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(1304-1374)
Nuclei tematici 1
Nuclei tematici 2
•Spicca il motivo della natura e dell’eterno ritorno delle stagioni, che spesso si
intreccia con il tema della memoria, incentrato sul confronto tra passato e
presente, e che porta con sé il sentimento della fugacità del tempo e
dell’incombere della morte.
•Secondari appaiono altri temi come quello politico, sia esso encomiastico o
invece polemico quando indirizzato alla volta della corruzione della Curia papale.
Lo stile 1
Lo stile 2
•Le figure retoriche predilette sono quelle di natura binaria, come antitesi (di fuor si
legge com’io dentro avampi), dittologie (solo et pensoso), chiasmi (dal pigro gielo
et dal tempo aspro et rio), parallelismi e ossimori (la fera bella et mansueta),
capaci di restituire la scissione interiore dell’io poetico.
Nuclei tematici
•Il tema centrale è la vicenda biografica dell’amore per Laura che diviene
un’allegoria universale di redenzione e di salvezza: partendo dalla propria storia
sentimentale Petrarca mira a dare una lettura unitaria del mondo e dell’uomo che
componga i dissidi del Canzoniere.
•L’Amore cede alla Morte e al Tempo che vince anche la Fama e dinanzi alla
caducità delle cose trionfa l’Eternità: con l’ultima visione il poeta scorge il mondo
dei beati, dove potrà gioire della vista di una Laura trasfigurata, la cui perfezione
sarà completa nel giorno del Giudizio.
Nuclei tematici
Lo stile 1
•Il latino petrarchesco, la lingua che il poeta usa tanto come idioma quotidiano
quanto come codice letterario, si compone in un modello di scrittura latina
elegante, ricca e raffinata.
Lo stile 2
•Sul piano retorico Petrarca fonda l’idea, poi raccolta dagli umanisti, che i classici
siano interlocutori contemporanei, presenti attraverso le citazioni (Virgilio: Ma
quanta fatica dovremo durare per tenere sotto i piedi non una terra più alta, ma le
passioni che si levano da istinti terreni!), come stimoli all’agire (Livio: Ebbi
finalmente l’impulso di realizzare ciò che mi ripromettevo ogni giorno, soprattutto
dopo essermi imbattuto, mentre giorni fa rileggevo la storia romana di Livio) o guide
per il presente (Ovidio: volere è poco; occorre volere con ardore per raggiungere lo
scopo).
Nuclei tematici
•Nel dialogo in sogno tra Francesco e sant’Agostino alla presenza della Verità,
Agostino è l’inquisitore che mette a nudo gli errori del poeta e lo sprona a
sollevarsi dall’inerzia morale. Francesco confessa di essersi macchiato del
peccato di accidia, l’inabilità ad agire, la tormentosa malattia dell’animo.
•I temi centrali della colpa sono l’amore per Laura e l’ambizione alla gloria
letteraria, cui Francesco non sa rinunciare per dedicarsi alla vita contemplativa.
•Il Secretum assume la forma di una prosa filosofica elaborata sulla scorta di
precedenti illustri, da Platone a Boezio, ma soprattutto sant’Agostino (nella
traduzione italiana: A. «Procederò con un argomento per volta, affinché il lavoro,
ben ripartito, abbia un effetto più sicuro»).
•La forma del dialogo, per via della sua natura dialettica, si presta a esprimere
efficacemente i conflitti interiori del poeta, come l’accidia (F. «...questo flagello... mi
ghermisce a volte così tenacemente da tormentarmi nella sua stretta per giorni e
notti intere... E mi nutro a tal punto di lacrime e dolori, con una sorta di disperata
voluttà... che me ne stacco a malincuore». A. «Conosci bene il tuo male: ora ne
conoscerai le cause»); vi concorre anche l’uso delle figure dell’antitesi come gli
ossimori (splendido baratro).
•Dal punto di vista stilistico la prosa latina è raffinata, limpida, esemplata sul
modello classico (A. «Osserva le tombe dei vecchi, ma di quelli che sono vissuti con
te, per essere certo che anche per te è pronta la stessa sede e lo stesso perenne
soggiorno»).
Nuclei tematici 2
•De vita solitaria è un trattato in due libri dedicato all’ideale classico dell’otium
litterarum, ossia la solitudine e la liberà come condizioni essenziali per l’attività
letteraria, qui declinato anche come isolamento aristocratico dal volgo rozzo e
ignorante.
Nuclei tematici 3