Storia della filosofia politica, siamo in otto, corso che interessa di più. Verremo valutati per come leggeremo
i testi, dobbiamo dimostrare di aver letto e compreso i libri, testi di esame
Sito della biblioteca francese egualità, possibile scaricare legalmente i pdf, ma sono in francese, due libri
suoi, vangelo, ausilio per interpretazione dei testi. Libro il tempo rovesciato in particolare, seconda parte
del corso cerca di svolgere un particolare angieau, filosofi del liberalismo, concetti politici moderni, se si
continua a pensare che il popolo fa parte dell’assemblea costituente non ci sarà mai la rivoluzione, ogni 15
anni rivoluzione, gloriosa rivoluzione. Tutta la logica costituzionale francese, hobbes e rousseau
compendiata nel testo di signens?, autentico performativo assoluto. Non prendere troppo sul serio i
principi dell’ottantanove. Le donne escluse, il problema da hobbes in avanti è il problema della sessualità,.
Donne e operai, sessualità indocile e selvaggia deve essere disciplinata.
Caccia alle streghe, uomini raccolti nel corpo del leviatano, universale e borghese del diritto, non tollera
differenza, le donne il soggetto silenziato della storia politica occidentale, la strordinaria storia politica dei
giacobini neri di santo domingo, punto più importante dell’economia globale, produzione di zucchero,
colonia francese, schiavi neri che soltanto il pensiero bianco razzista, schiavitù. Attrezzo che respira,
straordinaria letteratura nera che si occupa del problema. Lo schiavo nero dal tramonto all’alba, leggeva si
soggettizzava, inventava la musica, durante la notte gli schiavi producevano la loro cultura, questi schiavi di
santo domingo si ribellano ai padroni una volta saputa la rivoluzione dell’ottantanove. Poi la storia va male,
pensare la storia dalla parte dei senza parti, logica che fa finire l’ordine delle parti. Invisibili che si
visibilizzano, riarticola la storia della politica, seppur perdendo, spacca la regolarità del tempo omogeneo e
vuoto. Comune di parigi porta gli operai a sparire sui campanili per spaccare il tempo. Assedio che non si
chiude della rivoluzione. 89 grande momento di politizzazione.. 93 fase giacobina, interregno napoleonico,
1830 spettro minaccioso e oscuro del comunismo, compare la bandiera rossa, 1848 si faranno le barricate,
1860 la comune,
se cominciamo a ragionare sulla semantica del concetto di rivoluzione, rivoluzione sempre pensata come
qualcosa che si chiudeva, un andamento circolare, è chiaro che è uno dei pezzi problematici che nessuno
nomina rivoluzione, accusa continua tra realisti e rivoluzionari per dire che rivoluzione è ripristinare
circolare, rimesse a posto le cose la rivoluzione finisce, transizione evolutista, luigi non convoca più gli stati
generali, i rivoluzionari che non sanno di esserlo hanno buon gioco, stanno rimettendo a posto ciò che
aveva distrutto il re
punto di vista metodologico come parte importante dei progetti politici moderni e lo leggeremo anche
come il dispiegarsi di una logica che crea i problemi che la generazione successiva cerca di risolvere-
se non si desovranizza il soggetto e la volontà e non si pensa in maniera differente. Tratteremo nemici della
rivoluzione francese. Risemantizzazione.
De maistre, autore maledetto, baudeleire dice che è uno dei pochi che gli ha insegnato a pensare. Tre
grandi esponenti. Controilluministi, rivoluzione fracese come atto sacrilego, i re francesi venivano
consacrati e unti, inversione dei principi illuministi, uomo non è buono, è una belva, discendiamo tutti da
caino, inizio storia umana fratricidio,storia perenne emorragia del senso. Delegittimiamo uso della ragione
come si fa a scrivere filosofia? Questioni che riguardano uso dell’umorismo e logica del paradosso e
rovesciamento. Uso parossistico della scrittura. Uso aforistico, iperbolico, licenze di scrittura che mostrano
la cruda verità delle cose che solo i reazionari possono permettersi. È possibile fare il contrario della
rivoluzione? Scopriremo di no
Ghiso e tocqueville, pensare la politica al di fuori del dispositivo di sovranità, sono iper deboli, bisogna
trovare gli autori che permettono di pensare, questi due autori, il primo dei quali conosciuto poco. Come si
fa a desovranizzare e pensare la politica dentro cornici concettuali differenti. Souvenir di tocqueville,
democrazia come nuova forma del mondo, giovane poco più di trent’anni parte e va in america, annota e
legge di tutto, punto di innesco di una tendenza globale in america, esautorazione delle politiche moderne
e concetto di volontà. Reincastrare il politico nel sociale, no come trasmissione di volontà ma come una
grande macchina cognitiva. Per la modernità politica una decisione politica è legittima in base a come viene
formata,
passaggio secondo il quale sono gli incapaci che governano è aperto a chiunque. Capacità di possedere
cultura e capacità, materialmente all’opera un processo, logica di posticipazione del processo culturale.
Tocqueville, la sua opera è molto estesa, on possiamo leggere tutto in classe, tocqueville introduzione al
primo volume delle annotazioni d’america. Che cos’è la democrazia, non è una formula di governo, la
democrazia è una tendenza inarrestabile. Agire provvidenziale di dio, impossibile lottare contro una
tendenza. Equalizzazione dei rapporti e uguaglianza, siamo tutti figli di dio, tendenza irresistibile. Bloccare
la tendenza e il processo storico, ci dobbiamo dimenticare, tendenza irresistibile che non si può fermare,
orizzonte mimetico, uguaglianza sul piano sociale, stessi gusti, stessa tendenza che non si può sospendere.
Due libri o uno solo? Modello virile o repubblicano. Altri capitoli pessimismo terrificante. Primo volume
straniero che va in america, osservatore non coinvolto, il secondo è americano che torna in francia, scopre
luce vera della patogenesi del soggetto moderno spoliticizzazione
5/10
Il primo testo è quello di sieyes, testi che rappresentano modalità di scrittura filosofica anche se nessuno di
questi autori rientra nel phanteon della filosofia, quello di sieyes è un Phamphlet,
de maistre come si fa a fare filosofia rifiutando la ragione, nega la forma del saggio,
tocqueville, come si legge, a partire dal lato di basculamento, viaggio di andata al ritorno da europa ad
america, torna come un americano, prospettive di sguardo nuove, diverse, come leggiamo i testi, che cosa
vuol dire il concetto, risemantizzare le parole. Resinificazione di concetti, piegati a un conio concettuale
differente. Storia dei concetti, una parola non è un concetto, non dobbiamo farci sviare dalla permanenza di
una parole, res è la cosa in contenzioso, res pubblica è ciò che concerne tutti, è la contesa comune, ciò che
riguarda, idea di politica differente che giustifica, è dolce morire per la patria, per la res pubblica che tutti ci
concerne. Poi politica pensata come scienza, apertura di questo pamphlet ci mette davanti al problema,
contestualizzazione, è una delle cose straordinarie, questo testo è un pamphlet, non un trattato o una
monografia. Il re ha ceduto e dopo il tentativo di riforma della monarchia, prerivoluzione del 1787-1788 per
arginare la crisi politica della monarchia, già nell’87-88 non convoca gli stati generali, privilegio per il quale
si ammantava, re assoluti, nell’88-89 cede, stati generali sono una antica assemblea monarchica, diffuso in
europa da secoli che vedeva la convocazione in presenza delle parti, il re di fronte alla nazione, differenze
cetuali, membri del clero avevano diritti e privilegi diversi dai nobili che avevano privilegi e esenzioni
diverse dal terzo stato, regime di articolazione di differenze, parti del regno, lessico fondamentale, il re
cede a questa convocazione, fa accedere al regno, esprimere al re le loro dolenze,
società francese strutturata in tripartizione, come bellatores, oratores e lavoratores, un pamphlet lavora
con uno scopo politico, mira a produrre una azione, proprio per questo. Potenza di formalizzazione del
linguaggio, rendere note le connessioni. Il linguaggio ha una funzione performativa, struttura l’azione,
produce effetti, studiare gli enunciati vuol dire studiarli come speech act per commuovere, ammonire,
produrre effetti, anche forma assoluta, realizzare azioni che durano, effetti istituzionale, enunciato che
produce un effetto istituzionale. Contesto di enunciazione, modalità del contesto enunciativo, si comincia a
capire che quella affermazione non solo descrive lo stato di cose.
Forme performanti che permettono di contestualizzare, sieyes è un performativo, vuole materializzare
qualcosa che non c’è, questo qualcosa che non c’è è la nazione francese di liberi uguali assembrata nella
sua costituzione, mai esistita nel pensiero poetico, scrive un pamphlet da leggere, la rivoluzione francese è
brachilogicamente condensata in questa scrittura, performativo che intende evocare un oggetto che non è
mai esistito e intende realizzarlo completamente nella prassi scrivendo in testi, viene fatto circolare
trasfigurando la situazione, l’assemblea degli stati generali, partecipativa, alla fine del testo la costituzione
cancella tutto questo, testo straordinario che è l’altro grande testo iconicamente connesso alla rivoluzione
francese, esito di una assemblea del 4 agosto 1789, non esiste disuguaglianza, usi costumi locali, c’è solo la
nazione francese, situazione annichilita, ridotta a niente perché possa essere prodotta una incorporazione
politica differente, intraducibile, la rivoluzione è questa cosa qui, azzeramento di ciò che c’è e conquista di
un mondo nuovo. No scrittura descrittiva
Introduzione seyes, il terzo stato è tutto, due serie argomentative. In politica conta il dover essere, ciò che
ancora rimane da fare, la prassi politica dipende dalla teoria, per secoli la consapevolezza media di cosa
fosse politica era la prassi, le tecniche di governo, aristotele, l’idea di governo come campo metaforico usa
il lessico della navigazione, governare significa stare dentro situazioni che non domini, non sei tu il signore
della situazione è il mare. Il terzo stato è tutto, costituzionalmente è tutto,
privilegio significa esenzione, materializzare qualcosa che non c’è ma è come se ci fosse, terzo stato,
decisivo per tutto il sistema, spazio di esperienza e orizzonte di aspettativa
6/10/2021
825136
Da una discussione con alcuni colleghi passare a insegnare solo in presenza o solo in zoom, corsi senza
obbligo di presenza. Ieri ha spiegato brevemente lettura di seyes. Ransier è utile la mesent ont imposta il
problema della parte dei senza parte, processo di soggettivazione politica inteso come tale processo di
soggettivizzazione che si deve riconfigurare, conto delle parti, conto poliziesco, politia, c’è un conto delle
parte che coincide con l’anagrafe ufficiale delle posizioni politiche, assemblea cetuale, dentro a questa
assemblea cetuale il re sta di fronte alle parti del regno che sono tre, siedono di fronte agli stati generali
con una assemblea dello stesso tipo, nella pre rivoluzione i numeri non contano, differenze qualitative,
qualità costituzionale, qui i numeri non contano, nobiltà, terzo stato e clero hanno lo stesso numero di
rappressentanti, sono parti, c’è un conto delle parti e dentro queste parti il terzo stato non è niente, non
conta nulla, nella prospettiva di seyes seguendo una delle due linee argomentative che lui chiama linea
argomentativa storico sociale che chiama serie logica, per entrambe il terzo stato non è niente, è l a parte
dei senza parte, sfugge al conto anche se c’è, seyes rappresentate del terzo stato, per lui no contano nulla.
Testo di intervento politico, pamphlet, struttura performativa assoluta, testo che pretende di innescare una
azione, pretende di innescare effetti, non solo convincere nessuno, austin riconosce che cercare di
convincere qualcuno è già una premessa, qua materializzare il terzo stato per quel tutto che è,
rivedicazione due può essere smascherata come premessa retorica, proposta lubrificante, se il terzo stato
richiedesse solo di essere qualcosa argomentativamente non scriverebbe così. Nella prospettiva del futuro
anteriore, ciò che diventerà una volta svolte le premesse logiche, stato che viene, blocco compatto dei
liberi uguali non potrà essere una cosa tra le cose, una parte tra le parti. Problema teorico politico anche
per contemporaneità, che cos’è partecipazione politica? Vogliamo più partecipazione ma cosa vuol dire?
Parzialità della presa di parola, orizzonte liscio, omnicomprensivo, pratico le parti non ci sono più, i partiti
scompaiono nella loro materialità ogni volta che viene emanata la legge a nome della totalità dei cittadini,
l’universale è senza sesso, non tollera parti, non interessi frazionali, senza corpi, senza vite che sono
qualitativamente parziali ed è un problema che riguarda la fuoriuscita della borghesia storico borghese,
parti nientificate, quando seyes decide di mettere al lavoro il niente che il terzo stato è scavando nelle parti
e nei ceti, nichilismo attivo, nientifica lo stato di cose presenti, la progressione logica che innesca
brachilogicamente, in forma iper abbreviata, contrazione della temporalità, contrae il processo
rivoluzionario. La figura geometrica che si compone prevede un ellissi, figura geometrica bifocale, il re e il
regno rappresentato con il resto delle sue parti, figura che permette di codificare ciò che hobbes, rousseau
e la rivoluzione civile dovranno smontare come possibilità cioè quella della resistenza
Monarcomachi volevano omicidio del re. seyes non è lui che ha tradito ma primo problema della politica
moderna è scindere l’ellisse, ellisse è la stessa che focault porta in asse, i governanti davanti a chi governa
non respinti nella spolitizzazione, portando ad identità il popolo sovrano e il suo rappresentante non c’è più
il due ma solo un uno, il popolo che da le leggi a se stesso, non si può resistere, grande finzione delle
elezioni democratiche.
Storia concettuale, una delle tesi fondamentali, la teoria di seyes porta in atto la logica del contratto sociale
anche se non emerge mai. Critica e crisi, critica illuministica e crisi della società borghesi e in tedesco si
chiama sulla patogenesi del mondo moderno. Patogenesi, che cosa vuol dire che quella del mondo
moderno è una patogenesi. Patogenesi vuol dire che il soggetto politico moderno nasce malato, scisso. Il
soggetto politico moderno in hobbes è un soggetto scisso, che cosa chiede il soggetto che fa il patto sociale
nel leviatano di hobbes? Chiede di essere sottoposto a un potere sovrano irresistibile e lo autorizza a fare la
legge, nel capitolo 16 dialettica tra autore e attore, il leviatano impersonifica e rappresenta, persona-
maschera rappresentativa come un attore i cittadini che l’hanno autorizzato a svolgere quel ruolo,
scissione, patogenesi della società politica moderna, in cambio della protezione si deve assoluta e integrale
obbedienza, nello spazio pubblico ciò che conta è ciò che decide il sovrano
Il segreto è uno degli elementi di fondo, associazioni private con rituali e diventeranno matrice che esplode
nella rivoluzione francese, elemento di ripolitizzazione di economia e della società. Tre domande e tre
dover essere, quattro, cinque e sei. Primo punto tentativo di dimostrare che terzo stato è tutto.
SeyesLa prima classe di produttori, retorica rilevanti fino a metà dell’ottocento, gioco tra produttori e
parassiti. La prima classe, tipologia è quella di chi è legata ai lavori agricoli, non in senso marxista, secondo
dalla vendita delle materie prime al loro consumo, aumenta il valore, tra produzione e consumo interviene
agnti intermedi, commercianti e mercanti, produzione, riproduzione e mercato. Cittadini laboriosi e utili, sta
dicendo come funziona la nazione, non solo il terzo stato, laboriose e socialmente utili e produttive,
potenzialità di autogoverno e autonomia, terzo stato uomo forte e robusto anche se in questa situazione
interamente governato da altri. La catena che trattiene il terzo stato sono i privilegi degli altri due ceti,
minaccia una secessione della plebe-terzo stato, andandosene conquisterebbe la sua autonomia. Il terzo
stato è tutto ma oppresso e ostacolato è meno di tutto. Per togliere le catene non solo deve dimostrare che
non servono a nulla. in quanto privilegiati, parzialità rispetto al tutto non potrebbero nemmeno fare parte
della nazione che viene. C’è una classe che si fa vanto della sua incapacità sociale e politica, le nullità sono
loro. I nobili per le loro prerogative pretendono di rimanere immobili nel movimento generale, sieyes tratta
della nazione, scivola consapevolmente dal terzo stato alla nazione, una nazione è un corpo di associati che
vive sotto una legge comune. È qualcosa che non c’è, definendo questa totalità sieyes. Una nazione è una
comunità di consanguinei che condividono stesso sangue e stessa lingua. Mito di fondazione, tutti
discendono da qualcuno e sanno chi è, nazione derivazione etnica.
Lessico di finzione, si andava davanti al re a lamentarsi, se il terzo stato non è libero se non sparisce l’ordine
cetuale, condizione per cui lo stato è autosufficiente e libero. È impossibile che lo stato sia libero se il terzo
stato non lo è, universale concreto. Terzo stato che è tutto è proprio nel capitolo in cui si dice che non è
nulla che diventa vettore di nientificazione. È nel secondo capitolo in cui si enuncia il fatto che non siamo
niente che si enuncia il fatto che non possiamo essere qualcosa,
boulanvillers.
Argomento logico che riverbera nella definizione, non non saremo niente finchè ci siete voi è conseguenza
logica. Argomento storico sociale, voi vi fate forti della storia, non abbiamo paura di parlare di storia
Focault, La guerra è il proseguimento della politica con altri mezzi. Nello schema delle relazioni
internazionali la guerra non è guerra infinita ma strumento giuridico, due stati non si mettono più
d’accordo, è tutto giuridicamente regolato.
Il terzo stato diventerà nobile a sua volta, politizzazione, il terzo stato vuole fare politica, non è la posizione
debole ma la posizione della totalità e della nazione che viene, questo testo funziona come una
dichiarazione di guerra, è una guerra senza quartiere, processo di soggettivazione politica della parte dei
senza parte, se il terzo stato è tutto l’ordine delle parti deve saltare,
11/10/2021
Si tratta di lavorare sulla tensione su quello che è un problema teologico politico che si afferma nella
seconda scolastica, dio crea dal nulla il cosmo, fluttuazione sul nulla, interprete hobbes del passaggio dal
niente al tutto, problema del potere costituente, se dio è sovrano assoluto, atto di creazione. Ordine
politico stabile, regolare, volto alla ripetizione senza far riferimento alla sovranità. Schmitch il potere
costituente è una eccezione terribile, non pensare la politica in questi termini, i padri della scolastica
ragionano così, contratto con le creature, dio tende ad agire in maniera ordinata, ripetizione e stabilità di
realtà matematiche e logiche quando dio fa i miracoli le regolarità logiche e della natura possono essere
infrante, subito dopo sieyes vogliono far evaporare potere costituente
Sei questioni, due grandi raggruppamenti, quello della dialettica, problema da capire logicamente, il terzo
stato non è niente, è già tutto ma qualcosa non può essere, politizzazione della teoria, sieyes ha uno
schema concettuale che deriva da rousseau e vuole usare per orientare la prassi, scissione essere e dover
essere, mai parola rivoluzione ma logica rivoluzionaria, il terzo stato è la parte all’internoo del regno di
francia che produce e consuma, slittamento è autonoma e capace di autogoverno, esodare dagli stati
generali, secessione, costituirsi come il tutto che dovrebbe essere e che è. Sequenza che può essere spinta
fino a dire che la potenza di nobili dato dal titolo si può esprimere
Terzo stato vettore di indifferenziazione che lavora prima della retorica dell’uguaglianza, indifferenziazione
è altro nome per dire uguaglianza dove uguaglianza vettore di soggettivizzazione
Il titolo di nobiltà e rischio della fenomenologia è La possibilità di rovesciare la guerra. Molla che scatena
una serie irrecuperabile
Serie storico sociale risoggettivizza, ordine economico è in francia un ordine corporativo, lavoro artigianale,
si autoregola, quelli che si ricompongono in nazioni non saranno né nobili né clero ma cittadini che vogliono
anche al di fuori degli schemi di corporazione politica, la parte che fa cessare le parti
Tutta la rappresentazione degli stati generali è falsa, è sfalsata, nazione che viene non ha alcuna
rappresentazione reale, il terzo stato vuole diventare il meno possibile, minimizza, chiede poco oppure
tutto, ha già in mente la totalità che è, non la qualità ma la quantità deve contare, sfidare la nobiltà, gli
individui devono contare in quanto tali. Chiediamo che si voti individualmente
Giusti principi sono quelli del modello teorico. Vera rappresentanza è quella del modello teorico.
Consuetudine e privilegi sono incostituzionali e legittimi. Unica costituzione legittima deriva da progetto
costituente
12/10/2021
Argomentazione di sieyes sempre più radicale, struttura argomentativa del testo sia fatta in modo da
vedere che si enuncia il principio all’inizio della proposizione secondo la quale il terzo stato è tutto ma
anche niente, in quel capitolo dove il terzo stato chiede di essere qualcosa logica potenzialmente
maggioritaria, tre rivendicazioni secondo cui lo stato chiede di essere qualcosa, anzi il meno possibile,
ambivalenza nella proposizione. Rivendica che è nella sua testa che egli sa già che cosa è il terzo stato,
rafforzativo ai giusti principi che spiegano che quello che sta emergendo come argomento definitivo è la
serie logica, definizione teorica che non ha riferimento sperimentale e sta soltanto nella mente di sieyes,
terzo stato come totalità, nazione, prospettiva al di fuori dello schema di riferimento, nomina il terzo stato
come nazione, la nazione che viene definita come totalità di coloro che vivono sotto un diritto comune fatto
da un unico legislativo a partire da un’unica rappresentanza, la rappresentanza nazionale. Accelerazione.
Altro argomento che fa franare tuttala rappresentazione degli stati generali è la potenza sociale del
numero, il terzo stato è numericamente, terzo stato come parte numericamente significativa ma anche
elemento di indifferenziazione perché spalanca il passaggio per il quale le decisioni politiche dovranno
essere prese per maggioranza, esautorare la logica di convocazione degli stati generali. Rivendicazione di
una vera rappresentanza, il rappresentante del terzo stato, della nazione, criterio di verità e falsità è il
concetto di nazione teorico, non chi effettivamente elegge, la vera rappresentanza del terzo stato che si
autonomina come nazione è la rappresentanza nazionale, unica, non divisa in ceti. Non c’è rappresentanza
nazionale finchè si vota per ordini. Votare per testa per risemantizzare l’impostazione politica, nazione di
liberi uguali indifferenziati, forbice tra ciò che è e ciò che deve essere
Transizione modernizzatrice ordinata. Lo stato presente non solo è sbagliato ma proprio non ci deve essere.
Nazione unico soggetto sovrano legittimo che non può politicamente esprimersi se si continua a pensare
che la costituzione sia ciò che si trova i fronte
Napoleone divide eredità tra tutti i figli anche per nobili sta soggettivando. Nientificazione, costituzione
materiale della società,
75. non è questione di tentare, di prudenza, governo ma situazione ingovernabile, gli individui che
presuppone sono i soggetti sovrani e liberi. In ogni nazione che sia libera esiste un unico modo per risolvere
i contrasti, solo la nazione ha il diritto, contratto sociale, se invece possediamo già una costituzione. Se la
costituzione c’è il terzo stato ha una rivendicazione costante, una questione di tale natura può lasciare
indifferenti solo coloro. Tutto quello che hanno fatto in passato è insensato e illegittimo. Inutile, già allora si
poteva fare qualcosa ma si è sbagliata direzione. Seyes il vero sovrano non è il re ma la nazione, non più
metafora naturale ma meccanica, macchina governata da sovrano che è nazione. Individui isolati sono già
una nazione
13/10/2021
Traduzione pratica dei principi fondamentali del dispositivo che organizza la geometria delle azioni.
Innovazione prodotta, schema concettuale che è rivoluzionario nella sua irruzione, da hobbes in avanti, se
pensiamo individui come liberi uguali l’unico modo per risolvere enigma perché debbano obbedire a un
potere è possibile solo se quel potere lo hanno autorizzato, se è il loro. Rappresentanza, riorganizzazione,
parole della politica che acquisiscono un ampio valore, intraducibile nella politica presente, le altre due
rivendicazioni, raddoppio del terzo e irruzione del principio numerico, numero senza identità. Esautora le
differenze. Principio vuol dire far irrompere. Nuovo piano di argomentazione politica, piano cerniera, poi
inizia la parte seria, quinto capitolo,
terzo stato viene progressivamente rinominato terzo statonazionePotere costituente, cogliere effetto
di verità del discorso, la rivoluzione francese non c’è ancora stata. Rinominare soggettività, niente che il
terzo stato è pur essendo tutto, prima terzo stato, rivendicazione interna, poi nazione, terzo stato
rinominato alla luce del diritto moderno, piano comune-uguaglianza determinata dalla comune
subordinazione di tutti alla stessa legge legittima perché fatta da un’unica rappresentanza, siamo il terzo
stato ma siamo già la nazione che chiede, pretende, ordina, che riconosciamo come illegittima la
costituzione in cui siamo ancora trattenuti. Formula costituzionale non risponde e non rispecchia l’effetto
che la costituzione propone, il soggetto collettivo è sempre lo stesso. Da pluralità a unità. Privilegio piano
plurale delle libertates positivamente connotato come un piano dii esenzioni. Piano di pluralità-catena che
impedisce l’epifania della nazione, l’unità. Modalità teorica, parte dal presupposto che bisogna vedere i
viventi così, deanimalizzarli, individualità moderna è un artificio, una modalità della visione, viene prodotta
liberi individui come risultato di uno smontaggio della macchina, secondo livello di smontaggio, si
aggregano per scopi comuni, azione collettiva diretta, terzo livello azione collettiva, troppo complicata
perché svolta collettivamente da tutti si produce quella che è la divisione sociale del lavoro con la
rappresentanza
p 77 organizzare un cosmos, crearlo dal nulla, imiitare potere di dio, concetto teologico, dio è quello che è
modello di queste cose qui dal momento che crea il mondo dal nulla, rottura cristiana con il mondo
precedente che non pensava si potesse creare dal nulla, dare una costituzione per sieyes vuol dire
organizzare un cosmos politico, dibattiti della tarda scolastica, tra potestas deo absoluta e potestas deo
subordinata
p 78 individuo come volontà e volontà come individuo, relazioni abolite, funziona solo macchina di
individuazione, la modernità lavora contro l’antica grecia, continua commisurazione, nessun corpo
costituito esprime la costituzione, potenza espressiva di dio, non può essere condizionata da nulla, sovrana
è la nazione non una rappresentanza,
p 81 ogni generazione dovrebbe farsi la sua nazione, problema, è come se il potere costituente ci fosse ma
è sempre proiettato a partire di una costituzione che già c’è. Diritto di rivoluzione garantito
permanentemente. L’unico passaggio possibile è la rivoluzione, gli stati generali sono un corpo costituito
quindi non può esprimersi sulla costituzione. Evidente che il sovrano non è il re ma la nazione
18/10/2021
Parte finale del testo, tra oggi e domani finiamo di leggere sieyes e cominciamo de maistre
Nella rinominazione finale potere costituente, unico soggetto sovrano, esiste una contraddizione nel testo
nel concetto di nazione, indecisione di sieyes tra prima definizione, quella che conta, vivere sotto la stessa
legge e poi sovrana autonomia di individui liberi uguali che sono già una nazione ma meno importante.
Apparentemente contraddittorio emerge nello smontaggio. Emerge ex post, dopo che ha già definito la
costituzione. Emerge il problema centrale, è come se in questa definizione degli elementi ragionasse con un
impianto concettuale roussoniano introduzione di un concetto di rappresentanza sovrana, scivola vs
hobbes. Problema è che una volta che abbiamo disposto tutti questi elementi concettuali. Incrementare la
rappresentanza del terzo e rendere autentica. Rendere rappresentanza del terzo all’altezza del piano
teorico, efficace rappresentazione della nazione, si voti per teste e non per ordine, se dunque non soltanto
la rappresentazione del terzo è falsa allora deve emergere il sovrano, il terso stato inteso come la nazione.
Come fa la nazione ad esprimersi in chiave rappresentativa?
P 84. Occorreva cambiare il concetto di rappresentanza politica, siamo rappresentanti ordinari, non solo
rappresentanti inclusi all’interno di corpi collettivi differenti gli uni dagli altri, quella che esprimevamo era
una rappresentanza di mandato, rappresentanza che nei termini giuridici si chiamava di imperativo,
manteneva la priorità rispetto a te. Se dobbiamo pensare la rappresentanza politica della nazione, che
questa rappresentazione diventa il luogo dove si esprime la sovranità della stessa. Non ragioniamo più
come rappresentanza di mandato ma stato di eccezione, la costituzione non c’è e dobbiamo farne una
all’altezza, la nazione deve essere presente. Che siamo in una situazione straordinaria lo vediamo perché
sieyes richiama una rappresentanza straordinaria e non delegata
Serie storico sociale incontra serie logica. Serie storico sociale, come si ripoliticizza. Certo che la nazioone
c’è è la sua serie storico sociale, chi paga le tasse, è la totalità del territorio, soppressione logica,
rappresentanza nazionale come ciò che abbraccia l’intero territorio, è la totalità, uno degli effetti della
rivoluzione francese è la fine dei territori. Emersione della nazione per la totalità che essa è. Nella
rappresentanza nazionale. Il numero diventa un principio politico fondamentale, nella situazione
straordinaria ci vuole una rappresentanza straordinaria quindi il riferimento alla serie storico sociale viene
messa di fronte al principio logico. Rappresentanza costituente è quella che crea l’ordine collettivo che
incorpora. È il rappresentante che fa il popolo e non viceversa. Si sarebbe dovuto richiamare di nuovo la
nazione, una volta però arrivati a questo punto che cosa resta da fare
P93 il terzo stato non può convocare gli stati generali, loro dicono che spetta al re ma noi diciamo che il
sovrano è la nazione che siamo noi, loro minacciano la secessione ma la secessione la stiamo facendo noi,
inaugurare un teatro politico nuovo. Assemblea nazionale costituente. In questo stato siamo noi il sovrano
che la personifica, evidente l’aporia argomentativa di hobbes, si fa riferimento alla presenza storico sociale
della nazione ma quando bisogna presentificarla politicamente questo può avvenire solo in assenza.
Possiamo dire ai nobili che non possiamo votare separatamente, se noi la nazioone che viene, vettore di
separazione votiamo per tutti è legittimo. Gli argomenti approdano a una conclusione che però è una vera
aporia, strumento retorico, non gliene frega niente della potenza social del terzo stato.
de maistre, fare il contrario della rivoluzione francese, controrivoluzionario, in realtà è catturato dal
dispositivo concettuale della sovranità, delirio del senso.
Storia intrisa di sangue. Verità di ragione sono in realtà demoniache, ordine supposto fraterno da umani
che sono belve gli uni nei confronti degli altri, una storia radicalmente intrisa di sangue, questa è la
prospettiva di de maistre, aspetto delirante, la storia umana richiede una continua effusione di sangue,
sangue dei sacrifici, per uno come de maistre è inscalfibile, la storia è un terreno di sangue, guerre e
rivoluzioni insensate, la ragione che pretende di condurle delira anch’essa. La ragione è delirante e non
riesce a portare a termine le cose che pensa, crisi che necessitano sangue. Boia sacerdote della sovranità.
Linguaggio ironico, comico, messa in ridicolo delle proposte di razionalizzazione del politico. P 3 riferimento
a rousseau, ironia. Attacca i principi del contratto sociale. Dio è davvero sovrano della storia,
20/10/2021
Registro discorsivo adottato ironico, de maistre è controrivoluzionario, uscire dal canone, ondata
dell’illuminismo, no aspetti gloriosi, illuminismo come fase storica uscire dal canone della ragione
legislatrice che permette di uscire dall’ordine discorsivo, retorica delle contromine. Denunciare illegittimità
del regime precedente. Operazione possibile a partire da un livello di astrazione come se la ragione potesse
emanciparsi dal legame con storia ecc, che in realtà sono il deposito concreto della verità, storia come
politica sperimentale, storia nella contrapposizione frontale tra concreto e ragione sragionante, delirante,
leggono l’esito dell’illuminismo nella catastrofe rivoluzionaria francese. Teoria sacrificale della storia.
Abbassamento tonale, una dimensione fruttuosa. Pagine sul boia-cos’è il mondo visto sotto la dominante
luttuosa. Definizione di sovranità popolare, seyes muove dal presupposto che sovranità popolare è termine
che costruisce unità. Il concetto di sovranità popolare non risolve, non esorcizza il problema del potere,
qualcuno comanda e qualcuno obbedisce, appianare differenza costitutiva, non si può risolvere, questo
permette di inaugurare un’altra questione. Sono gli uomini che fanno la storia e si danno la legge ma la
fondazione ontologica è di derivazione divina.
P 5 confondere è diabolico, de maistre qualsiasi tentativo di razionalizzare le cose facendo astrazione, senso
comune, essere più intelligenti della tradizione porta a confusione. Verità proposizionali riflettono le
istituzioni. La lingua è il mezzo del potere donato da dio. Struttura stipulativa del linguaggio. Diritto
ordinamento delle azioni umane ma fondamento del perché dobbiamo obbedire non può essere
razionalizzato, rimanda a un potere prima.
Cap 2 origine della società. Non è esistita una società non fondata sulla religione. Per uscire dalla sragione
bisogna trattare la storia come sperimentazione politica. Orizzonte comune sedimentato. Dissimulazione,
cita kant, non c’è spazio isolato o desertificato di relazione. Uomo isolato, profonda aporia interna al
contratto sociale, tema del legislatore, contratto sociale non è autosufficiente, embrioni di popoli. Non c’è
società senza politica, per quanto retrocediamo non troveremo mai individui desocializzati, selvaggi,
barbari ma sempre relazioni socialmente costituite e istituzioni, anche il popolo più selvaggio h delle regole
e dei tabù. Ironia. Ogni problema sulla natura dell’uomo deve essere risolto con l’analisi storica. Differenti
forme di governe, classificazione non toglie che l’uomo è un essere sociale creato da dio che definisce il
punto di fuga delle sue istituzioni. Società ontologicamente costituita come potenza di comunicazione
immanente. In questione riferimento alla natura dell’uomo, voi dite natura contratto di desertificazione,
chiamo natura ciò che l’uomo è ed è sempre stato, uomo socializzato. Amico e nemico. Attacco frontale,
non è più un linguaggio ironico, ragione che kant riteneva massima espressione dell’uomo, è un errore. Non
si può opporre natura e società perché la natura dell’uomo è sociale, antropologia politica, caratteristiche
antropologiche dell’animale uomo, natura sociale, la parola natura è uno di quei termini generali di cui si
abusa come tutti i termini astratti, non potete fare leva su un concetto astratto di natura, sganciamento
teoria prassi, natura è ciò che fa essere ciò che è sulla base dell’unico potere sovrano autentico.
È la legislazione divina di dio che ha fissato nella natura non il codice per realizzare un dover essere,
legislazione primitiva di dio ha fissato per ciascuna delle cose che sono la natura di quella cosa come essa è,
inutile pensare che uomo possa avere una natura prepolitica, uomo è come dio lo ha fatto, essere vivente,
intelligente, religioso e sociale. Se l’ordine sociale viene dalla natura non c’è patto sociale. Uomo animale
sociale, religioso, tecnico
25/10/2021
De maistre, riferimento polemico a rousseau, non come rousseau medesimo ma critica al contratto sociale
in generale, siamo partiti da una triplice premessa, stile con il quale de maistre scrive, oscilla tra cinico e
parossistico, tre modalità di impianto di un discorso filosofico contro la ragione. Seconda questione
importante la polemica che dal concetto di unità politica tipico della modernità scomposizione di questa
idea in un dualismo chi comanda e chi obbedisce, rende evanescente il tentativo di secolarizzare. La volontà
generale si da la costituzione da se, questa unità non tiene, chi comanda e chi obbedisce non sono la stessa
persona, chi comanda e chi obbedisce, chi comanda dio, gli altri uomini, rinvia a dio, scacco della ragione
Contro la ragione la storia come campo politico sperimentale, questi ultimi due punti, residuo teologico che
non può esorcizzare e la apologia di un concreto storico che prevede che i rapporti umani siano irretiti in
una struttura teologica di potere che riverbera fin dalle prime pagine. Società e potere vanno sempre
insieme, natura è istituzione divina, non esistono leggi di natura come regolarità fenomenica, natura rinvia
sempre al sovrannaturale, rivelazione divina delle cose e loro creazione, cap 3 p 12. Non esiste popolo
senza sovrano/potere né potere senza popolo. Sembra far esclusivamente riferimento alla figura di diritto
pubblico esortando il popolo o la nazione, tutta la natura permeata da rapporti di potere. Non c’è società
senza potere né potere senza società.
Istituzioni ministeriali in senso lato, non solo amministrano ma subordinate all’unico sovrano che è dio.
Variabile impazzita dell’errore. Unica volontà sovrana è quella di dio. Legge della carne= corruzione.
Cap 4 p 14. Tema della lingua centrale. I popoli hanno nature differenti che differenziano i popoli,
specificano cosa è una società politica rispetto a un’altra. Sistemi del diritto naturali, altro modo per
polemizzare con teoria del contratto sociale, soluzione geometrica del potere politico che valga per tutti i
popoli e nazioni, ma lingua è molto di più, non solo espressione di quello spirito che qualifica un popolo
rispetto a un altro che nella scuola del diritto tedesco. Le lingue sono di istituzione divina, la facoltà del
linguaggio è di istituzione divina, questo permette una doppia operazione. La lingua trasmette la rivelazione
primitiva, tutte le lingue nominano rapporti e istituzioni, cose secondo una unità di significazione stabilita
da dio quando ci ha forniti di parola. Patrimonio di verità che si trasmettono nella loro radicale sottrazione
al ragionamento umano nel patrimonio semantico della lingua, lingua come rivelazione divina.
Caratteristica di isituzionalità. Se la modernità si installa su dubbio cartesiano e sul fatto che dubbio
cartesiano è individuale ed è necessario per pensare una interiorità. Il contratto sociale è una chimera.
Se obbedite la legge, l’eccedenza del potere resta là, nella nube misteriosa che fa del potere un misterium
28/10/2021
De maistre basa il suo ragionamento su una teologia politica radicale, svolta critica radicale della ragione,
critica dell’uso della ragione, ragione demoniaca, valorizzazione forma verbale, senso comune inteso come
trasmissione concreta della tradizione, connotato del termine pregiudizio, qui invece termine positivo,
viene criticata la facoltà di giudizio in quanto tale, fin dall’inizio dei tempi nel resoconto biblico il giudizio
per scegliere tra giusto e sbagliato e bene e male inserisce variazione che la politica deve cercare di
recuperare, uso sano della ragione legato alla traidizione, ripete ordine come tramandato, tema della
origine divina del linguaggio come corrispondenza priva di nature tra il nome e (?) ripetizione come una
costante riferimento alla narrazione originaria fa si che il mondo non ricominci ogni giorno con il soggetto
che pensa, uso sano della ragione implica estroflessione del soggetto, tramandato che è un tramandato
sociale, paradigma epistemico, atomizzazione. Riferimento per la naturale socievolezza degli uomini. Per
quanto cattivo è l’associato non c’è società senza potere. Riferimento alle strutture politiche, famiglia
associazione del potere, tale quando c’è potere che la struttura, modello di organizzazione teologica.
Potere che di volta in volta viene denominato come uso naturale della ragione e pregiudizio, fa riferimento
alla lingua come istituzione divina.
Torniamo, ieri abbiamo visto che società politiche, tradizioni e costumi sono impianto divino che fa si che
ogni popolo abbia le sue caratteristiche, la natura fa riferimento al piano originale, differenziazione dei
popoli e delle civiltà rimanda a struttura originaria per la quale qualsiasi sistema di usi e costumi
naturalistici è a sua volta non autonomamente iniziata nella storia ma rinviata a qualcosa che permane e
rimane e la ragione si vede lì. Qualsiasi tentativo di razionalizzare e spiegare questo ministero è
vocazionalmente sconfitto, se l’uomo è una creatura non può porsi nemmeno la questione. È la
creaturalità. Qualsiasi nazione può essere letta come geroglifico, struttura, simbolo, qualcosa che permane
di indicifrabile finchè non ci sia la chiave per leggere. Stele. Geroglifico fa riferimento a struttura simbolica
del dio che può essere letta con la chiave della struttura originaria, qualsiasi cominciamento storico rinvia a
qualcos’altro struttura originaria. Qualsiasi civiltà, tende a rinviare questo problema quando devono
inventarsi figure di tipo sovrannaturale che connotano in chiave ministeriale l’esercizio, sono mandati da
qualcun altro, non sono in grado di rendere ragione della loro visione.
P 20qual è il problema con rousseau. Ci vorrebbe un dio per dare legge, volontà di chi governa e volontà
di chi obbedisce è la stessa, rousseau distingue volontà di tutti e volontà generale che non è la somma, se si
ragiona con volontà particolare 1+1+1 si avrà una somma che non è espressività politica e unità politica, si
avranno maggioranze e minoranze, volontà generale è unica, occorre quindi che ciascuno non guardasse la
sua individualità e fosse in grado di volere con la perfetta forma del volere punto di vista del generale,
dovrebbe essere disinteressato, imparziale, capace di valutare prospettiva generale, dovrebbero essere
messi tutti nella stessa condizione.
Gli uomini per costituzione e natura sono sempre vissuti in gruppi riprodotti dal potere, individui sociali e
religiosi ma dipendenti, associati in gruppi, famiglia, stato, impero, riprodotti e creati dal potere, rousseau
crea delle premesse false, individuo libero ecc che fa un contratto per risolvere la cui contraddizione devi
inserire anche tu un legislatore la cui missione divina è creare un popolo i cui individui siano sociali e
dipendenti da qualcosa di esterno
Tre nazioni da cui discendono, in fondo dio natura o circostanza sono la stessa cosa, dio, le circostanze e la
natura sono la stessa cosa. O storia dispiegamento dell’economia divina. Il fondatore di un popolo è una
abile mano. Caratteristica che non immanentizza.
Ciò che una costituzione è non è mai sancibile nella sua scrittura, si riferisce a qualcosa accaduta prima, al
vera costituzione non è mai scritta
1.13
27/10/2021
Critica mestriana a rousseau, due punti decisivi, impossibile appianare distanza tra chi esercita il potere e
chi lo eseguisce, concetto ripolarizzato, chi comanda e chi obbedisce, si fuoriesce da questo grande effetto
di incantamento, chi detiene il potere e chi lo subisce non è mai lo stesso, concetto di unità politica che
dobbiamo cogliere non come unità politica amici-nemici verticalmente governante identico a governato,
questa logica deve essere abbandonata perché irrazionale, qualcuno comanda e qualcuno obbedisce,
puramente ideologica, ideologia della democrazia borghese, ideologia non riesce a nascondere quel
concreto che per de maistre è l’unica cosa che conta, differenza che non può essere appianata, è come se il
lucido cinismo di de maistre smascherasse questa grande finzione. Capitolo sul legislatore, de maistre ha
buon gioco nel cogliere la contraddizione interna ed esplicita del patto di rousseau, patto in cui gli individui
unendosi tra di loro pattuiscono in questo gesto qualcosa non torna, non funziona, il problema è questa
alterazione della natura che viene resa necessaria. Termine alterazione compariva direttamente, bisogna
alterare la natura umana, mutamento e sradicamento della soggettività. Natura umana deve essere
radicalmente sradicata
P 37- 39Un dio che crea ma lascia libere le cose che si creano da se, è una blasfemia per de maistre,
quando de meistre dice che dio c’è, non è da abolire la sua presenza, tutte le catastrofi innescate da
rivoluzione francese, incapacità di trasformarsi in un ordine per tutti è castigo divino per blasfemia di averlo
convocato e irriso dicendo sei semplicemente un simbolo, per de maistre dio la sua autonomia ce l’ha, de
maistre controrivoluzionario che dice che anche i giacobini hanno un senso, non per quello che pensano di
fare loro ma per le operazioni che compiono ai fini del disegno divino di restaurazione della monarchia, dio
non si può mettere fuori della storia. Non è possibile affermare che le costituzioni nascano nel conflitto.
Idea moltitudinaria, afferma che non è nello scontro che si produce idea. Non si può parlarne perché è
ineffabile, rimane celato, cronologia negativa del potere, il segreto dell’unità dei popoli, c’è un sacro del
potere, c’è un tabù. È dio che agisce nella storia. Uso della ragione è distruttivo, tutto l’uso umano della
ragione è vocazionalmente inclinato al nichilismo. È implicito. Leggiamo hobbes, c’è un problema di
politicizzazione della teoria, è quella la filosofia per de maistre, qualsiasi tentativo di pensare una scienza
politica moderna che pretenda di instaurare concetti e categorie per instaurare la storia questa filosofia o
scienza politica è delirante. De maistre ha in mente beccaria, kant
Ironia sistema di istituzioni, forma di potere “democratica” della rivoluzione francese che pretendeva di
dare luogo a un sistema di relazioni tranquillo e pacificato che da luogo in realtà a sovranità popolare,
danno, richiamo dell’origine vera matrice dell’istituzione, insostenibilità di una politica immanente,
secolare, istituzioni autonome, materialità autogovernata della storia, alleanza tra politica e religione,
teologia politica. Nodo che nessuna ragione può sciogliere che rinvia a un punto trascendente.
2/11/2021
Abbiamo visto capitolo sul legislatore, fondamentale perché de maistre coglie la teoresi contrattualista di
rousseau, dimostra il lato teologico politico del governo ma anche de maistre disassa la simmetria del patto
sociale, attraverso il patto sociale come procedura non si riesce ad arrivare al cuore della questione, non si
arriva il disinteresse, volontà generale, per arrivare a disinteresse secondo rousseau atto straordinario dare
legge. Legislatore come rappresentante della volontà geneale. Capitolo conclusivo della lettura de maistre
dimostra contro teorie costituenti che sovranità ha caratteristiche tali che è irresistibile, proietta
caratteristiche moderne. Sovranità assoluta. Creare condizioni proprie, proprio perché sovrano absolutus
sciolto, la sovranità è divina.
Capitolo conclusivo, cosa è la sovranità e dimostrare contro le teorie costituenti che sovranità ha
caratteristiche tali che è assoluta, sciolta. Sciolta absoluta da qualsiasi legame, nulla la precede. Tradizione
filosofico politica il potere è una relazione, un legame. Vincola-patto, governo e governato. Il governo
infrange il giuramento fatto di fronte a dio, se la sovranità assoluta, sciolta da qualsiasi legame, quella
decisione pura non potrà essere pre esistita, no sovranità che governa qualcosa, decisione pensata in modo
radicale, che può fare del male impunemente, compendia il proprio della sovranità nella sua forma
radicalmente moderna. Primo capitolo del secondo libro. Se la sovranità . capacità di arrivare in profondità,
alla radice
Cap 1 parte 2De meistre gioca su questo aspetto di un sovrano vincolato, la perfetta sovranità del
governo significa fare qualsiasi cosa che si vuole, anche il male. Potere dispotico, può disporre degli altri.
Forma sadica. Faccio quello che voglio fino in fondo, sono libero. Convergenza formale, sovranità
irresistibile, decisione assoluta, convergenza assoluta, pensare due cose. Sovranità moderna ha
caratteristica ineludibile, radicalità, capacità di andare alla radice ultima delle cose, spinge fino alla
metafisica i concetti, concetto di sovranità-convergenza. Seyes e de maistre accoppiati, de maistre vorrebbe
fare il contrario della rivoluzione e pensare la politica altrimenti alla fine si trova fagocitato dalla stessa
matrice concettuale della rivoluzione francese, radice teologico politico della modernità è quello, la
sovranità la puoi dividere tra uno e più teste, assemblea, ma che qualsiasi ordine politico conservato solo se
al suo cuore potere inteso in maniera dispotica-irresistibile, controrivoluzione porta in effetto la verità di
hobbes. Hobbes decisionista puro. Sovranità luogo vuoto, trono continuamente rioccupabile. Caratteristica
della sovranità, forza e paradosso della rivoluzione di de maistre, capacità cinica di cogliere la radice del
moderno concetto di sovranità ma fagocitato da essa, non capace di pensare la controrivoluzione, andare
contro la modernità, concetto di potere è teologicamente ancorato. Il sovrano non può essere giudicato,
parole esatte di hobbes. Insiste che il problema della decisione è decisione ultima, quando due poteri si
fronteggiano, bisogna risalire alla radice e la radice è sempre una, c’è sempre qualcuno che decide per
ultimo. Ellisse che stringeva governante e governato è scissa. L’autorità suprema non può modificarsi pi
assemblea costituente ha di fronte un re, non pensa fino in fondo la sovranità, assemblea costituente legge
la costituzione e vuole vincolarla, si rifiuta di pensare fino in fondo la sovranità, nel sistema e
nell’assemblea il re non era sovrano. L’assemblea nazionale non era più sovrana del re, solo la nazione a
possedere la sovranità. La sovranità c’era ma la rappresentavano il re e i rappresentanti straordinari,
sovranità partita relativa al fatto se dovesse decidere il terzo stato o il re. Fino a quando il popolo non
deciderà di tornare in possesso della sovranità…p89. La rappresentanza subisce per trasferimento. Potere
ultima istanza non riconducibile.
Guizot carriera strepitosa, ministro, accademico di francia. Storico, inventa termine civilization
8/11/2021
Critica dell’ìdeologia politica tout court, critica teologia politica come struttura eccedente della sovranità,
orientato a una diversa teoria e organizzazione del potere. Dal punto di vista di guizot quaggiù sulla terra
non ci sono che governi, distinzione viene sostenuta, distinzione tra sovranità di diritto e sovranità di fatto,
poteri di fatto. Questo liberalismo governamentale a partire dall’autodefinizione che da di se stesso, che
nella sua propria autodefinizione che danno di essi come gruppo, uno dei primi gruppi di intellettuali che si
definisce come gruppo di intervento politico, cogliere in questa definizione echeggiare della governabilità
Governare è necessario, ribadire il principio per il quale la sovranità è assoluta per sua natura. Distinguere
poteri di fatto e sovranità di diritto. Ci sono sulla terra poteri perché non ci sono che governi, funzioni di
governo che sposteranno su un terreno dove la leggitimità dovrà essere commisurata ad altro, qui si
comincia ad entrare in un ottica dove governo pone problema della legittimità, dire che non ci sono
sovranità di diritto=dire che non c’è soggetto sovrano legittimo, esonerato dal rischio di governare rapporti
che restituiranno legittimità solo se accettati
Questo scinde l’unità politica per come è stata pensata da seyes, da de maistre, da hobbes e dal lessico
classico della sovranità, unità mistica del popolo deve essere polarizzata in quella che è una ellisse tra polo
del governo e polo del governato che distribuirà altrimenti il popolo. Di nuovo due al posto di uno, di nuovo
un’ellisse invece che la circonferenza di seyes, forma geometrica di una uguaglianza che se pensata in
termini politici è lontananza rispetto al centro dove vi è sovranità. Invece della sfera si distende un insieme
di posizionic he oltre a prevedere governante di fronte governato prevede ellisse, sono due e non uno
dunque c’è società. La decisione ci vuole, poteri di fatto ci vogliono, non ci sono relazioni che richiedono un
potere. Società e potere stanno insieme per de maistre, per guizot solo nella sovranità. No subordinazione
assoluta a sovranità assoluta. De maistre volendo fare contrario di modernità ne sottolinea il fondamento
moderno. Disabilitare meccanismo. Guizot centrare perché derubricato soggetto individuo con una volontà,
libertà del volere
Bambini irrazionali e immaturi, non tengono conto dei bisogni della famiglia, blue Monday-ricevevano
stipendio e si sbronzavano il sabato sera, lunedì post sbronza e non andavano a lavoro, lasciati a casa, la
famiglia pativa la fame. Società come campo di creazione di bisogni sempre nuovi. Teoria dei bisogni di
guizot,
9/11/2021
Rigorosità di una desovranizzazione della politica, la volontà non determina nulla. Tutta la modernità
politica si impernia su un dispositivo che assume volontà sovrana come perno di trasmissione tra soggetto
individuale e soggetto politico. Descrizione sulla politica quaggiù è progressiva descrizione dell’impianto
della politica dentro un impianto di immanenza. Quaggiù non ci sono governi, distinzione tra sovranità di
diritto e potere di fatto, idea della regolazione interna a una organizzazione sociale. Non ci sono individui
nel contratto, il contratto non è la base di nulla. Trasmissione, istanza di governo. Parlare di governo=
assumere da famiglia a stato dove istanza di regolazione lavora alla conservazione delle relazioni. È quello
che permette di tenere insieme elementi, critica dell’idolatria e iconosclastia. Aspetto speculativo. Questa
analisi che guizot conduce vincola la politica a un effetto di disincanto. Smagamento. Operazione
consapevole e attiva con cui guizot introduce il testo, condurre una critica di idolatria. Guizot stesso spiega
che introdurre governo è favorevole a ipotesi di ragionamento. Siamo figli tutti. Cifra della quotidianità, i
viventi vivono in relazioni governate che esprimono legami sociali. Politica al di fuori di eccezionalismo della
sovranità, due elementi fondamentali, rapporto vitale e dinamico, inclinato alla progressività. Il bambino
governato puro lo troveremo nell’incapacità, coloro sui quali si esercita in massimo grado il governo.
Incapacità politica, questa figura del bambino, del proletario, figura che esprime attraverso le sue repliche,
incapacitato giuridico folle, punto estremo di allargamento della parabola. Il bambino governato puro che
non ha consapevolezza ha la potenza, la parola chiave nella relazione di governo è responsabilità,
reciprocità e dovere. Questo discorso, questa priorità è fondamentale. Progetto di desovranizzazione,
primato di volontà sovrana è rivendicazione diritti soggettivi. Politica da responsabilità di dovere. Diritti che
può rivendicare come sua volontà. Governa e società nascono insieme ma non perché società sia
impossibile senza governo come dice de maistre, nascono insieme perché sono espressione della stessa
cosa. Non c’è società senza governo e non c’è governo senza società. Non c’è società senza governo, ogni
bambino viene al mondo con un padre e una madre nella prospettiva di guizot. Non c’è governo senza
società perché governo deve sempre conservare il rapporto che include che è un rapporto sociale, mette in
relazione e contrappone governante e governato. È tenendo insieme dimensione in cui le due dimensioni
stanno assieme che si arriva
Guizot distingue le forme di sovranità. Non c’è diritto di governo, ci sono doveri di governo, la resistenza
inscritta in un rapporto duale che mette l’uno di fronte all’altro chi governa e chi è governato, il bambino è
il limite del governo, dovere di cura nei suoi confronti, bambino nella sua inermità limite oltre al quale non
puoi spingerti con il tuo potere. Invece che sfera ellisse, il governato sta davanti al governante. Più che
resistenza insistenza, il governato c’è quindi esiste. Relazione, da qui il capitolo sulle forme di governo e in
particolare capitolo 25 guizot critica le forme di governo che ammettono esistenza del sovrano sulla terra
cioè monarchia e democrazia.
Problema che ritiene popolo come una collettività con volontà collettiva ma sovranità astratta
Ontologia dell’azione che deve assumere come proprio cuore la contingenza e l’aleatorietà, chi governa,
quando un soggetto si coglie come volontà assoluta e perfettamente imitabile? Mai, sfidare autoriflessione
guardando la vita interiore degli uomini. Errori, incostranza del volere, passioni. Esautora idea di perfezione
che non va bene se pretende di inventare una regola all’altezza di quaggiù soggetto fallibile, fuori di lui
quando guarda spettacolo del mondo incontra contingenza, aleatorietà, incertezza, tutto cambia,
rovesciamento assi temporali della politica
Governare= timonare, timonare una relazione, imbarcati stessa nave governante e governati,
continuamente esposta alle intemperie, contingenze. Buon capitano= quelli imbarcati di te si fidano e non
si ammutinano, no arrivare quel giorno preciso ecc. azione del governo doppia aleatorietà, chi governa
fallibile come tutti, 2 la navigazione avviene sempre dentro congiunture e dimensioni che non è chi governa
che sterilizza, il marinaio lo sa. Possono sempre capitare cose che l’uomo non controlla fino all’ultimo.
Quando ci sarà la costituzione tutte le leggi potranno procedere, governare vive in una costante
posticipazione per due motivi, il governo del padre deve seguire lo sviluppo del bambino. Il governo ha il
problema di trarre la propria legittimità. Devi governare cose che non avevi previsto. Tutto è complicato e
variabile, governo di sé e governo degli altri.
Esperienze singolari e esperienze collettive. Sogno che è desiderio legittimo. Questo ideale di semplicità e
permanenza non trova riscontro nell’esistenza terrena. Umano ha statuto anfibio, parole che fissano, vanno
bene, in quella continua ricerca ci si eleva dall’animalità, c’è progressismo, perfettibile, per questo
conservatore liberale. Uomo ha desiderio, bisogno, sogno di infallibità, permanenza ma per la sua
caratteristica terrena è cangiante, impermanente, fallibile. Sogno di divinità. Dio crea il mondo come vuole
lui, gli uomini
Tutte funzioni di governo, di sé o collettivo, associazione o stato si deve collocare dentro questo processo di
fallibilità e contingenza, che si deve muovere. Ciascuno cerca di orientare la propria vita verso un ideale,
realizzare una misura, dobbiamo farei conti materialmente con la fallibilità.
QUAGGIù, NEL MONDO, NELLA STORIA, REALISMO ANTROPOLOGICO, REALE ESPERIENZA DEL MONDO E
DELLA STORIA, GUIZOT LAVORA CON FILOSOFIA DELLA STORIA CON INCLINAZIONE AL PROGRESSO CHE
SEGUE PRINCIPIO DI PERFEZIONE.
Unico sovrano di diritto è dio, i poteri di fatto no, la vita dei governi difficile e continuamente ostacolata. La
vita dei governi è un bene, è esistita e resiste, deve ripetere il lavoro costante, faticoso e penoso su di se
per crescere e divenire uomo, rapporto con il governato è fondamentale, lavoro penoso e difficile. Essere
uomini maturi=lavoro su di se. Governare se stesso prima di governare gli altri, inscritto in una relazione
che non governa fino in fondo, prendersi cura. Cooperare alla vera legge=concertare, il governo deve
funzionare come governo buono
Obbligo di cercare in comune la verità, centrale è il dovere e non il diritto. Far funzionare la relazione.
Ottimo è impossibile, ricerca della misura. Dimensione di continua ricerca. Radicale fallibilismo e
imperfezione. Resistenza della materialità e della necessità. Essere aperti ai beni, disseminati, incostanti.
Individuazione del soggetto, funzione politica del governo. Il governo è agonistico, è questa la necessità che
pesa. Non esiste libero volere. Lotta e agonismo, battaglia continua. Rapporto continuo tra quello che sei e
quello che vuoi diventare
10/11/2021
Ieri pagine fondamentali di questo testo che dispone gli aspetti più chiari di quella che è la transizione al di
fuori dello schema classico di modernità e monarchia. Guizot nega la validità del principio teologico politico
modernjo. Dio perfetta ragione, unico che può portare a termine il suo disegno, principio teologico politico.
Ambivalenza, la teologia politica va criticata quando immanentizza, apertura eccedente, creaturalità,
affermare esistenza di un paradigma di perfetta ragione, perfetta verità e perfetto giudizio. Emerge questo
paradigma come misura, azione perfetta di governo sulla storia può essere commisurata. Sono le volontà
che intessono le azioni, volontà non è sovrana perché non domina le circostanze. No richiamo diretto, testo
privato di guizot, non doveva essere pubblicato. Guizot decostruzione del modello di vsovranità va a
ripescare una parola che allude aad asltro
Non ci sono che governi non si può rimontare all’indietro un governo che preceda un governo in atto.
Immanente operatività di un dispositivo che richiede la realzione a due, quaggiù non ci sono individui liberi.
Chi governa ha sempre davanti a se un governato che esiste e resiste, è già qui come chiave di volta della
relazione. Ciò che hanno in comune monarchia e democrazia è il fatto del monos, del solo che nella
monarchia è il re ma nel punto di vista della democrazia è volontà del popolo. Democrazia è una blasfemia,
no senso positivo
P 43lessico del lavoro, dell’elaborazione, la vita dell’uomo è fatica, è faticosa. La vita dell’uomo implica il
necessariamente così, la conquista del governo di sé. Richiede dunque fatica, cioè deve essere pensata e
praticata sempre come se il governato rappresenti l’ostacolo che devi superare.
Legittimità. Terzo quaderno, fogli e pensieri sparsi uniti. Sembra alludere al patriottismo della costituzione.
Uomo e società hanno bisogno di credere nella legittimità del potere che li governa. Nessun potere
possiede fino in fondo la perfetta razionalità. La perfetta razionalità non è quella formale, non è la potenza
di calcolo della ragione dispiegata all’interno di un sentimento. Un processo costituente è condotto da
uomini e se è condotto da uomini non potrà mai essere razionale, né il processo né l’esito del processo.
Orizzonte fallibilista. Doppia temporalità, esponenziale crescita dei bisogni umani. La società si muove
sempre più velocemnte del governo. Il governo viene sempre dopo e dura ù
15/11/2021
Emerge il concetto di volontà, già nel testo appare affermazione, teoria del governo, introduce una
dinamica, fuoriuscita dal canone astratto della politica moderna. Incastro tra politico e sociale, non c’è
società senza governo e non c’è governo senza società. Teorica che mobilita una sincronicità, sviluppo
sociale, forme di riproduzione del legame sociale e forme del potere, si vede costretta a marginalizzare gli
stessi concetti chiave. Nel 1815 in un discorso alla camera un deputato aveva voluto definire l’effetto
pratico della rivoluzione francese come polverizzazione della società, la società in polvere, la società
atomizzata. La società si muove più velocemente del potere. Conciliare ordine e progresso, potere e libertà,
ellisse governamentale cerca di stabilizzare una relazione definita da una evolutività non trainata dal potere
P 53 se resistenza legittima o no, deve conciliare libertà e progresso, affrontare problema della durata del
potere. Il monarca non poteva essere sfiduciato, era il ministro responsabile del governo
16.11.2021
Chi governa e chi è governato comunicano. Uomo è volontà intelligenza, rivendicazione, elide gli affetti e le
passioni, intelligenza, ragione, mappa cognitiva trascendentale che permette la comunicazione
17/11/2021
Una serie di questioni vuol dire riguardano proprio. Operazione logica che uso viene effettuato? Che in
particolare? La parte che abbiamo cominciato a vedere, vediamo visto che riguarda la volontà individuale.
Quanto per la sezione che ovviamente. Riproduci problema tecnico di come si possa. Dai, in maniera non
formale, la legittimità e introduce quindi la questione tra giovanotto, allora avrete notato e noterete che la
parte sulla legittimità viene prodotta la riferimento alla malattia, perché appunto, chi ha la forma di
governo dentro la. Tradizionalmente legittimità vieni quadrata come categoria l'affermare. e quella su
suffragio vi
Guizot due casi limite, queste pagine sono particolarmente importanti non solo per conclusione che è il
motivo di fondo dell’interesse per il testo, il problema della rivoluzione e della democrazia non si risolve
finchè non si realizza fuoriuscita dal lessico della modernità, operazione di liberazione che comportava il
fatto che il sovrano assoluto ritrova un ultimo rifugio nella individualità, esce dal potere assoluto
22/11/2021 seguito
Trasformazione del concetto formale di legittimità, continuità e durata istituzioni
Guizot monarchia legittima, continua ricerca di una legittimità dell’azione di governo che non può essere
risolta con riflerimento a qualcuno, qualche istanza legittima di per sé. Rovesciamento dell’asse temporale
della legittimità, giusnaturalismo moderno definizione di una volontà sovrana, volontà sovrana di diritto che
guizot mette fuori corso legittimità riferita a passato, prima individui individui devono essere liberi e quindi
corpo collettivo legittimo quando
Passaggio a orizzonte performativo=azione di governo senza sovrani di diritto o volontà andà legittimandosi
quando si fa accettare. Espressione di bisogni e problemi. Evolutività di questa relazione, dentro ellisse
velocità differente. La società richiede governo, diviene sempre più complicata. Si governa tanto meglio
quanto meno si governa, definizione alternativa si governa meglio più si è capaci di governare una
relazione, società più complessa pià rapidamente di quanto il governo riesca a cambiare, chi governa deve
visibilizzare i problemi sociali, capire richieste, legittimità trae dal modo con cui conduce la sua azione.
Modificazione delle discipline politiche, processo che negli anni 80 porterà alla riconfigurazione delle
facoltà
Tema legittimità che introduce parlando della monarchia. Problema della legittimità e nuove forme di
legittimazione tout court. Poi terreno della democrazia. Il nuovo quadro concettuale, anche le democrazie
devono assumere come schema di riferimento per la loro azione di governo. Tutto questo è impotante da
contestualizzarsi nella logica della monarchia costituzionale pensata come un compromesso tra tempi
antichi e tempi nuovi, monarchia costituzionale prevede che si mantengano istituzioni rappresentative, non
siamo più nella monarchia assoluta, tutti i liberali contro i contorivoluzionari dicono non si torna indietro,
società vuole diritti consacrati. Sintesi sociologica. Nuova modalità di pensare incastro tra politica e livello
sociale non solo raggiunto ma colto sotto la sua continua evolutività
P 82
23/11/2021 seguito
Siamo all’interno dell’ultimo problema che ha una certa rilevanza in guizot, definizione principio
capacitario, non è una soluzione ma è quella che segnala il limite estremo di guizot, incastrare il politico nel
sociale, gioco-principio di capacità. È una posizione che da questo punto di vista complica, prende sul serio
le conseguenze logiche del suo ragionamento, come questa definizone che decostruisce uno dei principi
fondamentali della sovranità, ottica governamentale, il ragionamento di guizot opera un ragionamento, non
ci sono più governi, smantella presupposto sovranista della modernità, questo principio di rappresentaza
capacitaria lo porta alla luce, coerenza logica, dispositivo di rappresentanza politica garantito dalla carta
costituzionale
I diritti elettorali sono in monarchia restaurata esigibili solo da una parte limitata, suffragio universale come
anarchia delle volontà individuali, giustifica la strozzatura censitaria, non giustifica il suffragio universale, il
suo problema è anche oltre che giustificare la strozzatura censitaria coerentizzarla con ragionamento sul
governo, quando ho detto il suo problema è pensare un incastro del politico nel sociale vuol dire che il
pensiero di un incastro del politico nel sociale viene attivato contro un altro caposaldo, distinzione pubblico
e privato, politico e sociale, viene meno distinzione classica politico sociale e pubblico e privato,
meccanismo elettorale secondo guizot
Pensare il politico nel sociale, valorizzare elezioni decentrate, elezioni comunali, elezione non autorizza
qualcuno a decidere per me, no volontà generale al posto dei privati, elezione è macchina che permette di
mettere in luce-visibilizzare-apprendere cognitivamente rendendole evidenti le strutture di autogoverno
che funzionano a livello sociale per reclutarle, operazione di transizione politica che già si da
Transizione che la rivoluzione ha determinato ha imposto un fatto sociale, diritti universali li difende e li
conosce, il principio capacitario può essere compreso solo se lo si considera un principio aperto alla
variazione storica, evolutività e contingenza stati generali e sociali. Varierà a seconda dello stato. Il diritto
elettorale varia a seconda degli stati sociali, chi governa deve ascoltare
24/11/2021 tocqueville
Tocquevillem figlio di una famiglia nobile della normandia,
la democrazia è uno stato sociale, un processo, una tendenza non solo un modo di governo, non è una
tendenza americana
gli americani hanno inventato tecnologie, bisogna inventare tecnologie per il governo della democrazia,
trapianto delle istituzioni americane in tereno europeo, medietas senza estremi
29/11/2021
Tocqueville ci siamo fermati su punto fondamentale introduzione alla democrazia del 35, punti
fondamentali
- Quando tocqueville parla di democrazia, primo o secondo volume solo su piano superficiale fa
riferimento a forma di governo, a differenza dei contemporanei variazione, il governo non è più
forma politica a disposizione per piccole repubbliche ma organizza autogoverno americano, c’è
altro, dal suo punto di vista, metafora dell’irrestibilità, la democrazia è un processo, accezione
tendenziale rilevante, questa definizione tendenziale spiega il problema particolare che interessa a
tocqueville, come trovare strumenti per governare questa tendenza che non prevede equilibri
statici
- I due volumi sono due volumi di una stessa opera, tra gli interpreti non c’è certezza, differenza di
tono tra primo e secondo volume, punto di snodo tra lezioni, nell’introduzione al primo volume
dice che democrazia è fatto generatore di nuovo stato del mondo, questo fatto allude a
processualità-tendenza che evolve a seconda del particolare punto di partenza dell’uguaglianza
stessa, un conto è il particolare punto di vista della tendenza democratica nelle americhe quando
dice che in fondo la colonizzazione americana comincia con una comunità di fuga e essendo da soli
a colonizzare il territorio devono sviluppare tecniche di autogoverno. Tendenza all’uguaglianza
diversa in europa. Il punto di vista dell’uguaglianza in europa, assoggettamento alla monarchia,
sotto lo sguardo dei re.
Da dove arriva il problema di tocqueville, cittadino democratico è come quei bambini abbandonati nelle
strade. Già attività scrittura tocqueville si occupa dei trovatelli delle ragazze madri ecc, problema della
società e autogoverno sociale, processi che intervengono in europa sono dispositivi di centralizzazione
amministrativa
Di chi sono figli tutti questi bambini abbandonati che occupano la letteratura del 5oo, chi sono questi
mendicanti, ladri, storpi, ragazzini abbandonati. Letteratura come protosociologia, condizione sociale senza
intervento dello stato, storpi perchjè si fanno male sul lavoro e non c’è pensione di indennità, le operaie
lavorano insieme ai maschi, rimangono incinte e non c’è prevenzione e aiuto alla maternità, non esistono
orfanotrofi che non siano caritatevoli della chiesa, dispotismo di tipo nuovo, crescita di dispositivi di
amministrazione dello stato sociale. Tocqueville educazione, educazione alla castità, non farsi male al
lavoro stando attenti, capacità di sapersi gestire e amministrare non solo autogoverno politico.
P 23democrazia come marea montante che va navigata. Democrazia, uguaglianza come livellamento,
processo che da secoli comprime e schiaccia i grandi sul livello dei piccoli e alza i piccoli al livello dei grandi
abbassati, livellamento, ne parla come si modifica letteratura, gusti, costumi, schiacciamento nelal massa,
massa confusa, non ci sono più grandi eccellenze, uguaglianza, lessico morale, indifferenza, modo principale
per capire perché tocqueville definisce democrazia tendenza, no indifferenza solo morale, uguaglianza è
indifferenziazione, dentro al livellamento democratico non esistono più corpi collettivi, cittadini simili e
uguali non già nei diritti ma nella indifferenziazione reciproca, se guizot pensava ancora possibile
riarticolare la
Tocqueville dice che la differenza è disarticolata, uguaglianza vuol dire serializzazione, isolamento,
differenziazione, solitudine, folla solitaria, folla uguale nei gusti, consumo ma sola, incapace di
collegamento politico
Stato che si autogoverna america forma che non è splendida, regna medietà ma unica forma dove si può
bilanciare stabilità e progresso, guizot aristocrazia della competenza, tocqueville autogoverno dei cittadini
P 57. Transizione non govenrata, o uguaglianza nell’esenrcizio dei limiti o uguaglianza. Limite e aporie della
restaurazione francese, la monarchia francese ha mostrato una di queste alternative, ha dato tutti i diritti
alla sovranità e ha passivizzato i cittadini, alternativa secca, dal punto di vista tocqueville sono americani
che concedono diritti a tutti, posizione rivoluzionaria.
con quanta cura e arte si è riusciti a sparapgliare il potere 76, interesse, qualcosa che sta in mezzo a loro
che è il comune della relazione, autogoverno comunale ,ciò di cui gli americani hanno avuto cura ed arte,
sono riusciti ad inventarsi un dispositivo, una tecnologia sorprendente di decentramento amministrativo
che ha la straordinaria capacità di risocializzare ikndividui uguali e differenti a una cosa pubblica, interesse
tra i singoli, stare assieme, virilizzazione del cittadino, non negare diritti ma dargliene
p 78 quello che colpisce di più tocqueville in questo primo volume è l’assenza del governo o
amministrazione , governo amministrativo costruito su due capisaldi, costruzione, la società francese si fa
complessa, costruire un diritto amministrativo, doppio problema
semantica del pubblico e interesse comune intessuta nel movimento stesso, definizione monopolistica
semantica del gruppo.
P 87 il comune e la contea devono guardare i loro interessi reciprociò, lo stato federale fa la legge ma non
la amministra amministrazione concordia discons dove singoli comuni per loro differenze si autogovernano,
si auto amministrano
30.11.2021
Autogoverno amministrativo, problema della pedagogia della libertà vincolato alla intenzione e
stabilizzazione di tecnologie che o irrobustiscono o indeboliscono il cittadino. Spirito di cittadinanza che gli
americani producono e riproducono e ha al suo centro citazione che dice o puer robustus, metafora, uomo
è bambino che si è irrobustito, centralità immagine tra prima e seconda democrazia, i bambini abbandonati
a se stessi o infantilizzati dalla amministrazione, virtù e spirito di cittadinanzna, virilizzazione del soggetto,
competenza maschia che risocializza il cittadino maschio e dall’altra parte snervamento, amministrazione si
incarica di fare quello che lui non sa fare
P 91 centralizzazione una delle parole chiave del nascente lessico francese, centralizzazione
amministrazione e al suo uso progressivo, centralizzare-modo per renderla efficiente ma anche accendere-
accrementare e accellerare il progresso della francia, metafora della vivizzazione, la francia arretrata
vivificata da questa scossa che l’amministrazione si incarica di trasmettere nell’intero corpo
Sono due le centralizzazioni possibili, certi interessi sono comuni a tutti è legittimo centralizzare la sovranità
se per sovranità intendiamo potere di fare le leggi, interessi nazionali ma altri interessi specifici di alcune
parti della nazione come le imprese comunali. Scuola di democrazia che a tocqueville interessa.
Apprendistato alla libertà. crescita e maturazione secondo il lessico che stiamo cercando di seguire, sono
scuole per l’esercizio dei diritti, ripolitizzazione del cittadino, gestione rapporto con gli stranieri,
concentrare nella stessa mano la possibilità di dirigere gli interessi, rivoluzione francese ha sovrapposto una
all’altra, ha centralizzato, vero problema della politica francese agli occhi dell’americano che tocqueville è.
Verità della rivoluzione francese è sovrapposizione della sovranità e dell’amministrazione, centralizzazione
governamentale,
abitudine cifra delle due possibilità: virilizzazione-abitudini virtuose, spirito di cittadinanza attiva ma anche
perno per abitudine perversa, abitudine ad essere amministrati-governati dal governo così come è. Isola gli
individui, un isolamento rispetto al quale uomini e donne si abituano a fare astrazione, pensarci sopra
invece che secondo interessi comuni locali, tocqueville ragione in modo genealogico sul pubblico. Sta
parlando della francia, centralità rappresentativa e centralità amministrativa, dove gli uomini si sono
pensati come individui l’amministrazione gli amministra privalizzandoli ancora di più. Lavora con le
semantiche del pubblico, il nome politico amministrativo della massa è pubblico, quella di tocqueville non è
una profezia ma ragionamento logico. Cresce il pubblico e il loro trattamento come massa indifferenziata,
indagatore della logica politica moderna
il grande inganno è che la cura degli affari comuni che non può essere organizzata nel dettaglio, siccome
non può farlo. Dio è l’unico agente amministrativo capace di fare questa azione di cura del dettaglio.
Tematiche classiche della teologia. Ma è di questa provvidenza che funziona contemporaneamente sul
dettaglio e logica complessiva, amministrazione tratta le cose in massa, logiche rappresentative, parla della
rappresentatività che si produce tramite categorie generiche, si rappresenta qualcosa come concetti
astratti. Centralizzazione sottomette azioni degli uomini
p 97 vivere come coloni disinteressati al destino comune per i quali non c’è res pubblica. i più grandi
cambiamenti sono senza il suo concorso, non sa cosa sia successo, patriottismo capacità di legare e tenere
insieme i cittadini, proprio della politica moderna, il problema è la dimensione istituzionale con cui il
concorso delle volotù conquista la durata, cooperazione libera tra individui e questo non possono farlo le
leggi, problema di come si interviene sulle abitudini e sui costumi, non dipende dalle leggi rianimare le
credenze che si estinguono ma dipende dalle leggi interessare gli uomini, risvegliare e dirigere questo
istinto vago della patria che non abbandona il cuore dell’uomo, fa un sentimento durevole e riflesso, come
si mantiene vitalità istituzionale, pedagogia che è una tecnologia. Leggi sul decentramento amministrativo
americano sono leggi. Accompagnano, sono a disposizione perché questo sentimento di partecipazione si
riproduca, diventare un contro-istinto. I popoli si rinnovano continuamente, bambini che riproducono il
problema politico incessantemente, ciò che ammiro di più non sono effetti amministrativi della
decentralizzazione ma effetti politici, la patria si fa sentire dappertutto
paradossale esito della rivoluzione francese che odiava la monarchia. Lessico sovranità
1/12/2021
Elementi significativi per opera complessiva. Il problema è la capacità di tocqueville di pensare, porsi il
problema di qual è la trilogia, la patogenesi del soggetto politico moderno e di trarne le conseguenze,
uguaglianza può essere di condizioni come nel caso dell’america dove imperativo del self-health, auto aiuto
o uguaglianza per assoggettamento, sotto lo sguardo dei re=patogenesi della soggettività che si produce
nella misura in cui la società degli uguali nasce nell’uguaglianza nella spolitizzazione, centralizzazione
politica e amministrativa si concentrano nella corte di versailles.
Ieri autogoverno americano che rappresenta una autentica scuola politica e valorizzazione della Prassi
cooperativa, rapporto di pratica e affidamento, forme di amministrazione, immediate e utili per sviluppare
questo processo di capacitazione dei soggetti all’autogoverno, questione di prassi.
no rapporto di affidamento, pratica e attraversamento situazioni, entra nel merito, possibilità di impianto
lettura di tocqueville, parte nella quale ricorre formulazione incidentale, fa capire qual è il problema di
tocqueville, se in america tutto funziona così centralizzazione politica necessaria, tocqueville ha il coraggio
di pensare il punto di soglia, dalla rivoluzione francese non si torna indietro, è evidente che vengono
accolte e accettate, realismo politico, centralizzazione della sovranità o politica non si accoppia mai,
mantiene tensione con auto-governo locale. Quello che tocqueville pensa che sia possibile, trapianto delle
tecniche da parte di autogoverno inglese da parte dei pellegrini. Condizioni istituzionali e forma malata di
soggettività politica, se prendiamo sul serio metafore pedagogiche forse riusciamo a capire come
tocqueville scrive. Come gli americani sono riusciti a stabilizzare società oltre la soglia modernità senza
assoggettamento passivo che è la privatizzazione, proprio della malattia francese. Il problema non è solo
autogoverno ma fruizione attiva dei diritti, quello che si dovrebbe fare in francese.
Dispositivo che produca riconoscimento tra interesse individuale e interesse collettivo. Vede che la cosa è
riuscita. Un cittadino europeo abituato ad aspettare l’intervento dello stato. Aspetta a braccia conserte.
Amore delle leggi si deve produrre quando le leggi non sono pure forme ma espressione della pratica dei
diritti, siamo dentro una tendenza, l’ha imparato da contant, motore della soggettivazione dei moderni è
interesse individuale, non posso riproporre modello greco, che il cittadino europeo si pensi come i cittadini
di roma, la buonauscita degli interessi personali dipende dagli interessi generali, vincolo. Impone il
problema di quello che dobbiamo fare per la democrazia, prospettiva globale, unica cosa che ci resta da
fare è concedere i diritti politici a tutti, liberale conservatore, guizot ha detto quasi la stessa cosa, guizot
maestro di storia di tocqueville all’università. Tecnologia disseminare diritti politici in territorio francese, è
questo che funziona in america, ricucire la fissione, c’è una frattura, divisione pubblico e privato, ricucire
con gesto chirurgico. Agire su interesse, reinteressare i singoli su problemi comune, diritti di partecipazione
politica, non solo in senso elettorale.
Ciascuno nella sua sfera individuale di iniziativa partecipa, non opposizione privato e pubblico. Dopo idea
generale di virtù è il riferimento repubblicano per eccellenza, cittadino politico americano è virtuoso perché
dentro a uno spirito di partecipazione, partecipazione di ogni singolarità,
bambini che sono uomini, predisposti a diventare uomini, cosa vuol dire se vogliamo rendere proletario
virtuoso dobbiamo concedergli diritto di proprietà. La libertà è un esercizio,
non bisogna prendere paura che libertà dei moderni si impianti su idea di interesse privato, punti di
partenza si tratta di governare per la realtà che è
partecipazione repubblicana che permette la tensione costitutiva prevede l’attivarsi per il bene comune,
patriottismo, esercizio di una paternità ha anche la caratteristica di essere meno ardente e meno generoso
di quello degli antichi ma più fecondo e più proficuo, scopre in america conciliazione tra la mala parola e
interesse collettivo. Semantica dell’interesse, effetto positivo questa cifra del riconoscimento che si
produce solo praticando le dimensioni dell’interesse su tutti gli ambiti, governo, esercizio dei diritti,
interesse è molla positiva, perno di rotazione di una
quella dell’interesse o diritto non è una forza meccanica ma una forza dell’inter-esse, forza agglutinante, no
forza meccanica
come facciamo a materializzare l’esercizio del diritto, esercizio tranquillo di alcuni diritti, lo si vede bene nei
bambini.
6.12.2021
Differenza movimento e stagnazione, effetto di verità, esito rivoluzione francese, esito è sempre
stagnazione, paralisi.
Potere irresistibile e illimitato e un cittadino debolissimo e compiacente che non ha la virtù per resistere a
invadenza del potere. Figure abbacinanti, suscitare illusione. Dinamica di indifferenziazione. Finchè è durato
lo spirito di famiglia parla della aristocrazia europea
Chi resisteva al potere non resisteva mai da solo, sempre dentro corpi collettivi.
7/12/2021
Rapporto società mobile e società stagnante, energetica e di falso movimento, continentale ed
amministrata. Questo movimento energetico, quello del giurì è particolarmente rilevante, passione politica
generale, espressione di questa attività politica
P 277
13/12/2021
Temi rilevanti. L’ultima lezione ha parlato della centralità delle idee generali di democrazia, sproporzione
per un soggetto che si imbarca in posizione scettica, sistemare sistema delle credenze, sull’altro piano le
idee generali come quei concetti che permettono operatività, concetti generali. La democrazia ha bisogno
di concetti generali. Dottrina che ricompone l’interesse individuale e interesse comune, dottrina
dell’interesse benincluso, e poi invece perché su questo ci siamo fermati mercoledì, grammatica
dell’interesse servo-signore mostra deviazione, sottrarsi a relazione anziché tenderla e moltiplicarla,
interesse beninteso capitolo 8 della democrazia in america. Individualismo non parola buona, necessità di
mettere in relazione individualismo ed egoismo, cifra di una chiusura del soggetto su di se e della sua
sensibilità linguistica, è come se quella che era una passione negativa condannata come egoismo venisse
ora ammantata di positività. Questo capitolo si ititola come gli americani combattono individualismo. Noi
pensiamo america come società positivamente egoista, coglie individualismo come qualcosa contro cui
combattere. No interesse individuale. Beninteso, lascia intendere che ce n’è uno malinteso, forma della
reciprocità contro isolamento individuale. P 537. La logica dominante di chi governa è logica di deudizione e
del sacrificio come dio che governa disinteressatamente, ci si dimentica di sé, non si difende il proprio
interesse. Conservativa della politica, è come se sempre tocqueville quando parla della democrazia, questa
situazione in cui nessuno è solo guardasse al passato con sguardo nostalgico. La virtù, il sacrificio,
dedizione, rapporto all’altro ciò verso cui intendevano la relazione, politicizzavano la virtù e la reciprocità.
Vizi privati e pubbliche virtù, principio utilitarista, morale dei moderni, individui centrati su interesse
individuale, interazione crea interesse collettivo, non piace a tocqueville. Idea utilitarista muove da
presupposto che soggetto è puntuazione concentrata su di se, macchina di individuazione della quale
tocqueville sottolinea tutti i mali. Eppure questa forma di morale utilitaristsa in america funziona contro
individualismo. Gli americani trovano punto di innesto tra individuale e collettivo, questa è la grande
scoperta. Non è idea originale, forma che ritrova in montaigne,
p538 sta usando struttura argomentativa che ha usato sull’amministrazione, interessa effetto politico, gli
americani all’altezza della miseria dei tempi moderni, metafora dei bambini di strada, i tempi moderni sono
miseri, non c’è nulla di glorioso, no sacrificio di chi governa, si tratta di governare la democrazia trovando il
rimedio del male. Gli americani sono riusciti a risocializzare la macchina dell’interesse individuale che
altrimenti produce effetti negativi come egoismo. Sono riusciti a rivoltare interesse individuale contro lui
stesso, dottrina morale secondo la quale massimizzazione di interesse individuale è come interesse
collettivo. È il lessico notevole, rivoltare e risocializzare l’individuo partendo dal suo cuore di tenebra.
Interesse coerente con altri interessi, no ritorno a tempi gloriosi, coglie punto di soglia, mondo democratico
differente da ciò che c’era prima ma effetto farmacologico degli americani, è il farmacon, può essere veleno
e medicina contemporaneamente, piantarsi con i piedi nella tendenda democratica, effetti disastrosi,
elaborare una macchina di individuazione, morale che non sia comandamento, poggia sul cuore modbile
della mobilità democratica, ricerca di interesse individuale che non può essere attinto se non nella sua
medietas locale. Lessico abitudine, ordinarietà, tutti possono fare questi piccoli sacrifici. No morale che
spinge a grande virtù ma terapeutico su moltitudine dei cittadini nei quali sviluppa l’abitudine a non volere
tutto e subito a vedere come contrastivi interesse singolare e sociale ma abitudini moderate,
previdenti,regolate. Passaggio da bambino a uso regolato della sua volontà. Dal suo punto di vista questo
termine nuovo che è individualismo coincide con chiusura insulare del soggetto su di se, cifra del suo
isolamento rispetto alla relazione. Non è mai individuo il primo, non esiste per natura, desocializzazione
introdotta per uguaglianza, cifra della chiusura alle spese della relazione. Si ripiega su di se invece che
dispiegarsi nella relazione, individuo democratico si guarda l’ombelico, guarda il suo utile e vantaggio
immediato. Uguaglianza dal punto di vista di dio si deve imporre lui si accomoda, quello riguarda agire della
provvidenza, njon si può lottare contro democrazia perché sarebbe come lottare contro dio.
Tendenza irresistibile che mette di fronte a divisione democrazia americana democrazia europea, ogni
singolo uomo spinto da ugualglianza basata su interesse individuale si troverà in quella situaizone, come
pedagogia di governo possa aiutare gli uomini a intendere. Interesse individuale e interesse collettivo. Gli
americani non interrompono mai la relazione tra il singolo e il comune, tra interesse individuale e interesse
collettivo, schema di abitudini che replicano sul livello microfisico l’idea aristocratica di dedizione e
sacrificio. Posticipo godimento in vista di godimento maggiore. Ciò che voglio tutto e subito qui crea
conflittualità. Lessico che impone e chiave per leggere tocqueville che mette la tendenza democratica e
irreristibile sul punto di una biforcazione, poterla importare qualche idea che permetta di essere virtuoso
questo processo altrimenti ingovernabile
p 593 espediente dello straniero che deve guardare da fuori, espediente. L’abituale non è problematico,
qua deve descrivere abitudini, americano che parla dell’europa dopo aver viaggiato in europa, è la
democrazia due, è uno straniero che ha viaggiato in europa, i due volumi sono diversi, il primo parla di
istituzione e il secondo di usi e costumi
Differenza che si nota tra servo e signore, nella vecchia casa aristocratica servi e signori sono molto diversi
ma le loro relazioni sono fatte da cortesia e affabilità, nella casa democratica ii rapporti servo signore sono
definiti da una formalità straordinaria. In aristocrazia dove le differenze valgono il servo dovrebbe essere
trattato come attrezzo che respira e invece nella casa aristocratica europea affabilità, il signor da del tu al
servo e il servo si identifica con la casa in cui serve, c’è onore servile. Massimo formalismo, da che dipende?
Nella casa signorile il servitore non esiste come individuo, identificato come soggetto, fa diserzione, si
stacca da sé, non è un individuo, non c’erano individui, c’erano parti, l’ultimo dei servi all’interno di una
magione signorile si identificava con unità collettiva. I servi erano servi a vita, nella magione aristocratica no
individui ma fusioni, no polarità servo signora ma soggetto collettivo e la sua unità confusa, toccante e
ridicola, toccante perché c’è identificazione, paradossale gentilezza. Uguaglianza della condizione produce
rapporti irriducibili, gli uomini cambiano di posizione, c’è ancora classe di valletti e di servitori ma non sono
gli stessi individui e le stesse famiglie che compongono. La casa aristocratica esprime una forma di governo
e esprime una forma di governo con differenza radicale tra ceto dei signori e ceto dei servitori, posizioni
definite e perpetue, mai un servitore penserebbe di mettersi a livello di servitore. La relazione di governo è
sempre esposta alla contestazione, alla mobilità delle posizioni.
Uguaglianza non nelle condizioni materiali, la qualche sorte, l’uguaglianza è immaginaria, uguaglianza del
desiderio, uguaglianza mimetica. Forme paradossali di legame che slegano, composizione, forma del
legame che è il contratto non può esorcizzare invidia e rancore
P 598. Servitù come condizione di lavoro. Si chiedono se non avrebbero diritto. Tendenza dissociativa,
sospettosi e rivali. Analisi genealogica, uomini che spuntano come funghi, democrazia dell’immanenza in
atto. Produce da sé le proprie istituzioni, in america non ci sono i proletari, in europa si, ugualgianza
proiettata nella sfera dell’immaginario. Provvisoria topica, contratto di lavoro che discrimina chi governa e
chi obbedisce non è in grado di contenere la dinamica, uguaglianza in termini invidiosi e rangorosi, il
contratto invece che legame è formula che mostra individuazione polemica, stato potenzialmente
rivoluzionario.
15/12/2021
Eguaglianza per tocqueville, irresistibile democrazia, desiderio mimetico. Mimetismo, il processo
dell’uguaglianza che non è mai uguaglianza materiale connota la propria irresistibilità. Termine per
comprendere come mai l’uguaglianza va definita sempre in termini tendenziale come un indice di
movimento, 13.59
Ripiegarsi su di se del soggetto democratico, definisce il suo interesse privato, la grande spesa energetica,
sollevazione rivoluzionaria non si da più. Congelarsi in un lago dantesco, infernale, movimento dell’inverno
dei viventi, la rivoluzione francese è il sottrarsi al sonno soporifero dell’assolutismo ma anche
assoggettamento al dispositivo che garantisce uguaglianza dei cittadini, dispotismo nuovo che tocqueville
denuncia come servitù volontaria, privatizzazione e governamentalità.
Capitolo cruciale seconda democrazia, perché le grandi rivoluzioni diventeranno rare 667. Seguimi bene,
stiamo entrando nel meccanismo genealogico per comprendere la patogenesi del soggetto moderno. Tutti i
tuoi contemporanei che trattano la democrazia come una forma di governo che ritengono che uguaglianza
è rivendicazione permanente, tutti si sbagliano. Seguimi bene. Da qua in avanti leggiamo tocqueville con le
metafore in sieyes, terzo stato in catene ecc, segnala che stiamo entrando in un epoca post politica e post
rivoluzionaria, se dicono che guerre scatenate da differenza forse hanno avuto ragione, democrazia=
uguaglianza compiuta dalle rivoluzione, seguire bene. La piccola proprietà o l’omogeneità sociale è ciò che
caratterizza l’america dal principio. Se volete pacificare la società francese date i diritti alle persone e date
qualcosa da custodire,
i ricchi sono politicamente impontenti e non più invidiabili, se ricchezza è solo mobile-monetaria anche il
povero può diventare ricco, non ci sono più le classi, non ci sono più i ceti. Un ricco è sempre esposto al
fallimento, non ci sono più i ranghi, non ci sono più i ceti, ricchezze ereditarie. Mille fili segreti sono i regimi
di proprietà privata, del mercato, espropriare il padrone significa danneggiare se stessi. Moltitudine
qualifica proprietaria, soggetto privato, soggetto che si cura di se. Vuoto solitario. Non è una società
arretrata ma progressiva, non è senza tempo ma integralemente temporalizzata ma non della filosofia della
storia, fibrillazione.
Società americana è società commerciale, libertà antichi e libertà moderni, commercio è uno schema
sociale del mercato, in tocqueville, è invece cifra di uno slegame e di una privatizzazione, il costume
commerciale è costume della piccola proprietà schermata, rilancia la particolare patogenesi del soggetto
come soggetto privato, il commercio non lega, slega, nel lessico di tocqueville. Proprietà di estinguere
nemico e amico si estingue con le classi, la moralità che cos’è? Grande equivalente generale, dissolutore
delle differenze
Per il soggetto democratico l’umanità è la sua famiglia. La soggettività democratica è fatta di questa
piegatura e questo ripiegamento, introversione dello sguardo del desiderio,
20/12/2021
In europa, tanto più individui si pensano come individui uguali tanto più naturalmente ci sarà tendenza a
concentrazione dei poteri, principio decisivo, come tutta la questione di tocqueville è lettura tendenziale
del processo democratico, e di come questa lettura tendenziale diventi cruciale per comprendere come
tenderanno ad evolvere i rapporti democratici. Sintesi dei concetti politici moderni, in europa assolutismo si
è prodotto, ciò che differenzia america da europa è stratigrafia, stati uniti superficie aperta all’espansione
coloniale, in europa
1- C’era aristocrazia
2- Centralizzazione
3- Proletari
Due modelli radicalmente differenti. Uomo definito da uguaglianza. La gloriosa storia costituzionale
moderna si rovesca
Centralizzazione non solo produzione della legge universale, non solo centralizzazione della sovranità ma
centralizzazione dell’uniformità applicativa della legge, non è quella che fa il potere giudiziario ma
l’amministrazione, grande problema di tocqueville, governo inteso in senso amministrativo. Ogni cittadino
che diventa simile agli altri si perde nella folla
P 707-708 forme dei concetti politici moderni, ciò che in antico regime non c’era, individuo e la società che
in antico regime non esisteva, gli avi avevano idea confusa, erano inseriti in rapporti nei quali c’erano
soggettività collettive differenti e potenti, la società è l’immagine artificiale che corrisponde a idea generale
del popolo, prodotto rappresentativo in cui ricomprendere individui uguali. È la prima comparsa del
despota di tipo nuovo, potere governamentale dell’amministrazione. Compare il termine potere sociale che
riguarda il potere dell’amministrazione. Si parla di partiti
Gli individui non sono capaci di governare se stessi, in europa ci si affida allo stato. Gli individui sono
politicamente inermi. Il popolo è immagine del sovrano, società immagine. Due concetti generali, la
democrazia ha bisogno per ricomporre in una immagine il politico
P 711 in inghilterra non c’è mai stato assolutismo, gli americani si pensano prima liberi, la loro arte di
governo è differente. In europa l’uguaglianza si fonda in chiave patogenetica, la democrazia è una malattia,
miseria dei tempi moderni, in america no, solo alla fine troviamo il senso di tocqueville,
si parla di amministrare, rivolgersi a un minus, minore. Ragionamento genealogico, per parlare di despota
parla di individuo, moltitudine di soggettività ripiegate su di sé, in movimento intorno a un centro vuoto
fatto di desideri. Soggettività privata, tutto il resto. Soggettività debole, decorporizzata, senza affetti
22/12/2021
Nesso tra immagine e connessione con patogenesi soggettività moderna, quanto più cresce l’individuazione
tanto più tenderà a crescere questa forma naturale, tendenzialmente naturale di governo e individuazione
stessa, segnalato come in una riga tocqueville faccia riferimento alla scienza del dispotismo, scienza politica
nuova, dal suo punto di vista si dà una rottura epocale degli effetti, tutto ciò che conosciamo come la
vecchia costituzione europea è in qualche modo superato da processo di individuazione moderna, punto di
soglia che obbliga tocqueville a mettersi materialmente dentro. Le difese rispetto al dispositivo sono
operative nella socializzazione politica americana, in europa invece
Le vecchie parole non bastano, la parola dispotismo c’è nel lessico politico, ma la cosa è nuova. Despota di
tipo nuovo viene introdotto sul lato del soggetto non sul lato del despota, quello che comanda il dispotismo
è un desiderio del governato, non è il despota, l’uomo cattivissimo che esercita il suo potere incondizionato
sui cittadini, qua sono particolari cittadini privati, cittadini che nella loro privatezza hanno questo
movimento centripeto che indica la loro insularità, loro chiedono la trasformazione in despota di tipo
nuovo. Desensorializzazione, molte caratteristiche, la folla è incapace di con-tatto, non è capace di stare in
relazione. Guarda ma non vede, vede ma non sente, sta accanto ma non tocca, paratassi
dell’individualizzazione seriale moderna, paratassi stare uno infianco all’altro senza toccarsi, produzione si
soggettività priva di spessore, puramente paratattica. Democrazia è un piano, ciò da cui si astrae è prima di
tutto la memoria, non c’è spessore-radicamento, la democrazia è pura superficie espansiva dei movimenti
di atomi in un vuoto, de sensorializzazione non corrisponde a visione pessimistica della società delle folle
ma è sempre vincolata alla genealogia, questa folla paratattica di individualità senza spessore e senza sesso
corrisponde alla oggettivazione a cui tocqueville ricorre. Per tocqueville il patriottismo degli americani
corrisponde alla politica, questo soggetto è desocializzato e impolitico, privato di relazione, di contatto,
privato di politica e dunque debolissimo
Ciò che viene assicurato è il godimento, mantenersi nella rotazione su di se, desiderio del godimento,
sorregge l’intera mimesis democratica, nulla di glorioso nell’uguaglianza, uguaglianza mimetica, emerge
subito dopo questa definizione della rotazione intorno a se stessi. Potere di tutela, previdente, si fa carico
di. È un potere che si sacrifica, che accompagna, virilizzare i soggetti, capacitarli all’autogoverno. Un potere
di infantilizzazione permanente, l’immagine che cerca è immagine di una paternità invertita, perversa,
controilluminista. Il paternalismo è infantilizzazione permanente del cittadino. Tocqueville è abile
nell’invertire il senso della storiografia della rivoluzione francese. Rivoluzione non è compimento di
illuminismo ma rovesciamento dell’illuminismo, effetto di ritorno di una patogenesi della soggettività. Una
immagine perversa della paternità. Quali sono le caratteristiche di questo padre perverso che fissa
nell’infanzia? È figura oblativa. Il cittadino francese chiede sempre più governo, un potere che prevede e
provvede, sutura nella quale non ci può essere interruzione, la democrazia è un processo, orizzonte di
perfetta mobilità.
Fraintendimento della libertà, si pensa che votare=libertà. gregge si illude di essere libero solo perché
sceglie liberamente il proprio padrone. Importante capitolo precedente. Bisogno di essere condotti e voglia
di restare liberi
Prima introduzione alla democrazia. Tocqueville è nostalgico, lo sforzo è quello di mettersi dal punto di vista
di dio. Tocqueville riconosce è giusta, riguarda umanità nella sua massa. Il problema è-dio governa questo
processo, proprio della eikonomia divina lasciando gli uomini liberi. Uguaglianza come condizione,
problema del governo divino,