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I SOFISTI

- V sec a.C.
- tesi di Protagora: discorso duplice, rendere forte il discorso pi debole come arte dei sofisti
- relativismo etico descrittivo -> teoria convenzionalista (natura imperfetta)
- teoria immoralista: non esistono il giusto e lingiusto in s; (+ risposte di Socrate)
a) il sommo bene la soddisfazione di tutti i desideri (S: un desiderio pu essere
appagato solo se gli viene assegnato un oggetto specifico)
b) il pi forte ha diritto a governare (S: la plebe pu essere pi forte del tiranno se in
grado di abbattere la tirannia)
c) buono ci che x ritiene sia buono (S: ogni bene che desideriamo pu essere
determinato solo specificando le regole che governerebbero il comportamento che
procurerebbe quel particolare bene).


SOCRATE
- filosofia come forma di vita
- aret = conoscenza del bene e del male; non pu essere insegnata


PLATONE (428-348 a.C.)
- divisione dellanima in tre parti: razionale, irascibile, concupiscibile

- fine dellazione = eudaimona

- la giustizia desiderabile per se stessa; questa lunica virt, se si sostiene lunicit delle
virt (altrimenti parla di diverse virt che coincidono con diverse forme di armonia)

- 4 diverse virt, particolari forme di equilibrio della parte dellanima di pertinenza della virt
stessa:
1) sapienza: capacit di cogliere le cose intelligibili e desiderio di riprodurre in s
larmonia dellanima del mondo (virt dei governanti)
2) fermezza: capacit di conservare un atteggiamento equilibrato su ci che il vero
bene per luomo attraverso dolore, sofferenza, piacere, paura (virt dei guardiani)
3) temperanza: accordo fra le parti circa lopinione su chi debba governare (tutte le parti
dello Stato)
4) giustizia: ognuna delle tre parti compie la sua funzione

- vita contemplativa come punto di arrivo del perfezionamento della virt

- il perfezionamento dellindividuo possibile solo nella citt ideale

- identit tra saggezza e sapienza -> letica non esiste come discorso autonomo


ARISTOTELE (384-322 a.C.)

1) filosofia pratica:
- indipendente dalla filosofia prima
- metodo dialettico a partire dalle opinioni e dai fenomeni (no scienza esatta)
- mira a sapere come dobbiamo agire, non alla contemplazione
- i principi della fp sono colti per induzione, sensazione o abitudine

1) Lazione:
- praxis # poesis (differenza nello scopo)
- volontaria # involontaria (problema delle azioni miste) -> lazione volontaria pu essere
oggetto di scelta se preceduta dalla deliberazione
- lanima divisa in 3 parti: vegetativa (non partecipa della ragione), appetitiva (desiderio,
emozione, capacit di deliberare: pu dare o negare assenso alla ragione -> allorigine
dellazione), razionale => la malvagit volontaria (cfr. Socrate)
- la scelta avviene su ci che gi stato deliberato; intelletto che desidera o desiderio che
ragiona (il desiderio educabile: attraverso labitudine a compiere azioni virtuose se ne
sviluppa la disposizione)
- deliberazione -> giudizio -> desiderio conforme alla deliberazione
- boulesis (contraddistingue la saggezza) = capacit di deliberare correttamente
- oggetto della deliberazione sono le cose che possono essere diversamente da come sono;
determina i mezzi non i fini
- 3 elementi dellanima che determinano lazione: sensazione, intelletto, desiderio
- debolezza della volont: vizio, bestialit o akrasia

1) La vita buona
- ciascuno cerca quella che considera la vita migliore; lo scopo da tutti ricercato
leudaimonia (autorealizzazione)
- eudaimonia = conduzione della vita secondo il bene e il bello (e per lintera esistenza)
ma oscilla tra una vita condotta secondo virt e una vita teoretica; sono utili anche i beni
esteriori
- leccellenza parte costitutiva della felicit
- Leccellenza del carattere sta nel giusto mezzo: la virt una disposizione concernente la
scelta consistente in una mediet rispetto a noi stessi, determinata in base a un criterio e
precisamente al criterio in base al quale la determinerebbe luomo saggio
- non c una singola propriet dellessere buono, non esiste il bene in s
- saggezza # sapienza (diversi oggetti)


DIOGENE (412-323 a.C.)

- askesis (esercizio): accettazione delle privazioni
- 4 dottrine ciniche:
1) individualismo etico: armonia con se stessi; antitesi tra legge della citt e legge della
virt;
2) equivalenza tra fatica e bene: ascesi; virt come azione: vita basata sulla rinuncia al
superfluo
3) superiorit dellanimale sulluomo: vive secondo natura, non viziato dagli artifici della
civilizzazione, quindi pi simile agli dei
4) paideia= processo che permette di trasformare lo schiavo in re


EPICURO (341-270 a.C.)

- prescrizione fondamentale: eliminazione del dolore
- piacere dinamico # piacere statico (assenza di dolore e di turbamento)
- il piacere misura
- 3 desideri necessari: vita, benessere corporale, felicit
- la ragione ha il ruolo di considerare oggetti lontani nel tempo, rendere possibile i piaceri
psichici, accettare i mali in vista di piaceri maggiori, far vivere il ricordo come esperienza
felice
- virt (come Platone): saggezza, autocontrollo, fermezza, giustizia
- beni pi importanti: amicizia e libert
- quadruplice medicina:
a) gli dei non sono da temere
b) non esiste unaltra vita
c) il piacere facile da ottenere
d) i dolori durevoli sono sopportabili, quelli intensi sono brevi


GLI STOICI

CICERONE (106-43 a.C.):
- allievo dello stoico Panezio
- trasformazione della dottrina stoica in una dottrina politica
- naturale socialit degli esseri umani -> virt sociali: giustizia e benevolenza
- legge di natura a cui le leggi positive si conformano
- diritto delle genti dove non c un diritto positivo (dedotto dalla natura)

SENECA (1 a.C. - 65):
- dottrina stoica come medicina dellanima

ZENONE (50-125):
- stoicismo: virt attraverso logica e fisica
- stoicismo: la passione il nemico; la filosofia la terapia dellanima
- fine della vita: assenza di conflitti interiori
- la virt il sommo bene, non un mezzo per la felicit

EPITTETO (50-125):
- bene e male sono solo morali
- lesercizio filosofico trasforma i mali in beni, lobiettivo la libert: libero chi vuole ci
che necessariamente accade
- anche la ragione pu essere sana o malata
- importanza della disciplina del giudizio: ci che ci turba non sono le cose, ma le
rappresentazioni che ci diamo delle cose
- il giudizio influisce su impulso allazione e desiderio

MARCO AURELIO (121-180):
- ripetizione di considerazioni che mostrino quali sono i giudizi erronei, al fine di estirpare le
passioni
- la Ragione universale che in noi sempre esposta allinfluenza delle rappresentazioni
inadeguate
- la ripetizione dei dogmi aiuta la pratica di tre virt (verit, giustizia, moderazione), che a loro
volta sviluppano oggettivit, consenso al destino, giustizia.


FILONE (20 a.C. - 45)
- sapienza = logos = Torah
- fede = virt

PLOTINO (205-270)
- idea del Bene come principio sia metafisico che etico: lUno origine di ogni cosa e
sommo bene
- Nous (forme ideali), Anima (intermediaria tra intelligibile e sensibile) e materia (altro
dallessere -> introduce il male nel mondo)
- lanima individuale collegata allanima universale ma ha anche una parte sensibile -> 3
uomini
- luomo intermedio (sede della coscienza) deve decidere tra le pressioni dellanima
corporea e quelle dellanima indiscesa -> duplice sentiero
- musica, bellezza, matematica, dialettica elevano al Bene -> vita intellettuale come la pi
felice e perfetta
- la virt un mezzo per il vero scopo che la vita buona, che si realizza nella
ricongiunzione piena dellanima con il Nous
- sfera pratica totalmente determinata da presupposti metafisici e/o religiosi
- schiacciamento delletica sulla teologia o sullesperienza religiosa e mistica (cfr.
filosofia cristiana)

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