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MNEMOSINE

Master in I Livello in Metodologie Didattiche, Psicologiche, Antropologiche e Teoria e


metodi di progettazione

Metodi e strumenti dell’apprendimento


cooperativo: Il cooperative learning nella scuola
di oggi.
Valeria Cappellacci
07/03/2022
Per secoli la trasmissione della cultura si è intesa come l’atto di un docente, detentore della
conoscenza, che traina sulla via della erudizione i propri discenti.
Il maestro, incontestabile e altero è l’unica fonte da cui abbeverarsi. Dopo secoli, questo
approccio mostra la corda: la democratizzazione della società e l'alfabetizzazione di massa
richiedono un nuovo paradigma.
I rapidi mutamenti che caratterizzano la nostra società hanno portato a riflettere anche sul
ruolo che l’istruzione e la formazione dovrebbero svolgere nel contesto scolastico attuale.
Le generazioni più giovani si troveranno ben presto a dover affrontare problemi sociali
complessi e inediti, che vanno al di là delle possibilità e delle conoscenze individuali, e che
richiederanno quindi capacità ed abilità molto diverse da quelle che avevano accompagnato
nella loro formazione le generazioni precedenti.
Quindi, la scuola non può più limitarsi a fornire conoscenze specifiche di ciascuna materia
ma metaconoscenze che migliorino le capacità cognitive, sociali ed empatiche dei futuri
cittadini: una soluzione a questa esigenza è quella di rielaborare il percorso formativo
utilizzando una serie di nuove metodologie che ricadono collettivamente sotto la
definizione di “apprendimento collaborativo”: basato sulle esperienze condivise, sull’ aiuto
reciproco e sulla individuazione di pratiche.
Sono ormai molte le evidenze che si possano migliorare attraverso forme di apprendimento
cooperativo: abilità, competenze e life skill.
Tra queste, il Cooperative Learning offre buone chance di successo, sia in termini di
rendimento scolastico che di crescita personale e interpersonale.
Numerose evidenze hanno inoltre dimostrato che la eterogeneità nei gruppi, la pluralità di
atteggiamenti e di approcci produce un esito positivo nel processo di apprendimento: la
diversità diventa una risorsa preziosa e non un handicap.
Per le sue caratteristiche intrinseche di flessibilità, l’apprendimento cooperativo si adatta a
rispondere, e calarsi, al meglio negli specifici contesti ambientali e culturali.
Le persone imparano le une dalle altre grazie ad un patto, fatto di fiducia, sviluppando
competenze che vanno oltre le sole conoscenze disciplinari in una architettura che si regge
sulle forze di tutti e di ciascuno.
Il principale obiettivo è quello di diffondere la consapevolezza che lo sforzo cooperativo è
basilare sia per la crescita professionale del docente che di tutti gli studenti senza
l’esclusione di nessuno.

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Cambiando il metodo dell’ apprendimento cambiano anche i ruoli degli attori, il docente da
“trasmettitore di contenuti” diviene, concependo l’apprendimento come mediazione
sociale, “facilitatore dell’ apprendimento collaborativo” esplicitando un ruolo di “direzione
e coordinamento” in luogo della trasmissione strutturata di contenuti ed erogatore di prove.
Nell’ apprendimento cooperativo gli studenti devono sfruttare pienamente il proprio
potenziale, in una sorta di risonanza creativa, dove il totale è maggiore della somma delle
parti, curare il loro benessere psicologico, per poter collaborare al meglio, superando
l’individualismo e la competizione proprio del sistema scolastico standard.
Nel Cooperative Learning gli studenti lavorano insieme in piccoli gruppi per raggiungere
obiettivi comuni, migliorando reciprocamente il proprio apprendimento.
Alternativi, e complementari, all’ apprendimento cooperativo di trovano l’apprendimento
competitivo e quello individualistico, altrettanto utili in termini di trasmissione delle
conoscenze ma sicuramente di dispendiose in termini di risorse cognitive e “sterili” dal
punto di vista dell'interazione e del miglioramento delle competenze sociali.
L’uso del cooperative learning produce, sui risultati dell’apprendimento, una serie di
vantaggi:

● la motivazione ad apprendere il singolo membro del gruppo;


● migliora la autostima;
● permette di conseguire competenze specifiche nel lavoro di gruppo;
● le competenze del lavorare insieme e del comunicare sono rafforzate;
● sviluppo della empatia;
● autocontrollo e autoregolamentazione del singolo e del gruppo, senza i quali non si
ottiene un risultato costruttivo;

Come si deduce dall’elenco precedente il vantaggio è sia per il singolo in quanto tale che
come membro di un gruppo, che naturalmente per il gruppo nel suo insieme.

● Contribuendo fattivamente alle dinamiche di apprendimento volte agli obbiettivi


comuni ciascun alunno si riconosce membro di un gruppo dove è portatore di un ruolo
positivo;
● Ciò che ciascun membro sa, sa fare o sa essere arricchisce il gruppo che le fa proprie;
● Confrontarsi, specialmente nel caso di gruppi eterogenei, favorisce il pensiero
divergente e creativo e catalizza la produzione di idee nuove;

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● La proficua gestione di un gruppo implica il superamento dei conflitti e delle
dialettiche interne e richiede lo svilupparsi spontaneo di una emulazione positiva;
● Il modello studente-tutor-insegnate si trasforma: ciascuno ricopre
contemporaneamente i tre ruoli nello sviluppo di un senso di responsabilità collettivo
ed individuale finalizzato al successo educativo;
● Una retroazione continua produce un riassetto continuo e bidirezionale del gruppo e
del singolo.
Esistono diversi aspetti che caratterizzano il cooperative learning:
- L'interdipendenza positiva: è il termine con cui ci si riferisce all’attitudine a pensare
il gruppo come a una squadra poiché il singolo non può raggiungere i propri obiettivi
senza il gruppo e viceversa;
- La responsabilità individuale e di gruppo: il gruppo è responsabile del
raggiungimento dei suoi obiettivi ed ogni membro è responsabile del contributo
apportato;
- L'interazione costruttiva: gli studenti devono relazionarsi e partecipare attivamente
per il raggiungimento dell'obiettivo, attraverso fiducia reciproca e impegno comune;
- L'attuazione di abilità sociali necessarie nei rapporti interpersonali all'interno del
piccolo gruppo, gli studenti si impegnano nei vari ruoli richiesti dal lavoro e nella
creazione di un clima di collaborazione e fiducia reciproca;
- La valutazione di gruppo: il gruppo valuta i propri risultati e il proprio modo di
lavorare e si pone obiettivi per il miglioramento.
Attualmente i maggiori gruppi di ricerca sul Cooperative Learning sono quelli di D. Johnson
e R. Johnson alla University of Minnesota di Minneapolis, quello di R. Slavin alla Johnns
Hopkins University di Baltimora e quello di S. Sharan alla Tel Aviv University di Tel Aviv.
Incentivare in una modalità organizzata le forme del cooperative learning, ha sicuramente un
esito positivo sull’apprendimento ma soprattutto sulle life skill, quella gamma di abilità
cognitive, emotive e relazionali di base, che consentono alle persone di operare con
competenza sia sul piano individuale che su quello sociale: competenze strategiche per
affrontare le sfide quotidiane della vita e per una cittadinanza attiva e consapevole.
La scelta di inserire, caratterizzando la didattica, il cooperative learning, è una soluzione
indispensabile per una società come quella attuale soggetta a mutamenti sociali e culturali di
una velocità ed entità che la specie umana non ha mai conosciuto prima nella sua storia.

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BIBLIOGRAFIA

Slavin, R.E. (1980), Cooperative Learning, Review of Educational Research.


Johnson D. W., Johnson R. e Holubec E., Apprendimento cooperativo in classe, Erickson,
Trento, 1996.
Comoglio, M., Cardoso M.A (1996), Insegnare ed apprendere in gruppo, LAS, Roma, 1996.
Comoglio, M., Educare insegnando, LAS, ROMA, 1998.
Comoglio, M., Che cos’è il Cooperative Learning, in: "Orientamenti Pedagogici",nº 2 (1996)
259-293.
Bruner, J. (1996), (trad. it.) La cultura dell'educazione. Nuovi orizzonti per la scuola,
Feltrinelli.
J.E., Digby, A.D. (Eds), Secondary schools and Cooperative Learning. Theories, models and
strategies, New York, Garland Publishing.
Pavarin, D., Scorzoni, P., L'apprendimento cooperativo: breve guida per cominciare.
JOHNSON, D., JOHNSON, R., HOLUBEC, E., & ROY, P. (1984). Circles of learning.
Alexandria, VA: Association for Supervision and Curriculum Development.

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