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Prof.

Raffaele Di Pasquale

Relazione tenuta al seminario sullo SPORT organizzato dal comitato studentesco del Liceo Imbriani di Pomigliano dArco ( NA )

Diverse e varie provenienze culturali, geografiche e linguistiche

Dinamiche relazionali e di attaccamento

Intelligenze Multiple (Gardner, 1983; 2005)

LA COMPLESSITA DELLA SQUADRA


Vissuti familiari, sociali e culturali Stile di pensiero (Metafora dellautogoverno Mentale) R. J. Sternberg; 1987, 1998

Stili cognitivi (Cornoldi, De Beni e Gruppo MT, 2001)

Non esistono da una parte lindividuo e dallaltra la squadra, i due processi sono inseparabili ed interdipendenti. La squadra prodotta dalle interazioni tra gli individui che la costituiscono, la stessa squadra, come un tutto, retroagisce per produrre gli individui attraverso linformazione, la moda, la scuola. Cos gli individui, nelle loro interazioni, producono la squadra, la quale produce gli individui che la producono, questo avviene in un circuito a spirale attraverso levoluzione storica. In questo processo ricorsivo, gli effetti e i prodotti sono necessari al processo che li genera e il prodotto il produttore di ci che lo produce.

Direttamente osservabili
ASPETTI DI TECNICA E

Indirettamente osservabili
FUNZIONAMENTO DEI SISTEMI ORGANICI E DELLA MOTRICITA

TATTICA

INDIVIDUALE COMPLESSITA GIOCHI DI SQUADRA COLLETTIVO

COMPONENTI EMOTIVI E SOCIALI

CONTESTO

PREPARAZIONE SQUADRA SVILUPPO DEI GIOCATORI RECLUTAMENTO

CONCETTI

Ridurre gli errori I Giocatori SONO i protagonisti del Progetto di gioco Stabilit della composizione di squadra Tutti i Giocatori disponibili CULTURA DI SQUADRA LA SQUADRA ALLENA SE STESSA

PREPARAZIONE SQUADRA

PROGETTO DI GIOCO

STABILIT

CAPACIT DI ADATTAMENTO

Interazione dinamica e sistemica


Individuale

PRESTAZIONE
Gruppo Squadra

Il gruppo una relazione che unisce e sta sopra i caratteri dei membri, ne influenza lazione e il comportamento e d un risultato superiore alla somma delle capacit dei singoli. E non arriva mai a una realizzazione completa, specie se i componenti non sono vincolati da norme chiare e inderogabili e da un modo di vita e di lavoro ben preciso.

PREPARAZIONE SQUADRA

DINAMICA DI GRUPPO

PERFORMING

NORMING
STORMING FORMING

PREPARAZIONE SQUADRA
FORMING FOCUS FIDUCIA RELAZIONI CRITICHE DECISIONI PREVEDIBILITA COMPRENSIONE DEI RUOLI RISULTATI CONOSCENZE Propri obiettivi Valutazione del leader STORMING Altri problemi Fiducia solo nel leader Conflitto Aperte Punitive Volatile

DINAMICA DI GRUPPO
NORMING Processi Fiducia nel processo Meccaniche Produttive Organizzate Sistematica PERFORMING Performance Fiducia nelle persone Sinergiche Confortevoli Naturali Anticipazioni

Mancanza/ Distanza
Nascoste Frammentarie Politica Incomprensio ni Individuali Gioca a poker

Ambgua
Indesiderati Frammentarie

Chiara
Poco fluente In accordo con le regole

Intuitiva
Sistematici In accordo con le necessit

RENDIMENTO

Sforzo Individuale

Precario

Segue le regole

Fluente

PREPARAZIONE SQUADRA
FORMING VISIONE GLOBALE Definire gli obiettivi STORMING Risolvere i problemi

DINAMICA DI GRUPPO
NORMING Facilitare i processi PERFORMING Coach

MANAGEMENT
SUPPORTO FOCUS DEL LEADER

Elevato
Basso Compiti individuali

Elevato
Elevato Interazioni tra le persone

Basso
Elevato Interazioni tra i compiti

Basso
Basso Self-development della squadra

STILE PERSUASIVO
INTERAZIONE CON LA SQUADRA

Mettere pressione
Leader fornisce legami

Vendere / Influenzare
Facilita le relazioni

Ascolta / Consiglia
Facilita i processi collettivi

Osservare / Supportare
Dinamica di gruppo

RIASSUNTO

Individuale

Relazioni

Processi

Self-development

APPRENDIMENTO COLLABORATIVO
La responsabilit di molti aspetti della funzione insegnante trasferita all'allievo. Lallenatore propone e spiega un compito, quindi i calciatori lavorano a coppie e ciascuno fornisce feedback al compagno e ne valuta la prestazione, secondo criteri suggeriti dallallenatore.

APPRENDIMENTO COOPERATIVO
La squadra viene suddivisa per gruppi di allievi eterogenei per livello di abilit. Viene quindi assegnato un compito od un progetto che il gruppo deve portare a termine come "squadra". La valutazione del gruppo e del singolo tiene conto del conseguimento degli obiettivi, o della realizzazione del progetto, e del modo in cui i componenti hanno lavorato insieme
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APPRENDIMENTO COOPERATIVO
Lapprendimento cooperativo un metodo didattico che utilizza il gruppo/squadra in cui i calciatori lavorano insieme per migliorare reciprocamente il loro apprendimento.
Perci si distingue sia dallapprendimento competitivo (in cui si lavora luno contro laltro per raggiungere un giudizio migliore di quello ottenuto dal compagno) che da quello individualistico (in cui si lavora da soli per raggiungere obiettivi di apprendimento indipendenti da quelli dei compagni). A differenza dellapprendimento competitivo e di quello individualistico, che non sempre si usano in maniera appropriata, lapprendimento cooperativo pu essere applicato a ogni compito, ogni situazione ed ogni squadra.

I gruppi e le fasi di lavoro


FASE 1 gruppo cooperativo FASE 2 gruppo collaborativo FASE 3 gruppo socializzato FASE 4 gruppo comunitario

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Gruppo cooperativo
Catene laterali Catene centrali Reparti

Gruppo collaborativo
Difesa + centrocampisti Difesa + attaccanti Centrocampisti + attaccanti

Gruppo socializzato
Suddivisione a coppie e per ruoli omologhi

Gruppo comunitario
Tutta la squadra Intergruppo con i 3 reparti

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PERCH IL LAVORO DI GRUPPO SIA REALMENTE EFFICACE OCCORRE CHE LALLENATORE STRUTTURI IN OGNI SEDUTA DI ALLENAMENTO CINQUE ELEMENTI:
1) interdipendenza positiva 2) responsabilita individuale 3) interazione costruttiva diretta 4) abilita sociali 5) valutazione del gruppo

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INTERDIPENDENZA POSITIVA
Nella situazione cooperativa, i calciatori sono vincolati fra loro in modo tale che la probabilit di uno di essi di conseguire il proprio obiettivo dipende dalla probabilit che hanno gli altri di arrivare al proprio; tale situazione definita interdipendenza positiva, mentre nella situazione individualistica invece vi assenza di relazioni di interdipendenza. Secondo Deutsch gli effetti della situazione cooperativa sono contrapposti a quelli della situazione competitiva in relazione a tre processi psicologico-sociali: 1) supplenza, cio i compagni utilizzano le proprie risorse per recuperare lo svantaggio 2) catexi positiva che crea nuovi motivi di partecipazione, potere vicario del piacere del compagno 3) inducibilit, cio apertura e disponibilit allinfluenza.

I caratteri e gli interventi


Questi i caratteri interdipendenti ed essenziali per il funzionamento collettivo:

- Linterazione - Lintegrazione - La consapevolezza di appartenere - La solidariet - La cooperazione - La mentalit costruttiva - Le gerarchie - Let

lappartenenza data dalla consapevolezza di condividere gli obiettivi e i mezzi per raggiungerli, di far riferimento a modi e comportamenti comuni e di vivere un rapporto fondato su regole e norme condivise. Il sentimento di appartenenza il collante che rassicura e fornisce la garanzia di agire in modi condivisi.

la

consapevolezza di appartenere, levidenza dei vantaggi della cooperazione, la possibilit di risolvere problemi comuni e lopportunit di appagare bisogni personali che non possono essere soddisfatti altrimenti, chiamano in causa tutti, perch il gruppo permette allo stesso tempo di soddisfare le esigenze collettive e individuali.

la somma delle forze per ottenere un risultato che supera le capacit del singolo; richiede la rinuncia al vantaggio personale quando questo va a svantaggio di quello collettivo

il

coinvolgimento progettuale e operativo di tutti e la condivisione dei modi e degli obiettivi porta inevitabilmente a cooperare per raggiungerli.

- Le gerarchie
sono

definite secondo il grado di merito determinato dal contributo di ognuno, poich ogni componente riconosce il ruolo del singolo e la sua utilit nel progresso collettivo.

- Let
si

pu parlare di gruppo solo dopo gli undici, dodici anni, perch il bambino egoista e non si sa ancora mettere a disposizione e agire per un vantaggio collettivo.

IL RUOLO DELLALLENATORE
Assume la funzione di facilitatore un consulente del processo di apprendimento

sa ascoltare, permette a tutti di esprimersi e aiuta il gruppo di lavoro a progredire

un animatore esterno che rispetto alla situazione non impone il suo punto di vista e non prospetta soluzioni che devono essere individuate dagli attori-chiave

COSA FA PRIMA
IN GENERALE
Crea un clima di partecipazione E neutrale rispetto al tema Aiuta il gruppo a progredire Garantisce un senso di parit a tutti Ha concretezza nei risultati Utilizza una logica di azione Rende trasparenti gli scopi degli attori-chiave Gestisce i conflitti in modo neutrale

ED ANCORA PER LANALISI DEI PROBLEMI


Il facilitatore aiuta il gruppo ad Identificare un problema come condizione: REALE vissuta da chi la esprime OGGETTIVA cio basato su situazioni determinate NEGATIVA ATTUALE e non come soluzione CHIARA SPECIFICA

COSA FA DURANTE
Ascolta attentamente quanto sta dicendo un calciatore Dimostra in modo non verbale attenzione e interesse a quanto detto Usa frasi del tipo : se non sbaglio tu dici che .. Ripetendo e riassumendo il punto di vista di chi interviene usando le sue stesse parole-chiave Chiede conferma a chi ha parlato della correttezza di sintesi fatta Chiede al gruppo se e chiaro quanto sintetizzato

simpegna a rafforzare i caratteri del gruppo ; assume la posizione di guida inserita a tutti gli effetti nella struttura relazionale della squadra.

Si

sempre convinti di saper gestire un gruppo, ma occorrono sensibilit, un sereno equilibrio personale e, nello sport, la conoscenza dei meccanismi del gruppo e della formazione. Per esempio: scoprire, valorizzare e coordinare le idee e le iniziative di tutti, esercitare la funzione di critica e di controllo affinch non siano disattese le regole, si dirigano la creativit e le iniziative verso scopi costruttivi e si sviluppi un pensiero creativo comune,

operare affinch tutti abbiano lo stesso ruolo, anche se con contributi diversi produrre idee e progetti, e offrire laiuto minimo indispensabile perch gli allievi sviluppino da soli tutti i procedimenti per raggiungerli, assumere la posizione di guida, che autorevolezza, e non autoritarismo o cedevolezza, adottare un indirizzo operativo che sappia utilizzare le potenzialit di ognuno, accettare qualsiasi contributo e, nel caso non siano validi, apprezzare lintenzione di produrli, usare valutazioni e stimoli veritieri,

far divertire oggi, e non prospettare un futuro irraggiungibile: specie al bambino interessa ci che sta accadendo, non ci che speriamo o cilludiamo che avvenga, essere chiari e non usare mai sotterfugi, analizzare e discutere insieme tutti gli aspetti dellattivit.

Un

gruppo che possiede tutti questi caratteri pronto per il collettivo. Esso, infatti, permette di: realizzare una mentalit costruttiva che impiega i contributi di tutti, non far nascere o, quando si sono manifestati, risolvere e conflitti, trasmettere a tutti la creativit e lingegno di ognuno: lidea di ognuno diventa idea di tutti, sommare e rendere comuni limpegno e la collaborazione,

ridurre la sudditanza psicologica verso lavversario pi forte, perch non si soli, non avere esclusi o ai margini, e ridurre gli abbandoni, metabolizzare meglio gli insuccessi e studiare contromisure valide, preparare a vivere rapporti armonici e costruttivi anche fuori e dopo lo sport, correggere i comportamenti non costruttivi e ammorbidire il carattere, imparare a rispettare compagni e avversari, eliminare le gelosie e le rivalit, mitigare lansia della gara, poich si sa di poter contare sui compagni, rassicurare e integrare quelli che si sentono insicuri e inadeguati.

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