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LE LEGGI DI NORIMBERGA

FATTO DA: Giuseppe Nobile, Adekundle Kheinde, Inghilterra Emanuele, Trovato Michele e
Pannuzzo Carlo
QUANDO E DOVE?

 il 15 settembre 1935 ci fu un raduno nel partito nazionalsocialista


tenutosi al Norimberga in cui Adolf Hitler annuncio delle leggi razziali
che definì il quadro giuridico dell'antisemitismo di stato. Da quel
momento in poi gli ebrei non avevano più diritto alla piena
cittadinanza e negli anni successivi la loro libertà venne limitata infatti
non furono più permessi matrimoni rapporti tra ebrei e non ebrei
perché veniva definito contaminazione razziale
(un vero e proprio reato).
LA LEGGE PER LA PROTEZIONE DEL SANGUE E
DELL’ONORE TEDESCO

Il 15 novembre 1935, poco dopo la pubblicazione delle leggi razziali, venne pubblicata una prima direttiva per
la protezione del sangue in cui si stabiliva che un "mezzo ebreo" potesse sposare una persona di sangue tedesco
o una ebrea per un quarto solo con autorizzazione espressa. Le richieste in questo senso furono però per lo più
respinte, dopo il 1942 e per tutta la durata della guerra non vennero nemmeno più ammesse. I matrimoni tra due
persone ebree per un quarto non dovevano essere ammessi, potevano per contro sposarsi tedeschi e ebrei per un
quarto sulla base del presupposto del mantenimento del "prezioso sangue ariano" mentre il sangue ebreo, vista
la scarsa percentuale si sarebbe perso nel corso delle generazioni. Il paragrafo 6 di questa direttiva estendeva il
divieto di matrimonio ad altri gruppi, dovevano essere evitati tutti i matrimoni che avrebbero messo in pericolo
la "purezza del sangue tedesco". In una circolare venivano elencati “zingari, negri e i loro bastardi”.
LEGGE SULLA CITTADINANZA DEL REICH

 La legge sulla cittadinanza del Reich prevedeva la divisione della popolazione in


"cittadini del Reich" cioè cittadini di sangue tedesco o simile e semplici appartenenti allo
stato cioè i "membri di razze estranee". Venne di fatto stabilita una società divisa in due
classi, cittadini con pieni poteri politici e persone con poteri e diritti limitati. La creazione
di una classe privilegiata in quanto "di sangue tedesco o simili" pose le basi per la futura
progressiva riduzione dei diritti dell'altra classe, questo era infatti lo scopo principale di
questa legge. Nella legge stessa non vengono per altro mai nominati gli ebrei, due mesi
dopo venne però emanato il primo decreto attuativo che traduceva con precisione nella
pratica il contenuto della legge fornendo delle definizioni di "ebreo" su base genealogica.
Venne infatti dichiarato "ebreo" chi aveva almeno tre nonni ebrei e "meticcio ebreo"
(jüdischer Mischling) chi aveva uno o due nonni ebrei.
LE CONSEGUENZE

Tutti coloro che erano classificati come "ebrei" non potevano essere "cittadini del Reich", venne quindi tolto loro
il diritto di voto e vennero esclusi dal pubblico impiego. In poco tempo questa legge divenne uno strumento di
progressiva riduzione dei diritti, aumento dei divieti ed emarginazione per la popolazione classificata come "non
ebrea", nei dodici successivi regolamenti attuativi (dal 21 dicembre 1935 al 1º luglio 1943) vennero
regolamentati e prescritti:
 il licenziamento degli ultimi funzionari pubblici e notai
 il divieto di esercizio per medici, dentisti, veterinari, farmacisti e avvocati
 l'obbligo di iscrizione alla Reichsvereinigung der Juden in Deutschland, un'associazione sotto il controllo
della Gestapo e il conseguente scioglimento di qualsiasi altra associazione o organizzazione ebrea
 l'esclusione dall'assistenza sanitaria e dalle scuole pubbliche
 la perdita della cittadinanza in caso di espatrio e contestualmente il sequestro del patrimonio
 la giurisdizione della Gestapo e non della giustizia civile
LEGGE SULLA BANDIERA DEL REICH

La legge sulla bandiera del Reich stabiliva che la croce uncinata diventasse il simbolo sulla
bandiera del Reich e autorizzava il ministero degli interni alla pubblicazione di ulteriori
direttive.
Presupposto per questa legge fu un episodio accaduto a New York, in cui alcuni portuali
avevano strappato la bandiera con la svastica dal transatlantico Bremen ormeggiato in porto.
L'atto rimase impunito perché non si trattava di un oltraggio alla bandiera di uno stato.
Con la legge sulla bandiera si stabilivano in maniera definitiva i colori del Reich e della
bandiera, i colori del Reich erano nero, bianco e rosso. Contestualmente venne dichiarata
bandiera del Reich la bandiera con la croce uncinata, che divenne bandiera di stato e
bandiera civile.
Fine

“Quel che è accaduto non può essere cancellato.


Ma si può impedire che accada di nuovo”
(Anna Frank)

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