Esplora E-book
Categorie
Esplora Audiolibri
Categorie
Esplora Riviste
Categorie
Esplora Documenti
Categorie
2
Cambiando il metodo dell’ apprendimento cambiano anche i ruoli degli attori, il docente da
“trasmettitore di contenuti” diviene, concependo l’apprendimento come mediazione
sociale, “facilitatore dell’ apprendimento collaborativo” esplicitando un ruolo di “direzione
e coordinamento” in luogo della trasmissione strutturata di contenuti ed erogatore di prove.
Nell’ apprendimento cooperativo gli studenti devono sfruttare pienamente il proprio
potenziale, in una sorta di risonanza creativa, dove il totale è maggiore della somma delle
parti, curare il loro benessere psicologico, per poter collaborare al meglio, superando
l’individualismo e la competizione proprio del sistema scolastico standard.
Nel Cooperative Learning gli studenti lavorano insieme in piccoli gruppi per raggiungere
obiettivi comuni, migliorando reciprocamente il proprio apprendimento.
Alternativi, e complementari, all’ apprendimento cooperativo di trovano l’apprendimento
competitivo e quello individualistico, altrettanto utili in termini di trasmissione delle
conoscenze ma sicuramente di dispendiose in termini di risorse cognitive e “sterili” dal
punto di vista dell'interazione e del miglioramento delle competenze sociali.
L’uso del cooperative learning produce, sui risultati dell’apprendimento, una serie di
vantaggi:
Come si deduce dall’elenco precedente il vantaggio è sia per il singolo in quanto tale che
come membro di un gruppo, che naturalmente per il gruppo nel suo insieme.
3
● La proficua gestione di un gruppo implica il superamento dei conflitti e delle
dialettiche interne e richiede lo svilupparsi spontaneo di una emulazione positiva;
● Il modello studente-tutor-insegnate si trasforma: ciascuno ricopre
contemporaneamente i tre ruoli nello sviluppo di un senso di responsabilità collettivo
ed individuale finalizzato al successo educativo;
● Una retroazione continua produce un riassetto continuo e bidirezionale del gruppo e
del singolo.
Esistono diversi aspetti che caratterizzano il cooperative learning:
- L'interdipendenza positiva: è il termine con cui ci si riferisce all’attitudine a pensare
il gruppo come a una squadra poiché il singolo non può raggiungere i propri obiettivi
senza il gruppo e viceversa;
- La responsabilità individuale e di gruppo: il gruppo è responsabile del
raggiungimento dei suoi obiettivi ed ogni membro è responsabile del contributo
apportato;
- L'interazione costruttiva: gli studenti devono relazionarsi e partecipare attivamente
per il raggiungimento dell'obiettivo, attraverso fiducia reciproca e impegno comune;
- L'attuazione di abilità sociali necessarie nei rapporti interpersonali all'interno del
piccolo gruppo, gli studenti si impegnano nei vari ruoli richiesti dal lavoro e nella
creazione di un clima di collaborazione e fiducia reciproca;
- La valutazione di gruppo: il gruppo valuta i propri risultati e il proprio modo di
lavorare e si pone obiettivi per il miglioramento.
Attualmente i maggiori gruppi di ricerca sul Cooperative Learning sono quelli di D. Johnson
e R. Johnson alla University of Minnesota di Minneapolis, quello di R. Slavin alla Johnns
Hopkins University di Baltimora e quello di S. Sharan alla Tel Aviv University di Tel Aviv.
Incentivare in una modalità organizzata le forme del cooperative learning, ha sicuramente un
esito positivo sull’apprendimento ma soprattutto sulle life skill, quella gamma di abilità
cognitive, emotive e relazionali di base, che consentono alle persone di operare con
competenza sia sul piano individuale che su quello sociale: competenze strategiche per
affrontare le sfide quotidiane della vita e per una cittadinanza attiva e consapevole.
La scelta di inserire, caratterizzando la didattica, il cooperative learning, è una soluzione
indispensabile per una società come quella attuale soggetta a mutamenti sociali e culturali di
una velocità ed entità che la specie umana non ha mai conosciuto prima nella sua storia.
4
BIBLIOGRAFIA