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Dov la palla? Come ? Come sta arrivando? Dove sono io? Come sono disposto con il corpo?
Le percezioni variano da momento a momento, queste possono essere alterate dal cambiamento
della traiettoria della palla per una deviazione, o che rimbalzi in modo inatteso, e devono tener
conto di:
La reale e momentanea posizione di vantaggio di una squadra sullaltra determinata dal giocatore
che in situazione capace di guadagnare tempo e spazio sul diretto contendente.
Limprevedibilit del gioco del calcio, oltre allattivit dellavversario legata alla presenza della
palla, che rotola, rimbalza e vola con velocit e traiettorie che cambiano, fornendo incertezza allo
sviluppo delle azioni.
Nella dinamica della partita, i giocatori devono percepire e valutare le traiettorie del pallone per
ricevere un cross e calciare in porta, per calciare al volo, per colpire di testa, per intercettare un
passaggio dellavversario, per parare.
Inserendo delle esercitazioni specifiche, si migliorano la conoscenza e la padronanza del proprio
corpo, attraverso il suo contatto continuo con la palla ed il terreno.
La capacit di anticipazione motoria richiesta ai giocatori, come dote che consente loro di valutare
in anticipo la traiettoria della palla ed il suo impatto con il corpo.
la capacit di determinare e variare la posizione ed i movimenti differenti del corpo nello spazio e
nel tempo, in relazione a punti di riferimento definiti e noti.
Il giocatore di calcio gioca la partita spostandosi con o senza palla, in relazione ai punti di
riferimento fissi (limiti del campo), parziali (aree ristrette dazione) ed in funzione dei punti di
orientamento mobili (palla, compagni, avversari). Il giocatore costretto a percepire i propri
movimenti in riferimento a variabili che caratterizzano i contesti di gioco differenti. Questa capacit
nel calcio si pu chiamare anche senso della posizione che permette di giocare molti palloni,
grazie alla capacit di trovarsi al posto giusto nel momento giusto.
una delle abilit che distingue il giocatore di talento. Permette agli attaccanti di individuare gli
spazi liberi per smarcarsi e ricevere la palla e capire quando pu tirare in porta. In fase difensiva
utile per il meccanismo dei movimenti dei difensori in riferimento allanticipo ed al contrasto.
Siccome le fonti di maggiore variabilit derivano dallavversario, che con le sue iniziative, ad
esempio manifestando false intenzioni, pu condizionare landamento dellazione, quindi occorre
continuamente associare allelaborazione automatica anche unelaborazione di tipo controllato.
Questultima pu realizzarsi soltanto attraverso un controllo cosciente che necessariamente pi
lento e dispendioso ma che offre la possibilit di porre delle modifiche allazione e durante il suo
stesso svolgimento in relazione alle variabili delle situazione ed in base alle ipotesi previsionali dei
soggetti coinvolte nellazione stessa.
Quindi le situazioni tecnico-tattiche rappresentano un agire interattivo e comportamentale dei
contendenti mirato ad influenzarsi reciprocamente, con lo scopo di creare delle difficolt
allavversario concedendogli un tempo dazione il pi possibile ridotto e restringendo il suo spazio
di manovra.
Quanto pi un giocatore riesce ad acquisire dei vantaggi temporali e spaziali nei riguardi
dellavversario tanto pi riesce a gestire efficacemente la situazione di gioco e ad avere liniziativa
su di esso.
Questi concetti sono validi anche per i difensori che non vanno considerati come soggetti passivi in
grado di adattarsi semplicemente alle situazioni determinate dagli attaccanti, ma come elementi
attivi che provocano le azioni piuttosto che subirle.
Latteggiamento tattico chiaramente comune ad entrambi i contendenti; durante una competizione
tutti i giocatori adottano comportamenti tattici, sia che si trovino in situazione di attacco che di
difesa.
Le esigenze da rispettare
1. tematizzare convenientemente il percorso da insegnare, il che vuol dire non solo scegliere la
conoscenza da impartire e da far imparare, ma anche delimitarla in modo n frammentario n troppo
ampio e confuso;
2. suddividere la conoscenza in porzioni corrispondenti a sottotematizzazioni ciascuna delle quali
prepara e fonda le condizioni di comprensione e apprendimento delle porzioni seguenti. Per questa
loro idoneit a promuovere risultati conoscitivi gi sufficientemente significativi, le porzioni di
conoscenza insieme con le operazioni di apprendimento possono essere pensate come moduli,
componibili in diversi modi.
I moduli non vanno considerati come contenuti da aggiungere, essi invece vanno miscelati tra di
loro costituendo delle unit multiple realizzando il principio della: Unit nella Molteplicit.
Con questa metodologia si fa compiere un notevole passo in avanti al concetto di apprendimento
tecnico, inteso non pi come capacit meccanica di assimilazione, memorizzazione e ripetizione ma
come un processo personale di costruzione/perfezionamento, che prevede quattro tappe:
- Percezione: fase della decodificazione;
- Elaborazione: fase della discriminazione (individuazione delle caratteristiche)
classificazione, (estrapolazione di alcune caratteristiche ) aggregazione ( unione delle
caratteristiche con quelle gi archiviate ), generalizzazione ( trasferibilit );
- Inferenza: fase della previsione;
- Decisione: attuazione, eseguire e fare comprendere agli altri la scelta compiuta.
Principi metodologici
Modulazioni procedurali
Raffaele Di Pasquale
ALLENATORE UEFA PRO