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Verdi” di Milano
TEORIA E TECNICHE DELL’ARMONIA, giugno 2022
Il brano proposto è l’ultimo (n. 5) dei Gesänge der Frühe op. 133 per pianoforte, di
Robert Schumann (1810 - 1856), brano composto nel 1853. Svolgete le consuete
operazioni preliminari di divisione del brano in parti. Fate poi bene attenzione (per
tutto il brano) a distinguere nettamente le numerosissime note estranee, che sono
anche cromatiche e di vari tipi (vedi pure la domanda 10), dalle note reali degli
accordi (che invece sono sempre piuttosto semplici). Rispondete poi alle domande:
4) Si trova nel brano un’attenzione a qualche particolare disposizione delle note degli
accordi nei vari registri? Con quale risultato?
6) È corretto affermare che il climax del brano è sul battere di b. 28? Come viene
costruito, quali sono i mezzi tecnici (armonici, timbrici, dinamici, di registro) che
collaborano tra loro per costruirlo?
7) Si esamini il basso nelle battute 28 - 33: di cosa si tratta e come si chiama questo
procedimento tecnico? Che armonia ci aspetteremmo, quindi, sul battere di b. 34?
C’è effettivamente quella armonia?
8) Qual è la prima volta che, nel brano, viene fatta udire l’armonia di tonica sul
battere della battuta, in stato fondamentale?
10) Nel brano si osservano molto spesso delle note che, pur giustificabili anche
tradizionalmente (appoggiature ordinarie, ritardi, appoggiature irregolari che
risolvono per salto, appoggiature di appoggiature, pedali), causano comunque la
formazione di sonorità ricche e dense, spesso con un gusto particolare per gli
incontri di seconda, o comunque con altri suoni che arricchiscono il timbro delle
tradizionali triadi. Se ne trovino degli esempi precisi e si commentino, soprattutto
nelle bb. 1-6, 18-19, 22-29 e 31.