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Preparazione TFA Sostegno - Studiosi e Scuole Di Pensiero
Preparazione TFA Sostegno - Studiosi e Scuole Di Pensiero
Skinner
Secondo Skinner l’apprendimento avviene in maniera più proficua mediante l’uso di un “rinforzo”
positivo. Dalla ricerca sul condizionamento operante sappiamo infatti che i comportamenti rinforzati
positivamente tendono a ripetersi a differenza di quelli rinforzati negativamente o non rinforzati affatto.
Con il concetto rinforzo si intende una ricompensa, un qualcosa che si ottiene in cambio dell’azione
svolta. Inoltre sappiamo che i rinforzi primari, nonché i fattori fisiologici differiscono dai rinforzi secondari.
Jean Piaget
Si occupò di approfondire gli studi sui legami tra biologia e la conoscenza. Pone di conseguenza le basi per
l’epistemologia genetica, nonché una scienza che studia la conoscenza sviluppata grazie alla
comunicazione tra gli organismi ed il loro ambiente. Secondo Piaget gli uomini svolgono un ruolo attivo
all’interno del processo di conoscenza e non reagiscono ad essi passivamente.
Il linguaggio ed il pensiero
Secondo Piaget inoltre lo sviluppo del linguaggio ed il pensiero non sono correlati: lo sviluppo cognitivo
precede il linguaggio, l’acquisizione del linguaggio non è necessaria ne sufficiente per lo sviluppo cognitivo.
Vygotskij
Il linguaggio ha fornito un mezzo di riorganizzazione interna, l’acquisizione del linguaggio è il principale
motore di sviluppo ed è il mediatore tra il pensiero e la vita sociale. Il linguaggio ed il pensiero interagiscono
costantemente e l’interazione sociale svolge un ruolo importante nello sviluppo di entrambi.
Bruner
Dello stesso parere di Vygotskij per quanto riguarda il linguaggio, secondo Bruner il concetto di educazione
legato all’adattamento sociale, alla cultura e alla socializzazione è ristretto e limitato questo perché il
cambiamento economico e tecnologico crea conoscenze sempre diverse e promuove l’acquisizione di
diverse abilità.
Daniel Goleman
Sostiene che la conoscenza di sé e l’empatia derivano dall’intelligenza umana. Goleman ha costruito il
concetto dell’intelligenza emotiva, un aspetto dell’intelligenza che si riferisce alla capacità di comprendere,
identifica e ragionare sulle proprie emozioni e quelle altrui. Ha identificato due sottocategorie di
competenze che sono:
1. competenze sociali (capacità di relazionarsi con gli altri e comprendere la realtà che ci circonda)
2. competenze personali (capacità di cogliere tutti gli aspetti delle proprie emozioni)
Inoltre l’intelligenza emotiva può essere sviluppata mediante l’allenamento, ma questo deve mirare a
catturare le emozioni e canalizzarli in modo costruttivo.
Reuven Bar-on
Secondo lo psicologo Bar-on l’intelligenza emotiva può essere misurata esattamente come il quoziente
d’intelligenza e si stabilizza intorno ai 16 anni di età, ma può arricchirsi nel corso del tempo