoan, che appogger la candidatura. Erdoan 60 anni, alla guida della Turchia da undici come
capo dellEsecutivo dovr per
dimettersi dal partito per concorrere alla presidenza. Lattuale pre-

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Il premier giapponese Abe illustra i dettagli della modifica costituzionale (Afp)

Il premier turco Erdoan


si candida alle presidenziali

GIOVANNI MARIA VIAN


direttore responsabile

Carlo Di Cicco
vicedirettore

Piero Di Domenicantonio

sidente, Abdullah Gl , ha invece


fatto sapere che non si ricandider
per un nuovo mandato. Considerato da molti analisti lartefice dello sviluppo economico, ma criticato dalle opposizioni per la crisi di
Gezi Park, a Istanbul, Erdoan
secondo gli ultimi sondaggi pubblicati sui giornali dovrebbe essere eletto senza grandi sorprese
per cinque anni alla pi alta carica
dello Stato. In questo modo, diventer il leader turco pi a lungo
in sella dai tempi del fondatore
della Repubblica, Mustafa Kemal
Atatrk.

Servizio vaticano: vaticano@ossrom.va


Servizio internazionale: internazionale@ossrom.va
Servizio culturale: cultura@ossrom.va
Servizio religioso: religione@ossrom.va

caporedattore

Gaetano Vallini

segretario di redazione

Servizio fotografico: telefono 06 698 84797, fax 06 698 84998


photo@ossrom.va www.photo.va

Armi distrutte
in Bosnia
ed Erzegovina
SARAJEVO, 2. Nella fonderia di
Banja Luka, la seconda citt pi
grande nel nord della Bosnia ed Erzegovina, sono state fuse ieri oltre
1.200 armi raccolte tra la popolazione in varie parti del Paese balcanico.
D allinizio dellanno sono state cos
distrutte quasi 6.000 armi nellambito della strategia dellUe per la lotta
contro laccumulo illegale e il commercio di armi e munizioni nelle regioni sud-orientali del continente
europeo.

Segreteria di redazione
telefono 06 698 83461, 06 698 84442
fax 06 698 83675
segreteria@ossrom.va
Tipografia Vaticana
Editrice LOsservatore Romano

don Sergio Pellini S.D.B.


direttore generale

Questo Consiglio ben consapevole, Signor Presidente, dei dibattiti


intensi che si sono tenuti in questa
stessa sede sulla natura e sulla definizione della famiglia. Tali dibattiti
spesso hanno portato gli Stati a
concludere che la famiglia pi un
problema che una risorsa per la societ. Perfino il materiale delle Nazioni Unite preparato per celebrare
questo anniversario affermava: A
causa dei rapidi cambiamenti socioeconomici e demografici, le famiglie
trovano sempre pi difficile adempiere alle loro numerose responsabilit (http://undesadspd.org/Family/InternationalObservances/TwentiethAnniversaryofIYF2014.aspx).
La mia Delegazione ritiene che,
nonostante le sfide passate o anche
presenti, la famiglia sia, di fatto,
lunit fondamentale della societ
umana. D costantemente prova di
un vigore molto pi grande di quello mostrato dalle tante forze che
hanno cercato di eliminarla come
reliquia del passato, o come ostacolo allemancipazione dellindividuo,
o alla creazione di una societ pi
libera, ugualitaria e felice.
La famiglia e la societ, legate
luna allaltra da vincoli vitali e organici, hanno funzioni complementari nella difesa e nella promozione
del bene di ogni persona e
dellumanit (Pontificio Consiglio
per la Famiglia, Carta dei Diritti
della Famiglia, 1983). La dignit e i

KIEV, 2. Il segretario di Stato


americano, John Kerry, e il ministro degli Esteri russo, Serghiei
Lavrov, hanno avuto oggi un
nuovo colloquio telefonico, in cui
hanno espresso reciproche preoccupazioni sugli sviluppi della
grave crisi in Ucraina. Secondo
quanto reso noto dal dipartimento di Stato, Kerry ha lamentato
la scarsa collaborazione dei separatisti filo-russi nel rispettare la
tregua nellest del Paese, chiedendo al collega russo misure per
garantire il rispetto della tregua.
Da parte sua, Lavrov, secondo
quanto riferiscono autorevoli fonti da Mosca, ha definito distruttivo il comportamento dellUcraina nelle zone di conflitto e
ha nuovamente chiesto al capo
della diplomazia a stelle e strisce
di fare pressione sul Governo di
Kiev affinch metta a tacere le
armi.
Anche i leader dellUe hanno
definito i passi da compiere sulla
crisi in Ucraina, impegnandosi
se necessario a riunirsi in
qualsiasi momento per prendere
ulteriori, significative, misure restrittive. Lo ha detto stamane il
presidente del Consiglio europeo,
Herman Van Rompuy, esponendo davanti alla plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo i
risultati del recente vertice dei
Ventotto. Fonti diplomatiche
hanno frattanto confermato che i
ministri degli Esteri di Russia,
Ucraina, Francia e Germania si
incontreranno domani a Berlino.
E dopo la fine del cessate il
fuoco con i ribelli filo-russi,
nellest ucraino sono ripresi i
combattimenti. I militari di Kiev
hanno ripreso il controllo del valico di confine di Dovzgansky,
nella
regione
orientale
di
Lugansk, uno dei ventiquattro
valichi con la Russia esistenti
nellarea. Lo ha annunciato il
presidente, Poroshenko, che si
congratulato con le forze armate
per questa prima vittoria dal
riavvio delle operazioni militari
dopo la fine della tregua. Assieme a quelli di Izvarino e di
Chervonopartizansk, il valico di
Dovzgansky era uno di quelli che
lUnione europea aveva invano
sollecitato la restituzione entro
il 30 giugno alle autorit ucraine.

Tariffe di abbonamento
Vaticano e Italia: semestrale 99; annuale 198
Europa: 410; $ 605
Africa, Asia, America Latina: 450; $ 665
America Nord, Oceania: 500; $ 740
Abbonamenti e diffusione (dalle 8 alle 15.30):
telefono 06 698 99480, 06 698 99483
fax 06 69885164, 06 698 82818,
info@ossrom.va diffusione@ossrom.va
Necrologie: telefono 06 698 83461, fax 06 698 83675

diritti dellindividuo non vengono


sminuiti dallattenzione dedicata alla
famiglia. Al contrario, la maggior
parte delle persone trae una protezione unica, nutrimento ed energia
dinamica dallappartenenza a una
famiglia solida e sana, fondata sul
matrimonio tra un uomo e una donna. Inoltre, ampiamente dimostrato che il miglior interesse del bambino viene garantito in un ambiente
familiare armonioso, nel quale leducazione e la formazione dei figli si
sviluppano nel contesto dellesperienza vissuta con modelli basati sul
ruolo genitoriale maschile e femminile.
La famiglia la cellula fondamentale della societ, nella quale le
generazioni si incontrano, amano,
educano, si sostengono reciprocamente e trasmettono il dono della
vita, dove si impara a convivere
nella differenza e ad appartenere ad
altri (Papa Francesco, Evangelii
gaudium, n. 66). Questa comprensione della famiglia stata abbracciata attraverso la storia da tutte le
culture. Quindi, a buon motivo la
Dichiarazione universale dei diritti
delluomo ha riconosciuto alla famiglia fondata sul matrimonio tra un
uomo e una donna diritti e doveri
unici, profondi e assoluti, dichiarando: 1. Uomini e donne in et adatta
hanno il diritto di sposarsi e di fondare una famiglia, senza alcuna limitazione di razza, cittadinanza o religione.
Essi hanno eguali diritti riguardo al
matrimonio, durante il matrimonio e
allatto del suo scioglimento. 2. Il matrimonio potr essere concluso soltanto
con il libero e pieno consenso dei futuri
coniugi. 3. La famiglia il nucleo naturale e fondamentale della societ e
ha diritto ad essere protetta dalla societ e dallo Stato.
Signor Presidente, in occasione
della celebrazione di questo storico
anniversario, la Delegazione della
Santa Sede dichiara fermamente che
la famiglia ununit integra e integrale, che non deve essere divisa o
marginalizzata. La famiglia e il matrimonio devono essere difesi e promossi non solo dallo Stato, ma anche dallintera societ. Entrambi esigono limpegno deciso da parte di
ogni persona, poich a partire dalla famiglia e dal matrimonio che si
pu dare una risposta completa alle
sfide del presente e ai rischi del futuro (Pontificio Consiglio per la Famiglia, Famiglia e diritti umani,
2000). Il cammino da seguire viene
indicato dai diritti fondamentali
delluomo e dalle Convenzioni collegate, che assicurano luniversalit
di tali diritti e il cui valore vincolante deve essere preservato e promosso
dalla comunit internazionale.

Per aver corrotto un magistrato

Incriminato
lex presidente
Sarkozy
PARIGI, 2. Dopo 15 ore di fermo,
stato rilasciato nella notte e senza
alcuna restrizione lex presidente
francese Nicolas Sarkozy. A suo carico lapertura di uninchiesta: sospettato di aver usato il suo potere
per corrompere un giudice tramite il
suo avvocato al fine di ricevere informazioni riservate sulla sua situazione
processuale
nellaffare
Bettencourt, scoppiato nella primavera del 2010 e che aveva travolto
anche l'ex ministro del Lavoro ric
Woerth.
Questa situazione grave, i fatti
sono gravi ha dichiarato il primo
ministro francese Manuel Valls. La
cosa pi importante ha aggiunto
che la giustizia possa lavorare in
tutta indipendenza e serenamente, e
che si rispetti la presunzione
dinnocenza. I titolari dellinchiesta sono giudici indipendenti, non
il potere che chiede loro di fare
delle inchieste: agiscono ed esercitano la loro funzione in modo indipendente.

Concessionaria di pubblicit

Aziende promotrici della diffusione

Il Sole 24 Ore S.p.A.


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Ivan Ranza, direttore generale
Sede legale
Via Monte Rosa 91, 20149 Milano
telefono 02 30221/3003, fax 02 30223214
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Intesa San Paolo


Ospedale Pediatrico Bambino Ges
Banca Carige
Societ Cattolica di Assicurazione
Credito Valtellinese

LOSSERVATORE ROMANO

gioved 3 luglio 2014

pagina 3

Nellattentato terroristico compiuto in un mercato della citt di Maiduguri

Ucciso un giovane palestinese a Gerusalemme est

Vecchi e bambini
bersaglio di Boko Haram

Spirale di violenze
in Vicino oriente

ABUJA, 2. Nel nord-est della Nigeria


si susseguono, ormai in pratica ogni
giorno, le stragi provocate dagli attacchi e dagli attentati terroristici di
Boko Haram. Nessuno risparmiato
dai miliziani del gruppo islamista,
responsabile da cinque anni a questa
parte delluccisione di migliaia di civili, molto spesso cristiani, ma anche
musulmani che rifiutano il pervertimento feroce della loro fede.
Sono soprattutto vecchi, donne e
bambini le vittime dellultima strage,
provocata ieri a Maiduguri, la capitale dello Stato del Borno, che di
Boko Haram la roccaforte. Un furgone carico di esplosivo stato fatto
deflagrare in un affollato mercato
della citt. Gran parte dei venti morti e settanta feriti causati dallesplosione erano donne impegnate negli
acquisti, bambini che chiedevano
lelemosina o anziane che vendevano
frutta ai passanti. Lesplosione ha innescato anche un vasto incendio il
cui spegnimento stato ostacolato
dal tardivo arrivo dei vigili del fuoco, ma anche dal fatto che questi ultimi sono stati ulteriormente ostacolati dalla folla sconvolta che protestava per il loro ritardo.
Il nuovo atto di terrorismo, a conferma di un sistematico alternarsi di
attentati dinamitardi e attacchi armati, segue luccisione, domenica, di
decine di cristiani nigeriani in incur-

Ragazze filippine chiedono la liberazione delle duecento studentesse sequestrate ad aprile da Boko Haram (Reuters)

sioni di Boko Haram contro le chiese dei villaggi di Kwada, Kautikari,


Karagau e Ngurojina, sempre nel
Borno, gremite di fedeli per le funzioni festive. I miliziani del gruppo
islamista hanno dunque ripreso la
loro feroce azione diretta contro i
cristiani, riproponendo uno schema

che soprattutto nel 2013 aveva in


pratica colpito e insanguinato quasi
ogni domenica. Dopo aver avuto per
i primi anni come obiettivi soprattutto le strutture governative e gli
interessi occidentali, Boko Haram ha
infatti via via accresciuto la sua connotazione di terrorismo di matrice

fondamentalista islamica. Ma questo


terrorismo, come detto, non risparmia certo i musulmani, soprattutto
dopo che le autorit islamiche del
Paese hanno espresso a pi riprese
una ferma condanna dei metodi del
gruppo, negando la sua stessa appartenenza allislam.

TEL AVIV, 2. Tensione a Gerusalemme e in tutta la Cisgiordania a


tre giorni dal ritrovamento dei cadaveri dei tre studenti di una scuola rabbinica rapiti lo scorso 12 giugno. Questa mattina un giovane
palestinese di circa sedici anni
stato sequestrato e ucciso nellarea
di Beit Hanina a Gerusalemme est:
lo riferisce la radio militare israeliana. Il giovane, non ancora identificato, stato bloccato e sequestrato
mentre andava in una moschea. Il
suo corpo stato trovato unora
dopo in unaltra zona della citt. Il
presidente palestinese, Mahmoud
Abbas, ha subito condannato il gesto, chiedendo alle autorit israeliane di individuare gli assassini e
punirli. I sospetti stando a
quanto riportano fonti di stampa
si concentrano sui gruppi di coloni
ebrei attivi nellarea.
Migliaia di persone hanno partecipato ieri, a Nof Ayalon, ai funerali dei tre giovani rapiti e uccisi. Il
premier Netanyahu, che ha preso
parte alle esequie, ha ribadito che
la prima missione di Israele raggiungere gli assassini; tutti quelli
che hanno partecipato al rapimento
e alluccisione. Non ci daremo pace
ha ammonito non molleremo,
fino a quando non saremo arrivati
allultimo di loro: non importa dove si nasconda. Resta aperto, tut-

Vertice in Ghana dei ministri della Sanit dei Paesi colpiti dallepidemia

Posticipata la diffusione dei risultati per consentire il ricontrollo delle schede

LAfrica occidentale
cerca misure contro lebola

Voto della discordia


per il ballottaggio presidenziale afghano

ACCRA, 2. Ladozione di una strategia comune per contrastare lepidemia di ebola che da gennaio ha provocato centinaia di morti in varie regioni dellAfrica occidentale
lobiettivo di un vertice al quale oggi
e domani, partecipano ad Accra, la
capitale del Ghana, ministri della
Sanit di undici Paesi dellarea. Il virus si diffuso finora in Sierra Leone, Liberia e Guinea.
Lincontro segue di poche ore la
pubblicazione dellultimo bilancio
dellOrganizzazione mondiale della
sanit (Oms) sulla terribile febbre
emorragica, della quale non si conoscono ancora cure. Secondo lOms, i
decessi causati dal virus dellebola
sono stati almeno 467, 68 dei quali
nellultima settimana. I contagi fino-

Sollecitato
il rafforzamento
dei caschi blu
a Bangui
BANGUI, 2. Un appello ad accelerare i tempi del rafforzamento
della Misca, la missione nella Repubblica Centroafricana, deciso lo
scorso maggio dal Consiglio di sicurezza dellOnu, stato lanciato
dallesperta Marie-Thrse KeitaBocoum, incaricata di monitorare
la situazione dei diritti umani nel
Paese. Nel suo ultimo rapporto,
presentato a Givevra appunto al
Consiglio dellOnu per i diritti
umani, Keita-Bocoum avverte che
il perdurare di gravi violazioni di
tali diritti con le violenze delle
milizie belligeranti nel Paese e gli
spostamenti forzati di popolazioni rischiano di condurre alla divisione del territorio nazionale. La
minoranza musulmana si trasferita nelle regioni settentrionali o
si rifugia oltre confine. Nel documento, stilato dopo le sue due
ultime visite nella capitale Bangui
e in altre zone della Repubblica
Centroafricana, lesperta dellO nu
suggerisce di portare a termine il
dispiegamento delle forze di pace
a tutela dei civili, di fornire al
Governo di transizione tutta lassistenza tecnica necessaria per lottare contro limpunit, far funzionare la giustizia e ristabilire lautorit dello Stato, ma anche di
rafforzare le iniziative locali a favore della riconciliazione tra le
varie comunit locali.

ra sarebbero invece stati 759, 124 solo nellultima settimana, il che conferma purtroppo una violenta recrudescenza dellepidemia. Rispetto a
quanto comunicato dallOms il 24
giugno scorso, infatti, laumento dei
decessi stato del 38 per cento,
mentre quello dei casi di contagio
accertati stato del 27 per cento.
Per la prima volta, dallinizio
dellepidemia, lOms ha comunicato
anche statistiche dettagliate differenziando i casi confermati dai quelli
ancora solo sospetti nei tre Paesi. In
totale lOms ha stimato 759 casi di
febbre emorragica (544 confermati di
Ebola) di cui 467 decessi (291 confermati di Ebola).
Paradossalmente, questepidemia
in Africa occidentale si sta dimostrando meno mortale di quelle che
negli anni precedenti hanno colpito
altre regioni del continente (il nome
della malattia deriva da quello del
villaggio congolese di Ebola dove fu
individuata per la prima volta), ma
anche molto pi persistente.
A giudizio di molti osservatori,
peraltro, questo potrebbe essere determinato proprio dal fatto che il virus non si era mai manifestato in
Africa occidentale e che quindi i
Paesi dellarea, a partire dalla Sierra
Leone, dove lepidemia scoppiata
in gennaio, non erano quindi attrezzati per mettere in atto le misure di
profilassi necessarie a contenerla.

Votante afhgano alle urne

KABUL, 2. Si conferma tormentato


liter del ballottaggio per le presidenziali afghane, svoltosi il 14 giugno. Ieri la commissione elettorale
ha comunicato che la diffusione dei
risultati preliminari sar posticipata
per permettere un nuovo controllo
delle schede nei circa duemila centri
elettorali. Si tratta dellultimo capitolo, almeno fino a questo momen-

to, di una complicata storia cominciata quando uno dei due candidati,
lex ministro degli Esteri, Abdullah
Abdullah (laltro candidato lex
ministro delle Finanze, Ashraf Ghani), ha denunciato brogli e minacciato di non riconoscere il verdetto
della commissione elettorale da lui
definita illegittima. Solo dopo le
dimissioni di un alto funzionario di

questo organismo, Abdullah ha deciso di rientrare in partita. Ghani,


dal canto suo, sostiene che le procedure di voto sono state pulite. Al
primo turno Abdullah si era piazzato davanti a Ghani, ma poi, gli ultimi sondaggi hanno dato in vantaggio (di circa otto punti) lex ministro delle Finanze. Lesito, dunque,
si preannuncia assai incerto.

tavia, linterrogativo su quale sar


la reazione israeliana: se allargare o
meno le operazioni anche alla Striscia di Gaza, lanciando una massiccia operazione contro Hamas cosa che molti quotidiani nei giorni
scorsi avevano dato per scontata. Il
ministro degli Esteri, Avigdor Lieberman, ha sottolineato la necessit
di unoperazione militare di terra
contro Hamas. Altri esponenti del
Governo sono invece del parere
che sia necessario estendere gli insediamenti, lanciando nuovi piani
edilizi in Cisgiordania.

Battaglia
in Siria
tra gruppi
islamisti
DAMASCO, 2. Miliziani del gruppo islamista finora conosciuto
come Stato islamico dellIraq e
del Levante, e che di recente ha
cambiato il suo nome in Stato
islamico (Is), hanno assunto ieri
in Siria il controllo di Albu
Kamal, localit strategica al confine con lIraq, dopo tre giorni
di battaglia con altre formazioni
islamiste, in particolare quelle
del Fronte Al Nusra.
LIs ha potuto contare su rinforzi provenienti da oltre frontiera, a conferma del consolidamento sul terreno, almeno per il
momento, del califfato del quale
ha proclamato listituzione nei
territori occupati tanto in Siria
quanto in Iraq. Tale proclamazione, oltre che dalla comunit
internazionale nel suo complesso, stata dichiarata nulla anche
dalle altre formazioni ribelli di
matrice islamista riunite nellalleanza Majlis Shura Mujaheddin Al Sharqiya, che comprende appunto il Fronte Al
Nusra.
Nel porto italiano di Gioia
Tauro, intanto, stato avviato
questa mattina il processo destinato a distruggere larsenale chimico consegnato dal Governo
siriano alla missione congiunta
dellOnu e dellO rganizzazione
per la prevenzione delle armi
chimiche (Opac). Dopo un controllo degli ispettori dellO pac,
intorno alle otto del mattino
stato avviato il trasferimento del
materiale, arrivato a bordo del
mercantile danese Ark Futura
che aveva attraccato quattro ore
prima, sulla nave statunitense
Cape Ray attrezzata per la distruzione in mare aperto.
Lintera operazione di trasbordo dei container dalla Ark
Futura alla Cape Ray, costantemente monitorata dai tecnici
dellOnu e dellOpac, potrebbe
concludersi gi in serata, con
una netta riduzione, quindi, delle ventiquattrore di tempo originariamente previste.

Fabius propone una linea di credito di un miliardo di euro per le infrastrutture

Il Pakistan non far differenza tra miliziani

Parigi investe su New Delhi

Sempre pi incalzante
loffensiva per sconfiggere i talebani

Il ministro degli Esteri francese Laurent Fabius e il premier indiano Narendra Modi (Reuters)

NEW DELHI, 2. Gi alla vigilia della


visita a New Delhi, il ministro degli
Esteri francese, Laurent Fabius, aveva chiaramente espresso lauspicio
che la sua missione potesse favorire
un rafforzamento delle relazioni economiche fra India e Francia anzitutto sul piano economico e di progettazione. E le attese della vigilia sono
state confermate. Durante la sua visita, il capo della diplomazia francese ha infatti proposto alle autorit di
New Delhi una linea di credito di
un miliardo di euro per lo sviluppo
di infrastrutture eco-sostenibili e di
centri urbani nei prossimi tre anni.
Fabius ha indicato cinque aree di intervento per i progetti di cooperazione, tra cui la bonifica del fiume
Gange. Si stima che lIndia abbia
bisogno di un trilione di dollari per
modernizzare la rete stradale e ferroviaria, i porti e i servizi urbani.

ISLAMABAD, 2. Si fa sempre pi decisa loffensiva dellesercito pakistano


contro i talebani nel Nord Waziristan. Se ne avuta conferma ieri
quando il direttore dellufficio stampa dellesercito, il generale Asim
Baiwa, nel corso di un incontro con
i giornalisti a Islamabad, ha detto
che il Pakistan intende eliminare tutti i talebani, sia quelli buoni sia
quelli cattivi.
Il riferimento alla strategia, indicata allinizio delle operazioni (avviate il 15 giugno), secondo cui lala
cosiddetta moderata dei miliziani
non sarebbe stata investita dalloffensiva delle forze regolari. Ma sulla
base degli ultimi sviluppi sul terreno
sanguinosi attacchi sembra siano
stati compiuti anche dalle cellule
considerate meno estremiste si
deciso di non fare differenza nel

colpire i talebani. Si stima che finora


siano stati uccisi circa quattrocento
miliziani.
Commentando poi le operazioni
terrestri avviate luned nel capoluogo di Miranshah, il generale ha comunicato che stato scoperto un
grande laboratorio di fabbricazione
di ordigni rudimentali, i tristemente
noti Ied, che tante vittime stanno
causando anzitutto tra i civili pakistani. In questo laboratorio sono stati scoperti anche manuali di addestramento e altro materiale per perpetrare attentati. Il generale Bjwa ha
poi detto che Islamabad ha chiesto
laiuto delle autorit afghane per
catturare Fazlullah, ovvero il leader
del gruppo talebano Tehri-e-Taliban
Pakistan, che si nasconderebbe, secondo fonti di intelligence, nelle
province di Kunar e Nuristan.

LOSSERVATORE ROMANO

pagina 4

gioved 3 luglio 2014

Benin

la Costa Rica lunica vera sorpresa dei mondiali di calcio giunti ai quarti di finale

Sono stanche
le prime della classe
Nelle fotografie di Sheila McKinnon

di GAETANO VALLINI
ar crescere la consapevolezza sui diritti delle donne e sullurgenza di combattere con decisione le
disuguaglianze e le ingiustizie che le colpiscono nel mondo.
quanto si prefigge la mostra fotografica di Sheila McKinnon Born
invisible allestita al Museo di Roma in Trastevere: cinquanta immagini che, come si legge allinizio del
percorso, trattano delleredit del
silenzio, dellinudibile presenza di
ragazze e donne senza una voce;
anime ed esseri trascurati, i cui destini sono gestiti senza il loro consenso. Cinquanta foto che di fatto
vogliono contribuire a rompere il silenzio e lindifferenza. Perch guardi le donne ritratte e non puoi non
pensare alle bambine stuprate e uccise in India, alle moderne schiave,
vittime della tratta, sfruttate in lavori duri e pericolosi o nel turpe mercato del sesso, e alle innumerevoli
vessazioni e situazioni di dolorosa
sottomissione cui sono costrette
molte altre nel mondo.
Quello di McKinnon non tuttavia un lavoro documentaristico di
denuncia, ma concettuale, fatto sulle
singole immagini, ricche di colore e
spesso rielaborate, che nel loro insieme, pur partendo dalla realt,

insegnano come sottolinea la curatrice della mostra, Victoria Erics


a guardare a una reale possibilit di
libert, di pace e di divenire visibili. E lo fanno senza mostrare alcuna violenza o sopruso. La fotografa

D onne
senza voce
veste di colori inusitati, che gioca
con limprobabile e, senza sentimentalismi n retorica, sorridendo, invita al divenire. Sono ri-velazioni
dellinvisibile.
D allEtiopia allIndia, dal Mozambico alla Thailandia, dalla Tanzania al
Vietnam, dallo Yemen
Anche nelle situazioni pi difficili
ai Caraibi, ovunque
McKinnon abbia ri percepibile unoccasione
preso i suoi soggetti, i
di cambiamento
volti e i gesti delle
donne rappresentate,
Avvertibile in uno sguardo
siano bambine, giovani
oppure in un lampo di luce o di colore
o gi adulte, mostrano
un presente non facile,
ma soprattutto una
Musso, professore di sociologia del speranza di futuro che scardini i lemutamento e di sociologia dellarte gami con un passato doloroso. Un
alla Sapienza di Roma unim- passato evocato nelle singole inquamagine estratta dallombra, un di- drature attraverso quel contesto culsegno che prende gusto allidea del turale che fa da sfondo e nel quale
si svolge la vita delle
donne sin dalla nascita, generazione dopo
generazione.
Una catena che per, come sembrano
dirci queste fotografie,
pu essere spezzata.
Perch anche nelle situazioni pi difficili
percepibile unopportunit; uno spiraglio di
cambiamento avvertibile in un lampo di luce
o di colore, oltre che
in uno sguardo capace
di raccontare unesistenza.
La mostra Born
invisible si inserisce
tra le iniziative di
Women for Women
International, organizzazione di aiuto umanitario e cooperazione
allo sviluppo nata nel
1993 con lo scopo di
India
agire localmente in
aiuto delle donne in
situazioni di difficolt,
possibile, che si fa narrazione non in particolare dopo conflitti armati.
solo di ci che , ma anche Al momento opera in Bosnia ed
delleventuale, e dalloscurit estrae Erzegovina, Kosovo, Rwanda, Niunidea di riscatto, una progettualit geria, Afghanistan, Repubblica Dedel cuore. unimmagine che esalta mocratica del Congo, Iraq e Sud
laura degli esseri e delle cose, che si Sudan.
al contrario fronteggia lorrore della violenza che si trova appena sotto
la superficie con la bellezza che c
al di sopra. Quella che emerge da
queste fotografie scrive nel catalogo della mostra Maria Giovanna

di DAMIANO TOMMASI
andato tutto come
previsto: sono rimaste
in corsa le otto squadre che avevano vinto
i rispettivi gironi di
qualificazione. Le sorprese, quindi, sono quelle della settimana
scorsa, o meglio, la sorpresa. La
Costa Rica, infatti,
pu tranquillamente onorarsi gi del
titolo di squadra rivelazione di Brasile
2014 e non solo
perch ha ottenuto
con i quarti il miglior piazzamento
della sua storia calcistica ma perch si
qualificata pur essendo considerata
la cenerentola dellunico girone che
riuniva tre nazionali
vincitrici
di
un
mondiale:
Italia,
Inghilterra e Uruguay.
Ci aspettano ora
quattro partite che
prevedono gi un
percorso ben definito verso la finale.
Costarica e Belgio
proveranno da una parte a scardinare la pi probabile semifinale Argentina-Olanda e dallaltra
parte Colombia e Francia cercheranno di bloccare i pluridecorati Brasile e Germania.

E il Brasile ha forse
il suo pi temibile avversario
allinterno dello spogliatoio
lemotivit dei suoi ragazzi

Come stanno le pretendenti?


Sono stanche. Per la seconda
volta dopo il 1938 cinque partite
sulle otto di questo turno sono
finite dopo i tempi supplementari. La squadra che ha corso di
meno (considerando i chilometri
medi a partita) la Colombia,
che lunica ad aver vinto tutte
le partite nei novanta minuti regolamentari. LOlanda, miglior
attacco e peggior difesa, incontrer la Costa Rica, miglior difesa e peggior attacco: partita dal
risultato per nulla scontato. Fra
le nazionali ancora in gara, la
pi quotata nel ranking Fifa la
Germania (seconda) e, subito

Al festival fiorentino O flos colende ricostruite le feste popolari che i gesuiti organizzavano nelle missioni in Paraguay

Musica dalle Riduzioni


Il 3 luglio a Firenze, a Santa Maria del Fiore, la rassegna di musica sacra
O flos colende, giunta alla diciottesima edizione, propone una serata
dal titolo San Ignacio. Una festa nelle missioni gesuitiche del Paraguay.
Il programma esemplato su quello delle feste popolari che i padri gesuiti
organizzavano nelle loro missioni dellantica provincia del Paraguay, vasto
territorio oggi compreso tra Bolivia, Argentina, Brasile e Paraguay.
Sinizia con un canto processionale, cui seguono due villancicos (scritti
da Juan de Araujo e Roque Ceruti), semplici canti polifonici strofici in lingua spagnola, che furono esportati dalla penisola iberica nel cosiddetto
Nuovo Mondo e dove si contaminarono con elementi folklorici locali. Al
centro della serata, la rappresentazione di un dramma spirituale per soli e
orchestra dedicato al santo fondatore della Compagnia di Ges. Il dramma agiografico San Ignacio stato rinvenuto negli archivi appartenenti alle
antiche riduzioni gesuitiche di Chiquitos e Moxos, nella Bolivia orientale.
Si tratta sottolineano gli organizzatori del concerto dellunico dramma musicale pervenutoci dal territorio dellantica Repubblica Gesuitica
del Paraguay.
In gran parte unopera figlia della cultura barocca europea. In alcune
sezioni sono riconoscibili le mani di due compositori gesuiti che operarono nelle riduzioni sudamericane: litaliano Domenico Zipoli e lo svizzero
Martin Schmidt. Zipoli, nato a Prato nel 1688, dopo aver compiuto gli

studi musicali si
stabil a Roma per
alcuni anni, svolgendo il mestiere di
compositore e di
organista. Nel 1716
simbarc per la
Spagna e quindi
per lAmerica latina, al seguito di
una spedizione dei
padri gesuiti. Sbarcato a Mar del Plata, si stabil a CrLa dedica delle Sonate d'intavolatura di Domenico Zipoli
doba, la citt sede
del Colegio Maximo gesuitico della
provincia del Paraguay. Le sue musiche divennero presto note in tutte le
Riduzioni. In questa occasione si potr ascoltare anche un esempio della
sua produzione con lEnsemble Elyma, diretto da Gabriel Garrido e con la
partecipazione del Piccolo Coro del Melograno di Firenze.

dietro, il Brasile. La Germania


stata finora anche la squadra pi
corretta, con soli 37 falli commessi in quattro partite. La
Francia invece la nazionale
che ha cambiato maggiormente
volto rispetto al mondiale 2010:
solo quattro reduci contro gli
undici della Germania. Curioso
come otto degli undici schierati
nella partita Germania-Algeria
fossero in campo anche negli ot-

gi eliminato. La squadra di casa data come favorita ma nei


fatti non ha ancora convinto in
pieno: troppe partite sono rimaste in bilico fino alla fine e le
qualit tecniche e tattiche delle
squadre sono apparse livellate
verso lalto. Lo pensavo gi da
prima del mondiale. Colombia e
Belgio (insieme alla Svizzera) le

Giocatori della Costa Rica

tavi nel mondiale 2010. I numeri


dicono molto, ma non tutto. Il
Brasile grande favorito si trover, infatti, di fronte un avversario complicato: lemotivit dei
suoi ragazzi. E lArgentina deve
ancora capire se Messi-dipendente e, in questo caso, quanto
in alto il suo campione la pu
portare. E poi ci sono i ricorsi
storici. Il lato del tabellone dove
si trova la Germania sembra, ad
esempio, essere quello giusto,
quello da dove nelle ultime dieci
edizioni dei mondiali otto volte
uscita la vincitrice. Qui oltre a
Brasile e Francia c la Colombia, e oggi (2 luglio) ricorre il
ventesimo anniversario dellassassinio di Andrs Escobar, il
calciatore colpevole dellautogol che elimin la sua nazionale
nel mondiale giocato negli Stati
Uniti. Potrebbe essere questa
per i cafeteros la molla in pi per
far sognare il grande seguito di
tifosi accorsi in Brasile?
Personalmente ero e resto
convinto che questa edizione del
mondiale sar una sorpresa. Il
Brasile che, come detto, ha forse
il suo pi temibile avversario
allinterno del proprio spogliatoio, ha unintera nazione che
spinge e non ha pi da temere il
fantasma celeste dellUruguay,

avevo indicate come possibili


novit. E anche un amico esperto di calcio internazionale mi
aveva a suo tempo avvisato: Colombia e Belgio sono le squadre
con il miglior rapporto tra et e
qualit della rosa. Giovani e fenomeni insomma. Tutto per
pu succedere e, vista lesperienza degli azzurri, nessuno potr
stare tranquillo neanche nellaffrontare lormai ex cenerentola
Costa Rica.
Pensandoci bene potrebbe anche accadere che una finale entri
nella storia per i suoi tifosi speciali. Se Barack Obama si fatto fotografare sullAir Force
One mentre seguiva Stati UnitiGermania e il soccer ha spopolato nel Paese del baseball, del
basket e del football, e se lidea
del tifo contrapposto di Papa
Francesco e delle Guardie svizzere ha simpaticamente infiammato la vigilia di ArgentinaSvizzera, forse la vera sorpresa
potrebbe venire dai tifosi speciali della finale mondiale. Il tabellone potrebbe regalarci, infatti,
unArgentina-Germania che, con
due tifosi deccezione come
Francesco e Benedetto XVI, entrerebbe di diritto nella storia
del calcio.

Le periferie del mondo al Meeting di Rimini

La differenza
nello sguardo
Verso le periferie del mondo e dellesistenza. Il
destino non ha lasciato solo luomo il titolo
del Meeting per lamicizia tra i popoli che si
svolger dal 24 al 30 agosto a Rimini e che
stato presentato il 1 luglio a Roma. Tra gli
interventi quello dellarcivescovo Silvano Maria
Tomasi, osservatore permanente della Santa Sede
presso lUfficio delle Nazioni Unite e Istituzioni
specializzate a Ginevra, che, commentando il
tema scelto per ledizione 2014, ha sottolineato
che in un mondo come il nostro, in cui una
persona su sette un migrante, quello che fa la
differenza lo sguardo che si ha sulle cose, per
non scambiare unopportunit di bene e di
costruzione comune per una minaccia. Tra le
varie iniziative, il Meeting dedicher allantica
Siria la mostra Dal profondo del tempo:
allorigine della comunicazione e della comunit
e una serie di incontri. Lo spettacolo inaugurale
sar invece un omaggio a La strada di Federico
Fellini in occasione dei sessantanni del film.

LOSSERVATORE ROMANO

gioved 3 luglio 2014

pagina 5

C un atteggiamento sensato che riconosce i propri limiti


e non pretende di percorrere linfinito mare dellessere
E c chi finisce in un delirio di onnipotenza
cui si accompagnano spesso conseguenze funeste

Tolle lege (XIV secolo


Pavia, basilica di San Pietro in Ciel dOro)

Pensiero occidentale e modernit di Agostino

Due ragioni e due follie


di MARCO VANNINI
n una celebre pagina del libro ottavo delle Confessioni
Agostino racconta lepisodio
che, a Milano, lo condusse
definitivamente alla conversione. Mentre meditava e piangeva,
col cuore colmo di amarissima contrizione, dalla casa vicina gli giunse
una voce infantile che ripeteva una
canzoncina mai prima sentita: Tolle,
lege; tolle, lege; obbedendo a quella
voce come a un comando
divino, apr il volume delle
Epistole paoline che aveva
appena posato e lesse il primo versetto che gli cadde
sotto gli occhi. Era Romani,
13, 13-14: Non nella crapula
e nellubriachezza, non nella
lussuria e nellimpudicizia,
non
nella
discordia
e
nellinvidia: rivestitevi invece del Signore Ges Cristo
e non prendetevi cura della
carne per la concupiscenza. Questo fu per lui decisivo.
Tolle, lege, prendi, leggi, che anche il motto
dellordine agostiniano, il
titolo scelto per un libro recente (Francesca Campana
Comparini, Prendi e leggi. Il
pensiero dellOccidente tra ragione e follia, Roma, Castelvecchi, 2014, pagine 288,
euro 25). evidente che il
pensiero di Agostino gioca
qui un ruolo essenziale, dal
momento che per lautrice
rappresenta la forma pi
compiuta di quella follia
della croce che lunica

premessa capace di evitare che la ragione sfoci nella follia distruttiva.


La tesi di fondo del libro, infatti,
che lOccidente percorso per cos
dire da due ragioni e due follie, rispettivamente diverse, anzi opposte,
luna allaltra.
C una ragione sensata, che riconosce i suoi stessi limiti e non pretende perci di percorrere linfinito
mare dellessere, e c anche una ragione persuasa invece di poterlo tutto inghiottire. La prima lascia aperta
la porta alla fede e alla trascenden-

Quentin Massys, Erasmo da Rotterdam (1517)

za, preparandone anzi in qualche


modo lo spazio; la seconda, al contrario, ha come esito porre luomo al
posto di Dio, finendo cos in una
sorta di delirio di onnipotenza, e
dunque in una follia che la follia
tragica, cui si accompagnano spesso
conseguenze funeste nellambito politico e sociale, quando essa pretende
di conformare il mondo secondo i
propri megalomani disegni.
La follia scrive lautrice comincia quando il carattere strumentale della ragione diventa marginale
e si procede verso la sua assolutizzazione, ritrovandosi
sostanza del reale, lgos puro, non controllato, non pi
strumento, ma solo oggetto
privilegiato del sapere. lo
spirito che si avvolge su se
stesso, lidea che torna in s,
solo idea, pensiero puro.
La storia del pensiero ci
presenta, peraltro, anche
quella follia di cui fa lelogio paradossale Erasmo da
Rotterdam, come pure quella thia mana di cui parlava
Platone, ovvero la follia divina nelle sue varie forme, a
iniziare dalla follia damore,
attraverso le quali giungono
alluomo tutti i doni migliori da parte degli di.
Essa simile a quella mthe ok alghiston, thia, ebbrezza non irrazionale, ma
divina, come la chiama Origene, o ebbrezza sobria,
come gli fa eco Gregorio di
Nissa.
A queste nobili follie,
lautrice, riprendendo il tema paolino della stultitia
crucis, aggiunge la follia del-

la Croce, che costituisce un nuovo a cosa spetta decidere i fini per i


paradigma; al primato della raziona- quali la ragione deve poi servire colit quale filo rosso che accompagna me strumento?
In secondo luogo, lautrice polela storia dellOccidente viene anteposta unaltra logica, che non esclu- mizza contro quella ragione che atde la razionalit, ma ne ridimensiona traverso la filosofia dellessere ha siil suo aspetto fondante e le sue pre- tuato Dio in un determinato circuito, entro il quale gli ha consentito di
tese di carattere globale.
Il libro consiste di una serie di ca- muoversi, e le contrappone il Dio
pitoli che esaminano alcuni perso- della Bibbia ribelle a qualsiasi nornaggi potremmo dire alcuni tipi mativa, indisciplinato e indisciplina di questi diversi atteggiamenti filosofici: da
Heidegger a Nietzsche,
importante ripensare
a Pascal, a Machiavelli,
a Petrarca, allaverroiquanto il cristianesimo
smo latino e a Giacomo
debba alla filosofia classica
da Pistoia, fino a cone cosa sarebbe diventato senza di essa
cludersi appunto con
Agostino.
Non si tratta, peraltro, di un procedere storicistico, ancorch per cos dire a ri- bile, che sorprende tutti e sempre.
troso, giacch queste figure sono Ma questo Dio , di fatto, frutto dei
presentate nel loro significato pre- voleri e dei pensieri degli uomini:
sente, attuale, ovvero per quello che come Maritain ironicamente notava
possono significare per la nostra ri- a proposito di Barth, siamo sicuri
che chi parla della parola di Dio,
flessione.
Il percorso teoretico costruito non stia parlando invece della parola
dallautrice molto suggestivo, ma propria? Il primato della Scrittura
il primato della lettera che uccide (2
pone alcuni interrogativi di fondo.
In primo luogo: se la ragione ha Corinzi, 3, 6): al millenarismo di
da essere non assoluta, ma solo stru- Giovanni di Leida e dei fanatici di
mentale, pena lassumere necessaria- Mnster che dalla Bibbia deducemente una logica mondana, imma- vano la poligamia e soprattutto il
nentistica e dominatoria. E quindi comando di massacrare tutti i nemici

di Dio molto di pi che a Fichte e


alla filosofia romantica, di cui poco
o nulla sapeva, che Hitler si ispirava
per vagheggiare il suo terzo millenario regno.
Davvero latto puro di Aristotele,
senza fenditure e senza spazi per
laltro da s, deve esser visto come
manifestazione della follia, nel suo
senso deteriore? Aristotele follis, testa vuota, immanentistico e dominatorio? E, se da evitarsi il pensiero fascinoso ma pernicioso dellUno,
che domina, non si lascia dominare, perch non lascia nulla fuori di
s, oltre s, che dire di Plotino? Il
filosofo neoplatonico non solo
allinizio del cammino percorso da
Agostino, ma lo accompagna sempre, fino alla fine.
Come racconta il suo biografo
Possidio, di fronte alle sciagure causate dai vandali che stavano per
espugnare la sua Ippona, il vecchio
vescovo morente rispose citando le
parole di un saggio pagano: Non
essere grandi trovar grande che cadano gli alberi e le pietre e che i
mortali muoiano. Il saggio pagano
, nemmeno a dirlo, Plotino, e infatti senza i platonicorum libri Agostino
non esisterebbe e, insieme a lui, non
esisterebbe il Cristianesimo latino.
Questo, dunque, il punto cruciale.
Se la follia, con le sue espressioni,
non altro che la conseguenza di
aver posto il lgos a fondamento
dellessere, il primo follis sarebbe
Giovanni, dal momento che pone il
principio nel lgos. Ma possiamo
pensare il Cristianesimo senza il primato di Cristo/Lgos? Certo, il lgos
viene da Atene, non da Gerusalemme, e perci possiamo dire che il
merito pi grande del libro stia proprio nel costringere ancora una volta
a ripensare quanto il cristianesimo
debba alla filosofia classica e cosa
sarebbe diventato o rischi di diventare senza di essa.

Come Giuseppina De Muro salv a Torino numerosi perseguitati durante loccupazione nazifascista

La suora che gabb i carnefici


di GIOVANNI PREZIOSI
Per stroncare la guerriglia che aveva ripreso vigore sullonda delle agitazioni
operaie anche nelle vallate alpine piemontesi, i nazifascisti sferrarono una
violenta caccia alluomo. I rastrellamenti
culminarono il 27 giugno 1944 con la
deportazione di 14 prigioniere politiche,
tra cui Carolina Socco, Irma Itala Angiono, Lidia Beccaria Rolfi e la quindi-

I superiori mi informarono pi volte


del pericolo che correvo
Ma la mia vita votata alla carit
Come posso restare sorda al dolore?

cenne Natalina Bianco Giai. Prelevate


dalle carceri Le Nuove di Torino, furono caricate su un convoglio ferroviario
destinato a Ravensbrck.
In una relazione inviata al cardinale
Maurilio Fossati, suor Giuseppina De
Muro, superiora della sezione femminile
del carcere torinese, descrive lepisodio.
In un mattino piovoso arriva un tedesco con lordine di prelevare urgentemente 15 detenute: intima lapertura delle loro celle, rivoltella in pugno. Le riunisce e le spinge, cos impreparate e nello stato in cui si trovavano, su di un autocarro che le aspetta sotto la pioggia.
Sono dirette alla Caserma, Nizza Cavalleria per essere inviate in Germania come Volontarie lavoratrici! Senza porre
indugio, faccio raccogliere le loro pove-

re robe, vi aggiungo provviste di vestiario e di alimenti e con unautomobile di


persona amica, accorro con alcune mie
Consorelle alla Caserma dove possiamo
distribuire ogni cosa alle poverette che
ci abbracciano e ci benedicono, riconfortate, purtroppo avviate a un dolorosissimo destino.
Con il precipitare degli eventi, la curia torinese, guidata dal cardinale Fossati, cerc di aiutare perseguitati ed ebrei
a sfuggire alla deportazione. Fu allestita
una ramificata rete clandestina di assistenza che permise di nascondere, allinterno di conventi e istituti religiosi,
quanti erano braccati dalla Gestapo. Il
pericolo, tuttavia, era sempre in agguato, cos, quando qualcuno veniva comunque catturato, ci pensava suor Giuseppina a escogitare qualche stratagemma per salvarli perch la Carit non
pu sopportare con indifferenza i loro
patimenti, come era solita ripetere.
Le donne che hanno maggiormente
bisogno e che sento degne di aiuto e
particolare comprensione scrive la religiosa in una relazione del 22 febbraio
1946 sono le israelite, le pi maltrattate. Ne ho conosciute 138, prive di tutto,
ho conosciuto persino una mamma di
89 anni.
Tra gli altri episodi che videro protagonista laudace suora vincenziana,
quello che riguard il piccolo ebreo
Massimo Foa di appena nove mesi. Catturato a Canischio, nei presi di Cuorgn, dai militi della X Mas il 9 agosto
1944, insieme ai genitori, era finito in
cella con la madre, Elena Recanati. Da
qui, dopo otto giorni di reclusione, suor
Giuseppina riusc a farlo uscire di nascosto, avvolto in un fagotto di biancheria sporca destinato ad alcune lavandaie

Suor Giuseppina De Muro

esterne. Tra queste, la signora Clotilde


Roda Boggio, alla quale il piccolo fu
espressamente affidato.
Suor Giuseppina fu decisiva anche
per la salvezza del famoso violinista
ebreo Mario Zargani e di sua moglie
Eugenia Tedeschi, reclusi nel penitenziario torinese, a seguito di una delazione. I due figli riuscirono invece a evitare
larresto perch affidati, fin dal 1 dicembre 1943, al cardinale Fossati, che li
aveva messi al sicuro nel collegio salesiano di Cavagli, dove erano stati registrati con il nome di Roberti.
Ebbene, quando i due poliziotti che
stavano conducendo Zargani e sua moglie dalla questura al carcere, riconobbero il violinista, cercarono di rassicurarlo

dicendogli: Speriamo che ci sia una


persona. Perch se c forse potrete essere salvi. La loro speranza non and
delusa: appena entrati nellufficio matricole, infatti, il poliziotto si accost a
suor Giuseppina, sussurrandole qualcosa allorecchio. Fattasi largo tra i numerosi ufficiali presenti, la religiosa esclam: Datemi pure quella donna, di
quelle solite (...). Anche quelluomo il
solito delinquente che si fa prendere in
tutti i momenti!. Cos riusc a evitare
che la coppia fosse assegnata al primo
braccio.
Dintesa con il cardinale Fossati,
lastuta suora riusc quindi a ottenere
dal comandante del servizio di Polizia
di Sicurezza Tedesca Sipo-SD, il capitano Alois Schmidt, che i partigiani e gli
ebrei in precarie condizioni di salute
fossero ricoverati in ospedale. Tra i primi a usufruire di questa concessione vi
furono proprio i coniugi Zargani.
Scatt a quel punto la seconda fase
del piano. Saputo che dovevano essere
sottoposti a una visita medica, suor
Giuseppina procur a Mario la radiografia di un uomo appena deceduto di
tubercolosi. Dinnanzi alla lastra che segnalava la malattia a uno stadio avanzato, il medico, ritenendo che ormai gli
restasse poco da vivere, dispose che non
fosse incluso nella lista dei deportati.
Per salvare la moglie, invece, suor
Giuseppina riusc a coinvolgere le detenute. Una sera lasci le celle aperte:
tutte si lanciarono alla ricerca di mozziconi di sigarette, dai quali ricavarono
del tabacco che fecero ingoiare alla donna, insieme a un bicchiere di liquore. Il
risultato fu che, quando il medico la visit, il suo cuore era talmente su di giri
che fu disposto anche per lei il ricovero

allospedale San Giovanni Vecchio. Durante il viaggio, due poliziotti, istruiti a


dovere da suor Giuseppina, si allontanarono con una scusa, dando ai coniugi
la possibilit di fuggire. Quindi grazie allaiuto del direttore della filarmonica di Torino, Massimo Bruni, che aveva rapporti con i partigiani del Biellese
giunsero a Bioglio, dove furono ospi-

Il braccio della morte nei sotterranei delle carceri Le Nuove

tati nellIstituto delle Suore del Cottolengo fino alla liberazione.


Ebbi pi volte notizie del pericolo
che io correvo dai miei stessi Superiori
che mi riferirono parole significative
scrive suor Giuseppina e mi misero in
guardia: vidi farsi a pi riprese pi intensa la vigilanza attorno a me. (...) La
mia vita votata alla carit e come dunque potrei rimanere insensibile alle sofferenze dei detenuti, alle lacrime amarissime dei parenti?.

LOSSERVATORE ROMANO

pagina 6

gioved 3 luglio 2014

Delegazione del Pontificio consiglio al ritorno da una visita compiuta in Indonesia

Il vero nemico
del dialogo interreligioso
GIACARTA, 2. Il peggior nemico del
dialogo interreligioso la paura, che
deriva dalla scarsa conoscenza e
comprensione reciproca fra i vari
gruppi religiosi. Per questo giunta
lora di smetterla di usare termini
come maggioranza e minoranza, come invita a fare Papa Francesco: in
quanto esseri umani, siamo tutti fratelli. Parole di padre Miguel ngel
Ayuso Guixot, segretario del Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso, impegnato dal 22 al 27 giugno in una visita in Indonesia, il

pi popoloso Paese a maggioranza


musulmana del mondo.
A Giacarta, padre Ayuso Guixot
ha incontrato diverse personalit,
cristiane e non, manifestando apprezzamento
per
unesperienza
dalla quale ho ricevuto pi di
quanto mi aspettassi. Una visita
riferisce lagenzia AsiaNews caldeggiata dalla Conferenza episcopale locale, giunta a distanza danni
dal viaggio ufficiale compiuto dal
cardinale Jean-Louis Tauran, durante il quale il porporato sottoline

Mezzo secolo dellUnione delle superiori degli istituti femminili

A Taiwan
per un nuovo slancio missionario
TAIPEI, 2. La celebrazione dei cinquantanni di esistenza dellUnione delle superiore degli istituti religiosi femminili di Taiwan stata
loccasione, durante un incontro,
per approfondire i problemi che
oggi si trovano di fronte gli istituti
religiosi attivi nellisola e per prepararsi allAnno della vita consacrata che inizier in tutta la Chiesa
il 30 novembre, con rinnovato
slancio missionario.
Dopo mezzo secolo di cammino
riferisce Fides le congregazioni femminili di Taiwan associate
allUnione sono aumentate dalle
ventotto del 1964 alle attuali cinquantanove. E tutte le superiore
sono taiwanesi. Per quanto riguarda gli istituti religiosi maschili, i
superiori sono per met taiwanesi
e per met stranieri, ma comunque
radicati nella cultura e nellambiente locale. Gli istituti religiosi a
Taiwan si sono sempre dedicati soprattutto ai settori delleducazione,
dellassistenza sanitaria e del servizio sociale, e oggi si trovano ad affrontare numerosi problemi legati
ai cambiamenti sociali.
Durante lincontro stato osservato che la mancanza di vocazioni
alla vita consacrata stata determinata tra laltro dal crollo delle na-

scite e dallinvecchiamento della


popolazione, oltre che da un generale allontanamento dei fedeli dalla Chiesa e dallaumento dei matrimoni misti. Gli istituti religiosi
hanno fondato tante scuole, ma
oggi mancano gli iscritti addirittura negli istituti pubblici; i religiosi
stanno pensando di utilizzare questi edifici come case per anziani o
per altri tipi di servizio sociale.
Per promuovere il cammino vocazionale, in occasione dellAnno
della vita consacrata, lIstituto teologico dellUniversit cattolica di
Fu Jen organizzer un seminario
di studio a marzo 2015 dedicato alla vita consacrata.
Secondo le statistiche dellultimo Catholic Church Directory
Taiwan (2012), pubblicato dalla
Chiesa locale, i religiosi nellisola
sono 407, le religiose 1.033. La comunit cattolica (soprattutto grazie agli istituti religiosi maschili e
femminili) gestisce sei universit
con 57.702 studenti, due scuole
professionali con 2.972 iscritti,
trenta scuole medie con 59.264
allievi, undici scuole elementari
con 7.707 alunni, centocinquantacinque asili con 12.840 bambini,
dieci ospedali, sei cliniche e ventuno case per anziani.

che il dialogo interreligioso non


unopzione, ma una necessit. Nel
contesto di quella visita, il presidente del Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso ha potuto sperimentare che la maggioranza dei cittadini ha una visione moderata
dellislam; e che non mancano rapporti di amicizia profondi e frequenti fra leader cattolici e vertici
delle due principali organizzazioni
musulmane, il Nahdlatul Ulama e il
Muhammadiyah.
Ad accompagnare il segretario del
dicastero vaticano vi era anche padre Markus Solo Kewuta, indonesiano nativo dellisola di Flores,
addetto per lislam in Asia e nel Pacifico. Raggiunto da AsiaNews al
termine dellincontro alluniversit
Atma Jaya, a Giacarta, il sacerdote
ha sottolineato la grande ospitalit
mostrata dagli abitanti. Unimpressione confermata al termine dellincontro con alti esponenti musulmani, fra i quali Syarif Hidayatullah,
dellUniversit islamica di Giacarta,
e i membri del Consiglio degli ulama indonesiani.
Commentando la visita dei rappresentanti del Pontificio consiglio,
monsignor Johannes Maria Trilaksyanta Pujasumarta, arcivescovo di
Semarang e segretario generale della
Conferenza episcopale, ha detto che
la realt sul campo in tema di dialogo ben diversa da come appare
nei media. Solo lesperienza pu essere utile per comprendere la situazione. Un parere condiviso da padre Solo Kewuta, secondo cui
lobiettivo lo scambio di visioni
ed esperienze in particolare nel
campo del dialogo e della coesistenza pacifica nelle varie zone del mondo e soprattutto in Indonesia.
Susy Sanie, insegnante musulmana, ha sottolineato, nella sua esperienza trentennale, di aver sempre
potuto indossare lhijab senza per
questo essere vittima di emarginazione. E ha detto di sentirsi a casa
quando si trova allinterno dellateneo cattolico. Anche Carya, monaco
buddista, ha confermato il caloroso
benvenuto ricevuto; cos come
Bahren Umar Siregar, altro docente
musulmano, il quale ha affermato
che in questuniversit frequentata
in maggioranza da cattolici sono felice di essere presente come musulmano e grato per il rispetto che ricevo.
In Indonesia, dove si professa
musulmano l87 per cento della popolazione, i cattolici rappresentano
una minoranza composta da circa
sette milioni di persone, pari al 3
per cento circa degli abitanti. Nella
sola arcidiocesi di Jakarta, i fedeli
raggiungono il 3,6 per cento della
popolazione. La Costituzione sancisce la libert religiosa, ma la comunit cristiana a volte vittima di
episodi di violenza e intimidazione,
soprattutto nelle aree in cui pi
radicata la visione estremista dellislam, come ad Aceh. I cattolici sono una parte attiva nella societ e
contribuiscono allo sviluppo della
nazione e allopera di aiuti durante
le emergenze, come avvenuto in occasione della devastante alluvione
del gennaio 2013.

Morto Mahmoud Azab consigliere del gran imam dellal-Azhar

Testimone dellislam moderato


IL CAIRO, 2. Perdiamo un amico,
un apostolo del dialogo, un intellettuale illuminato: padre Jean-Jacques Prenns, direttore dellIstituto
domenicano di studi orientali a Il
Cairo, ricorda cos sul quotidiano
francese la Croix la figura di
Mahmoud Azab, consigliere del
gran imam dellal-Azhar per il dialogo, morto domenica scorsa allet
di 66 anni.
Specialista delle lingue della Bibbia e del Corano, Azab insegn
arabo e islamistica allIstituto nazionale delle lingue e delle civilt
orientali a Parigi e successivamente,
in Egitto, divenne uno dei principali
promotori del confronto interreligioso. Un impegno portato avanti, oltre che con padre Prenns, attra-

verso lamicizia con il gesuita olandese Christiaan van Nispen e la sua


partecipazione agli incontri della
Fraternit religiosa nella chiesa di
Santa Maria della Pace a Il Cairo.
Azab era considerato uno dei
pilastri del dialogo fra lUniversit
al-Azhar (fra i principali centri di
insegnamento religioso dellislam
sunnita) e la Santa Sede. Negli ultimi anni era divenuto consigliere del
gran imam dellal-Azhar, Amhed elTayeb, entrambi difensori si legge
su la Croix di un islam del giusto mezzo, lontano da ogni estremismo e da qualsiasi strumentalizzazione politica, e fautori in Egitto
delledificazione di uno Stato nazionale, democratico, moderno, costituzionale.

Preparato in Brasile il sussidio per la prossima Settimana di preghiera per lunit dei cristiani

Una donna
mi ha dato da bere
di D ONATELLA COALOVA
Io sono lacqua della vita: ho sete.
Io sono il pane della vita: ho fame.
Ancora vivo qui in mezzo al mio
popolo che soffre e muore. Restituisco le forze, faccio parlare il silenzio. La donna mi ha dato da bere.
Voglio essere per te acqua viva, pane di solidariet, di comunione e di
bellezza. Questa intensa preghiera
latinoamericana sintetizza i contenuti della prossima Settimana di preghiera per lunit dei cristiani, che
come sempre si terr dal 18 al 25
gennaio. Il sussidio, preparato in
Brasile, sintitola Dammi da bere,
prendendo spunto da un passo del
Vangelo (Giovanni, 4, 7), e propone
lincontro di Cristo con la samaritana come icona dellamore che abbatte ogni separazione dovuta a fattori confessionali, etnici o culturali,
come paradigma della misericordia
capace di trasformare in ardente discepola e missionaria anche la donna che aveva avuto cinque mariti.
La prima redazione del testo
stata curata da un gruppo di lavoro
scelto dal Consiglio nazionale delle
Chiese cristiane del Brasile (Conic).
Lelaborato poi stato riveduto dalla Commissione internazionale nominata dalla Commissione Fede e
costituzione del Consiglio ecumenico delle Chiese e dal Pontificio
Consiglio
per
la
Promozione
dellUnit dei Cristiani. La Commissione internazionale, in unapposita sessione, ha ricordato limpegno
del movimento ecumenico nel denunciare le violazioni dei diritti
umani che avvennero in Brasile dal

A difesa
della libert
religiosa
negli Stati Uniti
WASHINGTON, 2. Il Religious
Freedom Restoration Act (Rfra)
una delle tutele giuridiche pi
vitali della nostra nazione per la
libert religiosa e i diritti della
coscienza di ogni persona di ogni
fede. Per questo non va modificato o abrogato. quanto
chiedono i leader delle principali
confessioni religiose presenti negli Stati Uniti tra cui il presidente dellepiscopato cattolico,
larcivescovo di Louisville, Joseph
Edward Kurtz in una lettera
indirizzata ai membri del Congresso, in cui si torna a sottolineare limportanza della legge
sulla libert religiosa approvata
nel 1993 con il sostegno bipartisan.
Negli Stati Uniti, la libert di
religione ha sempre incluso, e deve sempre includere, il diritto di
vivere la propria fede e di agire
secondo la propria coscienza al
di fuori delle mura del proprio
luogo di culto, scrivono i responsabili religiosi ricordando
come per oltre due decenni il
Rfra abbia protetto gli americani di tutte le fedi dalle pressioni
del Governo. Tra i firmatari del
documento, rappresentanti delle
comunit battiste, presbiteriane,
avventiste del settimo giorno, luterane ed ebraiche.

1964 al 1985, durante il periodo della dittatura militare. Hanno collaborato alla stesura del sussidio anche
lUfficio regionale brasiliano del
Consiglio delle Chiese dellAmerica
latina, il Centro ecumenico di evangelizzazione, formazione e consulenza, e il Centro ecumenico di studi biblici. Questultimo celebrer i
suoi trentacinque anni di vita in occasione della ventesima assemblea
nazionale che si terr dal 14 al 16
novembre a Guarulhos, nello Stato
brasiliano di San Paolo, proprio sul
tema Dammi da bere.
Nel fluire della storia, i rapporti
fra le Chiese e le comunit ecclesiali
del Brasile sono passati dallaperto
conflitto alla convivenza e alla collaborazione. Durante la colonizzazione, i portoghesi, in base al sistema
del patronato, concepirono la difesa
del territorio come tutela, al tempo
stesso, della religione ufficiale, che
era quella cattolica, mostrandosi
ostili alla penetrazione di altre
confessioni nel Paese. Seguendo la Confessio Fluminensis, che era stata firmata da autorit politiche e
religiose, lammiraglio Nicolau Duranti Villegaignon pass per le armi
i suoi compatrioti, francesi ugonotti,
che si erano rifiutati di collaborare
con i suoi progetti, e condann a
morte i tre pastori che erano con loro. Fra questi ultimi si salv solo
Jacques de Balleur, che si rifugi in
un villaggio di gesuiti. Ma nel 1567
il governatore Mem de S lo mand
al patibolo come eretico. Tuttavia
continuarono a giungere piccoli
gruppi di coloni protestanti. Fra
preti e pastori le polemiche furono
vive, impastate di apologetica e di
pregiudizi reciproci. Nel 1720 fu
proibito lingresso in Brasile di qualunque persona che non fosse al servizio della Corona o della Chiesa
cattolica. Dopo il Trattato di alleanza, amicizia, commercio e navigazione firmato con lInghilterra
nel 1810, protestanti e anglicani iniziarono a godere di una parziale libert di espressione. Durante il periodo repubblicano, nel 1890, fin il
patronato e venne affermata la legittimit del pluralismo ecclesiale.
Anche in Brasile il movimento
ecumenico nacque allinterno del
protestantesimo, creando fra le sue
varie componenti legami di dialogo
e progetti comuni di azione. LAlleanza evangelica brasiliana venne
fondata nel 1903, su ispirazione del
metodista statunitense Hugh Tucker. Apr spazi per la collaborazione
nellevangelizzazione. Aveva delle
caratteristiche anticattoliche, che per non tutti condividevano. Dopo
questo primo organismo, via via ne
sorsero degli altri. Intanto iniziava a
diffondersi in ambito cattolico e
protestante una nuova sensibilit,
capace di sgretolare pregiudizi e diffidenze secolari, nella volont di
condividere un impegno comune a
favore dei diritti umani e di cercare
unautentica koinonia.
Nel 1982 nacque il Consiglio nazionale delle Chiese cristiane del
Brasile, di cui oggi fanno parte la
Chiesa cattolica, gli evangelici-luterani, gli episcopaliani-anglicani, i
presbiteriani uniti, la Chiesa siro-ortodossa di Antiochia.
Nel 2006, nella citt di Porto Alegre, si tenne la nona assemblea del
Consiglio ecumenico delle Chiese.
Ai tremila rappresentanti di quasi
trecentocinquanta comunit cristiane ortodosse, anglicane e protestan-

ti, il cardinale Walter Kasper, allora


presidente del Pontificio Consiglio
per la Promozione dellUnit dei
Cristiani, port il saluto di Papa Benedetto XVI.
Non va poi dimenticato che un
forte impulso al cammino ecumenico anche contenuto nei paragrafi
227-234 del documento di Aparecida, redatto al termine della quinta

Conferenza generale dellepiscopato


latinoamericano e dei Caraibi, riunitosi nel maggio 2007 nel santuario
della Vergine patrona del Brasile. In
esso, inoltre, al n. 379 scritto: La
nostra capacit di condividere i nostri doni spirituali, umani e materiali con le altre Chiese confermer
lautenticit della nostra nuova
apertura missionaria. Con evidente
riferimento alla questione delle sette
(in Brasile sono oltre ventimila e
hanno eroso dal 10 al 15 per cento
dei fedeli) al n. 159 si sottolinea:
La Chiesa non cresce per proselitismo, ma per attrazione.

LOSSERVATORE ROMANO

gioved 3 luglio 2014

pagina 7

Bilancio del piano pastorale della Chiesa cattolica in Slovacchia

Potenzialit
ancora da sfruttare

Carit sociale nelle periferie secolarizzate dei Paesi Bassi

La cosa
pi naturale del mondo
AMSTERDAM, 2. Lincoraggiamento
a essere una Chiesa in uscita, a
proiettarsi verso le periferie esistenziali, qualsiasi esse siano, che Papa
Francesco non si stanca di ripetere,
non resta lettera morta. Porta, anzi,
frutti visibili anche in una realt come quella dei Paesi Bassi, profondamente segnata dalla secolarizzazione, dove oltre il quaranta per cento
delle persone si dichiara non credente e dove la comunit cattolica
non arriva al trenta per cento della
popolazione. Accade nella diocesi

di Roermond dove, sollecitati dal


vescovo Franciscus Jozef Maria
Wiertz, negli ultimi mesi sono nate
numerose iniziative di servizio alle
persone in difficolt. In alcuni casi,
ad attivarsi sono state anche persone che si erano allontanate dalla
Chiesa ma che racconta Hub Vossen, del servizio diocesano Chiesa e
societ sono state colpite dalle
parole e dagli atti del Papa. Il carisma di questo Pontefice spinge le
persone a mettere a servizio i propri
talenti.

Campagna dei vescovi di Inghilterra e Galles contro leutanasia

Nessuna vita
indegna di essere vissuta
LONDRA, 2. Curare, non uccidere: questo lo slogan con cui la
Conferenza episcopale di Inghilterra e Galles lancia una campagna
contro il progetto di legge sul suicidio assistito, che il 18 luglio
prossimo sar discusso dalla Camera dei Lord. La proposta normativa permetterebbe al medico di
somministrare un farmaco letale ai
malati terminali che manifestino
una costante volont di porre fine
alla propria vita, purch in possesso delle loro facolt mentali e non
soggetti a costrizioni o pressioni.
Tale progetto di legge fortemente osteggiato dalla comunit
cattolica locale che ha, quindi, lanciato unapposita campagna: attraverso il sito carenotkilling.org.uk, i
fedeli sono invitati a esprimere il
proprio dissenso e a ribadire il valore sacro e inviolabile della vita
umana, dal concepimento fino alla
morte naturale. La Chiesa scrivono i presuli sostiene lalta
qualit delle cure per i moribondi
e della tutela per i deboli e i vulnerabili. Ribadendo che la vita

un dono di Dio e che il suicidio lincapacit di accettare tale


dono, la Conferenza episcopale
di Inghilterra e Galles sottolinea
tuttavia che chi uccide se stesso
deve essere trattato con compassione, non colpevolizzato, n tanto
meno incoraggiato o esortato. Infatti, la Chiesa insegna che uccidere deliberatamente qualcuno o
aiutarlo a porre fine alla propria
vita sbagliato, perch implica dare ad altri il potere sulla vita e sulla morte che, invece, spetta solo a
D io.
I presuli mettono anche in luce
tutti i punti controversi del progetto di legge: esso aumenta la pressione sulle persone vulnerabili,
per esempio anziani, malati e disabili, come se la loro vita non
fosse degna di essere vissuta; elimina ogni deterrente per chi fosse malintenzionato e volesse uccidere qualcuno per un guadagno
personale; pone un limite arbitrario, che in futuro potrebbe estendersi anche ai malati cronici e ai
disabili.

Nella diocesi di Roermond numerose erano le associazioni e le iniziative di carit esistenti e la ventata di
entusiasmo portata da Papa Bergoglio le ha certamente rinvigorite in
modo affascinante e sorprendente,
spiega Vossen allagenzia Sir. Avendo tuttavia verificato che in alcune
parrocchie nulla si muoveva,
monsignor Wiertz attraverso il messaggio dellAvvento 2013 ha chiesto
che nelle comunit locali nascessero
i gruppi di Papa Francesco, per
andare a cercare i bisogni sociali e
spirituali nel proprio ambiente; e vivere la vicinanza umana. Ha scritto infatti il vescovo: Il nostro compito come cristiani credenti di essere realmente vicini a tanti che non
vengono raggiunti dalleccellente
cura professionale degli enti pubblici ufficiali. E, parafrasando le parole di Papa Francesco, ha aggiunto:
La Chiesa non deve trincerarsi
allinterno delle proprie mura sicure,
isolandosi rispetto a un cosiddetto
mondo malvagio; essa deve, su richiesta del suo Signore, cercare in
particolare ogni persona ferita,
nellemergenza in cui lui o lei si trova. Per guidare le persone desiderose di rendersi utili, il servizio diocesano Chiesa e societ ha elaborato
il sussidio Vivere insieme: la cosa pi
naturale del mondo, in cui vengono
presentati venti piccoli progetti
diaconali. Ci si sta traducendo in
iniziative innovative nelle comunit
locali che offrono un contributo significativo alla coesione sociale. Ad
Heerlen, per esempio, un gruppo ha
tracciato la mappa sociale, scoprendo con grande sconcerto che
l89 per cento dei bambini vive in
una situazione di svantaggio. Attraverso colloqui esplorativi, il gruppo sta ora lavorando per definire un
progetto sulla povert infantile. Un
altro esempio a Limburg, dove cresce la solitudine degli anziani: stato istituito un servizio di assistenza
nelle case e negli ospedali. E a
Weert una grande chiesa, da qualche anno ormai chiusa e sconsacrata, stata intitolata Casa Papa
Francesco. Diventer una struttura
a servizio della citt e dei suoi bisogni sociali, educativi e culturali.

BRATISLAVA, 2. Famiglie, giovani e


persone socialmente emarginate sono state al centro del piano pastorale della Chiesa cattolica in Slovacchia per il periodo 2007-2013. In un
recente convegno svoltosi a ilina
sono stati analizzati i risultati ottenuti e si cercato di individuare gli
strumenti adeguati per affrontare le
sfide dei prossimi anni. A parte alcune tendenze negative in materia
di crisi demografica, la diminuzione
del numero dei matrimoni o il crescente tasso dei divorzi, negli ultimi
anni si riscontrano nel Paese anche
tendenze positive, come il miglioramento del tenore di vita degli abitanti, lattivismo dei laici cattolici e
la nascita di nuove comunit cristiane. Il piano pastorale appena concluso riferisce lagenzia Sir offre
gli strumenti per leggere la situazione e reagire nel modo giusto, permettendo alla Chiesa cattolica di
impegnarsi nei prossimi anni in un
dialogo concreto con il mondo contemporaneo.
Secondo monsignor Milan Chautur, vescovo di Koice per i cattolici
di rito bizantino e presidente del
Consiglio per la famiglia della Conferenza episcopale, ci sono alcuni
problemi cruciali che le famiglie slovacche devono affrontare: Lisolamento, soprattutto nelle grandi citt; il fatto che i giovani si sposano
senza una preparazione adeguata;
questioni riguardanti vari tipi di dipendenze; la violenza. Monsignor
Chautur vede le possibili soluzioni
focalizzate in particolare su alcuni
tipi di famiglie: quelle caratterizzate
da un ateismo pratico, le famiglie
incomplete, le famiglie indifferenti
alla fede, cos come coloro che cercano una dimensione spirituale nella
loro vita e hanno il desiderio di
condividerla con gli altri allinterno
delle comunit cattoliche.
Se la cura pastorale delle famiglie vuole trovare una qualche sistematicit sottolinea il presule ci
deve essere unistituzione in ogni
diocesi in grado di coprire tutte le
attivit a favore della famiglia. Questa idea ha gi trovato una risposta
consistente in diverse diocesi slovacche.
Una delle priorit del piano pastorale che mirano ad aiutare i
gruppi emarginati lo sviluppo di
organizzazioni di beneficenza e delle loro attivit, per rendere la societ pi sensibile e attenta nei confronti delle persone bisognose. Siamo giunti a conclusioni molto
interessanti in questo senso. Spesso
ha dichiarato monsignor Peter
Rusnk, eparca di Bratislava per i
cattolici di rito bizantino osserviamo unindifferenza nei confronti dei
bisognosi allinterno della Chiesa; i
nostri fedeli non sono disponibili ad
aiutarli, mentre molte persone che
non fanno parte della Chiesa cattolica portano avanti molte attivit
fruttuose per aiutare in questo campo. Dobbiamo prestare maggiore attenzione alla ricerca di volontari e
collaboratori a livello parrocchiale e
diocesano, al fine di creare una rete
che risulti vantaggiosa per coloro

Approvati gli statuti dellAssociazione internazionale esorcisti

Unopera di misericordia
Con decreto del 13 giugno 2014 la
Congregazione per il clero ha riconosciuto giuridicamente lAssociazione internazionale esorcisti (Aie). In
base al canone 322 paragrafo 1 del
Codex iuris canonici, ne ha infatti approvato gli statuti, conferendo allAie
personalit giuridica privata quale
associazione privata internazionale di
fedeli secondo il canone 116 paragrafo 2, con tutti i diritti e gli obblighi
stabiliti dal codice stesso.
Lidea di riunire in associazione
gli esorcisti venne in Italia a don
Gabriele Amorth, religioso della Societ San Paolo, negli anni ottanta
del secolo scorso. In quel periodo
infatti si andavano diffondendo le
pratiche occulte e un crescente
numero di fedeli, ritenendosi in
pericolo o minacciati, si rivolgeva a

esorcisti. Matur allora nel paolino


lidea di riunire gli esorcisti per
scambiare esperienze e riflessioni in
modo da poter offrire un aiuto pi
concreto ed efficace a quanti si rivolgevano loro. Nacque cos, il 4 settembre 1991, lAssociazione italiana
esorcisti.
Nel 1993 don Amorth e altri esorcisti italiani parteciparono a un convegno organizzato dallesorcista francese Ren Chenessau e dal teologo
Ren Laurentin. Lesperienza fu positiva, e venne ripetuta nel 1994 ad
Ariccia, dove si decise di dare continuit a questi incontri internazionali,
con cadenza biennale. Fu eletto presidente della struttura organizzativa
don Amorth e venne stesa la bozza
di statuto di unassociazione internazionale.

Il religioso italiano si dimise nel


2000, proponendo come successore
don Giancarlo Gramolazzo, religioso orionino che rest alla guida per
tre mandati successivi, impegnandosi
anche a redigere e a sottoporre alla
Santa Sede nuovi statuti per lassociazione. Morto nel 2010 don
Gramolazzo, il cammino stato
continuato dal cappuccino Cipriano
de Meo, presidente ad interim, al
quale nel 2012 succeduto come presidente padre Francesco Bamonte,
dei Servi del cuore immacolato di
Maria, esorcista nella diocesi di Roma.
Lapprovazione dellAie da parte
della Santa Sede motivo di gioia
non solo per noi associati, ma per
tutta la Chiesa afferma padre Bamonte, che ricorda come Dio chiami

alcuni sacerdoti a questo prezioso


ministero dellesorcismo e della
liberazione, con il compito di accompagnare con umilt, fede e
carit queste persone bisognose di
una specifica attenzione spirituale e
pastorale per sostenerle e incoraggiarle nel cammino della liberazione e per ravvivare in loro la
speranza.
Il presidente dellAie si augura poi
che altri sacerdoti si rendano conto
di questa drammatica realt, spesso
ignorata o sottovalutata. Infatti, anche lesorcismo una forma di carit, a beneficio di persone che soffrono; esso rientra, senza dubbio, tra le
opere di misericordia corporale e spirituale. Oggi lAie conta circa duecentocinquanta esorcisti in trenta
Nazioni.

che hanno bisogno dei nostri servizi. Per quanto riguarda invece
laspetto legislativo, la Chiesa in
Slovacchia consapevole della necessit di creare un flusso continuo

di aiuti sociali in stretta cooperazione con le autorit statali. Il nostro


potenziale grande conclude
monsignor Rusnk e dobbiamo
ricavarne il massimo.

Operative in sei citt specifiche agenzie del Service catholique

In Francia i funerali
non sono un business
PARIGI, 2. Sono sei in tutto il territorio francese le agenzie di pompe
funebri senza fini di lucro realizzate dal Service Catholique des
funrailles con lobiettivo di accompagnare le persone lungo il
tratto di vita pi doloroso: la perdita di un proprio caro e lorganizzazione del suo funerale. Un compito delicato che richiede molta
professionalit, vicinanza e, al tempo stesso, una grande maturit, e
che la Chiesa cattolica in Francia
gi da alcuni anni ha deciso di assolvere dando vita alle pompe funebri cattoliche al servizio delle famiglie in lutto.
Secondo lindicazione dei vescovi ci si adopera per fare di questa dolorosa occasione un momento di evangelizzazione e di profonda spiritualit. Le persone che si
rivolgono al Service Catholique
des funrailles vengono prese per
mano e accompagnate a elaborare
il lutto, a riscoprire i riti funebri
della Chiesa cattolica e a relazionarsi con la morte.
Si tratta di una realt che sta riscuotendo anche un certo successo
visto che, gi presenti dal 2000 a
Parigi, queste particolari agenzie si
sono nel tempo diffuse a Versailles, Marsiglia, Bordeaux, Lione e
Tolone, con la benedizione dei rispettivi vescovi.
Ogni struttura gestita da personale qualificato e salariato come in un normale servizio di pompe funebri e da volontari specificamente formati. Tutto si realizza
di concerto con i sacerdoti della
parrocchia e con gli operatori della
pastorale dei funerali delle singole
diocesi.
Il servizio offerto allinsegna
della sensibilit e della discrezione
dal momento in cui un interlocutore entra in contatto con la famiglia fino al giorno del funerale,
proponendo un percorso personalizzato e attento di accompagnamento.
Una delle nostre caratteristiche
ha spiegato allagenzia Sir Christian de Cacqueray, direttore e
fondatore del Service Catholique

des funrailles la dimensione


della relazione: significa che a
prendersi cura della famiglia non
sono vari uffici come succede nelle
grandi citt, ma ununica persona
che segue liter in tutti i suoi
aspetti creando in questo modo
una relazione profonda con queste
persone.
In tale clima di ascolto e di fiducia, insieme si decide come e in
quale forma dare laddio al proprio caro defunto. Spesso le famiglie non hanno alcuna idea dei riti
funebri per cui gran parte del lavoro che viene svolto dagli operatori proprio quello di condurre le
persone a scoprire la ricchezza della Chiesa.
I servizi forniti dagli operatori
del Service Catholique des funrailles prevedono la cura del defunto, la gestione delle procedure
amministrative, i contatti con la
parrocchia e i cimiteri, la preparazione e la pubblicazione di annunci sui giornali o linvio di annunci,
secondo i desideri espressi dai familiari.
I patti sono chiari sottolinea
de Cacqueray e le associazioni e
le cooperative che lavorano in queste agenzie di pompe funebri devono sottostare a una logica non
lucrativa. In particolare viene richiesto loro di sottoscrivere una
Carta nella quale si dichiara tra
laltro di essere coscienti e depositari di una missione specifica ricevuta dalla Chiesa. Tutto questo
comporta che la struttura deve
avere una gestione disinteressata, e cio portata avanti in maniera professionale mantenendo per
uno spirito non commerciale.
In Francia le esequie non sono
un business si legge nella regolamentazione del servizio, consultabile sul sito in rete ma unattivit di servizio inseparabile dal significato cristiano che gli operatori
vogliono darne. Pertanto, anzich
azioni commerciali, i servizi funebri sono al servizio delluomo e
della sua dignit e non fonte di arricchimento personale di dirigenti
o azionisti.

LOSSERVATORE ROMANO

pagina 8

gioved 3 luglio 2014

Nuovo osservatore
permanente
della Santa Sede
allOnu

Intervista al cardinale Jozef Tomko

I migliori anni
della mia vita
di NICOLA GORI
Il passo fermo, la mente lucida,
gli occhi penetranti. A novantanni
compiuti il cardinale Jozef Tomko
continua con serena imperturbabilit
il suo servizio alla Chiesa e alla Santa Sede. In questi giorni, tanto per
rendere lidea, stato inviato dal Papa in missione in Ucraina. Parlare
con lui significa rievocare la storia di
una buona parte della Curia romana. In questa intervista rilasciata al
nostro giornale il porporato ripercorre i passi del suo instancabile impegno.
Cinquantatr anni al servizio della
Curia romana non sono pochi...
Direi proprio di no. Il mio primo
incarico fu come aiutante di studio
della Congregazione del SantUffizio della fede. Entrai con un concorso nel mese di agosto del 1961.
stato lunico concorso della Curia
romana che io conosca. A quel tempo, era in atto la riorganizzazione
del SantUffizio e cos ho potuto vivere un momento molto interessante
del dicastero. Si cercava di mettere
in luce non solo la vigilanza sulla fede, ma anche la promozione della
fede stessa, quali finalit del dicastero. Fu allora che sono state introdotte le commissioni dottrinali presso le
Conferenze episcopali. Come organizzarle? Erano una realt da creare.
Ai vescovi spettava esercitare il loro
compito di maestri della fede, compito molto importante. Da Roma
giungeva la spinta in tal senso, cos i
presuli di tutto il mondo si sono resi
conto che si stava cercando di operare una sorta di decentramento. Fui
tra gli incaricati poi di organizzare
tecnicamente la Commissione teologica internazionale, collegata con il
dicastero. Non ne facevo parte, ma
ero segretario tecnico. Sono rimasto
per tredici anni al dicastero (che nel
1965 divent Sacra Congregazione
per la dottrina della fede), dal 1966
come capo ufficio della sezione dottrinale.
E dopo la Congregazione per la dottrina della fede?
Nel dicembre 1974 fui promosso
sottosegretario della Congregazione
per i vescovi. Si doveva valorizzare il
compito delle Conferenze episcopali

e far capire cosa voleva dire questa


realt. Ricordo che in quel periodo
abbiamo preparato insieme con la
Sacra Congregazione per i religiosi e
gli istituti secolari il documento sulla collaborazione tra vescovi e religiosi Mutuae relationes. A quel tempo il prefetto della Congregazione
per i vescovi era il cardinale Sebastiano Baggio, il quale su richiesta di
Giovanni Paolo II doveva proporre
una persona come segretario del dicastero. Il cardinale individu in me
la persona pi adatta. Ma il Papa gli
disse che per me aveva un altro progetto. E, infatti, il 12 giugno 1979, mi
affid l'incarico di segretario generale del Sinodo dei vescovi.
E quale fu limpatto con il nuovo incarico?
Quanto meno traumatico. Quando sono arrivato era gi stato annunciato che nel gennaio 1980 sarebbe stato celebrato il sinodo della
Chiesa in Olanda. Un sinodo a cui
avrebbero partecipato alcuni capi dicastero e i vescovi olandesi, ma in
una situazione estremamente drammatica per la fede in quel Paese. Ricordo che furono sedici giorni di discussioni quasi traumatiche e dolorose, perch venne fuori, con grande
schiettezza, una situazione non facile, con sintomi evidenti di una certa
divisione di vedute nellepiscopato.
Inoltre il cardinale Wadysaw Rubin, mio predecessore, mi aveva lasciato come eredit un altro sinodo
in programma, quello sulla famiglia,
svoltosi poi nellottobre di quello
stesso anno. La situazione della famiglia era molto delicata e gi si notavano segni di crisi, che poi sarebbero diventati sempre pi chiari. Ricordo che dovetti consultare molti
teologi e vescovi, sempre tenendo
conto delle indicazioni di Giovanni
Paolo II che aveva le idee chiare sulla famiglia. Egli aveva scritto un
opuscolo in polacco sul matrimonio
e sulla famiglia che ancora non era
stato tradotto in italiano. Io gi lo
avevo letto, quindi sono stato facilitato nel seguire la sua linea pastorale. Concluso il sinodo bisognava
preparare il documento postsinodale. E direi che non ha perso la sua
validit. Certo oggi la situazione generale cambiata ed in un certo
senso peggiorata. Per esempio il problema dei divorziati risposati non

era considerato centrale. Si discusse


poi su come presentare il documento
finale. Avrebbe dovuto essere un testo del Papa, ma lui insisteva perch
fosse un documento congiunto del
sinodo e del Papa insieme. E questa
caratteristica doveva apparire fin dal
titolo. Ci consultammo e la proposta
finale fu quella di chiamarlo esortazione apostolica e postsinodale, cos
da far capire che era legata al sinodo. Giovanni Paolo II ripeteva sempre che il sinodo era espressione della collegialit episcopale. Questa cosa gli stava molto a cuore. Nellottobre 1983 indisse il sinodo generale
ordinario su Riconciliazione e penitenza nella missione della Chiesa.
Lobiettivo era di salvare non solo il
sacramento della riconciliazione, ma
anche di avere una visione pi profonda e teologica della confessione.
E come accolse lincarico alla Congregazione per levangelizzazione dei popoli
proprio mentre era cos coinvolto nel lavoro sinodale?
Sono sincero: non me laspettavo.
Anche perch solo qualche giorno
prima il cardinale Agostino Casaroli
mi aveva chiamato per consegnarmi
un biglietto nel quale il Papa mi annunciava che intendeva nominarmi
cardinale nel successivo concistoro.
Pochi giorni dopo la notizia del trasferimento, che mi venne comunicata il 25 maggio 1985 mentre stavo facendo i preparativi per il sinodo
straordinario indetto per lautunno
1985 in occasione del ventesimo anniversario della chiusura del concilio
Vaticano II e di quello ordinario del
1987 sulla vocazione e missione dei
laici. Mi ricordo che quella notte
non dormii. Forse intuivo che da
quel momento iniziavano i sedici anni pi difficili della mia attivit in
Curia, ma anche i pi belli della mia
vita sacerdotale. stata unesperienza bellissima. Ho toccato con mano
la realt della Chiesa nelle missioni e
ho trovato una situazione molto varia. Cerano diverse scuole di pensiero teologico sulla missione, su cosa
fosse e cosa non fosse. Alcuni sostenevano che ci si doveva concentrare
sui problemi sociali e questo implicitamente avrebbe aiutato molto per
lopera evangelizzatrice. Poi cera il
problema di come dare una spinta
decisiva per la missione in Africa e
ancor di pi in Asia, perch era ri-

A novantanni il porporato slovacco inviato del Papa in Ucraina

Per celebrare la libert


Con grande gioia vengo da voi in questo venticinquesimo
anniversario dalluscita della vostra Chiesa dalle catacombe e del
rinnovo dellindipendenza dellUcraina. Ricordiamo anche il
dodicesimo anniversario della traslazione delle reliquie del beato
vescovo e martire Teodoro Romzha nella cattedrale di Uzhhorod.
Vi porto la benedizione apostolica del Papa Francesco. Con
queste parole il cardinale Jozef Tomko, prefetto emerito della
Congregazione per lEvangelizzazione dei popoli e inviato
speciale del Papa per le celebrazioni anniversarie nelleparchia
greco-cattolica di Mukachevo, ha iniziato lomelia, pronunciata
durante la divina Liturgia di rito bizantino-slavo, presieduta il 28
giugno scorso nel seminario maggiore di Uzhhorod. Anche se
vengo da Roma ha detto sono originario della vicina
Slovacchia; perci vengo tra voi come vicino nella lingua, nel
carattere, ma anche nella comune fede e carit. Lesempio e il
martirio del beato Teodoro Romzha, assassinato dai servizi segreti
sovietici nel 1947 e beatificato durante la visita apostolica in
Ucraina di Giovanni Paolo II il 27 giugno 2001, stato il tema
centrale dellomelia. La prima pietra sul suo cammino verso la
santit, ha ricordato il cardinale, fu posta dalla sua famiglia.
Romzha, ha spiegato, era felice di essere nato in una famiglia
povera, ma ricca nella fede e nel coraggio. Da qui linvito del
porporato ai genitori a non dimenticare che i figli sono la pi
grande ricchezza. I figli, ha aggiunto, saranno cos, come sono
i genitori. E per questo il vostro esempio molto importante.
Quindi ha ricordato che le parole del salmo 116 Signore, sono il
servo Tuo, figlio della Tua serva sono diventate il motto del
giovane sacerdote Teodoro. Esse raccolgono il segreto del suo
servizio episcopale. Cari fratelli sacerdoti ha poi proseguito
sapete bene come vogliono vedervi i fedeli: veramente santi,
pietosi, fedeli, umili, zelanti e dedicati al servizio. Proprio cos era
il vostro eroico sacerdote e vescovo Teodoro Romzha.
Ricordando il motivo della celebrazione ha cos proseguito:
Oggi ringraziamo Dio per il dono della liberta, cio quel
grandissimo e inestimabile dono di poter liberamente confessare
la propria fede. Per, ha poi ammonito il porporato, bisogna
essere consapevoli che la libert comporta anche la responsabilit.
Lo scopo della libert ha concluso il bene, non il male.
Quando scegliamo il male, questo non un segno della libert,
ma dellabuso della libert.

Il cardinale Tomko con Papa Francesco a Santa Sabina lo scorso 5 marzo, mercoled delle Ceneri

masta molto indietro. Ho cominciato


cos a viaggiare. Ho sempre ripetuto
che non potevo fare il prefetto restando nel mio ufficio. Sono convinto che la missione e levangelizzazione si fanno fuori.
Qual secondo lei la forza vitale di
una Chiesa locale?
Credo siano la crescita del clero
indigeno e anche limpegno e le attivit delle missionarie, le suore. Nella
mia esperienza le ho trovate di un
aiuto preziosissimo, perch si occupavano delle donne, del mondo femminile, e vi portavano lannuncio del
Vangelo attraverso le madri, le spose, promovendo la fede. Una presenza dunque molto importante la loro.
Come importanti sono soprattutto le
Pontificie opere missionarie, che sono uno strumento molto utile ed efficace per raggiungere gli obiettivi di
Propaganda fide.
Quanto tempo rimasto alla guida
della Congregazione per levangelizzazione per i popoli?
Ho fatto tre mandati a capo del
dicastero e iniziavo gi il quarto,
quando, il 9 aprile 2001, Giovanni
Paolo II mi ha liberato dallincarico.
Sono rimasto a riposo solo per pochi mesi, perch dal successivo 15 ottobre mi ha poi affidato la presidenza del Pontificio comitato per i congressi eucaristici internazionali. Ho
organizzato due congressi internazionali; uno in Messico a Guadalajara nel 2002 e un altro in Canada che
si svolto nel giugno 2008. Il 1 ottobre 2007, Benedetto XVI ha accolto
la mia rinuncia allincarico.
Ha mai pensato di scrivere qualche cosa sulle esperienze maturate a Propaganda fide?
Nel 2009 ho pubblicato in edizione italiana il libro Sulle strade della
missione. Era stato pubblicato in lingua slovacca e tradotto anche in inglese. il racconto delle esperienze
di viaggio dei sedici anni in cui sono
stato a capo della Congregazione.
Ho raccontato Paese per Paese le
mie esperienze con informazioni
geografiche, politiche, dati statistici.
Erano viaggi pastorali per istituire
nuove diocesi, per fondare nuove
chiese, seminari, centri educativi e
sanitari e viaggi di preparazione alle
visite del grande missionario Giovanni Paolo II. Solo per lAfrica ho
contato 52 viaggi, in Asia venti, oltre
a quelli in Oceania e in America latina, ma anche in Canada.

fie dei monti Tatra visti dai due lati.


Appena il Papa arrivato nel mio
ufficio, ha visto il volume e ha cominciato subito a sfogliarlo. Conosceva tutte quelle cime e si ricordava
di tutti i nomi. Lui mi parlava in
polacco e io lo capivo e rispondevo
nel dialetto della Slovacchia orientale, che ha una cadenza molto simile
al polacco. Tutti gli officiali erano
sulla porta incuriositi e cercavano di
capire che cosa si dicevano questi
due slavi che stavano chiacchierando
cos tanto.

Da Haiti al Palazzo di Vetro


dellOnu. Larcivescovo filippino
Bernardito C. Auza, finora nunzio apostolico nel Paese caraibico,
il nuovo osservatore permanente
della Santa Sede presso lO rganizzazione delle Nazioni unite.
La nomina pontificia stata resa
nota marted, 1 luglio. Monsignor Auza succede allarcivescovo
indiano Francis Assisi Chullikat,
che ha svolto la delicata missione
per quattro anni, dal 17 luglio
2010.
Nato a Talibon il 10 giugno
1959, monsignor Auza stato ordinato sacerdote il 29 giugno 1985
ed laureato in teologia.
Entrato nel Servizio diplomatico della Santa Sede il 1 giugno
1990, ha prestato successivamente
la propria opera nelle rappresentanze pontificie in Madagascar,
Bulgaria, Albania, nella sezione
Rapporti con gli Stati della Se-

Ha avuto mai limpressione di trovarsi


davanti a un santo?
Devo dire che mi ha sempre colpito molto la fedelt di Giovanni Paolo II e il suo amore alla Chiesa. Veramente era pronto a dare la vita per
la Chiesa e non si risparmiava assolutamente. Ho sempre ben presenti
le sensazioni che suscitava in me durante le udienze concessemi quando
ero prefetto di Propaganda fide. Ricordo i suoi gesti profetici durante il
pi lungo viaggio in cui lho accompagnato nel novembre 1986: ben 13
giorni in Asia e Oceania: Bangladesh, Singapore, isole Fijj, Nuova Zelanda, Australia e Seychelles. Ricordo un episodio sintomatico. Era gi
il quarto giorno del viaggio. Uscii
dalla mia stanza al mattino abbastanza presto. Nel corridoio incontrai il Papa, lo salutai e gli chiesi se
aveva dormito. Mi rispose che quella
era stata la prima notte in cui era
riuscito a non pensare e dunque a
dormire un po. Il cardinale Casaroli, quando si viaggiava con Papa
Wojtya, ripeteva un concetto scherzoso. Diceva: Che bella divisione
di lavoro abbiamo fatto: il Papa fatica e noi siamo affaticati.
E che ricordi ha di Benedetto

XVI?

Ho conosciuto Joseph Ratzinger


nel 1969. Nella Commissione teologica internazionale fra i trenta membri cerano, tra gli altri, Karl Rahner,
Yves Congar, e lui. Gli sono rimasto
molto legato. Lho incontrato anche
da cardinale, perch facevo parte
della feria quarta, cio della commissione dei cardinali membri della
Congregazione per la dottrina della
fede. Feria quarta fa riferimento al
mercoled, perch in quel giorno si
fanno le riunioni. Per capire quanto
eravamo legati basti pensare allincarico di fiducia affidatomi nella triste
circostanza della fuga di documenti.
Un caso comunque gonfiato in maniera esagerata dai media.

greteria di Stato e nella rappresentanza pontificia presso lOnu a


New York.
Durante il suo servizio come
consigliere di nunziatura al Palazzo di Vetro, fece parte del seguito
che accompagn Benedetto XVI
nella metropoli statunitense, in
occasione del viaggio internazionale dellaprile 2008. Pochi giorni
dopo, l8 maggio, Papa Ratzinger
lo ha nominato nunzio apostolico
in Haiti, elevandolo alla sede titolare di Suacia, con dignit di arcivescovo. Il successivo 3 luglio ha
ricevuto lordinazione episcopale.
Durante la permanenza a Portau-Prince ha vissuto la tragica
esperienza del terremoto che il 12
gennaio 2010 ha devastato Haiti.
In precedenza hanno ricoperto
lalto incarico di osservatore permanente allOnu monsignor Giovannetti (1964-1973), i cardinali
Cheli (1973-1986) e Martino
(1986-2002) e larcivescovo Migliore (2002-2010).

Il suo legame con Giovanni Paolo II


risale a molti anni prima del suo servizio alla Curia romana...

Un momento della visita dellinviato pontificio

Lho conosciuto quando era arcivescovo di Cracovia, e gi cardinale.


Veniva a Roma sia allistituto slovacco, sia alla Congregazione per la
dottrina della fede, per accompagnare il cardinale Stefan Wyszyski, primate di Polonia. Wojtya stava sempre un passo indietro. A quel tempo,
dovevo organizzare per continenti le
riunioni dei presidenti delle commissioni dottrinali delle Conferenze episcopali. Quella polacca era presieduta da lui. Le cose si svolgono con
tanta semplicit e naturalezza che
ovviamente subito ci si accorge se
una persona di grande valore.
Wojtya ha avuto contatti con la
Chiesa clandestina slovacca e ha ordinato vari sacerdoti. Gi questo ci
legava. La sua diocesi sta alla frontiera del mio Paese di origine ed
separata dai monti Tatra che per due
terzi sono in Slovacchia. Lui conosceva molto bene queste montagne.
Quando da Papa venuto a visitare
la Congregazione per i vescovi, io
avevo sul tavolo un libro di fotogra-

Il Circolo San Pietro per la solennit dei patroni di Roma

Fede vissuta nella carit


Un servizio alla persona del Pontefice, ma soprattutto ai poveri, nei
quali si riflette limmagine di Cristo, che deve essere prestato in
qualunque condizione, con animo
sereno, leale, amabile, sorridente. lo spirito che da 145 anni caratterizza la missione del Circolo
San Pietro, attraverso opere sempre
capaci di adeguarsi ai tempi. Lo ha
ricordato il vescovo Paolo De Nicol celebrando, luned 30 giugno,
la messa per lantico sodalizio, durante lannuale incontro nella solennit dei santi apostoli Pietro e
Paolo, patroni della citt. Nella
cappella del Coro della basilica Vaticana, i soci del Circolo si sono
riuniti per confermare la loro fede,
come dono prezioso da coltivare
con la preghiera, la celebrazione
dei sacramenti e la carit vissuta.

Unattivit che si concretizza in tre


cucine economiche per la distribuzione dei pasti agli indigenti, un
centro polifunzionale, un asilo notturno, un hospice per malati terminali, due case-famiglia, e vari progetti di solidariet internazionali.
Ciascuno di noi ha detto il presule allomelia chiamato a confermare la propria fede. Perch intrinseca alla fede la necessit di
provarla nel fuoco alla maniera
delloro nel crogiolo. Infatti solo
cos essa pu diventare testimonianza autentica. Da qui lesortazione conclusiva rivolta ai presenti
a vivere nella luce e nella verit di
Ges e ad affermare con il cuore e
con le opere la propria cristianit.
Al termine della messa, sono state
consegnate le onorificenze pontificie ad alcuni soci. (marco chiani)

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