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Dall’estate del ‘91 fino al ‘92 la rivoluzione si radicalizza ampliandosi ad uno scenario
internazionale. Nell’agosto del ‘91, con la dichiarazione di Pillnitz, la Francia viene
dichiarata un osservato speciale ed il 20 aprile del ‘92 dichiara guerra ad Austria e Prussia
con Brissot. Assieme a lui si schierano anche alcune persone di estrema sinistra ed alcuni
sanculotti che sostenevano che la Francia dovesse liberare l’Europa.
Il re Luigi XVI è a favore della guerra poiché, sapendo che l’esercito francese non può nulla
contro quello Austriaco, spera in una sconfitta che lo riporterebbe al potere. Robespierre
però comprende il piano del re e cerca di non far entrare la Francia in guerra, ma senza
successo, così, a fronte delle prime sconfitte, accusa il re di collusione con il nemico e l’11
luglio viene dichiarata la patria in pericolo.
Il 10 agosto venne assalito il palazzo di Tuileries, il re venne arrestato (per poi essere
ghigliottinato il 21 gennaio del ‘93) e vengono convocate le elezioni per una nuova
assemblea legislativa, la Convenzione. Il 21 settembre del ‘92 venne proclamata la
repubblica.
Nel ‘93, ricordato anche come anno del terrore, la Francia inizia a vincere qualche battaglia
contro l’Austria, ma nasce la prima coalizione antifrancese, la quale vede Austria, Prussia,
Inghilterra ed alcuni principi italiani alleati contro la Francia. Ora la Francia si trova ad avere
molti più nemici ed è costretta ad imporre la leva obbligatoria.
Nel ‘93 la situazione era già drammatica a causa della guerra, inoltre era peggiorata dalla
rivolta della Vandea e quella federalista e dalla forte inflazione.
La convenzione interviene quindi in economia imponendo delle calmiere sui prezzi, il 6 aprile
del ‘93 viene fatta la riforma costituzionale e viene formato il comitato di salute pubblica, il
quale era composto da 3 membri ed era un organo di controllo di estrema sinistra che
deteneva il potere esecutivo.
Inoltre il Tribunale speciale giudiziario reprimeva ogni forma di dissenso, arrivando al
massacro dei girondini il 2 giugno del ‘93.
Il 24 giugno viene varata la nuova costituzione (democratica), che non verrà però mai
rispettata poiché subito dopo Robespierre si mise a capo della dittatura del comitato di
salute pubblica, dando il via al periodo del terrore, che va dal ‘93 al ‘95.
Nel ‘94, anno del grande terrore, Robespierre persegue gli oppositori politici (gli arrabbiati di
Herbert e gli indulgenti di Danton), chiude i club ed il 10 giugno emana la legge dei sospetti,
la quale permetteva a chiunque facesse parte del comitato di salute pubblica di condannare
chiunque si credesse essere contro la rivoluzione, anche in assenza di prove.
Il 27 luglio del ‘95 la Francia esce vittoriosa dalla guerra, Robespierre viene ghigliottinato e
finisce così il terrore. Nel periodo che va dal ‘95 al ‘99 vi è un ritorno all’ordine, ma inizia il
terrore bianco, ovvero i giovani di buona famiglia iniziano a perseguitare i giacobini.
Il 25 agosto del ‘95 viene emanata una nuova costituzione, volta a limitare la sovranità
popolare e che imponeva il suffragio censitario. Vennero istituite due camere: la camera dei
500 (con lo scopo di proporre le leggi ed il candidato al direttorio) ed il consiglio degli anziani
che avevano il compito di approvare le leggi. Queste due camere, insieme, votavano il
direttorio, il quale deteneva il potere esecutivo ed era composto da 5 membri.
Il direttorio però non poteva schierarsi né troppo a sinistra, né troppo a destra e si formarono
quindi delle tensioni. Il 10 maggio del ‘96, con la congiura degli uguali, Babeuf e Buonarroti
vogliono abolire la proprietà privata. Tra il ‘97 ed i ‘98 vengono fatte delle nuove elezioni con
esito favorevole a giacobini e monarchici, ma il direttorio le annulla.
Nel ‘96 il direttorio dichiara guerra all’ Austria con Napoleone, la quale viene accerchiata
scendendo dalla Renania e salendo dall’ Italia. Napoleone si occupa dell campagna d’Italia,
dove, a seguito della vittoria della battaglia di Lodi, dove sconfigge l’ Austria, entra a Milano
il 15 maggio. Nel ‘96 nascono quindi le repubbliche sorelle: la cisalpina (comprendente la
cispadana e l’ alpina) e la Lombardia. infine conquista la Liguria.
Inizialmente viene visto come un liberatore dagli italiani, ma la loro idea cambia dopo il
trattato di campoformio del 17 ottobre del ‘97, quando Napoleone cede i territori italiani di
nuovo all’ Austria in cambio della Cisalpina e della Dalmazia.