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Capitolo 1
Introduzione
Vincenzo Pannarale
Conservatorio di Musica “N. Piccinni” - Bari
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“La semiografia (dal greco σημειον, “segno”, e
γραφή, “grafia”) della musica studia i sistemi di
segni usati per rappresentare suoni reali o
immaginari, oppure le istruzioni necessarie
all'esecutore per produrre i suoni”.
- la rappresentazione;
- la memorizzazione;
- la trasmissione della musica.
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Nozione di segno
1. autore:
A. parte da un’idea musicale
B. la traduce in una notazione disponibile, la
quale è un prodotto altro rispetto all’idea ma
ne è anche l’unica manifestazione possibile
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2. esecutore
C. compie un’analisi della partitura e, al
corrente dei segni convenzionali e delle
tradizioni orali immanenti all’opera, si
prepara all’esecuzione
D. esegue la composizione
3. ascoltatore
E. ascolta la composizione
F. compie un processo di appercezione che può
consistere in un ignaro ascolto emotivo o in un
ascolto analitico di varia natura, secondo il bagaglio
tecnico-esperenziale
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che possiede
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Musica come linguaggio
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Notazioni non scritte
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In molte notazioni orali le parole vengono utilmente
adoperate per la memorizzazione, ad esempio, di
specifici pattern ritmici.
Nell’esempio in figura, ancora tratto dalla tribù
Yoruba, un'intera frase, frazionata fra 3 percussioni
diverse, è utilizzata per memorizzare, senza
scriverla una complessa struttura poliritmica.
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Nel liuto giapponese
“shamisen” la sequenza teren
indica un attacco normale,
risonante, pizzicando la corda
verso il basso, seguito da un
suono più dolce (la erre),
ottenuto pizzicando la corda
verso l'alto o con la mano
sinistra. La enne indica che il
secondo suono è più lungo del
primo.
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Notazioni scritte
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Utilità della notazione
➢
Il bisogno di un aiuto per la memoria (per se
stessi)
➢
La necessità di comunicazione (con altri)
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Come aiuto personale, la notazione permette, ad
esempio, di:
➢
Segni “fonici” (lettere, sillabe, parole, numeri)
utilizzati sia per la loro possibilità di essere
pronunciati sia per il loro ordinamento intrinseco
➢
Segni “grafici” (linee, punti, forme geometriche)
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La notazione grafica viene utilizzata anche per la
comunicazione con un nuovo tipo di “esecutore”:
il tecnico dello studio di musica elettronica.
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O, ancora, assume la forma di “partitura
d'ascolto”, per superare le difficoltà comunicative
fra compositore e ascoltatori insite nei nuovi
linguaggi del Novecento.
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Bibliografia
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