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La maggior parte delle catecolamine si trova all’interno delle vescicole e solo una
minima parte si trova libera nel plasma. In seguito all’esocitosi delle vescicole queste
vengono rapidamente inattivate da sistemi di degradazione o di recaptazione:
-NET (REUPTAKE 1): sistema di ricaptazione ad elevata affinità. Trasporta la Nor
all’interno del citoplasma dove può essere degradata da MAO o COMPT oppure
reinvescicolata ad opera di un trasportatore che si chiama VMAT-2, che può essere
inibito dalla reserpina.
-ENT (UPTAKE 2): per ricaptare le catecolamine circolanti.
CATABOLISMO:
-MAO: operano la deaminazione ossidativa. Ne esistono due isoforme, la MAO-B
espressa principalmente a livello neuronale e la MAO-A che è ubiquitaria. Formano
aldeidi che vengono ridotte al rispettivo acido carbossilico e successivamente
metilate da COMT.Rappresenta la principale via di degradazione delle catecolamine.
-COMT: trasloca un gruppo metilico.
RECETTORI CATECOLAMINERGICI
Si dividono in recettori adrenergici e dopaminergici.
v ADRENERGICI
Sono dei recettori accopiati a proteine G. Si dividono in recettori a divisi in a1
e a2 e recettori b divisi in b1, b2 e b3.
-a1
Accoppiati a 2 proteine Gq/11 ® PLC ® PI 1,5P ® IP3 ® Ca2+
®DAG ® PKC
Ne esistono 3 sottotipi che sono gli 1A, 1B e 1D
Sono localizzati a livello del muscolo liscio di cuore e vasi +++, vescica,
prostata, intestino, sfinteri, muscolo dilatatore dell’iride dove media
CONTRAZIONE.
-a2
Suddivisi in tre sottotipi: 2A, 2B, 2C.
Sono dei recettori accoppiati a protine Gi, riduzione dei livelli di adenilato
ciclasi e sucessiva riduzione di cAMP, oppure Go, inibizione dei canali Ca2+.
Sono localizzati prevalentemente a livello neuronale presinaptico, dove
mediano il rilascio di altri NT tra cui NA e ACh, e a livello postsinaptico dove
mediano l’inibizione dei centrivasomotori, diminuiscono l’attività della lipasi, il
rilascio di insulina. Mediano l’aggregazione piastrinica.
-b1
Sono accoppiati a proteine Gs ® cAMP ® PKA ® fosforilazione diversi
substrati.
Si trovano espressi principalmente a livello cardiaco dove mediano effetto
CRONO + , INO +, DROMO +, BATMO +, tramite la fosforilazione di canali del
calcio.
Possono trovarsi anche a livello renale dove aumentano il rilascio di renina.
-b2
Sono accoppiati a proteine Gs ® cAMP ® PKA fosforila, inibendola, la
chinasi della catena leggera della miosina, inibendo i legame tra actina e
miosina e favorendo il rilasciamento.
Si trova nel muscolo liscio dei bronchi +++, ma anche viscerale e urogenitale.
-b3
Sono accoppiati a proteine Gs ® cAMP ® PKA
Localizzazione prevalente negli adipociti dove modulano la lipolisi (attivano la
lipasi) e nella muscolatura liscia urogenitale (Mirabegron per iperattività
vescicale)
FARMACI SIMPATICOMIMETICI
Sono farmaci agonisti, che possono essere divisi in a e b agonisti, a loro volta
divisi in quelli ad azione diretta, indiretta o mista.
Ø SIMPATICOMIMETICI AD AZIONE DIRETTA.
• a1-AGONISTI
Attivi sui recettori a1 della muscolatura liscia, mediano dunque
vasocostrizione
-METOSSAMMINA
Si utilizza per il ttt dell’ipotensione da anestesia o per il ttt
ipertensivizzante delle TSV
RA: Cefalea, freddo e bisogno di urinare
-FELILEFRINA
Utilizzata per il ttt dell’ipotensione da anestesia e nello shock.
Sotto forma di spray può essere usata in associazione alle IMIDAZOLINE
come decongestionante nasale nel ttt del rafreddore, poicheè riduce
l’edema e la produzione di muco.
RA: Rinopatia iatrogena.
• a2-AGONISTI
Essendo inibitori del rilascio di noradrenalina, la loro stimolazione
media ipotensione, per cui vengono utilizzati nel ttt degli stati
ipertensivi.
-CLONIDINA
-METIL DOPA
-BRIMONIDINA E APRACLONIDINA: per il glaucoma
• b AGONISTI
Possono essere divisi in quelli selettivi e non selettivi
-NON SELETTIVI
ISOPRENALINA
Attiva sia sui b1 che sui b2, con affinità maggiore rispetto alla
noradrenalina. Media un effetto CRONO+, INO+.
è inoltre attiva sui bronchi dove media broncodilatazione. (non
vengono utilizzati per l’asma per via degli affetti cardiovascolari)
INDICAZIONI
-BAV
-ACR
-SELETTIVI
RA
-Stimolante SNC
-Insonnia
-Allucinazioi
-Psicosi
-Nervosismo
FARMACI SIMPATICOLITICI.
o a-ANTAGONISTI
-ASPECIFICI
Hanno solo interesse storico perché non bvengono più utilizzati.
FENOSSIBENZAMINA, FENTOLAMINA
Causano tachicardia
-SPECIFICI
Sono antagonisti selettivi sugli a1
Prasozina, Terasozina, Doxasozina, Talazolina
Hanno un effetto vasodilatante ed ipotensivizzante ma non
bloccando anche gli a2 non causano tachicardia.
Vengono usati nel TTT delle crisi ipertensive da feocromocitoma, e
per l’ipertrofia prostatica benigna
o b-ANTAGONISTI
SUI B2 (BUTOSSAMINA)
RA
-Broncocostrizione (CI ASMA)
-Insonnia
-Depressione
ALTRI FARMACI
-RESERPINA: blocca VMAT. Non più in uso, veniva precedentemente usato prima
come antiepilettico e antidepressivo.
RECETTORI.
o RECETTORI NICOTINICI
-Giunzione neuromuscolare ® contrazione
-Neuroni pregangliari simpatici ® rilascio NA
-Nervo splancnico toracico ® rilascio Adrenalina dal surrene
o RECETTORI MUSCARINICI
-Iride ® miosi
-M. Ciliare ® accomodazione
-DROMO - INO- (BRADICARDIA)
-Salivazione acquosa
-Broncocostrizione e aumento secrezione
-Aumento tono e secrezioni gastriche e rilascio sfinteri
-Contrazione detrusore della vescica e rilascio sfinteri.
NON SELETTIVI
1)FITOSTIGMINA (ESERINA)
Estere del metilcarbamato. Il gruppo carbamilico si lega alla Ser di ChE,
inibendola in maniera temporanea. Il distacco avviene dopo qualche minuto.
Leggermente più affine per BuChE. Attraversa la BEE.
INDICAZIONI
-Intossicazione da anticolinergici (ATROPINA, ANTIDEPRESSIVI TRICICLICI)
-Antimiotico nel glaucoma
2)NEOSTIGMINA/PIRIDOSTIGMINA
Uguale meccanismo di azione di Fitostigmina, ma non penetra nel SNC.
INDICAZIONI
-TTT dei sintomi nella miastenia gravis
-Ileo paralitico post-op (somministrazione sottocutanea)
-Vescica atonica (somministrazione sottocutanea)
RA
-Bradicardia
-Nausea
-Vomito
-Diarrea
1) EDROFONIO
Usato nella diagnosi di miastenia gravis perché induce un temporaneo
aumento della forza.
2) DONEPEZIL:
Utilizzato assieme a Galantamina e Rivastigmina (che non è selettivo ma è
comunque più affine per acetilcolinesterasi), per il ttt dell’Alzheimer. Infatti
essendo molto liposolubili oltrepassano la BEE e sono attivi a livello dei
neuroni colinergici dove ripristinano la trasmissione. Inoltre ritardano la
perdita di memoria e l’accumulo di amiloide.
DONATO PORTA UNA IN RIVA AL MARE PERCHE’ E’ GALANTE
3) GALANTAMINA
Utilizzato assieme a Donepezil e Rivastigmina (che non è selettivo ma è
comunque più affine per acetilcolinesterasi), per il ttt dell’Alzheimer. Infatti
essendo molto liposolubili oltrepassano la BEE e sono attivi a livello dei
neuroni colinergici dove ripristinano la trasmissione. Inoltre ritardano la
perdita di memoria e l’accumulo di amiloide.
DONATO PORTA UNA IN RIVA AL MARE PERCHE’ E’ GALANTE
-IRREVERSIBILI
Non hanno impieghi in medicina, ma sono usati come insetticidi e gas nervini.
INSETTICIDI: MALATHION
1) AGONISTI NICOTINICI
Non hanno molto interesse terapeutico ad eccezione della SUCCINILCOLINA
(Cf. dopo perché trattato con i bloccanti neuromuscolari).
NICOTINA
Utilizzato per la sospensione del tabacco.
2) ANTAGONISTI NICOTINICI
Possono essere divisi in bloccanti gangliari o ganglioplegici oppure in bloccanti
neuromuscolari, anche chiamati miorilassanti o curari.
-BLOCCANTI NEUROMUSCOLARI
Si possono dividere in (a) non depolarizzanti o competitivi e (b) depolarizzanti.
Sono farmaci utilizzati nell’anestesia generale, non passano la BEE, dunque
hanno solo un effetto locale.
(b) DEPOLARIZZANTI
E’ un agonista, che provoca una depolarizzazione prolungata perché non è
rapidamente rimosso.
-SUCCINILCOLINA (SUXAMETONIO)
RA
-Bradicardia
-Scialorrea
*( possono essere controllati con somministrazione di ATROPINA)
-BLOCCANTI GANGLIARI
Bloccano i recettori, diminuendo l’attività simpatica e parasimpatica.
TRIMETAFANO CAMSILATO
Utilizzato durante chirurgie complicate per diminuire i riflessi viscerali. Ha
un’azione vasodilatante, ipotensivizzante, per cui viene usato anche nel
controllo delle crisi ipertensive), diminuisce la motilità intestinale, causa
tachicardia, ritenzione urinaria e midriasi.
• PILOCARPINA
Anche questo di origine naturale estratto da Pilocarpus qualcosa. Alcaloide
naturale
INDICAZIONI
-Secchezza orale ed oculare in sd. di Sjogren o post radioterapia.
-Come pomata nel glaucoma
• CARBACOLO
Prodotto di sintesi, somministrato come collirio miotico nel glaucoma.
• BETANECOLO
Prodotto di sintesi dato per via sistemica per il trattamento della vescica
neurogena postoperatoria e nell’ileo adinamico. (++ affinità M3)
• METACOLINA
Prodotto di sintesi dato come aerosol per la DD di asma o BPCO.
ANTAGONISTI MUSCARINICI.
• ATROPINA: inibisce tutte le funzioni parasimpatiche. Antidoto FITOSTIGMINA.
Passa la BEE, causa bradicardia sinusale. Dà effetto paradosso, ovvero che
andando ad inibire il recettore, questo ultimo da inibito aumentare la
secrezione di acetilcolina. Usato in anestesia per prevenire i riflessi viscerali.
Utilizzato per aumentare la frequenza cardiaca.
• SCOPOLAMINA: passa la BEE, dato in profilassi per la cinetosi. Usato in
anestesia per prevenire i riflessi viscerali.
• SCOPOLAMINA BUTILBROMURO: non passa la BEE, usato come antispastico
• OMATROPINA, TROPICAMIDE, CICLOPENTOLATO: usati per l’esame del fondo
oculare, cheratiti.
• BENZATROPINA, ORFENADRINA, PROCICLIDINA, TRIESIFENIDILE: ttt del
Parkinson
• PIRENZEPINA: non passa la BEE, utilizzato nell’ulcera peptica (recettore M1)
• IPRATROPIO/OSSITROPIO/TIOTROPIO BROMURO: Asma, BPCO, rinite acuta.
• TOLTERODINA, OSSIBUTININA, DARINFENACINA: antispastici nelle coliche
renali, dismenorrea, incontinenza urinaria (recettore M3)
SINTESI E METABOLISMO
Prodotta a partire dall’istidina dall’istamina decarbossilasi, contenuta in mastociti e
basofili.
Catabolizzata dalla diamino-ossidasi in metil istamina, acido imidazolacetico e acido
metilimidazolacetico espulsi successivamente con le urine.
FUNZIONI
-Mediatore infiammatorio nelle reazioni Ig mediate (IgE, ma anche IgG ed IgM) che
media la vasodilatazione, un aumento di permeabilità e la chemiotassi;
-Nel SNC media termoregolazione, la veglia (ipotalamo) e l’emesi
-GI: regola la secrezione acida (cf schema sul GI più avanti)
RECETTORI
Sono tutti dei recettori a 7 domini accoppiati a proteine G
-H1: pathway PLC. localizzato nel m. liscio dei bronchi dove media
broncocostrizione, sull’endotelio dove media vasodilatazione ed aumento della
permeabilità e sulla membrana post-sinaptica neuronale nel SNC dove regola la
veglia e il vomito e nel periferico dove media i meccanismi del prurito ed a livello
cardiaco dove ha un effetto inotropo negativo.
AGONISTI
Esitono pochi agonisti istaminergici, e vengono poco utilizzati.
Non credo sia necessario memorizzarli perché non sevono a nulla e se li mettono
nell’esame hanno la mamma peripatetica.
v ANTI-H1
Classe fi farmaci che possono essere divisi in due generazioni:
-1° GENERAZIONE
-Sono dei farmaci poco selettivi per gli H1: svolgono infatti altre attività
antagonizzando la trasmissione colinergica muscarinica (Fenotiazina ed
Etanolammina), serotoninergica (Ciproeptadina), e a1-adrenergica
(Fenotiazina). Hanno una lunga durata di azione.
-Sono inoltre dei farmaci molto lipofili, per cui attraversano facilmente la BEE
causando spesso sedazione e sonnolenza
INDICAZIONI
-Reazioni allergiche IgE mediate come riniti, congiuntiviti, dermatite atopica,
ma non quelle da liberazione massiva di IgE come asma, edema
angioneurotico;
-Prevenzione del vomito da cinetosi;
-Prurito
-Stimolazione appetito
RA
-Sonnolenza e sedazione
-Nausea, vomito, diarrea
-Xerostomia, ritenzione urinaria, tremori, insonnia disturbi visivi poiché
mimano azione muscarinica
-se somministrati con inibitori di CY3A4 come Ketokonazolo o Eritromicina
allungamento del QT (cardiotossico)
-Aumento dell’appetito e del peso
-2° GENERAZIONE
-Sono selettivi per gli H1 e sono dotati di una minore lipofilicità per cui hanno
minori effetti collaterali rispetto a quelli di prima generazione.
Possono essere divisi in due famiglie
PIPERIDINE: LORATIDINA, LESLORATIDINA, FEXOFENADINA, TERFENADINA,
ASTEMIZOLO (Se usati con macrolidi e antimicotici imidazolici può provocare
gravi aritmie per cui sono stati tolti dal commercio)
metodo mnemotecnico
NIZAr ha FAMe, mangia una RANa e CI Mette una Rosa
NIZATIDINA, FAMOTIDINA, RANITIDINA, CIMETIDINA, ROXATIDINA
INDICAZIONI
-MRGE
-Ulcera gastroduodenale
-Esofagite da refusso
-Sd di Zollinger-Ellison
RA
- Nausea, diarrea, cefalea
- Allucinazioni e confusione
- Ginecomastia, impotenza e galattorrea (cimetidina)
- Ipermotilità intestinale e bradicardia (ranitidina e nizatidina a dosi elevate)
v ANTI-H3
PITOLISANT: usato per narcolessia,obesità disordini dell’attenzione
v ANTI-H4
Non esistono.
TRASMISSIONE SEROTONINERGICA
METABOLISMO
-È un NT sintetizzato a partire da Trp che viene idrossilato in posizione 5 per formare
5-OH-Trp. Questo viene a sua volta decarbossilato ad opera di una decarbossilasi
per formare 5-OH-Trp o Serotonina;
-Questa reazione avviene nei neuroni del SNC, nelle cellule enterocromaffini del GI e
nelle piastrine;
-Catabolizzato ad opera delle MAO-A in acido indolacetico;
-SERT: meccanismo di ricaptazione post-esocitosi vescicole.
-Nelle sinapsi è secreto da un trasmettitore chiamato VAT ed inibito dalla reserpina.
RECETTORI
Sono dei recettori che possono essere raggruppati in 7 famiglie, 15 sottotipi e ne
esistono fino a 30 varianti. Sono tutti dei recettori accoppiati a delle proteine G ad
eccezione dei 5-HT3 che sono associati a dei canali ionici non selettivi per cationi K,
Na, Ca. (ricordati giusto questo)
AGONISTI SEROTONINERGICI
ANTI H1-H2
FENOSSIBENZAMINE: bloccaggio lunga durata su 5-HT2
CIPROEPTADINA: antistaminco attivo anche come antagonista anti 5-HT1 E 5-HT 2
INIBITORI SERT
PAROXETINA, CITALOPRAM, FLUOXETINA
Utilizzati per il ttt della depressione, DOC, ansia e attacchi di panico
3. COX3: codificata dallo stesso gene delle COX1, ma con ritenzione dell’introne
uno dell’mRNA, espresso costitutivamente ma può essere indotto. Si trova
principalmente a livello cerebrale, nel cuore e nell’arco aortico. Il
paracetamolo è maggiormente affine per questa COX.
-CLASSIFICAZIONE
• 1° GENERAZIONE: Aspirina, Dipirone, Paracetamolo;
• 2° GENERAZIONE: Ibuprofene (Ac. Arilpropionico), Diclofenac (Ac. Arilacetico),
Flurbiprofene e Indometacina;
• 3° GENERAZIONE: Piroxicam e tutti quelli che finiscono in -xicam;
• 4° GENERAZIONE: Nimesulide;
• NUOVI FANS: Colecoxib, Rofecoxib.
-SALICILATI
-DERIVATI PARAMMINOFENOLICI
MECCANISMO: agisce principalmente sulle COX del SNC (++ la 3), senza
bloccare la tasca che ospita l’AA, ma va ad agire direttamente sul sito
catalitico dell’enzima;
-DIARIL-ETEROCICLICI (COXIB);
Sono una classe di farmaci inibitori selettivi delle COX2, inibiscono dunque la
formazione di PGI2 e non di TXA2, motivo per cui l’utilizzo di questi farmaci sposta la
bilancia emostatica endoteliale verso eventi tromboembolici. Elevato legame
farmacoproteico;
Metodo mnemotecnico: CELEstino PARE una LUMAca EToRi nel VALDarno =
-REAZIONI AVVERSE
• GASTROTOSSICITA’: dispepsia, gastrite, ulcerazioni, perforazioni, e
sanguinamenti GI a causa della diminuzione delle PGE2 e PGI2 da cui
consegue un’aumento della produzione acida, una diminuzione del flusso
ematico e la diminuzione di muco; Aggiungi anche stipsi diarrea e vomito.
• NEFROTOSSICITA’: non visibile clinicamente fino a quando il 50-70% delle
COX a livello renale sono inibite.
PGI2 e PGE2 sono dei vasodilatatori che contrastano l’azione dell’ Ag II a
livello renale. Se vengono a diminuire aumenta la vasocostrizione,
diminuisce la filtrazione da cui consegue l’IRA.
I COXIB sono i principali FANS implicati nello sviluppo dell’ipertensione
(DOMANDA);
• TOSSICITA’ CARDIOVASCOLARE: sono tutti farmaci che aumentano il
rischio di IM, IA, ICTUS E IC, ad eccezione dell’aspirina a basse dosi che
inibisce la COX 1 piastrinica irreversibilmente e dunque diminuisce
l’incidenza di CVD.
Il NAPROSSENE è neutro, non fa né male né bene;
• IPERSENSIBILITA’: ANGIOEDEMA, ORTICARIA, RINITE
• INTERAZIONI: antagonizzano BB-, ACE inibitori, furosemide. Interagiscono
con ciclosporina e MTX. Tra di loro interagiscono quasi tutti con aspirina
tranne il Paracetamolo, il Diclofenac e i COXIB;
ANTINFIAMMATORI STEROIDEI
Classe di farmaci con effetto antinfiammatorio e immunosoppressore grazie
all’attivazione trascrizionale di molecole antinfiammatorie (annexina-1, B2
adrenocettori, inibitori proteasi leucocitarie…) e all’inattivazione di molecole
proinfiammatorie (citochine infiammatorie, chemochine…)
-In breve sulla sintesi degli ormoni steroidei: GO FIND REX, MAKE GOOD SEX +
menate sull’asse ipotalamo ipofisiario. Produzione massima alle 8 del mattino.
ALDOSTERONE E CORTICOSTERONE sono indotti da K+ e da Ang II, prodotti grazie a
CYP11B2;
GLUCOCORTICOIDI sono indotti da ACTH, ainterizzati grazie a CYP11B1 e CYP17;
SESSUALI non si sa da chi sono indotti, probabilmente ACTH. Sintetizzati grazie a
CYP17-
-Hanno gli stessi target dei corticosteroidi endogeni, ovvero i GR. I GR sono dei
recettori costituiti da tre domini (NH2 terminale deputato dell’attivazione
trascrizionale, DBD che lega il DNA attraverso degli zinc finger e il dominio COOH
(LBD) che lega l’ormone.
Esistono due GR, prodotti in seguito ad uno splicing alternativo:
Ø GRa: attivo trascrizionalmente. Si complessa nel citoplasma ad un
complesso eterodimerico con hsp90 (DOMANDA++), dopo entra nel
nucleo in forma omodimerica. Qui si lega al suo GRE ed interagisce von
un complesso trascrizionale e media l’attività di HAT (istone acetil
trasferasi) per l’attivazione o di HDAC (istone deacetilasi) per
l’inibizione della trascrizione.
Dopo aver espletato la sua funzione rientra nel citosol dove può essere
degradato o ricomplessato nel complesso eterodimerico.
INDICAZIONI
• INSUFFICIENZA SURRENALE, IPOALDOSTERONISMO PRIMARIO (ADDISON)
• REUMATO: LES, PR, Horton ti salvano il culo, vasculiti, miocardite reumatica
• NEFRO: sd. nefrosica…
• ASMA
• INFEZIONI
• DERMATO
• PATOLOGIE GI: colite ulcerosa cronica, Crohn;
• NEOPLASIE
• EDEMA CEREBRALE
• PATOLOGIE OCULARI
-RESISTENZA AI CORTICOSTEROIDI
TIPO 1: indotta o aquisita per aumento della produzione di citochine.
TIPO 2: mutazione genetica del GR o di un coattivatore
INIBITORI STEROIDOGENESI
INIBITORI CYP11B1: METAPIRONE, ETOMIDATO
INIBITORI CYP11A1 E CYP17: KETOKOZAZOLO
1)ANTI-IPERUREMICI
Classe di farmaci che si usano per prevenire l’attacco gottoso bloccando la
sintesi oppure aumentando l’escrezione di acido urico. Tendenzialmente
vengono usati nelle forme croniche perché il loro effetto è abbastanza lento
quindi non adatti al controllo di un attacco gottoso in acuto.
• ALLOPURINOLO
Inibitore purinico della xantina ossidasi, dunque inibitore della sintesi di acido
urico.
Può essere causa dell’insorgenza di attacchi acuti nei primi mesi di tttt a causa
della mobilitazione dei residui di acido urico.
-INDICAZIONI: Iperuricemia cronica, iperuricemia associata a malattie
ematologiche o uso di chemioterapici. A tal proposito conviene
somministrarlo con acqua abbondante per rendere l’acido urico più solubile.
-RA: reazioni cutanee, mialgie.
URICOSURICI
• PROBENECID: derivato dell’acido benzoico. Agisce a livello del tubulo
contorto prossimale inibendo il riassorbimento di acido urico.
-INDICAZIONI: uricemia e gotta cronici
-RA: attacchi acuti nei primi mesi di tttt, formazione calcoli di urato,
disturbi GI e ipersensibilità.
-INTERAZIONI: L’aspirina ne blocca gli effetti uricosurici.
• RASBURICASE: farmaco ricombinante. Attività uricosurica. Utilizzato per
iperuricemia da neoplasia o malattia ematologica.
• Altri simili: SULFINPIRAZONE, BENZBROMARONE, LENISURAD
IDROSSICLOROCHINA
Farmaco antimalarico che diminuisce l’infiammazione e i livelli di fattore
reumatoide.
INDICAZIONI: forme leggere, lentamente evolutive, nel soggetto anziano
FARMACI BIOLOGICI
anti-TNF alfa: INFLIXIMAB, ETARNERCEPT, ADALIMUMAB.
Sono anticorpi(tutti tranne etanercept), dei recettori solubili (l’etanarcet) che vanno
a bloccare tutte le forme di TNF
ALTRI
Abacacept che è un recettore solubile che lega i meccanismi di coattivazione a
livello dei linfociti T e le cellule APC.
Rituximab che è un anti CD20.
Tocilizumab che è un anti-interleuchina 6.
FARMACODINAMICA
Una volta somministrati per via orale, questi farmaci vengono assorbiti e
raggiungono, attraverso la circolazione sistemica, i canalicoli secretori delle cellule
parietali. Qui per via del pH molto acido subiscono una modificazione in
sulfenamide ciclica, la quale si lega ai gruppi tiolici della pompa, in particolare a dei
residui di cisteina localizzati nella subunità alfa.
A seguito di questo legame si ha un blocco prolungato dell’attività della pompa
(inibizione irreversibile): affinchè possa ricominciare la produzione di acido
cloridrico da parte di queste cellule parietali è necessario una sintesi ex-novo di
proteine.
FARMACOCINETICA
Gli IPP sono profarmaci che vengono attivati in ambiente acido, per cui hanno
bisogno di essere somministrate tramite preparazioni che le proteggano dalla prima
somministrazione orale e ne facilitino l’assorbimento ematico che gli permette di
giungere ai canalicoli.
Azione dipendente dal pK, per cui maggiore attività raggiunta a partire dalle
somministrazioni successive alla prima (il pH nei canalicoli è uno e loro hanno un pK
di 4,5. Se lavorano bene attorno al loro valore di pK è ovvio che il pH in seguito alla
prima somministrazione sarà più alto perché ho inibito la secrezione acida).
Tutti gli inibitori di pompa hanno, in condizioni normali un’emivita di circa 1 h.
Tuttavia, poiché il legame tra il metabolita attivo (sulfenamide ciclico) e la pompa è
abbastanza forte, l’effetto antisecretorio indotto da singola dose è di circa 48- 72
ore, dopodiché comincia a diminure per la formazione di nuove pompe sulla
membrana delle cellule parietali.
-METABOLISMO
Tutti gli IPP vengono biotrasformati in metaboliti attivi a livello epatico, da parte di
proteine della famiglia citocromo p450, dopodiché vengono eliminati tramite la bile
e in piccola parte tramite le urine. I due principali membri della famiglia del
citocromo addetti all’eliminazione degli IPP sono il CYP-2C19 e il CYP-3A4.
-INTERAZIONI
-INDICAZIONI
-MRGE, ulcere gastro-duodenali sia curativo che preventivo, sindrome di Zollinger-
Ellison a dose doppia ed eradicazione H. Pilory.
Nell’MRGE l’obbiettivo terapeutico è quello di guarire l’esofagite ed eliminare la
sintomatologia associata. Le percentuali di guarigione sono tra l’80% e il 90%. Si
instaura in prima battuta una terapia di 4 settimane, se la problematica recidiva si
prolunga per altre 2-4 settimane. (vedi schema terapeutico college Hépato-
Gastroenterologie)
RA
-Dispepsia, diarrea, dolori addominali, nausea, costipazione meteorismo e diarrea
(rari)
-Miopatia subacuta, atralgie, cefalea, rash cutane
di nefrite interstiziale, cosi come rara è la comparsa di epatite associata in
particolare all’uso di lansoprazolo e omeprazolo.
-Atrofia della mucosa gastrica per diminuzione dell’assorbimento della B12;
-La somministrazione prolungata di IPP porta ad un fisiologico aumento di gastrina.
Tuttavia, a prolungata ipergastrinemia porta ad un’iperplasia delle cellule parietali,
senza degenerazione displastica o neoplastica. La riduzione dell’acidità gastrica può
infine aumentare il rischio di infezioni gastroenteriche, per cui l’utilizzo di IPP va
valutato nel caso di pazienti anziani, in terapia antibiotica prolungata, nei viaggiatori
verso aree a rischio.
-Nel topo l’utilizzo prolungato provoca iperplasia delle cellule enterocromaffini e
tumore carcinoide gastrico (effetto specie-specifico)
SUCRALFATO
E’ un polisaccaride solfato, costituito da un composto del saccarosio associato a
idrossido di alluminio. Una volta ingerito il basso pH dello stomaco permette la
dissociazione dell’alluminio dal saccarosio; si formano quindi polimeri di saccarosio
che precipitano e, per mezzo di interazione elettrostatiche con il materiale necrotico
della mucosa , formano una barriera protettiva della mucosa gastrica, della durata di
6 ore, nei confronti sia dell’acido cloridrico sia della pepsina. Ha inoltre la capacità
di legare gli acidi biliari ( utile nel reflusso duodeno- gastrico) e di indurre la
produzione di prostaglandine.
Effetti collaterali l’unico registrato è la diarrea (2%)
Controindicazioni insufficienza renale, provoca il rischio di accumulo con
conseguente encefalopatia
-Inibire la pepsina
-Alterazioni dell’alvo
-Vertigini e cefalea
C) ANTIACIDI
IDROSSIDO DI ALLUMINIO
SILICATO/SOLFATO BASICO DI MAGNESIO
FARMACI DELL’EMESI E ANTIEMETICI
L’area postrema è una zona situata alla base del quarto ventricolo, al di fuori della
barriera emato-encefalica; è fondamentale nella genesi del vomito perché contiene
la chemoreceptor trigger zone (CTZ). Questa zona non solo è capace di rilevare le
sostanze emetogene circolanti ma riceve anche afferenze periferiche e centrali che
modulano l’informazione proiettata poi al centro del vomito.
- Centro del vomito è il centro di integrazione dei vari stimoli emetogeni periferici e
centrali; una volta integrate le informazioni sensoriali, invia efferenze agli organi
effettori che mediano la risposta somatica del vomito.
- Vie efferenti
Lo stimolo inviato dal centro del vomito induce l’emesi: essa è caratterizzata da due
fasi:
Sono principalmente due sostanze che trovano la loro indicazione terapeutica nelle
intossicazioni avvenute per via orale; il loro utilizzo mira ad allontanare l’agente
tossico e ad evitare il suo assorbimento. I due farmaci utilizzati sono lo sciroppo di
ipecacuana e l’apomorfina.
FARMACI ANTIEMETICI
FARMACI ANTIMUSCARINICI
I farmaci antimuscarinici utilizzati nel trattamento dell’emesi sono l’atropina e la
scopalamina, la ioscina. Il loro meccanismo di azione consiste nell’antagonizzare i
recettori muscarinici presenti soprattutto al livello del nucleo vestibolare e dell’area
postrema. Per questa loro caratteristica farmacodinamica essi trovano la migliore
indicazione terapeutica nel trattamento del vomito da movimento (cinetosi).
L’utilizzo avviene in genere tramite applicazione di un cerotto retro auricolare
(transcop).
RA:
-xerostomia
-ritenzione urinaria
-stipsi
-midriasi e cicloplegia
-sonnolenza, effetto sedativo dunque il suo utilizzo va evitato nei pazienti che hanno
necessità di mantenere uno stato di vigilanza.
FARMACI ANTISTAMINICI
INDICAZIONI:
-Pincipalmente vomito da cinetosi (Prometazina, Ciclizina, dimenidrinato)
RA: comparsa di sonnolenza. Tuttavia siccome questi farmaci possono mimare
un’azione antimuscarinica, possono comparire xerostomia, ritenzione urinaria,
stipsi.
FARMACI ANTIDOPAMINERGICI
I farmaci antidopaminergici utilizzati nel trattamento del vomito sfruttano la loro
azione antagonista nei confronti dei recettori D2 presenti al livello della CTZ.
Appartengono a tre classi diverse: fenotiazine, butirrofenoni, derivati benzamidici.
FENOTIAZINE
Le fenotiazine sono farmaci dotati prevalentemente di attività di antagonista D2
soprattutto al livello centrale; tuttavia, data la loro lieve azione antistaminica e
anticolinergica contribuiscono all’azione antiemetica diminuendo le afferenze vagali
periferiche. Il trattamento risulta efficace nel caso di :
- Malattie meneieriformi: proclorperazina e tietilperazina
- Vomito post-operatorio: proclorperazina e perfenazina
- Vomito chemioterapico: proclorperazina, perfenazina e tietilperazina.
RA:
- Reazioni extrapiramidali: tremori, acatisia, distonia, discinesia tardiva. Per
contrastare questi effetti è utile la somministrazione contemporanea di
difenidramina;
- Reazioni neurovegetative: ipotensione, tachicardia, ritenzione urinaria;
- Reazioni ormonali: iperprolattinemia; essa causa nell’uomo impotenza e
ginecomastia, nella donna alterazioni mestruali e galattorrea;
- Reazioni allergiche: eczemi, dermatite desfoliativa.
BUTIRROFENONI
Gli altri butirrofenoni (aloperidone e droperidone) mostrano invece gli stessi effetti
collaterali delle fenotiazine.
DERIVATI BENZAMIDICI
CI
- Uso in gravidanza
- Pz confeocromocitoma ( può indurre crisi ipertensive),
- Epilessia.
ANTISEROTONINERGICI
RA:
-stipsi e cefalea
-rossore del viso e sensazione di calore alla testa. Questi effetti sopravvengono dopo
somministrazione in particolare di ondasetron e granisetron, per via di un blocco dei
recettori serotoninergici presinaptici che provocano un aumento di liberazione di
neurotrasmettitori e peptidi ad attività algogena
- allungamento del qt (tranne dolansetron)
La sostanza P viene liberata da fibre vagali e svolge il suo effetto ematogeno grazie
alla interazione con i recettori NK1, situati al livello dell’area postrema.
E’ soprattutto coinvolta nell’insorgenza del vomito ritardato (dopo 24 ore) che
compare a seguito di trattamenti chemioterapici.
L’aprepitant, antagonista dei recettori NK1 è il farmaco utilizzato, assieme agli
antiemetici serotininergici, per prevenire soprattutto il vomito ritardato.
Fosaprepitant
-Esso viene metabolizzato dal fegato grazie al citocromo CYP-3A4 ed escreto per via
biliare.
BENZODIAZEPINE
VITAMINE
L’unica vitamina utile nel trattamento del vomito è la vitamina B6 (piridossina). Essa
è un cofattore dell’enzima acido glutammico decarbossilasi, impiegato nella sintesi
di GABA. La sua somministrazione quindi risulta efficace nell’aumentare i livelli di
GABA, il quale inibisce l’attività del SNC.
GLUCOCORTICOIDI
ENDOCANNABINOIDI
Endocannabinoidi di sintesi, analoghi del THC, vengono utilizzati come
antiemeticipost chemioterapici.
Essi sono il nabilone e il levonatradolo, dronabinolo. La loro azione sembra essere
quella di agire al livello del midollo allungato e di inibire la sintesi delle
prostaglandine. Essi sono impiegati nei pazienti oncologici nei quali risultano
inefficaci gli altri farmaci antiemetici.
RA
-xerostomia
-difficoltà a concentrarsi
-sedazione
-vertigini
-ipotensione
riasunto e domanda ++
1) vomito da chemioterapia: antagonisti 5-HT3, glucocorticoidi
2) vomito post-op e post-radio: antagonisti 5-HT3
3) vomito ritardato: aprepitant, glucocorticoidi
FARMACI PROCINETICI
I farmaci pro cinetici sono composti in grado di facilitare la capacità motoria del
tratto gastrointestinale; sono utilizzati nella terapia di patologie caratterizzate da
una diminuzione della motilità gastrointestinale, quali:
-Dispepsia funzionale;
-Costipazione funzionale;
-Intestino irritabile variante con stipsi;
-Stasi gastrica idiopatica o secondaria;
-Pseudo-ostruzione intestinale;
Hanno però come grande controindicazione l’utilizzo nelle malattie caratterizzate
da ostruzioni meccaniche intestinali.
PROCINETICI ANTIDOPAMINERGICI
La dopamina inibisce la motilità attraverso:
-Inibizione del tono dello sfintere esofageo inferiore;
-Inibizione del tono gastrico e della pressione endogastrica;
-Inibizione della coordinazione tra stomaco e duodeno;
DOMPERIDONE
FARMACODINAMICA
Il domperidone è un antagonista competitivo dei recettori dompaminergici D2.
Media l’effetto pro cinetico attraverso l’inibizione del tono dello sfintere pilorico
e l’aumento del tono del LES. Questo effetto sembra essere dovuto anche
all’inibizione di recettori dopaminergici pregiunzionali a livello dei motoneuroni
della parete gastrica, che hanno effetto inibitorio sulla liberazione di
acetilcolina: in parole povere facilitano la liberazione di quest’ultima.
Inoltre per via della sua capacità di inibire i recettori D2 a livello della CTZ, il
domperidone è utilizzato come antiemetico, soprattutto nell’emesi indotta da
levodopa in pz malati di Parkinson: esso infatti non supera la barriera emato
encefalica per cui non interagisce con i farmaci utilizzati in questa malattia.
FARMACOCINETICA
La sua eliminazione avviene attraverso le feci e solo in minima parte per via
renale.
INDICAZIONI
Emesi indotta da varie cause come:
- dispepsia funzionale o ridotta mobilità gastrica;
-MRGE (associata ad antisecretori)
-gastroparesi diabetica o secondaria.
-Non attraversando la barriera emato-encefalica viene utilizzato come
antiemetico per il trattamento degli effetti collaterali associati all’utilizzo di
levodopa nei parkinsoniani.
RA
Le reazioni avverse sono principalmente legate all’iperprolattinemia conseguente
a inibizione dei recettori dopaminergici. Con trattamento prolungato possono
comparire dunque galattorrea e amenorrea nella donna, impotenza e
ginecomastia nell’uomo. I disturbi extrapiramidali, in genere associati agli
antidopaminergici, per il domperidone sono rari poiché non attraversa la barriera
emato-encefalica. Va evitato in pazienti cardiopatici.
INTERAZIONI
Le principali interazioni farmacologiche che subisce sono quelle dovute
all’assunzione contemporanea di antistaminergici H2 e inibitori di pompa
protonica: essi aumentando il pH dello stomaco riducono l’assorbimento del
farmaco.
LEVOSULPIRIDE
FARMACODINAMICA
INDICAZIONI
-MRGE (associata ad antisecretori)
-Gastroparesi idiopatica o secondaria
-Dispepsia funzionale
-Antipsicotico e antidepressivo (a dosi maggiori)
-Antiemetico post-chemioterapico(questo effetto è dovuto al blocco dei
recettori serotoninergici 5HT4)
RA
-Iperprolattinemia conseguente al blocco dei recettori D2, con ginecomastia,
galattorrea, mastalgia,amenorrea. Rare le reazioni extrapiramidali.
CI
-Morbo di Parkinson;
-Pazienti con disturbi maniacali;
-Cardiopatia;
-Insufficienza renale o ritenzione urinaria;
-Feocromocitoma (può indurre crisi ipertensive).
METOCLOPRAMIDE
FARMACODINAMICA
INDICAZIONI
Il farmaco è utilizzato in tutte le situazioni associate a stasi gastrica.
-MRGE;
-Dispepsia funzionale;
-Gastroparesi idiopatica o secondaria;
-Emesi post-operatoria o post-chemioterapica;
RA
-La principale reazione collaterale consiste nell’iperprolattinemia e nei segni
associati. Può dare, soprattutto in bambini e anziani, reazione extrapiramidali
come tremori, acatisia fino alla discinesia tardiva se il trattamento è prolungato.
CI
- Gravidanza e allattamento
- In infanzia ed età senile va attentamente valutato
- Feocromocitoma
-Insufficienza epatica ma soprattutto renale
PROCINETICI SEROTONINERGICI
La base razionale dell’impiego di agonisti serotoniergici come farmaci pro
cinetici, sta nell’effetto che la serotonina ha sulla motilità gastrointestinale. Essa
viene liberata dalle cellule ECL a seguito di stimoli chimici o meccanici.
Interagisce con i recettori 5HT1, 5HT2, 5HT3, 5H4 e 5HT7. In particolare, la
liberazione di serotonina dovuta a distensione meccanica è alla base dei
meccanismi peristaltici.
CISAPRIDE
TEGASEROD
Analogo della serotonina, ha azione agonista verso i 5HT4. Promuove
soprattutto la motilità colica; tuttavia è stato ritirato dal mercato per aumentato
rischio cardiovascolare.
ALOSETRON
Antagonista 5-HT3 usato in caso di prevalenza di diarrea.
Può provocare ischemie GI (Ritirato dal commercio)
PRUCALOPRIDE
Unico stronzo a non avere effetti collaterali CV
INIBITORI DELL’AChE
NEOSTIGMINA METISOLFATO
Usato per ileo paralitico e ostruzione acuta del colon.
LASSATIVI E PURGANTI
MENATE SULLA STIPSI: dei 10 Litri di acqua che attraversano il tratto GI, l’80%
viene riassorbito nel tenue, il 15% viene riassorbito nel colon ed il resto, circa
100ml vengono espulsi con le feci.
L’assorbimento nel colon viene regolato da Na/K ATPasi, assorbimento neutro di
NaCl, scambi neutri di Cl- HCO3-.
v LASSATIVI OSMOTICI
1)PURGANTI SALINI
-Sono dei lassativi o dei purganti a secondo della dose (effetto dose-
dipendente);
-Hanno un effetto molto rapido;
-Somministrare con molta acqua;
-Sali di Mg>Solfato>Fosfato;
-CI in IR o disfunzioni cardiache
2)ZUCCHERI E POLIALCOLI
-Lattulosio, Lattitolo, Sorbitolo e Mannitolo, Glicerina, PEG.
-Vengono fementati e abbassano il pH, dunque richiamano acqua e
riducono la consistenza delle feci
v EMOLLIENTI E LUBRIFICANTI
Sostanze che emulsionano le feci ammorbidendole e rivestono il retto di
sostanze oleose
-GLICERINA, DOCUSATO SODICO, OLIO DI VASELLINA
INDICAZIONI: post-op per evitare sforzo
RA: irritazione e pruriro anale
2)DERIVATI ANTRACHINONICI
Un nucleo antracenico contenuto in droghe o matrici vegetali (CASCARA,
SENNA). Somministrati sotto forma di profarmaci bengono ativati nel
colon.
Aumentano la mobilità per stimolazione diretta, diminuiscono
l’assorbimento ed aumentano la secrezione.
RA:
-Reazioni allergiche
-Pseudomelanosi coli: pigmento bruno dovuto ad accumulo di macrofagi
ed apoptosi. Non è una lesione precancerosa ed è reversibile
3) OLIO DI RICINO
Un trigliceride, la ricinoleina, che viene digerito a acido ricinoleico.
Il suo effetto è quello di aumentare le secrezioni per amento dell’attività di
Na+/K+ ATPasi, aumento cAMP, aumento permeabilittà ed aumento della
sintesi di NO.
RA
-Crampi addominali
-Se uso prolungato erosione della mucosa e dequamazione
4) LUBIPROSTONE
Attivatore selettivo del canale del Cl ClC-2. Aumenta le secrezioni
intestinali ricche di Cl.
5) METILNATREXONE BROMURO
Antagonista dei recettori oppioidi, utilizzato dunque per la stipsi da
oppioidi in somministrazioni sottocutanee. Non oltrepassa la BEE dunque
ha solo effetti periferici
6) PRUCALOPRIDE
Antagonista 5-HT4
CI ASSOLUTA: occlusione;
RA:
-diarrea grave
-meteorismo
-flatulenza
-disordini elettrolitici
-Dolore addominale
-Ipokaliemia
-Iperaldosteronismo secondario
-Nefropatia
-Atonia colon
-Neuropatia colon
-Pseudomelanosi
FARMACI ANTIDIARROICI
MENATE SU DIARREA, TERAPIA ORT E TERAPIA INFUSIONALE.
v ADSORBENTI INTESTINALI
Non sono dei veri e propri antidiarroici perché aumentano soltanto la
consistenza delle feci senza modificare la deplezione elettrolitica.
-CARBONE ATTIVO, SALICILATO BASICO DI BISMUTO, COLESTIRAMINA,
COLESTIPOLO, PSYLLIUM
-Hanno un’azione antimicrobica diretta
INDICAZIONI: diarrea del viaggiatore
RA: feci nere
v OPPIOIDI DI SINTESI
Farmaci che interagisono con i recettori MOP, DOP e KOP per modificare la
motilità intestinale, la secrezione e l’assorbimento.
1 ) CODEINA
2)LOPERAMIDE
-Somministrato come profarmaco e metabolizzato dai battere a livello
colico.
-Non penetra la BEE.
-Ha azione antimuscarinica
-Attiva contro la diarrea del viaggiatore
3) DIFENOSSILATO
Stupefacente. Azione locale
RA
-Dolore addominale
-Nausea
-Costipazione
-Secchezza delle fauci
-Vertigini
-Astenia
v AGONISTI a2 ADRENERGICI
Stimolano il riassorbimento intestinale di Na+ e Cl-, inibiscono la
secrezione di HCO3- e Cl- e riducono la motilità intestinale.
-Prescrizione limitata da effetti centrali ++ IPOTENSIONE ARTERIOSA
v SOMATOSTATINA E ANALOGHI
-OCREOTIDE, LANCREOTIDE
-Hanno effetti antisecretori per inibizione della sintesi di ACh dal plesso
mioenterico
-Effetto inibitorio sulla motilità intestinale
-Effetto inibitorio sulla liberazione di peptidi come VIP, gastrina e
serotonina.
-INDICAZIONI: usati per VIPoma, sd da carcinoide (elevato rilascio di
serotonina), sd Zollinger-Ellison, diarrea indotta da antitumorali
-Usati anche per il ttt della rottura delle varici esofagee in urgenza prima di
gastroscopia e legatura
-Breve emivita di 1-3 minuti ne limita la prescrizione
RA
-Stipsi grave
-Occlusione
-Colite ischemica
v PROBIOTICI
Microrganismi viventi la cui somministrazione determina effetti benefici
per il miglioramento dell’equilibrio batterico e nutrizionale, con
stimolazione dell’immunità mucosale e sistemica e sostituzione della flora
patologica con una non patologica.
-LACTOBACILLUS CASEI GG
v CHEMIOTERAPICI
Solo in caso di diaree infettive da Shigella, Colera e diarrea del viaggiatore
con accertamento ell’eziologia e dosaggi più brevi e semplici possibiLI.
RA
-Tremori muscolari
-Tachicardia e artimie cardiache
-Cefalea
-Ipokaliemia, e raramente ipoMg e ipoglicemia
-Tachifilassi
-Agitazione ed irrequietezza
-Broncoscpasmo paradosso
2) TEOFILLINICI
TEOFILINA, CAFFEINA, TEOBROMINA
Si usa principalemente l’AMINOFILLINA (TEOFILLINA E ETILENDIAMINA)
Hanno effetti broncodilatanti poiché inibiscono il rilascio di Ca2+,
antagonizzano l’adenosina. Hanno anche azioni non broncodilatanti,
principalemente antinfiammatorie come la secrezione di IL-10, TNFa,
diminuzione della trascrizione di geni proinfiammatori
INDICAZIONI
Asma lieve, moderata, apnea del neonato.
RA
-Nausea, vomito e diarrea
-Ipotensione e vasodilatazione
-Aritmie e ipokaliemia
-Insonnia, irritabilità, convulsioni e cefalea
-Aumento diuresi
-cefalea
RA
-Secchezza fauci
-Tachicardia
-Costipazione
-Midriasi
-Ritenzione urinaria
-Dilatazione pupille
-Visione offuscata
-Agitazione, delirio, allucinazioni
RA
-Classici effetti della terapia con corticoidi( riduzione della massa ossea,
riduzione della crescita nei bambini, assottigliamento nella pelle), a cui
si va ad aggiungere la candidiasi orofaringea, la tosse e la disfonia.
2) CORTICOTERAPIA SISTEMICA
Prednisone e Prednisolone
3) ANTILEUCOTRIENI
Sono dei farmaci che inibiscono i leucotrieni che normalmente
broncocostringono, aumentano la permeabilità bronchiale, la
secrezione mucosa e la chemiotassi delle cellule infiammatorie.
INDICAZIONI
Forme lievi e moderate, rinite allergica
RA
-Sd di Churg-Strauss, Zafir è epatotossico e Montelukast causa ansia e
depressione
-Nausea, diarrea e vomito
-Cefalea
3) CROMOMI
-SODIO CROMOGLICATO e NEDOCROMIL SODICO
Stabilizzano la membrana dei mastociti e macrofagi inibendo il rilascio
di mediatori dell’infiammazione, inibiscono fibre nervose e
antagonizzano le tachichinine (Sostanza P e Neurochinina)
4) ANTI IgE
-OMALIZUMAB: blocca direttamente le IgEper asma che non risponde ai
ttt
RA
-Allergia (orticaria, prurito)
-Shock
-Edema glottide
RIASUNTO ASMA
LIEVE ED INTERMITTENTE: CORTICOSTEROIDI E SABA
MODERATA: CORTICO + LABA
GRAVE: CORTICOTERAPIA SISTEMICA + LABA
ANESTETICI LOCALI
Bloccano reversibilmente il PdA nel SNP riducendo o ostacolando la permeabilità a
NA. Il blocco è un blocco sensitico o sensitivo/motorio ma non altera mai lo stato di
coscienza. Blocco dose dipendente.
Sono sempre caratterizzati da un anello aromatico più una catena alchilica che può
essere esterea o amidica.
RA
Quasi nulle a meno che non c’è una somministrazione sistemica per errore. In quel
caso sono cazzi J