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Ore 16.45 "Siamo sopra Savona. Voliamo di sotto delle nubi, 2000 metri, fra 20 minuti saremo a Torino". Questa è una delle ultime comunicazioni che arrivano dall’aereo della squadra “il Grande Torino” di ritorno da un’amichevole a Lisbona. Pochi minuti dopo una delle più grandi tragedie che ha sconvolto la storia del calcio.
Ore 16.45 "Siamo sopra Savona. Voliamo di sotto delle nubi, 2000 metri, fra 20 minuti saremo a Torino". Questa è una delle ultime comunicazioni che arrivano dall’aereo della squadra “il Grande Torino” di ritorno da un’amichevole a Lisbona. Pochi minuti dopo una delle più grandi tragedie che ha sconvolto la storia del calcio.
Ore 16.45 "Siamo sopra Savona. Voliamo di sotto delle nubi, 2000 metri, fra 20 minuti saremo a Torino". Questa è una delle ultime comunicazioni che arrivano dall’aereo della squadra “il Grande Torino” di ritorno da un’amichevole a Lisbona. Pochi minuti dopo una delle più grandi tragedie che ha sconvolto la storia del calcio.
sotto delle nubi, 2000 metri, fra 20 minuti saremo a Torino". Questa è una delle ultime comunicazioni che arrivano dall’aereo della squadra “il Grande Torino” di ritorno da un’amichevole a Lisbona. Pochi minuti dopo una delle più grandi tragedie che ha sconvolto la storia del calcio: alle ore 17.05 l’aereo Fiat G 212, con a bordo l'intera squadra, i dirigenti, gli allenatori, alcuni giornalisti e l’equipaggio di bordo, si schianta contro il muraglione del terrapieno posteriore della basilica di Superga, sulla collina torinese, facendo trentuno vittime.