A proposito del Signifcato attuale del realismo critico di Gyrgy Lukcs
Laureola che ancora oggi circonda il nome di Lukcs anche al di fuori della zona di potere sovietico egli la deve agli scritti della sua giovinezza, al volume di saggi Lanima e le forme, alla Teoria del romanzo, agli studi Storia e coscienza di classe, in cui egli per la prima volta, da materialista dialettico, applic in linea di principio alla problematica flosofca la categoria della reifcazione. Originariamente stimolato da immel e !assner, e poi formatosi alla scuola della "ermania sudoccidentale, Lukcs contrappose presto al soggettivismo psicologico una flosofa obiettivistica della storia, che esercit un in#usso signifcativo. oprattutto la Teoria del romanzo, attraverso la profondit$ e lo slancio della concezione cos% come attraverso lo spessore per &uellepoca straordinario e lintensit$ dellesposizione, ha stabilito una misura di estetica flosofca che da &uellepoca non ' stata mai pi( smarrita. )uando, gi$ allinizio degli anni venti, lobiettivismo lukacsiano, non senza con#itti iniziali, si inchin alla dottrina comunista u*ciale, Lukcs ha sconfessato &uegli scritti, secondo il costume orientale+ ha fatto proprie contro se stesso le obiezioni pi( subalterne della gerarchia di partito, abusando di motivazioni hegeliane, e per decenni, in trattati e libri, si ' sforzato di e&uiparare la sua forza di pensiero, manifestamente indistruttibile, allo sconsolante livello dei pensamenti sovietici, i &uali nel frattempo hanno degradato a semplice mezzo per scopi di dominio la flosofa che avevano in bocca. olo a causa delle opere giovanili, nel frattempo ripudiate e disapprovate dal suo partito, ci che Lukcs durante gli ultimi trentanni ha pubblicato, anche il ponderoso volume sul giovane ,egel, venne preso in considerazione al di &ua del blocco orientale, sebbene in alcuni dei suoi lavori sul realismo tedesco dellOttocento, su !el l er e su -aabe, si potesse rinvenire il vecchio talento. .ella Distruzione della ragione si manifest per la verit$ nella maniera pi( crassa la distruzione della ragione personale di Lukcs. /n maniera estremamente adialettica il dialettico u*cializzato assegn &ui tutte le tendenze irrazionalistiche della flosofa moderna, facendo di ogni erba un fascio, alla reazione e al fascismo, senza indugiare troppo sul fatto che in &ueste correnti il pensiero, di fronte allidealismo accademico, si ribellava anche proprio e appunto a &uella reifcazione di essere e pensiero la cui critica costituiva la causa specifca di Lukcs. .ietzsche e 0reud divennero per lui semplicemente dei fascisti e riusc% addirittura a parlare nel tono disdegnoso, degno di un insegnante di provincia dellera guglielmina, delle 1doti non comuni2 di .ietzsche. otto la scorza di una critica della societ$ che si atteggia a radicale egli ricontrabbandava il pi( miserevole clich3 di &uel conformismo che una volta era oggetto della critica sociale. Ora il libro Il signifcato attuale del realismo critico, che ' uscito nel 4567 in "ermania occidentale presso la casa editrice Claassen 4 , mostra tracce di un mutato atteggiamento del settantacin&uenne flosofo. 8robabilmente ci ' connesso col con#itto in cui egli ' piombato a causa della sua partecipazione al governo .ag9. .on soltanto si parla dei delitti dellera staliniana, bens% in una formulazione prima impensabile si parla positivamente addirittura 1di una generale presa di posizione a favore della libert$ dello scrivere2. Lukcs scopre postumamente del buono in :recht, suo avversario per tanti anni, e ne celebra La ballata del soldato morto, dicendo che ' geniale, mentre ai reggitori di 8anko; deve sembrare un orrore di bolscevismo culturale. Come :recht, egli vorrebbe ampliare tanto il concetto di realismo socialista, con cui da decenni si ' strangolato ogni impulso indomabile, tutto ci che ' risultato incomprensibile e sospetto agli apparaki, cos% che in esso possa trovare spazio pi( che non la pi( miseranda paccottiglia. <gli osa una opposizione timida, anticipatamente paralizzata dalla coscienza della propria impotenza. La timidezza non ' una tattica. La persona di Lukcs sta al di sopra di ogni dubbio. =a il tessuto concettuale cui egli ha sacrifcato lintelletto ' cos% ristretto che &ualun&ue cosa voglia in esso respirare pi( liberamente vi so>oca+ il sacrifzio dellintelletto non lascia intatto lintelletto stesso. La manifesta nostalgia di Lukcs per i suoi primi scritti assume in tal modo un tristo aspetto. ?alla Teoria del romanzo torna la 1immanenza del senso nella vita2, ma umiliata allaureo detto secondo cui la vita sotto la costruzione socialista sarebbe appunto sensata @ un dogma che ' buono si e no per una giustifcazione flosofcheggiante della rosea positivit$ che viene imposta allarte negli stati del socialismo popolare. /l libro o>re cose semicongelate accanto al cosiddetto disgelo e a un rinnovato gelo. /l gesto sussumente, che opera dallalto con etichette come realismo critico e realismo socialista, Lukcs, nonostante tutte le assicurazioni dinamiche che asseriscono il contrario, lo condivide, ora come 4 ACito dalla traduzione italiana Il signifcato attuale del realismo critic0, <inaudi, Borino 456CD. prima, con i balivi della cultura. La critica hegeliana del formalismo kantiano nellestetica ' semplifcata dalla>ermazione che nellarte moderna stile, forma, mezzi di esposizione sarebbero sopravvalutati smisuratamente Ecfr. in particolare 7FG @ come se Lukcs non dovesse sapere che attraverso &uesti momenti larte in &uanto conoscenza si distingue dalla conoscenza scientifca+ le opere darte che fossero indi>erenti nei confronti del loro 1come2 sopprimerebbero il loro stesso concetto. )uello che a lui appare formalismo signifca, attraverso la costruzione degli elementi sotto la legge formale di volta in volta propria, &uella 1immanenza del senso2 che a Lukcs sta a cuore, e non di inflare decretoriamente il senso dentro la creazione cosa che egli stesso ritiene impossibile e tuttavia obiettivamente propugna. <gli fraintende volontariamente i momenti costitutivi della forma della nuova arte prendendoli per accidenti, aggiunte casuali del soggetto gonfato, invece di conoscere la loro funzione obiettiva nel contenuto estetico stesso. )uella obiettivit$, di cui egli sente la mancanza nellarte moderna, e che si aspetta dal materiale e dalla sua trattazione 1prospettivistica2, tocca a &uelle tecniche e procedimenti che egli vorrebbe cancellare, ma che dissolvono la pura materialit$ e proprio in tal modo la pongono in prospettiva. <gli si mostra indi>erente al problema flosofco se il contenuto concreto di unopera darte sia di fatto esattamente la stessa cosa del semplice 1rispecchiamento della realt$ obiettiva2 E4F7G, al cui idolo egli si attiene con lostinazione del materialismo volgare. /n ogni caso il suo stesso testo disprezza tutte &uelle forme di una rappresentazione responsabilmente plasmata, che egli aveva aiutato a stabilire con i suoi scritti giovanili. .on esiste barboso consigliere segreto che possa perorare in maniera pi( estranea allarte a proposito dellarte+ nel tono di uno che ' abituato a parlare ex cathedra e che non ' lecito interrompere, che non si spaventa di esposizioni particolarmente lunghe e che manifestamente ha perso &uelle possibilit$ di reazione che nelle sue vittime bolla di esteticismo, decadenza e formalismo, ma che sono le sole che permettono in generale un rapporto con larte. =entre il concetto hegeliano di concreto in Lukcs oggi come ieri ' molto in auge @ in particolare &uando si tratta di rapportare la poesia al rispecchiamento della realt$ empirica @, largomentazione stessa resta ampiamente astratta. 8raticamente mai il testo si sottopone alla disciplina di unopera darte specifca e dei suoi problemi immanenti. /nvece di ci si danno ordini. Hlla pedanteria del ductus corrisponde la sciatteria nei particolari. Lukcs non esita di fronte a disarmanti sentenze come la seguenteI 1Jn discorso non ' uno scritto2+ ripetutamente egli applica lespressione, che deriva dalla sfera del commercio e del primatismo, 1prestazione di primato2 ECG+ lannullamento della di>erenza di possibilit$ astratta e possibilit$ concreta egli lo dice 1dissolvente2 e ricorda 1come &uesta immanenza A...D supera sempre pi( decisamente a partire pressa poco da "iotto, lallegorismo dei periodi iniziali2 E5KG. .oi, che secondo il linguaggio lukacsiano siamo decadenti, possiamo s% malamente sopravvalutare forma e stile, ma ci fnora ci ha salvaguardato tanto da espressioni come 1a partire da "iotto2 &uanto dal lodare !afka perch3 1era un osservatore straordinario2 E55G. "li avanguardisti solo di rado hanno probabilmente detto &ualcosa 1delle innumerevoli emozioni che costituiscono insieme la struttura della vita interiore delluomo2 E4LKG. ?i fronte a tali record, che si inseguono come alle olimpiadi, si potrebbe chiedere se uno che scrive in &uesto modo, ignaro del mestiere della letteratura che strapazza a piacimento, abbia in generale il diritto di mettersi a discutere seriamente di &uestioni letterarie. =a nella pedanteria da maestro di scuola e nellirresponsabilit$ che si mescolano in Lukcs, il &uale una volta sapeva scrivere bene, si sente il metodo del 1giustappunto2, la volont$ piena di rancore che lo spinge allo scrivere male, e cui egli a*da la forza magica del sacrifcio, la &uale dimostra polemicamente che chi vede le cose in altro modo e si sottopone allo sforzo della ricerca ' un buono a nulla. Lindi>erenza stilistica ' &uasi sempre un sintomo di raggelamento dogmatico del contenuto. La sforzata mancanza di vanit$ di unesposizione che si ritiene obiettiva nella misura in cui trascura la autori#essione, occulta unicamente il fatto che lobiettivit$ ' staccata dal processo dialettico col soggetto. Hlla dialettica si dice di s% con le labbra ma per un tale pensiero il suo esito ' stato deciso in anticipo. /l pensiero diventa adialettico. /l nocciolo della teoria resta dogmatico. Butta &uanta la letteratura moderna, nella misura in cui non si adatta alla formula di un realismo sia critico sia socialista, ' rifutata e viene caricata senza esitare dellodiosit$ della decadenza, una parolaccia che copre, e non soltanto in -ussia, tutti gli orrori della persecuzione e delleliminazione. Luso di &uellespressione conservatrice ' incompatibile con la dottrina la cui autorit$ Lukcs, cos% come i suoi superiori, attraverso &uellespressione stessa vorrebbe e&uiparare alla comunit$ popolare. /l parlare di decadenza non ' scioglibile dalla controimmagine positiva di una natura che sprizza forza da tutti i pori+ le categorie naturali vengono proiettate sul socialmente mediato. 8roprio contro di ci va tuttavia il tenore della critica di =arM e <ngels allideologia. 8erfno reminiscenze del 0euerbach della sana sensualit$ di*cilmente avrebbero permesso che nei loro testi entrasse &uel termine socialdar;inistico. Hncora nellabbozzo dei Lineamenti della critica delleconomia politica del 476C@ 67, dun&ue nella fase del apitale, si legge L I 18er &uanto linsieme di &uesto movimento appaia come un processo sociale, e per &uanto i singoli momenti di &uesto moto abbiano origine nella volont$ cosciente e nei fni particolari degli individui, la totalit$ del processo appare come una connessione oggettiva che sorge spontaneamente+ essa risulta e>ettivamente dallazione reciproca degli individui coscienti, ma non risiede nella loro coscienza, n3 viene sussunta sotto di essi come totalit$. /l loro scontrarsi gli uni con gli altri crea una potenza sociale estranea che li sovrasta+ crea la loro interazione come processo e potenza indipendente da essi. La circolazione, essendo una totalit$ del processo L !. =arM, !rundrisse der "ritik der politischen #konomie E-ohent;urfG 476C@67, :erlin 456N, p. 444 Atrad. it. Lineamenti fondamentali di critica delleconomia politica E1"rundrisse2G, L voll., <inaudi, Borino 45CK, pp. 4NN@NOD. sociale, ' anche la prima forma in cui non solo il rapporto sociale @ ci avviene anche per il pezzo di moneta e per il valore di scambio @, ma anche la totalit$ del movimento sociale stesso appare come unentit$ indipendente dagli individui. La relazione sociale degli individui tra loro come potenza divenuta autonoma che li sovrasta @ che la si immagini come forza della natura, come caso o in &ualsiasi altra forma @ ' il risultato necessario del fatto che il punto di partenza non ' lindividuo sociale libero2. Bale critica non si arresta davanti alla sfera in cui lapparenza della naturalezza del sociale, carica di a>ettivit$, si a>erma nella maniera pi( tenace e in cui ' di casa ogni indignazione sulla degenerazioneI la sfera dei sessi. =arM, un po prima, ha recensito la $eligione della nuo%a era di ". 0. ?aumer di cui pizzica un passoI 1.atura e donna sono il veramente divino a di>erenza dellhomo e delluomo... La dedizione dellhumanum alla naturalezza, delluomo al femminino ' la autentica, unica vera umilt$ e autoalienazione, la suprema, anzi unica virt(2. =arM commentaI 1Pediamo &ui come la piatta ignoranza dello speculante fondatore di religioni si trasformi in ben pronunciata vigliaccheria, il signor ?aumer fugge dalla tragedia storica, che lo incalza minacciosamente, per rifugiarsi in una pretesa natura, cio' nello stupido idillio contadino, e predica il culto della donna per celare la sua femminile rassegnazione2 N . L% dove si tuona contro la decadenza, &uella fuga si ripete. Lukcs vi viene costretto da una situazione in cui lingiustizia sociale seguita a esistere mentre u*cialmente si dice che ' stata eliminata. La responsabilit$ viene rimossa dalla situazione causata dagli uomini e fatta rientrare allinterno della natura o in una degenerazione escogitata in senso contrario al modello naturale. Lukcs ha bens% tentato di far sparire la contraddizione fra teoria marMiana e marMismo approvato retrovertendo spasmodicamente in concetti sociali &uelli di arte sana e arte malataI 1/ rapporti fra gli uomini sono storicamente mutevoli e N !. =arM, $ezension der Schrift !& '& Daumers( Die $eligion des neuen )eltalters, ,amburg 476F, in 1.eue -heinische Qeitung2, ristampa, :erlin 4566, p. 4FC. corrispondentemente mutano anche le valutazioni spirituali ed emozionali di &uesti rapporti. )uesta conoscenza tuttavia non contiene alcun relativismo. /n un tempo determinato un rapporto umano determinato signifca progresso, un altro signifca reazione. Cos% noi possiamo trovare il concetto del socialmente sano proprio e contemporaneamente come base di tutta larte realmente grande poich3 &uesto elemento sano diventa componente della coscienza storica dellumanit$2 O . La debolezza di &uesto tentativo ' manifestaI gi$ che si tratta di situazioni storiche, parole come sano e malato andrebbero del tutto evitate. Con la dimensione progresso@reazione esse non hanno niente a che fare e vengono rimorchiate unicamente a causa del loro appello demagogico. 8er di pi( la dicotomia di sano e malato ' altrettanto adialettica &uanto &uella di borghesia in ascesa e in decadenza, che prende a prestito le sue norme stesse da una coscienza borghese che non ha tenuto il passo col proprio sviluppo. R /o disdegno di insistere sul fatto che Lukcs sotto i concetti di decadenza e avanguardismo R le due cose per lui sono la stessa @ mette insieme cose estremamente eterogenee, non dun&ue soltanto 8roust, !afka, So9ce, :eckett, ma anche :enn, STnger, magari ,eidegger+ e come teoretici :enUamin e me stesso. La precisazione, oggi di moda, che una cosa attaccata non ' propriamente una ma si distingue in singolarit$ divergenti, ' fn troppo accessibile per indebolire il concetto e per sottrarsi allargomento dellintervento col gesto del 1&uesto non sono io2. ?un&ue, correndo il rischio di semplifcare io stesso per resistere alla semplifcazione, mi attengo al nerbo dellargomentazione lukacsiana e allinterno di &uesto non di>erenzio ci che egli rigetta molto pi( di &uanto non faccia egli stesso, tranne dove operi deformazioni grossolane. /l suo tentativo di dare una coscienza flosofcamente buona al verdetto sovietico sulla letteratura moderna, cio' su &uella che colpisce con O ". Lukcs, !esunde oder kranke "unst*, in !eorg Luk+cs zum siebzigsten !eburtstag, :erlin 4566, pp. LON sg. choc la coscienza normale ingenuo@realistica, dispone di un esile strumentario, complessivamente di origine hegeliana. 8er il suo attacco alla poesia avanguardistica in &uanto deviazione dalla realt$ egli allinizio scomoda la distinzione di possibilit$ 1astratta2 e possibilit$ 1reale2I 1La comunione, di>erenza e opposizione di &ueste due categorie ' anzitutto un fatto della vita stessa. La possibilit$ @ vista astrattamente, e cio' soggettivamente @ ' sempre pi( ricca della realt$+ infnite possibilit$ sembrano a disposizione del soggetto umano, di cui solo una percentuale infnitamente piccola pu essere e>ettivamente realizzata. < il soggettivismo moderno, che crede di vedere in &uesta ricchezza apparente la vera pienezza dellanima umana, prova nei suoi confronti una malinconia mista ad ammirazione e simpatia, mentre la realt$, che rifuta la realizzazione di &uesta possibilit$, ' considerata con un disprezzo altrettanto malinconico2 E7LG. .onostante la percentuale non si pu scivolare su &uesta obiezione. :recht per esempio ha tentato, con abbreviazione infantilistica, di cristallizzare per cos% dire le forme originali e primarie del fascismo come banditismo, abbozzando larrestabile dittatore Hrturo Ji come esponente di un immaginario e apocrifo trust del cavolfore, non di gruppi economicamente ben pi( potenti+ e il mezzo artistico irrealistico non si risolse propriamente a vantaggio del risultato. /n &uanto impresa di una banda di assassini in certo senso socialmente eMtraterritoriali e perci 1arrestabili2 a volont$, il fascismo perde il suo orrore, &uello della grande dimensione sociale. /n tal modo la caricatura diventa priva di forza, e sciocca a giudicarla secondo i suoi stessi criteriI lascesa politica del ladro di polli perde plausibilit$ nella commedia stessa. La satira che non possiede adeguatamente il suo oggetto resta insipida anche come satira. =a lesigenza di fedelt$ prammatica pu riferirsi soltanto allesperienza della realt$ e ai membra dis,ecta dei motivi contenutistici di cui lo scrittore intesse la sua costruzione+ nel caso di :recht, dun&ue, alla conoscenza del nesso e>ettivo di economia e politica e alla plausibilit$ dei dati sociali di partenza+ ma non a ci che diventano nel testo fnale. 8roust, nel &uale losservazione 1realistica2 pi( precisa si allea cos% intimamente con la legge formale estetica, o>re lesempio pi( incisivo di unit$ di fedelt$ pragmatica e V secondo le categorie lukacsiane V modo di procedere irrealistico. e si trascura &ualcosa dellintimit$ di &uella fusione, se la 1possibilit$ concreta2 viene interpretata nel senso di un irri#esso realismo della concezione complessiva, che persiste in rigida osservazione esterna di fronte alloggetto, e il momento antitetico al materiale viene tollerato soltanto nella 1prospettiva2, dun&ue in un lasciar baluginare il senso, senza che &uesta prospettiva penetri essa stessa fn nei centri dellesposizione, fn nei realia, ne risulta che della distinzione hegeliana si abusa a favore di un tradizionalismo la cui arretratezza estetica ' index della sua falsit$ storica. Buttavia Lukcs solleva a livello centrale laccusa di ontologismo, che amerebbe moltissimo inchiodare tutta &uanta la letteratura avanguardistica sugli esistenziali dello arcaizzante ,eidegger. 8er la verit$ anche Lukcs corre dietro alla moda, secondo la &uale il problema sarebbe di chiedereI 1che cos' luomoW2 E7FG, senza lasciarsi spaventare dalle tracce che essa lascia. =a egli la modifca almeno con la notissima defnizione aristotelica delluomo come essere sociale. ?a essa egli fa discendere lasserzione, di*cilmente oppugnabile, per cui 1la &ualit$ puramente umana, profondamente individuale e tipica2 delle fgure della grande letteratura, 1la loro evidenza artistica2 sarebbe 1inseparabilmente connessa al loro concreto radicamento nei rapporti concretamente storici, umani, sociali della loro esistenza2 E74G. Buttavia cos% egli prosegueI 1/n modo completamente opposto va determinata lintenzione ontologica, lessenza umana dei personaggi nei principali scrittori della letteratura davanguardia. 8er essa, in breve, esiste luomoI lindividuo eternamente, essenzialmente solitario, svincolato da tutti i rapporti umani e a maggior ragione da tutti i rapporti sociali, che esiste V ontologicamente V al di fuori di essi2 E74G. Butto ci cerca sostegno in unasserzione di Bhomas Xolfe, abbastanza stupidella e comun&ue non decisiva per il prodotto letterario confgurato, sulla solitudine delluomo &uale dato di fatto inevitabile della sua esistenza. =a proprio Lukcs, che ha la pretesa di pensare in maniera radicalmente storica, avrebbe dovuto vedere che &uella solitudine stessa nella societ$ individualistica ' socialmente mediata e di contenuto essenzialmente storico. :audelaire, al &uale risalgono in defnitiva tutte le categorie tipo decadenza, formalismo, esteticismo, non aveva il problema di nature umane invarianti e della solitudine o della deiezione delluomo, bens% della natura del moderno. Lessenza stessa di &uesta poesia non ' un astratto in s3 bens% essenza sociale. Lidea che ' obiettivamente dominante nella sua opera vuole proprio ci che ' storicamente progredito, il nuovo in &uanto fenomeno originale da evocare+ a parlare con :enUamin ' 1immagine dialettica, non arcaica2. ?a &ui i Tableaux parisiens& ubstrato persino di So9ce non ', come Lukcs vorrebbe attribuirgli, luomo sic et simpliciter atemporale bens% luomo supremamente storico. .onostante tutto il folklore irlandese egli non fnge una mitologia al di l$ del mondo da lui rappresentato, bens% cerca di evocarne la natura o lantinatura, mitizzando in certa maniera il mondo stesso in forza del principio di stilizzazione, poco apprezzato dal Lukcs di oggi. )uasi si vorrebbe giudicare la grandezza della poesia davanguardia a seconda che in essa i valori storici in &uanto tali siano diventati essenziali o si siano appiattiti ad atemporalit$. Lukcs probabilmente li&uiderebbe come idealistico luso estetico di concetti come essenza e immagine. =a la loro posizione nel campo dellarte ' radicalmente diversa da &uella in flosofe dellessenza o delle immagini originarie, da tutto il platonismo riscaldato. La posizione lukacsiana ha indubbiamente la sua debolezza pi( intima nel fatto che egli non ' pi( capace di tener ferma &uesta di>erenza+ e le categorie che si riferiscono al rapporto della coscienza con la realt$ le trasporta nellarte come se vi signifcassero la stessa cosa. Larte si trova nella realt$, ha la sua funzione in essa, ' anche intrinsecamente molto mediata con la realt$. =a cionondimeno, in &uanto arte, per il suo stesso concetto, essa si contrappone antiteticamente a ci che ' il caso che sia. La flosofa lo ha fatto oggetto di ri#essione col nome di parvenza estetica. Hnche Lukcs non potr$ saltare sul fatto che il contenuto delle opere darte non ' reale nel medesimo senso della societ$ reale. e &uesta distinzione fosse eliminata, &ualun&ue sforzo di estetica perderebbe il suo sostrato. =a lessersi larte separata &ualitativamente dalla realt$ immediata da cui essa un giorno nac&ue come magia, lavere essa carattere di parvenza, non ' n3 il suo peccato originario ideologico n3 un index aggiunto dallesterno, come se semplicemente ripetesse il mondo non senza la pretesa di essere essa stessa immediatamente reale. Jna tale concezione sottrattiva sbe>eggerebbe tutta la dialettica. 8iuttosto la di>erenza di esistenza empirica e arte riguarda lintimo comporsi dellarte stessaI se essa d$ essenze, 1immagini2, &uesto non ' un peccato idealistico+ laver vari artisti professato flosofe idealistiche non dice nulla sul contenuto delle loro opere. :ens% larte stessa di fronte a ci che semplicemente ' esistente, nella misura in cui non si limiti a raddoppiarlo in senso estraneo allarte rendendolo essenza, deve essere essenza e immagine. olo in tal modo si costituisce lestetico+ in tal modo, e non con locchio alla semplice immediatezza, larte diventa conoscenza, cio' rende giustizia a una realt$ che occulta la propria natura e sopprime ci che essa denuncia per favorire un ordinamento puramente classifcatorio. olo nella cristallizzazione della propria legge formale, non nel passivo accoglimento degli oggetti, larte converge col reale. La conoscenza ' in essa in tutto e per tutto esteticamente mediata. 8erfno il preteso solipsismo, che stando a Lukcs ' una ricaduta nellillusoria immediatezza del soggetto, in arte non signifca, come invece in cattive gnoseologie, negazione delloggetto, bens% intende dialetticamente la conciliazione con esso. Come immagine loggetto viene accolto nel soggetto invece di pietrifcarglisi reifcatamente contro, obbedendo al comando del mondo alienato. /n forza della contraddizione tra &uestoggetto conciliato nellimmagine, cio' spontaneamente accolto nel soggetto, e &uello realmente inconciliato allesterno, lopera darte critica la realt$. .e ' la conoscenza negativa. Con analogia a un modo di dire flosofco oggi corrente si potrebbe parlare della 1di>erenza estetica2 dallessereI solo grazie a &uesta di>erenza, e non negandola, lopera darte diventa entrambe le cose, opera darte e coscienza giusta. Jna teoria dellarte che ignora ci ' rozza e ideologica al tempo stesso. Lukcs si accontenta della tesi di chopenhauer secondo cui il principio del solipsismo 1' attuabile in forma pienamente coerente solo nella flosofa pi( astratta e anche l% solo in maniera sofstica e arzigogolata2 E7LG. =a la sua argomentazione si ripercuote contro se stessaI se il solipsismo non tiene, se in &uesto si riproduce ci che esso in primo luogo, per dirla con i fenomenologi, 1mette tra parentesi2, allora non si ha bisogno nemmeno di temerlo come principio di stilizzazione. "li avanguardisti hanno anche obiettivamente oltrepassato nelle loro opere la posizione a essi attribuita da Lukcs. 8roust scompone lunit$ del soggetto in virt( dellintrospezione propria del soggetto stessoI e &uesto in defnitiva si trasforma in teatro di obiettivit$ che si manifestano. La sua opera individualistica diventa il contrario di ci che Lukcs biasimaI diventa antindividualistica. /l monologue int-rieur, la mancanza di mondo della nuova arte, su cui Lukcs si indigna, ' entrambe le cose, verit$ e apparenza della soggettivit$ lasciata libera. Perit$, perch3 nella concezione del mondo dovun&ue atomistica lestraniazione domina sugli uomini e poich3 essi V come Lukcs potrebbe concedere V diventano di conseguenza delle ombre. Hpparenza per ' il soggetto lasciato libero, poich3 obiettivamente la totalit$ sociale ' preordinata al singolo e attraverso lestraniazione, la contraddizione sociale, viene racchiusa e si riproduce. )uesta apparenza della soggettivit$ le grandi opere avanguardistiche la spezzano dando rilievo alla caducit$ di ci che ' semplicemente singolo e contemporaneamente cogliendo in esso &uel tutto di cui il singolo ' momento e di cui tuttavia non pu saper nulla. e Lukcs ritiene che in So9ce, per cos% dire contrariamente al programma, si percepisce come 1atmosfera dellaccadere2 ?ublino, in !afka e in =usil la monarchia di Hsburgo, ma che tuttavia ci resterebbe semplice prodotto secondario e accessorio, egli, per amore del suo thema probandum, rende cosa secondaria &uel che ' sostanziale, la pienezza epica negativamente montante. /l concetto di atmosfera ' in generale estremamente inadeguato a !afka. <sso discende da un impressionismo che !afka supera proprio attraverso la sua tendenza obiettiva, che punta allessenza storica. 8erfno in :eckett V forse in lui soprattutto V, nel &uale apparentemente vengono eliminate tutte le componenti storiche concrete e sono tollerati soltanto situazioni e modi di comportamento primitivi, la facciata astorica ' il provocatorio contrario dellessere tout court, idolatrato dalla flosofa reazionaria. /l primitivismo, con cui le sue creazioni improvvisamente cominciano, si presenta come fase fnale di una regressione, fn troppo chiaramente in 'in de partie, in cui come dalla grande lontananza dellovvio viene presupposta una catastrofe terrestre. / suoi uomini primitivi sono gli ultimi. Bematico ' in lui ci che ,orkheimer e io nella Dialettica dellilluminismo chiamavamo la convergenza della societ$ totalmente imprigionata dallindustria culturale con i modi di reagire degli anfbi. /l contenuto sostanziale di unopera darte pu consistere nella rappresentazione esatta, mutamente polemica, di una insensatezza spuntante, e andar perduto non appena esso, fosse anche indirettamente, attraverso 1prospettiva2, come nellantitesi didattica di vita falsa e vita giusta in BolstoU a partire da .nna "arenina, venga posto positivamente e ipostatizzato come esistente. Lantica idea prediletta da Lukcs di una 1immanenza del senso2 rinvia appunto a &uella dubbia pertinenza, che stando alla sua stessa teoria sarebbe da distruggere. Concezioni come &uelle di :eckett tuttavia sono obiettivo@polemiche. Lukcs le falsifca a 1semplice rappresentazione del patologico, della perversione, dellidiozia come forma tipica della condition humaine/ E5FG, alluso del censore cinematografco che ascrive a colpa della rappresentazione ci che viene rappresentato. La confusione col culto dellessere, e addirittura col vitalismo minore di =ontherlant E5FG, dimostra completa cecit$ nei confronti del fenomeno. <ssa discende dal fatto che Lukcs ostinatamente si rifuta di attribuire alla tecnica letteraria il suo diritto centrale. /nvece di ci egli si attiene solertemente al narrato. =a unicamente attraverso 1tecnica2 si realizza in generale nella poesia lintenzione del rappresentato, V &uel che Lukcs attribuisce al concetto di 1prospettiva2, esso stesso sospetto V. arebbe interessante sapere che cosa resterebbe della tragedia attica, che Lukcs canonizza come aveva fatto ,egel, se se ne innalzasse a criterio la favola che correva per le strade. /l romanzo tradizionale, 1realistico2 perfno secondo lo schema lukacsiano V 0laubert V ' non meno costituito dalla composizione e dallo stile. Oggi che la semplice a*dabilit$ empirica ' sprofondata a reportage di facciata, la rilevanza di &uel momento ' aumentata allestremo. La costruzione pu sperare di dominare immanentemente la casualit$ del semplice individuale, contro cui Lukcs combatte. <gli non va fno in fondo nelle conseguenze che seguono dalla conoscenza che si fa strada nellultimo capitolo del libroI che contro la casualit$ non serve riferirsi decisamente a un punto di vista che si pretenda pi( obiettivo. H Lukcs dovrebbe essere davvero familiare il pensiero del carattere chiave del dispiegamento delle forze tecniche della produzione. Certo esso era rivolto alla produzione materiale, non a &uella spirituale. =a pu Lukcs seriamente chiudere gli occhi di fronte al fatto che anche la tecnica artistica si sviluppa secondo una propria logica e invece convincersi che lasserzione astratta, per cui allinterno di una societ$ mutata varrebbero automaticamente ed en bloc altri criteri estetici, sia su*ciente a estinguere &uello sviluppo delle forze tecniche della produzione e a restaurare la normativit$ di forze pi( antiche, superate secondo la logica immanente della cosaW otto il diktat del realismo socialista non diventa proprio lui avvocato di una dottrina delle invarianti, che si distingue soltanto per maggiore rozzezza da &uella da lui fondatamente rifutataW < per &uanto giustamente Lukcs, nella tradizione della grande flosofa, concepisca larte come forma di conoscenza, e non la ponga a contrasto con la scienza come assoluta irrazionalit$, egli &ui si impiglia appunto nella semplice immediatezza di cui con miopia accusa la produzione avanguardisticaI nellimmediatezza della constatazione. Larte non conosce la realt$ perch3 la riproduce fotografcamente o 1prospetticamente2, bens% perch3 in virt( della sua costituzione autonoma enuncia ci che viene celato dalla confgurazione empirica della realt$. Hnche il gesto dellinconoscibilit$ del mondo, che Lukcs biasima cos% indefessamente in autori come <liot o So9ce, pu diventare un momento di conoscenza, &uello della frattura tra il mondo delle cose, iperpotente e inassimilabile, e lesperienza che impotente ne scivola via. Lukcs semplifca lunit$ dialettica di arte e scienza rendendola asettica identit$, come se le opere darte attraverso la prospettiva anticipassero semplicemente &ualcosa di ci che poi da brave le scienze sociali riprenderanno. Buttavia lessenziale per cui lopera darte in &uanto conoscenza sui generis si distingue da &uella scientifca ' proprio che niente di ci che ' empirico resta immutato, che i contenuti oggettivi diventano obiettivamente sensati soltanto in &uanto fusi con lintenzione soggettiva. e Lukcs distingue il suo realismo dal naturalismo, egli tuttavia evita di dar conto del fatto che il realismo, se la distinzione ' intesa sul serio, si amalgama necessariamente con &uelle intenzioni obiettive che egli invece vorrebbe disinfestare dal realismo. /n generale la contrapposizione, da lui innalzata in&uisitoriamente a criterio, tra modi di procedere realistici e 1formalistici2, non ' da salvare. e si dimostra la funzione esteticamente obiettiva dei principi formali, che per Lukcs sono anatema in &uanto irrealistici e idealistici, viceversa i romanzi del primo Ottocento da lui molto stimati e ritenuti senzaltro paradigmatici, &uelli di ?ickens e di :alzac, non sono a>atto cos% realistici. 8otevano ritenerli tali =arM e <ngels, in polemica contro il romanticismo da mercato che foriva alla loro epoca. Oggi in entrambi i romanzieri si sono rivelati non soltanto elementi romantici e arcaistico@preborghesi, bens% tutta &uanta La comedie humaine di :alzac si dimostra una ricostruzione fantastica della realt$ alienata, cio' di una realt$ che il soggetto non sperimenta proprio pi( 6 . /n tale misura egli non ' per niente diverso dalle vittime avanguardistiche della giustizia di classe lukacsiana+ solo che :alzac, stando allintendimento 6 Cfr. Lettura di 0alzac, p. 4NN. formale della sua opera, ritenne che i suoi monologhi fossero pienezza mondana mentre i grandi romanzieri del YY secolo nascondono la loro pienezza mondana nel monologo. ?i conseguenza lapproccio di Lukcs crolla. La sua idea della 1prospettiva2 decade inevitabilmente a ci da cui nellultimo capitolo il suo scritto cerca cos% disperatamente di di>erenziarsi, a tendenza a*bbiata ovvero, per dirla con le sue parole, ad 1agitazione2. La sua concezione ' apor3tica. <gli non pu sottrarsi alla coscienza che esteticamente la verit$ sociale vive soltanto in opere darte autonomamente confgurate. =a &uesta autonomia oggi necessariamente introduce nellopera darte concreta tutto ci che egli, sotto la signoria della dottrina comunista dominante, oggi come ieri non tollera. La speranza per cui dei mezzi arretrati, insu*cienti sul piano immanentemente estetico, si legittimerebbero poich3 in un altro sistema sociale avrebbero una posizione diversa, dun&ue avrebbero una giustifcazione esterna, al di l$ della loro logica immanente, ' pura superstizione. .on si pu li&uidare come epifenomeno, come fa Lukcs, bens% bisogna spiegare obiettivamente il fatto che ci che nel realismo socialista si dichiara stadio progredito della coscienza ci o>re soltanto relitti frammentari e stantii di forme artistiche borghesi. )uel realismo non discende tanto, come starebbe bene ai chierici comunisti, da un mondo socialmente sano e guarito, &uanto piuttosto dalla arretratezza delle forze produttive sociali e della coscienza che nelle loro province. <ssi utilizzano la tesi della frattura &ualitativa fra socialismo e borghesia solo per falsifcare, spacciandola per &ualcosa di pi( progredito, &uella arretratezza che da molto tempo non ' pi( lecito menzionare. Hllaccusa di ontologismo Lukcs accoppia &uella di individualismo, di un punto di vista di solitudine irri#essa, sul modello della teoria heideggeriana della deiezione in 1ssere e tempo& Lukcs esercita, sul procedere della creazione letteraria dal soggetto poetico nella sua casualit$, &uella critica E4FNG cui in maniera su*cientemente stringente ,egel a suo tempo sottopose la flosofa della certezza sensoriale del singolo. =a proprio poich3 &uesta immediatezza in s3 ' gi$ mediata essa, vincolantemente confgurata nellopera darte, contiene i momenti di cui Lukcs sente in essa la mancanza, mentre daltra parte al soggetto poetico il procedere da ci che a lui ' pi( prossimo ' necessario a causa della conciliazione anticipata delloggettualit$ con la coscienza. La denuncia dellindividualismo Lukcs la estende fno a ?ostoevskiU. Le memorie del sottosuolo sono secondo Lukcs 1una delle prime rappresentazioni dellindividuo solitario decadente2 E44LG. Httraverso laccoppiamento di decadenza e solitudine per latomizzazione, che in linea di principio nasce dalla stessa societ$ borghese, viene capovolta in semplice manifestazione di decadenza. /noltre la parola 1decadenza2 suggerisce una degenerazione biologica di singoli individuiI parodia del presumibile risalire di &uella solitudine a molto prima della societ$ borghese, poich3 anche le bestie del gregge sono, per dirla con :orchardt, delle 1comunit$ solitarie2, e lo zoon politikon va instaurato. Jn a priori storico di tutta larte moderna, che trascende se stesso soltanto l% dove essa lo riconosce senza attenuanti, appare errore evitabile o addirittura accecamento borghese. Buttavia appena Lukcs si mette a parlare della pi( recente letteratura russa scopre che &uel mutamento di strutture che egli suppone non ha avuto luogo. olo che non impara a rinunciare a concetti come &uello di solitudine decadente. La posizione degli avanguardisti da lui accusati V in base alla sua terminologia precedenteI il loro 1luogo trascendentale2 V ', nella lotta delle correnti, la solitudine storicamente mediata, non la solitudine ontologica. "li ontologi di oggigiorno sono fn troppo daccordo con vincoli che, attribuiti allessere in &uanto tale, danno a tutte le autorit$ eteronome possibili lapparenza delleternit$. < in &uesti essi non andrebbero tanto mal daccordo con Lukcs. Che la solitudine in &uanto a priori formale sia semplice apparenza, che essa stessa sia prodotta socialmente e che essa vada oltre se stessa non appena si ri#etta in &uanto tale, tutto ci va concesso a Lukcs K . =a K Cfr. B. X. Hdorno, 2hilosophie der neuen 3usik, 0rankfurt am =ain 4567 L , pp. O5 sgg. Atrad. it. 'ilosofa della musica moderna, <inaudi, Borino 45C6, pp. O5 sgg.D. proprio &ui la dialettica estetica si rivolge contro di lui. .on sta al singolo soggetto di superare attraverso scelte e decisioni la solitudine collettivamente determinata. L% dove Lukcs fa i conti con la poesia di tendenza degli standardizzati romanzi sovietici, ci si sente in maniera abbastanza udibile. .el complesso nel leggere &uesto libro, soprattutto le appassionate pagine su !afka Eper esempio 4FF sgg.G, non si riesce a liberarsi dallimpressione che egli reagisce alla letteratura da lui biasimata come decadente alla maniera in cui il leggendario cavallo di carrozza reagisce &uando ascolta musica militare prima di seguitare a tirare il carretto. 8er sottrarsi alla sua forza di attrazione egli si aggrega al coro di controllo, che a partire da !ierkegaard, da lui stesso messo fra gli avanguardisti, se non a partire dalla indignazione su 0riedrich von chlegel e sul primo romanticismo, si d$ a picchiare intorno a ci che ' interessante. /l dibattito in materia andrebbe rivisto. Che una intuizione o una rappresentazione abbia carattere di interessante non ' cosa riducibile semplicemente a sensazione e mercato spirituale, che indubbiamente hanno stimolato &uella categoria. 8ur non essendo sigillo di verit$, tuttavia essa oggi ' diventata una delle sue condizioni necessarie, ci che mea interest, ci che riguarda il soggetto, invece di saziarlo con il potere enorme di ci che predomina, delle merci. Lukcs non potrebbe lodare ci che lo attira in !afka e tuttavia porlo allindice se in segreto, come gli scettici tardo@scolastici, non avesse pronta una dottrina della doppia verit$I 1)ueste considerazioni muovono sempre dalla superiorit$ artistica, storicamente condizionata, del realismo socialista Eanche se non si metter$ mai abbastanza in guardia contro le interpretazioni che da &uesta opposizione storica vogliono trarre illazioni immediate V in senso positivo o negativo V circa la &ualit$ artistica di singole opereG. La base ideologica di &uesta superiorit$ risiede nella chiara visione che la concezione socialista del mondo, la prospettiva del socialismo rappresenta per la letteraturaI nella possibilit$ di ri#ettere e rappresentare lessere sociale e la coscienza, gli uomini e i rapporti umani, la problematicit$ della vita umana e le sue soluzioni pi( ampiamente e profondamente di &uanto fosse possibile sulla base delle precedenti concezioni del mondo2 E46L@ 6NG. )ualit$ artistica e superiorit$ artistica del realismo socialista sarebbero dun&ue due cose diverse. Ci che ' letterariamente valido in s3 viene separato da ci che ' valido soltanto sul piano della letteratura sovietica, che in certo &ual modo deve essere dans le %rai per una grazia dello spirito del mondo. Bale ambivalenza mal si addice a un pensatore che pateticamente difende lunit$ della ragione. =a una volta dichiarata linevitabilit$ di &uella solitudine V egli non passa sotto silenzio che essa ' preparata dalla negativit$ sociale, della reifcazione universale V e al tempo stesso resosi hegelianamente conto del suo obiettivo carattere di apparenza, allora si imporrebbe la conclusione che la solitudine, spinta fno in fondo, si capovolgerebbe nella sua propria negazione+ che la coscienza solitaria, svelandosi nel confgurato &uale nascosta coscienza di tutti, potenzialmente supererebbe se stessa. 8roprio ci ' evidente nelle opere realmente avanguardistiche. <sse si obiettivano immergendosi senza residui, monadologicamente, nella singola legge formale di volta in volta data, essendo in tal modo estetiche e mediate anche secondo il loro sostrato sociale. Ci soltanto d$ la sua forza a !afka, So9ce, :eckett, alla grande musica moderna. .ei loro monologhi echeggia lora che ' suonata per il mondoI perci eccitano molto pi( di &uelle che descrivono lo&uacemente il mondo. Bale passaggio allobiettivit$ resta contemplativo, e non diventa pratico+ e ci ha la sua motivazione nella situazione di una societ$ in cui realmente da tutte le parti, nonostante si assicuri il contrario, seguita a perorare la condizione monadologica. /noltre proprio il classistico Lukcs non dovrebbe aspettarsi oggi e &ui dalle opere darte che esse spezzino la contemplazione. La sua proclamazione della &ualit$ artistica ' inconciliabile con un pragmatismo che di fronte alla produzione progredita e responsabile si accontenti del giudizio 1borghese, borghese, borghese2, emesso senza processo. Lukcs cita con approvazione il mio lavoro sullinvecchiamento della musica moderna, per utilizzare le mie ri#essioni dialettiche, in maniera paradossalmente simile a edlma9r, contro la nuova arte e contro le mie stesse intenzioni. Ci gli andrebbe concessoI 1Peri sono soltanto i pensieri che non capiscono se stessi2 C e nessun autore ha su di essi titoli di propriet$. =a largomentazione di Lukcs non mi strappa proprio &uesti titoli. Che larte non possa sistemarsi al vertice dellespressione pura, che ' immediatamente identica con la paura, stava in 'ilosofa della musica moderna 7 , sebbene io non condivida lottimismo u*ciale di Lukcs, secondo cui storicamente oggi ci sarebbe meno motivo per una paura del genere e l1intelligenza decadente2 dovrebbe avere meno paura. Oltrepassare il puro 1&uesto &ui2 dellespressione non pu signifcare n3 realis istaurazione di uno stile, priva di tensioni, come io ho obiettato allinvecchiante musica moderna, n3 salto in una positivit$ che hegelianamente si direbbe non sostanziale, non autentica, non costitutiva di forma anteriormente alla ri#essione. Brarre le conseguenze dallinvecchiamento della musica moderna non vorrebbe dire ricorrere alla musica invecchiata, bens% uninsistente autocritica. Buttavia sin dallinizio lesposizione non attenuata della paura fu contemporaneamente pi( che paura stessa, un resistere attraverso lenunciato, attraverso la forza dellirremovibile chiamar per nomeI il contrario di tutte le associazioni eccitate dalla parola persecutoria 1decadente2. /n ogni modo allarte da lui deprecata Lukcs fa credito di una risposta negativa alla realt$ negativa, al dominio del 1deforme2. 8oi prosegueI 1=a lavanguardia, ri#ettendo tutto ci nella sua immediatezza deformata, escogitando forme che fanno apparire &ueste tendenze come le sole potenze dominanti della vita, deforma la deformazione al di l$ della sua rilevanza fenomenica nella realt$ oggettiva, fa sparire come irrilevanti, come ontologicamente senza importanza tutte le controforze e le controtendenze realmente attive in essa2 E4LLG. Lottimismo u*ciale delle controforze e controtendenze costringe Lukcs a rimuovere il detto hegeliano per cui la negazione C B. X. Hdorno, 3inima moralia, 0rankfurt am =ain 4564, p. NKO Atrad. it. 3inima moralia, <inaudi, Borino 45C5, p. LNFD. 7 Hdorno, 2hilosophie der neuen 3usik cit., pp. 64 sg. Atrad. it. cit., pp. 6N sg.D. della negazione V 1deformazione della deformazioni2 V sarebbe la posizione. )uesto detto soltanto porta nellarte alla sua verit$ il termine fatalmente irrazionalistico di 1polistratifcazione2I lespressione del so>rire e la felicit$ e il piacere della dissonanza, che Lukcs disprezza in &uanto 1avidit$ di sensazioni, bramosia del nuovo per il nuovo2 E4OOG, si intrecciano in maniera indissolubile nelle autentiche opere darte nuove. Ci andrebbe pensato insieme con &uella dialettica di campo estetico e realt$, cui Lukcs si sottrae. /n &uanto lopera darte non ha immediatamente a oggetto la realt$ non dice mai, come invece dice di solito la conoscenzaI le cose stanno cos%, bens%I ecco come vanno le cose. La sua logicit$ non ' &uella di un giudizio predicativo bens% della coerenza immanenteI solo passando attraverso &uesta, attraverso il rapporto in cui pone gli elementi, lopera prende posizione. La sua antitesi nei confronti della realt$ empirica, che tuttavia cade dentro lopera e in cui &uesta stessa cade, ' proprio il fatto che, a di>erenza delle forme spirituali, che si riferiscono immediatamente alla realt$, lopera non la determina univocamente in &uanto &uesto o &uello. Lopera darte non enuncia giudizi+ diventa giudizio nel suo complesso. /l momento della non verit$, che in base alla dimostrazione di ,egel ' contenuto in ogni singolo giudizio poich3 niente ' completamente ci che deve essere nel singolo giudizio, viene corretto dallarte nella misura in cui lopera darte sintetizza i suoi momenti senza che lun momento venga risucchiato dallaltroI il concetto di enunciato, oggi di moda, ' amusico. )uel che in &uanto sintesi non giudicante larte perde in determinatezza dei particolari, essa lo riac&uista attraverso una maggiore giustezza nei confronti di ci che di solito il giudizio taglia via. Lopera darte diventa conoscenza solo in &uanto totalit$, attraverso tutte le mediazioni, non attraverso le sue singole intenzioni. .3 &ueste sono isolabili da essa, n3 essa ' misurabile in base a esse. Cos% per procede Lukcs in linea di principio, nonostante la sua protesta contro i romanzieri ortodossi, che nella loro prassi scrittoria procedono in &uesto modo. =entre egli stesso nota assai bene ci che vi ' di inadeguato nei loro prodotti standardizzati, la sua propria flosofa dellarte non pu a>atto sottrarsi a &uei corti circuiti del cui e>etto, una prescritta debolezza di giudizio, ha poi orrore. ?i fronte alla essenziale complessit$ dellopera darte, che non andrebbe bagatellizzata come accidentale caso singolo, Lukcs chiude spasmodicamente gli occhi. Jna volta che si mette a discutere di poesie specifche, si mette a sottolineare in rosso ci che sta l% immediatamente e in tal modo manca il contenuto. Hlza lai su una poesia, indubbiamente assai modesta, di :enn, che diceI Fossimo i nostri primogenitori. Grumo di muco in uno stagno caldo. Vita e morte, fecondazione e generazione scivolereero dai nostri succ!i muti. "n filo d#alga o il dosso d#una duna, c!e il vento forma e pesante di sotto. Gi$ un capo di liellula, un#ala di gaiano saree troppo lontano, e soffriree troppo % . Lukcs ci vede 1la tendenza a &ualcosa di primordiale, opposto a ogni socialit$2, nel senso di ,eidegger, !lages e -osenberg, e in defnitiva una 1esaltazione dellanormale, un antiumanesimo2 E5FG, mentre perfno se si volesse identifcare completamente la poesia col suo contenuto lultimo verso accusa schopenhauerianamente il grado superiore dellindividuazione &uale so>erenza, mentre la nostalgia del tempo primevo semplicemente corrisponde alla pressione insopportabile del presente. /l colore moralistico dei concetti critici di Lukcs ' &uello di tutte le sue lamentazioni sulla soggettivistica 1mancanza di mondo2I come se gli avanguardisti avessero esercitato letteralmente &uello che nella fenomenologia di ,usserl, in maniera su*cientemente grottesca, si chiama annientamento metodologico del mondo. Cos% viene bollato =usilI 1Leroe del suo grande romanzo, Jlrich, risponde alla domanda che cosa farebbe se il governo del mondo fosse nelle sue maniI Z.on mi resterebbe altro che sopprimere la realt$[. Che la realt$ soppressa dal lato del mondo esterno sia un complemento dellesistenza soggettiva Zsenza &ualit$[ non ha 5 ACfr. ". Lukcs, Il signifcato attuale del realismo critico, <inaudi, Borino 456C, p. N6D. bisogno di una lunga spiegazione2 E76G. < invece la frase incriminata evidentemente intende parlare di disperazione, di dolore cosmico che si capovolge, di amore nella sua negativit$. Lukcs tace ci e opera con un concetto di normalit$ realmente solo 1immediato2, del tutto irri#esso, e con &uello a*ne di deformazione patologica. olo una situazione spirituale felicemente purifcata da &ualsiasi resto di psicanalisi pu disconoscere il nesso tra &uella normalit$ e la regressione sociale, che proscrisse gli istinti parziali. Jna critica sociale che si mette a parlare disinvoltamente di normalit$ e perversione rimane essa stessa in balia di ci che d$ a intendere di aver superato. / do di petto lukacsiani emessi alla maniera di ,egel, virili e forti, sul primato delluniversale sostanziale sulla apparente, caduca 1cattiva esistenza2 della pura individuazione, ricordano &uei pubblici ministeri che richiedono leliminazione di &uelli che sono incapaci di vivere e dei devianti. ulla loro comprensione della lirica ci sono da nutrir dubbi. /l verso 1O se fossimo i nostri primissimi antenati2 nella poesia ha un valore posizionale completamente diverso, che non esprime un desiderio letterale. .ella parola 4rurahnen Eprimissimi antenatiG ' intessuta una smorfa. Httraverso la stilizzazione il sentimento del soggetto poetico si mostra V daltra parte in maniera piuttosto anti&uata che moderna V comicamente non autentico, gioco malinconico. 8roprio ci che respinge in &uello verso cui il poeta fnge di desiderare di tornare e dove non pu a>atto desiderare di tornare d$ la sua incisivit$ alla protesta contro il dolore prodotto storicamente. Butto ci vuole venir sentito in :enn, proprio come l1e>etto di straniamento2 dato dal montaggio, nelluso di parole scientifche e di motivi scientifci. <sagerando egli sospende la regressione che Lukcs tran&uillamente gli attribuisce. Chi non riesce ad ascoltare tali armonici somiglia a &uello scrittore subalterno che imitava con diligenza e abilit$ lo stile di Bhomas =ann e su cui &uesti una volta ridendo disseI 1crive esattamente come me, per dice sul serio2. emplifcazioni del tipo delleMcursus lukacsiano su :enn non disconoscono soltanto delle sfumature, bens% insieme con &ueste lopera darte stessa, che solo a opera delle sfumature diventa opera darte. <sse sono sintomatiche dellinstupidimento in cui cadono anche le persone pi( intelligenti non appena obbediscono a prescrizioni come &uella del realismo socialista. "i$ prima Lukcs, per accusare di fascismo la poesia moderna, era andato a cercare trionfante una cattiva poesia di -ilke per scatenarvi la sua rabbia come lelefante nella bottega viennese. -esta aperto se la regressione, avvertibile in Lukcs, di una coscienza che una volta ' stata annoverata fra le pi( progredite, esprima obiettivamente lombra della minacciante regressione dello spirito europeo, &uellombra che i paesi sottosviluppati gettano sui paesi pi( sviluppati, che gi$ cominciano a orientarsi su &uelli+ oppure se in ci si tradisca &ualcosa del destino della teoria stessa, che non soltanto avvizzisce nei suoi presupposti antropologici, dun&ue nella capacit$ di pensiero degli uomini teoretici, ma la cui sostanza si contrae anche obiettivamente in una costituzione dellesistenza in cui nel frattempo ' meno &uestione di teoria che di prassi, la &uale si dice sarebbe immediatamente tuttuno con limpedimento della catastrofe. ?alla neoingenuit$ di Lukcs non ' al sicuro nemmeno il circuito Bhomas =ann che egli usa contro So9ce, con un fariseismo che allepico cantore della decadenza avrebbe fatto venire i brividi. La controversia scatenata da :ergson sul tempo viene trattata come il nodo di "ordio. ?al momento che Lukcs ' un buon obiettivista il tempo obiettivo deve aver ragione dappertutto e il tempo soggettivo deve essere semplice deformazione decadentistica. <ra stata linsopportabilit$ di &uel tempo reifcatamente alienato, vuoto di senso, che il giovane Lukcs una volta descrisse in maniera cos% penetrante trattando dell1ducation sentimentale, a costringere :ergson alla teoria del tempo vissuto e non, come invece pu immaginarsi lottusit$ di &ualun&ue osservanza pia nei confronti dello stato, lo spirito della deformazione soggettivistica. Ora anche Bhomas =ann nella 3ontagna incantata pag il suo tributo al bergsoniano temps dur-e& H*nch3 =ann venga salvato a pro della tesi lukacsiana del realismo critico, vari personaggi della 3ontagna incantata ricevono un buon voto poich3 essi hanno anche 1soggettivamente unesperienza normale, oggettiva del tempo2. < poi, letteralmenteI 1vi ' perfno, in Qiemssen, un barlume di consapevolezza del fatto che la moderna esperienza del tempo ' solo una conseguenza del modo di vita anormale del sanatorio, ermeticamente separato dalla prassi &uotidiana2 E4FNG. Lironia sotto cui complessivamente sta la fgura di Qiemssen ' sfuggita allestetico+ il realismo socialista lo ha reso ottuso anche nei confronti del lodato realismo critico. /l limitato u*ciale, una specie di Palentin postgoethiano, che muore da soldato e da coraggioso, anche se a letto, diventa per lui immediatamente il portavoce della vita giusta, un po come il Levin di BolstoU, pianifcato e fallito. /n realt$ Bhomas =ann, senza ri#ettervi ma con estrema sensibilit$, ha rappresentato il rapporto dei due concetti temporali nella maniera scissa e ambivalente che ' adeguata al suo modo di fare e al suo rapporto dialettico con tutto ci che ' borgheseI diritto e torto sono entrambi divisi tra la coscienza temporale realis del flisteo, che invano fugge dal sanatorio verso il suo mestiere, e il tempo fantasmagorico di coloro che restano nel sanatorio, allegoria della boh'me e del soggettismo romantico. aggiamente =ann non ha n3 conciliato i due tempi n3 nella confgurazione ha preso partito per uno dei due. Che Lukcs eviti drasticamente nel suo flosofare il contenuto estetico perfno del suo testo preferito ' motivato da &uel parti pris preestetico per il materiale e per ci che viene comunicato, che egli scambia con lobiettivit$ artistica delle opere darte. =entre non si cura di mezzi stilistici come &uello per nulla troppo nascosto dellironia, per tacere poi dei mezzi stilistici esposti, per tale rinuncia non lo ricompensa il contenuto di verit$ delle opere, purifcato dallapparenza soggettiva, bens% viene satollato della loro parca feccia, il contenuto e>ettuale, di cui esse indubbiamente hanno bisogno per raggiungere il contenuto di verit$. 8er &uanto Lukcs desideri impedire la regressione del romanzo, si mette a blaterare articoli di catechismo &uali il materialismo socialista, la teoria gnoseologica della riproduzione, ideologicamente sanzionata, e il dogma di un progresso dellumanit$ meccanico, cio' indipendente dalla spontaneit$ nel frattempo strangolata, sebbene 1la convinzione che il mondo abbia, in ultima istanza, una razionalit$ e un signifcato immanente, che sia aperto e comprensibile alluomo2 E5CG sia una bella pretesa se si considera lirrevocabile passato. /n tal modo egli si riavvicina forzatamente a &uelle concezioni infantili dellarte che trova penose nei funzionari meno versati. /nvano egli cerca di spezzare &uesto cerchio. /n &uale ampia misura sia gi$ lesa la sua propria coscienza estetica lo tradisce per esempio un luogo sulla allegoresi nellarte musaica bizantinaI le opere darte di &uesto tipo e di livello similmente alto potrebbero essere nella letteratura solo 1fenomeni eccezionali2 E5KG. Come se nellarte, a parte &uella delle accademie e dei conservatori, ci fosse una distinzione di regola ed eccezione+ come se tutto ci che ' estetico, in &uanto individuato, non fosse sempre uneccezione in base alla sua stessa universalit$ mentre ci che immediatamente corrisponde a una generale regolarit$ proprio in tal modo gi$ si s&ualifca sul piano del confgurato. Le eccezioni sono prese in prestito dal medesimo vocabolario delle prestazioni record. /l defunto 0ranz :orkenau disse una volta, dopo la sua rottura col partito comunista, che non aveva pi( potuto sopportare che si trattassero decisioni di consiglieri comunali secondo categorie della logica hegeliana e la logica hegeliana nello spirito delle assemblee comunali. Bali contaminazioni, che per la verit$ risalgono fno a ,egel stesso, incatenano Lukcs a &uel livello che gli piacerebbe e&uilibrare col suo proprio. La critica hegeliana della 1coscienza infelice2, limpulso della flosofa speculativa a lasciare sotto di s3 lepos apparente della soggettivit$ isolata, sotto le sue mani diventa ideologia per limitati funzionari di partito, che non sono ancora a>atto riusciti ad arrivare al soggetto. La loro violenta limitatezza, residuo di tutta la piccola borghesia dellOttocento, egli la innalza a una adeguatezza alla realt$ sottratta alla limitatezza della semplice individualit$. =a il salto dialettico non ' un salto che vada al di l$ della dialettica e che a spese dei momenti sociali e tecnici obiettivamente posti alla produzione artistica trasformi grazie al solo orientamento ideologico la coscienza infelice in consenso felice. /l preteso punto di vista superiore, in base a una tesi hegeliana che certo Lukcs non mette in dubbio, deve restare necessariamente astratto. La disperata profondit$, che egli mostra contro la debolezza della letteratura tipo bo5 meets tractor, non lo salva nemmeno da declamazioni allo stesso tempo astratte e infantiliI 1)uanto pi( la materia trattata ' una materia comune, &uanto pi( gli scrittori indagano da lati diversi le stesse condizioni e direzioni di sviluppo della stessa realt$, &uanto pi( &uestultima, con tutte le fratture descritte, si trasforma in una realt$ prevalentemente o puramente socialista, tanto pi( il realismo critico deve fnire per avvicinarsi a &uello socialista, tanto pi( la sua prospettiva negativa Eche si limita a non respingereG deve trasformarsi, attraverso una serie di trapassi, in una prospettiva positiva Ea>ermativaG, in una prospettiva socialista2 E46LG. La distinzione gesuitica fra prospettiva negativa, cio' 1che non si limita a respingere2, e &uella positiva, cio' 1a>ermativa2, sposta le &uestioni della &ualit$ letteraria proprio in &uella sfera di intenzioni conformi a prescrizioni, alla &uale Lukcs vorrebbe sottrarsi. ulla sua volont$ di farlo certamente non ci sono dubbi. i rende giustizia al suo libro soltanto se ci si rende conto che in paesi in cui non si pu chiamare per nome ci che ' decisivo i segni del terrore sono impressi in tutto ci che vien detto al posto di &uel decisivo+ ma daltra parte perfno pensieri senza forza, pensati a met$ e fuorviati, ac&uistano in tal modo nella loro costellazione una forza che 6 la lettre non posseggono. otto &uesto aspetto va letto tutto il terzo capitolo, nonostante la disproporzione tra sfoggio spirituale e &uestioni a>rontate. .on ci sarebbe che da seguitare nel pensiero di numerose formulazioni per arrivare allaria libera. \ il caso della seguenteI 1La semplice approvazione del marMismo Eper non parlare nemmeno della semplice partecipazione al movimento socialista, della semplice iscrizione al partito ecc.G non conta, di per s3, praticamente nulla. 8er la personalit$ dello scrittore le esperienze di vita ac&uisite per &uesta via, le facolt$ intellettuali, morali ecc. cos% ridestate possono riuscire molto preziose e contribuire a trasformare &uesta possibilit$ in una realt$. =a ' un errore credere che il passaggio da una giusta coscienza a un giusto, realistico rispecchiamento artistico della realt$ sia in linea di principio pi( diretto e pi( semplice che non a una falsa coscienza2 E4NCG. Oppure, contro lo sterile empirismo del romanzo documentario, oggi forente dovun&ueI 1:alza agli occhi che anche nel realismo critico la>acciarsi di un ideale di completezza monografca Eper esempio in QolaG era un segno di problematicit$ interna, e cercheremo di mostrare in seguito che la penetrazione di &ueste tendenze ' divenuta ancora pi( problematica nel realismo socialista2 E4OFG. /n tale contesto, usando la terminologia della sua giovinezza, Lukcs insiste sul primato della totalit$ intensiva rispetto allestensiva+ gli basterebbe tener dietro alla sua esigenza seguendola entro il confgurato per venir costretto proprio a ci che rimprovera agli avanguardisti fnch3 tiene la sua lezione ex cathedra+ ed ' grottesco che ciononostante voglia ancor sempre 1battere2 l1antirealismo della decadenza2. Jna volta arriva addirittura vicino a rendersi conto che la rivoluzione russa non ha a>atto dato luogo a una situazione che richieda e sostenga una letteratura 1positiva2I 1Hnzitutto non si deve dimenticare il fatto ovvio che, anche se &uesta presa del potere rappresenta un salto enorme, gli uomini nella loro maggioranza, e &uindi anche gli artisti, non subiscono ancora, per ci solo, alcuna trasformazione essenziale2 E4OOG. /n maniera bens% blanda, come se si trattasse di una semplice deviazione, egli tuttavia spiattella come stanno le cose nel cosiddetto realismo socialista. 1.asce allora una variante malsana e scadente del realismo borghese, o almeno un avvicinamento &uanto mai problematico ai suoi mezzi espressivi, naturalmente senza nessuno dei suoi massimi pregi2 E46NG. /n &uesta letteratura il 1carattere realistico della prospettiva2 sarebbe disconosciuto. Ci signifca 1che molti scrittori identifcano semplicemente con la realt$ ci che esiste solo come una tendenza rivolta al futuro Ela &uale proprio perci, se fosse giustamente intesa, potrebbe fornire il punto di vista decisivo per la valutazione della fase attualeG e rappresentano gli spunti presenti spesso solo in germe come realt$ pienamente sviluppate+ in una parola, e&uiparano meccanicamente realt$ e prospettiva2 E46N@ 6OG. ciolto dallincapsulamento terminologico, ci non signifca altro che molti procedimenti del realismo socialista e del romanticismo socialista, riconosciuto da Lukcs come suo complemento, sono trasfgurazione ideologica di un cattivo sussistente. Lobiettivismo u*ciale della considerazione totalitaria della letteratura si dimostra per Lukcs esso stesso semplicemente soggettivo. H contrasto egli pone un concetto di obiettivit$ estetica pi( degno delluomoI 1poich3 le leggi formali dellarte, in tutti i loro complicati rapporti reciproci di contenuto e di forma, di concezione del mondo ed essenza estetica ecc., sono anchesse di carattere oggettivo. Certo la loro violazione non ha conseguenze pratiche immediate del genere di &uelle che ha il disprezzo delle leggi delleconomia, ma produce necessariamente opere problematiche, fallite o scadenti2 E46OG. )ui, dove il pensiero trova il coraggio di arrivare a se stesso, Lukcs d$ un giudizio assai pi( pertinente che non &uelli rozzi di prima sullarte modernaI 1La lacerazione delle mediazioni dialettiche produce &uindi, nella teoria come nella pratica, una falsa polarizzazioneI a un polo il principio si irrigidisce da Zguida per la prassi[ in dogma+ allaltro polo dai singoli fatti di vita sparisce il momento della contraddizione Ee spesso anche &uello dellaccidentalit$G2 E466G. /n maniera concisa egli chiama per nome il concetto centraleI 1La soluzione letteraria non scaturisce &uindi dalla dinamica contraddittoria della vita sociale, ma deve servire da illustrazione a una verit$ astratta2 E46KG. Colpevole di ci sarebbe l1agitazione come forma primaria2, come modello di arte e pensiero, i &uali entrambi per tal via si irrigidiscono, si rattrappiscono, diventano praticistico@schematici. 1Hl posto di una nuova dialettica abbiamo davanti a noi una staticit$ schematica2 E467G. .essun avanguardista avrebbe niente da aggiungervi. /n tutto ci si seguita ad avere la sensazione di uno che scuota disperatamente le sue catene immaginando che il loro stridio sia la marcia dello spirito del mondo. Lo acceca non soltanto il potere che, se d$ spazio ai pensieri ribelli di Lukcs, non li approver$ certo sul piano della politica culturale. :ens% la critica di Lukcs resta prigioniera dellillusione che lodierna societ$ russa, che in realt$ ' oppressa e sfruttata, sarebbe bens%, secondo una trovata cinese, ancora contraddittoria ma non antagonistica. Butti i sintomi contro i &uali egli protesta vengono essi stessi prodotti dal bisogno propagandistico dei dittatori e del loro seguito di mettere per bene nella testa della gente &uella tesi che Lukcs u*ciosamente giustifca col concetto di realismo socialista, e di cacciare dalla coscienza &uello che li potrebbe confondere. /l dominio di una dottrina che adempie funzioni cos% reali non viene spezzato con lesporne la falsit$. Lukcs cita una cinica frase di ,egel, che esprime il senso sociale del processo, &uale lo descrive lantico romanzo pedagogico borgheseI 1/nfatti la fne di &uesti anni di apprendistato consiste nel fatto che il soggetto si rompe le corna, con i suoi desideri e le sue opinioni si inserisce nella situazione sussistente e nella sua ragionevolezza, entra nella concatenazione del mondo e vi si con&uista un punto di vista adeguato2 E4LLG. Lukcs ri#etteI 1=olti dei migliori romanzi borghesi contraddicono, in un determinato senso, &uesta a>ermazione di ,egel, ma in un altro senso, altrettanto determinato, la confermano. La contraddicono in &uanto non sempre laccettazione della societ$ borghese avviene. La lotta per una realt$ corrispondente ai sogni e alle convinzioni giovanili viene spezzata dalla potenza della societ$, i ribelli vengono spesso costretti a piegarsi, a rifugiarsi nella solitudine ecc., ma non si lasciano estorcere la conciliazione hegeliana. < tuttavia, poich3 la lotta fnisce nella rassegnazione, il suo risultato si avvicina a &uello hegeliano+ la realt$ sociale oggettiva fnisce per avere la meglio sulla semplice soggettivit$ delle aspirazioni individuali+ del resto la conciliazione proclamata da ,egel non ' a>atto priva di rassegnazione2 E46FG. /l postulato di una realt$ da esporre senza fratture fra soggetto e oggetto e, per dirla col testardo linguaggio di Lukcs, da 1rispecchiare2, criterio supremo della sua estetica, per amore di tale mancanza di fratture, implica tuttavia che &uella conciliazione venga fatta e che la societ$ sia giusta+ che il soggetto, come adduce Lukcs nel suo excursus antiestetico, pervenga ai suoi diritti e sia di casa nel suo mondo. olo allora scomparirebbe dallarte &uel momento di rassegnazione che Lukcs verifca in ,egel e che avrebbe dovuto constatare proprio nel modello primo del suo concetto di realismo, in "oethe, che predic la rinuncia. =a la scissione, lantagonismo, sopravvivono ed ' semplice menzogna che negli stati orientali sia stato, come dicono, superato. /l dominio che circonda Lukcs e gli preclude il desiderato ritorno allutopia della sua giovent( ripete la conciliazione sforzata che egli smaschera nellidealismo assoluto.