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FATTO DA: Giuseppe Nobile, Adekundle Kheinde, Inghilterra Emanuele, Trovato Michele e
Pannuzzo Carlo
QUANDO E DOVE?
Il 15 novembre 1935, poco dopo la pubblicazione delle leggi razziali, venne pubblicata una prima direttiva per
la protezione del sangue in cui si stabiliva che un "mezzo ebreo" potesse sposare una persona di sangue tedesco
o una ebrea per un quarto solo con autorizzazione espressa. Le richieste in questo senso furono però per lo più
respinte, dopo il 1942 e per tutta la durata della guerra non vennero nemmeno più ammesse. I matrimoni tra due
persone ebree per un quarto non dovevano essere ammessi, potevano per contro sposarsi tedeschi e ebrei per un
quarto sulla base del presupposto del mantenimento del "prezioso sangue ariano" mentre il sangue ebreo, vista
la scarsa percentuale si sarebbe perso nel corso delle generazioni. Il paragrafo 6 di questa direttiva estendeva il
divieto di matrimonio ad altri gruppi, dovevano essere evitati tutti i matrimoni che avrebbero messo in pericolo
la "purezza del sangue tedesco". In una circolare venivano elencati “zingari, negri e i loro bastardi”.
LEGGE SULLA CITTADINANZA DEL REICH
Tutti coloro che erano classificati come "ebrei" non potevano essere "cittadini del Reich", venne quindi tolto loro
il diritto di voto e vennero esclusi dal pubblico impiego. In poco tempo questa legge divenne uno strumento di
progressiva riduzione dei diritti, aumento dei divieti ed emarginazione per la popolazione classificata come "non
ebrea", nei dodici successivi regolamenti attuativi (dal 21 dicembre 1935 al 1º luglio 1943) vennero
regolamentati e prescritti:
il licenziamento degli ultimi funzionari pubblici e notai
il divieto di esercizio per medici, dentisti, veterinari, farmacisti e avvocati
l'obbligo di iscrizione alla Reichsvereinigung der Juden in Deutschland, un'associazione sotto il controllo
della Gestapo e il conseguente scioglimento di qualsiasi altra associazione o organizzazione ebrea
l'esclusione dall'assistenza sanitaria e dalle scuole pubbliche
la perdita della cittadinanza in caso di espatrio e contestualmente il sequestro del patrimonio
la giurisdizione della Gestapo e non della giustizia civile
LEGGE SULLA BANDIERA DEL REICH
La legge sulla bandiera del Reich stabiliva che la croce uncinata diventasse il simbolo sulla
bandiera del Reich e autorizzava il ministero degli interni alla pubblicazione di ulteriori
direttive.
Presupposto per questa legge fu un episodio accaduto a New York, in cui alcuni portuali
avevano strappato la bandiera con la svastica dal transatlantico Bremen ormeggiato in porto.
L'atto rimase impunito perché non si trattava di un oltraggio alla bandiera di uno stato.
Con la legge sulla bandiera si stabilivano in maniera definitiva i colori del Reich e della
bandiera, i colori del Reich erano nero, bianco e rosso. Contestualmente venne dichiarata
bandiera del Reich la bandiera con la croce uncinata, che divenne bandiera di stato e
bandiera civile.
Fine