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Letteratura Italiana Dal 1200 A Oggi PDF
Letteratura Italiana Dal 1200 A Oggi PDF
Letteratura
Italiana
dal 1200 a oggi
1
Il Pensiero
Indice
p. 5
p. 7
p.XX
p.XX
p.XX
p.XX
p.XX
p.XX
p.XX
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Premessa
Capitolo I
Capitolo II
Capitolo III
Capitolo IV
Capitolo V
Capitolo VI
Capitolo VII
Capitolo VIII
Capitolo IX
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Capitolo X
Capitolo XI
Capitolo XII
Capitolo XIII
Capitolo XIV
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Capitolo XV
Capitolo XVI
Capitolo XVII
Capitolo XVIII
Capitolo XIX
Capitolo XX
Capitolo XXI
Capitolo XXII
Capitolo XXIII
Capitolo XXIV
Capitolo XXV
Capitolo XXVI
Capitolo XXVII
Premessa
Uno dei problemi pi grandi, per chi studia, riuscire a fare una
sintesi degli argomenti svolti per fissare meglio i concetti principali.
In prima persona ho avuto bisogno di prendere appunti, in questo
caso di letteratura italiana. Perch, allora, non mettere a disposizione
di tutti questo capitale di sapere, facente tra laltro parte della storia
italiana?
Attenzione: non si tratta di un manuale, o di un libro di testo; e
questa non stata la mia intenzione. Sono nozioni varie, che hanno
bisogno di essere integrate con un buon testo specifico
sullargomento, ma che possono essere utilizzate per conoscere in
misura importante i personaggi e i movimenti pi rilevanti.
Il livello della trattazione si riferisce al triennio della scuola
secondaria superiore, ma (chiss?) potrebbe essere apprezzato anche
da ragazzi pi giovani.
Buona lettura.
lautore
Capitolo III
Guido Cavalcanti (1250 1300)
Tra gli autori pi caratteristici del Dolce Stil Novo c Guido
Cavalcanti. Proviene da una delle pi potenti casate della Toscana, e
per questo impegnato politicamente come guelfo bianco. amico di
Dante Alighieri, ma sar da lui mandato in esilio per motivi politici
(nel 1300) quando Dante priore delle arti e, in citt, scoppiano degli
scontri tra guelfi bianchi e neri, causati anche dal suo tentativo di
uccidere Corso Donati. Gli esiliati sono i pi violenti delle due
fazioni; per Cavalcanti previsto un breve esilio, poi rientra a
Firenze, ma vi muore poco tempo dopo di malaria.
La fazione bianca fa capo alla famiglia Cerchi: sono legati agli
antichi valori di societ, meno mercantile. Non accettano il legame
troppo stretto con il denaro, fonte di barbarie e decadimento sociale,
la mancanza di solidariet, lingiustizia. I guelfi neri, legati alla
famiglia Donati, si oppongono ai bianchi.
Capitolo IV
Letteratura comico-realistica
Si intende per letteratura comico-realistica tutta la produzione
letteraria, contemporanea allo Stil Novo, basata su unottica della
realt completamente diversa. Mentre gli stilnovisti, sullesempio
francese, esaltavano le virt astratte delle dame di corte (donna
angelicata), questi letterati si divertivano a rappresentare la realt
comera, concentrando la loro attenzione sulla vita reale, riportata
come effettivamente vissuta (dunque senza filtri di sorta) e talvolta
accompagnata da una spiccata ironia. Anche la situazione politica
diventa oggetto dellironia dei comico-realisti.
La donna, in questa concezione reale, non era certo un angelo
titolare dellamore pi puro, ma anzi un essere vivente con tutti i
difetti possibili e immaginabili.
Lo sviluppo di questo stile legato soprattutto agli ambienti
goliardici. La goliardia si sviluppa in questo periodo nelle comunit
universitarie, nelle quali gli studenti trascorrevano il tempo
divertendosi, bevendo e giocando.
Il pi famoso rappresentante del movimento, Cecco Angiolieri ,
trasse ispirazione proprio dal gioco per scrivere il sonetto Tre cose
solamente mnno in grado, nel quale esprime la sua preferenza per
tre soli elementi della vita: la donna, la taverna (il bere) e il gioco dei
dadi. Non potendo permettersele, inveisce contro il padre tirchio
tanto da volerlo morto ( tanto difficile toglierli un soldo di mano
che sarebbe pi facile per un piccolo uccello catturarne uno pi
grande). Laltro famoso sonetto Si fosse fuoco, ardere l mondo
mostra bene, invece, la diversa visione della donna: per s vorrebbe
Capitolo V
Dante Alighieri (1265 1321)
Universalmente riconosciuto come uno dei massimi poeti di
sempre, Dante Alighieri il massimo rappresentante del Dolce Stil
Novo: lui a definirlo con tale nome per la prima volta, nel canto
XXIV del suo Purgatorio.
Proveniente da una famiglia della piccola nobilt fiorentina,
Dante cresce studiando la cultura classica, in modo particolare il
latino e Virgilio (non pot studiare mai il greco, suo grande
rimpianto). Nel 1277 le famiglie Alighieri e Donati (potente casato di
guelfi neri) stipulano un contratto di matrimonio per Dante e Gemma,
che si sposano.
Purtroppo, nel 1275, avviene il primo incontro di Dante con
Beatrice, la donna che lo ispira e che ama segretamente. Il secondo
incontro nel 1283 (dopo che il poeta ha combattuto a Campaldino,
nel 1281, con i feditori a cavallo contro i ghibellini): ne nasce una
storia sentimentale e spirituale che segna Dante, poich Beatrice
diventa la musa ispiratrice dellamor cortese e spirituale per Dante.
Morendo presto Beatrice, Dante sconvolto si ritira nel convento di
Santa Croce a Firenze fino al 1290: studia San Tommaso, Cicerone e
Orazio, legge e traduce Virgilio. Qui scrive la Vita nuova, opera
dedicata a Beatrice, una specie di diario della storia amorosa tra
Dante e la donna fino alla sua morte e alla successiva rigenerazione
del poeta.
Lo studio di San Tommaso fondamentale nellopera di Dante.
La massima si crede per capire, si capisce per credere seguita alla
lettera dal poeta, anche in base alla scala medioevale che poneva la
teologia in posizione superiore rispetto alla filosofia (ancella della
teologia): quindi dalla teologia (dalla fede) discende tutto. Non c
ragione senza fede e non c fede senza ragione. Lintelligenza il
mezzo per disporre del libero arbitrio, ed quindi il dono di Dio per
il quale luomo lessere pi perfetto delluniverso: il libero arbitrio,
infatti, alla base della religione cristiana. Dante, credente, il
primo a battersi per un mondo meno legato al denaro, al commercio
(modello no-global).
Purgatorio
De monarchia
Gi dalla lingua in cui scritto (il latino) si capisce che questo
un trattato politico riservato agli esperti, e non di divulgazione. Si
intende monarchia come gestione politica dellimpero: analizzando
il rapporto tra papa e imperatore, Dante ritiene di dover delimitare i
campi di azione dei poteri delle due massime autorit (cio i loro
ruoli e competenze, senza prevaricazioni).
Lopera si compone di 3 libri.
Il primo libro una storia dellimpero e del perch debba essere
presente in Italia. Limportanza del potere imperiale (inteso come
personalit attente ai bisogni della gente) tale da essere necessaria
per portare giustizia e ordine.
Il terzo libro riservato ai rapporti tra papa e imperatore: due
potenze indipendenti, ma limperatore deve rispetto al pontefice.
De vulgari eloquentia
Questo trattato (in latino perch non divulgativo) scritto da
Dante per dimostrare che il volgare italiano lingua paritaria al
latino, e deve essere utilizzata in quanto tale. La volont del poeta
era di scrivere 4 libri, ma ne completa solo 1, lasciandone il secondo
a met (con tanto di frase in sospeso).
Il primo libro dedicato alla distinzione tra lingua madre
(imparata da bambino) e grammatica. La distinzione sta tra la lingua
parlata e quella studiata: la lingua madre parlata, ma non
conosciuta se non si studia a scuola. Unulteriore diversit risiede tra
la lingua parlata spontaneamente e la lingua scritta. Lo scopo di
fondo dellanalisi dantesca che, essendo il volgare appena nato,
necessita di essere conosciuto nella sua struttura.
Per far ci, riportata la storia dellorigine della lingua e
lanalisi dai testi sacri: allinizio (dice la Bibbia) tutti parlavano
lebraico, poi fu costruita la torre di Babele e si ebbero tante lingue
diverse. Dopo aver giustificato la differenziazione in lingue e aver
analizzato quelle extraeuropee, si sofferma sui tre ceppi linguistici
europei:
lingua doc (provenzale)
lingua doil (francese del nord)
lingua del s (italiano)
Dante si sofferma su di loro perch titolari di produzioni
letterarie.
Riguardo il volgare, ne d tre definizioni:
aulico: elegante, raffinato, degno di essere parlato e ascoltato a
corte;
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Capitolo VI
Francesco Petrarca (1304 1374)
Francesco Petrarca nasce ad Arezzo il 20 luglio del 1304. Il
padre, notaio guelfo bianco, amico di Dante Alighieri; sar poi
trasferito alla corte di Avignone. Petrarca trascorre cos gli anni
dellinfanzia e della prima adolescenza in Francia, dove compie i
primi studi. In seguito a Bologna per studiare giurisprudenza,
nonostante lamore per i classici: per questo, entra in un Ordine
Minore, cos da avere uno stipendio senza dover occuparsi
obbligatoriamente delle anime altrui.
Petrarca, al contrario di Dante uomo del comune, si proietta
verso il futuro, con caratteristiche dellUmanesimo e del
Rinascimento. intellettuale di corte, ama la vita lussuosa; protetto
dai Colonna di Roma, e pu approfondire gli studi nella loro
biblioteca; ambizioso e amante dei riconoscimenti (ottiene la
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Petrarca
medioevale-comunale
Umanesimo (1300)
(1200)
verso il futuro
Impero
portatore
di vita cosmopolita
giustizia
confronto con altre culture e
correttezza del Papato
situazioni sociali
certezze
cultura provenzale
libero arbitrio
ama viaggiare e essere ospite
esilio come umiliazione
delle
grandi
corti
(cortigiano)
ma
con
propria libert
non vuole onori
ama gli onori (Roma, Parigi):
grandissima autostima
vede Cola di Rienzo come
capace di riportare la
repubblica: lo sostiene
solo scrivendo
Cicerone, Virgilio
ritiro da vita attiva in
otium
(Valchiusa,
Provenza, Padova): dedica
totale allo studio
padre della FILOLOGIA:
studio
studio preciso del costrutto
della parola e del suo
significato e derivazione
(contesto letterario), nel
latino
papato impero
non pi ottica politica papato
politica
impero
latino medioevale, volgare latino classico, volgare
1. Vita nuova (canone POETA LIRICO (poesia
produzione
stilnovista superato)
soggettiva)
2. Divina Commedia
non poesia lirica
La produzione di Petrarca in volgare e in latino classico.
LAfrica la storia di Scipione lAfricano. Il Secretum (Il Segreto)
ispirato allo studio di SantAgostino, mentre lopera pi famosa
resta il Canzoniere.
Secretum
Il segreto sarebbe quello del cuore di Petrarca. Lautore
immagina di avere un incontro con SantAgostino, che ha affascinato
Petrarca per Le confessioni, lopera in cui il santo rivela il suo
dramma e i suoi dubbi di cristiano, di uomo peccaminoso poi
convertito (e santificato) che si confessa. Il dubbio di SantAgostino
assimilabile a quello petrarchesco.
Il faccia a faccia con SantAgostino svolto alla presenza di una
donna, personificazione della Verit; Petrarca deve rispondere alle
accuse del santo. Nel III libro gli sono comunicati i suoi difetti pi
grandi:
laccidia;
lamore per Laura e per la gloria.
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Capitolo VIII
Umanesimo
Si intende con Umanesimo la rivalutazione dello studio della
produzione classica greca e latina (studia humanitatis) e la ricerca dei
testi antichi (humanae litterae) in giro per lEuropa. LUmanesimo
Capitolo X
Ludovico Ariosto (1474 1533)
Ludovico Ariosto collocabile tra Umanesimo e Rinascimento: i
suoi tratti caratteristici, dunque, sono ibridi. Si tratta di un esempio
dintellettuale cortigiano (fu tale a Ferrara), anche se non per libera
scelta ma per necessit.
Reggio Emilia, sua patria, si trovava sotto la signoria degli Este
di Ferrara; suo padre funzionario del duca dEste. Nonostante fosse
destinato agli studi di diritto (per fare carriera giuridica a corte),
amava lo studio del mondo classico, del latino, della poesia, della
scrittura.
Nel 1500 il padre muore e, essendo il maggiore di 10 fratelli, ne
deve fare le veci, garantendo la dote alle sorelle. Per finanziarsi, va a
servizio come segretario presso il cardinale Ippolito dEste,
controvoglia. Diventa cos uomo di corte, ma scopre tutte le difficolt
di quel mondo. Parla malissimo del trattamento che gli riserva il
cardinale: gli deve far da cameriere, lo deve vestire, deve accudire i
cavalli.
In seguito viene usato come ambasciatore presso Giulio II (il
papa battagliero) da Alfonso dEste; peccato che il papa trattasse
malissimo gli ambasciatori, cosicch in Ludovico costante la paura
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Orlando furioso
Definito poema di una vita perch scritto in oltre 20 anni con
continue rivisitazioni del poeta, lOrlando furioso un poema epicocavalleresco, perch basato su guerre e su imprese cavalleresche e
amor cortese. Si tratta del capolavoro di Ariosto, che si basa sui cicli
bretone e carolingio e sullunione delle loro caratteristiche:
ciclo bretone: Carlo Magno e i suoi paladini (Orlando,
Rinaldo); scontro con gli arabi (mori dAfrica);
ciclo carolingio: amore, magia, maghi ed elementi
soprannaturali.
Nel 1400 cera gi stato un recupero di questi cicli con la stesura
di poemi, che venivano poi letti durante feste e serate a corte. Il Tulci
compose il poema Morgante, mentre lOrlando innamorato di
Boiardo la base di partenza di Ariosto.
La vicenda di Orlando, infatti, riprende dal punto dinterruzione
del racconto di Boiardo. Orlando da innamorato diventa furioso
per amore e gelosia nei confronti di Angelica (innamorata di
Medoro), attraverso una trama difficile, composta dallintreccio di
pi storie che si intersecano di modo che, quando una sta per finire,
ne comincia unaltra e si rimanda la fine a dopo (come in una
giostra); manca la linearit del racconto. I 3 nuclei sui quali si basa
la vicenda sono:
Carlo Magno contro i mori dAfrica, con sconfitta dei mori;
Orlando e Rinaldo si contendono Angelica (amore platonico);
ricerca di Angelica scappata con Medoro in Catai.
Allinizio dellopera Ariosto deve inserire un encomio del casato
estense. Per questo, attribuisce allunione tra Ruggiero e Bradamante
la formazione della dinastia dEste: tale situazione ritrovabile, oltre
che nel Proemio, anche in diverse altre situazioni nel corso della
storia.
Un importante tema sviluppato da Ariosto quello della ricerca.
Secondo Ariosto, tutti cercano qualcosa, quasi sempre con esito
negativo (soprattutto quando si tratta di ricerche disperate): luomo
si d da fare per false ricerche, falsi ideali. LOrlando furioso nasce
anche dallesigenza di spiegare tutti i pregi e difetti delluomo, anche
attraverso elementi fantastici e immaginari.
Il senno perso da Orlando, furioso, si trova sulla Luna. Astolfo,
per recuperarlo, compie il primo viaggio di un uomo sulla Luna. Essa
la metafora dellaltra faccia della Terra, in cui si raccoglie tutto
quello che luomo perde (tranne la follia, che non pu mai essere
persa):
senno di individui;
ami doro e dargento, rappresentanti lodi e adulazioni;
tempo inutile speso al gioco;
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Capitolo XV
Caratteri generali del Settecento
Si sviluppa nel Settecento il concetto di civilt governata dalla
luce dellintelligenza. Questa luce deve illuminare le menti dei
regnanti per portare progresso e prosperit; perci questa et detta
dellIlluminismo.
Lo sviluppo illuministico si ha soprattutto nella prima met del
secolo. Attenuandosi la paura dellInquisizione, nasce un nuovo
modo di intendere la figura dellintellettuale: ora la sua opera ha
funzione divulgativa e di miglioramento della societ. Si sviluppa la
filosofia e tutta una serie di nuovi prodotti letterari: romanzi
(soprattutto di viaggi), giornali, opuscoli. Lopera illuminista
contribuisce a creare una mentalit aperta nei confronti delluomo e
della societ.
Leconomia diventa importantissima, grazie anche alla
colonizzazione e alloperato delle compagnie orientali. Si comincia a
studiare leconomia politica, nascono le prime teorie economiche
grazie a nuove figure intellettuali, gli economisti. La letteratura
diventa veicolo di diffusione scientifica e filosofica.
Parallelamente alleconomia, c lo studio del diritto civile,
specifico del contesto nazionale. Si sviluppa anche il diritto penale
(tra i cui massimi esponenti Cesare Beccaria ) per regolamentare le
pene dei condannati, in relazione al diritto naturale, sul quale ormai
si fonda la giurisprudenza.
Capitolo XVI
Giambattista Vico (1668 1744)
Capitolo XX
Giuseppe Parini (1729 1799)
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Capitolo XXI
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Capitolo XXII
Neoclassicismo e Preromanticismo
Tra la fine del 1700 e linizio del 1800 si sviluppano i due
movimenti stilistici che divideranno gli artisti in neoclassici e
romantici, in netta antitesi e con illustri rappresentanti da ambo le
parti.
Il neoclassicismo si propone un nuovo recupero della classicit,
della mitologia, delle divinit, per comunicare concetti
contemporanei. Il recupero dello stile classico solo una fase del
processo di recupero della civilt, di rinnovamento, di riforma.
Dominante il gusto del bello, della perfezione, della misura.
Dalla ricerca dei reperti classi antichi nasce larcheologia, che si
propone di ricercare, classificare e divulgare le testimonianze del
mondo antico. Impulsi fondamentali al movimento e alla nuova
scienza sono dati, negli anni dal 1780 al 1790, dalla scoperta di
Pompei ed Ercolano, che entusiasma gli amanti del mondo classico, e
dalla campagna dEgitto di Napoleone.
Tra chi lavora a Pompei presente Johann Joachim
Winckelmann (studioso tedesco di storia dellarte), che elabora la
teoria estetica del Neoclassicismo, ovvero la concezione del bello
artistico. Si intende per bello qualunque espressione artistica in
grado di suscitare un sentimento di serenit e armonia; questo
possibile attraverso una forma armoniosa e perfetta, come pu essere
un corpo umano non deforme (che d anche misura di perfezione).
Il neoclassicismo influenza tutti i campi, dalla scultura (Canova)
allarchitettura (Palladio). Sotto Napoleone si sviluppa lo stile
Impero, che copiava perfettamente lo stile greco antico.
La produzione letteraria neoclassica riguarda 2 sfere principali:
ambito civile e sociale: Parini , Foscolo ;
Capitolo XXIII
Vincenzo Cuoco (1770 1823)
Vincenzo Cuoco si distingue come uno dei massimi intellettuali
presenti nella Repubblica Partenopea (1796-99) di stampo francese
rivoluzionario. Come insegna la Storia, tale repubblica ha breve vita,
fondamentalmente perch non appoggiata dai francesi o dalle altre
repubbliche giacobine e per lestraneit del popolo napoletano alla
rivolta.
I Borboni, quindi, dopo essere stati cacciati tornano al loro posto
di comando e, dichiarando terminata lepoca repubblicana,
organizzano la repressione. Moltissime sono le condanne disposte, e
tanti quelli che fuggono cercando la salvezza. Tra loro c Cuoco,
saggista di alta classe sociale.
Sulla base dellesperienza rivoluzionaria scrive un Saggio
storico sulla rivoluzione napoletana del 1799, nel quale analizza le
cause dellinsuccesso del tentativo rivoluzionario. La conclusione cui
giunge Cuoco che, per avere una rivoluzione giusta, bisogna
coinvolgere il popolo e ispirarsi ad esso materialmente (condizione di
rivoluzione attiva); le classi intellettualmente pi elevate, invece,
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Capitolo XXIV
Ugo Foscolo (1778 1827)
Limportanza di Ugo Foscolo nella letteratura del 1800
eccezionale, e tutta connessa alla situazione storica da lui vissuta.
Nato a Zante (isola greca appartenente alla Repubblica di
Venezia), figlio di un medico veneziano, mentre la madre greca.
In adolescenza subisce il fascino della Grecia classica, che si
manifester poi nei suoi scritti. Alla morte del padre deve trasferirsi a
Venezia, in una situazione di povert; con la seduzione ( amante di
molte donne) riesce ad accedere ai salotti cittadini, dove incontra le
migliori intelligenze. Nonostante questo e laiuto costante di Isabella
Roncioni, la sua condizione non cambia: sempre povero, malvestito
e denutrito.
Quando Napoleone, nel 1797, firma il trattato di Campoformio,
la vita di Foscolo cambia radicalmente. La Repubblica di Venezia
viene smembrata e distribuita tra vari stati; Foscolo, di idee
giacobine, costretto a scappare da una Venezia divenuta austriaca.
quindi testimone dellet napoleonica: dallamore giovanile
(compone unOde a Napoleone Imperatore) allodio dopo
Campoformio (ode A Napoleone tiranno). La sua vita si trasforma in
un esilio perpetuo, tra Italia, Francia, Inghilterra, che durer fino alla
morte (a Londra). I problemi economici continuano a perseguitarlo;
arriva anche ad arruolarsi nellesercito francese.
La grande passione e lo spirito focoso distinguono Foscolo come
uomo e come autore. La formazione, materialistica e sensistica, lo
rende pieno di illusioni e ideali che servono per ammettere che non
esiste unanima immortale. Per continuare a vivere avendo qualche
ragione di farlo, Foscolo si inventa una propria religione delle
illusioni, sulla quale si basa per non scadere nella depressione
interiore. Gli elementi sono:
patria (in quanto giacobino);
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Capitolo XXVII
Giacomo Leopardi (1798 1837)
Giacomo Leopardi, da Recanati nelle Marche, sicuramente una
delle intelligenze pi acute e sviluppate del suo periodo storico. La
definizione, che gli stata data in seguito, di pensiero poetante
adatta a un personaggio che ha lungamente interpretato il pensiero
dell'uomo e della vita, trasponendo le proprie idee in poesia.
L'origine nobile di Leopardi, primogenito di una famiglia
comunque non ricca, in un piccolo borgo in collina e sul mare,
condiziona la vita del giovane autore. Il padre, il conte Monaldo, un
funzionario dello Stato Pontificio assente e autoritario. La madre,
Adelaide Antici, una donna tirchia (al punto da misurare le uova
portate dai contadini, mantenuti in condizioni feudali) e senza senso
materno, attenta solo all'amministrazione delle propriet di famiglia.
Leopardi avverte la mancanza di affetto familiare, che trova solo
nell'amicizia, soprattutto epistolare, con Pietro Giordani, che
considera suo "padre putativo".
L'educazione del piccolo Leopardi privata e affidata ad un
precettore fino ai 10 anni. Seguono sette anni di studio "matto e
disperatissimo" nella biblioteca di famiglia: in questo tempo, impara
latino, greco, ebraico, studia l'astronomia, la fisica, la matematica, la
filosofia. La sua conoscenza enciclopedica ne fa un erudito, tanto da
conoscere pi del proprio precettore.
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