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CARDIRENE
Indicazioni:
Dosaggi:
PLAVIX
Indicazioni:
Dosaggi:
75mg
AGGRENOX
Indicazioni:
Prevenzione di eventi trobotici dopo fallimento di terapia con ASA e con Clopidogrel
CLEXANE
Enoxaparina sodica
Dosaggi:
Indicazioni:
scopo preventivo (es paziente allettato): 1 v. al giorno indipendentemente dal peso corporeo ( se peso tra 40-100 Kg)
COUMADIN
Warfarin sodico
Indicazioni:
Profilassi e terapia dell’embolia polmonare, della trombosi venosa profonda, della tromboembolia arteriosa associata a
fibrillazione atriale cronica, a protesi valvolari cardiache meccaniche o biologiche, a trombosi murale intracardiaca, a
infarto miocardico acuto. Profilassi del reinfarto.
Dosaggi:
5 mg, cp
DABIGATRAN
Dosaggi:
Indicazioni:
LANOXIN
Indicazioni:
Dosaggi:
0,250 mg
0,125 mg
0,0625 mg
AMIODARONE
Indicazioni:
Dosaggio
5mg/kg
CATAPRESAN
Crisi ipertensiva in tp cronica per ipertensione (causa ipotensione ortostatica, solo in acuto)
Dosaggi:
CARDURA
Indicazioni:
ipertensione essenziale
Dosaggi:
2mg
4mg
DILATREND, CARAVEL
Emivita di 12 ore, necessario 2volte/die oppure solo la mattina se la notte è presente bradicardia
NORVASC
Dosaggi:
5 mg
10 mg
SELOKEN
Metoprololo, Beta-bloccante
Indicazioni:
Dosaggi:
100 mg
200 mg
VENITRIN, TRINIPLAS
Indicazioni:
Effetti collaterali:
Ipotensione ortostatica
Dosaggi:
5 mg
10 mg
15 mg
la nitroglicerina è somministrabile anche in capsule da 0,8 mg in caso di attacco anginoso, se ne possono assumere 2-3,
hanno effetto immediato ma durata transitoria. Permettono di fare diagnosi differenziale fra Angina stabile e instabile.
LASIX
Indicazioni:
Scompenso cardiaco
!Non si usa nell' ipertensione per la sua breve durata d'azione! (rebound quando lo si toglie)
Dosaggi:
Infusione:
CANRENOL
Dosaggi:
25 mg, cp
50 mg, cp
100 mg, cp
200 mg, ev
Indicazioni:
SPIRONOLATTONE
Dosaggio:
100mg cp
ZAROXOLYN
Metolazone, diuretico
Dosaggi:
5 mg, cp
10 mg, cp
Indicazione:
Diuretico, si usa quando sono stati provati con scarsi risultati i diuretici dell’ansa. Dà una rapida deplezione del Sodio.
Occorre controllare l’iponatriemia, difficile da usare in caso di IR.
TRIATEC
Ramipril, ACE-inibitore
Indicazioni:
Ipertensione arteriosa, data la latenza del suo effetto si associa spesso dad un diuretico tiazidico.
Dosaggi:
2,5 mg: nello scompenso cronico per ridurre il rimodellamento cardiaco (ventricolo sx)
TRIATEC HCT
Indicazioni:
Ipertensione arteriosa
Dosaggi:
2,5mg+12,5mg
5mg+25mg
IDROCLOROTIAZIDE
Indicazioni:
ipertensione
Dosaggi:
50 mg ( eventualmente anche ½ cp )
Si associa a:
sartani
calcio antagonisti
SIMVASTATINA
10mg: solitamente si parte con questo dosaggio, si aumenta ai dosaggi successivi se il colesterolo non raggiunge
livelli desiderati e non compaiono dolori muscolari
20mg
40mg
TORVAST, TOTALIP
Atorvastatina, statina di 2ª generazione, più potente della Simvastatina, quindi potenzialmente più miopatica.
Indicazioni:
Dosaggi:
10mg
20mg
40mg
80mg
MEDROL, URBASON
Indicazioni:
Dosaggi:
20 mg: ev
40 mg: ev, dosaggio d’attacco per riacutizzazione BPCO associato alla terapia Antibiotica e broncodilatatori
cp da 4/8 mg
DELTACORTENE
Dosaggi:
dose d’attacco 25 mg per 5 giorni/una settimana per poi scalare a mezza da 25 mg per una settimana, fino a un quarto la
settimana successiva. dose di mantenimento dai 5 ai 10 mg.
BENTELAN
betametasone, asma grave, allergopatie gravi, collagenopatie, neoplasie
Dosaggi:
cp effervescenti 1 mg
DEFLAN
Dosaggi
cp 6 mg
cp 30 mg
gtt 22,75mg/ml
dose d’attacco varia in funzione della patologia, per quadri lievi 30 mg in cp o 30 gtt.( esempio laringite acuta ) si può però salire
fino a 60/90mg
SELG
Indicazioni:
Stipsi
PORTOLAC, LEVOLAC
Lattulosio, lassativo osmotico che agisce anche sulla flora batterica intestinale migliorando la flora fermentativa a discapito di
quella putrefattiva. Agisce già in 24 ore.
Indicazioni:
Stipsi
Encefalopatia Epatica
Dosaggi:
OLIO DI VASELLINA
Indicazioni:
Dosaggi:
Lassativo irritante a base di Sennoidi, derivati della senna. Preparato venduti in erboristeria, sconsigliati dai medici. Da non
usare nel lungo periodo.
Indicazioni:
Dosaggi:
1 alla sera
PROSTIGMINA
Prostigmina, colinomimetico.
Indicazioni:
Ileo paralitico
Dosaggi:
1 fiala IM al die
PLASIL
DOBETIN
Dosaggi:
CONTRAMAL
Tramadolo, antidolorifico
farmaco a breve emivita ( da ripetere più volte al giorno a seconda dell’intensità del dolore).
Indicazioni:
Dosaggi:
50 mg capsule
100 mg supposte
DIFLUCAN
Fluconazolo, antimicotico
Indicazioni:
candidosi
ab ingestis
AZOLMEN
Bifonazolo, antimicotico
MICOSTATIN
Nistatina, antimicotico
Dosaggi:
500.000 UI di nistatina cp
Indicazione:
trattamento delle infezioni del cavo orale, esofagee e intestinali sostenute da Candida
TAZOCIN
Indicazioni:
polmoniti
AMPICILLINA
Dosaggio:
2-4 g
CIPROXIN
Dosaggio:
0,5-2 g
Indicazioni:
polmoniti
ZITROMAX
Azitromicina, MACROLIDE
Indicazioni:
GLAZIDIM
Ceftazidime
Dosaggio:
Indicazione:
ROCEFIN, FIDATO
Ceftriaxone
Dosaggi:
Indicazione:
NORMIX
Indicazioni:
diarrea
diverticolosi
encefalopatia epatica
Dosi:
200mg x 2 / die
ZILORIC
Dosaggi:
150mg
300mg
INDOMETACINA
Indometacina, FANS
Indicazioni:
artrite gottosa
VALIUM
Indicazioni:
Agitazione psicomotoria
Crisi epilettiche
Dosaggi
2 mg: gocce
5 mg: gocce
XANAX
Indicazioni:
Attacchi di panico
Difficolta nell'addormentamento
Dosaggi:
TRITTICO, TALOFEN
Trazodone Cloridrato
Dosaggi:
50 mg, cp
100 mg, cp
25 mg/ml, gocce
60 mg/ml, gocce
50 mg, endovena
Indicazione:
insonnia, 30 gtt
TAPAZOLE
Tiamazolo
Indicazioni:
Ipertiroidismo
Dosaggio:
cp 5 mg
EUTIROX
Levotiroxina
Indicazioni:
Ipotiroidismo
Dosaggi:
25 mcg, cp
50 mcg, cp
75 mcg, cp
100 mcg, cp
125 mcg, cp
150 mcg, cp
175 mcg, cp
200 mcg, cp
DIBASE
Indicazioni:
osteoporosi
Dosaggi:
10.000 U.I./ml gocce orali, soluzione - 10 ml contengono: colecalciferolo (vitamina D ) 2,5 mg pari a 100.000 U.I. - 1
3
25.000 U.I./2,5 ml soluzione orale - Un flaconcino monodose contiene: colecalciferolo (vitamina D ) 0,625 mg pari a
3
25.000 U.I.
100.000 U.I./1 ml soluzione iniettabile - Una fiala contiene: colecalciferolo (vitamina D ) 2,5 mg pari a 100.000 U.I.
3
300.000 U.I./1 ml soluzione iniettabile - Una fiala contiene: colecalciferolo (vitamina D ) 7,5 mg pari a 300.000 U.I.
3
Somministrazioni settimanali/mensili.
In associazione con Alendronato (bifosfonato): 5600 UI di vit. D3 e 70 mg Alendronato per os, una volta a settimana.
PINEAL
Melatonina
Indicazione:
LANSOX
30mg : trattamento ulcere gastro-duedenali e tutti gli altri casi (anche cirrosi)
METFORAL
Metformina, biguanide
Indicazione:
diabete
Dosaggi:
EUGLUCON
Glibenclamide, sulfaniluree
Indicazione:
diabete
Dosaggi:
SOLOSA
Glimepiride, sulfaniulrea
Indicazione:
diabete
Dosaggi
da 1 a 6 mg, cp
SILDENAFIL, VIAGRA
Indicazioni:
disfunzione erettile
Dosaggi
25 mg
DEURSIL
Acido ursodesossicolico
Indicazioni:
fango biliare
post colecistectomia
Dosaggio:
ANTISTAMINICI
TRIMETON
Clorfenilamina, antistaminico
reazioni orticarioidi
angioedema
Dosaggio
cp da 4 mg max 3 die
fiale da 10 mg
AEURIUS
Cesloratidina, antistaminico
rinite allergica
orticaria
Dosaggio
cp da 5 mg / die
ZIRTEC
rinite allergia
orticaria
Dosaggio
cp da 10 mg / die
PRINCIPALI BENZODIAZEPINE
Indicazione: sindrome ansioso depressiva nell’anziano, insieme ad un SSRI (VENLAFAXINA, attivante se pz si presenta
anedonico; oppure CITALOPRAM, sedativo, se il paziente è iperattivo)
Midazolam (Ipnovel)
Triazolam (Halcion)
Alprazolam (Xanax)
Temazepam (Normison)
Bromazepam (Lexotan)
Diazepam (Valium)
Delorazepam (En)
Propanololo (Inderal)
Pindololo (Visken)
Atenololo (Tenormin)
Betaxololo (Kerlon)
Bisoprololo (Concor)
Metoprololo (Lopresor)
Acebutololo (Prent)
Celiprololo (Cordiax)
CASO 1
Patologica remota:
-epilettica, 17 anni primo attacco, si pensa grande male. In tp con tegretol. Chiedere sempre i SINTOMI che la paziente ha
avuto, cercare di non etichettare in modo assoluto, potrebbe esserci stato un errore nella diagnosi.
Patologica prossima:
-2 giorni dopo urine scure, dolore epigastrico, feci diarroiche arancioni descritte come fitte, a macchia sul water. Lieve
iperpiressia
-3 giorni dopo si reca dal mmg, ecografia d’urgenza ed esami ematici il giorno successivo. riferisce miglioramento della
sintomatologia. L’ecografia mostra assenza di dilatazione delle vie biliari ed enzimi epatici elevati, compare ittero sclerale e il
mmg consiglia il ricovero per approfondire il quadro.
DD:
DANNO EPATOCELLULARE
3. LDH
COLESTASI
2. gamma GT
4. acidi biliari
FUNZIONALITà EPATICA:
1. PT 61%
2. Albumina
6. fibrinogeno
L’eziologia virale è suggerita dall’elevato valore delle transaminasi, in particolare un rapporto ALT/AST > 1 è suggestivo di un
danno epatico acuto ( ALT-GPT citoplasma, AST-GOT mitocondrio )
Viene eseguita in giornata una seconda ecografia epatica, mostra un linfonodo ilare di 1,7 cm, colecisti distesa ma coledoco
piccolo.
Viene approfondita l’anamnesi, il quadro è suggestivo di EPATITE da virus A. La paziente racconta di essere stata in ferie in
Croazia e di aver mangiato pesce in abbondanza.
CASO 2
Non fuma, non beve, DEFICIT fattore V di Leiden, Celiaca. 63 Kg, 1,60 cm. Ha tendenza alla diarrea, assume aspirinetta,
allergica a Lattosio, Nichel, Ferro ev, Mezzo di contrasto.
Patologica remota
Mestruo sempre abbondante fin dalla menarca, gastralgia non ben definita per tutta l’adolescenza ma si sviluppa bene.
-appendicectomia a 18 anni
Patologica prossima:
La paziente riferisce diarrea da circa un mese. Gli attacchi diarroici sono spesso preceduti da “mal di stomaco”, riferito al
quadranti superiori, gonfiore, nausea e vomito. Ha eliminato da qualche giorno il Lattosio.
Al momento del ricovero, descritto come un dolore che “stringe” si allevia con evacuazione.
DD
-colon irritabile
-malattia infiammatoria, indagata con endoscopia. Mediante la Gastroscopia effettuo biopsie duodenali per controllare flogosi
celiaca, eseguo prelievo per eventuale deficit di lattasi e per H b Pylori. Eseguo poi una retto-sigmo-colonscopia biopsiando
eventuali aree discromiche e di flogosi.
-ecografia addome completo visto il passato epatobiliare, mostra nessuna alterazione delle vie biliari e degli organi.
-Quadro sub-occlusivo, addome in bianco per escludere espansione anse intestinali, mostra coproliti a livello dell’intestino
destro. L’intestino può essere studiato anche con doppio contrasto, nel caso mostrasse ostruzione verrebbe ulteriormente
indagato con una TC addome.
-Diverticolite su Diverticolosi, patologia frequente, il quadro addominale è però caratterizzato da dolorabilità al quadrante
inferiore sinistro, gonfiore, diarrea e febbre. Diverticoli già esclusi con esame endoscopico che non si può eseguire in acuto. In
caso di diverticolite acuta la diagnostica è TC.
-Angina, colite ischemica, esclusa con una TC con Mdc o con una angiografia.
Esami
Fe nei range
ves 25
PCR 10 mg/dl
stop, si ferma qui, poi parla dei farmaci per la cura della diarrea, gastrite, spasmi addominali già inseriti in totofarmaci.
Cosa fare: dieta senza scorie, esame feci e sangue, gastro e colon, eco; Farmaci: spasmolitici [vagolitico (atropina in gtt);
buscopan(pochi mg per bocca)], Gastroprotezione; Asa già in tp
CASO 3
Fuma ancora, ora 1 pacchetto, fino a 40 anni anche 2 pacchetti. Non beve. Allergica all’aspirina ( reazione minore: rush)
66kg, 1,50 m
Patologica remota:
-riferisce 3 infarti, tutti preceduti da peso al petto e seguiti da ricovero. Il prima 18 anni prima, i due successivi di lieve entità.
-Primo ricovero per malattia polmonare 15 anni prima, diagnosi di BPCO, seguono 10 ricoveri per riacutizzazioni, in terapia con
steroidi e broncodilatatori.
Patologica prossima
Ricoverata per riacutizzazione febbrile del quadro polmonare. Riferisce aumento della tosse, espettorato, dispnea e dolore
postero-laterale ( un dolore toracico focale è suggestivo di focolaio broncopneumonico ) e febbre.
Terapia
La diagnosi differenziale del problema in questo caso non è necessaria. Il prof si concentra sulla terapia, la paziente è
chiaramente polipatologica, dagli esami ematici emerge anche una lieve insulino-resistenza. Le patologie da prendere in
considerazione saranno:
-Post infarto, terapia. Ridurre il rischio cardiovascolare, diminuire PA, diminuire il consumo di ossigeno da parte del miocardio.
-Diabete.
BPCO
La terapia si concentra prima di tutto sulla somministrazione di ossigeno in maschera a bassi flussi ( max 2l/minuto )
controllando la saturazione e i valori di emogas analisi ( un pz BPCO deve essere mantenuto ad una saturazione fisiologica per
la malattia, non deve superare il 92-93%, superando tali valori il malato rischia la depressione dei centri respiratori non più
abitutati ad un tale quantitativo di ossigeno disciolto. )
E’ necessaria poi una terapia d’attacco con steroide, così impostata: URBASON ( metil prednisone ) ev 40 mg per 3 giorni o più
in funzione dei sintomi, si passerà poi alla terapia per OS con DELTACORTENE ( prednisone ) 25 mg per 7 giorni, per poi
ridurlo nei 7 giorni successivi a 5 mg. Al termine dei 7 giorni potrà essere sospeso oppure potrà essere impostata una dose di
mantenimento da 5 mg. Nel caso in cui venisse sospeso lo steroide sarà comunque somministrato per via inalatoria.
Parallelamente allo steroide viene impostata la terapia antibiotica EMPIRICA, in attesa dell’esame microbiologico
dell’espettorato.
-FIDATO 2g/die ev per 5/7 giorni ( oppure fino a 2 giorni di apiressia ) eventualmente associato ad un macrolide come
Azitromicina 500 mg/die x 3
-LEVOFLOXACINA 500mg ev 7/10 giorni. non è necessario il macrolide, lo spettro copre anche gli intracellulari.
Si aggiunge poi Areosol per migliorare la broncodilatazione, fino a 3 volte al giorno con:
-BRONCOVALEAS salbutamolo 10 gtt massimo 3 volte al giorno. attenzione al quadro cardiaco, è un beta-stimolante
-ATEM eventualmente, 1 ml massimo due volte al giorno. E’ un antagonista muscarinico, attenzione a glaucoma e ipertrofia
prostatica
Si aggiunge poi Idratazione di supporto, la polipnea e la febbre portano a perdite che alterano il bilancio idrico.
-VENTOLIN al bisogno, Salbutamolo100/200mcg MAX 4 ( da verificare ) spruzzi die, altrimenti passare allo steroide inalatorio.
-SALMETEROLO in cronico 100 mcg die, steroide inalatorio, riduce la flogosi bronchiale. l’efficacia si misura in funzione delle
somministrazioni di VENTOLIN al bisogno, devono essere massimo 2, meglio se 1 o nessuna.
-in alternativa, si può usare ATEM ( ipatropio ) o SPIRIVA ( tiotropio ) 18mcg al posto dello steroide o in associazione.
-SALMETEROLO 25mcg e FLUTICASONE 50-100-250mc (SERETIDE) eventualmente in associazione con ATEM o SPIRIVA
-ANTILEUCOTRIENI 10 mg/die
quadro grave
-ossigeno tp domiciliare
-steroide orale di mantenimento 5mg/die DELTACORTENE con SALMETEROLO e FLUTICASONE in associazione e SPIRIVA.
-salbutamolo 200 mcg al bisogno nell’adulto, mai più di 4 somministrazioni al giorno come primo trattamento
-nel caso in cui il paziente abbia la necisità di superare le 4 inalazioni e manifesti sintomi notturni, SERETIDE con
SALMETEROLO 25mcg e FLUTICASONE 50-100-250mcg, il medico deciderà il dosaggio di steroide, lase minima saranno 50
mg di fluticasone, da usare sempre in due somministrazioni giornaliere da 50-100-250mg.
-possono essere associati ANTILEUCOTRIENI 10 mg die per os (come il montelukast) e CROMOGLICANI ( nedocromil ) 4 mg
x 4 volte die.
-nel caso i sintomi non siano ancora controllati, al SERETIDE si aggiunge un ciclo di DELTACORTENE 25 mg da ridurre poi
gradualmente.
asma
polmonite
Embolia polmonare
PNX
EPA
POST-Infarto
-antiaggregante, in questo caso ci troviamo in profilassi secondaria e in anamnesi abbiamo allergia all’aspirina. PLAVIX 75 mg
-Beta-bloccante, fondamentali per calare il consumo di ossigeno cardiaco in cuore cronicamente sofferente. La paziente è una
broncopneumopatica, potrenno essere utilizzati solo beta-bloccanti selettivi beta-1 Bisoprololo al dosaggio di 2,5 mg per iniziare
non ha praticamente effetto antipertensivo, i dosaggi di 5 e 10 mg die invece saranno anche ipotensivanti. Alternativa valida è il
Carvedilolo 12,5-25 mg die con effetto beta 1 selettivo e alfa, dunque ipotensivante.
-ACE inibitore, cardiopretezione per effetto rimodellante dell’angiotensina II alla dose di 2,5 mg, diventa ipotensivante alla dose
di 5 mg die. In questo caso la paziente è ipertesa, si parte con 2,5 mg valutando risposta per alzare a 5 mg.
-Statine, agisce su dislipidemia e in più stabilizza la placca ateromasica. SIMVASTATINA 20 mg, è la statina meno potente.
Controllare CPK in caso di dolori muscolari. Se non efficace aumentare a 40 mg la dose o passare ad ATORVASTATINA 20
mg.
DIABETE
fatta diagnosi di DM tipo 2 tramite misurazione a digiuno >126mg/dl, occasionale >200mg/dl e sintomi tipici quali ( poliuria,
poldipsia, calo ponderale) oppure positività al test di carico viene impostata la terapia a dosaggi minimi, valutando la risposta.
Approccio:
-1° step, calo ponderale, educazione alimentare e attività fisica. Per le insulino-resistenze è spesso sufficiente.
-2° step, Aggiungo un BIGUANIDE, come la metformina. Disponibile in dosi da 500 e 850 mg. Si parte in genere da 500mg x 2,
eventualmente si può aumentare a 850mg x2 die. Si Aumenta ulteriormente fino a tre somministrazioni ed un massimo di 3 g
die, è però consigliabile, piuttosto che salire eccessivamente con la metformina, associare un altro farmaco. Non da Ipoglicemie
ma può dare acidosi lattica.
-3°step, associo REPAGLINIDE, istruendo il paziente, sono dei glucoregolatori post prandiali e possono dare ipoglicemie se
assunti senza aver effettuato il pasto. sommininstrati alla dose di 0,5-2 mg prima di ogni pasto. Alternativa valida sono le
SULFANILUREE, aumentano secrezione di insulina e aumentano sensibilità delle cellule. Le sulfaniluree deveno essere
somministrate dopo aver calato il peso, aumentando la quota di insulina circolante peggiorano la sindrome metabolica. Un
esempio è la Glibenclamide 2,5 mg-10 mg die da dividere in 2 / 3 al mattino e 1 / 3 la sera. Possono essere associati anche i
GLITAZONI ( ponz non sa cosa siano ) come Rosiglitazone, da associare alla dose massima di metformina con il dosaggio di 4
mg/die ( 2 mg a pranzo e 2 mg a cena ) è un sensibilizzante dei recettori PPAR per l’insulina.
-4°step, aggiungo alla terapia combinata anche una dose di insulina retard LANTUS la sera prima di andare a letto partendo da
6 U per poi arrivare ad un massimo di 8-16 U
CASO 4
donna 45 anni, impiegata, non lavora da 2 anni. No Alcol, No fumo da 30 anni 1 pacchetto al giorno. due figli in salute, no
allergie a farmaci 62 kg, 1,60 m
Patologica remota
-a 24 anni, ( ‘94) a seguito di un calo ponderale e alterazioni dell’alvo ha subito un ricovero in cui è stata diagnosticata epatite
autoimmune con esami ematici e biopsia epatica ( infiltrazione degli spazi portali ) assume in modo continuativo da 20 anni
deltacortene ( 2/4 di 25 mg )
-due anni fa ricovero per “blocco renale” e successivamente episodi di encefalopatia epatica
Patologica prossima
ricovero per segni di scompenso epatico, agravarsi encefalopatia epatica ed edemi declivi.
Terapia
-Si tratta di una epatite autoimmune, lo steroide è fondamentale per ridurre il danno infiammatorio ritardando l’insorgenza
dell’insufficienza epatica. Quanto? sono sufficienti bassi dosaggi, in questo caso 2/4 di deltacortene dunque 12,5 mg di
prednisone. è importante che le transaminasi rientrino ad un valore normale. Se sospendendo il prednisone si dovesse
assistere anche ad un lieve aumento ( esempio 45 U/L di GOT ) lo steroide deve essere lasciato lasciato! è comunque un
danno cronico che non deve esserci.
-Profilassi varici, la profilassi primaria non è sempre indicata, il rischio di sanguinamento è del 30 %. Viene fatta solo su stadio
CHILD elevato e COLOR SIGN . Beta-bloccante non selettivo Proranololo 40 mg x2 die, ( partendo a bassi dosaggi 20 mg x 2
per evitare risposta cardiaca eccessiva ) anche a giorni alterni. Dal momento in cui dovesse esserci un sanguinamento, la
profilassi è obbligatoria.
-trattamento ascite, secondo l’harold deve essere valutato il grado di ascite, e divide il trattamento in 3 step.
Ascite lieve, restrizione di sodio < 3 g/die più reintegro potassio, una dieta povera di sodio fa perdere potassio. Elimino FANS,
restrizione idrica ( max 1 litro die ) ed eventuale somministrazione di SPIRONOLATTONE, a partire da 50 mg fino a 100 mg.
Sarà efficace in 3 giorni circa aumentando sodiuria e dando un calo ponderale. Controllare elettroliti urinari, sierici e peso
corporeo. mantenere sodiuria > 10 meq/l
Ascite media, si associa furosemide da 25 max 150 mg/die, se non funziona non aggiugere Tiazidico. Importante mantenere i
100 mg di SPIRONOLATTONE. E’ indicato un riassorbimento graduale dell’ascite, non più di 500 ml al giorno. in questa fase
attenzione a S. Epatorenale, peggioramento encefalopatia epatica, disturbi elettrolitici come iponatriemia e ipokaliemia.
Ascite grave, è ascite refrattaria al trattamento diuretico massimale associata a addome teso, dolente, dispnea. Paracentesi
fino a 4 litri/die, accompagnata da infusione povera di sodio e con albumina ( 6-8 grammi per litro di versamento ascitico )
-encefalopatia, somministrare lattulosio 10 ml x 3 die e rifamixina 200 mg x 2 RIFACOL. eventualmente, nel caso il paziente sia
in coma, clisma di lattulosio 100 ml al 20 %. Restrizione proteica con < 50 grammi di proteine/die ma adeguato apporto calorico.
Possono essere somministrati AA ramificati
-peritonite batterica spontanea, somministrare 1g x2 di Rocefin o Cefotaxime, alternativa 400 mg x 2 die di ofloxacina.
-sindrome Epato-Renale, si somministra Terlitripsina(0,5mg ogni 4 ore poi ogni 6), si sospendono diuretici e si stabilizza
volume plasmatico infondendo plasma fresco fino alla ripresa della funzione renale. MORTALITA’ elevata.
In caso di insufficienza epatica in stadio CHILD C prendere in considerazione il trapianto epatico. Nel caso in cui l’ascite sia
refrattaria al trattamento, opzioni valide per guadagnare tempo sono la TIPS e l’esecuzione di uno SHUNT porto-cavale.
CASO 5
Maschio, 80 anni in pensione dai 55 anni per anzianità, discreto bevitore, ha fumato fino a 40 anni. Non abile al servizio di leva
per “cuore palpitante”, si alza due volte ogni notte per urinare.
Patologica remota
-10 anni fa comparsa di palpitazioni, ricovero per passaggio di feci picee con diagnosi di anemia. Da 10 anni in terapia
Antipertensiva.
Patologica prossima
Da circa un mese riferisce comparsa di apatia, astenia sempre più marcata, gonfiore addominale. Riferisce episodi ipotensivi
con calo della coscienza.
Giunge in PS a seguito di un episodio sincopale post minzionale, in ambulanza somministrato FLECTADOL per alterazioni della
ripolarizzazione. All’ngresso in PS:
- 4,2 g/ dl di Hb
Le alterazioni della ripolarizzazione sono quasi certamente causate dalla grave anemia, eseguita trasfusione di emazie
concentrate ( 5 unità ) fino al raggiugimento di una Hb di 8,3 g/dl e 35000 leucociti.
Eseguita, visto il precedente anamenstico, una GASTROSCOPIA in urgenza, la quale mostra un voluminoso coaugulo di
sangue a livello del corpo con lesione sanguinante puntiforme. Arrestata emorragia. Gastroscopia di controllo a 7 giorni.
Resta da indagare il quadro ematologico, viene richiesta la consulenza in quanto all’emocromo sono presenti forme immature e
una lieve piastrinopenia. Verranno programmati uno striscio di sangue periferico e una biopsia osteomidollare nel sospetto di
una leucemia cronica.
Il paziente ha in terapia la Terazosina come farmaco antipertensivo, probabilmente scelto 10 anni fa per ottenere un effetto
ipotensivante riducendo contemporaneamente la nicturia da IPB, essendo un alfalitico. Visto i frequenti episodi sincopali, e visto
la potenza del farmaco, è bene reimpostare la terapia dell’ipertensione inserendo un Beta Bloccante ( mantiene alterazioni della
ripolarizzazione e mostra elevata fc ) e risolvendo il problema dell’ipertrofia prostatica con un inibitore ormonale come la
Finasteride 5 mg/die.
CASO 6
Maschio , 85 anni. Riformato per insufficienza diametri toracici. Muratore, cessa attività lavorativa a 75 anni. Fuma da 70 anni,
modesto bevitore. 75 kg, 1,73 m
Patologica Remota
Patologica Prossima
Circa una settimana fa comparsa di dispnea da sforzo e dolore toracico associato a gonfiore alle gambe.
Il quadro suggerisce un’ insufficienza cardiaca di tipo congestizio di grado lieve.Difficilmente nell’anziano si osserveranno
scompensi cardiaci senza causa a monte. Soprattutto nei forti fumatori, in cui vi sarà di frequente una broncopatia cronica,
persisterà un modesto grado di ipertensione polmonare dato dal sovvertirsi della struttura bronchiale e alveolare. In questi casi
sarà sufficiente un focolaio broncopneumonico per indurre il cuore destro, già al limite del compenso, a uno sforzo eccessivo.
Compariranno quindi gli edemi declivi.
In PS viene riscontrata una FA di nuova insorgenza, a sostegno dell’ipotesi infettiva viene eseguito un RX torace il quale mostra
pluriaddensamenti polmonari bilaterali. Dovranno essere trattati due problemi:
Cuore,
la diagnosi di FA viene fatta mediante ECG, nel caso fosse di nuova insorgenza potrà essere fatta una CARDIOVERSIONE
elettrica o farmacologica. Per la cardioversione elettrica sarà necessaria la sedazione, al paziente verranno poi somministrati
100 joule; importante è che la scarica venga sincronizzata in modo da non generare aritmie ventricolari. Altra strada sarà la
CARDIOVERSIONE farmacologica mediante somministrazione di Amiodarone sotto monitoraggio ECG. Prima di procedere alla
cardioversione è bene eseguire un ECO cardio e il dosaggio del cardio-enzimi.
Nel caso in cui la FA abbia un’insorgenza temporale non nota o comunque non recente, potranno essere utilizzati farmaci in
croninco:
-b bloccanti, nel caso in cui non ci siano segni di scompenso e una TACHI-FA, Bisoprololo a bassi dosaggi 2,5/5 mg die.
controindicati nelle BRADI-FA.
-DIGITALE, nel caso in cui si assista a FA associata a scompenso cardiaco. La Digitale è un farmaco che necessita di RANGE
terapeutico ( 0,8-2 ng/ml ) e prima di somministrare la dose di mantenimento è necessario “digitalizzare” il paziente portando la
concentrazione di farmaco a livelli terapeutici:
digitalizzazione orale rapida: 0,75-1,5 mg seguiti da 0,25 mg ogni 6 h fino al raggiungimento del risultato desiderato.
-Diuretici dell’ansa e risparmiatore di K, in questo caso il prof consiglia di partire con un dosaggio minimo per la lieve entità
dell’edema declive, 25 mg di lasix associato a 100 mg di Kanrenol a giorni alterni oppure 2 volte a settimana. ( 100 mg di
kanrenol non sono troppi? non basterebbe una compressa da 50? )
-Tp Anticoaugulante, in caso di FA cronica si assiste alla formazione di un grosso coaugulo ematico in atrio. Nel caso in cui il
paziente fosse compliante sarebbe bene associare una terapia anticoaugulante con COUMANDIN, inibitore dei fattori Vit K
dipendenti. Anche in questo caso l’efficacia della terapia deve essere controllata, mediante la misurazione dell’INR.
( terapeutico tra 2 e 3 )
1°giorno cp da 5 mg di Coumadin + eparina frazionata a dosaggio tp 200 UI/ kg die divise in 2 somministrazioni
a questo punto potrà essere modificata la dose di coumadin ma l’eparina a dosi terapeutiche dovrà essere somministrata per
altri due giorni.
Perchè è importante l’associazione di eparina? alle prime somministrazioni prevale l’effetto pro-coaugulante del coumadin in
quanto oltre ai fattori II, VII, IX, X andrà ad inibire anche la proteina C e la proteina S, le quali svolgono un’azione
anticoaugulante.
Polmone,
per quanto riguarda il quadro polmonare è necessario risolvere i focolai infettivi. Deve essere impostata una Tp antibiotica
empirica, ( vedi caso 3 )
risolto il quadro infettivo verrà prescritta una SPIROMETRIA ed eventualmente un TC del torace per escludere eventuali
neoplasie.
CASO 7
Maschio, 69 anni. Non abile al servizio di leva, ex impiegato. Interrompe attività lavorativa per anzianità. Ha fumato 10 anni dai
18 ai 28 anni. Non beve. Dorme poche ore con risvegli multipli.
Patologica Remota
-24 anni fa, positività a virus C. transaminasi sempre controllate. Primo ciclo di interferone.
-riferisce poi episodio di melena, gastroscopia. E’ stata indagata con una gastroscopia, mostra varici esofagee, polipi gastrici
biopsiati ( ghiandolari, non devono essere asportati, il prof aggiugne poi che se il polipo dovesse trovarsi invece nel duodeno è
sempre bene asportarlo) e a livello del bulbo duodenale materiale ematico con chiazze iperemiche da ANGIODISPLASIA, 3
aree di gemizio ematico. Trattate.
Patologica Prossima
Riferisce diarrea da una settimana nonostante dieta in bianco, feci scure. Emocromo 9,5 g/dl di hb, mercoledì PS e ricoverato.
Il paziente era appena stato ricoverato, si ipotizza verrà eseguita un’altra GASTROSCOPIA per valutare il quadro duodenale
viste le feci scure. Verrà monitorata l’Hb, se sotto gli 8 g/dl il paziente verrà trasfuso.
Importante notare come la conta piastrinica sia normale, 148000 plt/ mm. Il problema non è nel numero quanto nella loro
funzionalità.
In caso di emorragia può essere somministrato acido TRANEXANICO ( tranex ) in capsule da 500 mg per un massimo di 3
grammi/ die. In condizioni di emergenza può essere somministrato per via parenterale, in fiale 500 mg. Possono essere
aggiunte pappe piastriniche in questo caso. ( se avesse invece un deficit di fattori della coaugulazione verrebbeinfuso plasma
fresco congelato )
Per quando riguarda il quadro epatico, è necessario continuare il follow-up delle lesioni epatiche ( semestrale? ) che quasi
certamente recidiveranno. Il prof consiglia di iniziare la terapia profilattica delle varici sanguinanti, partendo da mezza cp da 40
mg per due/ die di propranolo.
Trattamanento virus C. Il paziente ha già eseguito due cicli di interferone nel tentativo di eradicare il VIRUS o quantomeno di
spegenere l’infiammazione cronica.
INTERFERONE alfa 4,5 milioni di UI x 3 volte a settimana + 1000/1200 mg di RIBAVIRINA diviso in due somministrazioni ( una
a colazione e una a cena ) tutto questo per almeno 6 mesi.
Il paziente poi è sideropenico, è consigliabile una terapia con con ferro? No, è un epatopatico, meglio non sovracaricare
ulteriormente il fegato. ( davvero? )
( terapia eventuale con ferro, FERLIXIT fiale da 5 ml due al giorno, una fiala contiene 62,5 mg di ferro. attenzione ad effetti
collaterali GI, può dare feci scure, diarrea, stipsi, nausea. )
CASO 8
Donna, 73 anni. In pensione dai 57 anni per scelta. Una gravidanza portata a termine. Modesta bevitrice, no Fumo. 61 kg, 1, 68
m.
Patologica Remota
-All’età di 6 anni, inizio di patologia bronchitica, febbre, tosse recidivanti. Nell’83 riferisce diagnosi di bronchiectasie ed
espettorato purulento. Lobectomia inferiore sx.
- mesi prima coletestitectomia a seguito di comparsa sintomatoligia ( dolore, peso allo stomaco ) e calcoli.
Patologica Prossima
Ricovero per Febbre ( 38°C), dolore toracico gravativo e dispnea. In ps vengono eseguiti esami ematici ( compreso cardio
enzimi ) ECG, RX torace, EGA.
terapia, è antibiotica secondo schemi CASO 3. empirica in attesa di un espetterato ( ceftriassone 2g/die + azitromicina 500 mg x
2 die ). Per la dispnea è bene somministrare ossigeno. Per quanto riguarda il respiratorio il prof consiglia ginnastica respiratoria.
Aggiunge poi Deltacortene 25 mg per 7 giorni che dovrà poi essere scalalto ( utile ma non fondamentale, non è un bpco e
neanche un asmatico ) Aerosol con 500 mg di Acetil-cisteina x 3 die possono aiutare a fluidificare l’espettorato.
La paziente, vista la presenza di bronchiectasie, è suscettibile a infezioni polmonari ricorrenti, è buona norma proporre la
vaccinazione stagionale per Pneumococco e influenza.
terapia OSTEOPOROSI, prima di impostare la terapia quantifico il danno, potremo infatti avere un quadro di OSTEOPENIA o di
OSTEOPOROSI.
In caso di OSTEOPENIA, è sufficiente somministrare V D ( DIBASE ) ad un dosaggio di 800 UI/die. la forma farmaceutica più
utilizzata è è il DIBASE 10000 UI/ml 1 volta a settimana. In più è bene reintegrare calcio, normalmente presente in una dieta
equilibrata e in acqua oligominerale. esistono anche preparati composti da V D e supplemento di Calcio 880 UI + 2500 mg di
Calcio carbonato da assumere giornalmente. Si raccomanda poi attività fisica costante.
In caso di OSTEOPOROSI, verrà somministrata V D e Calcio carbonato come per ostepenia, in più verranno somministrati
bifosfonati come risedronato, aledronato settimanale. ( esempio risedronato 35 mg per os a settimana ). I bifosfonati non sono
efficaci senza un corretto apporto di Calcio e V D.
CASO 9
Uomo, 83 anni. Ex muratore, sospende per anzianità. Abile alla leva. Mai fumato. Bevitore modestissimo. Rinite allergica. 84 kg
e 1,75 m.
Patologica remota
Patologica prossima
Comaparsa di astenia e di dolore alle gambe, giorno successivo febbre con brivido scuotente. Contemporaneamente la moglie
accusa rialzo febbrile. Ricoverato in PS, sospetto addensamento polmonare ma RX è negativo. esami ematici:
-1,83 creatinina
-azotemia 72 mg/dl
-15000 leucociti
-PCR 41
Esame urine mostra Emazie, Esterasi leucocitarie +, leucociti. INFEZIONE DELLE VIE URINARIE.
Il rapporto azotemia creatinina è 72/1,83 = 39 suggestivo di un danno intrarenale. Infatti, se il rapporto sarà inferiore a 40
parleremo di un danno intrarenale, se risulterà maggiore di 100 si parlerà di un danno prerenale. Il rapporto è comunque
border-line, probabilemente a causa della disidrazione ( febbre ).
E’ necessario iniziare subito una terapia antibiotica supportata da un’abbondante idratazione. L’idratazione reintegrerà la perdita
idrica causata dalla febbre e permetterà all’antibiotico di transitare nelle vie urinare.
ANTIBIOTICI IVU :
é poi importante eseguire un ECO reni+doppler arteria renale, valutando la formazione di eventuali ascessi, dilatazione delle vie
urinarie, ipertensione renale.
Per quanto riguarda il diabete si procederà approfittando del ricovero per valutare il controllo glicemico. Misurando le glicemie a
digiuno e post-prandiali è possibile ottenere una CURVA DI CARICO glicemico. Verrà misurata poi l’Hb glicata ( Hba1c ), indice
diretto di eventuali iper-glicemie o di una glicemia media elevata. Una Hba1c > 6,5% indica un cattivo controllo glicemico.
Per tp vedi CASO 3 diabete. Un paziente Diabetico è soggetto Microangiopatie e a Macroangiopatie. E’ bene, fin dal principio
intervenire sui fattori di rischio Cardiovascolari, in particolare:
Glicemia tra 90 e 130 mg / dl a digiono e < 180 a due ore dal pasto
PA < 130 / 80
LDL <100 mg / dl Trigliceridi <150 mg /dl
HDL > 40 mg / dl
CASO 10
Patologica Remota
-tonsillectomia a 4 anni
-2005 diagnosticata Epatite B a seguito di un rialzo delle transaminasi ( ittero ). Dopo 4 mesi, solo IgG e no DNA virale,
apparentemente guarito.
-dal 2008 riferisce comparsa di dolore di tipo colico in sede epigastrica e ipocondrio destro che insorge al cambio di dieta. Trova
benesse con dieta in bianco.
Patologica Prossima
-una settimana prima riferisce comparsa di dolore allo ( stomaco ) associato a pesantezza e dolore al fianco destro. Si reca
spontaneamente al PS 6 giorni dopo.
-bilirubina 7 mg / dl
DD:
-pancreatite? il dolore non giustifica un’eventuale pancreatite, in più ho le lipasi non alterate.
-colangite? può dare febbre, diarrea, colestasi e dolore al fianco destro. Plausibile. Digiuno per alcuni giorni, LEVOFLOXACINA
500 mg per 15 giorni oppure AMPICILLINA ( UNASYN 750 mg x 2 die ) esclusivo per vie biliari e cefalosporine. penso di
togliere colecisti.
-malattia litiasica? con associata colangite, ci può stare. Necessario approfondimento diagnostico con ECOGRAFIA, ( vie biliari
dilatate? in tal caso si interverrà rimuovendo la colecisti se il calcolo è in infundibolo oppure con una ERCP + sfinterotomia
associata ad acido URSODEOSSICOLICO 15mg/kg die. ) se ECOGRAFIA non fosse praticabile Colangio-RM. Con ERCP
posso fare anche prelievo di bile.
-riacutizzazione virus B? altri Virus? sierologia a tappeto. + monitoraggio funzione epatica. Plausibile.
-cirrosi biliare pirmitiva, da una colestasi isolata in genere, le transaminasi sono troppo elevate. positività agli AMA. trapianto!
Acido URSODEOSSICOLICO e colestiramina per alleviare il prurito. BIOPSIA?
-colangite sclerosante, ho con RM irregolarità vie biliari ( a collana di perle ) ANCA, ANA. posso applicare uno stent.
Per studiare il parenchima epatico e le vie biliari si può fare una TC con mezzo di contrasto, devo però attendere che rientrino le
GTP.
Il paziente è risultato positivo per una ricaduta da Virus B. Trascorso il quadro acuto si penserà ad una terapia con interferone
nel caso in cui permangano HBV DNA e HBeAg alla dose di 2,5/5 milioni sottocute tre volte a settimana per 4 e 6 mesi.
CASO 11
Uomo, 57 anni. Abile alla leva, pensionato per anzianità ( metalmeccanico ), no fumo e modesto bevitore. Donatore AVIS
( esclude patologia Virale infettiva )
Patologica Remota
Patologica Prossima
Tre giorni prima dolore addomanale colico che si modifica con la postura. Nel pomeriggio del giorno successivo compare
febbre.
Il Prof si concentra sulla diagnosi differenziale di un dolore addominale acuto associato a febbre. Valutando l’età del paziente, il
dolore modificabile di tipo colico e diffuso, la prima ipotesi sarà :
-DIVERTICOLITE, patologia molto frequente, si manifesta con febbre e dolore addominale diffuso ( ma prevalentemente
concentrato al quadrante inferiore sinistro ) e diarrea ( non sempre ). Il dolore è accentuato dal cammino, i diverticoli infiammati
infatti si muovono e danno dolore. Il diverticolo può andare verso micro perforazioni con formazione di micro-ascessi, raramente
però si assiste ad una peritonite batterica diffusa. La diagnosi si può fare recuperando l’anamnesi di una precendente Colon-
scopia che mostrava un sigma con diverticoli ( reperto occasionale frequente in colon-scopia per screening ) oppure mediante
una TC addome. Non è possibile praticare un RX addome, perchè il MDC potrebbe diffondersi in cavità addominale.
E’ importante cominciare subito la terapia antibiotica associata a digiuno per 2 / 3 giorni e idratazione.
METRONIDAZOLO 500 mg ogni 6/8 ore fino a 1,5 g ev o per OS. oppure CIPROFLOXACINA 500 mg ogni 12 ore per OS
nelle forme lievi si può utilizzare RIFAMIXINA 400 mg x 2 die. Si raccomanda una ricca dietra di fibre
Importante mantenere dosaggi pieni fino a 2 dopo la scomparsa dei sintomi. L’opzione chiurugica è riservata alle complicanze
acute come rottura dei diverticoli / peritonite, è una emicolectomia Sx. Per il dolore può essere soministrato Toradol.
-CROHN, con febbre e dolore localizzato non scartare mai l’ipotesi morbo di CROHN. Mostra indici di flogosi elevati e può
colpire tutto il tratto digerente. l’endoscopia mostra lesioni a salti. Possono formarsi fistole. Terapia:
Astensione dal fumo, terapia di supporto per eventuali malassorbimenti ( vitamine A,D,E,K,B 12 ) , AA, ferro se sideropenico. +
Mesalazina 4,5 grammi/ die ( tre somministrazioni ) su malattia attiva e 1,5 g per mantenimento + Prednisone ( deltacortene )
60 mg da scalare settiamana per settimana fino a dose di mantenimento 10 mg ( 60-40-35-30-25-20-15-10 ) può essere usata
Azatioprina 2 / 5 mg/kg die o infliximab 5 mg/ kg a 0, 2 , 6 settimane nella fase acuta riducendo così lo steroide. Nel caso
comparissero fistole infette Metronidazolo 500 mg x 2 die. L’ipotesi chirurgica è valutata caso per caso.
-RCU, il coinvolgimento rettale è garantito, presenti rettoraggia e diarrea muco-ematica ( sempre ), tenesmo ( frequentemente
ma non sempre ) Anche in questo caso gli indici infiammatori sono elevati, possono essere positivi ANCA e ANA. terapia, in
acuto anche in questo caso Mesalazina 2/4 g divisi in tre somministrazioni ( in genere si parte con 800 mg per 3 da ridurre in 10
giorni a 800 mg per 2, dopo 6 mesi 400 mg per 2 ), Prednisone 80 mg da scalare ma non parla di dose di mantenimento, per
quanto riguarda il mantenimento mesalazina 2 g/die, Azatioprina 2 / 5 mg/kg die, mercaptopurina 1,5 mg/kg die. Durante la
fase acuta può essere utile il riposo intenstinale, Probiotici e antibiotici intestinali.
Caso 12
Donna, 60 anni. 4 figli, in pensione da 10 anni ( oparaia ) dieta varia, no fumo e modesta bevitrice. Allergica al Co-efferalgan
Patologica Remota
-A 40 anni check up cardiologico per approfondire soffio cardiaco rilevato a seguito dell’ultimo cesareo. Diagnosticata malattia
reumatica ora in terapia con Amlodipina 5/10 mg ( norvasc ), Carvedilolo 12,5/25 mg ( Dilatrend ) e Losartan 50/100 mg
( Lortan, presente sul mercato anche associazione con HTC, è Forzar 50 mg + 25 di HCT )
Patologica Prossima
-tre settiamane prima mal di gola, faringodinia. Trattata con amoxicillina da qui riferisce cefalea, vomito in assenza di vertigini.
Richiedere consulenza OCULISTICA, per misurare pressione oculare ( glaucoma ) ed eventuale papilledema
( ipertensione endocranica ).
I reagenti di fase acuta sono elevati, si può prendere in considerazione un’eventuale consulenza REUMATOLOGICA
per escludere una Vasculite ( arterite di HORTON? )
si può poi richiedere una consulenza del centro CEFALEE che valuterà anche il quadro neurologico ( una TC encefalo
o una RM encefalo scartano le ipotesi di eventuali lesioni paranchimali e di neoformazioni. La presenza di vomito
associato a cefalea depone a fare di una diagnosi di emicrania. Tp emicrania:
Tp d’attacco:
-FANS, Aspirina 1 grammo fino a 5 g die, Paracetamolo 500 mg fino a 3 g/die, Naprossene 550 mg ogni 12 ore, Brufen 600
mg eventualmente si può associare metoclopramide 10 mg ( plasil, ripetibile ), caffeina 100 mg, Ergot 1 mg.
-Triptani, Sumatriptan ( imigran ) 25-100 mg eventualmente anche in spray nasale. Rizatriptan ( maxolt ) 10 mg Almotriptan
( almogran) 12,5 mg E’ un vasocostrittore, controllare ECG prima della prescrizione.
Profilassi:
Beta-bloccanti come propranololo 40-80 mg, AD come Amitriptilina 25-50 mg, Ca ant. Verapamil 80-160 mg, A epilet. come
Topiramato 25-100 mg.
E’ bene eseguire un RX dei seni nasali per escludere un’eventuale sinusite e una visita Oculistica.
Consulenza PSICHIATRICA, può essere indagato anche come sindrome ansioso-depressiva su esiti di lesioni
ischemiche frontali.
Tp Antidepressiva, il Prof in questo caso cita rapidamente lo Zoloft ( sertralina ) al dosaggio massimo di 200 mg. Altri SSRI
frequentemente somministrati in età geriatrica sono Il Cipralex ( Citalopram ) in gocce 20 mg/ml la dose abituale è 10 gtt/die
utile se alla sintomatologia depressiva sono associati dei disturbi d’ansia. Altro farmaco è la Venlafaxina al dosaggio di 75
mg/die.
Aggiunte
terapia disturbi del comportamento
aloperidolo 0,5/1 mg per os due volte al di, a causa del suo effetto anticolinergico.
Meglio utilizzare:
Quietapina 25 mg x 2 die
Per i disturbi d’ansia e per l’insonnia si può utilizzare anche una BDZ a breve emivita ( evitare En e Valium ) come
Xanax 1 mg/ die massimo, dose da 0,25 ripetibile 4 volte: gtt sono pratiche, si danno 10 gtt per 0,25 mg e 20 gtt per
0,50 mg
Insonnia
Istruire il paziente su una corretta igiene del sonno. Se non sufficiente, la terapia è multistep. In geriatria l’insonnia è un grande
problema a causa di alterazioni a carico del tronco encefalico.
3°step, AD come Amitripltilina ( Laroxyl ) 25 mg che corrispondono a 20 gtt, Trazodone ( Trittico ) 30 gtt
Nell’anziano spesso è necessario associare più farmaci, la terapia va comunque personalizzata cercando di non rendere
soporoso il paziente, ma garantendogli le 5 / 6 ore di sonno.
RGE
I primi suggerimenti sono comportamentali, evitare le grandi abbuffate ma fare pasti piccoli e ripetuti, evitare caffè, cioccolato,
bibite gasate. Si raccomanda di dormire con la testa sollevata mettendo un cuscino in più. Poi:
Inibiotore di pompa protonica, minimo una volta al giorno, a dosaggio pieno Omeprazolo 20 mg, Lansoprazolo 30
mg, Pantoprazolo 40 mg, eventualmente sostituibili se la terapia deve protrarsi per più di 1 mese con Ranitidina 150
mg x 2 die
Antiacidi, usati anche nella gastrite acuta, Maalox ( idrossido di alluminio e magnesio ), Riopan ( malgaldratro ) 800
mg dopo i pasti oppure Gaviscon ( Sodio Alginato ) una busta dopo i pasti e prima di coricarsi, ottimo, crea un film sul
contenuto gastrico.
Gastrite Acuta
Causata da eccesso alimentare, alcol, ASA, steroidi, Tossinfezioni alimentari. La prima cosa è quindi eliminare la causa.
Si raccomanda digiuno per dieta leggera per 12/24 H, Si usano poi dei sintomatici come il Riopan 800 mg che alcalinizza
l’ambiente ed eventualmente dei procinetici come Domperidone e Plasil. L’inibitore di pompa può essere somministrato ma
impiegherà alcuni giorni a fare effetto, molto più rapida invece la Ranitidina 150 mg x 2 die.
A posteriori è bene indagare la presenza di un’infezione da H. bacter Pylori procedendo alla sua eradicazione eventualmente.
Terapia tripla italiana: PPI 1 dose x 2 die + claritromicina 250 mg x 2 + metronidazolo 500 mg x 2 il tutto per 7 giorni
Terapia italiana di seconda linea: ( nel caso in cui la prima non sia efficace ) aggiunge I sali di Bismuto 120 mg x 4 e aumenta
il metronidazolo a 3 somministrazioni.
Gastrite cronica
La causa principale è un infezione cronica da H. bacter Pylori, è bene quindi eradicarlo con lo stesso schema. Nel caso non
fosse presente l’H. b. Pylori si curerà semplicemente con farmaci sintomatici come Antiacidi e con procinetici.
Il paziente con scompenso cardiaco cronico viene sempre da un ricovero ospedaliero in cui è già stata curata la fase acuta. La
terapia ha il compito di mantenere il trattamento diuretico ad un dosaggio inferiore di quello usato nella fase acuta, ma
comunque in grado di impedire la comparsa di Edema polmonare e di Edemi declivi.
In acuto si somministrano
- Ossigenoterapia e Ortopnea
- nitroderivati ev come Nitroglicerina ( Venitrin ) alla dose di 0,75/1,5/ 3 mg ora portando una fiala da 5 mg a 250 ml o 500 ml
adeguando il dosaggio al quadro, utilizzandolo come venodilatatore per aumentare la capacitanza venosa polmonare e per
diminuire la pressione ventricolare telediastolica, migliorando la perfusione miocardica. Da evitare nel paziente ipoteso.
- Morfina, utile per tranquillizzare il paziente e calare ulteriormente le resistenze polmonari, 2 mg ev o im ripetibili 4 volte.
- Nel caso in cui il paziente si presentasse ipoteso somministrare un adeguato riempimento fluidico sfruttando la legge di
starling, e solo successivamente somministrare inotropi come Dobutamina. ( è in edema polmonare, un rapido riempimento
con cristalloidi sembrerebbe un paradosso però somministrare un inotropo in un cuore non “pieno” risulterebbe ancora più
pericoloso )
- ACE inibitore a basso dosaggio, Ramipril ( Triatec ) 2,5 / 5 mg die, a 2,5 mg non ha effetto ipotensivante ma inibisce
ugualmente la formazione di ATII proteggendo il miocardio da un eventuale rimodellamento e inibendo il sistema RAAS
inevitabilemente attivato dall’ipoperfusione cronica generata dallo scompenso.
- Beta Blocco, come Bisoprololo 5 mg ( anche 2,5 ) o Atenelolo 100 mg. Si usano bassi dosaggi in genere, il Beta-Bloccante
in associanzione all’ACE inibitore riduce la mortalità post-scompenso. Protegge il cuore da un eccessivo tono simpatico e lo
mantiene ad una frequenza più bassa. Utile nei pazienti fibrillanti con Tachi-FA e nei post IMA, abbassando la frequenza
allunga la diastole migliorando il riempimento coronarico.
- Diuretici come Idroclorotiazide 50 mg, potrebbe essere sufficiente, se dovessero ricomparire gli edemi passare a Lasix in cp
da 25 mg alla dose di 25-50 mg die. Associare un risparmiatore di potassio come il Kanrenol da 25-50-100 mg die.
Sempre secondo Ponz, nel caso in cui la terapia diuretica dovesse diventare troppo intensa ( più di 100 mg die di Lasix ) si può
somministrare Digossina a bassi dosaggi 0,0625 mg o 0,125 mg die. Se dovesse persitere la FA impostare la terapia con
Warfarin.
IMA
crisi ipertensiva
miocardite
Si parte ovviamente dall’anamnesi, Ulcera? Calcoli biliari? Calcolosi Renale? Ultima mestruazione? storia di Diverticolosi? che
dolore è? colico? fisso ( tipico peritonite e pancreatite ) ?
Colica renale, microematuria, irr. del dolore tipica dal fianco ai genitali e spesso anamnesi positiva
Colica biliare, associato spesso ittero e dolore al fianco destro. un eco Addome è fondamentale per la diagnosi
Pancreatite acuta, dolore a sbarra tipico e non di tipo colico. Spesso associato a litiasi vie biliari o consumo di alcolici.
Rialzo di enzimi pancreatici, il più specifico è la LIPASI, febbre, nausea vomito.Può essere anche Acuta su Cronica,
aiuta anamnesi
Ileo meccanico, con rumori metallici e addome disteso, utile un RX addome in bianco.
Appendicite Acuta con blumberg positivo, dolore al punto di Mc burney e all’esplorazione rettale. Utile misurare la
differenza di temperatura Ascellare/rettale, se maggiore di 0,6° C è suggestiva di peritoritonite.
Diverticoli e diverticolosi, dolore all’ipocondrio sinistro, accentuato dal cammino, febbre, diarrea.
Infarto mesenterico, anamnesi positiva per angina addominale, con dolore post-prandiale, feci con sangue. Utile
angiografia
GEU, importante chiedere la data dell’ultima mestruazione/ può essere anche una torsione annessiale. visita
ginecologica.
Acidosi diabetica
Porfiria
Drepanocitosi
Crisi Addisoniana
Cosa fare?
Visitatare il paziente, Auscultazione, silenzio Auscultatorio? suggestivo di ileo, chiamare il chirurgo. Rumori metallici?
è ileo meccanico. Porte erniarie? Esame rettale? Temperatura rettale? Addome dolente? dolorabile? irradiazioni
tipiche del dolore?
esami di laboratorio, emocromo per anemizzazione o eventuale linfocitosi, Glicemia, Elettroliti, PCR, enzimi cardiaci,
LDH, D-dimero, ALT, Lipasi, Urea e Creatinina. + esame urine
ECG
RX torace
addome in bianco
ECO addome
Terapia insulinica DM
La terapia insulinica non deve mai essere impostata “al bisogno” ma deve seguire uno schema pre-impostato a cui potranno
seguire adeguate correzioni in base controllo della glicemia.
In un paziente non critico, in regime di ricovero ospedaliero, la glicemia dovrebbe essere mantenuta:
La dose totale di insulina viene suddivisa in un 60% da somministrare come insulina Humalog rapida al momento del pasto
così ripartita:
20% a colazione
40% a pranzo
40% a cena
Il restante 40% viene somministrato alle 23 come insulina intermedia.
Le dosi somministrate vengono corrette in funzione della glicemia a digiuno seguendo precisi algoritmi, in linea generale vale
che:
Pancreatite Acuta
monitoraggio parametri vitali e indici di necrosi PCR, LDH,LEUCOCITOSI, valutare la comparsa di reazione
peritoneale. Se il quadro è grave TC con MDC ed eventualmente chirugia
Bilancio elettroliti e funzione renale, attenzione a IPOCALCEMIA, segno di necrosi, lipasi, amilasi, glucosio, crasi
ematica, coaugulazione
Digiuno
Nelle forme Biliari aggiungo una copertura antibiotica con Levofloxacina, nel caso in cui sopraggiungano segni di necrosi
aggiugno terapia antibiotica per anaerobi, esempio MERREM 3-4 g die o associazione di CIPROFLOXACINA 500 mg x 2 e
Metronidazolo 500 mg x 3
Colica Biliare
Il calcolo può essere incuneato nell’infundibolo o lungo il decorso del coledoco. Importante nel caso compaia dolore colico, ittero
ed eventualmente febbre ( colangite ) eseguire un’ECOGRAFIA delle vie biliari che permette una DD accurata.
DD si fa in funzione dell’entità della dilatazione e dell’estensione, può essere un’ostruzione alta che dilata solo le vie biliari
intraepatiche oppure più bassa fino alla zona ampollare. Si valuta poi l’ecostruttura della colecisti.
dolore, somministrare Petidina 50 mg, max 100 mg ( in funzione del peso, 1mg kg ) oppioide che al contrario della
morfina non induce spaso dello sfintere di oddi.
digiuno
eventualmente buscopan 20 mg ev
valutazione chiururgica
terapia antibiotica con associazione di FEBBRE ITTERO DOLORE IPOCONDRIO dx, è una colangite. Levofloxacina
o Ampicillina ( 1,5 g die in due somministrazioni )
Quando è indicata la ERCP? quando ho dilatazione del coledoco. Sfinterotomia+eventuale estrazione del calcolo seguita da
acido ursodeossicolico 15 mg / kg die + indometacina per profilassi pancreatite. Valutare poi chiurgia della colecisti
Quando è indicata la Chirurgia? indicazione relativa alla chirurgia è una coleciti sintomatica, nel caso in cui non sussistano
complicanze. Si può provare eventualmente la terapia medica con acido ursodeossicolico oppure si può cercare di frantumarli
con onde d’urto.
Colangite
perforazione intestinale da calcolo
migrazione del calcolo in infundibolo ( può non esserci ittero in questo caso ) con occlusione dotto cistico, ci potrà
essere idrope biliare, colecistite batterica, empiema colecisti, gangrena, perforazione
Nel caso in cui vengano trovati calcoli della colecisti come reperto occasionale, non serve terapia se non sono sintomatici.
Importante non dimenticare che un carcinoma della testa del pancreas può esordire con gli stessi sintomi, può essere già
visualizzato mediante ecografia.
Colica renale
La terapia della colica renale è più conservativa rispetto alla biliare. Bisogna distinguere:
Colica renale di nuova insorgenza, il paziente si reca in ps spontaneamente la maggior parte delle volte si procede con:
ecografia
Nel caso in cui i calcoli permangano a livello del bacinetto renale si programma la terapia con onde d’urto. Si raccomanda al
paziente di bere molta acqua.
CHETOACIDOSI diabetica
Laboratorio:
- glicosuria++/chetonuria +++
-EGA con pH<7,3 GAP anionico > 12 meq bicarbonati < 11 meq/l iperkaliemia
Terapia:
In ps o in reparto, 1° fase, fino a 250 mg/dl di glicemia idrato con altri 500 di fisiologica con 50 U di insulina in modo da
infondere 50 ml/h ( 5 U di insulina / h ) + bolo di insulina 10/15 U subito. Bicarbonati? aggiugno 40 meq di bicarbonato solo se
ho pH < 7.
2°fase, durerà fino a glicemia < 250 mg/dl, HCO3 > 18 e pH > 7,3 Da qui somministro Glucosata al 10% con insulina 5 U/h
mantendo glicemia fra i 200 e i 250, aggiugno 20/40 meq di K.
Insorge in giorni, mai acutamente. Elemento chiave è la diuresi osmotica causata dal diabete assciata ad un’alterata sensibilità
dei centri della sete. In questo caso non ho acidosi ( o almeno non sarà il problema principale ) perchè l’insulina è presente,
nonostante l’insulinoresistenza, quel poco di funzione residua preverrà la formazione di chetoni. Può essere causato anche da
eccessivo uso di diuretici, vomito, diarrea, dialisi peritoneale non corretta.
Sintomi: progessiva perdita di coscienza, sopore, confusione mentale, stupor, coma. Associata a poliuria e oliguria in fase
terminale e ipotensione.
Laboratorio:
Terapia:
E’ necessario infondere rapidamente liquidi ipotonici per recuperare acqua libera. Calcolo il deficit di acqua a partire
dall’osmolarità e infondo 2 / 3 litri di soluzione ipotonica allo 0,45% a 16/20 ml minuto ( impiega circa due ore ) eventualmente
associo potassio 20 meq. Insulina? non sempre necessaria, bolo da 5/10 UI associato a infusione continua di 50 ml/h di
soluzione costituita da 500 ml + 25 UI di insulina ( 2,5 UI/ h )
NON recuperare più del 10% del peso corporeo nelle 24 h, rischio di mielinosi centrale del ponte per shock osmotico passando
da una glicemia di 700 ad una di 250.