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ROTEIRO ESAME

PERCHÉ HO SCELTO QUESTO TEMA?


Io ho scelto questo tema perché penso che fosse un tema interessante e attuale. Noi
abbiamo appena vissuto un’epoca che è la pandemia in che ha successo l’apice della
solitudine. Quindi ho selezionato questa frase di Dino Buzzati, un autore italiano che
dice che la solitudine è la prova finale del coraggio umano perché dobbiamo affrontare
noi stessi e le nostre proprie debolezze, che penso che sia stato esattamente per
questo che tutti noi abbiamo passato in quest’epoca.

ITALIANO
SLIDE 1: Giacomo Leopardi fu un poeta, scrittore e filosofo dell’Ottocento. Era
conosciuto come un astro solitario per vari motivi. Una cosa è che è molto difficile dire
che lui era un autore romantico, dicevano quindi che era un antiromantico, perché era
ateo, materialista e con una formazione classica. Volevo anche menzionare una
testimonianza di un critico che si chiama De Sanctis, che descrive la sua prima
impressione di Giacomo Leopardi che dice che anche se aveva una faccia un po’ vuota
tutta la vita si concentrava nella dolcezza del suo sorriso.
SLIDE 2: Parlando un po’ sulla sua vita Leopardi nasce nel 1798 a Recanati, una piccola
città in Italia. Quando era piccolo era un prodigio, ma la sua infanzia non fu molto
buona, come aveva un rapporto non molto buono con sua madre. Questo porta a fare i
famosi 7 anni di studio matto e disperatissimo, in questi anni lui era molto solitario e
senza amici e sviluppa molte malattie. Dopo tenta fuggire di casa varie volte per vedere
altre città e vive in vari luoghi. Quando finalmente si innamora non è corrisposto e
finisce morto a Napoli nel 1837
SLIDE 3: Il pessimismo di Leopardi può essere spiegato come la sua visione negativa
della vita e dell'esistenza umana. Secondo Leopardi, la vita è caratterizzata dalla
sofferenza, dalla fatica e dalla morte, e l'esistenza umana è vuota e priva di senso. Il
pessimismo leopardiano è espresso in molti dei suoi scritti, tra cui le "Operette morali"
e le "Canti". In queste opere, Leopardi affronta i temi dell'infelicità, della solitudine,
della morte e della vanità dell'esistenza umana. È diviso in 4 fasi: il pessimismo
individuale, che era come pensava quando era giovane e lui pensa che solo lui era
infelice e tutte le altre persone della sua età sono delusi e dopo saranno anche infelici.
La prossima fase è il pessimismo storico, che dice che nell’epoca che vive tutti sono
infelici perché hanno perso la spontaneità che i classici avevano. Il prossimo e il più
famoso è il pessimismo cosmico che dice che tutti sono infelici, perché la natura, ossia
il mondo è crudele. E l’ultimo che è quando sta nella fine della sua vita è il pessimismo
eroico, che dice che l’uomo è un eroe per vivere in questo mondo di solitudine e
disperazione.
SLIDE 4: Questa poesia descrive un passero solitario che vive in un boschetto. La poesia
è divisa in due parti: nella prima, il passero viene descritto come un essere triste e
solitario, che cerca conforto nel canto; nella seconda, il poeta esprime la sua invidia per
la libertà del passero, che è libero di vagare ovunque e non ha preoccupazioni.
L’analogia fra il poeta e il passero solitario è fondata su un tratto che li accomuna: la
solitudine, subìta dal poeta, scelta volontariamente dal passero. Ma c'è una differenza:
il passero segue la sua natura ed è in questo uguale a tutti gli altri della sua specie,
mentre il poeta è diverso dagli altri giovani, e sente che questa diversità, che è una
scelta ma anche una limitazione, è "sbagliata". In questa poesia quindi diversamente
dagli altri canti che ha scritto, l’infelicità del poeta resta un fatto individuale.
SLIDE 5: Questo è solo più una curiosità, però io sono già stata a Recanati e andato alla
sua casa e è incredibile come provano di tutti i modi a dire che sono la città di Giacomo
Leopardi, con delle sue poesie per tutte le strade e anche una statua sua nella piazza
principale.

ARTE
SLIDE 1: Munch faceva parte dell’espressionismo, fu anche chiamato il primo
espressionista. L’espressionismo è un movimento artistico nato agli inizi del 900. Gli
espressionisti volevano mostrare un lato negativo, anche se stavano nell’epoca della
chiamata Belle Époque. Quindi rappresentavano il negativo stato d’animo di loro
davanti alla società borghese e mettevano in evidenza nelle sue pitture la loro angoscia
e paura. Le figure erano quindi non molto belle, erano deformate e violente, i colori
erano forti e contrastanti e aveva un rifiuto delle proporzioni, che portava a una
illimitata libertà creativa
SLIDE 2: Munch come avevo già detto era il primo espressionista, considerato il
precursore immediato dell’Espressionismo. Nasce in Norvegia, ma diventa famoso a
Parigi e Germania. Lui era un uomo molto solo e soffriva di molte malattie mentali e
depressione, e quindi utilizza questo per dipingere. Ossia la sua arte esprimeva tutte le
sue sofferenze. Pensava anche che solo l’arte fosse in grado di dare senso all’angoscia
che sentiva e che se diventerà più felice, non potrà dipingere come dipingeva.
SLIDE 3: L’opera che ho scelto di parlare è l’urlo, il suo capolavoro. In quest’opera
Munch crea una figura umana che è molto simile ha un fantasma per rappresentare
un’anima disperata, piena di angoscia, è possibile anche vedere che chiude le orecchie
per non sentire il suo proprio grido di angoscia. Come l’arte espressionista è possibile
vedere il forte contrasto dei colori, le grosse pennellate fluide e la deformazione delle
figure. La storia di come lui ha fatto il dipinto è anche molto interessante. È ispirato in
una cosa realmente successa con lui, quindi possiamo dire che è quasi un autoritratto.
Ma è basato su che un giorno lui stava camminando con 2 dei suoi amici in questa
ponte e all’improvviso si ferma e nella sua mente grida come nel dipinto.

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